Sister complex.

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  1. __RaveN__
     
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    Titolo: Sister complex.
    Autore: _RaveN_
    Rating: R/ NC17
    Genere: Romantico,Drama.
    Avvisi: Adult content,Lemon,Incest.
    Riassunto:Erano chiusi in se stessi,in un’altra dimensione. Intrappolati l’uno con l’altra e nessuno sarebbe riuscito a dividerli.
    Disclaimers: I Tokio Hotel non mi appartengono, tutto quello che leggerete è frutto della mia fantasia e non è mai accaduto realmente, e inoltre, non ci guadagno nulla.




    Capitoli: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18


    Chapter 1.

    Alexa era sempre stata la figlia meno considerata. Oltre ad essere la più piccola era anche femmina e quindi tutte le sue richieste venivano messe sempre per ultimo e di fondamentale importanza era il fatto che i suoi due fratelli maggiori fossero gemelli: Bill e Tom. Quando si decideva qualcosa in casa lei era sempre l’ultima ruota del carro o a volte non veniva considerata per niente. Non che ad Alexa non facesse piacere avere quella sottospecie di “libertà- non considerazione” ma ogni tanto anche lei voleva essere considerata magari anche per scegliere la meta di una stupida gita di famiglia. Era nata dalla relazione tra Simone e Gordon,dopo che naturalmente Simone aveva divorziato con il padre dei gemelli, Jorg. Sin da quando era nata aveva capito che Bill non aveva molta simpatia per lei, quasi sempre faceva finta che non esistesse, addirittura quando era piccola si divertiva a romperle tutti i giocattoli che Simone e Gordon le compravano. E lei piangeva,sì,tanto,mentre Bill nascosto nell’angolino cantava la sua vittoria. Tom dal canto suo invece si era legato tantissimo ad Alexa. Diversamente da Bill,aveva visto Alexa come la sua piccola sorellina da accudire. Odiava quando Bill le rompeva i giocattoli ma purtroppo non poteva fare proprio niente se non voleva sfasciare il rapporto con il tanto amato gemello ed ogni tanto si chiedeva perché Bill facesse tutto questo. Insomma cosa aveva fatto Alexa per meritarsi questo? Bill aveva sempre detto a Tom che lei non faceva parte della famiglia e Tom era stato costretto a stringere i pugnetti e a non replicare.

    Inizio flashback

    - Mammaaa Bill mi ha ‘otto di nuovo la testa della babbie! – Alexa guardò Bill con un misto di tristezza e dolore,quella era la barbie più bella che la mamma le avesse potuto regalare e lui gliel’aveva rotta!
    - Bill! Non devi staccare le teste delle barbie a tua sorella! Insomma hai nove anni!- Simone guardò con un cipiglio severo Bill che abbassò la testa tentando di farsi perdonare.
    - Scusa..- sospirò lievemente
    - Bill devi chiedere scusa a tua sorella non a me forza – Simone aveva assunto un tono più tranquillo e incitava il bambino a chiedere scusa alla sorellina
    - Scusa Alexa – ammise scocciato Bill per poi salire le scale a passo affrettato
    - Amore,domani mamma te ne ricompra un’altra nuova - Simone passò leggera una mano sul visino candido della figlia e tornò in cucina a finire i piatti della cena.


