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FF mia e di una mia amica, Helly_Kaulitz o ragasimpa

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  1. Tommina.Killerz
     
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    Mi Farò perdonare al prossimo chappy U.U
     
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  2. LallaLovesBassists
     
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    oooh stellina don't worry ^^
    kiss kiss*
     
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  3. LallaLovesBassists
     
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    Prima di tutto ragazze... Un pensiero.
    Un pensiero per il RE del Pop, Michael Jackson, un Mito con la M maiuscola, una creatura affascinante... Complessa, piena di problemi, misteriosa... Un mostro del palcoscenico, un ragazzetto cresciuto ballando sotto i riflettori... Chi non ha mai cantato o ballato una delle sue canzoni??? Io personalmente lo reputavo un vero artista e ora che lui è volato via, solo pensarci mi causa un brivido, un buco allo stomaco.
    Ovunque ora sia starà ancora ballando, muovendosi con quel moonwalk che tanto lo aveva reso famoso...
    Michael nessuno ti eguaglierà mai.
    ...

    Buona lettura...
    kiss kiss*

    (questo chap è importante per la mia co-autrice, quindi ditemi che ne pensate^^)







    8 CHAPTER



    Non avevo affatto voglia di uscire quella sera.
    Solo il pensiero di essere obbligata a lavarmi i capelli, scegliere vestiti decenti e sprecare il mio tempo a prepararmi mi dava la nausea.
    Non ero un amante della perfezione. In questo infatti avevo tante contraddizioni.
    Miravo ad essere perfetta senza bisogno di impegnarmici.
    Non ero la persona che impiegava due ore davanti ad un armadio, né quella che si faceva problemi a rimanere con i capelli sporchi un giorno in più del dovuto. Non ero Bill insomma.
    Eppure lui mi piaceva tantissimo: era un ragazzo stupendo, meraviglioso. Avevo sempre pensato che fosse perfetto senza nemmeno sforzarsi nell’esserlo. Da questo punto di vista ero sempre stata molto gelosa.
    Per questo motivo tentavo di assomigliargli. Solo il pensiero di “seguirlo” mi faceva sentire una persona migliore. Più perfetta di quanto non fossi.
    Avendo ricevuto una chiamata da parte della mia amica, pensai bene di andarmi a fare questa dannata doccia per poi mettere su qualcosa di carino, ma non troppo impegnativo.
    Ok, l’Ila mi aveva detto che c’era un amico di Georg, ma che interesse avevo io nel farmi bella davanti a questo fantomatico ragazzo? Avrei dovuto passarci una serata e poi non pensarci più.
    Non ero riuscita a rifiutare l’invito, quindi dovevo impegnarmi a non risultare più annoiata di quanto già non fossi.
    Andai in bagno e velocizzai i ritmi, dal momento che era già abbastanza tardi.
    Feci un bagno caldo, mi rilassai cantando canzoncine inventate e poi una volta arrivata davanti all’armadio presi le prime cose che mi capitarono sotto mano: un paio di Jeans chiari strappati qua e là , una canottiera semplicissima e dell’intimo nero e, per finire, una felpa nera col cappuccio, attillata al mio magro corpo, con dei disegni a fumetto davanti.
    Misi giusto una cintura borchiata, una catena ai pantaloni e qualche anello alle mani.
    Non appena ebbi finito di prepararmi, mi accucciai nel divano stringendo le ginocchia a me.
    Sarebbe stata una serata del cavolo, lo sapevo.
    La mia voglia di portare il mio sedere fuori casa era pari a zero. Mi sarei annoiata da morire e avrei anche annoiato i ragazzi...
    Vabbeh, inutile continuare a brontolare tra me e me: quella sera sarei uscita e avrei finto la mia non felicità con gli altri, così tutti sarebbero stati contenti.

    Tempo mezz’ora e il mio cellulare squillò.
    << Pronto?>>
    << Amore io e Georg stiamo arrivando, preparati!>>
    << Come se non l’avessi già fatto... ti sembro il tipo?>>
    << Ehi ehi... cos’è sta voce? Dai allegra! Che stasera ci divertiamo!>>
    << Si, si come ti pare... distate molto?>>
    << Siamo proprio davanti casa!>>
    << Ok scendo...>>
    << Stai su ciccina...!>>

