L'oriente.

Nc-17 || Romantico - Malinconico || Au - Angst - Deathfic -Lime

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  1. ( giò ` la honey )
     
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    Titolo: L'Oriente
    Autrice: ( giò ` la honey )
    Rating: Nc-17
    Genere: Romantico - Malinconico
    Avvisi: Au - Angst - Deathfic -Lime

    Note: Emmh, sì...ci ho provato...ç_ç non fate caso al titolo, non sapevo come intitolarla e quella parola mi è sembrata un po' la parola chiave di tutta la storia.
    Questa Fan Fiction si ispira alla tragedia di Shakespear "Romeo e Giulietta", ma non vuol dire che tutte le situazioni saranno identiche, specie il finale (ok ho detto troppo ) Spero vi piaccia.
    P.s: ancora non ho un banner scusatemi

    { Capitolo 1 - La maschera }
    -Signorino! Signorino Kaulitz…- William era steso sull’erba del cortile della reggia.
    Le nuvole sopra di lui erano grandi e bianche come la neve, lui amava trovarci dentro qualsiasi forma.
    Ormai era diventata una routine: di mattina studiava con un maestro privato, scelto da suo padre, e di pomeriggio, si riposava sotto una gigantesca quercia…e poco dopo che iniziava a rilassarsi, ecco che l’acuta voce della sua dama di compagnia faceva capolino e lo tormentava. Ogni, singola giornata.
    -Signorino…- La dama si inginocchiò su di lui, guardò il suo volto: era rilassato, bello…ma aveva un’espressione amara ed estremamente triste; era così da molto tempo in effetti. La ragazza non vedeva William sorridere da quando, beh…da quando sua madre era viva.
    -Tu cosa ci vedi in quella nuvola?- Chiese il ragazzo, indicando con il dito una nube sopra di loro non curandosi del fiatone che aveva la donna.
    -Signorino, vi prego…sono venuta qui per- William si girò di scatto e guardò la dama di soppiatto.
    -Sai che non voglio essere chiamato così.- Esordì.
    -Avete ragione, William.- Il suo sguardo bieco, però, non cambiò di una virgola.
    -Nemmeno così.-
    -D’accordo, Bill.- Sì, esatto: era così che il principe di Germania voleva farsi chiamare, un semplice appellativo del suo nome di battesimo. William Kaulitz si chiamava, nome elegante e regale, eppure lui l’odiava. Odiava tutto ciò che riguardasse la corona, visto che non si sentiva minimamente adatto a quel ruolo: amava divertirsi, trasgredire, infrangere le regole e, ovviamente, il personaggio di erede al trono non poteva rispecchiare quei suoi desideri.
    -La vostra famiglia ha trionfato nuovamente contro la famiglia Trumper in una battaglia che possiamo definire “amichevole”.-
    Nel tono della donna si poteva intravedere una leggera soddisfazione; dopotutto, anche se lei non faceva parte effettivamente della famiglia dei Kaulitz, si sentiva parte di loro.
    -E allora?- Bill, però non era della stessa opinione: lui odiava questi pregiudizi, non aveva mai conosciuto questi Trumper tanto odiati dalla sua famiglia, ma questo non era certo un motivo per odiarli.
    -E allora, dovete prepararvi…questa sera, la vostra famiglia ha organizzato un gala in maschera e voi siete l’ospite d’onore.-
    Ma Bill ancora non capiva.
    -Ospite d’onore?- Domandò.
    -Il vostro fidanzamento con la principessa d’Austria Julia Dawson, sarà reso ufficiale.-
    Dopo queste parole, Bill sgranò gli occhi e si alzò di scatto, guardando la donna con astio.
    -Non mi voglio sposare, Amelia! E tu sei quella che meglio lo sa!-.
    E senza neanche dare il tempo alla dama di replicare, corse via verso il castello, quella sera avrebbe detto apertamente a suo padre che non voleva sposare Julia…e questo era un ottimo motivo per prepararsi.

