In love with a gangsta

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    Titolo: In love with a GANGSTA
    Autore: AngieIDOL
    Genere: Het, Happy Ending , Romantico , Erotico
    Rating: Au (accenno) – Adult Content – Lemon – Angst (accenno) – Drug use (accenno)
    Avvisi: No – Slash , G
    Disclaimer: Tutto ciò che scrivo in questa ff è frutto della mia mente bacata. Non ci guadagno niente a farlo,i personaggi della ff non mi appartengono. Se la ff non verrà seguita la sospenderò.

    Trailer:


    Capitolo 1:




    La sua sveglia suonava come un’impazzita e a Tom pesava davvero tanto il culo a spegnerla. Erano solo le sei del mattino e non voleva andare a scuola. Prese la sveglia con violenza e la sbattè –con altra violenza – sul comodino vicino al letto matrimoniale sfatto. Si alzò a malincuore e si fece strada verso il bagno per farsi una bella doccia gelida. Appena si accorse che non c’era l’acqua e bestemmiò alla grande. Andò in camera con aria incazzata e si vestì ,rilegando i suoi rasta in una coda e mettendosi il solito cappellino con la spugna. Riempì la ciotola dell’acqua e del cibo a Mojo,il suo cagnolino, e scese giù al bar per fare colazione. Tra poco sarebbe arrivato il suo migliore amico,Brian Kinney. Brian era uno della sua gang,ma non era un coglione come gli altri,era molto più intelligente e si intendeva con Tom al volo. Era anche l’unico a cui Tom dava attenzioni e retta. Intanto pensava,pensava alla ragazza di cui era innamorato, Megan Fox. Era timida,dolce,simpatica,intelligente..mentre pensava tutto questo si sorprese del fatto che aveva trovato più di due aggettivi per qualcosa che respirasse.
    Intendeva far rimanere quella sua cotta segreta,anche perché la Fox non si sarebbe mai messa con un bastardo come lui. Lui picchiava femmine e maschi. Lo faceva in primis perché voleva dimostrare la sua mascolinità per via della sua infanzia difficile. In secundis lo faceva per divertimento. A Tom mancava suo fratello Bill,viveva con sua zia in un'altra zona di Roma. Cento celle. E lui non aveva abbastanza tempo per andarlo a trovare tutti i giorni. Lui viveva a Tor bella monaca ed era impegnato coi propri impegni per tirare su la grana. Ma voleva vedere Bill più di ogni altra cosa. Era il suo gemellino. Era stato il primo a sapere della sua cotta per Megan e gli aveva dato molti consigli per rivelarglielo. Ma Tom era troppo cocciuto per dar ascolto ai consigli di qualcuno. Ma lui infondo..cosa poteva saperne che anche Megan era innamorata di lui?


    ***




    Era solo il bulletto della scuola che si divertiva a sfottere gli emo e i secchioni della scuola. E nemmeno lei stessa capiva cosa ci trovava di tanto bello. Non l’aveva mai toccata,certo,ma questo non l’aiutava a capire il motivo del suo amore verso di lui. La mattina era cominciata bene,si era fatta una doccia calda,si era truccata e vestita come una principessa,in realtà faceva tutte le mattine così,solo per farsi notare da Tom. Aveva anche chiesto alla sua migliore amica,Amanda Seyfried,di dargli qualche reggiseno di sua madre per farsi più tette,aveva sentito che Tom sbavava dietro alle ragazze che le avevano enormi. Poi Amanda l’aveva svegliata dal suo sonno profondo e le aveva ricordato che lei non era una troia e quel Kaulitz del cazzo non l’avrebbe fatta cambiare. Si limitò a spolverare la cartella a tracolla nera e ad uscire con un sorriso stampato in faccia e scese a far colazione. Le piaceva da morire stare sotto casa e aspettare che suo fratello Justin,il barista,le portasse un cornetto caldo e un bicchiere d’acqua. Il tutto gratis.
    Si ricordò poco dopo che aveva portato con sé il libro “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” , era il suo libro preferito. Era certa che se avesse avuto un figlio o una figlia gliel’avrebbe fatto leggere. I suoi genitori dicevano che per i suoi 15 anni era una ragazza fin troppo matura e effettivamente lo era. Tom era un anno più grande di lei e questo la faceva impazzire. Ma lei non sapeva che Tom avrebbe fatto qualunque cosa pur di mettersi con lei.