    - Io odio quella bambina – Bill si buttò sul letto del fratello appoggiando i gomiti sulle gambe
    - Ma che ti ha fatto? – Tom si sedette accanto a Bill un po’ dispiaciuto per la sua piccola sorellina. Lui sapeva già com’era andata: Alexa stava giocando felicemente con le sue barbie,Bill l’aveva vista troppo felice e aveva staccato l’ennesima testa all’ennesima bambola.
    - Semplicemente è troppo felice,pimpante,barbie di qua,barbie di la –
    - Bill è una bambina piccola è normale che è così,lasciala stare dai ormai sei grande non pensare più a lei – Tom diede una pacca sulla spalla al fratello tentando di calmarlo
    - La stai difendendo? Ancora con sta storia del difenderla? Uffa Tom non vedi che quella bambina ha distrutto la nostra famiglia? Se lei non nasceva magari mamma e Gordon non stavano insieme ed ora probabilmente saremmo di nuovo con papà-
    Tom scese dal letto e decise di lasciare per un po’ suo fratello solo in camera sua. In punta di piedi uscì dalla camera e sentì un pianto leggero provenire dall’ultima stanza del corridoio. Si diresse verso quella porta e quando la socchiuse piano vide la sua sorellina Alexa piangere con il corpo della bambola in mano. Lei si era accorta di Tom e aveva girato il viso per non farsi vedere.
    - Hey piccolina tutto bene ?- Tom salì cautamente sul letto della sorella aspettando che parlasse
    - Tom,pecché Bill mi odia? – chiese Alexa tra i singhiozzi
    - Alexa,Bill non ti odia è solo che si sente minacciato perché io e te siamo diventati grandi amici e insomma io sono il suo gemello,sai è normale che è geloso – Alexa si girò verso Tom e cominciò a fissarlo continuando a piangere
    - Io vojo bene a Bill ma lui non capicce mai niente –
    - Dai ora smettila di piangere,quel visino bello non può essere rovinato dalle lacrime – Tom tentò di fare uno dei suoi sorrisi più rassicuranti che di solito faceva sempre ad Alexa quando per colpa di Bill andava in crisi in questo modo.
    - Tu mi voi bene veo? – su Alexa si distese un’espressione tranquilla convinta già della risposta che Tom le avrebbe dato
    - Certo piccola pulceee! – Tom si abbassò sul pancino della sorellina per farle solletico tanto che le risa di Alexa risuonarono anche nella camera dov’era Bill.
    - Tom lui non ti potterà mai via da me veo? – i suoi due occhioni azzurri si puntarono dritti su quelli di Tom
    - No,non lo farà mai noi staremo sempre insieme – detta questa frase Tom le aveva accarezzato il viso e le aveva dato un piccolo bacio come faceva sempre. Anche se erano fratellastri Tom dava ad Alexa dei piccoli baci a stampo sin da quando era piccola e lei aveva sempre pensato che fossero come una medicina quando stava male per colpa di Bill,il suo fratellone Tom c’era sempre.

    Fine flashback


    - Mammaaa sono tornata! – Alexa era appena tornata da scuola e aveva scaraventato la borsa a terra. Il giorno precedente aveva appena compiuto sedici anni e quando aveva saputo che Tom non avrebbe potuto esserci si era rinchiusa tutto il giorno nella sua stanza a piangere,senza voler sentire nessuno. Ormai non vedeva Tom da esattamente cinque mesi. Lui insieme a Bill erano diventati i famosi protagonisti della band più popolare tra gli adolescenti: i Tokio Hotel. Lui anche se le aveva promesso di restare accanto a lei,alla fine era partito con Bill e l’aveva lasciata da sola. Lei si era dispiaciuta ma aveva pensato che in fondo era il suo sogno,era il sogno dei suoi due fratelli maggiori. Nel frattempo si erano sempre sentiti per telefono,Tom non la mollava neanche un secondo,voleva sempre sapere come andava la vita li a Loitsche e soprattutto voleva sempre sapere qualcosa sulla sua vita sentimentale. L’ultima volta che lei gli aveva raccontato che un ragazzo l’aveva tradita per un’altra,Tom era andato su tutte le furie e quando era tornato,era andato direttamente a casa del malcapitato e ci aveva fatto un discorsetto a quattrocchi. Alexa dal canto suo adorava la protezione che suo fratello sapeva darle anche se era distante miliardi di kilometri da lei,nel suo cuore c’era sempre.
    - Tesoro vieni a tavola è pronto il pranzo –
    - Un attimo ma’ vedo se dicono qualcosa di Tom e Bill in televisione – si mise pesantemente sul divano facendo zapping sui vari canali che di solito erano intasati dall’argomento “Tokio Hotel” ma che proprio quel giorno erano deserti come il Sahara.
    - Vieni dai che si raffredda la pasta! – Alexa con uno scatto saltò il divano e si diresse verso la sala da pranzo e quando lo vide stentò a crederci. Il suo Tom era li,con i suoi diciannove anni e quel suo sorriso che lei non si era mai dimenticata
    - Tom! – aveva urlato appena l’aveva visto. Con uno scatto era corsa verso di lui e gli era saltata completamente addosso.
    - Mi sei mancata piccola pulce! – lui l’aveva stretta a se,le mancava la sua sorellina.
    - Oddio non ci posso credere! – Alexa si fece prendere da un momento di commozione e due lacrime le solcarono il viso, era davvero incredula,finalmente dopo cinque mesi era riuscita a vedere il suo fratellone,le mancava così tanto,avrebbe voluto dirgli così tante cose in quel momento ma le parole le morivano in gola per l’emozione.
    - Ti voglio bene Tom – aveva detto mentre gli accarezzava quella strana capigliatura nera consigliata da Bill
    - Hey non piangere sono qui ora,ti voglio bene anche io sorellina - Tom le aveva schioccato un bacio sulla guancia e l’aveva fatta scendere. Il momento era arrivato. Doveva salutare Bill,ormai da tempo Bill non la disturbava più anzi si limitava ad ignorarla e a lei in fondo in fondo era mancato un po’ anche lui
    - Bill! – aveva stretto suo fratello a se in un abbraccio caloroso. Bill non si aspettava una reazione del genere ed imbarazzato l’aveva abbracciata in modo piuttosto distaccato.
    - Hey ragazzi,questo è stato il più bel regalo di compleanno che io abbia mai ricevuto – si strinse a Tom e sorrise dolcemente.
    - La mia piccola Alexa cresce e già sono sedici anni e diventi sempre più bella e sempre più preda dei maniaci che ci sono nella tua scuola –
    - Ahahah Tom finiscila,tutti sanno che sono tua sorella e nessuno si azzarda a toccarmi-
    - Dal racconto della festa di domenica sera non mi pare che sia stato così –
    - Quale festa? – Simone guardò accigliata Tom e poi Alexa.
    - Oh oh fatto danno – aveva ammesso Tom due secondi prima che mamma Kaulitz cominciasse ad urlare
    - Signorina Trümper! Come hai osato disobbedirmi? Ti avevo espressamente vietato di andarci! – Simone aveva appoggiato i pugni sui fianchi
    - Ma mamma,ci andavano tutte le mie amiche,non potevo fare la sfigata e restarmene a casa!-
    - Tu non uscirai più la sera per due settimane a partire da oggi e questo è quanto!-
    - Ma mammaaaaaa!- Alexa sbattè il piede a terra pesantemente e si sedette prendendo posto vicino a Tom che la guardava con una faccia da “ Scusa non volevo ero convinto lo sapesse!”
    - Mamma sei ingiusta perché Bill e Tom potevano andare alle feste e tornare quando volevano e io no?-
    - Perché tu sei una ragazza,le ragazze sono punti deboli soprattutto se circondate da maschi allupati- affermò Tom con tono autoritario
    - Tom per favore modera il linguaggio anche tu! E comunque ha ragione tuo fratello-
    - Si ma non è giusto comunque che cavolo – Alexa cominciò a girare nervosamente la pasta nel piatto ma la sua voglia di mangiare era passata del tutto.
    - Vado a vedere la tv in camera,non ho fame – con un pesante movimento indietreggiò con la sedia e salì al piano superiore

