The love that you give me!!

Tom era il suo respiro di vita, un amore unico e perfetto da cui MAI sarebbe fuggita.

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  1. •Sally«
     
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    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
     
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  2. •Frey_
     
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    Ragazze scusate tanto. Non so come farmi perdonare ç__ç Vi giuro che stasera posterò il sesto capitolo, con qualche altra sorpresina :D :D :D
    Un bacio !
     
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  3. •Frey_
     
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    Capitolo 6°



    La mattina Johanna accompagnò Gustav in aeroporto.
    -Come farò una settimana senza te?- domandò la ragazza abbracciandolo quasi facendogli mancare il respiro.
    -Amore ce la farai benissimo. Non sarai sola, ci saranno i ragazzi a tenerti compagnia e noi ci sentiremo tutti i giorni perciò non preoccuparti- disse il biondo continuando ad accarezzarle la testa con una mano.
    -Ok ma sarà difficile.
    -Anche per me.
    Il ragazzo diede un ultimo bacio alla mora prima di dirigersi all’aereo.
    -Ciao piccola mia- disse baciandole la fronte.
    -Ciao- rispose mentre vide il suo fidanzato allontanarsi sempre più.
    Triste,tornò in hotel con un taxi e dopo aver ringraziato e pagato l’autista raggiunse il bar dell’albergo dato che era dalla sera prima che non metteva qualcosa sotto i denti.
    -Prendo una pasta alla crema e un cappuccino grazie!
    -Si- disse il barista dandole le spalle per prepararle il caffè macchiato.
    La ragazza mentre attendeva la sua ordinazione vide Tom avvicinarsi al bancone e ordinare la sua colazione.
    -Ecco a lei signorina - disse il barista porgendole la tazza e la pasta su un vassoio.
    -Grazie mille- lo afferrò e accennò un sorriso raggiungendo uno dei tavoli.
    Il ragazzo dopo aver preso la colazione cercò un tavolino libero.
    -Tom- la ragazza rapì la sua attenzione, facendolo voltare.
    -Ehi ciao- si avvicinò al suo tavolo- Posso?
    -Si certo.
    -Sei andata ad accompagnare Gustav in aeroporto?- chiese il ragazzo inzuppando la brioche nel latte caldo.
    -Si- la ragazza sospirò- sono sicura che mi mancherà moltissimo e che questi giorni mi annoierò.
    -Bhe se per te non è un problema posso tenerti compagnia io questi giorni- disse il ragazzo sorridendole.
    -Saresti disposto a sopportarmi per un intera settimana?
    -Certo, ti farò divertire a modo mio- disse il ragazzo maliziosamente.
    -Tom sei sempre il solito. Sai?
    -AhAh stavo solo scherzando Johanna, non mi permetterei mai di andare a letto con la ragazza del mio amico- disse il ragazzo sorseggiando altro latte.
    La ragazza si limitò a sorridergli.
    -Mi scusi un attimo?-il moro si recò alla cassa del bar.
    -Allora lei paga una tazza di latte e una brioche giusto?-chiese il barista maneggiando quella macchina che emetteva fuori scontrini.
    -Si poi vorrei pagare anche un caffè macchiato e una pasta per quella ragazza lì- la indicò
    -Perfetto! Quattro euro e cinquanta.
    - Tenga pure il resto- tornò al tavolo con un sorrisino da ebete, era sicuro che le avrebbe fatto piacere.
    -Allora che mi dici?-chiese lei
    -Cosa vuoi sapere?
    -Non so, è da molto che non parliamo da soli. Raccontami cosa hai fatto tutto questo tempo?
    -Ho lavorato per il nuovo cd e mi sono divertito con qualche bella bionda- disse divertito, muovendo con la lingua il suo piercing.
    -Ah…
    -Gelosa per caso? –si sporse indietro con la sedia.