    ***




    Tom sbatte con odio la cartella sul bancone,mentre Riki , che era detto “lo zio delle vagabonde” gli sorrideva e gli preparava un cornetto. Tom era ben voluto da tutte le persone di Tor bella monaca , e aveva quasi tutto agevolato dato che tutti sapevano della sua situazione economica.
    Tom faceva parte di un gruppo. Il truceklan. Lui non ci credeva in quel gruppo,lo odiava. Tutti lo vedevano come Noyz narcos “the king” ma lui vedeva solo un ragazo di 16 anni che cantava senza motivo. I testi non gli piacevano,il sound non gli piaceva,il flow non gli piaceva. Insomma, non gli piaceva niente.
    Lo faceva solo perché i suoi album gli davano soldi per mangiare,ma non era il massimo vivere di cornetti,panini e acqua.
    Era anche per questo che credeva di non piacere a Megan. Lei era di grande famiglia. Aveva visto una volta il signor Peter e la signora Lois e si ricordò che suo padre non l’aveva mai abbracciato così. E sua madre..sua madre gli ricordava Simone prima che morisse. Quando Simone morì aveva solo 9 anni e loro padre,Gordon,riteneva lui e Bill responsabili della sua morte.
    Tom amava però,suonare la chitarra,sapeva imparare testi e riprodurli a memoria nel giro di tre giorni. Lui ,non vedeva tutte queste qualità in lui.
    In realtà Tom sembrava non amarsi per niente,e per questo si sfogava su persone innocenti.
    Tornò a guardare fuori dal bar e vide una sagoma cupa e addormentata avvicinarsi a lui,ecco a voi Dio, Brian Kinney.


    ***




    Come previsto Tom era lì e lo stava fissando come un bradipo rincoglionito.Gli sventolò una mano davanti alla faccia e sorrise,mentre Tom ricambiava il saluto con un abbraccio fraterno.In Brian vedeva un fratello e questo lo sapeva bene.
    Si prese il suo solito caffè e buttò lo zaino vuoto per terra e si passo una mano sul viso assonnato. Era fatto e stralunato,aveva gli occhi che gli bruciavano e gli faceva male la testa. Ma questo non voleva dire dare buca a Tom. Tom credeva in lui e gli voleva bene. Brian abitava 2 piani sopra di lui e questo gli permetteva di andare a dormire da lui tutte le volte che voleva. Brian era stato partorito da un matrimonio lesbo. E amava le sue due mamme Kristal ,colei che l’aveva partorito e Susan ,colei che le faceva da padre. Aveva amato fin dal primo momento la sua famiglia anche se era un po’ strana,ma ringraziò Dio di averne una. Alle elementari lui e Tom erano messi in disparte per la loro situazione familiare e quindi avevano iniziato a picchiare le persone che li prendevano in giro. Loro volevano il rispetto e se lo sarebbero guadagnato. E così fu,lui e Brian erano rispettati da tutti. Arrivati alle medie conobbero Georg,Andreas e Emmett che si unirono alla loro banda. Non erano molto intelligenti certo,ma questo non cambiava nulla per Tom e Brian. Non dovevano contare su di loro. Potevano benissimo stare da soli e farsi rispettare senza gli altri. Questo legame non si sarebbe mai rotto. Era una promessa.


