» Supernatural.

NC-17 ; Supernaturale.

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  1. ( sheisoblivion )
     
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    Titolo: » Supernatural.
    Autore: ( sheisoblivion )
    Genere: Malinconico - Erotico - Fantasy
    Raiting: NC-17
    Avvisi: Angst - Deathfic - Lemon - Violence - H/C - (di tanto in tanto anche Language) - What if? - Paranormal - Blood -
    Note: Riiiieeeeccccomi qui con uno dei miei lavori contorti e ingarbugliati. Si, sono una mente perversa!. Come la maggior parte di voi sapranno, questa fanfiction è il seguito di CYBER, quindi chi non l'ha letta non so se ci capirà molto... Quindi vi consiglio di passare prima a leggerla!.
    Volevo ringraziare tutte quelle che mi hanno dato sempre l'incoraggiamento per non smettere e per incrementare la mia dote di scrittrice (sese ._.).
    Un particolare ringraziamento alla mia piccola Nadia che mi ha aiutata con l'organizzazione della storia, che come vedrete sarà completamente uno ''ooooooooh'' totale.


    GRAZIE ALLE MIE BETA ADORATE - Lotty*dreams and nölovæ-
    Il logo osceno l'ho fatto io ò_ò (vorrei anche cambiarlo)

    Licenza Creative Commons
    Supernatural by oblivion is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5 Italy License.
    Based on a work at tokio-hotel.forumcommunity.net.
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    Cap:
    Chapter 1 - The start of the end.
    Chapter 2 - There's something I can't see.
    Chapter 3 - Beautiful Lie.
    Chapter 4 - The pain of love will last forever.
    Chapter 5 - Beautiful Nightmare.
    Chapter 6 - Hunter.




    sup1

    Cap: Chapter 1 - The start of the end.

    Era un giorno di settembre, freddo, uno di quelli che ti obbliga a stare rinchiusa in casa con sopra milioni di coperte a scaldarti.

    Sinceramente il freddo era una delle poche cose che non mi davano fastidio ultimamente.

    Dopo la morte -mi correggo- dopo la SUA morte, non era stato facile andare avanti. I paparazzi mi fotografavano ovunque, aspettandosi un pianto isterico o una faccia da funerale. Ma non fu così.

    Ero certa che Bill avrebbe odiato vedermi soffrire per lui e non mi andava di mettermi a piangere per la morte di qualcuno che non mi avrebbero mai più dato indietro.



    Ogni flash, ogni microfono, ogni telecamera erano diventati un'abitudine per me, uscita di casa.

    Non facevo in tempo ad aprire il portone che mi trovavo milioni di giornalisti accompagnati da altrettante fan.



    Non era questo quello che volevo.



    Ovviamente le morti vengono riportate per poco sui giornali, dopo qualche settimana la gente si annoia, la moda finisce e si passa alla notizia successiva. Questo mi portava solamente un senso di ilarità.

    Sarebbe stato così facile poter dire ''passiamo alla notizia successiva'' e fingere che le ferite fossero sanate.

    Troppo facile per essere fattibile.



    In realtà ogni giornalista, ogni fan e ogni fottuta persona sulla faccia della terra mi ricordava quanto il mondo facesse schifo.

    Non era possibile che tutti loro continuassero ad andare avanti, pensando alla fama e al denaro, mentre a me venivano strappate a mano a mano tutte le persone più importanti.

    Mi avevano prima inflitto un colpo deciso al cuore e adesso lo stavano maltrattando nel migliore dei modi.



    Si, qualcuno ce l'aveva con me. Qualcuno adesso godeva della mia sofferenza e bramava l'ora di potermi osservare gettata su quella lastra di marmo policromo a piangere per la perdita della mia metà.



    Oh, io lo feci, ovviamente.

    Piansi molto, ogni sera. Ma nella MIA stanza.

    Nessuno doveva vedermi piangere, dovevo esserci solo io.



    Come ogni sera, quella sera di settembre andai a trovarlo al cimitero.

    Contai senza accorgermene le varie bare, fino ad individuare la sua.

    Sorrisi vedendo la foto migliore che potessi dargli. La foto di lui mentre sorrideva, uno dei suoi migliori sorrisi.

    Avevo deciso così, perchè le foto da cimitero non andavano bene per la tomba del mio dolce Bill. Lui doveva essere ricordato come la mia bellissima superstar.

    La superstar prima donna.

    Quella dolcissima e simpaticissima.

    Quella che farebbe invidia ai modelli per la sua perfezione.



    Appoggiai il mio ennesimo tulipano arancio sul bordo della lastra marmorea e accarezzai la sua immagine dolcemente, quasi a sentire il suo volto e a volerlo coccolare.

    Mi inginocchiai e appoggiai la mano sul fiore.



    -Te ne ho portato un altro... Non so, quello di ieri ormai è appassito...- Iniziai a parlare sotto voce, sussurrando le parole.

    Per me Bill c'era. Io lo sentivo ed ero sicura che anche lui potesse sentire me.

    - Sai, stasera fa un po’ troppo freddo... Dovevo mettermi qualcosa di più pesante...- aggiunsi stringendomi nelle braccia per cercare di riscaldarmi.