    -Io non sono gelosa-rispose arrogantemente-Se ricordo bene sei tu quello che era geloso di me e Gustav, non io- si appoggiò allo schienale con le braccia conserte.
    -Ora sei l’ultimo dei miei pensieri quindi puoi anche smetterla di ricacciare questa storia.
    Distolsero i loro sguardi su un qualcosa di astratto, che potesse far togliere quell’imbarazzo che si era venuto a creare.
    -Allora dove mi porterai questi giorni?- chiese la mora con un falso sorriso.
    I ragazzi parlarono di come avrebbero potuto passare il tempo assieme.
    Siccome Johanna doveva dare da li a poco l’esame pratico per la patente allora Tom decise di aiutarla dandole lezione guida e poi avrebbe passato giorni di svago con tutti i ragazzi.
    Johanna anche se da un lato era triste per la partenza di Gustav, fu molto contenta di aver riscoperto Tom, quel ragazzo che per un mese intero l’aveva sempre evitata ,dimenticata, erano diventati come estranei.
    Tutto ciò non poté che far star bene la ragazza e rallegrarle la giornata.
    Tom anche fu molto contento di essersi riparlato con la mora,che sinceramente non smise mai di tenere d’occhio.
    -Mentre finisci vado a pagare la mia colazione- disse alzandosi dal tavolo prendendo la borsa poggiata sulla sedia vicina.
    -Ok. Ti aspetto nella hall.
    La ragazza arrivò alla cassa dicendo al barista di dover pagare un cappuccino e un pasta.
    -Ci ha già pensato il signor Kaulitz- disse accennando un sorriso indicando il ragazzo che stava per andarsene.
    -Ah…grazie.
    La ragazza fece capolino nell’ingresso dell’hotel raggiungendo il moro.
    -Tom non dovevi scomodarti- disse la ragazza guardando fisse quelle iridi nocciola simili alle sue.
    -Volevo solo ringraziarti e scusarmi per quest’ultimo periodo, sono stato davvero un coglione a trattarti in questo modo, pensavo che facendo così tu potessi riavvicinarti ma non è stata una buona idea- disse rivolgendo lo sguardo sulla moquette .
    La ragazza lo abbracciò appena finì di parlare e il moro fu colpo di sorpresa rimanendo immobile.
    -Ti voglio bene Tom- gli sussurrò stringendolo sempre più tra le sue braccia.
    Tom era rimasto immobile senza rispondere a quell’abbraccio inaspettato.
    -Anche io te ne voglio- il chitarrista che fino a quel momento si era fatto abbracciare, le cinse la vita e sorridendo appoggiò il suo mento sulla spalla della mora.
    Tom voleva non distaccarsi mai più da quel contatto, era strano ma con lei era tutta un altra cosa, lui non poteva resisterle, era come una calamita. Ragionò e capi che alla fine quel mese di distacco non servì per poterla dimenticare difatti bastò un solo abbraccio per farlo interessare nuovamente.
    A rompere quel momento furono Bill e Georg che con un colpo di tosse fecero distaccare i due.
    -Ehi ragazzi- disse Johanna discostandosi dal ragazzo percorrendo alcuni passi per raggiungere i nuovi arrivati.
    -Buongiorno- Bill si avvicinò alla mora baciandole una guancia, la stessa cosa fece Georg.
    Tra Bill e Jo nell’ultimo mese si instaurò un rapporto basato sulla vera amicizia, lui era davvero affezionato a lei e viceversa.
    - Giorno fratellino- disse Tom pizzicando la guancia del gemello-Giorno amico- disse dando una pacca sulla spalla a Georg.
    I ragazzi e Johanna trascorsero tutta la mattinata assieme all’insegna dello shopping. Johanna si divertì moltissimo sia perché stando con loro riusciva a dimenticare quanto possa esser distante Gustav da lei ma anche perché vedere Bill fermarsi in ogni vetrina adocchiando una borsa era fantastico.
    Lei e Georg erano gli unici normali in quel gruppo infatti stettero tutto il giorno a sfotterli per quando i gemelli potessero essere così spendaccioni.

