Where the streets have no name

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  1. queen_of_your_nightmares
     
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    WHERE THE STREETS HAVE NO NAME

    Titolo: Where the streets have no name
    Autore:Queen_of_your_nightmares
    Genere:Romantico, Song-fict
    Raiting:Arancione
    Avvisi:Oc, Lime


    Alison è una ragazza di origini sudafricane che vive a Londra, durante un viaggio nel suo paese natale incontra qualcuno che cambia totalmente la sua esistenza, qualcuno in grado di portarla in un posto dove il colore della pelle e le differenze economiche, sociali e culturali non hanno peso, un posto dove le strade non hanno nome…



    Capitolo 1 - Prologo:Along the way to Africa


    "È molto facile capire qualcosa di una persona dal suo indirizzo, a seconda della città e della zona in cui vive si può classificare in base ad etnia, religione e ceto sociale.

    Nel mio caso è più complicato, una come me non si dovrebbe trovare tra gli abitanti di un quartiere alla periferia di Londra, la mia pelle è troppo scura per poter passare per abbronzata e il mio cognome non ha minimamente origini britanniche…

    Ops!! che sbadata! non mi sono presentata, mi chiamo Alison Tahan, vengo da Città del Capo anche se da 10 anni vivo a Londra con mia madre, ho 18 anni ed ho appena finito la scuola."

    “ Tutti i passeggeri del volo NK387 in partenza per Città del Capo sono pregati di recarsi all’ingresso 16, imbarco immediato”

    "Esatto, come avrete capito mi trovo all’aereoporto, sono in procinto di partire per la mia città natale che non vedo da una decina d’anni, ovvero da quando mia madre, spiantata pittrice inglese, ha decido di tornare in patria dopo aver lasciato mio padre, professore universitario del quale si era invaghita durante un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Sudafrica.

    Di lui non ricordo molto, l’ho visto solo un paio di volte da quando siamo qui, manteniamo un rapporto quasi esclusivamente telefonico, a ricordarmi le mie origini rimane il colore della mia pelle, troppo chiaro per essere definita africana e troppo scuro per essere inglese, sono “meticcia” come ama sempre ricordarmi la mia ex-professoressa di Geografia Politica."

    Mentre mi avvicino all’ingresso annunciato dall’altoparlante noto gli sguardi che indugiano sulle mie iridi color ghiaccio, così forti al contrasto con la mia pelle olivastra, sono abituata ad attirare l’attenzione ma a volte può essere molto seccante.

    Salita sull’aereo mando un messaggio a mia madre dicendole che l’avrei chiamata appena arrivata, fuso orario permettendo, e spengo il telefono.

    Prendo posto e subito tiro fuori l’i-pod e dopo aver messo le cuffiette imposto la riproduzione casuale e mi lascio cullare dalla voce graffiante di Bono Vox in attesa del decollo…




    Su un altro aereo, in quello stesso istante , Bill apre gli occhi per guardare l’orologio

    *altre 2 ore e atterriamo, questo strazio di volo non finisce mai*

    Cerca di stiracchiarsi per quello che gli permette lo strettissimo sedile del jet e si sistema gli enormi occhiali da sole sugli occhi truccati

    “ Hey fratellino grazie per avermi russato nelle orecchie per 10 ore di fila…non sono riuscito a chiudere occhio” Lo rimbecca Tom riemergendo dall’attenta lettura di una rivista musicale

    “Potevi svegliarmi…almeno mi giravo dall’altra parte” risponde atono il gemello con voce roca a causa del sonno e dell’aria condizionata

    “Per poi beccarmi una scenata da manuale da Drama Queen per aver interrotto il tuo riposino di bellezza??? Grazie preferisco vivere” Ribatte il chitarrista senza staccare gli occhi dal giornale

    Per evitare di dover rispondere male al gemello il cantante si gira verso il finestrino, è l’alba e lo spesso strato di nuvole sotto di loro è colorato di un rosa pallido tanto da farlo sembrare un’enorme distesa di zucchero filato

    Rasserenato dal paesaggio esterno inizia a fantasticare su questo nuovo viaggio, adora l’Africa e non vede l’ora di potersi godere il panorama tra una ripresa e l’altra

    *È stato davvero un colpo di genio decidere di ambientare il video di Automatish qui…saranno 2 settimane magiche*

    Bill ancora non lo sa ma lo saranno ancora più del previsto…


    Capitolo 2 – Welcome to Cape Town

    Nelle strade di Città del Capo si mescolano popolazioni e etnie provenienti da tutto il mondo.

