First Kiss

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  1. 'Taiyoo
     
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    Titolo: First Kiss
    Autore: 'Taiyoo (>> GoccioLa;)
    Genere: Romantico
    Raiting: G
    Avvisi: Fluff
    Note: Bah, io la posto. L'ho scritta qualche mese fa nella settimana delle interrogazioni: dovevo occupare le ore in qualche modo visto che ero già stata valutata in tutto no? xD
    Non so che dire se non che spero sia di vostro gradimento.

    First Kiss



    Tom aprì il suo armadietto per riporre i libri dell’ora appena terminata e prendere quelli necessari per la lezione successiva.
    Sbuffò sconsolato cercando con lo sguardo ciò di cui aveva bisogno: non aveva proprio voglia di vedere la faccia da rospo dell’insegnante di letteratura. Il signor Schneider, tra l’altro, aveva sempre manifestato nei suoi confronti una forte antipatia, del tutto ingiustificata del resto. Tom si era sempre impegnato molto nella sua materia, esattamente come faceva per tutte le altre, ma, nonostante i suoi sforzi, non aveva mai ottenuto valutazioni che andassero oltre la sufficienza. Il ragazzino era fermamente convinto che l’odio che il signor Schneider provava per lui, dipendesse sostanzialmente dal suo stile poco convenzionale: era, infatti, piuttosto strano vedere, in una piccola scuola di un altrettanto piccolo paesino, un ragazzo che indossava abiti fuori misura, i sui capelli assomigliavano inequivocabilmente a vermiciattoli pelosi e sul cui labbro inferiore luccicava un oggettino metallico.
    Tom scosse la testa e chiuse l’armadietto con violenza.
    -Hey fratellino!- la voce squillante di Bill lo costrinse a voltarsi - Tutto bene?- gli chiese il moretto con aria preoccupata, osservando l’espressione dell’altro, un misto di rabbia e sconforto.
    Tom si limitò a fare spallucce, senza dire nulla, evitando di incrociare quegli occhi uguali ai suoi.
    -Letteratura, vero?- ipotizzò il fratello, conoscendo fin troppo bene cosa significava per il biondo dover sopportare le frecciatine sarcastiche che spesso gli rivolgeva il professore.
    -Già. E come se non bastasse oggi ho due ore con quel.. Coso! Non vedo l’ora di lasciare questo schifo di scuola!- si lamentò, sbuffando per l’ennesima volta e affondando violentemente nell’enorme tasca la mano che non reggeva i libri.
    -E Jenny?- Bill diede una leggera gomitata a Tom e gli rivolse uno sguardo d’intesa accompagnato da un sorriso furbetto.
    -Che c’entra Jenny?- il rasta arrossì con violenza, spostando repentinamente lo sguardo verso un interessante smile giallo acceso che qualcuno aveva attaccato su un armadietto poco più in là, forse per personalizzarlo.
    -Non lo so! Perché non me lo dici tu?- ridacchiò l’altro, divertito. -Oh guarda! Parli del diavolo..- aggiunse infine, indicando con un leggero movimento del capo una ragazzina, dagli occhi castani e dai lunghi capelli scuri legati in un’elegante treccia, che si avvicinava a loro.
    - Ciao Tom!- salutò con un luminoso sorriso, una volta raggiunto il ragazzino.
    -Ciao J-Jenny..- il biondo ricambiò a fatica il saluto, cercando di ingoiare quella che a lui sembrava un’enorme quantità di saliva, in realtà inesistente all’interno della sua cavità orale.
    -Tieni!- gli disse mentre gli porgeva un quaderno rivestito da una copertina azzurra. -Sono gli appunti di matematica che mi hai prestato l’altro giorno. Sei stato molto gentile, grazie!- gli rivolse un altro enorme sorriso che fece scalpitare il cuore nel petto di Tom: rischiò quasi di perdere il respiro quando la sua mano sfiorò leggermente quella della ragazzina nel momento in cui l’aveva allungata per afferrare il quaderno.
    Tutto quello che riuscì a risponderle fu un “Figurati!” sfiatato con fatica, accompagnato da un sorriso impacciato. Tra i due calò un imbarazzante e apparentemente lunghissimo silenzio che venne rotto da un involontario colpo di tosse di Bill, il quale aveva passato gli ultimi due minuti a frugare animatamente all’interno del suo armadietto.
    -Beh, io.. Vado- esordì Jenny, con una leggera timidezza -Ci vediamo a letteratura- Tom annuì e guardò la ragazzina allontanarsi in direzione dell’aula dell’ora seguente.
    -Ottima performance.- osservò Bill, chiudendo il proprio armadietto e rivolgendo uno sguardo accondiscendente al fratello.
    -Non sfottere! Lo so che è stato un disastro ma.. Ha il potere di bloccare ogni mia facoltà mentale!- rispose affranto, con lo sguardo rivolto verso l’angolo del corridoio dietro cui la ragazzina era da poco sparita.
    -Non che solitamente le due facoltà mentali funzionino adeguatamente!- rise il moretto e gli diede una leggera pacca sulla spalla.
    -Vai al diavolo, Bill!- Tom ripose il quaderno di matematica nell’armadietto e lo richiuse con estrema violenza per poi dirigersi, a passo deciso, verso la classe di letteratura, senza curarsi dell’espressione mortificata del fratello.

