Che strana Creatura!

Avete voglia di estraniarvi per un po'?

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  1. alyssamirii
     
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    Titolo: Che strana Creatura!
    Autore: alyssamirii (Miriana)
    Genere: Commedia
    Raiting: G

    I Tokio Hotel non vengono mai citati in questo racconto.

    Note dell'autore
    Innanzitutto pregherei vivamente di leggere queste note iniziali.
    Questa one shot non mira ad emozionarvi particolarmente, non mira a farvi imedesimare in una storia fantastica o altro. Questa specie di novella è stata trascritta come una sfida personale, ho utilizzato, infatti, la tecnica dello Straniamento, che qui di seguito vi verrà spiegata.
    QUOTE
    Con il termine straniamento si indicano tutti quegli interventi sulle forme artistiche che hanno lo scopo di portarle al di fuori da se stesse, rendendole estranee alla loro stessa natura, creando così nei destinatari un senso di alienazione. Ha come scopo quello di rendere l'abituale visione delle cose deformata, portandole in contesti diversi da quelli naturali. Ciò può essere sperimentato su tre livelli: quello linguistico, ricorrendo a parole o a forme stilistiche al di fuori dalla norma; quello dei generi letterari definiti inserendo degli schemi inconsueti; quello di come si percepisce la realtà creando situazioni o rapporti imprevedibili.

    Il linguaggio utilizzato è particolarmente scarso, infantilmente ripetitivo ed entusiasta. Espressioni comuni e semplici, dal punto di vista lessicale, sono state volute dalla sottoscritta.
    Vi chiedo quindi di leggere e considerare ciò che è scritto come un'innovativa lettura, studiata e resa povera, bizzarra e a volte incomprensibile, volutamente.
    Grazie dell'attenzione.