    - Amore forse dovresti lasciarle un po’ più di libertà,si,so che è una donna e che ora che sta crescendo sta diventando più bella,però in fondo ha ragione,la libertà che davamo a Bill e Tom non le è mai stata concessa e lei ha sempre taciuto obbedendo ai tuoi ordini,ora sta crescendo credo sia il momento- Gordon era intervenuto come un vecchio saggio per tentare di convincere Simone
    - Sai non lo so è che ora sta crescendo e ho paura che qualche stronzo mi porti via la mia piccolina –
    - Mamma nessuno te la porterà via ci sono io che la proteggo tranquilla –
    - Tom,lo so ma caro tu non ci sei mai e sapessi quanti ragazzi le corrono dietro,l’ho visto una volta quando andavo a riprenderla da una festa a casa di una sua amica-
    - Non andranno molto lontano con me – Tom si scrocchiò le dita
    - Tomi,Tomi calmo nessuno toccherà la tua Alexa- Bill infastidito aveva appoggiato una mano sulla spalla di Tom per rassicurarlo


    Alexa scorreva i canali senza guardarne minimamente neanche uno. Era arrabbiata. Non era giusto che lei non potesse fare niente solo perché era una donna. Qualcuno bussò alla porta
    - Posso entrare? – era Tom che sicuramente voleva farsi perdonare
    - Entra – Alexa non aveva nemmeno voltato lo sguardo verso di lui che avanzava a passo lento verso il suo letto.
    - Scusami per prima,pensavo che la mamma lo sapesse – aveva terminato in un soffio lui
    - Tranquillo non importa – Alexa continuava ad ignorarlo,non era arrabbiata con lui fondamentalmente ma era semplicemente arrabbiata.
    - Dai non fare così piccola,guardami negli occhi mi fai stare male se ce l’hai con me- Alexa fu costretta a spegnere il televisore e a girarsi verso Tom
    - Non ce l’ho con te,idiota – aveva detto due secondi prima di sorridere teneramente. Tom l’aveva stretta a se e insieme si erano distesi sul suo vecchio letto,perché da quando Tom se n’era andato Alexa si era trasferita nella sua camera.
    - Comunque non è giusto,insomma ieri ho compiuto sedici anni sto crescendo e mamma mi tiene in gabbia come un uccellino,io voglio fare le mie esperienze,conoscere gente nuova e magari innamorarmi…-
    - Hai tutta la vita davanti credimi,la mamma è solo un po’ preoccupata perché sei la sua unica figlia femmina,la sua unica salvezza in mezzo ad un mare di uomini- aveva detto Tom prima di scoppiare a ridere
    - Quanto sei scemo! – aveva urlato Alexa e gli aveva tirato un cuscino in faccia
    - No! Signorina Trümper adesso me la paga!- Tom era completamente salito addosso alla sorella e aveva cominciato a farle il solletico,cosa a cui Alexa non resisteva tanto che le vennero anche le lacrime e cominciò a supplicare Tom di smetterla o sarebbe morta all’istante.
    - Sai Tom,sono contenta che tu sia tornato,mi sentivo così sola- Alexa strinse maggiormente la mano che Tom teneva intrecciata con la sua
    - Mi mancavi davvero tanto Alex,anche io sono felice di essere qui -

    continua..