    Misi giù il telefono e, prendendo le chiavi di casa, scesi.
    Chiusi la porta osservando ancora la finestra rotta... povero Tarton!
    Andai verso la macchina aprendo lo sportello posteriore.
    << Ciao amore!>>, disse Ilaria baciandomi sulla guancia.
    << Ciao Helly!>>
    << Georg...>>
    << Ila ma perché sta così giù? Pensavo le avessi detto che non saremo stati solo noi tre!>>
    << È quello che ho fatto! Pensi che potrei dimenticarmi di quello che dici?!>>
    Ci fu del silenzio.
    << Preferirei non rispondere...>>
    << Georg!!!>>, l’Ila fingendosi arrabbiata lo picchiò su una spalla e Georg, sgommando, iniziò a ridere.
    Dopo qualche minuto...
    << Allora chi è il tuo amico?>>, dissi io.
    << Soltanto un amico... penso che ti piacerà tantissimo!>>
    << Si certo... non voglio vedere nessuno adesso come adesso>>
    << Senti Helly... come dici tu, non devi mica “scoparlo”! È soltanto un amico che si è appena lasciato e ha bisogno di uscire un po’...>>
    << Georg io non penso che...>>
    << Sei la persona più adatta a dare forza alle persone! Ne so qualcosa io!>>
    << Di che state parlando?!>>, intervenne Ilaria.
    Si, sapevo di aver fatto molti favori a Georg ( e per chi è pervertito non parlo di favori sessuali), ma non era necessario né che lui me li restituisse, né che lo facesse l’Ila obbligandomi ad uscire di casa... reggere il moccolo o fissarmi i piedi in un tavolo a quattro era più o meno la stessa cosa.
    Dopo aver incessantemente seguito i discorsi di quei due là davanti su dove andare e sul perché andarci, optammo tutti per una pizza.
    L’unica cosa che domandai durante il viaggio fu soltanto perché il suo amico non era con noi e sarebbe arrivato da solo. Non ottenni una risposta precisa e lasciai correre.