    image



    Nella tazzona slinguazzavo quel trasparente liquido chiamato acqua. Mi ha da sempre soddisfatto quando una sete improvvisa mi secca la gola; ed io ho bisogno d'avere la gola in ottime condizioni se voglio dimostrare chi sono! Mi dissetavo e nel frattempo gioivo, udendo un simpatico rumore avvisarmi che era giunta l'ora di cenare. Avevo una fame pazzesca e balzai più volte, così eccitato alla vista di quel piattone! Come sempre mi aveva preparato una cena buonissima! Era così brava quella strana creatura che ospitavo nel mio territorio! Le bastava aprire una bustina e da questa faceva uscire tutta quella succulenta pappetta! E me la offriva sempre con il muso contratto in un ringhio, mostrandomi tutti i suoi denti, però lei non ringhiava, bensì mi metteva il buon umore con quella strampalata smorfia!
    Quella sera però era seria, e nemmeno al pomeriggio aveva voluto giocare con me! Provai ad avvicinarmici portandole qualche oggetto... Sì, perché a lei piaceva lanciarmi oggetti, e poi voleva che glieli riportassi. Non avevo molto capito il senso di questo gioco, ma se a lei faceva piacere, ci giocavo volentieri! Io avrei preferito limarmici i denti oppure masticarli, e poi magari sfidarci sul possesso di un aggeggio in particolare, però lei non aveva mai voluto! Forse perché sapeva che avrebbe perso. Infatti in lei avevo notato una cosa strana: aveva dei denti bruttissimi! Erano tutti uguali e troppo bianchi, e poi erano così piccoli! Mi dispiaceva che non avesse bei denti... E inoltre era pure senza peli! Doveva ricoprirsi sempre con bizzarre coperte per stare al caldo! Camminava su due zampe e raggiungeva altezze sproporzionate! E una cosa che mi aveva spaventato un mucchio era stato scoprire che avesse solo due dispense di latte! La mia mamma ne aveva bensì otto ed era così riuscita a dar da mangiare a tutti i miei fratellini! Se avesse avuto dei cuccioli non so come avrebbe fatto. Forse avrei dovuto assisterla, forse avrei dovuto chiamare qualche mia vicina di territorio, avrebbe potuto darle un aiuto. Ah! Un'altra cosa che odiavo di lei: il suo odore! Era orrendo! Non so nemmeno come faceva ad annusarsi! Era talmente forte, così dolce si infiltrava fino in gola! Facevo fatica a starle accanto alcune volte, ma per lei lo facevo, infondo mi preparava sempre delle bontà da mangiare, la dovevo ringraziare in qualche modo. Nonostante tutti i suoi difetti io non l'ho mai discriminata, anzi! La consolavo sempre quando era triste dopo aver visto, ad esempio, una creatura che era quasi identica a lei, in camera sua! Ogni volta che si avvicinava all'armadio compariva! Una volta ero talmente incuriosito che spiccai un balzo e piombai davanti al mobile: vidi un nemico avventarsi e ringhiare! Ringhiava perché io ringhiavo, infatti volevo difendere il mio territorio! Non lo avevo mai visto prima d'allora, ma rimase sempre chiuso nell'armadio! Solo quando lo andavo a cercare io spuntava! Ed era sempre così antipatico! Sapeva solo ringhiare o scappare. Non credo saremmo mai potuti diventare amici. Anche la strana creatura che viveva con me non sembrava andare molto d'accordo con quell'altra nell'armadio! A volte cercava d'annusarla, prima di uscire infatti si spalmava qualcosa di rosso sul muso – che a mio parere doveva essere delizioso, visto che quando tornava da me non lo aveva più su – e nel frattempo si avvicinava all'altra cosa nell'armadio. Forse voleva stringere amicizia, facendoglielo assaggiare. Però quell'antipatica se lo metteva anche lei, faceva tutte le cose che faceva la mia ospite e così questa si offendeva e se ne andava via dal mio territorio... Ma tornava sempre. Comunque credo la rattristava molto questo suo sentirsi così diversa da me. Infatti a volte mi stancavo di riportarle sempre gli oggetti e mi mettevo a giocare per conto mio, così lei si accoccolava sul divano e guardava una cosa che col suo abbaiare strano di solito chiamava televisione. Ma era un gioco noioso! Uno scatolone che mostrava altre creature strane come lei abbaiare tutto il tempo! Io continuavo a divertirmi e così forse si sentiva esclusa, e si lagnava quasi ogni volta, e non so come, ma sembrava che sempre andasse a prendere un po' di acqua dalla mia ciotola e se lo mettesse sul muso. Così mi veniva voglia di leccarlo, ma non appena balzavo sul divano lei se lo era già bevuto e diventava subito contenta, perché appunto tornavo a prendermi cura di lei e della sua stranezza. Ma nonostante tutto aveva sempre continuato a giocare con quello scatolone! Ma evidentemente non le bastava e allora si comprò un nuovo giocattolo! Era un giocattolo fino e squadrato, faceva un suono divertentissimo! Ma quando lei lo prendeva non capiva che doveva morderlo, che doveva rinforzarsi i denti! Lei se lo metteva sulle orecchie e abbaiava, abbaiava, non smetteva più d'abbaiare! E poi ci credo che era triste, se non sapeva giocare non potevo farci nulla! Una volta provai a dimostrarle cosa avrebbe dovuto fare, ma si arrabbiò un mondo! Mi ringhiò contro e dopo avermelo strappato di bocca mi cacciò in camera, e non giocò con me per molto tempo! Mi ha sempre dato fastidio questo suo comportamento, io cercavo solo d'aiutarla!