    Alison, camminando per il vitale e moderno centro della città, si guarda intorno e rimane affascinata dalla grande varietà di fisionomie, abbigliamenti e usanze che contraddistinguono gli abitanti della capitale sudafricana, è come trovarsi all’interno di un caleidoscopio di mille colori diversi.

    La sua pelle ambrata le permette di passare inosservata nella folla, buona parte della popolazione è di carnagione mista come la sua e questo la fa sentire molto più a suo agio rispetto a quando si ritrova a passeggiare per le vie londinesi.

    Arrivata alla stazione degli autobus si avvicina alla biglietteria e si rivolge all’impiegato

    “salve, dovrei acquistare un biglietto per Blouberg”

    “mi dispiace signorina purtroppo non partono autobus per Blouberg fino a lunedì” gli risponde l’uomo in Afrikaans, la lingua locale.

    *Accidenti e ora come ci arrivo a casa?!? Papà sarà furioso* Pensa fra sé e sé la ragazza cercando mentalmente una soluzione.

    Dopo aver ringraziato l’uomo si incammina nuovamente verso la zona dell’aereoporto in cerca di un passaggio per la sua città natale

    In quello stesso momento all’aereoporto…

    Bill stà seduto comodamente nell’area Vip dell’aereoporto di Cape Town insieme agli altri componenti del gruppo, la chitarra di Tom ha avuto un piccolo incidente durante il viaggio così oltre all’odiato malditesta post-volo il cantante è costretto a subire le imprecazioni del fratello contro la compagnia aerea e una lunga lista di bestemmie contro santi dai nomi inventati.

    Al limite dell’esasperazione esce fuori a fumarsi la sua amata sigaretta dopo più di 12 ore di astinenza. Sfila un malboro dal pacchetto e fa per accenderla quando, all’improvviso, gli si para davanti la visione più idilliaca a cui abbia mai assistito in vita sua…

    Capelli castano scuro lunghi e mossi, pelle ambrata, labbra dipinte, fisico da fare invidia ad una modella avvolto da jeans aderenti e da un top scollato.

    Ma ciò che più lo colpisce è un paio di occhi color ghiaccio messo ancora più in risalto dalla pelle scura e incorniciato da lunghissime e folte ciglia.

    Come richiamata dall’espressione estasiata del moro, la ragazza si avvicina con passo elegante e gli si rivolge in perfetto inglese

    “scusa, mi fai accendere?” chiede sfilando una sigaretta dal porta-sigarette che ha nella tasca dei jeans

    Bill cade dalle nuvole e non capendo mezza parola, un po’ per la poco conoscenza della lingua un po’ per lo stupore, riesce a pronunciare solo un timido “What?”

    “Ehm…l’accendino” ripete accennando un timido e spiazzante sorriso

    Dopo aver connesso ed essersi reso conto di aver fatto una pessima figura, il cantante, le porge timidamente il suo zippo, la ragazza dopo aver acceso gli ridà l’accendino, lo ringrazia e si allontana dirigendosi verso il parcheggio…

    Qualche minuto dopo Tom e gli altri escono dall’aereoporto e si ritrovano un frastornato Bill con la sigaretta spenta ancora penzolante dalle labbra.

    “Che c’è fratellino? Sembra quasi che tu abbia visto Heidi Klum che cammina nuda per strada”

    “No Tomi…è molto ma molto meglio”

    “Stai scherzando vero??? Ti sei fatto di crack per caso?! Stiamo parlando di Heidi Klum!”

    “Mai stato così serio e lucido in vita mia…”

    “Ok Bill…a te l’aria africana fa male, andiamo in macchina che è meglio” gli dice tirandolo per un braccio in direzione dell’auto

    Arrivati all’enorme Suv 7 posti con i vetri oscurati si affrettano a salire, insieme a David, per evitare di venire riconosciuti.