    << Non so ancora cosa prendere...>>
    << Ma ancora non sai nemmeno il menù!>>
    << Vabbeh, è che volevo la pizza con gli spinaci, ma se poi non ce l’hanno?>>
    << Controlleremo>>, battibeccavano Ilaria e Georg rispettivamente.
    << Mi date la nausea...>>, sbuffai io. Flirtavano squallidamente e l’Ila ovviamente non se ne accorgeva. Georg ci dava dentro però!
    E bravo ragazzo! Tutto da me aveva preso! Eheh, beh almeno lui era felice adesso...
    Una volta entrati nel ristorante chiedemmo un tavolo e ci mettemmo a sedere.
    Loro due vicini, e io di fronte all’Ilaria.
    Non mi sentivo tanto bene a stare qui da sola... si c’erano i miei amici, ma... mi sentivo a disagio e ultimamente non capivo bene il senso della mia vita, quindi non avevo voglia di far nulla se non poltrire in casa o lavorare in negozio.
    << Ma si muove? Io ho fame!>>
    << Tranquilla arriverà, solitamente non è mai in ritardo...>>
    << I tedeschi di solito non arrivano mai in ritardo>>, abbozzai io.
    Ma poi...
    Alzai gli occhi e lo vidi.
    Prima di venir via avevo detto “ A meno che non è Bill Kaulitz”, ma non avrei mai pensato fosse suo fratello.
    Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata.
    Si, io sapevo di aver precedentemente avuto una cotta bella grossa per Tom, ma non pensavo esistesse ancora. Insomma, avevo già le mani sudate!
    Mi sembrava di stare per svenire, ma per un attimo la mia mente tornò ai vecchi tempi quando io e l’Ila andavamo ai concerti dei Tokio Hotel e io pensavo: “ Helly non puoi svenire altrimenti non li vedi!”, e tutto si calmava, peccato che questo non mi pareva affatto stesse funzionando ora come ora.
    << È lui il tuo amico?!>>, civettò Ilaria.
    Lui continuò sempre più ad avvicinarsi al nostro tavolo e le mie gambe stavano cedendo. Fortuna che stavamo seduti!
    << Bravo! Io ti invito e tu arrivi pure in ritardo!! Ciao Tom!>>
    << We ciao Hobbit! Come te la passi?>>.
    Tom non sembrava affatto essere depresso per essersi lasciato. Del resto non era uno qualunque, era Tom Kaulitz! Lui poteva prendersi la briga di star bene.
    << Alla grande direi!>>, rispose Georg guardando verso l’Ilaria. Tom seguì il suo esempio.
    << Ahhh... allora dev’essere lei la ragazza!!!>>
    << Quale ragazza?!>>
    << Amica. Tom voleva dire amica!>>, precisò Georg tirandosi il colletto.
    D’un tratto tutto cambiò, come una scena al rallentatore, il volto di Tom che se ne stava poggiato sulla sedia di Georg si girò a guardarmi, sorridendo.
    Fece un sorriso strano, diverso, ma non ebbi le facoltà mentali per riuscire a decifrarlo.
    Porse la mano e disse:
    << Scusa se non ti ho degnata di presenza. In altre circostanze l’avrei fatto, piacere Tom!>>
    Il mio cuore batteva a più non posso e io, con un sorriso da ebete e arrossendo di già, dissi:
    << So benissimo chi sei... Mi chiamo Helly... piacere... mio...sicuramente ti avevo già notato!>>. Mi morsi la lingua e diventai viola.
    Ce la facevo o no a stare zitta?! Che mi stava prendendo?! Non volevo che lui pensasse che io fossi un’ochetta! Ma stranamente anche lui rise.
    << Posso sedermi qui?>>
    << Io... direi di... si?>>.
    Continuai a guardarlo perché non riuscivo a credere fosse lui davvero.
    Somigliava così tanto a Bill...
    Tom con l’ennesimo sorriso prese posto accanto a me e io tentai di stare più tranquilla e calma possibile, anche se era molto difficile con lui distante solo pochi centimetri.
    Continuavo a pensare che non avesse l’aria di uno sconvolto: più che altro aveva l’aria di un imbecille! Ma quando mai Tom non lo era stato?! Forse era una delle cose che più di lui mi piacevano.