    Anche quella sera abbaiò a quello strano gioco, ma questa volta fu lei che lo gettò sul pavimento e così lo andai a prendere per riportarglielo, ma non volle giocare. Si riempì il muso d'acqua e si lagnò per un mucchio di tempo! Mi toccò giocare da solo... Ma in realtà mi divertii un mucchio perché accanto all'entrata della cuccia trovai una di quelle strane cose che la creatura si mette alle zampe. Era dura da masticare e così bello giocarci! Però il divertimento finì quando qualcuno fece dei forti rumori allo porta grande da cui entravano e uscivano tutte le creature strambe come lei. Come al solito abbaiai, facendomi temere come un proprietario forte e combattivo! Ma l'altra cosa continuava a fare rumore e iniziò anche a ringhiare in modo chiassoso. Il muso della mia ospite si lagnava sempre di più, sembrava avere paura del suo amico, ma aprì lo stesso e lo fece entrare, forse voleva che io lottassi con lui, così avrei dimostrato d'essere il più forte e avremmo potuto mantenere il nostro territorio. Infatti sembrava che lui ce lo volesse rubare! Continuò a ringhiare così forte, ma così forte, che dovetti sforzarmi e raschiarmi la gola, per far capire all'estraneo che quella era la nostra cuccia! Ma non si interessava a me, anzi, ringhiava alla creatura e la carezzava con le zampe superiori, ma la carezzava con cattiveria, tanto che lei cominciò a lagnarsi facendo più rumore e quando cadde sul pavimento la iniziò ad accarezzare anche con le altre zampe. Poveretta, le staccò anche quei pochi peli che aveva attaccati in testa! Ma fui io a rivelarmi superiore! Infatti alla fine se ne andò via, sbattendo la porta, come se fosse offeso del fatto che io fossi più potente di lui. Gli abbaiai di non tornare mai più e così, tutto contento, tornai saltellante fino alla mia ospite, ma non la trovai dove l'avevo lasciata, era andata in un'altra stanza e la sentivo lagnarsi più forte di prima. Forse le aveva fatto tanto male, ma infondo avevamo vinto e mantenuto la nostra cuccia, c'era da giocare, il dolore sarebbe passato in fretta!
    Quando sbucò di nuovo aveva bevuto quasi tutta l'acqua sul muso, e aveva anche un liquido rosso che colava dalle sue braccia e con leggeri tonfi cadeva sul pavimento. Questo strano succo odorava di qualcosa talmente invitante! Così lo assaggiai e mi resi conto di non aver mai leccato prima d'allora una tale delizia! Abbaiai un paio di volte, ringraziando la creatura del nuovo gustosissimo cibo. E intanto lei continuava a versarlo, lasciandolo gocciolare sul pavimento, e camminando lentamente verso un luogo della casa che tanto amo. Tirava sempre dell'aria fresca in quel posto e se alzavo lo sguardo vedevo tutto celeste e delle volte tutto nero! Una volta la creatura lo indicò abbaiando più volte qualcosa come “cielo” e prendendomi in braccio, grazie alla sua sproporzionata altezza, mi fece guardare anche giù, oltre il muretto, e così potei vedere che stavamo volando e il terreno era davvero distante!
    Mentre mi passavo la lingua sul muso drizzai le orecchie e la sentii aprire la porta che separava la cuccia da quel luogo tanto fresco. Terminai di divorare il succo ancora sparso sul pavimento e saltellando la inseguii, ma lei mi chiuse la porta in faccia e non mi lasciò uscire. Le abbaiai d'essere così cattiva da non volere che io uscissi con lei, ma guardandola meglio mi zittii: infatti era tornata a bagnarsi il muso d'acqua, però era simpatico perché più che appoggiata sul muso, l'acqua sembrava uscire direttamente dai suoi occhi! Ma nonostante tutto non ho mai capito il senso di quest'altro suo gioco... Che divertimento ci trovava nel buttarsi dell'acqua sul broncio per poi berla o asciugarla?
    Comunque mi zittii perché guardandola mi sentii come triste. Mi lagnai per qualche istante, perché così infelice era qualcosa che sembrò muoversi dentro il mio corpo. Poi la creatura mosse una zampa sporca di rosso e si voltò verso il colore nero. La vidi balzare sopra il muretto e fare il morto. Era così brava a fare il morto lei, molto più brava di me! Ogni volta che la sera tornava alla cuccia faceva il morto cadendo sul letto, e sembrava davvero stanca e morta per un po'! Come se avesse giocato tutto il giorno! Io le saltavo di fianco ed era bellissimo perché mi faceva sempre tante coccole e abbaiava sempre così felicemente. Ma quella sera non la vidi cadere da nessuna parte. La chiamai più volte, e abbaiai affinché aprisse la porta, perché avevo tanta voglia di coccole! Lei però non mi rispose e da quel momento non la vidi mai più. Un po' mi manca, ma la nuova creatura con cui vivo sa farmi lo stesso buono cibo e poi è più piccola e decisamente più brava a giocare!
    Quella sera così decisi di andare a nanna, ma lungo il tragitto un profumo così buono mi fece scoprire che la stanza con tutti quei mobili bianchi e lucidi era piena di quel liquido rosso! Così lo leccai per bene fino all'ultima goccia e tutto felice scodinzolai fino ad arrivare al mio lettino, nel quale mi accoccolai e cominciai a vedere tutto nero.