    note:...ce l'ho fatta! ero molto indecisa sul postare o meno questa fanfic causa i mille impegni nel prossimo mese ma...chissene frega! Voglio sapere se vi piace se la odiate se non vi piace qualcosa insomma ditemi tutto! =)

    Edited by __RaveN__ - 10/2/2011, 22:26
     
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  2. >> GoccioLa;
     
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    Mi piace questo inizio!
    Tom fratellone protettivo è così.. Aw *O*
    Continua presto!
     
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  3. Sariin;
     
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    CITAZIONE
    Tom fratellone protettivo è così.. Aw *O*

    Già *-*
    Interessante comunque come primo capitolo, mi piace!
    Posta presto ;D
     
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  4. **Pazoiid**
     
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    Ohh davvero bellaaaa
    mi piace mi piace
    devi continuare assolutamentee :D
     
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  5. lastay
     
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    che bello!!! anche io ho un fratello grande e so che significa! billasio non fare lo stronzo che te stacco le orecchie! XD
     
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  6. __RaveN__
     
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    CITAZIONE (lastay @ 26/7/2010, 11:05)
    che bello!!! anche io ho un fratello grande e so che significa! billasio non fare lo stronzo che te stacco le orecchie! XD

    AAHAHAHAHAH xDDDDD
     
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  7. billina*-*
     
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    *o* sono una nuova lettrice piacere Vale! devi continuarlaaaa!!!! <*_________________*
     
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  8. DiANaReN
     
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    bella
     
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  9. smilesun.
     
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    mi piace molto il capitolo!*O*
    spero che tra Bill ed Alexa si sistemi tutto *-*
    continua presto (:
     
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  10. s3xg0tt!n@483
     
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    Oooh Tom il fratellone iperprotettivo *___________* tenero lui *w*
    Posta posta, sono curiosa di sapere come va avanti
     
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  11. ;Amelia89'
     
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    Interessante, davvero!
    Se quello che mi dice la mente è ciò che vedrò nei prossimi capitoli, si avvicina a una storia che stavo scrivendo.
    Mi piace, è scritta bene e il primo capitolo insinua curiosità da tutti i pori.
    Al prossimo capitolo (;
     
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  12. __RaveN__
     
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    grazie a tutte ragazze *-*
     
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  13. billina*-*
     
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    pregoo...posta prestissimooo <3
     
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  14. smilesun.
     
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    CITAZIONE (billina*-* @ 26/7/2010, 17:25)
    pregoo...posta prestissimooo <3

