;ObsessedLoveInsane.

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  1. ;Amelia89'
     
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    Allora da dove posso iniziare? Si, ecco.
    Questa è stata una delle mie prime creazioni ed è nata non solo notando una certa "ossessione" di alcune fan verso i cari quattro ragazzi ma visionando un film che parlava di questo argomento, che credo sia delicato, no? è stata restaurata attentamente -o almeno credo-
    e devo "ringraziare" la mia amata Requiem For a Dream e altre due canzoni, di cui una passata dalla Sara (Ovvero, Enigmatic) Ringrazio anche Anto, che con il suo Banner ha innescato qualcosa in me che non so come descrivere, perché potrebbe essere capita male.
    Ma bando alle ciance, ecco a voi un'altra mia "opera" (?)
    Spero che vi faccia l'effetto che ha fatto a me!
    Perdonate gli errori, ero talmente presa nel farla leggere che l'ho postata in una specie di "Brutta copia" ma fatemeli notare, così la correggo meglio ;D
    Buona lettura.

    Un'ultima cosa: i TOKIO HOTEL non mi appartangono e ciò che la mia testolina partorisce è solo per mio piacere di scrivere e nei lettori di leggere. Ciò comprende che non ci becco un misero quattrino.
    E se vedo anche mezza virgola plagiata, sono pronta a squagliarti nell'acido (:



    ;OBSESSEDLOVEINSANE.



    Titolo: ;ObsessedLoveInsane.
    Autore: ;Amelia89'
    Genere: Malinconico.
    Rating: PG-13
    Avvisi: Angst. DeathFic. R. Blood.


    Le pesanti goccie d'acqua che scendevano da un lugubre cielo, le battevano con impeto sul viso, quasi a volerlo lacerare. Le mancava il respiro. Come se fosse rimasta per troppo tempo in apnea e i polmoni si stringevano man mano che il tempo scandiva il suo passaggio sulla terra.
    Il marmo freddo le stava congelando i piedi.
    Il davanzale della sua finestra dava sul giardino della villa, curato ed illuminato dai lampioni di ferro battuto nero, la pioggia rendeva quello scenario notturno sublime e pericolosamente affascinante.
    Le mancava qualcosa.
    Si chiedeva se ormai le era rimasto un pezzo di cuore, o lui, lo aveva portato via con se. Nel suo petto si poteva ascoltare un lieve rumore che non trasmetteva alcuna emozione, se non la cessante voglia di stringerlo a sé con violenza e amore.
    Un rumore che si udiva appena, un rumore che si appassiva con crudele lentezza al passar dei giorni, che lasciava sfumare il desiderio di credere in una speranza, che lasciva morire, sulle dita lunghe e affusolate, la voglia di vivere.
    Era diventata l'ombra di se stessa.
    Le sue labbra non ricordavano più il sapore di un sorriso, dei suoi incantevoli sorrisi, quelli che a lui piacevano, quelli che lui decantava tanto come il regalo di dio agli esserei umani. Quel sorriso di cui lui si era innamorato.
    Non aveva alcun valore disegnare quella smorfia di gioia sul viso, perché non faceva altro che lacerare con insana armonia la sua anima, persa in un limbo da cui non poteva risalire. Sarebbe stato un viaggio senza ritorno.
    Viveva adagiata ad un sogno ipocrita.
    Viveva con la folle voglia di vederlo riflesso in ogni cosa, perché solo così avrebbe dato senso ad ogni suo movimento. No poteva continuare a vivere in quel modo.
    Ciò che avevano vissuto con ardua passione lo conoscevano solo loro, solo loro due erano consapevoli di cosa i loro cuori avevano assaggiato in quel lungo periodo di folle amore. Pregava ogni giorno un Dio crudele che lui potesse tornare da lei.
    E quell'inferno sarebbe cessato seduta stante.
    Ma quella notte aveva perso ogni speranza, le illussioni tessute in quel breve tempo si erano spezzate come un esile bastoncino di legno, rendendola cieca alla ragione.
    Controllò di nuovo il messaggio che le aveva spedito qualche giorno prima:

    "Ciò che è stato l'ho vissuto con ogni fibra del mio corpo ma ormai è passato! Non possiamo essere ciò che eravamo una volta ma possiamo guardare avanti, rimanendo amici, così non soffrirei la tua mancanza.
    Amici, niente più."