    ***



    Il rasta entrò in classe proprio nel momento in cui la campanella annunciava l’inizio dell’ora di lezione. Prese posto in fondo all’aula, come sempre, senza curarsi dello sguardo di disapprovazione del signor Schneider. Aprì il suo libro di letteratura, armandosi di quaderno per poter prendere appunti: I dolori del giovane Werther di Goethe, tuttavia, alimentava ben poco il suo interesse perciò, per una volta, lasciò che la sua mente vagasse libera e si riempisse dell’unico volto che avrebbe sempre voluto avere davanti agli occhi. Quasi involontariamente la penna che stringeva nella mano destra, come guidata da una forza esterna, prese a riempire la pagina bianca del quaderno con il solo nome che da mesi gli rimbombava nella testa: Jenny. Era talmente assorto nel suo distratto intento che nemmeno si accorse che il signor Schneider si trovava di fianco al suo banco.
    -Kaulitz, vuoi ripeterci tu i temi principali del Werther?- la voce dell'insegante fece sussultare Tom che, istintivamente, chiuse il quaderno con uno scatto repentino.
    -Io.. mi ero distratto. Mi scusi.- sussurrò, tenendo lo sguardo basso.
    -Posso?- chiese il signor Schneider sfilando, senza aspettare alcuna risposta, il quaderno dalle mani del ragazzo che cercava di trattenerlo, vanamente. Tom tenne gli occhi fissi sulla sua penna, poco distante dalle sue mani.
    Sentiva gli sguardi indagatori e curiosi dei suoi compagni di classe puntati su di lui e le pagine del quaderno scorrere con una irritante lentezza tra le mani del professore: sperava solo che per una volta, una misera volta, quell'insegnante che tanto lo detestava tenesse per sè i suoi stupidi commenti.
    -Ma pensa..- ridacchiò invece -a quanto pare la signorina Roth ha uno spasimante!-
    Tutti i presenti si rivolsero immediatamente verso Jenny che, colta di sorpresa, sbarrò gli occhi e rimase completamente immobile. Tom abbassò ulteriormente lo sguardo, cercando di nascondere il proprio viso. Si sentiva imbarazzato e umiliato nello stesso tempo: avrebbe solo voluto scavare una buca in cui calarsi per non uscirne mai più.
    I borbottii e i gridolini soffocati dei suoi compagni di classe arrivavano flebili alle sue orecchie, come bloccati dal muro di vergogna che si era appena creato attorno.
    -... Quindi smettiamola di vagheggiare amori che non hanno speranze di nascere. La signorina Roth con un tipo come te: questa poi!- così il signor Schneider concluse quello che al ragazzino era sembrato un discorso evanescente e insensato, nonostante quell'ultima frase l'avesse fatto sentire ancora più stupido.
    Il suono della campanella segnò la tanto bramata fine delle lezioni: Tom raccolse le sue cose e si diresse verso la porta, con passo strascicato e capo chino.
    Aveva appena varcato la soglia quando sentì una mano posarsi leggera sulla sua spalla.
    -Tom, aspetta..- lo fermò la voce di Jenny. Il rasta si voltò, senza però alzare lo sguardo per poter nascondere il rossore che caratterizzava le sue gote.
    -E' vero quello che ha detto il signor Schneider?- chiese la ragazzina timidamente, tenendo gli occhi fissi sui libri. Tom annuì e sfiatò un "sì".
    -Non volevo che lo venissi a sapere così. Cioè.. te lo avrei detto sicuramente, prima o poi.. forse. - aggiunse abbassando progressivamete il suo tono di voce. Il suo cuore batetva più forte che mai, così forte che il biondo aveva l'impressione che da un momento all'altro sarebbe uscito dal suo petto.
    Jenny si avvicinò a Tom e gli scoccò un bacio sulla guancia; il ragazzino si portò istintivamente una mano al volto, che sembrava avvampare, e rivolse uno sguardo interrogativo alla moretta.
    -Beh, sì, insomma.. anche tu mi piaci- spiegò quella con una risatina nervosa -te l'avrei detto sicuramente, prima o poi.. forse- aggiunse, ripetendo le stesse parole che aveva udito poco prima.
    Tom non si diede il tempo di riflettere o di capire: perse una mano di Jenny, la intrecciò con la sua e premette le sue labbra su quelle della ragazzina, serrando immediatamente gli occhi. Non dovette attendere molto prima di percepire le labbra di lei schiudersi lentamente, con accentuata timidezza. Le lingue di entrambi si cercavano a vicenda, inesperte e impacciate. Quel bacio fu umido, bagnato, strano ma estremamente piacevole.
    Tom finalmente capì cos'erano le farfalle nello stomaco di cui parlavano tutti e, nello stesso tempo, di sentiva privo di peso.
    I due si divisero e si rivolsero un appena accennato sorriso, senza che le loro mani si dividessero.
    -Senti Jenny..- esordì Tom per spezzare il silenzio tra i due - Ti va di andare a pendere un gelato insieme?- propose mordendosi il labbro inferiore.
    -Mi farebbe molto piacere, Tom!- gli sorrise raggiante la mora, in risposta.
    Furono gli ultimi a uscire dall'edificio scolastico, quel giorno, e forse gli unici a desiderare di tornarvici per potersi rivedere, quello seguente.