    **

    Il giorno dopo Johanna fu svegliata dall arrivo di un messaggio ,era Gustav.
    Ancora assonnata la ragazza afferrò il cellulare sopra il comodino, appena vide lo schermo con su scritto il nome del ragazzo si tirò su e si appoggiò sullo schienale del letto per leggere l’sms.
    -Buongiorno piccola mia. E’ da quando ti ho lasciata in aeroporto che ti penso. Ho raccontato a mia madre di noi due, lo so forse ho sbagliato ma non aspettavo altro che parlare della ragazza che in questo ultimo mese mi ha fatto perdere la testa. Un bacio, ti voglio bene.
    La ragazza lesse il messaggio tutto d’un fiato con il sorriso stampato in viso, era stato terribilmente dolce. Di conseguenza gli rispose meditando per alcuni minuti a cosa potesse dirgli e dopo averci pensato prese a scrivere.
    -Amore manchi tanto anche a me, se non fosse per i ragazzi diventerei una povera pazza. Ricordati che sei sempre nei miei pensieri. Ti voglio bene.
    La ragazza pose il cellulare sul letto poiché sentiva il bisogno di farsi una doccia calda.
    Quella mattina Tom doveva dare delle lezioni di guida a Jo come d’accordo.
    Il moro dopo essersi vestito frettolosamente e dopo aver preso le chiavi della sua macchina appoggiate sul comodino vicino alla porta di ingresso uscì e bussò alla porta della mora.
    La ragazza era appena uscita dalla doccia, dopo essersi avvolta il corpo con un asciugamano e dopo essersi raccolta in una coda i lunghi capelli,ancora bagnati,andò ad aprire.
    Il ragazzo strizzò gli occhi appena vide la mora in quelle vesti.
    -Buongiorno- disse imbarazzato
    -Buongiorno. Entra dai- la ragazza fece passare il ragazzo discostandosi e chiudendo poi la porta dietro di se.
    Jo andò in bagno dicendo di fare in un attimo, si sarebbe data solo una botta di fon ai capelli mentre il ragazzo si accomodò su una poltrona .
    Dopo circa una decina di minuti nel quale Tom stette davanti alla televisione approfittandone per guardare il suo cartone preferito uscì la ragazza dal bagno.
    -Ho fatto- disse prendendo la sua borsa poggiata sulla scrivania.
    -Finalmente- esclamò il ragazzo un po’ scocciato alzandosi dalla poltrona.
    -Tom non è colpa mia, sei tu che sei venuto in anticipo- disse la ragazza di spalle mentre frugando nella borsa,tentava di cercare la carta magnetica.
    -Ecco ce lo sapevo, ora la colpa è la mia. Voi donne siete tutte uguali.- disse il ragazzo a braccia conserte mettendo il broncio.
    La ragazza si voltò e scoppiò subito a ridere per la faccia buffa che aveva assunto il ragazzo.
    -Andiamo scemo- disse prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori dalla stanza.
    Il ragazzo non oppose resistenza e si fece guidare da Jo sino alla hall.
    Arrivati all'ingresso Tom si liberò dalla presa della ragazza e la condusse fino alla sua grande macchina, per la quale stamattina avrebbe sentito una pena visto che doveva essere oggetto di un esame di prova guida.
    Entrarono in auto e Tom prima di mettere in moto la sua bambina si rivolse a Jo dicendole delle regole da rispettare.
    -Allora signorina qui dentro non si fuma,non si beve e cosa più importante di tutte non si deve toccare niente- disse Tom con fare serio mettendosi la cintura di sicurezza.
    -Signorino Kaulitz io l'ho sempre detto che lei non sia molto normale ed ora ne ho avuto lo conferma- disse la ragazza annuendo con la testa.
    -Ok ora dopo questa cazzata sarà meglio andare- disse Tom facendo marcia indietro.
    I due si insultarono a vicenda per tutto il tragitto fino ad arrivare in uno spiazzale abbandonato dove Tom poteva dare delle lezioni a Johanna.
    Dopo essersi scambiati di posto e dopo essersi allacciati le rispettive cinture di sicurezza, la ragazza accese la macchina e mise la prima marcia.
    Tom le indicò il percorso da fare e si spinse solo a darle dei consigli , la mora ci sapeva proprio fare e fece rimanere sbalordito il ragazzo.
    Dopo circa una mezzora decisero che la lezione sarebbe finita lì e dopo che Tom ebbe preso di nuovo il posto di giuda si diressero verso l’hotel.
    -Allora come ti sono sembrata?- disse fissando i negozi prestigiosi di Monaco.
    - Non ricordo se io ti abbia fatto mai un complimento, ma se così fosse questo sarebbe il primo. Sei davvero brava- la riguardò con piacere.
    - Grazie- lo riguardò ridendo a fior di labbra.
    Passarono minuti di silenzio.
    -Tom non mi va di tornare in hotel. Andiamo da qualche parte?
    -Ok, dove vuoi andare?
    -Oggi ci sarebbe il mercato in piazza. Per te va bene se andassimo li?- disse scostando lo sguardo dal finestrino sul moro.
    -Perfetto.
    I due arrivarono presto al mercato , dato che quel giorno non c’era molto traffico.
    -Ehi Jo siamo arrivati!- disse il moro accarezzando la spalla alla ragazza che nel frattempo si era addormentata come era di sua abitudine.
    La ragazza si svegliò ancora intontita.
    -Ehi siamo arrivati?- disse sfregandosi gli occhi riaccomodandosi i capelli.
    -Si- disse il ragazzo- Dai scendi.
    Il ragazzo chiuse la macchina schiacciando un solo bottone nelle sue chiavi dopodiché si incamminò con la ragazza alla fiera.
    La ragazza adocchiò subito un abito appeso su un tendone della bancarella, era un abito molto costoso poiché quest’ultima vendeva solo abiti firmati.
    -Tom hai visto quanto è bello quel vestito?- lo indicò mentre richiamò l’attenzione del ragazzo che di già aveva avvistato qualche bella ragazza.
    -Si è carino.
    -Peccato però che costi così tanto
    -Tanto a te non sarebbe stato bene - scrollò le spalle fissando la mora .
    La ragazza si voltò e fece per andarsene quando sentì due braccia avvolgerla da dietro.
    -Scherzavo scema.
    La ragazza arrossì e sorrise- Sei davvero un ruffiano Tom- disse voltandosi facendo così scogliere il contatto che si era creato poco prima.
    -E tu invece sei una permalosa- fece la linguaccia.
    -Dai andiamo o si farà troppo tardi e le tue fan ti salteranno addosso- disse la ragazza.
    -Tu incamminati verso il parcheggio, io arrivo subito- disse porgendogli le chiavi della macchina
    -Ok. Ti aspetto in auto. Cerca di fare in fretta.
    Il ragazzo si assicurò che Johanna abbia girato l’angolo per poi parlare con il mercante che dopo un po’ annuì e le porse una busta, soddisfatto raggiunse la ragazza.
    -Cosa ti sei comprato?- disse la mora curiosando nella busta che per sua sfortuna era impacchettata.
    -Ho comprato un regalo per Bill .
    -Oh ma che fratello dolce che sei- disse la mora scherzando.
    -Stai attenta Jo, non ho problemi a scaricarti qui, in mezzo al traffico di Monaco- disse il ragazzo sorridendo.
    I due tornarono in Hotel e dopo essersi dati appuntamento per la sera tornarono nelle loro rispettive stanze. Johanna non volendo dare troppo peso ai ragazzi,avrebbe fatto pranzo con la madre e David in un ristorante italiano mentre Tom sarebbe rimasto in albergo con Bill e Gustav.
    **


    La sera ormai era arrivata e Tom dopo essersi fatto una bella doccia ed essersi rivestito per il party andò a bussare alla porta della sua ormai amica Johanna.
    Due piccoli tonfi alla porta fecero sobbalzare la mora dal divano, quasi che l’avesse fatta spaventare.
    -Chi è?- disse mentre andò ad aprire scalza
    -Sono Tom.
    -Ehi ma non saresti dovuto venire più tardi?- disse la ragazza aprendo la porta facendolo entrare.
    -Si ma volevo darti una cosa perciò sono passato prima- disse mettendosi a sedere sul letto.
    -Di che cosa si tratta?
    Il ragazzo tirò da dietro la sua schiena un pacco regalo di colore rosso con un fiocco bianco su una delle estremità e glielo pose. La mora sbalordita da quel suo gesto, si mise a sedere di fianco a lui e cercò di aprire il regalo in più fretta possibile, curiosa di cosa ci avrebbe trovato dentro. Rimase senza parole appena lo vide, Tom le aveva regalato il vestito che a lei piaceva tanto, quel vestito su cui aveva puntato gli occhi quella mattina al mercato.
    -Tom è bellissimo. Grazie - disse la ragazza portando la sua mano su quella del ragazzo- Comunque non dovevi, ti sarà costato una cifra.
    - Non badare ai soldi Jo, a te piaceva e ho voluto farti un regalo - disse scrollando le spalle
    -Grazie Tom – disse la ragazza baciandogli una guancia mettendolo in imbarazzo.
    -Non devi ringraziarmi scema- disse il ragazzo pizzicandole una guancia- Dai che aspetti ? Vai in bagno e cambiati che oggi ci aspetterà una nottata da urlo- disse mentre si alzò dal letto uscendo fuori , nel balcone,accendendosi una sigaretta.
    La ragazza annui e si andò a preparare. Si sarebbe messa il vestito che le aveva regalato Tom e dei tacchi da dieci centimetri neri. I capelli lunghi,mossi e un filo di matita per mettere in risalto i suoi occhi e un rossetto di colore rosso accesso per accentuare le sue labbra carnose.
    Un ultima sistematina allo specchio e usci dal bagno.
    -Tom possiamo andare- urlò la ragazza visto che il moro era fuori a parlare con suo fratello tramite il balcone mentre si fumava la sua bella Marlboro.
    Il ragazzo salutò il gemello e dopo il suo ultimo tiro fece capolino nella stanza.
    Tom appena vide la ragazza dovette passarsi una mano dietro il collo. Se non fosse stata la ragazza di un suo amico le sarebbe saltato addosso, era tremendamente attraente quella sera.
    -Cavoli- esclamò deglutendo- sei molto bella – disse sorridendo imbarazzato.
    La ragazza sorrise e gli si avvicinò- Anche tu questa sera non sei niente male Kaulitz- disse mentre le stampò un bacio sulla guancia.
    -Jo senti va bene che sei la fidanzata di un mio amico, ma se ti comporti in questo modo non ci penso due volte a saltarti addosso- disse il ragazzo scherzoso
    - Tom ma tu ti arrapi con niente, guarda che sei proprio una forza della natura è- disse sbalordita
    - Si lo so, me lo dicono tutte. Che ci vuoi fare, c’è chi può e chi non può- disse con aria saccente
    La ragazza si limitò a ridere.
    Quella nottata Johanna si sarebbe davvero divertita in compagnia dei ragazzi, come sempre tutto sommato. Stare con loro la liberava da ogni sua preoccupazione difatti cercavano costantemente di non farla pensare troppo a Gustav,il quale era diventato il suo pensiero fisso.
     
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  4. Dark_bmbakaulitz
     
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    Amore mio,mio tesoro *-* è stupendaaaa *-* davvero mi piace tantissimo **...non vedo l'ora di leggere il seguito.Ti voglio bene tesoro (:
     
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  5. •Sally«
     
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    eeeeh mio tommaso xD
    qui qualcosa non va come mai cosi dolce con johanna??
    lei è la ragazza del tuo amico ricorda u.u
    e per quanto riguarda teeee postaaaaaaaaaaaaaa
     
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  6. •Frey_
     
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    AHahah ragazze vi farò schiattareeee ù.ù no dai tranquille il meglio deve ancora arrivare, ci saranno dei colpi di scena più avanti. Cmq Dark_bmbakaulitz chi sei scusami non ricordo xDD
    Sally amore tu cerca di calmartiiii .-.
     
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  7. Attention.TK ~
     
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    Frà finalmente eccomi qui u.ù
    Come promesso ho letto la tua ff *-*
    E' molto bella,davvero..
    Mi piace molto come scrivi,mi ha fatto incuriosire molto!
    Posta presto miraccomando u.ù
    Kiss;
     
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  8. •Frey_
     
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    Maryy grazie mille...
    Spero che il seguito ti piaccia e che siano di tuo gradimento !
    Un bacio <3 :D
     
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  9. Dark_bmbakaulitz
     
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    CITAZIONE
    AHahah ragazze vi farò schiattareeee ù.ù no dai tranquille il meglio deve ancora arrivare, ci saranno dei colpi di scena più avanti. Cmq Dark_bmbakaulitz chi sei scusami non ricordo xDD
    Sally amore tu cerca di calmartiiii .-.

    ù_ù chi sono secondo te?La befanaa?xD Amore sono io Roberta XD
     
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  10. •Frey_
     
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    Si amore ora ho capito x) scusa!
     
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  11. •Frey_
     
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    Ragazze vi devo chiedere scusa poichè è più di una settimana che non posto, scusatemi!
    Ho avuto dei problemi in famiglia,mio nonno non c'è più e non me la sentivo di scrivere. Vi prometto che da ora riprenderò a scrivere e a postare!
    Un bacione a tutte <3
     
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  12. •Sally«
     
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    siiiiiiiii e tu devi postare l'hai promesso u.u
     
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  13. •Frey_
     
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    Capitolo 7°



    Tom quella mattina avrebbe avuto una riunione con i ragazzi e il suo manager per mettersi d’accordo sulla copertina del loro nuovo dvd ,anche se ci volle un estate intera per realizzarlo.
    Dopo l’incontro decise di portare la colazione a Johanna in quanto conoscendola non si sarebbe svegliata prima delle nove e mezzo. Entrato in hotel ordinò una pasta e un latte macchiato, la sua colazione preferita,pagò e con fare cauto prese l’ascensore arrivando alla sua stanza.
    Per non svegliarla decise di aprire la porta con la chiave magnetica che la portiera gli diede senza esitare. Come si poteva non fare un favore al bellissimo chitarrista ?
    Aprì con molta lentezza la porta per non farla cigolare e cercò silenziosamente di raggiungere la ragazza che come si aspettava era ancora sotto le coperte.
    Tom pose il vassoio sul comodino e si mise a sedere sul lato del letto ammirando il viso della ragazza, era bellissima,aveva un viso angelico, quelle labbra carnose che erano in perfetta armonia con il suo viso,stupende.
    Tom meditò un attimo sul fatto che Johanna fu una delle poche ragazze per cui lui avesse provato qualcosa, non dico una semplice attrazione fisica ma un insieme di sentimenti che vagavano in lui, provava odio perché non poteva averla, provava gelosia quando la vedeva nelle mani di altre persone e provava un sentimento chiamato “amore “ quando era al suo fianco.
    Posò la sua mano sulla guancia della ragazza e gliel’accarezzò facendole aprire lentamente gli occhi.
    -Ehi – disse la ragazza alzandosi su e poggiandosi sullo schienale del letto-Buongiorno- sorrise e si massaggiò le palpebre sbadigliando poco dopo.
    -Buongiorno- disse il ragazzo prendendo la colazione che porse sulle ginocchia della ragazza- ecco a lei una buona colazione- disse rispondendo al sorriso della ragazza.
    La ragazza prese a mangiare il suo cornetto caldo immergendolo di tanto in tanto nella sua tazza di caffè macchiato. Finì la colazione in meno di cinque minuti, Tom rimase ad occhi aperti per quanto la ragazza possa mangiare così velocemente.
    -Sei una porca Jo.
    -Senti chi parla, è arrivato miss finezza.
    -Dio dammi la forza di stare calmo per favore sennò oggi sarei tentato di uccidere una cristiana- disse pregando guardando il soffitto.
    -Ahahha Tom sei unico.
    - Grazie grazie- disse alzandosi dal letto prendendo per una mano la ragazza facendola rizzare- Allora cosa facciamo oggi madame?- disse inchinandosi
    La ragazza sorrise e tornando seria disse- Ti va di andare nella piscina dell’hotel?
    -Va benissimo
    -Ok,allora mentre io mi preparo,tu và ad avvisare gli altri.
    - Si, ti aspettiamo nella hall alle dieci e mezza- prese la ragazza per un fianco e le baciò una guancia- A dopo- fece per andarsene via.
    -Si- sorrise.
    Si sedette sulla poltrona e cominciò a pensare. Si chiese per quale motivo stesse così bene con Tom ? Per quale motivo non avesse mai rifiutato un suo invito? Perché le batteva il cuore quando quelle labbra carnose si posavano sulla sua tenera guancia?
    La ragazza scosse il capo come se volesse liberarsi da quei pensieri, lei amava Gustav e di certo non poteva tradirlo neanche con il pensiero,non lo avrebbe mai fatto,mai.
    -Tom è solo un amico, solo un buon amico!- sussurrò tra se e se aprendo l’anta dell’armadio per recuperare il suo costume da bagno.