    Sospirai guardandomi intorno.

    La sera era sempre silenzioso e a volte metteva decisamente terrore. Ma io volevo essere sola con lui e l'unico modo era quello.



    Ero circondata da lastre di marmo, mattoni, legno, pietra e alcune - ancora da sistemare- di plastica.

    Ognuna aveva la sua lucetta rossa o il suo lumino accesso a fargli compagnia, sembravano tante persone ad un concerto con gli accendini accessi per accompagnare la loro canzone preferita: l'eternità.



    Abbassai lo sguardo sulla bara di Bill e mi scappò una piccola lacrima che raccolsi in tempo con l'indice.

    - Scusami... Lo so, non dovevo piangere più... Ma mi manchi così tanto Bill...- Sussurrai unendo le mani e chiudendo gli occhi per riuscire ad avere forza.

    Ultimamente pregavo sempre più spesso, ne sentivo il bisogno.



    Un'altra lacrima scivolò piano dai miei occhi, rigando la mia guancia un po' arrossata per il freddo pungente.

    La raccolsi con la lingua e sospirai.

    - Credo rimarrò così per sempre...- dissi improvvisamente iniziando a lacrimare sempre di più.

    - Non voglio qualcun altro al mio fianco, Bill... Tu eri quello perfetto!- aggiunsi strofinandomi gli occhi e abbassandomi a lasciare un piccolo bacio sulla sua guancia, nella foto incorniciata d'oro.

    - E se la mia metà è andata via... Io non posso sostituirla... Davvero Bill, non ci riesco!- sussurrai sempre con più difficoltà a causa dei piccoli singhiozzi provocati dal forte pianto. - Devi starmi vicino e darmi la forza... Perché io non riesco proprio ad accettarlo. Non riesco ad essere sempre felice e fare finta di stare bene con gli altri... Io ho bisogno di sfogarmi con qualcuno...- dissi e alzai piano il viso, per guardare la sua foto.

    I miei occhi erano pieni di lacrime e non riuscivo a guardarlo bene.

    Strizzai le palpebre lasciando cadere le lacrime intrappolate e lo guardai negli occhi.

    - Oh Bill... Sono stata così male senza di te... Mi sento sola!- aggiunsi sfiorando con le dita quella foto così dannatamente perfetta.

    Come sempre.

    Lui era sempre perfetto.



    Sospirai iniziando a tremare per il freddo.

    Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano ed alzai il viso verso il cielo.

    Dio era geloso di me.

    Io avevo un angelo bellissimo al mio fianco... Ma era troppo per un essere umano.

    Dio era stato egoista... Aveva chiamato a se l'angelo migliore e l'aveva strappato dalle mie mani.



    Tornai a guardare la sua tomba e allungai lentamente le dita sulle date incise sulla bara.

    Primo settembre 1889.

    Sorrisi pensando al giorno del suo compleanno.

    Me lo immaginai in fasce, con il suo visino angelico, affiancato a suo fratello... Si... Suo fratello.

    L'amaro tornò a diramarsi nella mia bocca.



    Dal giorno del funerale non avevo più visto Tom: era scomparso nel nulla, senza capire cosa volesse dirmi.

    Mi lasciò con quella frase che mi fece passare notti e notti insonni, sperando di rivedere il mio Bill arrivare da un momento all'altro.

    Ma così non fu.



    Per un anno nessun Bill arrivò.

    Per un anno aspettai invano di poter vedere di nuovo il mio principe, di stringerlo ancora una volta fra le braccia, di baciarlo ancora e ancora.

    Sospirai strofinandomi il naso arrossato e respirai con difficoltà, lasciando che il calore del mio respiro si diffondesse nell'aria gelida, provocando un velo di nebbiolina.



    Feci il segno della croce e baciai ancora una volta la foto di Bill.

    Mi alzai lentamente, battendo le mani sul pantalone, per pulirlo.



    -Janet...-



    Mi voltai di scatto alla mia destra: quello che vidi fu solo buio profondo.

    Un sussurro o un soffio di vento?

    Presi un fazzolettino, asciugandomi meglio gli occhi e lo strinsi nel palmo della mano.



    -Janet vieni qui...-



    Mi voltai di nuovo, questa volta guardando con più attenzione.

    No, non era il vento.

    Ridacchiai un po’ spaventata, cercando di non andare nel panico.

    Presi la mia borsa e mi avviai lentamente all'uscita del cimitero.



    -No Janet non andare via...-



    Due passi appena e mi bloccai sul posto.

    Non era possibile che fosse la sua voce...

    Stavo delirando, sicuramente. La mia immaginazione stava facendo brutti scherzi.

    Deglutii rumorosamente e continuai a camminare.



    - Janet non posso uscire da qui... Ti prego fermati!-



    Sospirai gemendo quando sentii la sua voce calda e VIVA.

    Una scossa di adrenalina fece vibrare il mio corpo e mi voltai lentamente.

    Vidi solo buio.

    Ogni tanto delle lastre di marmo illuminavano le immagini dei corpi che riposavano tranquilli e in fondo a tutto c'era una chiesetta illuminata da un piccolo faro.

    Ma nessuna traccia vivente. Tutto era spento e dormiente intorno a me.

    - D- dove sei?- sussurrai dandomi della stupida.

    Stavo immaginando tutto, sicuramente.



    - Sono qui Janet... Sono vicino al faro...-



    Deglutii ancora e osservai con più concentrazione.

    Una mano bianca come la neve faceva capolino da un grosso cespuglio accanto alla chiesa.

    Mi si bloccò il cuore per qualche secondo.

    Giurai di non sentire più le gambe e tentai di non svenire, iniziando a tremare.

    - Co-come... tu...- Mi agitai ed iniziai a respirare con affanno, nonostante non mi fossi mossa di un centimetro.



    - Ti prego... Non ho tempo... Vieni qui, ma non troppo vicino...- Disse lui muovendo la mano.



    Iniziai a ridere e piangere contemporaneamente.

    Oddio, ero matta, ero decisamente matta. Ora anche le visioni!

    Mi avvicinai comunque, camminando lentamente.

    Arrivai a qualche metro da quella mano così perfetta.

    L'avrei riconosciuta fra mille.

    - B-Bill?...- Sussurrai spalancando gli occhi.

    La mano entrò dietro il cespuglio e sentii un piccolo ruggito.

    -Janet resta lì non avvicinarti... Io... Io non so cosa...- disse e lo sentii respirare con difficoltà.

    - Voglio solo vederti...- Dissi trattenendo un groppo in gola.

    Non era possibile.

    Non poteva essere vero!.



    Si sporse di poco fuori dal cespuglio e fui costretta ad indietreggiare di qualche passo.

    I suoi occhi erano completamente bianchi e il suo viso era pallido e trascurato.

    Spalancai gli occhi trattenendo un urlo.

    - O Dio mio...- dissi portandomi le mani avanti alle labbra.

    Lo sentii grugnire e tornare dietro il cespuglio.

    - Non lo so cosa sono amore... Sono io te lo giuro... Io vorrei potermi avvicinare ma... Ho paura... Ho fatto male ad una persona...- disse e sentii un rumore provenire dall'altra entrata.

    Il custode del cimitero arrivò lentamente con una torcia.

    - Chi c'è?- disse con tono severo.



    Mandai indietro le lacrime e feci cenno per farlo guardare dalla mia parte.

    - Eccomi sono Janet Morrison, mi scusi... Sa io vengo sempre a quest'ora...- dissi abbassando il capo per non fargli notare la mia espressione.

    - Oh certo... Mi ero spaventato per un attimo... Ieri un mio collega è stato aggredito... Stia attenta signorina...- rispose il custode e lentamente scomparve nel buio.



    Sospirai e mi accasciai a terra.

    - Stai sognando tutto, stai sognando tutto...- sussurrai fra me e me chiudendo gli occhi.

    - Vorrei poterti dire di si...- Rispose lui con una voce straziata.

    Restai con gli occhi chiusi cercando di convincermi che tutto quello fosse un sogno di cattivo gusto.

    - Non posso uscire allo scoperto... La gente si spaventerebbe!- si lamentò e iniziò di nuovo a grugnire.

    - Bill ti prego, ho paura...- dissi mordendomi il labbro e aprendo piano gli occhi.

    Era ancora dietro il cespuglio...

    - Mi dispiace Janet... Scusa... Volevo lasciarti in pace e farti credere di essere morto ma tu... Tu sei venuta ogni sera... Per me...- Disse e in un attimo lo vidi apparire di fronte a me, sempre con adeguata distanza.

    Mi portai una mano sulle labbra per trattenere un urlo.

    Vederlo in quello stato mi spaventava e terrorizzava a morte.

    - I-Io... insomma... P-Perchè resti lontano?- dissi deglutendo.

    Oh al diavolo il mostro... Io volevo stringerlo forte.

    - Non ci pensare!- disse come se mi avesse letto nel pensiero. - Non pensarci nemmeno un'altra volta, capito?- aggiunse digrignando i denti.

    Riuscii a vedere i suoi canini allungarsi come quelli del fratello: come quella sera sulla montagna, quando Tom aveva firmato il patto col diavolo per la mia metà.



    Annuii ed indietreggiai spaventata. - Non... non ti arrabbiare Bill...- dissi balbettando.

    Ringhiò e sparì nel nulla.

    Dopo qualche secondo lo vidi apparire accanto ad un grosso albero ed iniziare a darvi forti pugni.

    - Io posso stritolarti in meno di due secondo, Janet- disse fermandosi e guardando dalla mia parte, con quei suoi occhi spaventosi.

    Si passo l'indice sui canini e aggrottò la fronte.

    - Ho una voglia matta di staccare la testa alle persone... e ieri l'ho fatto! Capisci??? Ho staccato la testa ad un povero innocente! E non ho potuto fare altrettanto... Non riuscivo a comandarmi... Io... Io ho paura di poterti fare lo stesso!- aggiunse iniziando ad azzannare con furia il suo braccio.

    Spalancai gli occhi guardandolo - Dio, Bill stai fermo...- dissi sentendo gli occhi pizzicare.



    Si fermò e mi guardò. - Ho voglia di mordere! Mi fanno male i denti Janet... Dio che dolore... Ma dove cazzo è finito Tom??? Deve aiutarmi...- Disse iniziando a parlare velocemente.

    Quello che faceva mi terrorizzava sempre di più... Non era possibile che Bill si fosse trasformato in una sorta di vampiro.

    Non poteva esserlo... Non uno come lui!



    Lo vidi immobilizzarsi per qualche secondo ed alzare piano la testa verso il cielo.

    - Sta per farsi giorno... Arriveranno le prime visite qui al cimitero... Significa sangue! Tanto sangue a disposizione!!! E io rischierei di ammazzare qualcun altro...- Disse sparendo.

    Dopo qualche secondo apparve su uno dei due grandi alberi.

    - Io devo andare amore mio... Mi farò sentire al più presto... Cercherò di fare qualcosa... Cercherò di contattare Tom...- disse guardandosi intorno.

    - Ti amo...- aggiunse sparendo nel nulla.



    Mi guardai intorno sperando di vederlo apparire ancora.

    Mi strofinai gli occhi e mi morsi il labbro.

    - Torna qui!... Mi manchi Bill... Ho bisogno di teeeee!- Urlai queste parole al vento, che le trascinò via in un soffio leggero.

    Mi ritrovai come qualche minuto prima, sola nel cimitero, senza nessun sostegno.



    Bill era vivo?

    Avevo sognato tutto?



    Ma se quello fosse stato vero... Se Bill fosse davvero stato un mostro???

    Sarei riuscita a sopravvivere a questo rapporto? Avrei amato come prima un vampiro assetato di sangue umano? Sarei stata capace di accettare quella situazione paradossale?.



    Sospirai e mi lasciai andare indietro, cadendo sulle scale fredde della chiesa.

    Mi coprii con il cappuccio della felpa e mi arrotolai li a terra, incapace di fare qualche altro passo.

    Pensai a quello che avevo appena visto e senza accorgermene, dopo poco, caddi fra le braccia di morfeo.

    Edited by ( sheisoblivion ) - 30/11/2011, 14:22
     
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  2. annie‚
     
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    CITAZIONE
    Pensai a quello che avevo appena visto e senza accorgermene, dopo poco, caddi fra le braccia di morfeo


    Finalmenteeeeeeeeeeeeee!!!
    Ecco l'atteso Sequel *-*

    Mi piace mi piace da matti ;D
    e sai benissimo cosa ne penso del trailer <3
    per cui che dirti di più?
    continua P R E S T O
     
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    .
  3. billina*-*
     
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    oddiooo..cioèèè...MAGNIFICOOO...FANTASTICOOOO......
    oddiooo ti giuro mi sono commossaaa posta prestissimo il seguitooo!!! io sono valeria piacere!!! se ti va cercami su facebook mi chaimo: valeria agrusa...^^ troppo bella la tua ff...<3<3
     
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    .
  4. *Stern!*
     
    .

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    Complimentiiii
    stupendaaaaaaaaaa!XD
     
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  5. °Anto.
     
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    Amore mioo *-*
    Eccomi anche io, visto?!
    Che dirti? Per ora posso solo dirti che mi piace tanto.
    Bill
    Posta presto stronzona!
    Ti Voglio bene!
     
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  6. ( sheisoblivion )
     
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    CITAZIONE (annie‚ @ 10/7/2010, 13:44)
    CITAZIONE
    Pensai a quello che avevo appena visto e senza accorgermene, dopo poco, caddi fra le braccia di morfeo


    Finalmenteeeeeeeeeeeeee!!!
    Ecco l'atteso Sequel *-*

    Mi piace mi piace da matti ;D
    e sai benissimo cosa ne penso del trailer <3
    per cui che dirti di più?
    continua P R E S T O

    ç_ç amooo grazieee!
    Posto una volta a settimana... quindi c'è da aspettare huahuaa...

    CITAZIONE (billina*-* @ 10/7/2010, 14:01)
    oddiooo..cioèèè...MAGNIFICOOO...FANTASTICOOOO......
    oddiooo ti giuro mi sono commossaaa posta prestissimo il seguitooo!!! io sono valeria piacere!!! se ti va cercami su facebook mi chaimo: valeria agrusa...^^ troppo bella la tua ff...<3<3

    Hey Valeria, grazie mille del commento!.
    Sono contenta che ti sia piaciuta!!!
    Se vuoi aggiungermi sono Rita Kaulitz Viscione haha

    CITAZIONE (*Stern!* @ 10/7/2010, 14:54)
    Complimentiiii
    stupendaaaaaaaaaa!XD

    Cavolo, grazie **

    CITAZIONE (°Anto. @ 10/7/2010, 15:52)
    Amore mioo *-*
    Eccomi anche io, visto?!
    Che dirti? Per ora posso solo dirti che mi piace tanto.
    Bill
    Posta presto stronzona!
    Ti Voglio bene!

    Hehe hai visto che ho postato precisa precisa? u.u
    Beh dovrete aspettare sabato prossimo per il nuovo capitolo u.u
    Posto una volta a settimana.
    Grazie comunque piccola mia <3
     
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  7. °Anto.
     
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    Che strazioooo :ohcielooo!:
     
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  8. ( sheisoblivion )
     
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    CITAZIONE (°Anto. @ 10/7/2010, 17:04)
    Che strazioooo :ohcielooo!:

    Ehhhhhh u.u meglio così c'è più suspance
     
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  9. billina*-*
     
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    oddiooo cioèèèè una volta a settimanaa???? ueee ueee ueee
    io starò in astinenzaaa!!!!!!! ueeeee
     
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  10. ( sheisoblivion )
     
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    haha voglio aspettare che la leggano... se mi aiutate a pubblicizzarla vi amo u.u
     
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  11. KLEINE ENGEL
     
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    *O* tattarataaaaa eccomi quaaa *O*
    e arrivo io ù.ù
    che bello finalmente il sequel **
    mi piace tanto già... non vedo l'ora di leggere il prossimo chap **
    bravaaaa *O*
     
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  12. ( sheisoblivion )
     
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    CITAZIONE (KLEINE ENGEL @ 11/7/2010, 02:15)
    *O* tattarataaaaa eccomi quaaa *O*
    e arrivo io ù.ù
    che bello finalmente il sequel **
    mi piace tanto già... non vedo l'ora di leggere il prossimo chap **
    bravaaaa *O*

    Ma... Ma... piccola *____* Eccoti!!!!
    si finalmente ci sono haha!...
    Awww ** posto la settimana prossima, ti aspetto qui u.u
     
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  13. ( sheisoblivion )
     
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    Come promesso eccomi qui con il secondo *si sente molto puntuale u_ù*
    Godetevelo **



    GRAZIE ALLA MIA BETA ADORATA - Lotty*dreams

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    sup1

    Chapter 2 - There's something I can't see.

    Mi svegliai alle prime luci del mattino, ancora stesa su quelle scale.

    Mi guardai intorno e pian piano la mia mente elaborò le immagini della sera precedente.

    Chiusi gli occhi prendendo un grosso respiro.

    Almeno non è morto... Almeno è ancora qui con me.



    Mi alzai e mi passai lentamente una mano sul viso, iniziando a camminare con passo fiacco e un po' scoordinato.

    Ero decisamente distrutta dopo quella sera. Avevo i nervi a pezzi e la mia sanità mentale era davvero arrivata agli sgoccioli.

    Avevo visto Bill morire lentamente, l'avevo visto con i miei occhi. Non poteva essere vivo.



    Eppure lo era.



    Quando hai perso tutto dalla vita e non ti è rimasta più alcuna speranza, puoi solo fare affidamento su te stessa.

    Io l'avevo fatto, ero riuscita a tenermi in piedi e a mandare avanti la mia vita anche senza di lui.

    Avevo sognato notte e giorno che tutto quello fosse solo uno spiacevole incubo, avevo pregato, pianto e talvolta anche urlato di poter tornare indietro nel tempo. Di poter impedire tutto quello che successe; e ora che -in un certo senso- mi era stato restituito ciò che volevo, ne ero spaventata?

    L'amore non spaventa. LUI non poteva spaventarmi.



    Arrivai alla mia auto e la misi piano in moto, allontanandomi lentamente da quel luogo tenebroso.



    Anche quel giorno vennero Kate e Loreè a pranzare a casa, fortunatamente non sapevano niente di tutto quello che mi stava accadendo.

    Arrivai in meno di qualche minuto a casa e mi fiondai in camera a cambiarmi i vestiti.

    Un jeans e una maglietta sostituirono gli abiti sporchi di terra che avevo indossato finO A poco prima.

    Scesi velocemente le scale e prima che potessi raggiungere la cucina sentii il campanello suonare.

    Andai ad aprire ma le persone di fronte a me non erano sicuramente Kate e Loreè.

    - Scusa Janet... Sei l'unica che sa di noi...- tuonò Tom entrando in casa con Bill fra le braccia.

    Mi mancò quasi il respiro.

    Chiusi gli occhi per qualche secondo implorando Dio di darmi la forza di non svenire.

    - T-Tom cos'è successo? Tu come fai a sapere...- Mi bloccai - Stanno per venire le ragazze... Cristo che mal di testa- Ansimai portandomi una mano alle tempie, massaggiando lentamente.

    - Chiamale... Hai una visita medica...- Rispose sarcasticamente e sparì dalla mia vista. - Cerca di mentire bene...- Aggiunse sporgendosi dalle scale.

    Dovevo ancora abituarmi a tutti quei spostamenti stile dragonball.

    Sospirai e presi il telefono componendo il numero di Kate.

    - Hey!- Mi finsi tranquilla e solare. - Senti mi dispiace darvi buca ma non avevo proprio visto in agenda... Ho un appuntamento con il dottore, si le solite visite noiose... Beh ti mando un messaggio per la prossima volta.- La liquidai velocemente e buttai il telefono sul divano.

    Scattai al piano di sopra ma Tom mi bloccò il passaggio.

    - E' pericoloso, non andare...- Disse tirandomi via.

    Arricciai il naso.

    - Senti Tom... Vuoi farla finita? Vuoi metterti nei miei panni?- Dissi alzando la voce. - Il mio ragazzo morto... NON E' PIU' MORTO!...- iniziai a gesticolare nervosamente - ...Arriva il fratello che l'ha ucciso e me lo porta in casa come un sacco di patate... E io dovrei allontanarmi ''perchè è pericoloso''!!!- Conclusi irritata.

    Rise e scosse la testa.

    - Janet io sto imparando a controllare questa cosa... Ora sono meno aggressivo e lo sai che ci ho messo tempo... Bill non è abituato e se ti facesse del male io dovrei sorbirmelo tutto il giorno con i suoi sensi di colpa! Quindi stacci alla larga almeno ora che è irritabile perchè ha fame...- Disse protettivo.

    Tremai sentendomi davvero piccola.

    - E... Ha fame di cosa...?- Chiesi stupidamente mordendomi il labbro.

    Desideravo immensamente che la risposta di Tom fosse stata ''un bel piatto di pasta''.

    - Sangue...- Rispose annuendo, bloccando sul nascere qualsiasi mio pensiero.

    Tremai ancora ma non dissi niente, semplicemente lo guardai un po' sconvolta.

    - No... Non essere spaventata... il problema è che Bill non vuole fare del male alle persone e preferisce avere fame... Ma così non farà altro che diventare più irritabile e aggressivo...- Disse con una certa sicurezza Tom, che da parte sua ne aveva passate molte.

    Gli credetti sulla parola, conoscendo Bill e il suo essere dolce e sensibile, non avrei mai pensato che potesse diventare una specie sviluppata di pipistrello senza ali. Mi grattai la nuca e sparai una delle mie. - Non puoi dargli sangue non umano?- Chiesi facendomi piccola piccola.

    Ancora non ero abituata a vedere una creatura del genere così vicina a me.

    Nonostante fosse tranquillo, Tom era abominevolmente spaventoso. I suoi occhi erano chiari come l'acqua e i suoi denti erano bianchi, i canini appuntiti e i muscoli del corpo più gonfi del solito.

    Lo vidi accigliarsi.

    - Oh un applauso alla signorina ovvietà...- Disse ridendo, mettendo in mostra ancora di più i suoi denti perlati. - Non può bere sangue che non sia umano... Sarebbe come farti bere acido muriatico!- disse sospirando.

    Spalancai gli occhi e mi morsi il labbro.

    - E tu... Allora...- dissi lasciando cadere la frase nell'ovvio.

    Scosse la testa.

    - Ultimamente entro negli ospedali e prendo qualche litro da lì... Ma non ne ho ora e Bill sta per avere delle crisi, ne sono certo...- disse guardando l'orologio.

    Non gli diedi il tempo materiale per terminare la frase, mi catapultai al telefono e chiamai una mia amica.

    - Hey Amanda... Si sono Janet... Senti devi farmi un favore...-

    Amanda era una delle mie amiche del liceo, avevamo un conto in sospeso da un po' di tempo ma non mi ero mai curata di chiedergli qualche piacere.

    Senza troppe domande accettò e gli diedi il mio indirizzo, avrebbe mandato qualcuno al più presto.

    Sorrisi e fiera di me lo annunciai a Tom, ma mi accorsi che non era più sulle scale.

    Diedi uno sguardo in giro: tutte le porte aperte, tranne quella della mia stanza.

    Presi un grosso respiro.

    Non dovrei farlo... Ha detto che è pericoloso...

    Mi morsi il labbro e abbassai la maniglia spingendo in avanti, lentamente.



    Sentii dei piccoli rumori... Quasi dei ruggiti soffocati.

    Deglutii e mi sporsi di poco.

    - Cristo Bill torna in te...- Sentii la voce di Tom sovrastare gli altri suoni.

    Dopo un attimo entrambi si voltarono dalla mia parte.

    Cos'erano dei radar?!

    - Janet vai via cazzo!- Urlò Tom premendo le mani sulle spalle di Bill, schiacciandolo verso il letto, con il viso premuto sul cuscino.

    Vidi Bill dimenarsi, scuotendo la testa e agitando le gambe.

    Restai pietrificata.

    - Janet esci!- Sentii Tom ringhiare, lo vidi corrugare la fronte e digrignare i denti e scappai fuori spaventata.



    Mi appoggiai con la schiena al muro, respirando con affanno.

    Non poteva esistere qualcosa di più spaventoso di quello che stava accadendo in casa mia.

    Come poteva essere vero tutto quello?

    Come potevano esistere esseri inumani come ciò che erano diventati Bill e Tom?

    Il mio cervello non riusciva a trattenere tutti quei colpi. Erano davvero troppi.



    La porta della camera si aprii dopo un arco di tempo che mi sembrò infinito.

    - Sei stupida o cosa?- Disse Tom e alzai il viso verso di lui. - Perché non l'hai lasciato libero?- sussurrai con visibile tristezza.

    - Volevi essere sbranata?!... Guarda, cara mia, che eri tu la causa della sua agitazione... Ti sarebbe saltato addosso in meno di 2 secondi se non l'avessi bloccato...- Disse scuotendo la testa.

    - Non l'avrebbe fatto...- risposi con tono sicuro.

    Lo sentii ridere di gusto.

    - L'ho fatto io... Io che l'ho difeso da quand'eravamo piccoli... Io che sono suo fratello gemello... Io che vivrei la mia vita con lui...- Disse lasciandomi capire quanto si sentisse ancora in colpa. - Secondo te lui è più forte di me?? Lui riuscirebbe a fermarsi??... Non credo Janet... Mi dispiace...- Aggiunse sospirando.

    Mi alzai lentamente e annuii.

    -Quando potrò vederlo? Quanto dovrò aspettare ancora??- Dissi impaziente.

    Sapere di non poterlo vedere perchè era morto non mi creava ansia ne angoscia, ne tanto meno impazienza, ma sapere che era vivo e che si trovava a qualche passo da me... Mi faceva impazzire.

    - Deve abituarsi al tuo odore...- disse incrociando le braccia. -Ora i suoi sensi sono duplicati, triplicati o non so cosa... Ma comunque in questo stato noi sentiamo meglio gli odori... Vediamo anche da molto lontano... Riusciamo a capire cosa sta provando la persona che abbiamo di fronte...- aggiunse lasciandomi capire ancora una volta che lui sapeva come mi sentivo, sapeva come si era sentito Bill quella sera... Sapeva cosa stavo provando in quel momento e cosa avevo provato ogni giorno di quell'infinito massacro psicologico.

    - E poi deve imparare a controllarsi... Che è la cosa peggiore...- Terminò sospirando.

    Mi portai le mani sul viso sentendo gli occhi chiudersi.

    - Ho sonno...- Dissi appoggiandomi al suo petto.

    Lo sentii ringhiare. -Non fare così... Anche io sono pericoloso...- sussurrò queste parole accarezzandomi i capelli.

    Mi rilassai sotto il suo tocco, grazie a quella carezza che non sentivo da tempo.

    Un rumore mi fece sobbalzare.

    - Non la toccare!- Sentii Bill urlare e in un battito Tom finì sull'altra parete.

    Spalancai gli occhi e vidi l'ex-rasta digrignare i denti.

    -Bill torna dentro... Potresti farle del male...- Disse avvicinandosi piano a lui.

    -Ti ho sentito Tom... Ho sentito a cosa hai pensato!- disse Bill iniziando a dondolarsi.

    Mi spaventai tremendamente.

    Feci qualche passo indietro ed entrambi mi fissarono di nuovo.

    Bill si avvicinò di un passo.

    - Dio Janet... Come sei...- annusò l'aria - ... Buona...- Disse sorridendo malizioso.

    Tom spalancò gli occhi e gli saltò addosso, dandogli un pugno dritto in viso.

    - Corri via... Corri...- Disse guardandomi.

    Annuii e scappai al piano di sotto chiudendomi tutte le porte alle spalle.

    Mi fiondai sul divano e mi arrotolai sotto le coperte, stringendo i denti e i pugni, sperando che tutto andasse per il meglio.



    ***



    Un calore improvviso e piacevole mi circondò.
    Delle braccia muscolose mi avvolsero ed iniziarono a coccolarmi. Mugolai rilassandomi e aprii piano gli occhi.
    Quando vidi Tom al mio fianco quasi diedi un urlo.
    - C-che fai Tom?- chiesi alzando un ciglio.
    - Ti accarezzo... Prima ho sentito che ne avevi bisogno...- rispose facendo spallucce.
    Sospirai e mi misi meglio appoggiata a lui.
    - Bill si è arrabbiato, vero?...- Chiesi lasciandolo continuare.
    Il suo petto si gonfiò ed emise un sospiro.
    - Si... Sente le emozioni te l'ho detto... Comunque gli ho dato un sedativo... Una cosa che ho usato anche io i primi periodi...- Disse accarezzandomi lentamente i capelli.
    Chiusi gli occhi sospirando.
    Avrei preferito sentire le mani di Bill su di me, ma Tom mi stava facendo rilassare tremendamente.
    - Non voglio che stia male...- Sussurrai guardandolo negli occhi.
    Scosse la testa - Sta dormendo... Non sente nulla... Lo faccio solo riposare...- Disse sorridendo.
    Persi qualche battito vedendolo così vicino.
    Era spaventoso... Spaventoso ed eccitante.
    Era uno spavento di quelli che ti provoca adrenalina...
    Mi morsi il labbro e lo sentii ridere.
    - Si i cattivi piacciono molto alle ragazze...- Disse e diventai subito rossa in viso.
    Perché stavo facendo così?
    Perché arrossivo alle parole di Tom?
    Sospirai e appoggiai la testa sulla sua spalla. - Non sei cattivo...- Dissi con voce tenue. - Anzi sei molto dolce a fare tutto questo...- Aggiunsi accarezzandogli la spalla.
    Lo sentii ringhiare, questa volta senza rabbia, un ringhio docile.
    Si stava rilassando.
    Da quanto tempo non riceveva una carezza??

    - Grazie...- proferì semplicemente, sorridendomi.
    Lo guardai nei suoi grandi occhi azzurro limpido, perdendomi in quel mare di innocenza.
    Quel ragazzo aveva visto morire, aveva ucciso, aveva amato e aveva tradito. La sua vita era scivolata su di lui come una doccia fredda, che batte diretta sulla pelle, che fa rabbrividire ma rinfresca quando si ha caldo.
    Ormai lui era uno specchio, che si rifletteva quando ne aveva bisogno: si mostrava cattivo nel pericolo, dolce ed innocente nella vita tranquilla.
    Lo vedevo e lo sentivo un bambino. Un bambino che aveva visto troppo ed era cresciuto velocemente.
    Un bambino che aveva perso troppo. Un bambino che aveva sofferto tanto.
    Senza accorgermene mi ritrovai ad accarezzargli piano i corti capelli biondi.
    Mi sorrise di nuovo e sentii il cuore impazzire ed iniziare a pompare il sangue velocemente, il respiro si affannò ed in un attimo mi ritrovai in paradiso.
    Le sue labbra erano appoggiate sulle mie.
    Le sue labbra così simili a quelle del fratello.
    Sentii un odore così familiare, sentii delle mani così sottili accarezzarmi il viso...
    Stavo per schiudere le labbra quando si allontanò un po' allarmato.
    - Potrei... Potrei farti del male...- Disse con affanno.
    Mi guardai intorno e realizzai lentamente di aver baciato -in parte- Tom Kaulitz, o quello che rimaneva di lui.
    Mi sentii tremendamente male.
    - Mi... Mi dispiace... Io...- Mi morsi il labbro imbarazzata.
    - Scusa non dovevo...- sbuffò buttando la testa indietro, lasciando in bella vista il suo sporgente pomo d'Adamo.
    Sospirai distrutta.
    Non poteva farmi questo... Io ero fragile... Avevo bisogno di qualcuno che mi sostenesse, non di qualcuno che mi tentasse.
    Mi morsi ancora il labbro ed arrivai a tagliarmi.
    Si alzò di scatto e mi guardò spalancando gli occhi.
    - Dio ti sei... Ti sei tagliata...- Disse avvicinandosi terribilmente a me. Sentivo il suo respiro sul mio viso, sentivo il suo cuore battere più forte.
    Annuii un po' terrorizzata da quello che avrebbe potuto farmi.
    Deglutì rumorosamente e mi baciò ancora le labbra.
    Ansimò chiudendo gli occhi. - Dio...- Disse stringendo le mani alla stoffa del divano.
    Lo guardai respirando lentamente.
    Si stava eccitando... E tutto per un piccolo taglio sul mio labbro.
    Si avvicinò di nuovo al mio viso e passò piano la lingua sul taglietto, asciugandolo e ripulendolo.
    Iniziò a mugolare.
    - Ancora, ti prego...- Ansimò chiudendo forte gli occhi.
    Lo guardai e mi misi lentamente su di lui, appoggiando le mani sulle sue spalle.
    Mi morsi piano il labbro e lasciai che il taglietto sanguinasse ancora un po', subito appoggiai le labbra sulle sue e la sua lingua accarezzò la ferita.
    Le sue braccia mi strinsero e lo sentii gemere su di me.
    - Oddio è da troppo che...- non lo lasciai continuare, semplicemente continuai a baciarlo.
    La mia lingua strusciava contro la sua, andando a toccare di tanto in tanto le punte affilate dei suoi canini.
    Era una sensazione fantastica. Sentivo di sfidare la morte, sentivo di baciare il pericolo.
    Lo spinsi verso di me, passando le mani su quella pelle liscia e quei muscoli scolpiti che in quel momento mi eccitavano da matti.
    - Però... Non voglio tradire Bill...- dissi col fiatone, staccandomi da lui improvvisamente.
    - Non lo saprà... Non glielo dirò...- Disse fiondando la lingua sul mio collo.


    Sospirai e chiusi gli occhi.
    Mi sentivo coccolata, protetta e voluta.
    Era da troppo tempo che non provavo quelle sensazioni.
    La sua lingua mi accarezzava e le sue braccia mi stringevano. Il suo corpo mi riscaldava e il suo respiro mi eccitava.
    Avrei lasciato che tutto quello mi facesse dimenticare - anche se solo per poco tempo- tutte le promesse fatte a Bill e tutto ciò che avevamo passato insieme?


    Fino a che punto un essere umano può arrivare a rispettare l'amore?

    Fino a che punto si può essere fedeli?
    Fino a che punto si può nascondere un tradimento?
    Fino a che punto si può sopportare un senso di colpa del genere?

    Edited by ( sheisoblivion ) - 30/11/2011, 14:23
     
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  14. billina*-*
     
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    waaaa che bello hai postatoooi
    sono tanto felice..!!
    alloraa....ehm questo capitolo..ehm FANTASTICOO...Bill è assetato di sangue..non connette bene..però il signorino è geloso della sua amata eh?? xD
    Tom è interessato a lei...e lei secondo me si ritroverà in confusione...!! <3
    continua presto!! ^^kuss
     
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  15. Marti ‚ Android
     
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    Sono una nuova lettrice, avevo letto anche la fan fiction prima, e devo dire che sono veramente stupende, complimenti (:
     
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107 replies since 10/7/2010, 12:20   3845 views
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