    Note finali: Questo è quanto. Ditemi voi.
     
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    E' dolcissima.
    Un tipo di Tom diverso dagli standardi-
    Bravissima davvero. E' scritta benissimo.
    Complimenti <3
     
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  3. Bebe.Refuse
     
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    Ebbene sì, sono la seconda u_u Ma lo sai che mi piace molto? Scrivi davvero bene, e poi Tom in versione oddei-mi-sciolgo-come-neve-al-sole è teeenero *-* Bacino ^^
     
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  4. 'Taiyoo
     
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    CITAZIONE (‚annì»TH; @ 15/12/2010, 22:11)
    E' dolcissima.
    Un tipo di Tom diverso dagli standardi-
    Bravissima davvero. E' scritta benissimo.
    Complimenti <3

    CITAZIONE (Bebe.Refuse @ 15/12/2010, 23:31) 
    Ebbene sì, sono la seconda u_u Ma lo sai che mi piace molto? Scrivi davvero bene, e poi Tom in versione oddei-mi-sciolgo-come-neve-al-sole è teeenero *-* Bacino ^^

    L'immagine di un Tom impacciato mi piaceva troppo *w*
    Grazie di cuore!
     
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    Massì, è proprio carino *w*
     
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  6. Phantom Rose
     
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    Tom in questa storia è molto tenero. Per una volta non fa la parte dello spaccone. Mi è piaciuta veramente.
     
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  7. 'Taiyoo
     
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    Grazie *W*
     
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  8. *Stern!*
     
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    Stupensa..*.*
    Sei bravissima e poi scrivi divinamente!
    Mi è piaciuta molto!
    Perchè non ne posti qualcun'altra???:)
     
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  9. 'Taiyoo
     
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    CITAZIONE (*Stern!* @ 29/12/2010, 12:40) 
    Stupensa..*.*
    Sei bravissima e poi scrivi divinamente!
    Mi è piaciuta molto!
    Perchè non ne posti qualcun'altra???:)

    Grazie dei complimenti!
    Sono contenta che ti sia piaciuta!
    Comunque ne ho postate altre mie: basta che vai sul mio profilo e fai "Cerca discussioni di questo utente" e le trovi tutte, se vuoi! *sorrisone*
     
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  10. *Stern!*
     
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    certoo*.*
    ne ho già letta e commentata una! xD
     
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9 replies since 15/12/2010, 21:54   149 views
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