Following Death

Spin - off di "Dark Love"

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  1. PinaKaulitz88
     
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    Titolo: Following death.
    Autore: Pina.
    Rating: Nc17.
    Avvisi: AU, Adult content, OOC, Blood, Violence, Character death.
    Genere: Angst, Spin-off di Dark Love.
    Riassunto:
    La disperazione più nera si stava impossessando di lui, non sopportava tutto quella sofferenza.
    Lui non poteva essere quello, era stato creato per essere semplicemente perfetto e non avrebbe permesso a suo fratello di infierire ulteriormente sul suo corpo.
    Disclaimers: Bill e Tom non mi appartengono ed io non scrivo a scopo di lucro o diffamazione. Non hanno fatto e non fanno ciò che è qui descritto.



    image





    Following death.




    Bill era atterrato in Malesia con le peggiori intenzioni.
    La sua ira aveva raggiunto livelli spropositati e l’odio che provava per l’ormai defunto fratello l’aveva reso ancora più assetato di sangue. Dopo averlo ucciso con le sue stesse mani, si era sentito incredibilmente forte e potente; e si era ripromesso che non si sarebbe lasciato mai più trarre in inganno, nessuno l’avrebbe mai più tradito.
    Lui e Tom avevano condiviso la stessa malata passione e poi, sul più bello, quest’ultimo si era tirato indietro: il “flagello del Massachussets” si era sentito in colpa per tutti gli omicidi commessi e voleva costituirsi. E, così, il tempo passato insieme a lui, nella sua mente, era diventato solo una parentesi della sua vita da dimenticare…
    Un enorme sbaglio che non avrebbe nuovamente ripetuto.
    Nel momento in cui era salito sull’aereo diretto a Singapore, la sua bramosia di spietati massacri era ritornata ad ardergli dentro. Il ruolo del torturatore apparteneva a lui, la vecchia regola del “mai sporcarsi” - considerando il modo in cui erano andate le cose - gli sembrava veramente assurda.

    Non ci aveva messo molto ad abbindolare quella stupida hostess, che non aveva smesso un attimo di fissarlo con ammirazione durante il volo, e convincerla a farsi portare a cena fuori la sera stessa.
    Senza pietà, l’attirò nella sua trappola mortale dopo essersela scopata con foga nello stesso motel in cui, appena dopo essere venuto, l’aveva squartata come un animale da macello.
    E quel secondo orgasmo l’aveva lasciato senza fiato. Il sangue era tutto ciò che lo faceva sentire vivo.

    Ma che lo avvicinava sempre di più alla morte.

    Dal giorno del suo arrivo, aveva proseguito con le sue funeste attività procurandosi, grazie alla sua bellezza, armi e favori di ogni tipo. Era stato tutto così facile, estremamente facile.
    Si era deliziato con corpi sbudellati e arti amputati per anni, mietendo più vittime possibili per sfamare il mostro che ruggiva dentro di lui. Aveva continuato ad uccidere senza pietà e senza mai averne abbastanza, provava sempre quel lancinante piacere alla vista del sangue e delle torture inflitte alle sue vittime.
    Non avrebbe rinunciato a quella sensazione di febbrile frenesia che lo invadeva per niente al mondo. Era veramente soddisfatto della piega che aveva preso la sua esistenza ed era fermamente intenzionato a godersela più che poteva.
    Non aveva più pensato a Tom, non dopo quello che gli aveva fatto.

    Non dopo la sua trasformazione da crisalide infernale a farfalla martire.