    * * *


    L’ora dell’inizio della festa arrivò presto.
    Sporgendosi da camera sua, Bill poteva vedere già i primi invitati chiacchierare con i suoi genitori e i loro figli che giocavano con il suo cane.
    Bill era estremamente geloso di Arthur, era un regalo della madre prima che potesse morire; e appena vide tutti quei ragazzini attorno che gli tiravano il pelo, anche del tutto innocentemente, dentro di lui scattò qualcosa di irrefrenabile.
    Si affrettò ad uscire dalla sua stanza, percorse metà rampa della gradinata che divideva il piano di sopra con il salotto.
    -Arthur.- Chiamò. Quasi un sospiro, un gelido sospiro che però, fece drizzare le orecchie al dolce cane che riconobbe subito la voce del suo padroncino. Si liberò dalle mani dei bambini, che non appena videro Bill, si alzarono e corsero dietro le ginocchia dei propri genitori. Bill incuteva terrore.
    Il cane si sdraiò a pancia in su verso il ragazzo che, con le sue mani perfettamente curate, lo accarezzava dolcemente e sorrideva. Sì, Arthur era il solo a cui Bill concedeva un sorriso.
    Amelia, nel frattempo, arrivò alle spalle di Bill porgendogli un lungo mantello nero e una maschera che gli copriva tutto il volto, lasciando scoperti due bellissimi occhi color nocciola. Dopo essersi finito di vestire, raggiunse suo padre in mezzo alla confusione creata da tutte quelle risate sguainate degli invitati.
    -William, buonasera figliolo. Perché non dai il benvenuto ai signori Dawson?-
    Per quanto ancora avrebbe sopportato di essere chiamato così?
    -Buonasera signori. Buonasera Julia.- Prese la mano della sua fidanzata, l’avvicinò alla sua bocca per baciarla, poi sfoderò un palese falsissimo sorriso.
    -Non mi inviti a ballare, Will?-
    Bill alzò le sopracciglia, non sapeva che cosa lo trattenesse ancora lì, fatto sta che doveva restarci e se non avesse acconsentito a quella richiesta di Julia, probabilmente suo padre l’avrebbe fatto decapitare.
    -Certamente Miledi, andiamo.- Bill prese per mano la ragazza e, sotto le note di una splendida melodia, iniziarono a danzare.
    -State benissimo questa sera, siete raggiante come il sole in pieno luglio.-
    Disse la giovane, cercando un complimento che ricambiasse quello che lei aveva detto a Bill.
    -Anche voi lo siete.- Semplice risposta secca. Ma tuttavia Bill non aveva voglia di assurde romanticherie, soprattutto con la ragazza che non amava di certo.
    -Vogliate scusarmi, mi assento per pochi attimi.- La fortuna finalmente stava girando, Julia era stata chiamata dai propri genitori e Bill era finalmente libero di andare da suo padre a riferigli ciò che provava.
    Fece per girarsi, quando un’altra mano picchiettò sulle sue spalle. Sbuffò in silenzio, ma fu costretto a girarsi verso quella figura.
    Un ragazzo, più o meno alto come lui, con la maschera che gli copriva soltanto metà del volto.
    -Mi concedete questo ballo?- Bill rimase sorpreso dalla richiesta da parte di quel ragazzo. Un ragazzo chiedeva a lui di ballare? Era inconcepibile. Eppure, lui era il principe, non poteva rifiutare ad un così cortese invito.
    Anche perché quella figura l’aveva già preso per i fianchi e portato dolcemente al centro della pista.
    I suoi modi erano garbati ed educati e a Bill quel trattamento non dispiaceva affatto.
    Era la prima volta che lui non doveva guidare un valzer, che era lui ad essere guidato: questo lo faceva sentire rilassato, infatti, senza pensarci troppo su, si lasciò guidare dai passi esperti di quello sconosciuto.
    -Dobbiamo stringerci di più.- Sussurrò l’oscuro ragazzo al principe.
    Bill gemette in silenzio, poi arrossì quando sentì il petto del misterioso ragazzo toccare il suo e aderire perfettamente.
    Pensò che dopotutto un ballo in più non poteva fargli così male…

    Note: Salve °__° ok, sarà un anno e mezzo che non scrivo una fan fiction, quindi per favore, abbiate pietà! Se vi fa schifo basta dirlo e cancellarla :ossì:

    Edited by ( giò ` la honey ) - 4/4/2010, 22:58
     
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  2. fromTOKIOtoMARS
     
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    Non fa assolutamente schifo!
    E' davvero interessante, bhè, se poi è ispirata a Romeo e Giulietta..*__*
    E' scritta molto bene, ed è piacevole da leggere...
    Chi sarà mai questo misterioso ragazzo?! XD
    Complimenti, continua, ne vale la pena!
    Giulia
     
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  3. ( giò ` la honey )
     
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    Prima lettrice *-* ti ringrazio per tutto ciò che hai detto *ç*
     
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  4. fromTOKIOtoMARS
     
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    Ti meriti tutto quello che ho detto!^^
     
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  5. makyangel89
     
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    se dici ancora che fa schifo ti tiro una padella in testa!XDXD
    adoro romeo e giulietta!!! mi raccomando continua!
     