    **
    C’era molto sole quella mattina, Johanna distesa sulla sdraia veniva accarezzata dall’aria pura di Monaco mentre ammirava i ragazzi intenti ad annegarsi.
    -Treguaaa - disse Bill portando le mani avanti facendo fermare Tom e Georg .
    Il moro si fermò ormai stanco di quel gioco che proseguiva da un bel po’, il bassista invece sembrò non ascoltare le parole del vocalist ed ecco che ricominciò la guerra tra i due.
    Tom intanto nuotò sino ad arrivare a Jo, pose le braccia sul bordo della piscina.
    -Ehi Jo non fare la cogliona, entra.
    -No Tom non ne ho voglia- disse la ragazza sedendosi sul lettino
    - Weber si alzi immediatamente o sarò costretto a venirla a prendere con la forza- disse Tom elevandosi uscendo dall’acqua
    - Tom non ci provare- disse la ragazza vedendolo avvicinarsi
    -O si invece- annuì con in viso un sorriso
    Johanna cercò di scappare ma il ragazzo fu più veloce di lei, la prese e se la scaraventò addosso correndo poi sul bordo della piscina.
    -Sei pronta?- disse Tom stringendola più a se
    La ragazza non rispose, si limitò solo a scalciare e a brontolare qualcosa.
    Lui piegò le ginocchia e saltò, in un attimo si trovarono tute e due immersi nell’acqua gelida.
    -Tom io ti ammazzo- disse la ragazza saltandogli al collo cercando di affogarlo
    -Ahaha non riuscirai mai ad affondarmi.
    -Cazzo è freddissima - rabbrividì
    -Vieni qui- Tom abbracciò la ragazza, le cinse la vita con le sue grandi mani e fece aderire il suo corpo a quello della mora.
    Johanna non riuscì a distaccarsi minimamente da quell’abbraccio, le loro pupille si incontrarono, si guardarono a lungo, sguardi penetranti, dolci e di comprensione.
    -Sei davvero bella- disse Tom fissando quelle iridi color nocciola.
    La ragazza abbassò lo sguardo dal troppo imbarazzo –Grazie.
    -Senti Jo, io devo dirti una cosa- si distacco dalla ragazza e si guardò intorno come se volesse evitare il suo sguardo
    -Dimmi.
    -Non voglio dirtelo qui, non mi sembra il posto adatto. Stasera hai da fare?
    -Dovrebbe tornare Gustav questa sera quindi non penso di essere disponibile.
    -Va bene, te lo dirò domani quando avrai tempo.
    -Tom se hai qualche problema non esitare a chiedere aiuto,io sono qui per questo- disse la mora preoccupata
    - Non stare in pensiero per me- il ragazzo si fermò un attimo- devo parlarti solo di una ragazza- la fissò
    - Allora non ho da preoccuparmi- disse sollevata
    - Tranquilla- le pizzicò una guancia
    La ragazza sorrise.
    Intanto Bill e Georg stavano progettando uno dei loro piani malefici e difatti nuotarono senza farsi vedere sino ai due e da sotto l’acqua li presero per le caviglie facendoli immergere completamente. Continuarono sino all’ora di pranzo in quel modo,erano dei piccoli bambini in preda all’esaurimento,sembrava non avessero mai abbandonato il loro lato infantile, rimasto e coltivato nel tempo.