    ***




    Tom si era messo a parlare con Tom delle solite cose e gli aveva chiesto se quel pomeriggio Kristal e Susan erano in casa e Brian aveva negato.
    Sarebbero potuti stare tutto il pomeriggio a casa sua e chiamare Bill per farsi due risate e godere del fatto di stare fra veri amici.
    Si avviarono verso scuola e incontrarono Georg e Emmett che si aggiunsero ai due che chiacchieravano in disturbati senza curarsi di loro due. Georg stava sul cazzo a Tom in una maniera assurda,fin dalla prima volta.
    Lo imitava e questo lo mandava in bestia,lui voleva essere l’unico. E quindi Georg era costretto più degli altri a prestare attenzione a tutto ciò che faceva quando stava in compagnia di Tom. Anche a respirare.
    -In questa cazzo di scuola qualcuno mi dice perché non si può scopare nei corridoi? – sbuffò Brian.
    Tom rise e si sedette al suo banco con lui vicino. Megan era due banchi più avanti e lui la fissava in continuazione giusto per controllare gli altri della classe. Ma mio Dio..come biasimarli.


    ***


    Appena entrata in classe trovò Tom a ridere e scherzare col suo amico Brian e lei si perse un attimo bloccandosi davanti alla porta. Un ragazzo le era appena andato addosso facendola cadere. E quel ragazzo non era niente popo di meno che Georg Listing.
    - Oh poverina la troietta si è fatta male? Mi hai urtato. E di solito si chiede scusa troietta. – storse la testa in un segno di disapprovazione.
    Un ombra dietro di lui lo sovrastò.
    - E come mai non ti ho ancora sentito parlare Listing?
    La voce roca di Tom fece tremare Georg che subito iniziò a sudare freddo e a graffiarsi il braccio.
    - S-s-scu-scusa – si affrettò a fuggire al suo posto mentre Tom lo fulminava con lo sguardo chinandosi ad aiutare Megan che intanto aveva assunto un colorito pallido.
    - Stagli lontana se non vuoi finire nei guai. – la aiutò a rimettersi a posto i vestiti e rimise i libri nella sua borsa. Mentre Tornava al suo posto puntò l’indice verso Georg con aria accusatoria.
    - E tu Listing,la prossima volta che la importuni ti prendo a calci in culo fino a farti supplicare di smettere. –
    Georg si nascose nel giubbotto e Tom tornò a sedersi. Tornò apatico per tutta l’ora e sorrise quando Megan si alzò al suono della campanella per andare al suo banco e ringraziarlo per poi tornare a sedersi al suo posto.





    Note dell'autrice: Che ve ne pare? Continuo o lascio perdere?

    Edited by AngieIDOL - 16/2/2011, 14:47
     
    Top
    .
  2. $torm
     
    .

    User deleted


    "In realtà Tom sembrava non amarsi per niente,e per questo si sfogava su persone innocenti." Ma no poverino!!! :woot:
    Mi piacciono i Kaulitz che vivono a Roma.. :D
     
    Top
    .
  3. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE ($torm @ 4/2/2011, 22:22) 
    "In realtà Tom sembrava non amarsi per niente,e per questo si sfogava su persone innocenti." Ma no poverino!!! :woot:
    Mi piacciono i Kaulitz che vivono a Roma.. :D

    Ahah..secondo te dovrei continuare?*-*
     
    Top
    .
  4. $torm
     
    .

    User deleted


    certo se hai avuto questa ispirazione..però secondo me la storia dovrebbere essere ambientata in germania...poi fai te =)
     
    Top
    .
  5. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE ($torm @ 5/2/2011, 23:10) 
    certo se hai avuto questa ispirazione..però secondo me la storia dovrebbere essere ambientata in germania...poi fai te =)

    Il fatto è che non so una cippa della germania quindi finirei per dire cose sbagliate lol
     
    Top
    .
  6. ~ Wilia.
     
    .

    User deleted


    E' carina, ed è scritta bene! E Tom è tenero :3
    Continuala su ^^
     
    Top
    .
  7. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (~ Wilia. @ 6/2/2011, 09:07) 
    E' carina, ed è scritta bene! E Tom è tenero :3
    Continuala su ^^

    Posso dirti che ti amo?D:
     
    Top
    .
  8. ~ Wilia.
     
    .