    All’istante ebbi un flashback quando, ai tempi, io e l’Ila passavamo le ore a sfotterli e a divertirci come pazze! E ovviamente Tom passava sempre per l’insolito, sexy, deficiente del gruppo! Quello che inciampava nei suoi jeans, aveva quel sorriso sghembo e sputtanava Georg durante le loro interviste!
    Che bei tempi erano quelli... peccato che tutto iniziò a peggiorare quando i Tokio Hotel si sciolsero...
    Meglio non ricordare il post-scioglimento, è stata una delle cose più spiacevoli della mia vita, ma in questo momento guardando Tom accanto a me, e Georg accanto alla mia amica... il mio cuore aveva una speranza in più.
    Chissà, magari un giorno, in un modo o nell’altro, sarebbero tornati a farci sognare.
    Durante la serata Tom e Georg parlarono molto, da quel che capivo era da tanto che non si vedevano, Ila battibeccava continuamente con l’Hobbit e anche io parlavo spesso con Tom: non ho contato tutte le cazzate dette, ma ero troppo agitata.
    L’inizio della mia insolita serata prese avvio con l’arrivo delle pizze:
    << Una con gli spinaci?>>
    << Mia!>>, intervenne Ilaria.
    << Una wurstel e salsiccia?>>
    << Qui, grazie>>, disse Georg.
    << Però ti mantieni leggero eh Georg?!?!>>, ironizzò Ilaria. Georg fece un ghigno e iniziò a tagliare la pizza.
    << Una con le patatina fritte?>>
    << MIA!>>, dicemmo io e Tom all’unisono.
    Diventai completamente rossa e lui, guardandomi, rise.
    << Scusi ci dev’essere un errore... ne avevamo ordinate due!>>, disse Tom continuando a riderci su. Io, totalmente imbarazzata, osservavo la scena divertendomi.
    << Ah... d’accordo, allora ne faccio arrivare subito un’altra!>>
    << Ok, ma veloce... qui qualcuno ha fame...>>, disse Tom rivolgendosi a me.
    << Fame? No, no, non ho fame... posso aspettare!>>.
    Nel frattempo il cameriere se ne andò.
    << Non hai fame? Ma si che ne hai! Dai ci dividiamo la pizza intanto!>>
    << Mi sembra un’ottima idea!>>, si intromise Georg fissandoci.
    << Si, anche a me! Prendete la pizza...>>, aggiunse Ilaria. Ma che diavolo stavano facendo?! Cercavano forse di... oh Cristo, no! Per Dio... era Tom! Era il fratello di Bill! Non volevo fare quella che flirtava con Tom... oh si?
    Ok! Ero decisamente partita di testa, ma ora non dovevo farmi prendere dal panico.
    Tom rise.
    << Ragazzi se non vuole condividere una pizza non c’è problema... la mangio io!>>
    Lo guardai confusa e stupita: che cosa? Ma io avevo fame!
    << Qualcosa non va?>>
    << Va tutto bene...>>
    Ci fu un po’ di silenzio, prima che io continuassi a parlare.
    << Però... deve essere proprio buona la pizza, vero Tom?>>
    Tom si bloccò con un pezzo di pizza in bocca, guardandomi e Ilaria incominciò a ridere.
    Di lì a breve la seguirono tutti a ruota.
    Ovviamente io caddi nell’imbarazzo più totale, poi il tempo si fermò per un breve secondo e Tom iniziò a fissarmi.
    << Che... c’è?>>, dissi io timida e a bassa voce.
    << Lo vuoi un pezzo di pizza?>>, disse con un sorriso che... quasi non riuscivo a descriverne la bellezza. Era stupendo.
    << Si...>>
    Nel momento stesso in cui Tom mi passò la fetta le nostre mani si toccarono lievemente e il mio cuore palpitò velocemente.
    Non sapevo davvero perché mi stesse accadendo tutto ciò in quegli istanti, ma erano molto piacevoli e mi facevano stare molto bene.
    Avevo fatto giusto ad uscire di casa quella sera.
    Io e Tom ci dividemmo la pizza e facemmo lo stesso quando arrivò la prossima.
    Quella sera, al tavolo, mi divertii molto e poi... vedevo l’Ilaria continuamente ridere appresso a Georg e questo mi rendeva felicissima.
    Vedere la mia amica stare meglio almeno un po’ dopo la rottura con Alex... era fantastico.
    E anche se ancora vedeva Georg soltanto come un amico... io sapevo che presto le cose sarebbero cambiate.