    quoto : D
     
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  15. __RaveN__
     
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    Chapter 2


    - Alexa svegliati è ora di andare a scuola – Simone buttò giù dal letto le coperte della figlia lasciandola infreddolita.
    - Mamma potresti essere un po’ più gentile la mattina?!- Alexa appoggiò i piedi nudi sul pavimento freddo e tutto quello che ricevette fu una scarica di brividi. Si diresse in bagno pronta ad affrontare una nuova noiosa giornata di scuola in cui non avrebbe fatto assolutamente niente. Lei era sempre stata brava,d’altronde come i suoi due fratelli lo erano stati precedentemente. Decise di farsi una doccia veloce perché la sua faccia quella mattina non le piaceva proprio. Tempo cinque minuti e già era fuori dal box ad asciugarsi i lunghi capelli. La cosa particolare era che i suoi capelli erano di un nero pece mai visto su di un tedesco,tutti dicevano che li aveva presi dal padre Gordon. Mentre gli occhi azzurri dalla nonna materna. Era piuttosto alta,già a sedici anni sfiorava il metro e settanta e quel suo look un po’ urban ma raffinato la rendeva davvero bella. Non era una tipa che teneva particolarmente al trucco anzi certe volte la mattina quando era troppo stanca non perdeva nemmeno tempo a truccarsi ma si metteva solo una passata di mascara sulle ciglia.
    Finì di aggiustarsi le nike air bianche e rosa shock che suo fratello Tom le aveva regalato dall’ultimo tour in America. Le piacevano davvero tanto. Scese di fretta le scale e si diresse in cucina dove Simone le aveva preparato una tazza di latte e una brioche. Bevve un po’ dalla tazza e notando che stava per fare ritardo addentò la merendina e con lo zaino in spalla si diresse verso la scuola. Tutte le mattine doveva prendere quel dannato pullman,pieno di gente accalcata l’una sopra l’altra,odiava trovarsi spiaccicata contro qualcuno. Finalmente dopo un quarto d’ora di tragitto arrivò davanti alla scuola e si diresse verso le sue due amiche Brigitte e Tina.
    - Hey tesoro ciao ma come siamo belle oggi e questa maglietta strafiga dove l’hai presa?- commentò Tina alla vista della maglietta colorata in modo particolare con colori fluorescenti.
    - Regalo di Tom – sorrise Alexa alle amiche
    - E’ tornato allora? Ecco perché sei più felice del solito – ammise Brigitte notando un sorriso dolcissimo sulla faccia di Alexa
    - Già,ieri mi ha fatto una bella sorpresa,quando l’ho visto gli sono praticamente saltata addosso- rise Alexa
    - Hey,arrivano quelle del primo anno- un gruppo di ragazzine si avvicinò ad Alexa a passo molto cauto,quasi intimidite
    - Sei Alexa Trümper? – chiese la ragazza con i capelli biondi
    - Ehm si ditemi –
    - Beh sappiamo che Tom e Bill sono tornati e volevamo chiederti se potevi farci fare qualche autografo – sorrise un po’ imbarazzata. Da quando era entrata nella scuola tutti non facevano altro che chiederle autografi di Bill e Tom o a volte si ritrovava a fare il facchino,per i regali che tutte le ragazze facevano ai suoi fratelli.
    - Certo,solo per voi quattro? – sorrise dolcemente Alexa,in fondo erano delle ragazzine innocenti che volevano semplicemente un autografo dei suoi fratelli. Le primine annuirono e dopo averla ringraziata si allontanarono.
    - Non ti stufi mai di fare la facchina e la portatrice di autografi per tutta la scuola? – domandò Brigitte ad Alexa
    - Ah, è la forza dell’abitudine,sapessi quante ne vengono a suonare ogni giorno a casa!- rise Alexa. La campanella suonò e tutte e tre si diressero di corsa nella rispettiva classe per assistere a sei ore di noia totale. Alexa si ritrovò a pensare a tutta la mattina a come sarebbe stata la sua vita se fosse stata costretta a fare la facchina di autografi e regali per i suoi fratelli per sempre e una risatina buffa si dipinse sul suo volto.
    - Mi scusi Trümper,ti fa tanto ridere questa espressione? Perché non mi dici il risultato,tanto presumo che tu l’abbia già finita – aveva ammesso la professoressa di matematica con tanto disprezzo
    - Io ehm ehm..- Alexa aveva balbettato in cerca dell’aiuto di Brigitte,sua compagna di banco.
    - Il risultato è sette – aveva sussurrato sottovoce Brigitte.
    - Il risultato è..sette- aveva pronunciato un po’ insicura alla professoressa di matematica.
    - E’..esatto- aveva ammesso sbigottita la professoressa. Alexa subito era andata a scrivere sul banco dell’amica Brigitte un “Grazie” per il suggerimento. Finalmente anche la campanella di quell’ultima sesta ora era suonata e Alexa avrebbe dovuto correre per non perdere il pullman.
    - Ragazze ci sentiamo dopo ora corro altrimenti perdo l’autobus!- aveva afferrato prontamente lo zainetto ed era uscita di corsa fuori dalla scuola. Perché l’autobus doveva proprio passare dieci minuti dopo il suono dell’ultima campanella? Lo odiava. Superato il mare di folla si stava dirigendo verso il pullman quando vide Tom appoggiato alla macchina ad aspettarla. Lei gli corse incontro e lo abbracciò dolcemente
    - Sei venuto a prendermi! – aveva detto lei per poi schioccargli un bacio sulla guancia. A quella visuale attorno a loro si era formato un gruppetto di persone che probabilmente non era a conoscenza dell’identità di Alexa,dato che cominciarono a sussurrare frasi del tipo “Kaulitz ha la ragazza e viene in questa scuola?” oppure “ Perché non l’ha detto alle fan? L’aveva promesso” Quando Alexa si staccò aprì lo sportello dell’audi R8 di suo fratello e ci si accomodò dentro.
    - Ma perché li fuori ti guardano come fossi un mostro? – aveva domandato pochi secondi dopo Tom
    - Alcune persone non sanno che sono tua sorella e credono che io sia la tua ragazza- aveva riso Alexa
    - Ah davvero? – Tom naturalmente essendo stato via per cinque mesi non era al corrente di ciò che succedeva nella scuola di sua sorella
    - Ebbene si,sono diventata la ragazza più popolare di tutta la scuola! Ah Tom delle ragazze mi hanno chiesto degli autografi –
    - Ti hanno chiesto degli autografi?!A te?! – aveva spalancato gli occhi Tom
    - Non a me scemo,dei vostri autografi!- Alexa rise di gusto per la strana deduzione a cui era arrivato il fratello.
    - Ah,spiegati meglio – aveva sorriso Tom prima di ingranare la marcia e partire verso casa.
    - Che ne dici se andiamo al Mc Donald’s?- aveva domandato Tom dopo aver abbassato il cd che aveva messo su sua sorella
    - Mamma ha cucinato un’altra volta i suoi “Broccoli salutari”? – aveva domandato Alexa un po’ schifata
    - Già – sorrise Tom
    - Okay,allora destinazione Mc Donald’s- aveva strillato in modo molto buffo la sua sorellina.