    ***




    Aveva trovato quella ragazzetta bionda tutta sola in attesa dell’autobus e, con una scusa banale, l’aveva attirata in un angolo buio. Era nervoso, incredibilmente nervoso, per quella maledetta tosse che non gli lasciava tregua.
    Sentiva un’immane rabbia da scaricare su di un qualsiasi corpo vivo e pulsante, continuava ad ammalarsi in continuazione e ciò lo rendeva furioso.
    Un colpo secco alla testa e lei era stramazzata al suolo, priva di sensi. Con disprezzo - e non poco sforzo – l’aveva caricata nel bagagliaio della sua Audi e trasportata fino a quel vecchio capanno.
    Dopo aver issato la giovane donna su un vecchio tavolo di legno e fissata ad esso con delle corde, aveva fatto in modo che rinvenisse. Il suo sguardo terrorizzato lo compiaceva all’inverosimile.
    Affondò la punta di uno dei suoi coltelli in corrispondenza dello sterno della ragazza, lasciando che il sangue fuoriuscisse liquido e caldo dal taglio; l’inguine iniziò a pulsargli.
    Bill continuò a squarciare quel corpo indifeso fino al bacino tra urla disperate e suppliche.
    L’aveva aperto in due con l’intento di strappare via gli organi interni, uno per uno.
    Si allargò dentro lo squarcio con le dita, deliziandosi con la viscida e calda consistenza della carne viva e raggiungendo gli intestini. Li afferrò con decisione e li tirò fuori a pezzi scomposti, lasciandosi sfuggire un gemito. Tutto quel sangue gli dava letteralmente alla testa, lo vedeva colare sul pavimento diroccato in rivoli densi e il suo primo istinto era quello di chinarsi nella pozza appena formatasi e masturbarsi. L’eccitazione iniziava a stordirlo, così come era solita fare ogniqualvolta riduceva a brandelli un corpo umano.
    Ma quella non era una volta come tutte le altre e non gli ci volle molto per accorgersene.
    Si sentiva bruciare ma rabbrividiva dal freddo, non riusciva a concentrarsi sul corpo moribondo steso dinnanzi a sé. Un capogiro lo colse alla sprovvista, facendolo barcollare.
    Passò una mano sulla fronte madida di sudore, la testa continuava a girargli.
    Si piegò in avanti in un gesto automatico e puntò le mani sul tavolo mentre tossiva senza sosta, annaspando alla ricerca di una maggiore quantità d’aria. Vide tante lucine bianche offuscargli la vista prima di accasciarsi sul pavimento.
    Stava male un’altra volta. L’ennesima volta.
    Affondò nel sangue con un tonfo sordo.

    << In quel sangue da cui era sempre riemerso vittorioso>>

    Quando riprese i sensi, ebbe dei momenti di smarrimento trovandosi disteso in una pozza di sangue rappreso. Sentiva la testa pulsargli e faticava a respirare, provò ad alzarsi ma un colpo di tosse lo fece piegare su stesso.
    Gli venne il voltastomaco al sol pensiero di dover ritornare in ospedale e si fece forza per riconquistare la posizione eretta, con fatica guidò fino al suo appartamento e si trascinò stancamente all’interno.
    Si sentiva sempre peggio.
    Si buttò sotto la doccia per lavare via il sangue e, una volta asciugatosi, infilò una tuta che riuscisse a mantenerlo caldo – impresa che sembrava incredibilmente ardua in quel momento -.
    Tremante e con passo malfermo, percorse il corridoio che l’avrebbe condotto fino in camera da letto. Era sempre più debole, sempre più in balia del male che lo stava divorando.
    Vedeva il mondo intorno a sé sformarsi e divenire sempre più sfocato e si arrese a quell’agonia.
    In un ultimo atto di lucidità chiamò l’ambulanza e si distese supino sul tappeto, senza più forze in corpo a sostenerlo. Abbassò le palpebre non più conscio di ciò che lo circondava.
    Così lo trovarono i paramedici prima di adagiarlo sulla barella, porgli sul viso una mascherina per l’ossigeno e portarlo via d’urgenza.