    “ Ben arrivati ragazzi, visto che abbiamo un posto in più mi sono permesso di concedere un passaggio ad una persona fino a Blouberg tanto ci troviamo di strada, non vi dispiace vero?” Chiede l’autista girandosi verso di loro

    “Bhe non è il massimo per farli passare inosservati finche non saremo sul set mi pare” Osserva il manager scocciato

    “Ok non c’è problema…le chiederò di domandare a qualcun altro…” risponde l’uomo affacciandosi verso il lato passeggero “ I’m sorry my dear, you have to ask to anyone”

    “Don’t worry” risponde sconsolato il misterioso passeggero

    Quella voce…Bill se la sente ancora risuonare in testa come un coro di angeli del paradiso…è la dea che gli ha chiesto l’accendino poco prima.

    Nell’istante in cui sente il rumore della portiera che si apre, con uno scatto si fa spazio tra i sedili e si sporge verso la parte anteriore della macchina

    “Ma dai David esagera sempre! Che c’è di male a portarla fino Blou-come cavolo si chiama?! Le daremo un passaggio molto volentieri, vero ragazzi?” interviene con voce isterica tirando una gomitata al manager e facendo uno sguardo molto convincente al resto della band

    Tutti annuiscono , confusi dall’improvvisa insistenza del moro ma evitano di far domande pur di evitare una scenata isterica

    Dopo aver richiuso la portiera la ragazza si gira verso di loro con un sorriso di gratitudine sul viso

    “Grazie ragazzi, scusatemi ma sono davvero nei guai”

    Bill si scioglie nuovamente davanti quell’espressione così dolce

    “Figurati non preoccuparti è un piacere”

    *se servisse ti porterei anche in cima al mondo*
     
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  2. jade jackson
     
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    Mi piace molto!!Continua presto!!Up!!
     
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  3. ‚nothing
     
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    Wow ♥
    Posta al più presto! *ç*
     
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  4. jade jackson
     
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    Up!!!
     
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  5. queen_of_your_nightmares
     
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    Capitolo 3 - African's Dream

    Il viaggio si rivela l'esperienza più traumatica. Le strade appena usciti dal grande centro urbano sono piene di buche, inoltre l'aria condizionata fa cilecca dopo pochi chilometri lasciando i poveri tedeschi immersi in un lago di sudore.

    Bill seduto nella parte posteriore del veicolo maledice mentalmente il trucco sul suo viso che cola come cera sciolta intaccando la sua aria eterea e perfetta e rivolge qualche timido sguardo al sedile davanti a lui non trovando il coraggio di attaccare bottone in alcun modo.

    Intanto Alison conversa amabilmente in Afrikaans con l'autista ridendo alle battute dell'uomo come se il caldo non li tocchi minimamente.

    " Ok ora basta! Fermiamoci devo recuperare liquidi!" Esordisce Tom snervato dalla mancanza di acqua e dalla carenza di nicotina.

    L'enorme suv si ferma dopo un paio di chilometri ad un autogrill assolato e totalmente deserto. La compagnia scende per fare provvista di acqua e sigarette e Bill si ferma accigliato a pochi metri dalla macchina a fumare.

    " Ti posso fare compagnia?" Si volta ritrovandosi davanti di nuovo la ragazza. " C-certo..." Risponde tirando nervosamente dal filtro e respirando a fondo per scacciare l'agitazione

    " Tu sei il cantante dei Tokio Hotel vero? Prima non te l'ho chiesto davanti all'aereoporto per non fare brutta figura "

    " Si, piacere sono Bill " Le porge la mano piena d'anelli " Io sono Alison, il piacere è mio" gli risponde stringendola

    " Allora Alison, che ci fai da queste parti senza passaggio e tutta sola?"