    Dopo aver parcheggiato la raffinatissima macchina bianca di Tom entrambi erano scesi e avevano ringraziato il cielo che ci fossero poche persone a fare la fila. Dopo aver ordinato i loro menù si diressero verso uno dei tavolini più appartati,perché quando Alexa gli aveva proposto di fare il Mc Drive lui l’aveva subito ammonita con la frase “ Dentro questa macchina non si mangia! Non si deve sporcare,deve rimanere candida come quando l’ho comprata!”
    - Tom allora quando avrete il prossimo tour?- aveva domandato Alexa pochi secondi prima di addentare il suo Big Mac
    - Hey sono appena arrivato e già mi cacci via? – aveva scherzato Tom, ma Alexa non aveva percepito bene che stesse scherzando così aveva incominciato subito a difendersi
    - Non è vero stupido! Lo sai che vorrei che fossi sempre qui con me – aveva detto la ragazza prima di abbassare il viso e disegnare contorni inesistenti con una patatina
    - Scema..stavo scherzando – Tom si era alzato ed era andato a sedersi accanto alla sorella. Lui ricordava la promessa che le aveva fatto quando erano piccoli “ Io sarò sempre qui con te” e sapeva che non aveva potuto rispettarla,quindi vedere la sorella triste anche quando lui era con lei gli piangeva davvero il cuore. Alexa aveva cominciato a strofinarsi il naso segno che stava per piangere.
    - Non piangere piccola,so che non sono sempre presente come avremmo voluto entrambi ma ti porto nel mio cuore ogni giorno,ogni istante – aveva dichiarato Tom dopo averle sistemato una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Con uno scatto fu letteralmente invaso dall’abbraccio caloroso della sorella che aveva cominciato a piangere sulla sua spalla. Gli dispiaceva che piangesse, sapeva bene che lui era la sua unica speranza,la sua unica àncora di salvezza, la persona a cui teneva più al mondo.
    - Scusa..- aveva commentato a bassa voce Alexa dopo essersi asciugata le lacrime. Avevano ripreso a mangiare sorridenti quando una ragazza sull’età di Tom si era avvicinata con passo suadente verso il loro tavolino. “Ecco la solita ragazza tette e culo che ci prova con Tom” aveva pensato Alexa e così aveva deciso di dedicarsi completamente alle sue splendide patatine croccantose.
    - Scusate disturbo?-aveva chiesto con fare sexy osservando Tom che prima aveva rivolto uno sguardo alla sorella che era troppo presa a contemplare le sue patatine e poi aveva fatto cenno di “No” con la testa. La tipa in questione si era seduta accanto a lui accavallando le gambe
    - Non è che potresti lasciarmi un autografo? – aveva chiesto a Tom,spostandosi i capelli indietro e tentando di mettere in risalto il suo seno prosperoso. Cosa che di certo non passò inosservata al ragazzo,dato che sbarrò gli occhi e si grattò la testa quasi imbarazzato.
    - Certo,ehm hai una penna e un foglio?-
    - si certo adesso li prendo- La ragazza si era chinata verso la sua borsa e aveva mostrato il filetto del perizoma agli occhi di Tom che ancora più sbalordito aveva aperto la bocca per poi richiuderla subito e si era grattato nuovamente la testa.
    - Ehm..io vado a prendere le mcnuggets – aveva aggiunto Alexa nel momento in cui aveva visto la ragazza avvicinarsi pericolosamente al volto di Tom. Nessuno dei due le aveva dato retta e lei era sgattaiolata fuori dal Mc Donald’s a fumarsi una sigaretta. Ormai queste scene erano abituali. Lei ci era abituata,succedeva sempre quando magari voleva stare un po’ di più con suo fratello che non vedeva da cinque mesi. “ Naturale,mi pare chiaro. Non lo vedo da cinque mesi e devo lasciare spazio a quella tettona,mi pare giusto” aveva sbuffato e si era stranita. Insomma lei voleva stare con suo fratello perché c’era sempre qualcuno che doveva ostacolarla? In fondo sperava che suo fratello Tom se ne accorgesse che lei ci rimaneva male. Ma Tom al contrario sembrava proprio cadere dalle nuvole e lei per paura di litigare non aveva mai proferito parola riguardo quell’argomento.D’un tratto il cellulare le vibrò.
    - Pronto?-
    - Alexa sono la mamma ma dove siete vi sto aspettando per pranzo!-