    Una volta pagato e usciti dal ristorante, noi ragazzi ci incamminammo per le strade di Berlino.
    << È stata una bella serata fin’ora... no?>>
    << Siiiii... specialmente la parte della pizza!>>
    << Smettila Georg, mi hai rotto le scatole! T’ho detto di finirla con questa storia!>>, sbottai io per la battuta di Georg. Si, come aveva detto Ila la serata fin’ora era stata davvero bellissima e con Tom accanto a me... decisamente meglio: era davvero simpatico e non solo...
    << Oooh... la ragazza è agitata!>>
    << Devo ricordarti Hobbit di tutti i piaceri che ti ho fatto???>>
    << Andiamo sul sessuale?>>, si intromise Tom.
    << AAAAAAAAAAA!!!!!>>, mi misi ad urlare in mezzo alla strada.
    Uscire a Berlino centro era meno complicato di quanto sembrasse: potevo urlare liberamente senza che nessuno mi riprendesse!
    E poi... Tom si stava divertendo molto, non la smetteva più di ridere.
    Inizialmente mi concentrai molto su Georg dal momento che non facemmo altro che interpretare un bel “botta e risposta”, ma poi... lui e Ilaria si appartarono dietro di noi lasciando me e Tom camminare davanti loro, soli.
    << Allora... Tom eh...>>
    << Beh pare di si!>>
    << Ti sembro scema vero?>>
    << Non più di tante altre persone...>>
    << Credimi...>>, dissi io sorpassandolo e cominciando a camminare all’indietro. << Non hai ancora visto niente!>>, gli diedi una pacca sulla spalla e ridendo tornai a camminargli di fianco.
    La sua compagnia era piacevole.
    << Allora... ti sei lasciato eh?>>
    << Non di frequente...>>
    << Cosa?!>>
    << Cioè... non lo so, non mi risulta!>>
    << Come non lo sai! Ma se Georg ha detto che...>>, mi voltai indietro vedendo i due ridersela fra loro. Patetico.
    << Cosa? Ha detto cosa?>>
    << Sai Tom... credo proprio che sia un incontro organizzato! Georg m’ha detto che ti eri appena lasciato con la ragazza e... beh, che avevi bisogno di uscire...>>
    << Beh a me ha detto il contrario!>>
    << Che fantasia...>>
    Ci fu ancora silenzio. Quando poche ore fa l’avevo visto avvicinarsi al nostro tavolo credevo che in tutta la sera non sarei stata in grado di dire nulla, invece... mi accorgevo di parlare a vanvera, essere logorroica come al solito... come se davanti a me non ci fosse Tom Kaulitz, ma fosse solo la visione di uno dei miei tanti sogni... solo che in quei sogni c’era sempre Bill.
    Eppure chiacchierare con Tom mi faceva sentire di nuovo... viva, a mio agio... come se fosse qualcuno conosciuto tanto tempo fa... ed in parte era così.
    << Allora... parlami di te>>
    Mi voltai di scatto verso Tom: non capii perché la richiesta mi avesse tanto stupita.
    << Di me? Non c’è tanto da sapere...>>
    << Io credo di si!>>
    << Potrebbe essere una lunga storia...>>
    << Io amo ascoltare la gente!>>
    Lo fissai ancora e poi iniziai a raccontargli tutta la mia vita.
    Gli parlai di quando ero una fan dei Tokio Hotel, di tutta la storia... e gli parlai di Bill... il suo viso si spense non appena pronunciai il suo nome.
    << Tom... qualcosa non va? Ho detto... qualcosa di sbagliato?>>
    Lui soffiò e si sedette su una panchina.
    << Tom... cosa c’è?>>, mi sedetti preoccupata di fianco a lui: in questo momento non era l’ex-chitarrista dei Tokio Hotel, ma un ragazzo giovane con un viso molto turbato.
    << Niente... è ancora una ferita aperta per me... per tutti noi credo...>>
    << Quale... quale ferita?>>
    Tom esitò un po’ prima di parlare.
    << È per via di Bill che il gruppo si è sciolto>>, pronunciò tutto d’un fiato.
    Io rimasi a bocca aperta mentre Tom fissava il vuoto.
    Ora era così triste e... spento. Temevo di aver fatto qualcosa di veramente brutto.
    << Io... non lo sapevo>>
    << Non l’ho mai detto a nessuno>>
    << Sul serio?>>
    << Nemmeno le riviste lo sapevano... il nostro successo era alle stelle, poi... è successo quello che è successo e ora... ci godiamo la vita individualmente...>>
    Guardai gli occhi tristi di Tom e poggiai una mano sulla sua gamba, tanto non significava niente.
    << Non ti chiederò cosa ha fatto Bill. Non importa... è meglio non rivangare il passato!>>
    << Certo che sei proprio una tipa Helly...>>
    << Perché?!>>
    << Non lo so, ma spero suoni come un mezzo complimento!>>
    << Si, si... suona così!>>
    Chissà dov’erano finiti Georg e Ila... pensavo intanto.
    << Quindi Bill...>>
    << Che? Ah... beh, si>>
    << Mmh... non lo so... Bill è troppo ingenuo per te>>
    << Cosa?!>>, dentro il mio corpo stavo ridendo a crepapelle.
    << Si... è troppo spento, non credo faccia per te>>
    Lo guardai dissentita.
    << Scusa ma... non credo che tu... sia nella posizione più adatta per dire...>>
    << Non voleva essere un’offesa, solo... conosco mio fratello, o perlomeno credevo...>>
    Continuai a guardare Tom... quante volte l’avevo guardato in quel modo in una sola sera?
    << Cambiamo argomento? Anche a me non piace rivangare il passato... il pensiero di Bill fa ancora un po’ male...>>
    << Certo, come vuoi! Allora... ti stai divertendo?>>
    << Si... pensa che stasera nemmeno volevo uscire!>>
    << Ah no? Beh se non fossi uscita tu io stasera mi sarei ritrovato a letto alle dieci di sera...>>