    **

    Gustav sarebbe tornato nel tardo pomeriggio . A prenderlo alla stazione fu Agnese che oramai era diventata per tutti come una seconda mamma.
    In un certo senso la band era entusiasta che lei fosse entrata a far parte del cast, era una donna fantastica difatti i ragazzi si accorsero che David da quando la conosceva si comportava in altro modo, era più attivo,felice,dinamico.
    -Ehi Gustav sono qui- disse alzando il braccio per farsi vedere
    -Agnese- esclamò andandole incontro- Johanna?- chiese premuroso
    - Jo è in hotel, era molto stanca dato che è stata tutta la mattinata in piscina.
    -Ah bene.
    -Da qui- la signora prese una delle sue valigie- vogliamo andare?
    -Si- sorrise
    Uscirono dall’aeroporto ed era ad aspettarli una macchina nera che li avrebbe riaccompagnati in albergo.
    -Come sta tua nonna? -
    -Amoreeeeee- la ragazza gli saltò addosso appena fece irruzione nella stanza.
    Gustav fece cadere con non curanza le sue valigie a terra per poterla baciare ardentemente come se volesse recuperare i giorni perduti.
    -Piccola mia non immagini quando tu mi sia mancata- disse accarezzandole il viso per poi riprenderla a baciare.
    -Anche tu- disse con mezzo fiato
    Si abbandonarono come non mai e cedettero al vortice della passione. Gustav entrò in lei , spingendo sempre più, era assetato di quel corpo così perfetto. Le era mancata davvero tanto,difatti le sue spinte si fecero sempre più irruente e provocarono un senso di piacere nella ragazza. La sentiva gemere, piccoli lamenti che la facevano andare su di giri, una sensazione di liberazione quando entrava in lei.
    I due innamorati rimasero avvinghiati per tutto il resto del pomeriggio, i polpastrelli del batterista si posarono sulla sua coscia andando in su e giù arrivando poi fino alla sua pancia. Quel pomeriggio stettero sempre insieme riposando sul letto,coscienti dell’amore che li univa.
    Nel frattempo Tom era sulla sua terrazza a fissare la grande città illuminata di Monaco,dando spazio ai suoi pensieri.
    Chiuse gli occhi e si fece cullare dall’aria fina di quella città.
    Riaprì gli occhi,l’unica cosa che lo rilassasse era starsene su quel balcone fissando un qualcosa di non identificato, era anche così che trovava ispirazione per la sua musica, i rumori dell’esterno potevano essere per lui,un puro e semplice suggerimento.
    -Ehi Tom –disse il gemello dopo aver fatto irruzione nella sua camera
    - Dimmi – disse facendo capolino nella stanza
    - Ti và di andare a cena con tutti i ragazzi questa sera?
    -Non ne ho voglia- disse tornando di fuori,ma stavolta fu seguito dal fratello
    -Tom.
    - Bill non cambierò idea, non ho voglia,punto- disse appoggiando le mani alla ringhiera
    -Almeno non mentire a tuo fratello ! Che cosa credi che io non me ne sia accorto?- disse mettendosi a sedere su una sedia,lì fuori.
    -Non capisco a cosa tu ti stia riferendo- disse portando lo sguardo da una parte all’altra.
    -Lo sai benissimo che mi sto riferendo a Johanna – si alzò dalla sedia e si avvicinò a lui – Si vede nel modo in cui la fissi, nel modo in cui l’abbracci che sei ossessionato da lei .
    - Bill- abbassò il capo e prese un gran respiro- io non posso essermi innamorato di lei,non posso,non devo- strinse forti le mani in due pugni.
    -Tom forse è arrivato il momento che io ti dica questa cosa. In tutti questi anni non ho fatto altro che sperare che mio fratello si innamorasse, che anche lui sentisse le farfalle nelle stomaco,che anche lui capisse cosa significasse davvero amare, cosa significasse provare dei veri sentimenti nei confronti di una ragazza. Tom io non voglio obbligarti a fare delle scelte di cui poi potresti pentirti,ma devo confessarti un segreto, innamorarsi è la cosa più bella che esista, non permettere che la paura di perdere Johanna ti impedisca di amarla, non farlo mai accadere Tom – pose la mano sulla sua spalla.
    - Non riuscirò mai ad averla Bill, lei ora è innamorata di Gustav ed io non posso intralciargli la vita- il ragazzo abbracciò il fratello, aveva bisogno di lui, la sua unica ragione di vita.
    -Devi credere nel tuo amore per lei,devi crederci fin in fondo.
    Tom si distaccò e lo fissò negli occhi- Grazie, sono contento di avere un fratello come te- disse soddisfatto
    - Tom io voglio solo che tu sia felice- gli sorrise – Allora sei dei nostri questa sera?
    -Si.
    -Bene. Avvertirò anche gli altri, tu cerca di fare in fretta a prepararti.
    -Ok- Bill fece per andarsene.
    Quel giorno il chitarrista capì che mai nella vita ci si doveva arrendere,soprattutto se in mezzo c’erano dei veri sentimenti.
    Sapete,a volte ci sembra che l’amore sia molto lontano da noi e non sia come ce lo aspettavamo,ma in realtà è proprio dietro l’angolo, è lì fermo in attesa di conoscerti.
    L’amore è una cosa meravigliosa,puoi disprezzarlo solo fin quando non lo vivrai e quando accadrà ti rimangerai tutto ciò che,fino a poco tempo fa,dicevi sul suo conto.
    Tom era proprio in questa situazione, lui sprezzava l’amore. Era il classico ragazzo di una botta e via, non credeva di potersi mai innamorare,ma Johanna fece sì che tutto questo non esistesse più. Lei,la ragazza dei suoi sogni,la ragazza che tutti vorrebbero accanto, bella, buona, simpatica, fastidiosa. Il chitarrista accettava ogni suo minimo difetto, ogni sua particolarità,l’adorava per come era. Era stata sempre se stessa sin dal primo incontro, differentemente dalle altre che usavano Tom solo per farsi pubblicità o per vantarsene.