    Il suo secondo risveglio l’aveva visto disteso in un letto dalle lenzuola bianche, con una flebo attaccata al braccio destro e uno stupido camice bianco addosso.
    La diagnosi fu scoraggiante: polmonite. La seconda volta in un anno.
    Tutto quello era veramente troppo.
    C’era qualcosa che non andava in lui e, finalmente, ne aveva preso coscienza. Si sentiva in trappola, braccato da un predatore invisibile che non vedeva l’ora di mettere le mani sul suo prezioso bottino.
    Il suo ricovero in ospedale era durato più di un mese e lo aveva stremato fino all’inverosimile.
    Il dottore che aveva seguito il suo caso gli aveva suggerito di sottoporsi ad un test per scoprire se potesse essere affetto da AIDS e lui aveva accettato, ormai sconfitto dai continui acciacchi che non gli davano tregua alcuna.
    L’attesa lo aveva caricato di un’ansia per lui del tutto nuova.
    Aprì la busta con mani tremanti, terrorizzato per la prima volta in vita sua. Fece scorrere gli occhi sul foglio e un singhiozzo strozzato sfuggì dalle sue labbra: “positivo”.
    Il test aveva dato risultato positivo e questo significava soltanto una cosa, che si sarebbe autodistrutto a poco a poco fino a morire.
    Si recò nello studio del dottore bianco come un cencio e con la mente svuotata da ogni pensiero logico. Stette seduto davanti all’uomo in camice in uno stato di trans per una decina di minuti, prima di chiedergli ciò che temeva di sentirsi dire.

    << E adesso che succederà?>> gli chiese, una volta riscossosi dal torpore.
    << Sarò sincero con lei. La malattia è già ad uno stato molto avanzato, possiamo iniziare la terapia antiretrovirale ad elevata attività ma, date le sue condizioni, non credo che possa risultare efficiente come nei casi di diagnosi precoce.>>
    << Questo cosa significa?>>
    << Che il tasso medio di sopravvivenza dopo che si sviluppa l’AIDS è di 9.2 mesi ma, grazie alla terapia, potrà vivere più a lungo.>>
    << Dottore, l’esito del test non potrebbe essere scorretto?>>
    << Considerato il suo stato di salute negli ultimi mesi, trovo un errore nel risultato altamente improbabile>>
    << Ma come… Com’è possibile… L’AIDS… Non è possibile che ce l’abbia davvero.>>
    << Mi dispiace signor Trϋmper, diagnosi e sintomatologia sono molto chiari. La trasmissione può essere avvenuta sessualmente o attraverso l’entrata in circolo nel suo corpo il sangue di una persona infetta.>>

    Bill si alzò di scatto, rovesciando la sedia.

    << TOM, BRUTTO BASTARDO INFAME! COME HAI POTUTO FARMI QUESTO?>>

    Era bastato un attimo per prendere atto di quella verità che pendeva sulla sua testa come una scure affilata, pronta a decapitarlo alla prima occasione utile.
    Bere il sangue del gemello gli era stato fatale. Una voglia il cui prezzo da pagare per soddisfarla era stato fin troppo alto.

    << Signor Trϋmper, si calmi. Torni a sedersi e mi spieghi chi è questo Tom.>>
    << CALMARMI?! La fa facile lei, dottore: non sta per morire per colpa di un essere immondo.>> urlò, lasciando lo studio.
    La porta sbatté sonoramente mentre un Bill, furioso, lasciava velocemente l’ospedale.

    E si allontanava da ogni speranza di veder risorgere il sole.