    " Torno a casa, mio padre vive dalle parti di Blouberg,oggi non ci sono autobus che vanno li e non sapevo come arrivarci" Gli spiega portandosi una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio

    "Sei sudafricana? Con questi lineamenti non si direbbe" Risponde il cantante guardandola stupito

    " Veramente sono mezza inglese, infatti arrivo proprio oggi da Londra sono quasi 10 anni che non vado da mio padre"

    "Capisco, bhe allora felicissimi di aiutarti a tornare a casa"

    " Grazie veramente" Risponde sfoderando un sorriso smagliante a contrasto con la pelle ambranta

    Il loro breve colloquio viene interrotto da Tom ansioso di tornare in auto a scolare tutta la coca cola che appena comprato
    Il viaggio continua ancora per un'ora durante la quale i membri della band parlano con Alison rimanendo tuttiaffascinanti dalla simpatia e dalla straordinaria bellezza della ragazza.

    Cala il sole ed i ragazzi scendono in un piccolo spiazzo avvolto da una vegetazione lussureggiante che assomiglia monto all'ingresso di un hotel
    Alison , scesa dalla macchina , ringrazia e saluta per il passaggio poi, avvicinandosi ai ragazzi, li bacia uno per uno sulla guancia.

    Bill rimane immobile nel vederla andare via così velocemente e sparire oltre il cancello. Con il morale sotto i piedi si fa accompagnare in camera e, dopo essersi buttato sull'enorme letto a due piazze della sua camera, si addormenta profondamente.

    Le porte di casa Tahan si aprono con uno scatto ed Alison non fa nemmeno in tempo ad aprire che suo padre le è già adosso per abbracciarla

    " Tesoro mio quanto tempo che non ti vedo come sei cresciuta!" Le dice stringendola forte

    " Grazie papà anche io ti voglio bene ma stò per soffocare " ribatte la ragazza ridendo dell'assalo del padre

    Scostandosi di poco riesce finalmente a vederlo in viso, è invecchiato molto dall'ultima volta che l'ha visto, la pelle scusa ha qualche solco in più dovutò all'età e a giudicare dallo spessore dei suoi occhiali da lettura la sua miopia deve essere peggiorata parecchio

    " Tesoro meno male che sei riuscita ad arrivare, oggi purtroppo mi ero dimenticato dello sciopero degli autobus"
    "Non preoccuparti papà ho trovato un passaggio" lo rassicura facendogli l'occhiolino
    "Bene piccola mia non sai quanto ero in pensiero, dai vieni a poggiare le valigie abbiamo tante cose da raccontarci"

    La serata continua serenamente con una buona cena preparata dalla cuoca e qualche chiacchiera sul divano, Alison si rende finalmente conto di quanto gli sia effettivamente mancato il pedre in tutti questi anni e ha tutta l'intenzione di rimediare.

    " Sai tesoro mi sono informato per quanto riguarda il lavoretto che vuoi fare per mantenerti gli studi quì...se hai cambiato idea e vuoi rimanere quì sappi che non ci sono problemi e quanto mi faresti felice" Le dice il padre con aria di supplica

    " Lo sai papà quali sono i patti con la mamma, potevo venire quì a patto che dovevo diventare indipendente e non farmi viziare da te" le risponde decisa

    "Come preferisci tesoro, cercano una traduttrice quì a Blouberg che conosca bene sia il tedesco che l'inglese per un contratto di una settimana ma mi hanno detto che se dovesse andare tutto bene potrebbero pensare ad un'assunzione fissa"

    " Wow e per chi dovrei fare la traduttrice?" Domanda incuriosita

    " Non si sa a quanto pare vogliono rimanere nell'anonimato momentaneamente, comuqnue cominci domani ho già dato la conferma per te, so bene che vuoi fare l'interprete da sempre e sapevo che non te la saresti lasciata sfuggire un'occasione del genere"
    "Grazie papà, ti voglio bene" Afferma la ragazza con gratitudine

    Poco dopo, va finalmente a riposarsi dopo l'estenuate giornata di viaggio e nel dormiveglia un'immagine la colpisce come un fulmine a ciel sereno: due occhi nocciola cerchiati di matita nera
     
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  6. jade jackson
     
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    Uuuu mi piace troppo...continua presto!!
     
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5 replies since 3/1/2011, 15:33   76 views
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