    << Poi Bill è troppo spento eh?!>>
    Tom e io ridemmo e poi, alzandoci dalla panchina, riprendemmo a camminare verso la piazza.
    << Sai Tom... non t’immaginavo così>>, dissi d’un tratto.
    << Ah no? E come mi immaginavi scusa?>>
    << Non lo so... diverso, sembri diverso>>
    << È un male?>>
    << Beh... eri già... fantastico prima, ora che... sei qui sei.. ancora più.. fantastico...>>, dissi io con delle pause e fissando per terra.
    Sentii Tom sorridere, poi aggiunse:
    << Io non ti conosco per niente Helly, però spero vivamente che un giorno di questi possiamo rivederci! Per parlare è chiaro...>>
    << Oh, wow... beh solitamente non prendo in considerazione... programmi a lungo termine>>
    << Allora ti chiamo tra qualche giorno, e poi te lo richiedo. D’accordo?>>
    << Non hai il mio numero...>>
    << Non sarà difficile averlo!>>
    Io sorrisi imbarazzata e chiedendogli il cellulare gli salvai il numero in rubrica.
    Parlammo per ancora un po’ e, raggiungendo la piazza, ci ricongiungemmo a Georg e Ilaria.
    << Ragazzi! Dove eravate finiti?>>, disse Ilaria.
    << Abbiamo fatto un giretto... e parlato un po’>>, le risposi guardando Tom.
    << Siete stati bene insieme allora...e Tom?>>, scherzò Georg dandogli tre pacche sulla spalla.
    Ci mettemmo tutti a ridere per il modo buffo con il quale Georg era solito rivolgersi alla gente e poi, iniziammo tutti a salutare Tom: era venuto il momento di tornare a casa e Georg ci avrebbe riaccompagnate.
    << Sei venuto con la tua macchina?>>, gli chiese Ilaria.
    << Si, si... è qua vicino! È stato un piacere conoscerti! Si potrebbe anche rifare un’uscita a quattro!>>
    << Con piacere... wow... Tom Kaulitz, stavolta almeno non ho vomitato!>>
    << Cosa?!>>
    << Te lo spiegherà Georg!>>
    << D’accordo... ciao fratello, ci sentiamo nei prossimi giorni, fammi sapere qualcosa>>
    << Lo stesso vale per te... buonanotte!>>
    << A me non saluti?!>>, ironizzai io.
    << Ti lasciavo per ultima, per concludere al meglio la serata!>>, la sua nonchalance e il suo modo di flirtare così sensuale mi faceva tremare dentro.
    << Un pensiero carino...>>
    << Non fare la sostenuta Helly>>
    Tom mi baciò una guancia e se ne andò.
    Che diavolo stava succedendo?
    << Ehy però... a me mica ha dato un bacio sulla guancia!>>, si lamentò Ilaria.
    Io, pensosa, non parlai più dal centro di Berlino fino a quando entrammo nella macchina di Georg.
    Guardavo fuori dal finestrino e pensavo a Tom.
    << Helly non parli?>>, disse Georg.
    << Helly?>>, ripeté Ilaria.
    << Chissà a che pensa…>>
    << Quando fa così non sente proprio...>>
    Perché Tom mi aveva baciato sulla guancia? Perché sembrava stesse flirtando con me? Perché quando se n’era andato avevo avuto una forte stretta al cuore? Perché quando all’inizio non volevo uscire ora non volevo affatto andarmene? Perché mi ricordava così fottutamente Bill?
    Domande a cui, almeno ora, non avrebbero dato alcuna risposta.
    Una volta arrivate a casa salutammo Georg, e non appena dentro Ilaria si gettò sul divano, con me a fianco poco dopo.
    << Una bella serata... mi sono divertita! Non ho quasi per niente pensato ad Alex!>>
    << Mmh mmh...>>
    << E poi... Tom Kaulitz? Quanti sogni che si avverano!>>
    << Si...>>
    << Helly che hai? Sei spenta da quando ce ne siamo andate...>>
    << Ilaria>>, dissi fermamente.
    << Oh oh... non mi piace quando pronunci il mio nome così.>>
    << Devo dirti una cosa>>
    << Dimmi...>>, disse lei inarcando le sopracciglia.
    << Ricordi quando... ti ho detto che avevo una cotta per Tom e che poi mi era passata?>>
    L’Ilaria fece di si col capo sorridendo.
    << Ecco... io non credo che mi sia del tutto passata.>>
    Ci fu un silenzio enorme fin quando...
    << Waaaaaaaa!!!! Amoreeee!!!>>, l’Ilaria mi si buttò completamente addosso abbracciandomi e baciandomi.
    << Che diavolo fai! Non respiro!>>
    << Ti piace Tom!>>
    << Si cazzo, si! Mi piace Tom!>>
    << Oddio! Come sono feliceeeee! Ora avrai anche tu qualcuno!>>
    << Ma che stai dicendo? Non lo conosco per niente!>>
    << Si che lo conosci! È Tom, Tom Kaulitz! Chitarrista dei Tokio Hotel e demente del gruppo! È un amico di Georg! E tu conosci Georg... è Tom insomma! Il puttaniere e il playboy assieme all’Hobbit!>>
    << Lui non è così.... è diverso>>
    << Oddio Helly che bella cosa!>>, Ilaria continuò ad abbracciarmi come se avessi appena detto “mi sposo” e io, stranita dalla sua reazione, ricambiai i suoi abbracci.
    Non capivo cosa potessi aver detto di eccezionale: infondo... io avevo ancora in testa Bill, no?
    Quando decidemmo di andare a letto e dopo che Ilaria mi aveva raccontato la serata con l’Hobbit... io non dormii molto.
    Ero troppo occupata a pensare a quella sera... a quella sera particolare dove un ragazzo mi aveva rapito gli occhi... e quasi non riuscivo a credere potesse essere proprio il fratello di Bill Kaulitz.
    Quasi non riuscivo a credere che potesse piacermi ancora.
    Per la seconda volta.
    Ma adesso era diverso... mi aveva dato il suo numero e io speravo di sentirlo ancora perché... in cuor mio, la serata non era ancora finita.
    Doveva appena cominciare.
     
