The love that you give me!!

Tom era il suo respiro di vita, un amore unico e perfetto da cui MAI sarebbe fuggita.

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  1. •Frey_
     
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    Titolo: The love that you give me

    Autore: •Frey_

    Generi: Commedia romantica.

    Avvisi - Angst - Fluff - Lemon - Lime - - Blood.

    SPOILER (click to view)
    Le scene di sesso sono sotto spoiler !


    Raitings- PG

    Personaggi principali : Johanna - Tom - Gustav - Agnese - Melany - Rosalie

    Capitoli: 1|2|3|4|5|6|7|8

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    Capitolo 1°






    Johanna è stata sempre una ragazza socievole, felice,estroversa e disponibile,una fanciulla davvero adorabile. La solita ragazza di città con i suoi numerosi difetti,vizi, pecche e chi più ne ha più ne metta.
    Visse fino all’età di dodici anni in Italia,ma in seguito alla morte del padre che era il suo respiro di vita,il suo calore,il suo stesso sangue,dovette trasferirsi con sua madre,Agnese,in Germania precisamente a Monaco dove aveva trovato un lavoro da giornalista.
    Johanna era contraria al trasferimento,ma fu l’unica soluzione visto che la madre non poteva più vivere in quella villa poiché ogni minimo angolo della casa le ricordava suo marito e inoltre con il suo nuovo lavoro c’era la possibilità di mantenere gli studi della ragazzina e di assicurarle un lavoro decente.
    All’inizio le fu molto difficile relazionarsi con le persone e farsi nuove amicizie , non sapeva ancora molto bene il tedesco e non aveva attraversato del tutto la morte del padre.
    Ma tutto venne sistemato grazie agli innumerevoli sforzi della madre una donna molto spiritosa, giovanile,elegante che aveva un rapporto molto amichevole con Johanna la quale le raccontava tutto, insomma Agnese era diventata negli ultimi anni la sua migliore amica.
    Alla fine Jo capì che se avrebbe continuato con quella apatia,depressione non avrebbe concluso mai un bel niente e tanto meno si sarebbe integrata nella società.
    Ora Johanna ha diciannove anni,finalmente è tornata ad essere la ragazza di prima,una ragazza intraprendente,disarmante,folle,dolce e soprattutto molto bella.
    E’ alta circa un metro e settantacinque, di corporatura esile, con i suoi lunghi capelli neri, una ragazza dai lineamenti dolci ,la sua pelle color pesca. La sua fronte è coperta da una frangetta che ancor più mette in risalto i suo occhi color nocciola.
    E’ al quinto anno di superiori e quest’anno avrà la maturità , ma non la preoccupava molto perché aveva sempre studiato e aveva molta logica a differenza delle sue amiche Rosalie e Melany che erano delle sfaticate di prima categoria. Rosalie e Melany furono le prime persone con cui lei strinse amicizia appena arrivata in Germania, le ritiene come fossero delle sorelle adottive,l’unica cosa che non avrebbe mai distrutto era la loro bellissima,pura e sincera amicizia.