    User deleted


    Ma certo che puoi bella :)
     
    Top
    .
  9. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (~ Wilia. @ 6/2/2011, 17:25) 
    Ma certo che puoi bella :)

    Aww ** Ho letto la tua storia sull'altro forum,sei molto brava anche te!
     
    Top
    .
  10. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    Hey,vi sono mancata?*ride*



    Titolo: In love with a GANGSTA
    Autore: AngieIDOL
    Genere: Het, Happy Ending , Romantico , Erotico
    Rating: Au (accenno) – Adult Content – Lemon – Angst (accenno) – Drug use (accenno)
    Avvisi: No – Slash , G
    Disclaimer: Tutto ciò che scrivo in questa ff è frutto della mia mente bacata. Non ci guadagno niente a farlo,i personaggi della ff non mi appartengono. Se la ff non verrà seguita la sospenderò.

    Capitolo 2:




    Era saltata la luce e la classe era letteralmente nel buio. Tom aveva una paura fottuta del buio. Fortunatamente gli spiragli di luce provenienti dalle finestre gli tenevano compagnia,anche se il cielo era nero e la sua classe era coperta dargli alberi. Intanto mentre lui imprecava mentalmente sulla mancanza di luce,Brian gli picchiettava contro il braccio.
    - Che ne pensi allora? – sorrise l’amico.
    - Di che? –
    - Di tutta la faccenda..-
    Tom ci pensò un po’ su e si ricordò quello che dovevano fare dopo la scuola,continuarono a parlare del più e del meno quando la voce fastidiosa e irritante del professore li richiamava.
    - Kaulitz e Kinney. Non vorrei disturbare i vostri discorsi,che saranno sicuramente molto più divertenti della mia parafrasi,ma vorreste ripetermela voi? – ghignò.
    - Professò e non s’accolli per cortesia. – roteò gli occhi Tom.
    - Modera i termini Kaulitz o finisci dritto in presidenza. – lo fulminò con lo sguardo.
    - Professò ma non gli sembra de’ esse ripetitivo? Sempre co’ sta presidenza. Fantasia! – trillò allegro Tom.
    Il professore con tutta l’indignazione possibile prese il registro e lo sbattè sulla cattedra per mettergli una nota,Tom non se ne curò per niente e tornò a parlare con Kinney. Finalmente l’ultima ora suonò e ovviamente,Brian e Tom scapparono fuori dall’aula e si fiondarono alla fermata dell’auto. Erano totalmente soli allora decisero di farsi una canna,subito dopo si accorsero che il fumo era finito e Tom bestemmiò. Sentirono la mandria di scolari avvicinarsi e si girarono entrambi di scatto,nella mischia trovarono due figure che non avevano mai visto in fermata. Kessi e Megan. E davanti a tutti quegli animali c’erano anche Georg,Andreas e Emmett.
    Emmett come al solito si era messo a fare la troia con tutti i ragazzi che passavano e Georg si faceva passare qualcosa da Andreas. Tom si girò e si mise a fissare un punto nel vuoto,quella folla lo irritava. E non poco.


    ***




    Sua madre non poteva riportarla a casa. Grandioso!Sarebbe dovuta stare in fermata ad aspettare per chissà quanto un autobus puzzolente insieme a quelle bestie dei suoi compagni. Sbuffò e avvertì Kessi che dovevano andare con l’auto. Rischiavano seriamente un incazzatura bestiale se qualcuno le avesse infastidite di sicuro gli avrebbero fatto passare le pene dell’inferno. Almeno così era per Kessi. Megan rimaneva sempre tranquilla,anche quando c’era bisogno di infastidirsi. La fermata dell’auto era piena di gente e aveva iniziato a piovere. Grandioso. Vide due figure conosciute sulla panchina coperte da dei cappucci. Brian e Tom,ovviamente. Sorrise. Se qualcuno si fosse avvicinato a loro era certa che gli avrebbero spaccato la faccia. E devo dire che ci aveva preso in pieno.