    - Credevo Tom ti avesse avvisato,siamo al Mc Donald’s a mangiare-
    - Tuo fratello è proprio uno scapestrato! Me lo passi un momento?-
    - Ehm..è è in in bagno si – aveva dichiarato per salvare il fratello. Simone aveva sempre detto che non amava quando suo figlio Tom lasciava sola Alexa per spassarsela con qualche bella ragazza.
    - Oh bene allora ci vediamo più tardi ciao tesoro!- Alexa aveva richiuso velocemente la chiamata con un “Ciao mami a dopo” e aveva riposto il cellulare in tasca. Stava cominciando a scocciarsi. Erano passati venti minuti buoni e ancora quella non si decideva ad uscire da li. Alexa si affacciò verso la vetrina per vedere in che situazione fossero suo fratello e la ragazza e notò che ci stavano proprio dando dentro. Eppure Tom doveva sapere bene che non poteva mettersi in mostra così davanti a tutti! Insomma era un personaggio famoso,sempre preso di mira dai paparazzi! Così decise di rientrare,per placare la situazione e al suo arrivo si schiarì un po’ la voce tanto che i due si staccarono timidamente.
    - Ehm scusate non volevo interrompere la vostra…il vostro…- non sapeva nemmeno lei come definire ciò che stavano facendo suo fratello e quella ragazza
    - Che fai sei gelosa?- aveva ammesso la ragazza che aveva preso un colorito piuttosto paonazzo. Alexa a quelle parole si sentì ribollire il sangue. Non solo le aveva impedito di stare con suo fratello ma adesso si prendeva anche la libertà di fare la presuntuosa perché aveva baciato Tom Kaulitz!
    - ma per piacere,io gelosa di te? Devi stare proprio male per pensare una cosa del genere,tesoro,lui è mio fratello. – aveva detto Alexa osservando lo stupore sulla faccia della tipa tette e culo. Poco dopo si era alzata col vassoio e aveva buttato tutta la sporcizia nel cestino,dirigendosi verso l’esterno. Era davvero incazzata. Soprattutto perché Tom era rimasto a guardare mentre quella parlava come una stupida oca. Si era appoggiata sull’audi del fratello,sapendo che prima o poi sarebbe dovuto uscire. Lei non gli impediva di fare quello che voleva lui ma almeno di farlo quando non era con lei,non era chiedere troppo.
    Pochi secondi dopo vide Tom uscire a passo lento e dirigersi verso di lei. Aprì la macchina senza proferire parola e quando finalmente entrambi furono dentro parlò
    - Che ti è preso me lo spieghi?- Tom era davvero serio
    - Niente..- aveva sussurrato Alexa spaventata dal “nuovo”comportamento del fratello
    - No,non è niente Alex,ti pare il caso di reagire in quel modo?- cominciò a gesticolare Tom
    - Ma reagire come scusa? Faceva la gradassa solo perché ti aveva baciato e io non le sopporto le idiote così- aveva sbuffato Alexa,aveva un mare di parole da dire.
    - Ma a te cosa interessa scusa?- Tom aveva alzato di poco la voce e si era avvicinato alla sorella,tanto che quest’ultima si ritrasse spaventata.
    - Cosa mi interessa?! Mi stai chiedendo davvero cosa mi interessa? Insomma cristo Tom non ci vediamo da cinque mesi,vorrei solo un po’ più di tempo con mio fratello e quando torni a trovarmi succede sempre in questo modo e io devo stare sempre zitta e aspettarti anche per due ore che fai le tue cose con le tue amiche!- ecco il fiume di parole era uscito
    - Alexa anche io voglio passare più tempo con te ma per me non ci sei solamente tu e credo che tu debba ficcartelo in quella testolina! Mi hai fatto fare una figuraccia con quella ragazza!- Alexa non poteva credere a ciò che stava sentendo. Tom le aveva esplicitamente detto che lei non era poi così importante per lui,lui ormai era un personaggio famoso che tutti amavano e di certo non poteva dedicarsi ai capricci di una stupida sedicenne come sua sorella.