    **



    - Johanna svegliati-disse Agnese mentre metteva a riscaldare il latte- o faremo tardi.
    - Mha mamma ho sonno- disse Jo rigirandosi infastidita nel letto- poi oggi ho anche assemblea.
    -Figlia mia tu andrai scuola e niente scuse- disse dolcemente alla figlia che già aveva fatto capolino in cucina ,spostandole la frangetta e dandole un bacio in fronte.
    -E va bene- sbuffò lei.
    Dopo aver fatto velocemente colazione , si recò frettolosamente in camera aprendo il suo armadio, prese un jeans e una t-shirt attillata che aderiva perfettamente alle curve del suo corpo,si passò un colpo di piastra e si diede una risistematina.
    -Amore ti aspetto in macchina,cerca di fare in fretta- disse Agnese.
    -Si mamma ho quasi finito – rispose la ragazza mentre si aggiustava la frangetta allo specchio.
    Dopo essersi coricata la borsa sulle spalle uscì da casa e raggiunse sua madre che l’aspettava fuori dal portone con la sua auto già in accensione .
    -Buon giorno piccola-disse Agnese.
    -Giorno- rispose Johanna.
    -Allora oggi non farete niente a scuola giusto?
    -Si oggi tutta pacchia- rispose la figlia sbadigliando poco dopo- ma non ne avremmo ancora per molto visto che gli esami si stanno avvicinando-
    -Dai non pensarci sei stata sempre una studentessa modello, di cosa dovresti preoccuparti?- disse Agnese accarezzandole una guancia.
    -Di nulla,ma la tensione è tanta e tu sai benissimo che quando sono agitata faccio tutto il contrario di ciò che avrei dovuto fare- respirò profondamente- mi auguro che tutto vada per il meglio-
    Tranquilla piccola mia ci saranno le tue amiche a darti forza e puoi contare anche su di me- le disse guardandola negli occhi-
    La ragazza le mandò un bacio come in segno di gratitudine.
    La mamma aveva sempre il potere di farle tornare il sorriso.
    Piccola svegliati, siamo quasi arrivate-disse la donna accarezzandole un braccio.
    Johanna aveva lo stramaledetto vizio di addormentarsi in macchina ogni mattina, forse era troppo stanca visto che la sera andava a dormire molto tardi o se ne stava davanti alla televisione facendo zapping e andando alla ricerca di un programma che la divertisse o era al telefono con l’amica Rosalie la quale era una vera e propria chiacchierona.
    Scese dall’auto salutando la madre con un bacio sulla guancia e raggiunse le sue amiche che ogni giorno l’aspettavano davanti al parchetto della scuola.
    Melany appena vide l’amica arrivare le saltò addosso dato che era più di una settimana assente per via dell’influenza mentre Rosalie salutò con una alzata di mano e con un sorriso smagliante Agnese che stava per andarsene a lavoro.
    Dio mio quanto mi sei mancata in questa settimana Jo - disse Melany.
    -Anche tu tesoro, davvero tanto!
    Ei io chi sono pinco pallino,non ti sono mancata?- disse sorridendo Rosalie.
    -Ma se sei stata sempre dentro casa a parlare con mia madre mentre ti preparava delle belle tisane !-rispose la mora ridendo.
    -Dettagli Jo dettagli- disse la bionda facendo l’occhiolino all’amica.
    Melany e Rosalie erano delle amiche fantastiche , loro erano le uniche di cui poteva fidarsi perché oramai il rapporto che le legava non era una semplice amicizia, ma era come se nelle loro vene scorresse lo stesso sangue come se fossero sorelle.
    Durante la mattinata non fecero altro che parlare della loro preoccupazione per la maturità, a Melany preoccupava molto l’esame orale visto che era una tipa molto emotiva mentre Rosalie e Johanna avevano timore delle prove scritte.
    Si misero d’accordo per stabilire dei giorni in cui potessero studiare insieme visto che avrebbero dato entrambi gli esami lo stesso periodo.
    La campanella dell’ultima ora avvertì la fine della scuola.
    Le ragazze si salutarono dandosi appuntamento per il pomeriggio in cui avrebbero dovuto studiare insieme.
    Melany e Rosalie si incamminarono verso casa mentre la mora attendeva l’arrivo della madre mentre sedeva su una panchina.
    -Cavoli oggi è una giornata davvero bella- pensò tra sé e sé- ma dovrò passarla a studiare visto che non ci tengo ad essere bocciata-sbuffò appena.
    La rassicurava il fatto che avrebbe studiato in compagnia delle sue migliori amiche.
    Sentì il clacson suonare e ciò la distolse da tutti i suoi pensieri.
    -Eccomi mamma- salì in auto sorridendole- come è andata a lavoro?
    -Bene anche se questo fine settimana sarà sicuramente straziante. Come è andata a scuola invece?
    -Bene io,Melany e Rosalie ci siamo messe d’accordo per studiare insieme. E’ un problema per te averle a casa questi giorni ?
    -Nono falle anche venire, sono felice di lasciarvi casa libera- sorrise alla figlia.
    -Sei fantastica madre- annuì.
    -Modestamente figlia mia.
    Scoppiarono tutte e due a ridere, era bello sapere che tra loro c’era così tanta complicità, erano veramente unite.
    Finalmente quella giornata era terminata,Johanna era tremendamente stanca non riusciva a reggersi in piedi, dopo un intero pomeriggio a studiare con le sue amiche sì lavò,si mise in pigiama e si infilò sotto le coperte del suo confortevole letto.