    Note finali dell'autore:
    Mi sento particolarmente in dovere di chiarire diversi concetti che forse a qualcuno potrebbero risulatare non chiari.
    SPOILER (click to view)
    Il punto di vista è stato affidato ad un cucciolo di cane - non molto affezionato alla padroncina, completamente assorto nel mondo del gioco - che descrive tutto ciò che gli accade intorno così come lui stesso lo assimila e lo comprende.
    E' un linguaggio povero lessicalmente, molti aggettivi - comuni e diffusi - sono più volte ripetuti. I punti esclamativi sono lo stesso molto presenti a causa dell'età infantile dell'animale e della sua "esuberanza" che caratterizza ogni cucciolo d'essere vivente.

    Qui di seguito troverete dei chiarimenti riferiti a determinate vicende:

    QUOTE
    ed io ho bisogno d'avere la gola in ottime condizioni se voglio dimostrare chi sono!

    Per i cani, così come per molti animali, è molto importante il tono del loro abbaiare. E' una delle tante caratteristiche che rende un definito animale il così detto "capo branco".

    QUOTE
    E me la offriva sempre con il muso contratto in un ringhio, mostrandomi tutti i suoi denti, però lei non ringhiava, bensì mi metteva il buon umore con quella strampalata smorfia!

    La smorfia della donna è un sorriso. Il cane, ovviamente, non sapendo cosa fosse un sorriso lo interpreta come un righio, che mostra quindi tutti i suoi denti, ma sottolinea che non emetteva rumori e non lo minacciava, anzi, gli dava serene sensazioni, così come fa, appunto, un sorriso.

    QUOTE
    Un'altra cosa che odiavo di lei: il suo odore! Era orrendo! Non so nemmeno come faceva ad annusarsi! Era talmente forte, così dolce si infiltrava fino in gola! Facevo fatica a starle accanto alcune volte

    C'è da sottolineare che i cani hanno un olfatto decisamente superiore a quello degli uomini e non sono abituati ai profumi con i quali di solito le donne si ricoprono. Risulta quindi sgradevole al suo olfatto e dannatamente forte.

    QUOTE
    La consolavo sempre quando era triste dopo aver visto, ad esempio, una creatura che era quasi identica a lei, in camera sua!

    In questo caso la donna, evidentemente, non accettava la sua immagine o semplicemente ricordava momenti tragici passati, il guardarsi allo specchio la rattristava.

    QUOTE
    Ogni volta che si avvicinava all'armadio compariva! Una volta ero talmente incuriosito che spiccai un balzo e piombai davanti al mobile: vidi un nemico avventarsi e ringhiare! Ringhiava perché io ringhiavo, infatti volevo difendere il mio territorio! Non lo avevo mai visto prima d'allora, ma rimase sempre chiuso nell'armadio! Solo quando lo andavo a cercare io spuntava! Ed era sempre così antipatico! Sapeva solo ringhiare o scappare. Non credo saremmo mai potuti diventare amici.

    Qui il cane racconta le sue avventure alle prese con la sua immagine riflessa nello specchio. E' parecchio infantile come descrive questo suo simile così antipatico perché dopo che lui ringhiava scappava, semplicemente perché ringhiando vedeva la sua immagine ringhiare e spaventandosi scappava, così come, ovviamente, il suo riflesso.

    QUOTE
    A volte cercava d'annusarla, prima di uscire infatti si spalmava qualcosa di rosso sul muso – che a mio parere doveva essere delizioso, visto che quando tornava da me non lo aveva più su – e nel frattempo si avvicinava all'altra cosa nell'armadio. Forse voleva stringere amicizia, facendoglielo assaggiare. Però quell'antipatica se lo metteva anche lei, faceva tutte le cose che faceva la mia ospite e così questa si offendeva e se ne andava via dal mio territorio... Ma tornava sempre.

    In questo punto descrive a suo modo la donna che si avvicina al suo riflesso per mettersi il rossetto e dopo aver fatto ciò, esce di casa, poi si ritira. Raccontata dall'animale assume tutta una sua folle spiegazione.

    QUOTE
    Io continuavo a divertirmi e così forse si sentiva esclusa, e si lagnava quasi ogni volta, e non so come, ma sembrava che sempre andasse a prendere un po' di acqua dalla mia ciotola e se lo mettesse sul muso. Così mi veniva voglia di leccarlo, ma non appena balzavo sul divano lei se lo era già bevuto e diventava subito contenta, perché appunto tornavo a prendermi cura di lei e della sua stranezza.

    Evidentemente la donna guardava un film che spesso le provocava delle lacrime, come spesso accade con film romantici. Il cane non sapendo cosa volesse dire piangere, lo interpreta in questo modo. Come dell'acqua buttata sul viso. Inoltre sottolinea che si avvicina perché vorrebbe leccargliela via, ma la donna la beve prima che potesse fare qualcosa ed è contenta. Il contrasto è evidenziato da un nostro punto di vista, che asciugandoci le lacrime saremmo felici, dolcemente divertiti di veder un animale percepire come in modo preoccupato il nostro stato d'animo piangente e ci rallegreremmo, appunto, asciugandoci le lacrime.