    ***




    Eccola la stronza Si trovò a pensare Georg vedendo la Fox a ridere e scherzare con quelli della fermata. Lui ci aveva messo un anno bello e buono per entrare nelle quasi grazie di Tom e a lei erano bastati due minuti. No,che cazzo. Dato che non vide Tom in giro,dato che era appena andato a prendersi un sacchetto di patatine,la spinse al muro e le tirò uno schiaffo. Lei lo guardò sconvolta e confusa.
    - Ti hanno mai detto che non devi metterti contro di me troia?- sghignazzò Georg prendendola per le spalle.
    Megan strizzò gli occhi attendendo quello che sarebbe successo poco dopo. Invece non sentì più le mani ruvide di Georg su di lei ma senti solo un tonfo. Aprì gli occhi e guardò Tom che aveva appena buttato Georg atterra. Brian lo tirò indietro e tirò uno schiaffo a Georg chiedendogli perché l’avesse fatto. Lui rispose solo per vendetta. Tom fece per riavvicinarsi e Brian lo tirò indietro e lo istigò a parlare con Megan. Fece come detto e mentre andava da Megan lanciava occhiate di ghiaccio a Georg.


    Aveva seriamente bisogno di un Oculista. Quello era davvero Tom? E si era davvero preoccupato di aiutarla? Era sicura di essere sveglia? Era davvero reale? No,stava decisamente sognando. Tom la prese per mano e la portò a sedersi con loro sulla panchina. Appena arrivati sulla panchina videro l’auto fermarsi e salirono. Tom e Brian davanti a loro e loro due dietro. Stavano parlando di una certa discoteca,il Sound. Dicevano di portare un certo Bill e che ci sarebbero andati questa sera. Appena arrivò la prima fermata dell’auto Megan scese e corse su casa. Aveva una notizia da dare a sua madre.


    Aveva appena finito di pelare le patate quando era arrivata a casa e la stava invocando a pieni polmoni.
    - MAMMAAAA!MAMMAAAA!MAMMA MAMMA MAMMA! –
    - Si? – guardò sua figlia con un sorriso e sembrò capire. – Vi siete messi insieme? –
    - No!Però ho origliato sull’auto oggi..e ho combinato un appuntamento. –
    - Hm? – inarcò un sopracciglio.
    - Sai..in città c’è una nuova discoteca,il Sound..e io ho una gran voglia di andarci..- sorrise amabile e sua madre complice con lei.


    ***




    Erano andati a prendere Bill a cento celle. Erano appena arrivati davanti al citofono e citofonarono. Una voce impastata di sonno rispose.
    - Hm? –
    - Moni! – Tom gridò nel citofono e la fece quasi svegliare del tutto.
    - Tom,che vuoi? –
    - Sveglia Bill! –
    - Per fare che? –
    - Tu sveglialo! –
    - Per fare che? –
    - MA TU SVEGLIALO PORCA PUTTANA! –
    - Per fare che? – continuò imperterrita lei. Tom le bestemmiò in faccia e chiudendo salì su all’ultimo piano e con l’aiuto di Brian scassinò la porta.
    Si trovò davanti tre bambine piccolissime,Moni mezza sbronza sul divano,e il russare di Bill dalla camera. Appena fece un passo per svegliare Bill una piccola bambina,appena di cinque anni gli tirava i pantaloni. Angi. Stava invocando il suo nome da cinque minuti,ma ovviamente Tom era preso dai suoi pensieri e non l’aveva sentita. Si sedette sui talloni e la prese in braccio. Quella non era esattamente sua cugina,era una bambina che sua zia aveva adottato e ci si era affezionato fin dal primo momento.
    - Che ‘tai facendo qui? – chiese la piccola giocando con un dread.
    - Sveglio Bill –
    - Ma ‘ill domme sempe! E ‘ussa come un cammato! –
    Rise e le accarezzò i boccoli rosso rame e improvvisamente ebbe un lampo di genio.
    - Che ne dici di svegliarlo insieme? –
    La bambina sgambettò,segno che voleva scendere. Prese Tom per un dito e lo tirò con tutta la sua forza nella cameretta dove dormiva il ragazzo. Angi gli saltò allo stomaco facendolo appena mugolare. Tom la scostò delicatamente e prese a baciargli il viso e poi a fargli il solletico. Bill cominciò a muoversi da prima sbuffando delle risate,poi a contorcersi come una donna in crisi di travaglio. Aveva appena strillato il suo nome e gli aveva chiesto cosa voleva. Aveva risposto se voleva stare con lui e ovviamente anche se riluttante ha accettato. Avrebbe dovuto lasciare Christiane,Moni,Angi,Stella da sole. Sai che casino! Pensò roteando gli occhi.
    Loro zia Babsi era in crociera con la cugina Alyssa. Quindi lui era praticamente il babysitter insieme a Moni.
    Ma quell’ubriacona non lo aiutava per niente,pensava solo a bere e a stare fuori tutta la notte o passare giorni interni alla stazione a far marchette. Si odiavano letteralmente,soprattutto quando doveva portare via le bambine e dormire da Tom perché doveva stare con qualche suo “amico”. Era veramente stufo di quella situazione,voleva semplicemente fare l’adolescente. Invece era costretto a fare il semi patrigno e a sorbirsi le critiche scolastiche di tutti. Avrebbe voluto che sua madre non si ammalasse mai,con lei era tutto grandioso,viveva con Tom,con lei.
    Poi Tom era stato costretto a badare a lui e alla fine non ce l’aveva fatta e aveva dovuto spedirlo da zia Babsi. Voleva godersi la vita,ma non poteva. E se questa non è sfiga.
    Nel frattempo,in salone..


    - Signoe? – chiese una piccola bambina mentre gli tirava i pantaloni. Brian si guardava attorno con aria confusa. I fantasmi?
    - Signoe! – gli tirò i pantaloni così tanto da farlo cadere atterra.
    - Oh ehm..ciao! – sventolò la mano in direzione della bambina. – Non sono un signore,sono Brian –
    - Ci! E io shono ‘tella. – La bambina dai capelli mossi biondi si atteggiava come una sedicenne.
    - Oh ehm..ciao Stella. – la bambina,forse stufa,forse semplicemente scontenta si allontanò lasciando Brian per terra. Poco dopo lui si mise sul divano ad attendere Tom.
    Una ragazza di almeno 18 anni,mora,con gli occhi grigi gli si era avvicinata e ora lo stava limonando e gli sussurrava nelle orecchie “mi piaci”.
    - Quando hai finito di fare il piacione con l’ubriacona muovi il culo,Bill è pronto. E tu Moni,bada ai piccoli. E mi raccomando,niente sesso finchè non torniamo. –
    Sussurrò qualche cosa di insensato e scesero giù mentre Brian borbottava.
    Bill e Tom risero per tutto il tempo.
     
    Top
    .
  11. jade jackson
     
    .

    User deleted


    Mi piace tanto questa ff...continua presto!!!
     
    Top
    .
  12. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    Titolo: In love with a GANGSTA
    Autore: AngieIDOL
    Genere: Het, Happy Ending , Romantico , Erotico
    Rating: Au (accenno) – Adult Content – Lemon – Angst (accenno) – Drug use (accenno)
    Avvisi: No – Slash , G
    Disclaimer: Tutto ciò che scrivo in questa ff è frutto della mia mente bacata. Non ci guadagno niente a farlo,i personaggi della ff non mi appartengono. Se la ff non verrà seguita la sospenderò.

    Capitolo 3:




    Si era vestita larga apposta per andare in quella discoteca,aveva legato i capelli e messo un filo di trucco. Era andata a casa di Kessi. Lei andava al sound ogni sabato da quando aveva aperto, e quando ci andava faceva colpo su tutti. Appena era scesa si era resa conto del perchè . Lei non andava al Sound per ballare,ma per rimorchiare. Si era messa dei tacchi alti,decisamente sconsigliati per la danza Hip Hop,dei leggins neri di pelle,una vestito leopardato e una scarpetta rossa. Si erano fiondate in macchina e avevano raggiunto la discoteca in quattro e quattro otto.
    La discoteca era molto simile ad un cinema di fuori,e probabilmente lo era stato,tutt’intorno c’erano macchine e motorini e dall’interno del locale proveniva musica a palla e grida di approvazione. Appena entrata Megan notò una figura sui divanetti. Tom era lì a ridere con delle ragazze,e sulle sue gambe c’era una ragazza alta,minuta. Teneva i capelli castani in una coda alta e Tom le teneva la vita come per far vedere agli altri che era di sua proprietà. Nella testa di Megan si scatenarono tre omicidi. Si avvicinò ai divanetti con aria incazzata e vide Tom spostare la ragazza dalle sue gambe e avvicinarsi verso di lei.
    - Guarda,guarda chi si vede. Come mai la principessina è da queste parti? – disse Tom con aria ironica.
    - Non è un posto privato Kaulitz! – rise lei.
    - Allora vediamo che sai fare dolcezza! – detto questo si allontanò e salì su una cassa enorme rivolgendosi al DJ che sorrise e battè le nocche contro quelle di Tom.
    - Allora ragazzi,ora voglio un sacco di applausi e tanto, tanto casino per Megan Fox e Tom Kaulitz! –
    Detto questo, Tom si buttò nella pista e Megan fece la sua entrata con una ruota. La base partì e Tom iniziò a ballare sulle note di “Low” spiazzando Megan che non sapeva come muoversi,mentre dalla folla si sentivano fischi di disapprovazione. Presa da tanta invidia, iniziò a ballare qualche coreografia offuscata di qualche anno fa. Tom la guardava e rideva,saltò sulla cassa e si appese a una sbarra di ferro in alto,si sfilò la maglietta e saltò giù. Dj Sam gridò un “Ha vinto lui” e Megan si allontanò sbuffando. Prima che potesse andarsene, Tom la prese per un braccio attirandola a se.
    - Non prendertela dolcezza –
    - Non me la sono mica presa! –
    - Certo, -sbuffò una risata – ti unisci a noi o vai via? – indicò i divanetti rossi con delle ragazze, forse ubriache, e dei ragazzi che limonavano.
    - Si , basta che mi stai vicino – Tom rise,mettendole un braccio intorno alle spalle stringendola a se.
    - Ovvio che ti sto vicino – disse, chiudendo il discorso e andò a sedersi su un divanetto con lei fra le gambe. La ragazza di prima squadrò Megan dall’alto al basso e sussurrò qualcosa nell’orecchio di Tom,procurandosi uno spintone. – Ti va un drink? – chiese lui. – Ok – poco dopo Tom la prese per mano andando al bancone. – Hey Misi! Prendiamo.. – spostò lo sguardo su Megan - che prendi? -
    - - Una birra – Tom inarcò un sopracciglio – Due birre e un bicchiere d’acqua grazie. –
    - Per chi è l’acqua?-
    - Per te ovviamente. – Rise, beccandosi uno schiaffetto sulla nuca. Misi,il barista, tornò con due birre e l’acqua. Tom porse il bicchiere a Megan che sbuffò sonoramente facendolo letteralmente crollare dal ridere,si scolò le due birre in un attimo e ne chiese un’altra.
    - Non esagerare ora – lo riprese lei.
    - Ho sete! – prese l’altra birra e se la finì di nuovo in un batter d’occhio. Megan decise di prenderne una anche lei,mentre Tom continuava a bere. Si alzò e Megan gli si appiccicò al braccio.
    - Tom? E’ meglio se vai a casa,ti riporto io –
    - A casa tua? –
    - No,la tua. – Megan sgranò gli occhi. – Che cosa? Non puoi!Dove ti faccio dormire? –
    - Non lo so..casa tua cel’ha un pavimento? – Megan rise. E finita la conversazione, si fiondò fuori e prese l’audi nera parcheggiata di fuori. Tom ci mise un po’ a ricordarsi come si apriva lo sportello,dopo le mille risate di Megan si era impegnato ed era entrato sbragandosi letteralmente sul sedile. Megan l’aveva portato davanti al cancello di casa sua e l’aveva fatto entrare,i suoi genitori erano fuori casa e questo per Megan era un vero “quando il gatto non c’è i topi ballano”. Tom si era trovato in camera sua,aveva alzato l’indice e aveva aperto la bocca. Ma dalla sua faccia evidentemente nella sua testa si stavano scatenando guerre fra pensieri troppo complicati da esporre per lui,così dopo una lotta interna,evidentemente dolorosa,aprì la bocca per..una..due..tre volte,poi si arrese e richiuse la bocca. Megan lo spostò di peso sul letto e lo fece sdraiare. Cavolo stava dormendo con il ragazzo che le piaceva,con Tom Kaulitz,l’aveva soccorso,l’aveva preferita a un’altra e diamine voleva dormire a casa sua,con lei! E se questa non è fortuna. Si era messa il pigiama e si era messa nel letto quando Tom,forse mezzo addormentato l’aveva stretta a se con possessività e si era addormentato respirando sul suo collo. Megan si era accoccolata contro di lui e mentre si stava per addormentarsi,sicura che Tom non potesse sentirla aveva sussurrato “Buona notte amore mio”.


    ***



    Domenica.
    Ore non si sa quali.
    Luce mattutina che penetrava dalla finestra.
    Letto troppo morbido per essere il suo.

    Che quella non era casa sua se ne era reso conto appena aveva aperto gli occhi,era troppo silenzioso,troppo pulito,troppo tutto!
    E della sera prima?Non ricordava nulla! Che situazione di Merda. Pensò poi con voce scocciata.
    Magari era solo a casa di qualche puttana della sera scorsa che l’aveva fatto bere e l’aveva portato a casa sua.
    Ma perché era vestito? Cavolo,non capiva più nulla!
    Decise di andare a farsi una doccia,fu un impresa un po’ difficile trovare la porta,ma alla fine era entrato e aveva sentito una voce femmine cantare “E-X-P-R-E-S-S love,sex Ladies no regrets” si avvicinò un po’ per vedere chi fosse e rimane a bocca aperta.
    Si era..lui era..aveva..oh mio Dio. Senza farsi vedere tornò sul letto e finse di dormire.

    ***




    Si era appena finita di lavare,così legò i lunghi capelli in un turbante e si avvolse in un accappatoio Blu e verde e andò in camera da letto dove dormiva beatamente Tom. Sorrise e si asciugò il corpo,prendendosi vestiti puliti. Si vestì e si posò sul bordo del letto.Nel mentre,Tom si era accorto che Megan era entrata e aveva aperto gli occhi ritrovandosela in accappatoio vicino a lui. Si asciugò senza far rumore la bava,evidentemente senza successo,dato che aveva continuato a sbavare. Megan si tolse l’accappatoio e si vestì,si alzò e Tom chiuse gli occhi velocemente,la vide uscire e entrare con un vassoio,appena fatto in tempo a chiudere gli occhi,Megan si era posata sul letto al suo fianco,accarezzandogli la guancia.
    - Tom? Sveglio,è pronta la colazione. – disse con voce dolce.
    - Mhh..-simulò un perfetto mugolio mattutino strofinandosi gli occhi.
    - Tom..- bastò l’ultima chiamata per farlo tirare su e posargli il vassoio carico di cibo sulle gambe.
    - Non sapevo cosa mangiavi,quindi ho preso lo stret..- le posò un dito sulla bocca – Mangio solo se condividi con me,cavolo ci si può sfamare un esercito! –
    - Questo? Ma se non è nemmeno lontanamente vicino alla quantità di cibo necessaria per tutta la giornata!Tu che mangi di solito? –
    - Non faccio colazione,la faccio ogni tanto. – disse lui normalmente.
    - