The quiet Scream

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  1. sere96*
     
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    sto per perndere il primo camion che passa sul provinciare per andare ad investire dalila!!!!!!!!!!!!!! io la strozzo!!!!!!
     
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  2. scialla483
     
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    quello stronza troia puttana.
    bleaaaaah
    odio dalila.
    comunque ammor posta prestoooo
     
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  3. {~marty94<3
     
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    si odio anche io dalila! XD comunque domani posto un altro capitolo state in linea! ^^
     
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  4. {~marty94<3
     
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    OOOK! internet ha fatto i capricci e nn riusci ad accedere dall'altro pc! posto il prossimo capitolo, per luglio credo ne posterò uno o due al massimo dato che forse mi stò sbloccando! vi lascio al 18° grazie del supporto!!


    Capitolo 18
    [ nrd il seguente passo è tratto da un sogno fatto da una mia amica e quindi coperto da copyright se lo trovo da qualche parte spezzo le gambe a qualcuno ^__^ ]

    ©Mi trovavo in una chiesa, o forse una cattedrale, fatto era che non ci ero mai entrata, e non sapevo come vi ero entrata.
    Camminavo a passo lento lungo una delle navate laterari buttado l’occhio verso quella centrale. Non c’era molta luce ma riuscivo a vedre i volti dei santi che mi guardavano arcigni. Spaventata mi spostai verso la navata centrale cominciando a camminare in direzione dell’altare. Ad un tratto mi fermai, non sapevo perchè lo avevo fatto, ma una sensazione strana mi aveva prvaso: lìidea di essere segiuta e guardata.
    Mi voltai lentamente verso la porta dietro di me e davanti al portone aperto, dal quale usciva una folgorante luce bianca, e dove c’era l’ombra di un cane enorme. Una delle cose che avevo imparato da piccola era che non bisognava mai correre in presenza di un cane, ma non sò perchè cominciai a correre all’impazzata e di consequenza il cane cominciò a seguirmi. Più cercavo di avanzare più le panche davanti a me si muovevano per non farmi passare, decisi di spostarmi di nuovo sulla navata che mi terrorizzava cominciando a respirare di nuovo.
    Il mio inconscio mi diceva di andare avanti, una parte di me conosceva quel luogo, e sapeva che in fondo al corridoio c’era un confessionale: probabilmete una salvezza un rifugio dal cane che ora testava l’aria cercandomi come un cacciatore fiuta la sua preda. Avanzai lentamente cercando di fare meno rumore possibile. Ma sembrava che qualcunque passo facessi fosse rumoroso come una mandria di animali, il cane aveva ricominciato la sua corsa.
    Corsi velocemente verso la fine di quel corridoio ma al posto del confessionale trovai un muro, pieno di croci e lapidi. Presi forza e cominciai la mia scalata, la parete era scivilosa e anche gli angeli mi guardavano male come fossi uno scherzo della natura.. un errore madornale.
    Rrivata in cima alla salita una luce folgorante mi accecò gli occhi. Intravidi il confessionale tra i fasci di luce e vi entrai tirai un sospriro di sollievo ma voltando la testa alla mia sinistra il cane mi saltò addosso trascinandomi nel buio.... ©
    MI risvegliai in una stanza, non ero a casa di leah, ero nella mia vecchia casa, la casa della mia infanzia. Sentivo alcune urla provenire dal piano di sotto, Marcus nel suo lettino dormiva placido. Aprii la porta e scesi piano le scale e iniziando a distinguere le voci di mia madre e di mio.. padre.
    Fù un attino. Uno sparo, uno solo dritto sulla sua fronte e vidi mia madre cadere a terra e fissarmi con gli occhi spalancati....


    «AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH»
    Avevo avuto un nuovo incubo o almeno la prima parte, la seconda più che altro era stato un flash back, un terribile frammento della mia infanzia che non potevo dimenticare.
    Guardai l’orologio posato sul comodino, tra poche ore sarebbe partito e io non avevo fatto nulla per tenerlo con me.


    «Mackyyy!! Santo cielo figliolo vuoi farvenire un colpo alla tua povera nonna! Perchè non mi hai detto che oggi lasci il paese?? E con quella sqello* [nrd non sò cm si scrive XD comunque è sgualdrina] di bassa categoria ??»
    La sua telefonata mi aveva colto di sorpresa e risentire il mio vecchio soprannome mi fece sorridere, poi ripensai a quello che aveva detto..
    «Nonna veramente è anchora la mia...»
    «Non mi interessa Macky per me rimane una sqello!! »
    «Si va bene ma tu come hai saputo della mia partenza?»
    Sbuffò.
    «La tua Amabile fidanzata da rilasciato un’intervista dove annunciava la vostra partenza.. amore caro lo sai che ho una certa età.. mia hai spaventato..»
    «ehm.. si.. scusami nonna...»
    «Macky che hai? Sembri perplesso.. è successo qualcosa??»
    «No è che.. c’è un..»
    «Fammi indovinare? Tu ti sei innamorato di una ragazza.. ma quando è arrivata la Squillo.. ops scusa Dalila lei ha smesso di parlarti tu hai provato a farle capire che la ami ma lei ti ha respinto perchè troppo delusa..»
    Sentire quello che mi era capitato da lei mi sconvolse.. forse o mi conosceva bene, cosa molto probabile, oppure ero talmente stupido e prevedibile da farmi capire all’istante.
    «Ma come hai fatto?!»
    «Tesoro mio, sono tua nonna e una donna ho un sesto senso per queste cose, e poi ti conosco e sò per certo che tu non te ne andresti mai con una donna del genere e quindi se lo fai è solo perchè sei stato deluso..»
    «Nonna non ne volgio parlare.. adesso vado.. ti chiamo quando arrivo a new york!»
    «ma mac..»
    Attaccai senza sentire altro. Il ricordo di quella notte era ancora vivido e ancora bruciava. Ero cosciente della decisione che avevo preso. Presi le valige poste accanto al letto e mi diressi verso la porta guardando per l’ultima volta la mia stanza stranamente vuota.
    Scesi le scale lentamente e quando arrivai all’entrata trovai Tom ad aspettarmi conle braccia lungo i fianchi, nel suo sguardo non leggevo nulla, eravo vuoti.
    Già mi mancava.
    «Eih...»
    «Eih...»
    Senza pensarci lo abbacciai forte, per i pirmi secondi restò impassibile, poi però strinse le braccia attorno al mio petto, non volevo piangere ma una lascrima mi scivolò sulla guancia.
    «Ei Bibi non piangere dai!»
    «Mi mancherai Tomi!»
    «Anche tu.. credimi!»
    «Salutami Leah! Ah e alle nozze ci volgio essere miraccomando!»
    Mi diede un pugno sulla spalla ridendo.
    «Scemo! Ti voglio bene»
    «Anche io.. ciao»
    «Ciao..»
    E così chiusi la porta dietro di me, entrando in macchina dirigendomi verso l’eareoporto dove mi aspettava la mia nuova vita.
     
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  5. sere96*
     
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    io strozzo dalila domani visto che vado in aereoporto... perciò chi vuole viene con me!!!!
     
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  6. {~marty94<3
     
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    sto lavorando per un altro capitolo.. sarà l'ultimo prima della mia partenza! continuerò a settembre !! state in linea! ^-^
     
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  7. sere96*
     
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    ok!!!!!!!! ma posta presto!!!!
     
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  8. {~marty94<3
     
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    ed eccoci quà con l'ultimo appuntamento prima della mia partenza.. ora come ora questo capitolo segna circa la metà della storia! ci saranno colpi di scena scioccanti perchiò vi preparo! ^-^ buone vacanze!!


    Capitolo 19

    Quella mattina il cielo era terso, nuvole gonfie di pioggia si stavano lentamente avvicinando alla città.
    Il mondo visto dai finestrini della tua auto, mentre stai lasciando tutti e tutto, è qualcosa di tetro, triste, raccapricciante: ti vengono in mente tutte le avventure le occasioni le persone che hanno reso il posto dove hai deciso di vivere casa tua.
    Mi ritornò in mente il saluto al cast di qualche giorno prima, e una lacrima mi scivolò sulla guancia. Gli sguardi rattristati dei miei colleghi e amici mi erano rimasti marchiati a fuoco.
    Tornai a concentrarmi sulla giuda la strada era libera, solo poche auto giravano in quella mattina e incrociai il profilo dell’aeroporto nel giro di trenta minuti.
    All’aeroporto mi aspettvano alcuni giornalisti non che Dalila, che salutava quelle persone con un sorriso a trentadue denti.
    Respirai profondamente, avevo pensato molto nella seconda parte del mio viaggio, ossia non appena intravidi l’aeroporto, ed ero deciso, volevo fare la cosa giusta anche se non ne ero pienamente sicuro.