    **



    Oggi Agnese avrebbe avuto un importante intervista da fare perciò dopo aver accompagnato la figlia a scuola si affrettò a raggiungere David Jost il manager dei Tokio Hotel che l’aspettava nel bar dell’hotel in cui alloggiavano.
    Arrivata in albergo la donna fece capolino nella hall chiedendo del signor Jost e l’addetto alla reception indicò il manager che era seduto su una poltrona mentre sfogliava il suo quotidiano.
    David vide una donna avvicinarsi,abbassò il giornale rimanendo sbalordito da quel ben di dio che si ritrovò lì davanti. Non gli era mai capitato di parlare con una intervistatrice così bella ed affascinante.
    David si alzò presentandosi e in seguito la fece sedere gentilmente.
    I due parlarono,si accordarono,risero, tutto avvenne mentre sorseggiarono il loro caffè caldo.
    - Accidenti- esclamò Agnese
    -Che succede?- disse preoccupato l’uomo
    -Sono quasi le due e tra poco mia figlia uscirà da scuola, me ne ero completamente scordata.-portò una mano sulla fronte.
    -Tranquilla non c’è problema,manderò uno dei miei ragazzi a riprenderla.
    -Grazie mille David.
    Estrasse il cellulare dalla tasca e compose il numero di uno dei suoi ragazzi.
    -Ehi Tom sono David mi devi fare un piacere;la vostra intervistatrice non può andare a prendere la figlia a scuola. Potresti farti accompagnare e andarla a prendere tu? La via è Tiergarten numero dieci. La ragazza si chiama Johanna Weber.
    -Va bene David consideralo fatto- rispose il moro.
    -Grazie a dopo- lo salutò chiudendo la chiamata.
    Agnese ringraziò per l’ ultima volta l’uomo dopo di che tornarono a parlare.
    Tra i due come già avrete immaginato stava nascendo un bel feeling.
    Intanto Tom arrivò in meno di dieci minuti alla scuola, fece scendere il suo autista sussurrandogli all’orecchio il nome della ragazza.
    L’uomo in giacca e cravatta, molto distinto bussò alla porta del preside chiedendo di far uscire dalla classe una certa Johanna Weber, il preside acconsentì.
    - Johanna tua madre non è potuta venire perciò dovrai andare con l’autista che ti sta aspettando fuori- disse il preside
    - Ah bene signor preside-
    Johanna uscì dalla classe salutando prima le sue due amiche e ricordando loro l’appuntamento dei giorni seguenti e poi tutta la classe augurandole un in bocca a lupo per l’esame visto che quello era l’ultimo giorno di scuola.
    Il preside l’accompagnò fino alla macchina,fuori dalla quale c’era l’autista che appena la vide avvicinarsi aprì la portiera e la pregò di salire con un gesto di mano.
    Johanna entrò dopo aver dato il buongiorno all’uomo giacca e cravatta, ancora ignara di chi ci avrebbe trovato dentro.
    Johanna sgranò gli occhi,davanti a lei giaceva il ragazzo più amato al mondo,il ragazzo che molte persone desideravano e che molte ragazze avrebbero voluto possedere.
    Lei era abituata a vederlo dietro uno schermo o stampato su una rivista di musica e mai si sarebbe immaginata di trovarselo lì davanti.
    Cavolo era seduta accanto al famosissimo Tom Kaulitz, non capita mica tutti i giorni!!
    -BuonGiorno- disse il moro sorridendole.
    -Cia..ciao – non riusciva a parlare per quanto ancora potesse sembrarle strana quella situazione.
    -Ciao io sono Tom.. – il ragazzo venne interrotto subito da lei che continuò la frase.
    - Si Tom Kaulitz il chitarrista dei Tokio Hotel so bene chi sei, ho sentito spesso parlare di te e della band- disse sorridendo al ragazzo- piacere io sono Johanna- stringendo la mano a quella del ragazzo.
    -Piacere- fissò intensamente quelle iridi color nocciola proprio come quelle le sue.
    La ragazza arrossì poiché Tom quando le parlava la fissava come se dovesse ispezionarla. Si susseguirono attimi di silenzio in cui la ragazza per non sentirsi troppo in imbarazzo cercava di porre lo sguardo fuori dal finestrino, la stessa cosa fece il ragazzo.
    -Quando ci sarà l’intervista?- chiese la ragazza scostando il viso dal finestrino rompendo quell’inutile silenzio
    -Ci sarà domani mattina sul tardi- rispose
    -Ah perfetto.
    -Quanti anni hai?-disse il moro curioso
    -Ho diciannove anni e quest’anno ho la maturità. Lo studio mi sta davvero uccidendo -disse la mora
    -Ti capisco. La mia ora preferita era quella di educazione fisica- sorrise divertito il moro facendo ridere la ragazza.
    A Tom piacque molto Johanna perché anche se era un personaggio famoso questo non riuscì a metterla minimamente in difficoltà eppure qualunque ragazza si sarebbe imbarazzata ma lei no, la mora riteneva Tom come un qualsiasi ragazzo che si guadagnava da vivere suonando una chitarra nella band dei Tokio Hotel e non lo considerava un dio disceso dal cielo.
    Arrivarono presto in albergo visto che non c’era molto traffico. Johanna si fermò davanti la hall mentre il ragazzo prenotava una stanza d’albergo per le nuove arrivate.
    -Ehi Tom ti dispiace se vado a salutare mia madre?
    -Si vai tranquilla,ti aspetto lì- le disse il ragazzo indicando il bar.
    -Faccio subito.
    La ragazza andò da Agnese la quale le presentò David. La madre l’avvisò che sarebbero rimaste per due giorni lì in hotel visto che la sera dopo l’intervista David aveva invitato la donna a cena.
    -Che cosa? Mamma io devo studiare con Melany e Rosalie domani-disse preoccupata la ragazza.
    Agnese si scusò con David si alzò dalla poltrona e portò la figlia poco più in là.
    -Piccola lo so che non ti vorresti sentir dire queste cose ma è da questa mattina che non riesco a discostarmi dai discorsi di David. Ne sono veramente attratta quindi per favore cerca di restare con me questi giorni- sussurrò piano alla figlia avendo paura che qualcuno la sentisse.
    -Mamma- proferì la figlia con gli occhi lucidi guardando le iridi verdi della madre- scusa non potevo immaginarmi questo. Rimarrò questi due giorni con te,per le mie amiche non c è problema posso rimandare l’appuntamento- abbracciò la madre.
    -Grazie! Ero certa che avresti capito.
    Johanna si incamminò verso Tom che nel frattempo si era scolato una lattina di Red Bull seduto sul divanetto.
    Si mise a sedere accanto al moro che gli fece spazio, poi prese il cellulare dalla tasca dei sui jeans e mandò un messaggio a Rosalie e Melly.
    Il ragazzo incuriosito fece finta di bere e scorse lo sguardo sul display.
    -Chi è il fidanzatino che ti cerca?- chiese Tom sorseggiando il suo Red Bull -
    - Oh no e poi non sono fidanzata. Sto scrivendo un messaggio alle mie amiche visto che le avevo promesso che avrei studiato con loro ma Agnese mi ha detto che dovremmo fermarci qui sino a lunedì.- gli proferì la mora riportando lo sguardo sul cellulare.
    -Ah benissimo allora chiederò a David se stasera potrai venire con noi in un locale. Ti và?- disse il moro sorridendo alla ragazza.
    - Si buona idea. Mi farebbe molto piacere conoscere anche gli altri.
    Tom annuì appena, era molto eccitato per quella sera perché dopo la festa avrebbe avuto l’occasione di darci dentro un po’con lei visto che era una bellissima ragazza.
    __________

    Bene ragazze questo è stato il primo capitolo! Spero vi sia piaciuto se volete lasciate qualche commento. I prossimi capitoli saranno più curiosi.
    Un bacio :flap:

    Capitolo 2°




    La serata tanto attesa da Tom arrivò. Aveva pianificato tutto l’avrebbe portata in discoteca,l’avrebbe fatta divertire e poi ci avrebbero dato dentro tutta la notte.
    Il moro uscì dalla sua stanza e si recò da Johanna bussando alla sua porta.
    -Chi è?
    - Ehi sono Tom potresti aprirmi?- disse il moro
    La serratura scattò all’istante. Tom stette a guardare la mora sbalordito dalla sua bellezza,dalla sua semplicità anche nel vestire.
    Johanna era splendida con quei jeans attillati,quella camicia di seta bianca che metteva in risalto le curve del suo fisico e con dei tacchi in pelle scamosciata.
    -Ehi che ci fai qui? L’appuntamento era alle dieci- proferì la ragazza
    -Si scusami ma non avevo niente da fare perciò ho pensato di venire in anticipo.
    - Ah ok. Io comunque sono già pronta- disse la ragazza
    - Uhm bene. Ti và di conoscere i ragazzi? Si sono appena riuniti nella stanza di Bill .
    - Si per me va bene. Dammi solo qualche minuto- le disse la ragazza recandosi in bagno.
    - Fai con comodo- disse mettendosi a sedere sulla poltrona fissando il sedere della ragazza che scomparve poco dopo dietro la porta.
    -Cazzo che culo- esclamò il ragazzo strizzando gli occhi.
    -Sono pronta possiamo andare- disse uscendo dal bagno
    -Andiamo.
    Uscirono dalla stanza e raggiunsero Bill,dalla camera del vocalist si sentivano delle urla perfetto segno di tre ragazzi che stavano facendo a botte.
    Tom bussò alla porta- Bill apri- urlò
    -Arrivo.
    -Bill c è in corso una gara di wrestling qui dentro per caso? .
    - Sono Georg e Gustav che stanno davanti alla play station e stanno combattendo contro il drago rosso- si portò una mano sulla fronte scuotendo la testa.
    -Tu devi essere la figlia dell’intervistatrice che è appena uscita con quel figone di David giusto?- disse a Jo sorridendogli poco dopo
    -Si piacere Johanna – disse stringedogli la mano
    -Io sono Bill. Entrate dai.
    Raggiunsero i due che erano alla play station interrompendo l’inutile lotta a cui stavano giocando.
    -Ragazzi vi presento Johanna la figlia della nostra intervistatrice- esclamò Bill contento.
    Georg e Gustav bloccarono subito la partita,si alzarono di scatto non volevano che la ragazza avesse di loro un giudizio negativo.
    -Piacere ragazzi. Io sono Johanna!
    - Georg tanto piacere.
    - Gustav molto lieto. Spero che tu possa passare una bella serata in nostra compagnia.
    -Grazie Gustav sei molto gentile-
    Tom interruppe i ragazzi dicendo che era ora di andare al locale.
    Dopo aver preso cellulari e portafogli uscirono dalla stanza che Bill chiuse con la carta magnetica.
    Usciti dall’albergo si diressero verso l’auto di Tom salirono sulla grande Cadillac nera, ai posti avanti stettero i gemelli mentre la ragazza sedeva dietro tra Georg e Gustav.
    Gustav e Johanna si scambiarono sorrisi e occhiatine,entrambi erano imbarazzati.
    Arrivarono dopo una ventina di minuti al locale,Johanna fu aiutata a scendere la macchina dal biondo che la prese per una mano.

    **



    David e Agnese nel frattempo sedevano al ristorante più prestigioso di Monaco.
    La donna indossava un vestito blu che si sposava perfettamente con il suo corpo,dei tacchi neri e una coda alta per mettere in risalto il suo viso angelico sul quale spuntavano due occhioni verde chiaro.
    Agnese era molto agitata visto che dopo la morte del marito non provò ad uscire con nessun uomo a parte i suoi colleghi di lavoro,ma per David la cosa era diversa, lei provava qualcosa nei suoi confronti ,delle strane sensazioni.
    -Buona sera signori. Cosa vi porto?- chiese l’uomo di servizio
    -Per me rigatoni con pomodoro melanzane e ricotta salata- si rivolse al cameriere scostando gli occhi dal menù
    -E per lei signorina?
    -Una zuppa inglese grazie- sorrise al servente
    -Vorremmo anche lo champagne più buono che avete- disse David
    -Perfetto- disse lasciandoli soli al tavolo
    -Allora dimmi un po’ di te – proferì sorridendo alla donna
    - Bhe cosa vuoi che ti dica David? Sono nata in Italia da una famiglia benestante, mio padre era il direttore di un azienda mentre mia madre una casalinga. Ho studiato lingue alle superiori poi ho intrapreso la carriera giornalistica. Ho conosciuto mio marito proprio grazie al mio lavoro,un giorno mi avevano dato l’incarico di fare un intervista in un negozio di elettronica il più prestigioso forse della nostra zona ed è lì che c’è stato il colpo di fulmine. Ho avuto Johanna all’età di 22 anni, lei è stata una ragazzina sempre composta,dolce e sensibile proprio come lo è ora ed amava molto l’Italia - raccontò la donna guardando David che la stava ascoltando beatamente
    -Perché amava?
    - Vedi mio marito è morto nel 2003 a causa di un infarto infatti ci siamo trasferite qui in Germania con l’intenzione di lasciarci tutto alle spalle e anche perché mi avevano offerto un posto di lavoro molto sicuro-
    -Mi dispiace - disse imbarazzato poggiando la sua mano sulla coscia di Agnese.
    -Tranquillo David non potevi saperlo-accennò un sorriso lasciando scivolare la sua mano su quella del manager ancora poggiata sulla sua coscia.
    -Tu invece?
    - Bhè non c’è molto da dire della mia vita. Sono nato ad Amburgo,la mia infanzia non è stata come quella degli altri ragazzini perché i miei genitori si sono separati e poco dopo mio padre morì.
    Comunque sia mia madre mantenne tutti miei studi universitari senza l’aiuto di nessun parente,il mio sogno è stato sempre quello di diventare un manager e sembra che io ce l’abbia fatta.
    Grazie al mio lavoro ho conosciuto delle persone fantastiche,con i ragazzi sembra che il tempo non trascorri mai, ti mettono carica,ti fanno sentire giovane,siamo molto legati. Siamo come una famiglia ormai- affermò.
    Il cameriere arrivò con le ordinazioni, i due mangiarono,scherzarono,si raccontarono di tutto,c’era davvero molta complicità. Si prospettava davvero una bella serata.



    Entrarono nel locale, un posto tranquillo dove si ascoltava buona musica.
    Si sedettero su un divanetto prenotato in mattinata da David.
    -Pronti a fare baldoria- urlò Bill già eccitato
    Risposero tutti in coro con un bel si in segno che si volevano davvero divertire quella sera, lasciare tutto alle spalle lavoro,impegni,registrazioni,video e interviste.
    Bill,George Gustav si buttarono nella mischia mentre i due si sistemarono sul divanetto con le loro bibite.
    Dopo un po’ Tom invitò a ballare la ragazza.
    I due raggiunsero la pista da ballo,il corpo di Tom aderiva perfettamente a quello della mora, come al solito non mancarono le sconcerie da parte sua. I due si scatenarono ballando per ore senza sosta.
    -Ehi Tom me la cederesti per un po’ ?- le chiese Gustav bussando alla spalla del ragazzo
    -Si amico trattamela bene- rispose il moro
    Johanna scoppiò in una risata che contagiò anche i due ragazzi. Tom era geloso delle sue prede ma vedere la mora che ballava con Gustav non lo preoccupò.
    Nel momento in cui Tom lasciò la mora con il biondo,una musica dolce invase la sala.
    I due raggiunsero la pista da ballo, prese la mora per i fianchi tirandola verso lui,la ragazza di risposta gettò le braccia al collo del ragazzo, pose il suo capo sul petto di lui sentendo il cuore battere sempre più.
    Le ore passarono in compagnia dei ragazzi quella serata era stata davvero molto bella.
    Usciti dal locale raggiunsero l’hotel, durante la notte Bill e Georg si erano presi una sbronza colossale ,era fantastico vederli ridere senza motivo e fare discorsi demenziali su personaggi famosi.
    Arrivati al piano delle loro stanze Gustav portò i due ragazzi nelle rispettive camere mentre Tom accompagnò la mora nella sua stanza.
    -Ehi Tom mia madre ancora deve tornare. Ti và di vedere la tv?- chiese la ragazza
    -Si certamente- proferì il ragazzo chiudendo la porta dietro di sé
    Jo estrasse un dvd dal suo zaino di scuola con su scritto il nome del film “Schlagzeuger nackt”, lo mise nel lettore facendolo partire e si accomodò sul divano.
    Dopo circa dieci minuti.
    -Ti stai annoiando?- chiese la ragazza mantenendo lo sguardo sullo schermo
    -Come potrei annoiarmi se sono in compagnia di una ragazza bellissima?- affermò accostando il viso a quello di Johanna che si trovò in imbarazzo.
    Il moro cominciò a baciargli il collo lentamente fino ad arrivare alle sue labbra che leccò con ardore, la ragazza rimase impassibile fino a quando il ragazzo non cominciò a toccarla e a baciarla con foga.
    -Tom non posso- disse
    Il ragazzo non si fermò al primo ostacolo ed infatti continuò a baciarla come se nulla gli fosse stato detto.
    -Tom basta- mise le mani sul suo petto e lo scansò
    Tom non rispose, seppe solo riguardare la ragazza negli occhi stupito da quel rifiuto. Nessuna ragazza avrebbe mai allontanato Tom Kaulitz in una occasione del genere, ma Johanna si.
    -Scusa Tom- disse alzandosi dal divano dirigendosi verso la finestra.
    -Che c è? Non ti piaccio abbastanza per portarmi a letto con te?- chiese il ragazzo
    -Stai fraintendendo tutto- la ragazza chiuse gli occhi e fece un bel respiro- tu mi piaci Tom ma sono attratta…ecco io… sono attratta da …Gustav - si girò per vedere come avrebbe reagito il ragazzo
    -Ah- esclamò il ragazzo fissando il pavimento- senti meglio che io me ne vada da qui,volevo solo passare una bella serata e magari portarti a letto ma sei veramente una ragazza impossibile tu- si alzò dal divano e si diresse verso l’uscita.
    Johanna lo raggiunse e lo bloccò ad un braccio.
    -Per favore Tom ho comunque sia bisogno di te-
    -A cosa ti servirei?-
    -Devi aiutarmi con Gustav per favore- gli disse guardandolo fisso negli occhi.
    -Vedrò cosa posso fare ragazzina ma ora lasciami andare- disse riguardandola accigliato
    La mora lo fece andare lasciando la presa.
    Per la prima volta anche il famigerato Tom Kaulitz fu rifiutato da una ragazza che invece di stare al suo gioco si tirò indietro non facendosi abbindolare da quella inimitabile bellezza, Johanna aveva agito con il cuore e fece la scelta giusta.
    Il ragazzo non si arrese di certo al primo ostacolo, non poteva lasciarsi scappare una preda anzi mi correggo la sua preda perciò farà il possibile per averla nelle sue mani.

    **



    Intanto Agnese e David usciti dal ristorante decisero di fare una passeggiata nella grande piazza illuminata di Monaco.
    Seduti su una panchina parlarono delle loro esperienze di vita,delle loro ragazzate,delle prime scappatelle con gli amici.
    Tra loro c’era molta complicità,quando trascorrevano del tempo insieme erano davvero felici perché ognuno poteva contare sull’altro anche se lavoravano poche volte insieme fino ad allora , ma è come se si conoscessero da tempo. Diversi modi di fare ma identico modo di pensare e stesso spirito,forse era per questo che andavano d’accordo .
    -Ma daiiii - disse stupita Agnese.
    -Si, mia madre mi ha messo in punizione per una settimana intera,se l’era presa davvero tanto quella volta- raccontò l’uomo divertito
    -Sei pieno di sorprese Jost –
    -Devo ammettere che da piccolo ero una peste.
    Sorrisero entrambi guardandosi negli occhi.
    -Si è fatto tardi. Che ne dici di tornare in hotel?-chiese la donna
    -Certamente Madame- l’uomo si alzò dalla panchina facendo un inchino.
    Si alzò anch’essa e camminò per le vie illuminate di Monaco sotto braccio con David.
    Arrivarono poco dopo all’hotel,i due salirono ogni scalino con molta calma come se nessuno dei due volesse non far finire mai quegli attimi in cui i loro due corpi erano vicini.
    -Sono stato molto bene questa sera. Grazie davvero era da molto tempo che non mi sentivo così- disse la donna posando le sue labbra carnose sulla guancia del manager.
    David rispose,imbarazzato da quel gesto- Bhè che dire, sono stato molto bene anch’io,ho scoperto una donna assai forte,una donna simpaticissima e sento che ne è valsa la pena- le accarezzò una guancia
    La donna arrossì incrociando poco dopo il suo sguardo.
    -Ma ce dell’altro- prese la donna per le mani- dopo questa sera..insomma io…..io ho capito di essere attratto da te,ma non voglio che qualcosa cambi perché…-venne stoppato da Agnese
    - David…- gli disse fissando le sue iridi azzurrine- non crederai a ciò che sto per dirti,ma anche io sento di essere attratta da te- disse.
    Agnese gli sorrise e avvicinandosi lentamente al suo viso lo baciò appassionatamente , le loro lingue si cercavano, fu un bacio casto,intenso,la donna si staccò incontrando due occhi accesi della stessa passione.
    Finalmente quella sera i due trovarono il vero amore che forse sarebbe durato per sempre.

    Edited by •Frey_ - 29/4/2011, 19:49
     
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  2. °°Träumerin°°
     
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    Sono la prima che bello!!!!!!
    Allora,prima di tutto mi piace molto come scrivi e questa storia incomincia a piacermi...certo,sono solo i primi 2 capitoli,ma sarà il fatto che a jo piace gustav che rende questa ficcy diversa e mi incuriosisce!!!
    Spero che riuscirai a postare in fretta!!
    Brava (;
     
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  3. •Frey_
     
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    Ehiii grazie mille di ciò che pensi, mi fa molto piacere che fin qui ti piaccia!!
    Se vuoi invita qualche tua amica a leggerla mi farebbe molto piacere ;)
    Un bacio *w*
     
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  4. °°Träumerin°°
     
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    Certo!!!Ti farò pubblicità (;
    Baci!!<3
     
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  5. •Frey_
     
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    Capitolo 3°




    Agnese passò la notte in compagnia di David, i due si addormentarono sul letto avvinghiati dopo aver fatto l’amore, i loro corpi si nascondevano sotto quelle lenzuola di lino bianco protagoniste di una notte di sesso passionale.
    I due non provarono così tante emozioni da non si sa quanti anni, erano al settimo cielo quando erano assieme,quello di David e Agnese fu un amore a prima vista,un colpo di fulmine.
    La sveglia del cellulare suonò alle otto in punto,Johanna portò la mano sul comodino colmo di tutti i suoi ciaffi cercando di far smettere quel fastidioso suono.
    Alzò lo sguardo per vedere il grande orologio fissato alla parate di fronte.
    -Merda è presto - sbottò e sospirando lasciò cadere la testa sul cuscino.
    TocToc.. la porta bussò per ben due volte e la mora si dovette alzare abbandonando il suo confortevole letto. Camminò scalza fino alla porta con ancora gli occhi socchiusi ed i capelli scompigliati. Aprì la porta e davanti a lei giaceva Tom che a differenza sua era già ben vestito.
    -Buon Giorno Tom – disse stupita da quella visita
    -Buon giorno Johanna –
    - Cosa volevi dirmi?-
    - David mi ha detto di riferirti che ti aspettano nella hall alle nove in punto- disse il moro fissando un punto della stanza ignorando completamente la ragazza.
    -Ah bene-
    -Ciao- la lasciò li dirigendosi all’ascensore senza nemmeno attendere una sua risposta, il suo obbiettivo era quello di farla sentire inutile e trascurata.
    Johanna vide scomparire il ragazzo dietro l’ascensore e sbalordita dal suo atteggiamento richiuse la porta dietro di se incamminandosi verso il bagno.
    Aprì l’acqua della doccia e con molta furia si tolse il pigiama e si raccolse i lunghi capelli in una coda, si fece accarezzare dal getto freddo dell’acqua con un espressione in viso di pieno godimento.
    Il suo rilassante bagno non durò a lungo poiché non voleva far attendere i Tokio e sua madre nella hall,sarebbe stata vista come una bambina ritardataria e sfacciata.
    Sopra al letto c’erano alcuni vestiti che la madre le aveva portato da casa il giorno prima, li afferrò e se li mise addosso frettolosamente.
    Dopo un ultima sosta in bagno per la sistematina al trucco e ai capelli,la mora uscì dalla stanza arrivando alla hall in perfetto orario.
    -Buon Giorno Johanna- disse Gustav alzandosi dal divanetto e baciando la ragazza su una guancia
    -Buongiorno. Buon giorno ragazzi- disse salutando con un gesto di mano
    -Buondìììì- risposero Georg e Bill
    Tutti si erano accorti del suo arrivo meno che il moro intento a sfogliare il quotidiano con il suo caffé mattutino.
    La ragazza si avvicinò al moro.
    -Buon Giorno anche a te Tom-
    Il ragazzo alzò lo sguardo e svogliatamente rispose alla ragazza con un grazie riposando poco dopo gli occhi sul giornale.
    Johanna ne ebbe abbastanza del suo comportamento difatti lo prese per il polso lasciando cadere il giornale a terra e lo trascinò sino all’uscita dell’hotel dove nessuno poteva vederli.
    -Tom perchè ti stai comportando in questo modo?- disse guardando quelle iridi nocciola che cercavano di schivare lo sguardo della ragazza
    - Perchè come mi comporto?- rispose dubbioso
    -Non fare il finto tonto!! Dopo ieri sera l’atteggiamento nei miei confronti è cambiato radicalmente-
    - Non riesco a capire il tuo interesse in questa cosa. Se sei veramente presa da Gustav va da lui e non venire a rompere le palle a me ragazzina- disse infuriato il chitarrista guardandola negli occhi
    -Mettitelo bene in testa , io non sono un ragazzina e tanto meno posso perdere del tempo con un coglione come te- dichiarò con collera puntandogli il dito contro.
    Johanna se ne andò scuotendo la testa e mormorando uno stronzo soffiato tra le labbra, lasciò il ragazzo da solo che per l’incazzatura estrasse dal pacchetto di marlboro una sigaretta e se la fumò con il tentativo di calmarsi un poco .
    Il ragazzo facendo così avrebbe allontanato Johanna o l’avrebbe fatta riavvicinare? Le probabilità di farla riavvicinare non erano molte visto che era attratta dal suo amico,ma in realtà questo atteggiamento evitante l’avrebbe fatta andare su tutte le furie e l’avrebbe fatta interessare a ricostruire il rapporto.
    Dopo un ultimo tiro il chitarrista fece capolino nella hall e vide la mora e Gustav conversare sui divanetti mentre gli altri chiacchieravano con David ed Agnese.
    Tom strinse i pugni preso dalla rabbia e per sfogare la sua collera si sedette su una poltrona massaggiandosi le tempie con una mano, lui era terribilmente geloso della sua preda.
    Le undici arrivarono presto, i ragazzi erano pronti per l’intervista già posizionati sul classico sofà nero.
    Agnese fece un ‘occhiolino ai ragazzi per avvertirli che da li a poco avrebbero iniziato,tanto è vero che la donna si sedette sulla sua comoda poltrona con in mano le domande da porgergli.
    Finita l’intervista David disse alla band che quel pomeriggio gli avrebbe concesso del tempo per fare dello shopping visto che il manager voleva portare al cinema Agnese per poi parlarle di una cosa importante.
    - David ma lo sai che sei fantastico?- disse Bill poggiando una mano sulla sua spalla
    -Si caro lo sono sempre stato e mi ritengo il manager più bravo del mondo - rispose convinto
    Gustav Georg e Tom alzarono il sopracciglio guardando Jost dalla testa ai piedi mentre Bill e Agnese se la ridevano,David sapeva sempre come far divertire i ragazzi, per loro avrebbe dato qualunque cosa, ci era davvero affezionato.
    Ad interrompere quel momento fu Johanna che entrò nella stanza bussando alla porta.
    -Disturbo?-
    -Niente affatto-disse il manager con un sorriso stampato in viso- ti và di passare una giornata in compagnia dei ragazzi facendo shopping?
    -Apprezzo davvero la tua proposta ma tra pochi giorni avrò l’esame e oggi devo studiare. Magari la prossima volta.
    -Ok sarà per la prossima volta allora.
    -Sentite ragazzi io sono molto stanco perciò non verrò- disse Tom incamminandosi verso la porta - mi raccomando Bill non spendere tutti i nostri soldi- avvertì il fratello mentre si dirigeva verso l’ascensore.
    -Stanne certo fratellino- disse divertito il vocalist
    Tom entrò in ascensore e sul suo viso comparve un sorriso bramoso, il chitarrista non si sentiva affatto stanco ma volle rimanere in hotel dato che la mora avrebbe trascorso il pomeriggio lì all’insegna dello studio e magari quello era una buona occasione per farci pace.

    **




    -Nel saggio "l'Umorismo" Pirandello distingue il comico dall'umorismo. Il primo definito come avvertimento del contrario,nasce come contrasto tra l'apparenza e la realtà- Johanna ripeteva la sua tesina sdraiata sul letto ormai dominato da libri,evidenziatori e quaderni .
    Sobbalzò quando sentì qualcuno bussare alla sua porta. Sperò con tutta se stessa che fosse Gustav , magari aveva rinunciato alla giornata di divertimento per star con lei e conoscerla meglio.
    La ragazza aprì speranzosa fino a quando non vide la figura del moro davanti a lei.
    -Posso entrare?
    La ragazza non proferì parola, lo fece accomodare dentro.
    -Cosa sei venuto a fare qui?- domandò seccata adagiandosi sul letto e prendendo in mano la sua tesina.
    -Volevo vedere solo cosa stessi facendo.
    -Bhe ora che lo hai visto puoi anche andartene e lasciarmi studiare.
    -Senti Johanna non sono venuto qui con l‘intenzione di distoglierti dai tuoi studi , io volevo solo scusarmi per il comportamento che ho avuto questa mattina con te- disse il chitarrista con estrema calma
    -Tom sei solo un bastardo,sei uno stronzo ed un insensibile. Io non capisco proprio come le ragazze possano amarti così tanto ed ora sarei felice se te ne andassi - la ragazza si alzò dal letto e guardando tom negli occhi puntò il dito contro la porta.
    Il ragazzo si alzò dalla poltrona e raggiunse la mora.
    -Vattene Tom,non voglio vederti.
    Tom porse una mano dietro il collo della mora attirandola a se e le baciò la fronte facendola mettere in imbarazzo.
    -Scusa- disse il ragazzo allontanandosi e uscendo dalla porta.
    La ragazza non proferì parola seppe solo fissarlo mentre stava per andarsene. Era rimasta immobile,sbalordita ma soprattutto sorpresa da quel ’insolito comportamento.
    -Perché si è venuto a scusare? Perché non ha reagito ai miei insulti?- queste furono le domande che la tormentarono per tutto il giorno.


    **


    Dopo il cinema David decise di portare Agnese nella terrazza dell'hotel affinché potessero godersi il panorama di Monaco e fissare le stelle.
    Si accomodarono su due sdraio mettendosi ad ammirare quel cielo stellato in una notte senza nuvole,ammirandone le infinite costellazioni .
    -Quanto vorrei poter trascorrere ancora del tempo qui con te- disse sempre con lo sguardo rivolto al cielo.
    -Lo potrai fare-
    -Come? Da domani tutto questo non potrà più esserci-
    -Invece si mia cara. Oggi ho parlato con i ragazzi e mi hanno detto di trovarsi molto bene con te perciò siamo arrivati alla conclusione di proporti un contratto per divenire l'intervistatrice ufficiale della band almeno per tutto il tour.
    La donna rivolse lentamente lo sguardo sul manager e sgranò gli occhi incredula.
    -Questo vuol dire che potrò vederti ogni giorno?
    -Si,dovrai sopportarmi ogni giorno-disse alzandosi dallo sdraio e porgendo una mano ad Agnese che l'afferrò per tirarsi su.
    L'uomo l'accolse in un caloroso abbraccio, i due erano davvero persi l'uno dell'altro e avrebbero fatto di tutto per vedersi ancora.
    -Grazie davvero- disse la donna posando il capo sulla sia spalla.
    -Con te sto davvero bene,non mie ero mai sentito così con nessun ' altra donna perciò non devi ringraziarmi- proferì baciandole la bocca lentamente e con sensualità.
    I ragazzi passarono tutta la sera su quella terrazza progettando i loro giorni assieme che sarebbero stati l'inizio di una lunghissima storia d'amore.

    Edited by •Frey_ - 3/7/2010, 19:49
     
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  6. °°Träumerin°°
     
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    E bravo jost...così si fa!!
    Che bello ora andrà con loro in tour...chissà cosa succederà una volta iniziata la vita insieme....Tom o Gustav?
    Il rozzo sexy con il cuore tenero oppure il tenero e dolce uomo di gomma (non sembra fatto di gomma? *_*)?
    Lo scopriremo nelle prossime puntateeeee....
    Ok la smetto,guardo troppa tv O.o
    xD
    Posta presto eh!
     
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  7. •Sally«
     
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    *-* amoreee è bellissimaaa che ti avevo detto io?
    è divinaaa <3
    devi assolutamente postare il 4 capitolo U_U
     
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  8. •Frey_
     
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    AHah per il Capitolo 4° dovrete aspettare sino a lunedì/martedì poichè ancora devo revisionarlo u.u
    Ti mando un bacio mia adorata Sallyyyy <3
     
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  9. Revolver__;
     
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    Allora cuginetta cara ù.ù Ecco il mio commento tanto atteso XD
    Purtroppo posso fare solo commenti positivi, scrivi molto bene.
    La storia è bella (non posso dire il contrario perchè ti ho sempre consigliata anche se la maggior parte delle volte hai cambiato tutto ù.u )
    Brava cugina ù.ù
    Anche se la storiella la so quasi tutta [xD] quando posti? *-*
     
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  10. •Frey_
     
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    Bene cugina sono contentissima che ti piaccia la mia FanFiction.
    Ti ringrazio per tutti i consigli che mi hai dato anche se il più delle volte ho fatto di testa mia xD ma sei stata utilissima cug ù.ù
    Ti mando un bacio (: <3
     
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  11. Revolver__;
     
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    Muoviti comunque a postare che sono curiosa ù.ù
    Baci amore *w*
     
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  12. •Frey_
     
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    Eiiiii c vò la calmaaa xD Vabbè vado ad apparecchiare ù.ù
     
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  13. •Frey_
     
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    Buona sera pulzelle. Chi sta seguendo la mia fan fiction?
    Un bacione a tutte .-.
     
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  14. saretta_96
     
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    Che bella *______________________*
    Posta presto il seguito :D
    Mi piace davvero tanto questa storia ^^
     
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  15. •Frey_
     
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    Grazieee sara** spero che ti piacerà anche il seguito (:
    Un bacio bella !
     
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48 replies since 2/7/2010, 11:05   1186 views
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