    Da quando il suo cervello aveva marchiato quelle parole nella sua testa, si domandava se era stata una bambola. Una dimostrazione al mondo del suo cambiamento, che anche lui aveva un cuore e che poteva amare qualcuno al di fuori di se stesso.
    Stronzate di un caparbio narcisista.
    La pioggia continuava a battere insistente sulla sua pelle ed era come se battesse sulla sua anima, ormai buia, spenta. Continuava a battere sul suo cuore che aveva donato unicamente a lui, un dono speciale che non era riuscito a curare, che non aveva protetto con attenzione. I languidi sorrisi le tornarono alla mente come un fulmine a ciel sereno e la lasciava senza un logica via di fuga, senza una sana visione del mondo. Le mura della sua stanza, dal soffitto alla linea del pavimento, erano coperte delle loro foto, i video girati nelle loro migliori giornate continuavano a ripetersi sul monitor del plasma e sentendo la sua voce, profonda e sove, le bruciavano l'udito rendendola pazza.
    Un fulmine squarciò di luce il cielo scuro, emettendo un boato di rabbia.
    Era come se lei avesse urlato.
    Continuava a rimanere ferma sul davanzale della finestra, in piedi, guardando quel meraviglioso spettacolo che la natura ci consente di ammirare quando è arrabbiata e si vuole sfogare su chi le ha inflitto solo che dolore, ed era così che lei stessa si sentiva.
    Doveva sfogare la sua amara sofferenza su chi le aveva inflitto un dolce dolore.
    Le goccie di pioggia scendevano sulla sua pelle e si mischiavano con logica follia alle sue lacrime e diventavano acido che solcavano indisturbate le sue gote ormai pallide.
    Sentii dei colpi provenire dalla porta.
    Non se ne curò.
    Il cellulare stretto tra le dita si bagnava con lei di un'amara decisione, di un'ultima speranza data con pazzia al suo cuore ormai malato.
    Piggiò il tasto verde dell'apparecchio tecnologico e con cauta lentezza lo avvicinò all'orecchio, squillava.
    Rispondi, pensò con turbolenta ansia.
    -Pronto?-
    Rimase in silenzio, sgranando gli occhi.
    Chissà dove sei.
    -Tom... ho bisogno di parlarti.. -
    Balbettò con sicurezza.
    La voce sembrò morirle in gola e come un perfetto film, un'altro fulmine squarciò il cielo, come a voler impregnare l'aria circostante di una vomitevole ansia.
    -Antea è successo qualcosa?-
    Chiese preoccupato il ragazzo dall'altra parte del telefono.
    Lo so, mi ami ancora, continuò a ripetersi la ragazza.
    -Dove sei? Ho bisogno di te?-
    Gli occhi dal color smeraldo, fissavano un punto perso nel vuoto e lo stesso sguardo era vuoto, perso. Se non le avesse dato una risposta positiva si sarebbe lasciata cadere nel vuoto.
    -Sono in Hotel! Al Ritz.. -
    Un malato ghigno comparve sulle labbra della mora.
    Non puoi essere di nessun'altro. E se stasera non torni da me...
    -Posso raggiungerti?-
    Chiese con disprezzante dolcezza
    -S.. Si, chiamo la recepstion e dico che devi salire!-
    Esclamò titubante.
    Qualcosa nell'animo -chiamiamolo sesto senso- gli urlava di essere più prudente a colei che gli avrebbe fatto visita. Ciò che è stato ferito con maligna innocenza non porta buoni sentimenti nel suo limbo di dolore.
    -Ok, arrivo subito!-
    Esclamò la ragazza, chiudendo la telefonata velocemente.
    Rimase ancora pochi secondi sul davanzale ed osservò il vento che turbolento giocava con le foglie morte al suolo, succubbi della sua folle danza. Si sentiva come il vento, turbolento e con la voglia di giocare quell'ultima carta, pregando in un destino meno oscuro.
    Una sola immagine ad ossessionarla.
    Scese dal davanzale senza preoccuparsi di chiudere la finestra, avviandosi con leggerezza verso il letto. Una grande felpa dal colore grigio troneggiava sul pallido piumone. La prese tra le mani accarezzandola con dolcezza e si stordì, inebriandosi con l'odore che ne proveniva. Quella era la sua felpa. ricordava ancora l'ultima volta che il ragazzo era stato in quella stanza e l'aveva lasciata sulla poltrona scura, accanto alla porta, dicendole che gli è l'avrebbe lasciata così da non sentirsi sola la notte.
    Così da non sentire troppo la sua mancanza, per poter ricordare le loro notti passate insieme, quando le loro pelli si scontravano e le loro voci si univano formando un canto celestiale, arcaio, udibile solo a loro.
    Per me erano notti d'amore, cosa sono state per te, Tom?
    Avvolse il corpo in quell'indumento che a occhi indifferenti poteva sembrare una semplice felpa dalla taglia troppo grande per quel gracile corpicino. Sospirò profondamente, mordendosi a sangue il labbro inferiore.
    Era giunto il momento.
    Aprì il cassetto del comodino e la sua mano afferrò con titubanza qualcosa di freddo e metallico, infilandosela velocemente nella tasca della felpa. Tremava eppure era convinta.
    Non era paura.
    Era pura emozione che gli scorreva con ferocia nella vene.
    A passi decisi si diresse verso la porta, facendo scattare la serratura e appena aprì quella spessa superfice dal colore scuro, trovò la sorella di fronte a lei.
    -Che cosa vuoi?-
    Gli domandò con poca delicatezza, guardandola torva.
    Perdonami amata sanguigna ma il dolore che ti ho inferto adesso, sarà minore di ciò che dovrai sopportare dopo il mio gesto. Ti amo. Pensò con un groppo allo stomaco.
    Non poteva cedere.
    -Tea sei impazzita? La cena è pronta, forza vieni!-
    Soffiò la ragazza dagli occhi castani, sorridendo delicatamente.
    Era a conoscenza del dolore che la sorella stava ingoiando in silenzio e subbiva comprensiva i suoi toni rabbiosi.
    Prenditi cura della mamma. Io e Tom ci apparteniamo e se lui non torna da me...
    Scese le scale lentamente, ritrovandosi al piano inferiore della villa e incurante si fermò fronte allo specchio. Non si riconosceva più. Dove era finito il roseo candore che le illuminava la pelle? Dove era finito il suo smagliante sorriso che aveva aiuto i suoi amici nei momenti peggiori?
    Non voleva darsi delle risposte, aveva smesso.
    Il viso era diventato più pallido e le guance scavate da solchi che pungevano gli occhi di chi l'amava. Velate ombre violacee ricoprivano la parte inferiore degli occhi e il corpo -un tempo- ben definito da maggiorate curve erano spartire, lasciando un esile corpicino. Svanite come il sonno e la fame.
    Sospirò e mentre lo faceva sembrava che qualcosa si stesse rompendo al suo interno, bruciava come acido e la pizzicavano come se milioni di spilli le si conficcassero nel cervello.
    Corse verso la porta di casa
    -Mamma esco! Torno subito!-
    Esclamò quasi in un mormorio. Aprì la porta, chiudendosela velocemente alle spalle e udendo la voce preoccupata della genitrice, incominciò a correre verso il cancello nero che la divideva dalla strada.
    Berlino sotto la pioggia diventa sublime, ti ricordi Tom? Lo hai detto tu.
    Non poteva aspettare, non poteva ascoltare sua madre o si sarebbe fermata, l'unica a farle paura. L'unica che incosciamente conosceva il suo perverso segreto.
    Mentre correva nella strade desolate della capitale tedesca, sotto un'incessante pioggia, il mondo le appariva un immenso purgatorio, ove le persone sembravano groggiolarsi con inaudita goduria. Alla fine farsi del male a vicenda sembrava essere il miglior difetto degli uomini.
    Esisteva ancora l'amore? O non era mai vissuto nei cuori umani?
    Un'utopia per alleviare le ferite.
    Arrivò bagnata e infreddolita alla Hall dell'Hotel.
    Il maglione del ragazzo era diventato pesante come un'armatura, quella che lei doveva tenere per non cedere alla vista dei suoi occhi.
    -Sono qui per Tom Kaulitz, dovrebbe aver lasciato il mio nome, Antea!-
    Disse con falsa gentilezza mentre l'uomo dietro il lucido bancone la guardava con ribrezzo, controllando dato certo. Infida umanità, si schifa di se stesso.
    -Si, la stanza è la numero 128!-
    Non udii altro.
    Si incamminò velocemente verso l'ascensore, silenziosa e guardinga.
    Premette il tasto del quarto piano e più si avvicinava al fato, più sembrava che la coscenza le si accartocciasse senza pudore. Sconfitta dal senso non logico dall'accecante follia dell'amore.


    Le porte metalliche si aprirono, espandendo nell'aria il suono di una campanella, l'avviso di una distorta realtà. Camminò fiduciosa sulla moquette dal color rosso vermilio, ricordava tanto il sangue. Quello che aveva visto più volte sgorgare sulla sue pelle.
    Improvvisamente si bloccò, notando il numero tarziato in una placca dorata.
    Era arrivata, ciò che era stato detto stava per realizzarsi. Nel bene e nel male.
    Bussò sulla superficie di legno mentre il corpo veniva scosso da violenti brividi, non era il freddo ma la consapevolezza di un'insana ossessione.
    Goccie cristalline si depositavano con tranquillità sulla moquette, impregnando l'aria di un'assurdo dolore. E come per magia sentii la voce di Tom chiedere chi fosse.
    -Sono io, Antea!-
    Colpa tua Tom se siamo arrivati a questo, per la tua semplice insicurezza.
    La porta si aprì di scatto, rivelando la presenza statuaria del ragazzo.
    Un'adone.
    Così tutti lo consideravano, superbo e capriccioso, consapevole del suo potere, consapevole di camminare su di un filo squillibrato che si era spezzato alla vista della ragazza. Gli occhi intensi -scuri come la cioccolata- la fissavano spaventati, i capelli corvini -stretti in delle treccine- cadevano con armonia sulle larghe spalle. Il torace ampio che incorniciava i perfetti muscoli scolpiti sull'addome.
    Alla vista di Antea -o come la sopranominavano Tea-, Tom Kaulitz -chitarrista di una delle band più famose al mondo- risultava bellissimo, senza difetti, perfetto in ogni circostanza e anche se le aveva strappato il cuore del petto con assoluta indifferenza, rimaneva sempre perfetto.
    E lei lo voleva in quel modo per compiere il suo meraviglioso atto di follia.
    Lo vide deglutire e si sentii sprofondare.
    Era ancora in tempo a girare su stessa e tornare indietro e non comettere quell'atto impuro che l'amore porta quando si è all'estremo di esso. Ma non lo fece. Lo lesse nei suoi occhi, il chitarrista era consapevole a cosa andava incontro.
    La rabbia le invase il corpo, sfumando quell'ultima ragione di speranza.
    -Posso?-
    Gli chiede con un filo di voce.
    Il moro si fece da parte e la fece entrare, chiudendosi la porta dietro di lui. Chiudendo il mondo fuori, rimanendo solo loro due nel loro inferno personale.Nelle loro reliquie di sogni spezzati con innaudita violenza.
    Antea chiuse gli occhi respirando lentamente e sentii la mano grande e calda del chitarrista posarsi sulla sua spalla. Un gesto dolce che la fece entrare in una confusione furiosa
    -Mi dispiace!-
    Gemette dandogli le spalle, cercando di bloccare le lacrime che curiose riempirono i suoi occhi ormai stanchi. Lacrime che volevano rotolare sulle sue gote, rendendola per qualche attimo, umana.
    -Se questa è la tua decisione, io non pos... -
    -Cosa stai dicendo idiota?-
    Gli chiese urlando.
    Si girò di scatto portando il suo viso di fronte a quello del moro e lo vide spaventato ma nello stesso tempo soave, voleva essere punito per la sua miserabile voglia di peccati?
    -Ti prego calmati!-
    Esclamò serio Tom prendendole la mano tra le sue.
    -No! Sta zitto!-
    Si morse il labbro inferiore con violenza, facendone uscire del sangue che colava lentamente sul mento, macchiando la candida pelle, mescolandosi con le lacrime che vittoriose scendevano repentine sul suo viso.
    Singhiozzò senza ritegno.
    Con l'innocenza di chi ha appena scoperto il male.
    Tom le prese il viso tra le mani e la guardò negli occhi, notò che quei due smeraldi su cui aveva sognato frequentemente erano rovinati. Troppe lacrime versate per lui, che non se lo meritava. Le aveva privato di una cosa essenziale per la quale vivere, la vita stessa.
    Si chinò lentamente su di lei e leccò via la traccia di sangue sul mento, salendo verso le labbra che succhio con vigore e dolcezza.
    Una pugnalata in pieno petto per la giovane mora che si aggrappò alla schiena del chitarrista, graffiandola con feroce dolcezza. Segni indelebili che sarebbero rimasti sulla pelle del ragazzo per sempre. Dove passavano le dita affusolate di Antea una striscia di caldo sangue ne fuoriusciva subito dopo. Non si erano mai smessi di amare. Ma il loro amore era insano o semplicemente vissuto con purezza.
    Sul viso del chitarrista si formò una smorfia di dolore.
    -Sai cosa hai fatto?... Mi ha lasciato morire... -
    -Tea io non vol.. -
    -Sta zitto!-
    Urlò nuovamente la ragazza, aggrappata fermamente al corpo del moro.
    Semplice caos ruotava attorno alla giovane.
    -Amami come se fosse l'ultima!-
    Gli sussurò sulle labbra prima di impossesarsene con passione.
    Tom si unì al bacio con la stessa violenta passione e la fece indietreggiare lentamente verso il letto, la sentiva fragile tra le sue braccia e se ne prese la colpa, una sudicia colpa. La posò con dolcezza sul materasso e la sovrastò con il suo corpo, abbracciandola come aveva sempre fatto.
    Era finita.
    Un semplice sguardo e per Antea fu tutto più chiaro, lui non sarebbe mai tornato, anche se nutriva sentimenti verso di lei, sarebbe rimasto certo della sua scelta.
    E lei della sua, sarebbero andati via insieme.
    Quanto le era mancato osservare il suo viso, accarezzare conn estrema delicatezza le labbra per passare sulla linea dura della mascella, baciando la punta del naso.
    La mora sospirò sotto lo sguardo ingenuo del chitarrista, consapevole di ciò che gli spettava
    -Perché? Puoi lasciare che sia io ad andarmene, da sola... -
    -Shhh!-
    Tom le posò un dito sulle labbra e le donò un bacio sulla tempia, non sapeva neanche lui perché accettava quel gesto, forse doveva espiare il senso di colpa che lo aveva ingoito senza ritegno.
    Brutali lacrime scivolavano sul viso della mora, che si unii nuovamente alle labbra del ragazzo, un tocco sublime che parlava di un'amore ossessivo, insano e turbolento ma di una folle delicatezza quanto dolcezza.
    Arpionò con furente violenza le spalle del chitarrista e lo fece stendere sotto di lei, intrappolandogli la vita con le gambe. Una morsa agrodolce. Si avvicinò con lentezza al viso del moro, incastonando i suoi occhi in quelli color cioccolato del chitarrista, osservatore di una scena Shakespiriana. Leccò con lentezza le labbra del ragazzo, inerme sotto di lei, chiedendo un timido permesso, intrufolò la lingua nella bocca di Tom, la quale fu accolta con passione e dolcezza. Giocarono mentre i loro cuori battevano scalpitanti nei loro petti. Finalmente Antea poté risentire il suono che emanava quel muscolo che pompava sangue, non solo il desolato rumore di angoscia che le rimbombava nella mente.
    Una battaglia che non ha sconfitti.
    Le mani grandi e callose del moro si avvinghiarono ai fianchi della fanciulla e lì strinse con rabbia, quasi a volersi scusare, Antea sciolse quel tocco impuro facendo schioccare le loro labbra, un rumore che si espanse nell'aria, raggelando la stanza intera.
    Pure follia d'amore.
    -Tom se tu non torni da me... -
    La mora l'osservò attentamente, quasi a volergli scovare l'anima per penetrarla con inaudita amore, quello che stava dimostrando nei peggior dei modi.
    -.... Io ti dovrò portare con me!-
    Il chitarrista le accarezzò una guancia e le sorrise delicatamente.
    Un imbarazzante silenzio scese nella stanza, solo il ticchettio dell'orologio a fargli da compagnia ed improvvisamente un'assordante rumore metallico s'impossessò del silenzio, rendendolo lugubre e impregnato di disprezzo.
    Antea lo vide sgranare gli occhi, mentre sorrideva beffardo alla paura con dolcezza, per accasciare lentamente la testa di lato mentre il braccio -ormai privo di vita- cadeva silenzioso sulla soffice superficie.
    Incominciò a tremare.
    Che cosa ho fatto?
    Ed eccola, beffarda come non mai che ritornava velocemente, la ragione. Nascosta come un ladro dietro l'imponenza del dolore, osservare il potere dell'amore.
    Abbassò lo sguardo, indirizzandolo sulla pistola incastrata tra le sue dita ormai sporca del sangue di colui che amava. Tranquillo e silenzioso scendeva sulla sua pelle, ancora caldo.
    I brividi diventarono colpi ben assestati e violenti e un'urlo disumano uscì dalle sue labbra mentre le lacrime, ipocrite, scendevano sulle sue guance rendendola un perfetto angelo della morte.
    Si accorse di non avere molto tempo, tutto quel rumore aveva sicuramente attirato attenzione, doveva finire quell'opera furiosa dettata dall'insana logica dell'amore.
    Continuava ad essere bellissimo anche da morto e si odio per aver portato via al mondo un'essere così speciale quanto arcigno.
    Posizionò la pistola sulla tempia, continuando a far rotolare come lame incandescenti goccie cristalline sul suo viso. Sospirò.
    -Ti amo!-
    Sussurò tra i singhiozzi e di nuovo quel rumore metallico si espanse nell'aria, congelando la stanza di malinconia, spettatore di una lugubre scena d'amore.
    Si accasciò pesantemente sul petto del chitarrista, priva di vita.
    Il loro sangue impregnava silenzioso l'aria e sporcava di un colore vivace le lenzuola sotto di loro, mescolato tra di loro in un tragico finale.
    Ora nessuno lì avrebbe più separati, sarebbero stati insieme per l'eternità e insieme a loro, nel loro limbo personale, avrebbero danzato insieme a quell' insana ossessione che si ha per l'amore.

    Fine.

     
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  2. *__AuryTH
     
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    E' bellissima (:
     
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  3. .Enigmatic
     
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    Cioè, io sono rimasta senza parole per tipo un quarto d'ora. Sono rimasta ferma qui a fissare lo schermo incredula per ciò che avevo appena finito di leggere.
    Tu mi spiazzi, giorno dopo giorno. Sei incredibile, fai quasi paura.
    Innanzitutto trovo nella scrittura un qualcosa di incredibilmente magico; un netto miglioramento, perfettamente tangibile. La profondità di ogni singola parola da te utilizzata mi ha riempito il cuore di troppi sentimenti indescrivibili. L'accurato studio dell'accostamento di ogni termine, in grado di trasmettere quel brivido che tanto ci fa piacere percepire.
    E fosse uno... Un'infinita quantità di brividi mi ha attraversato il corpo, ad ogni pausa, ad ogni punto. Tutto perfetto.
    La musica di sottofondo - senza contare che tu abbia usato quella che ti ho mandato quella sera, per la prima parte - ha alimentato ancora di più la tensione e la delicata ed al contempo pesante atmosfera.
    I sentimenti di Antea hanno nettamente preso forma in me, così come ogni immagine deliziosamente curata nel dettaglio, davanti ai miei occhi. Tutta la situazione, l'ambiente, gli stati d'animo... Un mix perfetto che ho assorbito con estremo piacere.
    Sono rimasta esterrefatta, arrivata alla scena finale. Avevo intuito qualcosa di simile qualche attimo prima, ma mai una conclusione del genere.
    Inutile dire che sono piacevolmente sorpresa, come in ogni tua creazione, mi lasci sempre con il fiato sospeso fino all'ultimo, sorprendendomi ulteriormente.
    E' questo il bello di te... Non dai mai nulla per scontato e soprattutto, grazie alla tua straordinaria capacità di espressione, prendi il lettore per mano e lo porti passo dopo passo fino alla fine, dove tutto pare troppo assurdo per essere vero. Le tue storie hanno sempre svolte prive di banalità, anzi... I colpi di scena, nelle tue creazioni, non mancano mai e ciò mi piace da morire.
    La morte di Tom è stata agonizzante per me. Avevo il fiato corto, il cuore mi è esploso nello stesso momento in cui è partito il primo sparo. Ho sentito il proiettile trapassarmi lo stomaco, perchè tu, con le tue parole, mi hai permesso ancora una volta di immedesimarmi nel personaggio. Ho sentito un dolore lancinante al petto, al solo pensare un Tom morto in questo modo. Ho chiuso gli occhi per un attimo, immaginandomelo lì sul letto, senza vita, indifeso, ormai privo di qualunque cosa e mi si è stretto il cuore. Un groppo in gola ha accompagnato tutto quanto.
    Poi mi sono spostata su Antea, percependo il dolore di ciò che aveva fatto e sentendo ancora la pistola fredda in mano. Il gesto che ha fatto è indescrivibile. E' un qualcosa di perversamente sbagliato ed orrendo, assieme a qualcosa di lontanamente profondo.
    L'amore, cosa ti porta a fare. L'amore insano, soprattutto.
    Quello era decisamente un amore insano ma al contempo così morboso, stretto, unico... Me lo sono sentito addosso.
    Amare fuori da ogni controllo ti fa fare tante cazzate; certo, non sempre così grandi - per lo meno si spera - ma ti logora dentro, fino a farti perdere anche quel briciolo di ragione che ti rimane.
    La scelta di Antea mi è sembrata un pò estremista ma intrisa di tanto amore - seppur perverso e insano, appunto.
    Spero solo che la sua deduzione sul fatto che Tom fosse ancora innamorato di lei fosse giusta, anche se trovo comunque un gesto buttissimo quello che ha fatto. Togliere la vita ad un'altra persona per un proprio sentimento è praticamente un atto egoistico, pur pensando che lo si faccia per entrambi.
    Detto questo, rimango della mia idea: sei fantastica, in tutto quello che scrivi. Adoro la tua mente così contorta e perversa, ormai lo sai. Sei in grado di associare l'amore all'odio, il bene al male, la dolcezza alla brutalità in ogni tua creatura.
    E penso che tutta questa pappardella che ho scritto si sintetizzi in un semplice aggettivo che ti ho ripetuto tante volte: Artista.
    Bravissima, Sam <3
     
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  4. Linnet;
     
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    Beh, come diavolo faccio a commentare un qualcosa simile? O.O Cavolo, ma sono senza parole...!
    Riuscire a descrivere ciò che attualmente provo scuotermi tutte le sensazioni/sentimenti vivi ricchi d'intensità nel corpo è più che impossibile!
    Samantha, dimmi come fai a sorprendermi sempre così? Dimmi come fai a trasmettermi emozioni così pure e belle che adoro sentire sulla mia pelle? E' quasi incredibile, sappilo! Quell'inizio mi ha straziato l'anima, filo per filo, parola per parola, che non poteva essere più azzeccata. (: Hai associato le sensazioni che bruciano nell'animo di Antea al clima atmosferico che pare totalmente in subbuglio e violento; la musica di sottofondo ha davvero nutrito ancor di più l'atmosfera che appare perfetta, credimi (: Che melodia è, a proposito, che mi piace particolarmente?! La descrizione di Antea, di com'era prima di questo evento, così vitrea, in piena forma, il colorito sul viso, per poi far risaltare la sua estrema magrezza, il pallore ormai sul suo volto, le guance incavate... questo l'hai descritto magnificamente ;) Ho letto il tutto gustandomelo, semplicemente, sapendo già che sarebbe stata fin dall'inizio una Shot particolare: come può uscire un pensiero monotono dalla tua testolina? E' ovvio che ciò di cui parli ha sempre qualcosa d'estremamente intrigante e perverso (:
    Requiem, poi! Accidenti, ti ci metti anche tu a farmela sentire che già io l'ascolto giorno e notte?! Ahahah! x) Beh, un associamento stupendo, se mi permetti. Quella melodia mi ha sempre trasmesso indescrivibili emozioni ed altrettanti brividi; immagina quindi con un argomento tale! (: Fantastico, tutto! (((:
    Devo dire che la morte di Tom ha lasciato a bocca aperta anche me, è successo tutto così, forse perché doveva proprio succedere, perché Antea voleva farlo succedere. L'amore affiancato dall'odio, proprio così. Hai saputo descriverlo. L'amore con un misto di pazzia, di ossessione, proprio come dici tu già nel titolo.
    Ti confesso appunto che quel titolo mi ha attirata e assolutamente dovevo leggere! E' incredibile, no? Non so resistere ai tuoi scritti! Riescono sempre a sorprendermi e a lasciarmi senza fiato! O__O
    Brava, Sam!
    Concordo anch'io con Sara, naturalmente! Hai una personalità davvero bizzarra, complessa, se mi permetti. (: E in quell'assurda complessità c'è un qualcosa di stupendo! E poi rimani comunque una grande! Moment in Love nella tua firma è sempre perfetta! Ahahah! x)
    Bacio <3
    Simo
     
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  5. °°Träumerin°°
     
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    Oh Dio.
    Sei stata strepitosa,meravigliosa,fantastica,magnifica....le parole non basterebbero nemmeno!
    Hai uno stile nello scrivere che mi ha intrappolata trascinandomi incredula fino alla fine.Mi sembrava di stare con loro in quella camera e percepivo le loro emozioni...era tutto tremendamente perfetto.
    E' una shot molto particolare e tratta un argomento molto difficile da descrivere...l'ossessione esagerata verso qualcuno.E tu ci sei riuscita perfettamente.
    Complimenti,sei stata bravissima ♥
     
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  6. __RaveN__
     
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    Okay,oltre al fatto che ti sto sclerando su msn perchè mi viene difficile esprimermi devo cercare di iniziare un commento decente per questa O.S.

    Hai varato i confini dell'inimmaginabile,scegliendo di descrivere un amore così..sporco e insano. Ti giuro,sono in serie difficoltà nel dirti cosa provo perchè è qualcosa che va oltre la mia soglia di emozioni,Sam mi hai colpita dritta in fondo e oltre il cuore,questa shot è stata come una punta della lama che trafigge un cuore,che riesce a penetrarlo fino in profondità. Hai saputo descrivere al meglio la situazione,facendo saltare all'occhio in modo non esplicito,com'era davvero questo amore tra loro due. Le emozioni che sei riuscita a trasmettermi non sono state le solite,erano più un misto tra ansia e paura e io che non amo l'angst devo dire che questa è la mia one shot angst preferita. Devo metterla al primo posto per forza di cose,mi è piaciuto leggerla accompagnata dall'ansia e dalla suspance perchè è come se mi avessi reso partecipe di ciò che raccontavi,come se avessi voluto far entrare il lettore dentro questo racconto e ci sei riuscita sul serio.
    La scena iniziale,del dolore della ragazza credo sia stata per me la scena più toccante,riuscivo a sentire lo strazio quasi come se fosse qualcuno che conoscevo,il dolore e la stanchezza per questo amore mal riuscito. La descrizione della visuale dalla finestra è stata perfetta,hai scelto uno degli avvenimenti atmosferici più caratteristici per una descrizione di uno stato d'animo del genere. I fulmini,il cielo scuro e la pioggia,elementi che combaciavano perfettamente con i sentimenti della ragazza.

    La scena finale è stata davvero ansiosa.Non saprei descriverla in altro modo,la sua entrata in camera di Tom,quell'abbandonare il mondo esterno,rendendosi conto che sì sarebbe stato l'ultimo posto che avrebbe visto,l'ultima volta che il suo cuore avrebbe battuto umanamente.
    Tom era premuroso e definitivamente partecipe di quell'amore insano,quasi succube. Non sarebbe riuscito a dirle di no,per niente al mondo e si sono allontanati dalla vita terrena nella maniera più giusta e completa per concludere un amore umano che non permetteva ad entrambi di vivere in pace con loro stessi e qui mi permetto di aggiungere il detto "Sono passati a miglior vita",sicuramente con la nuova vita dopo la morte il loro amore rinascerà da capo,come qualsiasi altra cosa e qualsiasi altro sentimento e Tom si sentirà libero di stare con lei in eterno,senza alcun problema di fondo.
    So che queste parole non bastano Sam ma per ora è tutto ciò che riesco a dire perchè davvero mi hai uccisa, in senso positivo naturalmente,sai trasmettere delle emozioni che pochi riescono a fare,creando quello strano aggroviglio di sensazioni in ogni lettore,ogni volta che si legge una tua storia,ci sai fare col tenerci sulle spine,col farci mangiare le unghie dalla curiosità e dall'ansia dei colpi di scena,oserei dire che sei una maga in questo. Non posso far altro che dirti di continuare così,perchè stai migliorando di giorno in giorno e in una maniera così positiva e buona che non riuscirei nemmeno a spiegartelo.
    Brava,davvero,non più complimenti,tu sei davvero BRAVA.
     
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  7. Mary-Joe
     
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    molto bella questa one shot ! intrigante !
    di chi sono quelle due canzoni?
     
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  8. PinaKaulitz88
     
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    Ciao geme, eccomi anche qui *O*
    Complimenti per questa OS così piena di tristi emozioni, sei migliorata tantissimo nello scrivere.
    E, come sempre, riesci a descrivere alla perfezione gli stati d'animo e il dolore e a farci immergere nell'insana passione che è il fulcro della tua storia.

    Un bacione <3
     
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  9. .hopeyou
     
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    Dio ç_ç
    E' bellissima..non quoto nulla perchè dovrei quotarti tutto. Scrivi molto bene, e mi immaginavo tutto..dio mio sono rimasta senza parole, ed è già tanto se scrivo.
    Bellissima, complimenti.
     
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  10. °Anto.
     
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    Commenterò a breve, donnaccia! (:
     
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  11. °Anto.
     
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    Ed eccomi qua.
    Completamente impassibile e con un cuore che fa paura.
    Certamente non mi aspettavo una cosa del genere, anzi non me lo sarei mai aspettata, o meglio, non credevo che ;OBSESSEDLOVEINSANE. ti prendesse in una maniera tale, da abbandonare anche solo per quella mezz'oretta: compiti, amici, famiglia e tutto il resto.
    E' stato stramaldettamente stupendo, ma nello stesso tempo, fottutamente straziante.
    Ma come fai? Come fai a farmi rabbrividire?
    Sai, quando mi hai detto su msn che avevi sbagliato a postarla, ci sono rimasta male, perché sinceramente, se solo avresti provato a farlo, ti avrei uccisa con le mie stesse mani.
    Non ti rendi conto quanto questa storia possa avermi fatto scalpitare il cuore.
    L'ho amata, profondamente, fin quando il cuore non ha deciso di sfondarmi il petto e fin quando le lacrime hanno finalmente, oltrepassato gli occhi, soprattutto nell'ultima parte.
    Mi hai fatto gioire ma mi hai fatto tremendamente stare male.
    L'ultima parte, è sublime... Ho amato e temuto il modo in cui l’hai strutturata ma soprattutto ho adorato tutta quell’eleganza che ci hai aggiunto nel momento che l’hai scritta.
    Forse è stata proprio l’eleganza e il modo così affascinante, che mi ha fatto innamorare perdutamente di questa OS.
    Sei meravigliosa , Sammy … Ormai esaurisco tutte le parole davanti ai tuoi capolavori. E mi capita sempre.
    Scusa per il breve commento, ma spero che ciò che volevo farti capire, l’hai almeno intuito un po’.
    Tu si che mi fai battere il cuore e sudare freddamente. Mannaggia a te!
    I Love you, donnaccia mia!
    Continua sempre così, perché mi doni emozioni talmente forti, che non riesco a mantenerle! <3
     
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  12. rachel_93
     
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    wow...mi sono messa a leggere casulamente questa one-shot...e devo dire che è veramente bellissima!

    scritta in modo meraviglioso e benissimo!!
    trasmette emozioni ogni singola parola che tu hai scrittoe la musica i sottofonod è fantastica..ovviamente non sono d'accordo con quello che ha fatto la ragazza ma hai scritto tutto così bene che tra un pò mi inmedesimavo io stessa in antea!!!incredibile sul serio!!
    e poi il tema centrale della stroria..un amore insano e così sinistro ma alllo stesso tempo così intenso...
    brava. davvero.
    ti faccio i miei complimenti :)
     
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  13. >> GoccioLa;
     
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    Tu!
    Donna crudele che attenta alla mia fragile stabilità emotiva!
    Adesso tu dovresti gentilmente spiegarmi in che modo dovrei commentare una one shot del genere!
    E anche come fai a lasciarmi puntualmente priva di ogni minima facoltà mentale, quella appena necessaria per formulare un pensiero di senso compiuto senza dover vagare nei meandri del mio sconvolgimento in cerca di parole adatte.
    Tanto per cominciare tu hai questa meravigliosa capacità di scegliere il sottofondo perfetto per ogni tua creazione! E solo questo piccolo ma grande dettaglio mi porta a calarmi completamente nella situazione che descrivi!
    Il problema è che poi mi viene difficile uscire subito!
    E anche in questa situazione sono qua a commentare con la bocca ancora spalancata e, nonostante non possa vedermi in viso, so che i miei occhi sono caratterizzati da puro terrore.
    Sono emofoba a livelli cronici e, credimi, anche un solo accenno alla parola "sangue" mi fa star male ma, anche se ho diligentemente letto gli avvisi, ho deciso che la curiosità era più forte della mia stupida fobia!
    E ho fatto bene!
    Decisamente!
    Come al solito sei riuscita a colpirmi dritta nel petto, con un colpo deciso e anche un po' doloroso, questa volta.
    CITAZIONE
    Era diventata l'ombra di se stessa.

    Solo con questa frase mi hai fatto venire la pelle d'oca!
    Continuando a leggere, mi si è parata davanti agli occhi l'immagine di una ragazza la cui bellezza era stata trasfigurata dall'amore ossessivo che stava lacerando la sua anima e dall'enorme delusione che l'aveva distrutta in maniera definitiva.
    Il gesto che questa sua ossessione l'ha portata a compiere è terrificante e straziante al tempo stesso.
    E la descrizione che hai fornito dell'attimo, nemmeno troppo lungo, precedente l'omicidio e il suicidio mi ha fatto rabbrividire ulteriormente.
    Trovo che in quest'ultima parte sia ancora più chiara questa ossessione, questo bisogno spasmodico del suo amore, di quello dell'unico ragazzo a cui aveva donato il suo cuore tempo prima. Amore che forse, da parte di Tom, è sfumato davvero ma che nella mente di Antea, accecata dal proprio egoismo e dalla propria necessità, è ancora vivo in entrambi.

    Quindi, in conclusione.. wow!
    Mi hai tolto il fiato!
     
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  14. ;Amelia89'
     
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    Donnacce ç_ç
    Perdonatemi ma mi sono completamente dimenticata di rispondervi!
    Ma il mio tempo libero scarseggia persino per scrivere un capitolo, ci impiego un mese più o meno.
    Ma non sapete che emozione è vedervi qui (:
    A presto vi rispondo.

    Love, Amelia.
     
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  15. lastay
     
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    Scusate il cinismo. Ma rimarranno insieme nell'eternità manco per niente perchè non c'è niente dopo la morte, comunque sei davvero brava, anche se è molto tragica è terribilmente realistica.
     
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16 replies since 14/10/2010, 20:34   303 views
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