La Vita è un sogno

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    LA VITA È UN SOGNO


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    Titolo: LA VITA È UN SOGNO
    Autore: TAKeRu_ECHY
    Genere: Romantico, Comico, Commedia
    Raiting: G/PG
    Avvisi: Fluff
    Note: Questa storia mi è venuta in mente in una notte, un sogno proprio, come una lampadina che mi si è accesa in testa, così ho voluto scriverla, senza cambiare niente.
    Cap: 1.Una notte tormentata

    image



    Capitolo 1

    Una notte tormentata



    Quella mattina mi svegliai agitata, forse perché era la mattina del concerto, o forse perché il sogno che avevo fatto non era uno dei più belli; di solito sognavo Bill o Tom che incontravo, ci parlavo…. Invece avevo sognato una strana luce che mi abbagliava e poi il vuoto…l’oscurità.

    Scesi dal letto, mi guardai allo specchio e notai come ogni mattina le condizioni penose dei miei capelli, lunghi e neri con delle sfumature rosse. Andai in cucina, mamma mi aspettava sempre con un sorriso.
    -Dormito bene stellina?
    -Non tanto mamma….ho fatto uno strano sogno…
    -Che cosa? Raccontarmi, dai non può essere così brutto!
    -Ho sognato una luce abbagliante e poi che cadevo nel vuoto.
    -Ah…io te l’ho detto…niente film horror la sera prima di andare a dormire!!!!
    Iniziò a muovere il cucchiaio da minestra a destra a sinistra.
    -No..no..no….tuo padre fa male a farvi vedere questi film!!!
    -Mamma stai già cucinando? Io non ci sono a pranzo…mi dovete accompagnare al concerto! Ti ricordi vero???
    Strabuzzai gli occhi facendoli quasi uscire di fuori.
    -Certo stellina!
    -Mamma!?! Ho 15 anni!!! Non chiamarmi stellina!
    -Ok…va bene e come ti dovrei chiamare allora?
    -Con il mio nome! Echy! È tanto bello…perché non lo dovresti usare??
    -Ok…Echy! Vatti a preparare…dai che se no facciamo tardi..tuo padre è andato già a preparare la macchina.
    Saltellando felice andai in bagno.

    “Ok….che mi potrei mettere???”
    Il mio armadio era pieno di vestiti, ma in quel momento neanche uno era quello giusto!
    “Allora….sono nel parterre…quindi…..ROBA LEGGERA….farà moooolto caldo!”
    Presi una maglietta smanicata e il mio jeans preferito: quello scolorito e stracciato.
    Mi vestii, mi vidi allo specchio e presi i trucchi. Accesi lo stereo e iniziai a cantare:
    - Hello!....Hello! …..On the TV….In your face….On radio… It’s a riot…. It’s a riot…..They say no….You are frantic ….Don’t you panic….Let it go…..We are, we are, we are!!!!!
    -Echy!!!!! Smettila di cantare!!!! Qui c’è qualcuno che vuole dormire!!!
    Urlò mio fratello dall’altra camera.

    -Pronta!
    -Ricontrolla se hai preso tutto! Guarda che io non ritorno indietro!!!
    Mio padre era così: alcune volte dolcissimo, altre terribilmente fastidioso!
    -Certo! Mica sono scema: biglietto, bottiglia dell’acqua, coca cola, panino, borsa dei trucchi, fotocamera, portafoglio, ….e dov’è????
    -Vedi!!! Ti sei dimenticata qualcosa!
    -Mammaaaaaa!!!!!!! Dove hai messo l’anello?
    -L’anello?!?!
    -Si l’anello che voglio dare a Bill!
    Gli dissi facendogli la linguaccia.
    -Mica te lo devi sposare???
    -Invece si!
    -Invece devi crescere! Lui non sa neanche della tua esistenza!
    Mi rattristii al quel pensiero.
    -Stellina…eccoti l’anello!
    -Danke!!!!!!
    -Bitte.
    -L’hai imparato mamma!!!! Ich Liebe Dich!!!! Papà ora possiamo andare!
    -Fai la brava al concerto…non dare retta agli sconosciuti.
    -Mamma!?! Lo so…ciao..ci vediamo stasera!!!
    La salutai con un abbraccio e un bacio sulla guancia. Salii in macchina e, euforica inserii il CD nella radio.
    -Nonono signorina..i Tokio Hotel in macchina non si ascoltano! Ti ho comprato l’iPod apposta per non sentirli!
    Ripresi il CD e mi misi le cuffiette alle orecchie.

    -Dannato semaforo! Di nuovo rosso!
    -Tanto siamo in anticipo! Poi la Pala Lottomatica sta là!!! Ci manca pochissimo!!!
    -Verde!
    Accellerò e arrivati a metà incrocio una macchina passo con il rosso e ci stava venendo a dosso….. Vidi una luce abbagliante e chiusi gli occhi come per proteggermi, quando gli riaprii eravamo sotto il Palazzetto con papà che mi sorrideva. Ero ancora un po’ stordita ma ero felice.
    -Arrivati a destinazione! Ti devo scompagnare fino all’ingresso?
    -Che..? No…. Ci so arrivare anche da sola…..Ciao…
    -Fai uno squillo quando finisce il concerto..io arriverò dopo massimo un quarto d’ora… Ok? Stammi bene angioletto..
    -Si ciao…..
    Stava per chiudere la portiera e gli dissi questa frase quasi con un filo di volce:
    -Papà! Ti voglio bene!
    -Anch’io te ne voglio!!! Ora va…voglio vederti in prima fila!!!
    Chiuse la portiera e partì.

    “Quante scale!!!! Ecco l’entrata….”
    Presi il biglietto e controllai l’entrata….
    “Qui….dai mettiamoci in fila….”

    Edited by TAKeRu_ECHY - 3/1/2011, 21:15
     
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