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  6. ( giò ` la honey )
     
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    Oddio ma grazie! Sì, ora continuo domani dovrei postare!!
     
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  7. ~ RadioHysteria
     
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    Mi ha ispirato molto il titolo e sono entrata. Che idea carina, adattare la fic alla tragedia di Shakespeare **
    La storia sembra essere molto interessante e appassionante! Aspetto un secondo capitolo!
     
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  8. fromTOKIOtoMARS
     
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    CITAZIONE (( giò ` la honey ) @ 3/4/2010, 20:09)
    Oddio ma grazie! Sì, ora continuo domani dovrei postare!!

    Wow, ci conto!^^
     
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  9. ( giò ` la honey )
     
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    CITAZIONE (~ RadioHysteria @ 3/4/2010, 20:11)
    Mi ha ispirato molto il titolo e sono entrata. Che idea carina, adattare la fic alla tragedia di Shakespeare **
    La storia sembra essere molto interessante e appassionante! Aspetto un secondo capitolo!

    Sinceramente pensavo che il titolo fosse la cosa che ispirasse di meno...mi dovrò ricredere! Riguardo alla fic ispirata, era da tanto che pensavo di scriverla...alla fine mi sono decisa! Grazie mille!

    CITAZIONE (fromTOKIOtoMARS @ 3/4/2010, 20:12)
    CITAZIONE (( giò ` la honey ) @ 3/4/2010, 20:09)
    Oddio ma grazie! Sì, ora continuo domani dovrei postare!!

    Wow, ci conto!^^

    :nonèbellissimo?:
     
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  10. LollyTH
     
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    Giòòòò che bello che hai ripreso *_* non vedo l'ora di leggere il continuo, lo sai amo le tue Twc, sono sempre romantiche e non volgari! Poi l'idea di Romeo e Giulietta è fantastica! Continua presto <3
     
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  11. ~ RadioHysteria
     
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    CITAZIONE (( giò ` la honey ) @ 3/4/2010, 23:53)
    CITAZIONE (~ RadioHysteria @ 3/4/2010, 20:11)
    Mi ha ispirato molto il titolo e sono entrata. Che idea carina, adattare la fic alla tragedia di Shakespeare **
    La storia sembra essere molto interessante e appassionante! Aspetto un secondo capitolo!

    Sinceramente pensavo che il titolo fosse la cosa che ispirasse di meno...mi dovrò ricredere! Riguardo alla fic ispirata, era da tanto che pensavo di scriverla...alla fine mi sono decisa! Grazie mille!

    Il fatto del titolo, conosco una canzone bellissima intitolata "Oriente" e forse ero un po' influenzata da questa (:
     
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  12. ( giò ` la honey )
     