    QUOTE
    Era un giocattolo fino e squadrato, faceva un suono divertentissimo! Ma quando lei lo prendeva non capiva che doveva morderlo, che doveva rinforzarsi i denti! Lei se lo metteva sulle orecchie e abbaiava, abbaiava, non smetteva più d'abbaiare! E poi ci credo che era triste, se non sapeva giocare non potevo farci nulla!

    Il giocattolo in questione è un telefonino. Si capisce che la donna non stava passando un bel periodo e dopo molte telefonate il suo umore crollava. Il cane lo percepisce diversamente, come una consapevolezza di non saper giocare bene.

    QUOTE
    trovai una di quelle strane cose che la creatura si mette alle zampe.

    Si parla di una scarpa.

    QUOTE
    Ma l'altra cosa continuava a fare rumore e iniziò anche a ringhiare in modo chiassoso. Il muso della mia ospite si lagnava sempre di più, sembrava avere paura del suo amico, ma aprì lo stesso e lo fece entrare

    Un uomo bussa rumorosamente alla porta, evidentemente minaccia la donna, che scoppia in lacrime, di aprirgli. La telefonata che ha portato la giovane a scaraventare il telefono sul pavimento e le sue lacrime, possono far capire che la situazione che stava vivendo era davvero tragica.

    QUOTE
    Ma non si interessava a me, anzi, ringhiava alla creatura e la carezzava con le zampe superiori, ma la carezzava con cattiveria, tanto che lei cominciò a lagnarsi facendo più rumore e quando cadde sul pavimento la iniziò ad accarezzare anche con le altre zampe.

    L'uomo picchia fortemente la donna, il cane percepisce la situazione come se un altro suo simile lo sfida sul possesso del territorio che gli appartiene, concetto diffuso tra molti animali.

    QUOTE
    aveva anche un liquido rosso che colava dalle sue braccia e con leggeri tonfi cadeva sul pavimento.

    La donna si era procurata dei profondi tagli sui polsi e dirigendosi al balcone il sangue gocciolava sul pavimento, il cane inebriandosi lo assapora e lo assimila come un nuovo cibo.

    QUOTE
    Tirava sempre dell'aria fresca in quel posto e se alzavo lo sguardo vedevo tutto celeste e delle volte tutto nero! Una volta la creatura lo indicò abbaiando più volte qualcosa come “cielo” e prendendomi in braccio, grazie alla sua sproporzionata altezza, mi fece guardare anche giù, oltre il muretto, e così potei vedere che stavamo volando e il terreno era davvero distante!

    Si riferisce ad un terrazzo, forse a molti piani da terra.

    QUOTE
    Comunque mi zittii perché guardandola mi sentii come triste. Mi lagnai per qualche istante, perché così infelice era qualcosa che sembrò muoversi dentro il mio corpo. Poi la creatura mosse una zampa sporca di rosso e si voltò verso il colore nero.

    Nonostante tutto il cane percepisce che qualcosa non andava, l'istinto degli animali è molto profondo e intenso. La donna, piangente, lo saluta per un'ultima volta.

    QUOTE
    La vidi balzare sopra il muretto e fare il morto. Era così brava a fare il morto lei, molto più brava di me! Ogni volta che la sera tornava alla cuccia faceva il morto cadendo sul letto, e sembrava davvero stanca e morta per un po'! Come se avesse giocato tutto il giorno!

    Il cane percepisce il comportamento di "abbandonarsi" sul letto o sul pavimento come un "giocare a fare il morto". Infatti molte volte ai cani si insegna questa simpatica tecnica. La donna, tornata da lavoro, la sera, era solita gettarsi sul letto come se fosse morta, abbandonandovi quindi il corpo. Dice "come se avesse giocato tutto il giorno" perché non è nelle sue capacità il ragionare sul fatto che avesse lavorato e fosse stanca per altri motivi. Nella sua visuale c'era il gioco, il suo unico passatempo.
    La donna, quindi, si suicida, si abbandona sul muretto del balcone, gettandosi di sotto.

    Il cane, essendo giovane e non molto affezionato alla padrona, ritorna col suo animo spensierato a leccare "le restanti gocce di nuovo cibo" rimaste nel bagno, dove la donna si era, evidentemente, incisa le braccia. Dove aveva tentato il primo suicidio. Dopodiché va a dormire, come se niente fosse.

    E nonostante la "scomparsa" di quella creatura che ospitava nel suo territorio, ora si trova meglio, perché la sua nuova padroncina sarà forse una bambina, più piccola e più portata al gioco.


    Con la spiegazione sotto spoiler credo sarà tutto più semplice da capire.
    E ora non mi rimane che chiedervi cosa ne pensate.
    Grazie della lettura e dell'attenzione riservata. Se vi ho rubato del tempo prezioso, mi dispiace. Un bacio a tutti.

    © Miriana
     
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  2. *HEILIG*
     
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    Beh, Miri
    innanzitutto comlimenti per aver tentato questo esprimento, davvero interessante! Devo dire che m'è piaciuto, nel senso che m'è piaciuta la prospettiva, il senso, e l'obietivo dello straniamento, anche se ritengo che ci sarebbe molto da sistemare, nella forma e nelle espressioni, oltre che in alcuni passaggi che non sono molto chiari.
    Mi dispiace, stasera ho poco tempo per fermarmi, ma l'uscita tua in tag di venerdì mi aveva incuriosita ed ho capito che qui avrei trovato il frutto della tua sperimentazione e quindi...eccomi qui ^-^
    Magari se riesco verrò a commentarti meglio, comunque volevo dirti che ho letto e lasciarti impresse le mie considerazioni positive, davvero una bella cosa da leggere. Cavolo, pensa che per un attimo m'ero anche illusa di non leggere scene sanguinolente XD ehhehehe
    Brava, mi piace questa sperimentazione, veramente. Complimenti!
     
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  3. alyssamirii
     
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    QUOTE
    Cavolo, pensa che per un attimo m'ero anche illusa di non leggere scene sanguinolente XD ehhehehe

    Hahah Non sai come ho riso con questa affermazione! x)

    Comunque grazie per esserti interessata! So che molto persone non riusciranno a "comprendere" questa specie di racconto con l'intento con cui l'ho scritto, ma tu fai parte delle persone più rare, e lo sapevo! E' sempre un piacere ritrovarti.
    Se hai voglia mi piacerebbe sapere quelle espressioni, o cosa intendessi per forma. Così registro e starò più attenta una prossima volta! (:
    Comunque grazie ancora, e sono contenta che questa "prova" ti sia piaciuta! (:
    Un bacio!
     
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  4. °Marissa°
     
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    Ehi! Ehi!
    Ci sono anch'io! (: Eccomi qui, dopo una lunga sana dormita tutta pronta e pimpante per leggere e commentare!

    ** Ecco. Allora. Ho appena letto e trovo assolutamente bizzarro che, anche questa One.Shot, questo stile, o meglio, tecnica di scrivere, questo straniamento, nel suo mi abbia colpito! Soprattutto mi ha affascinato la sua particolarità e anche il fatto che tu abbia voluto utilizzare questa strana tecnica.
    E' parecchio strana, sai, come ci avevi preannunciato tu. Non ne avevo mai sentito parlare, lo ammetto!
    E come posso non quotare la Simo sulla storia delle scene sanguinolente! x) Fanno parte di te, ormai questo mi è chiaro! Haha (:
    Ecco, quello che volevo dirti è che anche a me è piaciuta la prospettiva e il senso della One.Shot, anche se, ovviamente, non ho percepito molte emozioni. Ma questo è chiaro, come hai detto tu nelle note. Spero che tu non la prenda come un'offesa! :O
    Ci sono racconti e racconti. E con questo mi hai sicuramente capita! x) Ci sono le One.Shot sullo straniamento e poi c'è DI! [=

    E mettiti al lavoro quando vuoi, non peoccuparti! E' anche bello pregustarsi il capitolo e attendere per un po'! (:

    p.s. A mio parere, invece, c'è ben poco da sistemare: nelle note finali è tutto spiegato e, comunque, ciò che hai voluto trasmetterci con questa One.Shot, quello mi è arrivato.
    (:
     
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  5. 'Taiyoo
     
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    Mi piace questo tuo esperimento, Miri.
    E dalle note che hai lasciato mi pare di capire che ci hai lavorato molto!
    E' una cosa nuova per te ma direi che sei riuscita nel tuo intento!

    Scusa se il commento è po' povero ma sono stanca per commentare decentemente.
     
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  6. alyssamirii
     
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    Grazie ad entrambe, davvero!
     
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5 replies since 6/11/2010, 16:15   193 views
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