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  4. ;alessìa
     
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    bellissimaa *O*
     
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  5. LallaLovesBassists
     
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    *__________________*
    Ooooooooooh grazie milleeee!!! **
    kiss kiss*
     
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  6. Tommina.Killerz
     
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    OOOOOOoooooooooooosssssssìììììì Bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaa U.U

    Io Voglio Il Seguitooooooo U.U

    Uhuh Chissà Che Farà Tom xD
     
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  7. LallaLovesBassists
     
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    Il seguito arriverà presto amora... **
    *me contenta che ti sia piaciuta*
    Grazie mille per il commento ^_________________^
    kiss kiss*
     
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  8. Tommina.Killerz
     
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    Aspetterò

    *corre da una parte all'altra della stanza
    *ma quando postaaaa ma quando postaaaaaaaaaa?!?!?!?
    *corre ancora agitata..postaaaaaaaaa
     
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  9. LallaLovesBassists
     
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    Ecco qui, si avevo detto che postavo... E ora posto xDDD
    Buona lettura tesoreeee *____________*
    kiss kiss*



    CHAPTER 9




    A volte le cose vanno come vuoi tu.
    Ieri sera sono uscita con la Helly, Georg e il suo "amico", che si è rivelato essere Tom Kaulitz. Sì, l'hobbit ci ha fatto proprio una bella sorpresa: insomma... Tom! Voglio dire... Tom dei Tokio Hotel! Quante volte io e la Helly lo abbiamo preso in giro, quante volte lo abbiamo ammirato, quante volte abbiamo sognato di essere le sue puttanelle! Ci avevamo visto giusto, era davvero simpatico, un simpaticissimo idiota... Lui e la Helly sarebbero stati così carini insieme, speravo nascesse qualcosa.
    Tom le avrebbe fatto bene sicuramente, era ora di essere felice anche per lei e si meritava un ragazzo tutto suo, specialmente dopo tutto quello che aveva fatto per me.
    Finalmente mi sono sdebitata nei suoi confronti: okay, è stato Georg a portarlo, ma l'idea l'ho avuta io.
    La mia amica mi ha detto che adesso è contenta, quindi io lo sono: per lei, che mi ha sempre appoggiato e confortato, e perchè sono certa che Tom non si lascerà scappare una ragazza così unica.

    E' proprio per questo motivo che ieri sera io e Georg li abbiamo lasciati soli, per far sì che parlassero un po' e si conoscessero meglio.
    A dire il vero la scena è stata molto buffa; Georg ha detto: << Beh... umh... io e l'Ila andiamo... umh... a fare una... emh... specie di corsetta qui intorno; sì... umh... devo smaltire la salsiccia e i wurstel della pizza... >>
    << Già... E io gli spinaci! Ciao ciao! >>, ho aggiunto sorridendo, appena prima che Georg mi trascinasse via per un braccio. Il pensiero mi faceva ancora ridere!
    Alla fine poi noi due non sapevamo che fare, quindi ci siamo chiusi nella macchina di Georg con la compagnia della radio: abbiamo gli stessi gusti musicali, ci siamo messi a ballare e cantare come pazzi... In conclusione è stato pure divertente, abbiamo chiacchierato tantissimo!

    Negli ultimi tempi noi due parlavamo sempre di più, ci stavamo conoscendo davvero a fondo, discutendo anche delle cose più stupide, come la marmellata preferita, o perchè le verdure rimangono sempre incastrate tra i denti, o perchè quando la gente è in fila alla cassa cerca sempre di passare avanti... E Georg aveva delle risposte incredibili, era uno spasso, mi faceva così ridere! Inoltre era così affettuoso! All'improvviso mi prendeva e mi abbracciava, mi stritolava a dire il vero, mi diceva che ero la sua piccola luce e mi baciava sulle guance (a dire la verità ci provava anche sulle labbra, ma io giravo la testa prontamente o gli strizzavo le guance per distrarlo!). Lo ricambiavo, certo, ma ancora non ero sicura di cosa provassi per lui: aveva significato tutto per me tempo addietro, ma avevo rimosso, col tempo, e con Alex.
    Forse però stava riaffiorando qualche sentimento; diciamo che mi piaceva definirci "buoni amici". Credo che andasse bene anche a lui comunque, altrimenti mi avrebbe di certo detto qualcosa.
    La sera di Natale mi aveva invitato alla festa che aveva organizzato a casa sua: era l'occasione giusta per divertirsi alla grande e mettere definitivamente da parte Alex.
    Ancora lo pensavo: mi veniva in mente così, all'improvviso, quando ritrovavo qualcosa di suo in giro per casa o quando facevo cose che solitamente facevamo insieme... Tuttavia cercavo di accantonare la sua immagine in un angolino remoto della mia testa e di scordarlo; mi sembrava che ci stessi riuscendo abbastanza bene, avevo il controllo della situazione.
    Sì, andava tutto come volevo io.