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    { Capitolo 2 - La finestra }
    Volteggiare con quel ragazzo era bellissimo, aveva decisamente scordato che oltre a loro due in quella sala c’erano mezzo milione di invitati.
    Ma all’improvviso la voce della fidanzata di Bill irruppe nella loro barriera perfetta, rompendo tutta la magia che si era creata.
    -Scusatemi, ora William ed io dobbiamo andare dai nostri padri, con permesso.-
    Era già arrivato il momento? Doveva “fidanzarsi ufficialmente”? Davanti a tutto il regno di Germania? Non aveva nemmeno avuto il tempo di trovare suo padre e dirgli tutto e ora…si sarebbe fidanzato.
    Bill lanciò uno sguardo allo sconosciuto che fece un occhiolino al principe, poi iniziò a correre velocemente facendo un assurdo slalom tra la folla attirando l’attenzione di tutti gli invitati su di lui: c’erano persone che lanciavano un grido di paura, altre che avevano una mano davanti alla bocca dando segno di non aver mai visto una scena del genere. Bill invece era lì, immobile, impietrito, finchè la voce atterrita di suo padre non lo raggiunse.
    -William, santo cielo, che ti ha fatto?- Chiese il padre abbracciando il ragazzo. Però, Bill quel comportamento non lo capiva e quindi, si ritrovò a guardare il padre con uno sguardo molto confuso: non pensava che quel ragazzo fosse così pericoloso, dopotutto era un principe come lui, no? Altrimenti non sarebbe potuto entrare al gala.
    -Padre, padre…ma cosa avete, di grazia?- Cercava di essere cortese, dopotutto aveva ancora tutti gli occhi dei convitati su di lui.
    -Sai chi era quel ragazzo?- Domandò quasi con tono retorico, come se Bill lo potesse sapere…non era mica un ficcanaso come le regine dell’Impero Austriaco, non era un pettegolo sempre informato sui fatti di tutti.
    -Quello era il principe dei Trumper…quei sudici uomini…cosa ci faceva qui? Will, se dovessi vederlo nuovamente, mi raccomando di venirmelo a dire.- Il ragazzo annuì un po’ spaventato e stranito; quel ragazzo biondo era stato così gentile con lui, non poteva avere nessun interesse nel fargli del male.
    E poi, doveva essergli estremamente grato. Il padre per la confusione che si era creata, annullò il fidanzamento ufficiale tra Bill e Julia e questo fece sorridere il ragazzo: avrebbe avuto ancora un paio di giorni per essere libero e per dire a suo padre che non voleva assolutamente sposare quella ragazza.
    Ormai la festa era ufficialmente finita, Bill salì in camera sua.
    Era talmente stanco, che non appena toccò il letto, si addormentò profondamente. Le braccia di Morfeo lo accolsero dolcemente, come quasi le braccia di quel ragazzo.
    Però, ad un tratto il sonno di Bill venne interrotto da un suono costante e pressoché fastidioso, proveniente dalla sua finestra.
    Il ragazzo si alzò con non poca fatica, gli occhi facevano fatica a stare aperti, ma aveva la netta sensazione che se non avesse fermato lui stesso quel rumore, avrebbe continuato all’infinito.
    Andò verso la finestra con una candela accesa per vedere meglio che cosa potesse essere quel rumore e, con sua grande sorpresa, vide il ragazzo della festa.
    Aprì immediatamente la finestra. Il suo volto, intanto, si era riempito di un sorriso raggiante.
    Bill si affacciò alla finestra e si appoggiò sui gomiti sul davanzale.
    -Buonasera.- Disse timidamente il ragazzo al balcone.
    L’altro ragazzo si limitò a sorridere e a muoversi sul posto quasi imbarazzato.
    -Non parlate?- Domandò Bill chiedendosi perché quel ragazzo non gli rispondesse, aveva fatto qualcosa di sbagliato?
    -Non posso farmi sentire, maestà.- Sussurrò piano il biondo, così piano che Bill fece fatica a sentire, però intuì dal movimento delle labbra ciò che aveva detto. Aveva ragione, dopotutto, se qualcuno del suo regno l’avesse visto o sentito, l’avrebbero fatto arrestare, per poi fatto uccidere, o esiliare.
    -Scusate, vorrei solo sapere come vi chiamate.-
    Il biondo sotto la finestra aveva capito che Bill era capace di leggere il labiale e quindi giocò su questo pregio.
    -Thomas- Mimò, appunto con le labbra.
    Poi si sentì un leggero rumore, leggero sì, ma che bastò a far spaventare il principe dei Trumper; anche Bill lo sentì e comprese il fatto che Thomas scappasse a gambe levate verso il suo castello.
    Non appena il biondo sparì tra gli alberi, Bill sospirò e si ritrovò a volteggiare su stesso.
    Si sdraiò nuovamente sul letto, ma stranamente il sonno non lo accolse subito come prima, i suoi pensieri erano rivolti tutti a quel ragazzo e non se ne vergognava, soltanto che non poteva condividere la sua felicità con nessuno…se qualcuno dei suoi l’avesse scoperto, non solo si sarebbero sorpresi del fatto che i pensieri di William fossero rivolti ad un ragazzo…ma soprattutto…ad un Trumper; e poi, lui era promesso a Julia. E questo lo faceva stare ancora più male.
    Però, per fortuna le braccia del Dio Morfeo arrivarono, meglio tardi che mai...e lo distolsero da tutti quei pensieri così sbagliati.

    * * *


    -William, siete distratto oggi.- Disse il maestro privato di Bill.
    -No, non è vero.- Alzò le spalle il ragazzo.
    -Avete i pensieri rivolti a qualcos’altro?-
    Chiese in tono materno il professor Uradel. Era affezionato al ragazzo, dopotutto lo conosceva da quando era piccolo ed era normale legarsi dopo tutti quegli anni.
    -No, per favore continuiamo con la lettura della vita di Dante.-
    Tagliò corto Bill.
    Nel tono di Bill c’era un leggero rancore e il signor Uradel ci rimase male: lo fissava attraverso l’occhiale tondo con una punta di amarezza, in diciassette anni non gli aveva mai rivolto la parola così. Scrollò le spalle e continuò a leggere il V canto dell’Inferno.
    amor c’ha nullo amato, amar perdona
    E Bill alzò gli occhi a quella frase, non ne sapeva il significato esatto, eppure il suono di quelle parole gli sembrava romantico, ma altrettanto malinconico, si sentiva altamente attratto da quelle parole e non sapeva bene il motivo.
    Continuò a seguire la lezione con poco interessamento, drizzando di tanto in tanto le orecchie quando sentiva una frase o un gergo che parlava d’amore.
    La lezione però, finì prima del previsto, Bill non si era sprecato molto a spiegare i versi dei vari versi del V canto, e il professore non aveva insistito più di tanto, vedendo l'umore non esattamente solare del principe.
    -Allora…state per sposarvi, siete felice?- Quella domanda mise Bill a disagio, si aggiustò sulla sedia e imbronciò il volto.
    -Molto.- Troncò anche questa volta; il professore però se ne accorse subito che Bill non era del tutto sincero, quindi continuò a riempirlo di domande.
    -L’amate?- Chiese schiettamente. Bill in quel momento si sarebbe ucciso: non poteva rispondere di sì, sarebbe risultato un estremo bugiardo, ma non poteva nemmeno dire la verità, perché suo padre l’avrebbe picchiato fino a farlo sanguinare.
    -Non ho avuto occasione per conoscerla, spero che vivendo insieme mi innamorerò di lei.-
    Quelle parole suonarono strane a Bill. Lui sapeva che non sarebbe stato così, non si sarebbe mai innamroato di Julia, la riteneva soltanto una ragazzina viziata e incapace di provare amore…quindi in un certo senso, stava mentendo lo stesso.
    Cercò di ingoiare quell’amaro rospo che lo stava tormentando.
    -Questa sera torna vostro padre, siete contento?-
    Il padre di Bill era partito per l’Italia e sarebbe tornato soltanto dopo una settimana d’ itinerario.
    -Sì, devo dire lui una cosa importante.-


    Edited by ( giò ` la honey ) - 4/4/2010, 23:33
     
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  13. ~ RadioHysteria
     
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    Oddio il canto di Paolo e Francesca amor ch'a nullo amato amar perdona mi prese del costui piacer sì forte che come vedi ancor non m'abbandona <3 **
    Bravissima, mi fai sognare con questa ff, è veramente molto molto bella!
    E comunque credo che sì, nel 500 già si studiasse Dante..;)
     
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  14. ( giò ` la honey )
     
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    CITAZIONE (~ RadioHysteria @ 4/4/2010, 23:01)
    Oddio il canto di Paolo e Francesca amor ch'a nullo amato amar perdona mi prese del costui piacer sì forte che come vedi ancor non m'abbandona <3 **
    Bravissima, mi fai sognare con questa ff, è veramente molto molto bella!
    E comunque credo che sì, nel 500 già si studiasse Dante..;)

    Ma grazie, oddio :cazzomuoiodifelicitààà!: sì, comunque l'ha detto una mia amica che ha dato l'esame sulla letteratura italiana, quindi sto tranquilla! Grazie, grazie, grazie!
     
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  15. LollyTH
     
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    CITAZIONE
    Note: Non so esattamente se nel 500 studiassero Dante Alighieri, però erano passati circa 200 anni e quindi deduco di sì! XD

    Sisi, si studiava eccome :D ho dato l'esame di letteratura italiana il mese scorso, e Dante era uno dei modelli di letteratura italiana :D ci sta benissimo.


    A parte questo, bellissimo capitolo Giò come sempre *.* continua presto!!!
     
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78 replies since 3/4/2010, 17:57   1546 views
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