    **
    La sera passò velocemente, i ragazzi andarono a cena in una pizzeria italiana, che gli aveva consigliato Johanna.
    Loro amavano il cibo italiano,soprattutto se si trattava di schifezze.
    Stettero molto bene, Tom seguì il consiglio di Bill e così facendo si comportò da persona normale,senza far intendere il suo debole per Jo.
    I ragazzi parlarono delle loro prime esperienze,della loro prima bugia,scappatella amorosa e ben altro.
    Parlarono anche di come,ultimamente, fosse felice David , questo tutto grazie alla sua fidanzata Agnese. Poterono confermare che il loro incontro sia stato scelto dal destino, se quella intervista fosse stata affidata a qualche altra impiegata non avrebbe mai conosciuto lei,la ragazza che aspettava da molti anni e da cui non si sarebbe mai separato. Perché? Perché Agnese riusciva a dargli ciò che le altre donne non riuscivano a dargli. Era brillante, simpatica,dolce e non mancava quel pizzico di follia. I due si completavano, Agnese vedeva in lui l’uomo che aveva messo alla luce Johanna che,purtroppo,aveva ricevuto la chiamata dal signore. David vedeva in lei,quell’affetto che,fin dall’infanzia gli era mancato avendo avuto sempre una madre rigorosa.
    Tornarono in hotel verso mezzanotte,poiché i ragazzi la mattina si sarebbero dovuti svegliare presto per poi andare nel loro studio di registrazione.
    -Hey ragazzi noi andiamo – disse Gustav prendendo per la mano Jo.
    -A domani- li salutarono Bill e Georg con un alzata di mano.
    Il vocalist gettò un’ occhiata al moro e fece intendere di dover salutare i due.
    -Si. A domani – accennò un sorriso.
    Gli innamorati scomparvero dietro le porte di quell’ascensore. Triste,malinconico, disperato, straziato era il cuore di Tom. Come poteva stare le giornate intere senza lei? Come poteva resistere ai baci che si scambiavano? Forse la convinzione di poterla avere cominciò a farsi sempre più debole,ma ricordò precisamente le parole del fratello,le aveva bene scolpite nella sua mente-Devi credere nel tuo amore per lei, devi crederci fino in fondo- quelle parole se le sarebbe sempre portate con se, erano incoraggianti per lui, sia perché a dirgliele fu il fratello e sia perché ancora un po’ credeva in loro due. Almeno sperava che Johanna un giorno tornasse. Tom doveva solo essere paziente,un giorno anche lui avrebbe avuto la sua grande occasione.
    -Ehi Tom- non rispose ancora immerso nei suoi pensieri- Tom –il suo amico Georg richiamò la sua attenzione alzando poco più la sua voce- andiamo dai.
    -Arrivo- raggiunse i due che stettero per salire le scale, dato che non ne valeva la pena prendere l’ascensore essendo occupato.
    Arrivarono al loro piano,sfiniti, senza fiato e assetati. Ora che ci penso, i ragazzi erano dei veri e propri spompati, non reggevano più di 5 rampe di scale. Certamente fare attività fisica era l’ultima cosa a cui avrebbero pensato.
    Ora torniamo a noi. I tre si salutarono dandosi la buona notte. Entrò nella sua stanza e si abbandonò sul letto, stanco di tutti quegli impicci,di quelle emozioni. Non sapeva cosa fare,il pensiero che Johanna avrebbe trascorso la nottata con Gustav lo distruggeva, ma lui doveva essere forte,doveva resistere fino alla fine e vincere quella battaglia.
    Senza volerlo, si addormentò sul letto,ma fu subito svegliato dalla vibrazione del suo cellulare.
    Cercò di prenderlo,ancora assonnato, lo estrasse da quelle grandi tasche e pose gli occhi sul display.
    Rimase,come posso dire, sconvolto o forse anche sorpreso da quell’sms.
    Il mittente era Johanna.
    -Ciao Tom, forse ora starai dormendo,ma non importa. Devo dirti delle cose . Ti ringrazio per questi giorni, ti ringrazio per il vestito,per i sorrisi, per le nostre lunghe chiacchierate che in un certo senso mi hanno fatta capire ciò che sei. Forse per te non sarà la stessa cosa,ma io sento di avere bisogno di te come amico,quell’amico che non ho mai avuto e che riesce sempre a tirarmi su di morale. Sei davvero importante per me, spero che io lo sia anche. Ti ricordo signorino che domani dovrai parlarmi di quella ragazza che ti fa stare così tanto teso in questi giorni.
    Buona notte amico mio, Ti voglio bene !


    Sorrise e cominciò a pigiare quei tasti così velocemente, quasi fosse sicuro di tutto ciò che doveva dirgli.

    -Sono contento che ti sia divertita questi giorni in mia compagnia. Grazie di esserti ricreduta e grazie anche di avermi perdonato dopo tutto ciò che ti ho detto e fatto. Spero che non mi abbandonerai mai, sono stato davvero bene con te questa settimana. Ora che ci sarà Gustav non sarà più lo stesso, ma cercherò sempre di proteggere la mia cara amica.
    Notte bella !

    Chiuse il cellulare e lo posò sul comò ,accanto al suo letto. Perché Johanna sapeva essere così dolce? Quei messaggi,quei sorrisi,quelle chiacchierate fecero sì che lui non si distaccasse mai da lei. Anche se un giorno avesse voluto distaccarsene, non ci sarebbe riuscito poiché per la prima volta il ragazzo si innamorò.
    Ma ora la cosa che temeva di più era ciò che doveva dirgli il giorno dopo. Ricordate quando nella piscina Tom disse a Jo che le doveva parlare di una ragazza? Secondo voi cosa farà? Le avrebbe detto tutto o si sarebbe inventato una delle sue balle?


    Ecco come promesso il mio 7 settimo capitolo ! Spero vi piaccia **
     
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  14. Dark_bmbakaulitz
     
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    Amore sono la prima *-*..l'ho letto tutto d'un fiato**..mi è piaciuto tanto tanto tanto tanto.ho detto tanto?xD Beh sai che io sono dalla parte di Tom ù_ù(ovvio xD)..anche se dopo mi dispiacerebbe per Gusti**!Beh..è solo da vedere e non vedo l'ora ** Ti amo tanto <3
     
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  15. •Frey_
     
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    Amoreee** grazie tanto tanto tanto tanto xD
    TiAmo anche io <3
    Nei prossimi capitoli ci sarà una cosa che stravolgerà la situazione sentimentale! Ho detto troppo (:
     
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48 replies since 2/7/2010, 11:05   1186 views
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