    ***




    La trasformazione era stata evidente e lui così cieco. Non vedere era stato così semplice; era caduto gradualmente, ma inesorabilmente, in quel baratro senza fondo.
    Aveva fatto finta che vedere le sue unghia spezzarsi e i suoi capelli indebolirsi e cadere non lo turbasse più di tanto, che la sua esagerata perdita di peso fosse un fenomeno trascurabile.
    Ogni giorno che passava, si sentiva sempre più debole e quella febbricola fastidiosa faceva la sua comparsa con sempre maggior frequenza; ammalarsi ormai, per lui, era diventato fin troppo facile.
    Era passato dall’essere un giovane uomo dalle sembianze di una ninfa eterea ad una brutta copia di se stesso.
    Si specchiò e gli venne da piangere: il viso smunto, occhiaie nere a contornargli gli occhi stanchi, i capelli stopposi ravviati all’indietro alla meglio. La superficie riflettente gli mostrava una persona ben diversa da quella che lui era stato in precedenza.
    Era così fottutamente bello prima che la morte andasse a cercarlo. Prima che suo fratello lo condannasse a quella triste fine.
    La disperazione più nera si stava impossessando di lui, non sopportava tutto quella sofferenza.
    Lui non poteva essere quello, era stato creato per essere semplicemente perfetto e non avrebbe permesso a suo fratello di infierire ulteriormente sul suo corpo.
    Le lacrime cominciarono a scendere, copiose, su quel viso che aveva visto solo piacere e crudeltà.

    La sorte è talmente bizzarra e malefica da invertire i ruoli e godere dello scambio.

    Sapeva perfettamente dove colpire e come farlo, sarebbe bastato un attimo…
    Prese uno dei suoi bisturi, il più affilato, e se lo rigirò fra le dita scheletriche. Si fissò il collo con occhi spiritati, concentrando la sua attenzione su quel punto.
    Passò lentamente la lama lungo la pelle, come in una carezza mortale che seduce l’animo fino a renderlo succube. Tutta la rabbia, il dolore e il disprezzo per suo fratello si stavano riversando nel suo animo consumato da un tormento che non avrebbe mai smesso di perseguitarlo.
    Odiava Tom a tal punto che, potendo, l’avrebbe ucciso una seconda volta. Ma, la nota dolente, era proprio quella: non gli era possibile farlo.
    Scoppiò in singhiozzi disperati mentre l’unica soluzione possibile riapparve nitida davanti ai suoi occhi, questione di pochi minuti e la sua sofferenza sarebbe giunta, finalmente, al termine.
    Praticò un taglio netto e preciso in corrispondenza della carotide. Il dolore fu immediato e lancinante, il male peggiore che avesse mai provato in tutta la sua esistenza.
    Il sangue usciva a fiotti e fu solo rosso ciò che vide prima di perdere conoscenza, prima di entrare in un mondo che mondo più non si poteva definire. Stava perdendo velocemente il contatto con la realtà e sprofondando in un nero vuoto che lo inghiottiva, privato della speranza di un ritorno alla luce.
    Gli sembrava di fluttuare senza meta alcuna all’interno di una spessa coltre di acqua color pece: non sentiva, non vedeva, non comandava più i movimenti del suo corpo.
    La partita stava per concludersi e lo sconfitto stavolta era proprio lui.
    Da predatore a preda.
    Da torturatore a torturato.
    La vita lasciò presto quelle membra ormai stanche e distrutte dalla malattia e dall’odio.
    Bill Kaulitz – il “flagello del Massachussets” – era stato ucciso dal suo stesso sangue, dall’ossessione perversa che lo aveva fatto sentire in cima al mondo.

    Bene e male sono separati da una linea sottile e indefinita, alcuni avvenimenti confondono ulteriormente la distinzione. Logica vuole che si insinui il dubbio sulla loro vera natura e ci si chieda se siano atti di giustizia divina o, semplicemente, l’ennesima vittoria del male su ogni umana azione.


    The end.






    Note dell'autrice:
    Ebbene si, a distanza di una settimana circa dalla fine di "Dark Love", arriva lo spin -off :sìsì:
    Specifico che, nonostante racconti avvenimenti che accadono successivamente all'epilogo della twincest sopra citata, è uno spin - off e non un sequel perchè, per me, il finale autentico di "Dark Love" rimane quello scritto nella storia principale. Questa è solo una storia parallela.

    Spero che vi sia piaciuta e che non vi abbia deluso per quanto riguarda il contenuto e che, chi l'ha letta senza conoscere la storia da cui prende spunto, sia riuscita comunque ad apprezzarla.

    Grazie a tutti coloro che hanno letto! <3
     
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  2. Sarah TH
     
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    Ed è fuori anche Bill xD ecco ora voglio le avventure di Bibi e Tomi all'inferno xD
    No vabbè scherzo (: complimenti ancora una volta Bè Bill con l'AIDS non me lo aspettavo minimamente ma alla fine doveva morire anche lui no?? u.u altrimenti Tom non sarebbe stato ripagato u.u
    Complimentissimi Pina (: come sempre mi stupisci (;

     
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  3. Pink Sniper96
     
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    Anche se non ho mai commentato avevo letto la tua fanfic su un altro sito, è l'ho trovata sublime *w*. Questo spin-off non è da meno, non mi sarei mai aspettata la morte di Bill, nella fanfic mi era parso come un angelo infernale e quindi come gli angeli eterno ma in questo spin-off si è "vista" la sua parte umana che è stata sconfitta proprio dalla sua amata morte. Spero di leggere altre tue fanfic :3
     
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  4. PinaKaulitz88
     
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    CITAZIONE (Sarah TH @ 24/2/2011, 20:58) 
    Ed è fuori anche Bill xD ecco ora voglio le avventure di Bibi e Tomi all'inferno xD
    No vabbè scherzo (: complimenti ancora una volta Bè Bill con l'AIDS non me lo aspettavo minimamente ma alla fine doveva morire anche lui no?? u.u altrimenti Tom non sarebbe stato ripagato u.u
    Complimentissimi Pina (: come sempre mi stupisci (;

    Ciao cara
    Le avventure di Bibi e Tomi all'inferno... Troppo bella questa XDXD
    Grazie mille per i complimenti!!!
    E' un grande onore riuscire a stupire *arrossisce*

    Un bacio!


    CITAZIONE (Pink Sniper96 @ 24/2/2011, 21:26) 
    Anche se non ho mai commentato avevo letto la tua fanfic su un altro sito, è l'ho trovata sublime *w*. Questo spin-off non è da meno, non mi sarei mai aspettata la morte di Bill, nella fanfic mi era parso come un angelo infernale e quindi come gli angeli eterno ma in questo spin-off si è "vista" la sua parte umana che è stata sconfitta proprio dalla sua amata morte. Spero di leggere altre tue fanfic :3

    Ciao *_*
    L'hai trovata addirittura sublime? Wow, grazie!
    Sono senza parole.

    Bè, Bill si è dovuto rendere conto, a sue spese, che nessuno e immortale o immune... E' tutto ciò che ha sempre venerato gli si è rivoltato contro

    Grazie ancora!

    P.s.: se vuoi leggere altre mie storie, qui sul forum ci sono delle altre mie OS ^^
     
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  5. Humanoid_Tomi Lover
     
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    yeeeeeeeaaaaah finalmente Tom si è vendicatooooooooo :boogie: tiè muahahahaha
    ok scusate per la mia inattesa gioia ma volevo una vendetta da parte di Tom ed è arrivata xD
    Grandeeee!!!
     
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  6. PinaKaulitz88
     
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    Ciao *O*
    Grazie del commento cara!
     
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  7. Humanoid_Tomi Lover
     
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    preeeeego *-*
    SPOILER (click to view)
    hai facebook o cose del genere?mi sono affezionata alle tue ff e vorrei essere aggiornata in qualche modo, e vedo che hai msn ma non prendo il contatto senza il tuo permesso.. :flap:
     
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  8. PinaKaulitz88
     
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    SPOILER (click to view)
    Ho sia msn (di cui puoi prenderti tranquillamente il contatto ^^), sia facebook.Non sai quanto mi fa piacere leggere che ti sei affezionata alle mie storie :wub: :wub:
     
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7 replies since 24/2/2011, 20:13   162 views
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