    *********



    Erano quattro giorni che non avevo notizie di Tom.
    Certo, il negozio di dischi mi aveva tenuta impegnata, ma avevo comunque avuto il tempo di pensare a lui, e non sapevo perchè l'avevo fatto così intensamente.
    Quella sera con lui mi ero davvero divertita e ancora non avevo ringraziato apertamente Ilaria per ciò che aveva fatto. Non me la sentivo per ora di parlare dei miei sentimenti verso Tom, perchè di una cosa ero certa: qualcosa provavo.
    Continuavo a pensare a ciò che lui mi aveva detto: perchè era stata colpa di Bill se i Tokio Hotel si erano sciolti? Che cosa aveva fatto di tanto orribile? E perchè i gemelli non si parlavano più? Avevo detto ch non mi interessava saperlo, ma l'avevo detto soltanto per non metterlo a disagio... Se mi conoscesse saprebbe benissimo quanto io sia curiosa!!! E anche quanto poco tempo mi ci voglia per legarmi a una persona e provare qualcosa per essa.

    Stavo sistemando gli ultimi cd arrivati sugli scaffali dietro alla cassa, fino a che...
    << Mi scusi signorina, permette che io la rapini? >>. Mi voltai indietro, scendendo dalle scale e lo vidi.
    << Tom! Oddio... Ciao! Non mi aspettavo di vederti qui! >>
    << Te l'avevo detto che ci saremmo rivisti! >>
    << Beh non hai detto proprio così... E comunque come facevi a sapere che ero qui? >>, dissi io, tutta un sorriso.
    << Ho chiamato Georg per sapere dov'eri... Volevo venire di persona! >>
    << Ah... Beh... Potevi chiamare me! Il numero te l'ho lasciato... >>
    << Sì lo so, ma... >>, disse Tom avvicinandosi al tavolo e grattandosi la testa. << Volevo farti una sorpresa! >>, concluse, prendendo un cd in mano. Sembrava essere più agitato di me.
    << Sei stato gentile... A me piacciono molto le sorprese... >>. Ci fu un silenzio imbarazzante, nel quale Tom tamburellava sul tavolo col cd. I suoi occhi erano così... intensi.
    << Vuoi una mano? >>, mi chiese d'un tratto. Il mio cervello era totalmente scollegato. << Con i cd intendo! >>.
    << Scemo! Comunque sì, grazie... >>.
    Tom mi aiutò a mettere tutti i cd sugli scaffali, secondo l'ordine, e io scesi dalla scala una volta finito.
    << Senti Helly... In realtà ero venuto qui per chiederti una cosa... >>
    << Sì, dimmi pure... >>
    << Volevo sapere se... Ti piacerebbe venire con me alla festa di Natale di Georg. >>. Mi partì un battito e in meno di un secondo le mie labbra si erano già aperte per un sonoro "sì".
    Entrambi sorridemmo come due imbecilli e poi lui disse: << Senti ora devo proprio andare, ma... ti chiamo, ok? >>
    << Sì, ok... >>
    << Mi faccio sentire io prima della festa allora... >>
    << Sì! >>, ripetei io un po' confusa.
    Tom uscì dal negozio guardandomi e sorridendo ancora e io feci la stessa identica cosa.
    Quando se ne fu andato mi poggiai col sedere sul tavolo e sospirai. Ora ero davvero felice e non mi restava altro che aspettare il 25 Dicembre per esserlo ancora di più.

    END OF CHAPTER 9...
    WAITING FOR CHAPTER 10...
     
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  10. Tommina.Killerz
     
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    Maa...Maaaaaaa....Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :minchia!mammavoglioillatte:

    Continua amoraaaaaaaaaaaa
    sn troppo curiosaaaaaaaaaaa
     
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  11. LallaLovesBassists
     
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    *_________*
    Grazie tesò...
    Continuo fra un po' non preoccuparti ^-^
    Grazie **
    kiss kiss*
     
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  12. Tommina.Killerz
     
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    Okok
    *come al solito fa davanti la tesoVa
    *lei chiude la porta__sbam
    *uaaaaaaaaaaaagh
    *corre su e giù strappandosi i capelli
    *ma quando postaaa?? ma quando posta???
     
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  13. LallaLovesBassists
     
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    Non chiuderei mai la porta xDDD
    Non ti strapparei capelli dai... xD
    kiss kiss*
     
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  14. Tommina.Killerz
     
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    xD ok ora mi siedo e prendo una tazza di cammomilla V.V
     
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  15. LallaLovesBassists
     
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    xDDDD
     
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150 replies since 10/6/2009, 12:25   1245 views
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