    - Non ci posso credere davvero a quello che mi stai dicendo,io non ti ho mai detto niente!Non ti ho mai impedito niente quando eravamo insieme non ti ho mai impedito di scoparti qualche ragazza e lasciarmi da sola anche per ore nonostante mamma non fosse d’accordo su questo,io ti ho sempre coperto il culo con lei ma ormai tu sei diventato un personaggio troppo importante e di prestigio per cagarti una stronza come tua sorella. – Alexa aveva aperto furente lo sportello della macchina ed era corsa via.Non voleva stare un minuto di più con quel MOSTRO. Perché quello non era più suo fratello. Cominciò ad imboccare la via di casa e le lacrime scesero sul suo volto come fiumi in piena. Lei e Tom non avevano mai litigato così tanto,lui non le aveva mai detto che lei non era più importante. Il suo cuore si era frantumato in mille pezzi. Non voleva crederci ancora,non era suo fratello quello che aveva detto quelle parole. Il viso le si era arrossato e le incominciava a far male anche la testa e come se non bastasse era arrivata anche la pioggia. Finalmente imboccò la via di casa sua e dopo pochi metri corse verso la pensilina e suonò,non aveva voglia di cercare le chiavi in borsa.
    - Chi è?-
    - Mamma sono io apri- poco prima aveva visto l’Audi R8 del fratello parcheggiata di fronte casa. Alexa rientrò completamente zuppa e si asciugò i piedi sullo zerbino di casa
    - Amore ma che ti è successo pensavo che fossi in macchina con Tom e che lui fosse rientrato solo poco prima- non le rispose,non ne aveva la forza. Era distrutta dal pianto e dal dolore di testa e non aveva voglia di mettersi a discutere sul “perché aveva litigato con Tom” così si levò le Nike e a piedi nudi salì in camera per cambiarsi. Quando passò vide Tom nella sua precedente camera che suonava la chitarra classica,quando era triste ed era a casa lo faceva sempre. Ed anche la melodia non era delle più felici.
    Alexa cominciò a cambiarsi e si infilò dei vecchi jeans larghi che Tom le aveva regalato perché non gli entravano più. Li usava sempre quando era in casa,erano davvero comodi. Si diresse in bagno per asciugarsi i capelli,stava gelando di freddo e subito il calore del phon le provocò un brivido su tutto il corpo. Continuava a piangere silenziosamente,singhiozzando ogni tre per due. Suo fratello,la sua luce,la cosa a cui teneva più al mondo,l’aveva abbandonata,lei continuava a ripetersi che sarebbero rimasti uniti per sempre ma ora doveva ricredersi,”Niente è per sempre” aveva pensato poco dopo. Era davvero dura ammetterlo.
    Passati venti minuti ed asciugati i capelli ritornò in camera e si stese sul letto accendendo l’ipod,quando qualcuno bussò alla porta
    - Posso?- era Simone che preoccupata della reazione della figlia,voleva parlarle.
    - Entra-
    - Ale..hai,hai litigato con Tom?- Simone titubava sempre nel dirlo. Lei sapeva bene del legame che c’era tra i suoi due figli e quando Alexa si richiudeva in camera a sentire l’ipod e Tom iniziava a suonare la chitarra classica in modo malinconico era sicura che i due avessero litigato.
    Alexa annuì senza proferire parola
    - E perché?- Simone aveva cominciato ad accarezzarle i capelli
    - Ascolta mamma,non voglio parlarne,scusa- la sua voce tremava,rotta dal pianto. Simone pensò che doveva essere davvero grave ma senza ribattere uscì dalla camera di sua figlia e si scontrò con qualcuno.
    - Ahio,Tom che ci fai qui?- Simone immaginò che Tom fosse rimasto ad origliare tutta la loro conversazione probabilmente per poi entrare mettersi in ginocchio davanti alla sorella e chiederle scusa.
    - Io-io niente mamma ho combinato un casino – aveva messo le mani in tasca come sempre quando appariva disperato.
    - Non so cosa sia successo ma non fa bene a nessuno dei due litigare e tu dovresti saperlo meglio di lei e di me- detto questo Simone scese al piano di sotto lasciando un Tom pieno di problemi davanti la porta della sorellina che intanto aveva spento la luce e aveva deciso di dormire. Tom cautamente aveva aperto uno spiraglio della porta e aveva cominciato ad osservarla,il suo viso era baciato dalla luce lunare ed appariva mille volte più bello di quanto non lo fosse già e si maledì,si maledì mille volte. Insomma era appena arrivato per trascorrere tre mesi con sua sorella e avevano litigato come mai prima d’ora e tutto questo per colpa sua. Era stato davvero un egoista. Già le mancava.
     
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