    Il campanello suonò all’improvviso, leah era sotto la doccia quindi mi avvicniai lentamente alla porta aspettandomi un venditore ambulante con la pancia gonfia e i baffoni oppure un giovane ragazzo in tutina gialla pronto a consegnare la posta. E invece..
    «Ma.. ma cosa..»
    Lui preso da non sò cosa mi prese il volto e mi baciò con foga, le nostre bocche si apriprono all’unisono e sentii la sua saliva che si confondeva con la mia, quel sapore di miele e cannella delle sue labbra rosee sulle mie, delle quali non conoscevo il sapore. Portai le mani verso i suoi capelli baciandolo con la stessa intensità. Dio lo amavo lo amavo alla follia ma ero sicura che fosse troppo tardi. Mi staccai guardandolo dritto negli occhi.
    «Ma perchè?! Tu non dovevi...»
    Mi posò due dita sulle labbra per farmi tacere, abbassando lo sguardo.
    «Ti prego non parliamone! Volgio solo godermi questo momento»
    Riprese a baciarmi ma in modo più lento e totalmente disarmante, una lentezza che rendeva ogni movimento pesante, quasi eccessivo in quel momento. Non mi ero resa conto di essermi chiusa fuori casa; lo guardai negli occhi con uno sguardo allusivo, mi prese la mano correndo verso casa sua.
    Riprese a baciarmi sulla soglia dell’abitazione afferrandomi i fianchi in una morbida presa. Il mio cervello iniziava a perdere colpi, si stava lentamente disconnettendo dal mio corpo che ormai era un fascio di scariche elettriche. Bill aprì la porta di casa prendendomi in braccio e facendo in crociare le mie gambe sulla sua vita; passammo per il salotto dove un Tom sconcertato non credeva ai propri occhi, salimmo su per le scale fino a salire in camera sua, era comletamente spoglia di tutto, ebbi solo pochi istanti per guardarla, somigliava molto alla mia le pareti però erano di un celestino chiaro, Bill riposò le labbra sulle mie, cominciando a girare per la stanza, mi appoggiai alla scrivania e lui continuò a baciarmi scendendo sulla gola e sulle scapole mentre le sue mani si erano posate sui miei fianchi lievemente pronunciati, con la bocca risalii lentamente sul collo sulla guancia e poi di nuovo sulle labbra, tremai lievemente sentendo il contatto con quella pallina metallica sulla sua lingua.
    Posai le amni suoi suoi fianchi allontanandolo lievemente da me, per scendere dal tavolo, Bill dolcemente con lo sguardo più carico di amore che io abbia mia visto mi accarezzò i capelli, e fece sfiorare i nostri nasi. Si diresse verso il letto a una piazza posto sotto la finestra, mi fece sdraiare sotto di lui mentre passava la mano sotto la mia maglia e sotto la pancia sfiorandomi il tatuaggio, rabbrividìì un attimo sentendo quel contatto e subito la mia mente
    tornò a far ragionare il mio corpo. Non potevo, per quanto lo amassi non potevo farlo.
    Lui notò il mio distacco e mi fece sedere davanti a lui.
    «Zoy.. scusa.. se.. se non ti senti pronta, po..posso aspettare. Credimi io non..»
    «Bill.. sta zitto per favore»
    Tenevo la testa bassa, e sentivo gli occhi pungermi per le lacrime. Basta non potevo più tenerlo nascosto, quel segreto tanto irrivelabile mi stava opprimendo.
    «Non è che non mi sento pronta.. io non.. non...»
    «Tu cosa..»
    «Bill.. quello che stò per raccontarti non è una storia felice... e potrebbe spaventarti.. ma ti basti sapere che ti amo.. e...»
    «Ma cosa vuoi dire?»
    Era ancora più confuso, lo leggevo nei suoi occhi il terrore, e la disperazione, presi un respiro profondo prendendo tutto il coraggio che vavevo in corpo pronta a svelare ciò che avrebbe cambiato le nostre vite per sempre.
    «Bill.. io sono...»
    to be continued

    muahahah sono perfida!!! vi lascio con il fiato sospeso ^-^
     
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  9. sere96*
     
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    ma tu mi vuoi morta!!!!! posta immediatamente!!!!
     
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  10. Amon`
     
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    ò_____________ò
    Cioèèè, io torno dalle vacanze e tutta felice trovo tre capitoli da leggere ma tu mi hai rovinato tuttooo, DEVI postare ora. Subito.
     
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  11. {~marty94<3
     
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    eilàà!! rieccomi dalle vacanze!! le vostre come sono andate????
    credete che io sia stat tuutto il giorno al mare a prendere il sole.. eh no vi sbagliate di grossooo!! ^^ ecco il 20 capotolo.. dove il mistero veràà sciolto!!! buona lettura!!


    Capitolo 20
    A volte è proprio la cosa che vorresti sapere con tutto te stesso quella che ti lascia paralizzato più a lungo.
    Mi trovavo ancora nel mio letto, Zoya era appoggiata al mio petto e dormiva, o almeno ci provava, mentre la mia mente vagava nell’ignoto e nell’incertezza, perché il solo pensare che una cosa del genere fosse toccata proprio a lei mi sconvolgeva, ma era anche più difficile credere alle sue parole, l’avevo guardata negli occhi e ne vedevo il terrore di quella cosa, ero scioccato ancora di più, non potevo credere che a quella donna della quale mi ero reso conto di amare sin dal primo istante, per la quale provavo un fuoco dentro che non saprei neanche descrivere, non potevo crede che a lei il destino avesse scelto di consegnarle un fato che non era da augurare a nessuno; i suoi occhi erano sempre vissuti nella paura, e ci vivevano ancora: ma ero innamorato e nessuno mi avrebbe fermato.
    La dovevo aiutare a sopportare quella cosa che cresceva dentro di lei a ogni rintocco del minuti. L’amavo con tutto me stesso e non l’avrei lasciata sola.
    Tornai a fissare il suo viso, contratto anche nel sonno, volevo tanto aiutarla ma non sapevo come darle il mio appoggio, poi all’improvviso mi venne un’idea, era rischiosa e anche stupida ma era pur sempre un tentativo da fare.
    Così aspettai che si svegliasse per annunciarle la mia decisione.

    Era stato come togliersi un peso dallo stomaco; sentivo la mia mente svuotata da mille preoccupazioni, e da quasi tutte le mie paure. Mi ero ritrovata così, abbracciata all’uomo che amavo dopo aver svelato una delle verità più brutte della mia intera esistenza: mi sarei aspettata uno schiaffo in faccia seguito da grida, oppure un silenzio di tomba, credevo che mi avrebbe cacciata via a calci dalla sua vita perché non era un cosa facile da digerire; invece i suoi occhi, all’inizio, mi guardarono come volessero lanciarmi addosso un grido di paura, avrei tanto voluto sentire quell’urlo, mi avrebbe fatto capire che razza di mostro ero stata, avrei voluto sentire la sua paura, sentire che c’era e che era dentro di lui; quel grido rimase chiuso dentro di lui morendo lentamente e nella mia mente rimaste quest’urlo del quale non avrei mai conosciuto l’entità, un urlo silenzioso che si propagava nei meandri della sua amima, lasciando la stanza in un silenzio talmente profondo da farci sentire i battiti dei nostri cuori. Tenne gli occhi bassi per un lasso di tempo incalcolabile, neanche io riuscivo a guardarmi in faccia, mi stavo odiando a morte.
    Bill però mi fece tornare un sorriso sulle labbra perchè poco dopo mi prese il volto spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, baciandomi con tutto l’amore che poteva provare per un essere umano: ero stordita ma finalmente felice.
    Mi sentivo felice, mi sembrava di volare, sentivo crescere dentro di me un fuoco che bruciava, forse è proprio questo l’amore: il bisogno di cercare un conforto, un aiuto, una spalla, una persona che nel bene e nel male ti sostenga nei periodi più bui senza battere cilgio. Amareper me voleva dire abbandonarsi e svelare ogni segreto senza pudore o vergogna, abbandomandomi a lui come fa la neve quando cade.
    Quel senso di libertà per me era totalmente nuovo, non avevo mai provato nulla di simile neanche quando avevo svelato tutto a Leah, ma una spiegazione logica c’era: lei conosceva il mio passato, i dolori e le sofferenze che avevo passato, lui non sapeva nulla..
    Non avevo ancora il coraggio necessario a raccontargli del mio passato, il mio cuore diceva di aspettare, anche se sarebbe stato rischioso per lui sapere tutto, lo volevo lasciare ancora libero.
    In quel’istante seppi che avevo accanto a me persone fidate, persone delle quali mi potevo fidare, persone leali che si sarebbero battute per me. L’importante in quel momento però era che conoscesse l’inizio della storia, ossia il finale.
    La causa per la quale avevo lasciato la mia città e la mia casa, la causa dell’inizio di tutto... era... che aspettavo un figlio...

    -to be continued-
     
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  12. Amon`
     
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    ò____________________________________ò
    Devo riprendermi.
     
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  13. sere96**
     
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    CITAZIONE (Amon` @ 8/9/2010, 12:18)
    ò____________________________________ò
    Devo riprendermi.

    quoto....
     
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  14. {~marty94<3
     
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    hhaha non ve lo aspettavate?!
    comunque non avendo molto da fare ho rifatto il blend spero vi piaccia! quello di prima lo odiavo era terribile XD!
    stò lavorando al prossimo capitolo credo che per venerdì o domenica avrete un capitoletto!! i love you Girlz! <3
     
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  15. Amon`
     
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    No per niente.xD
    Comunque beneee*_*
     
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72 replies since 23/12/2009, 16:32   722 views
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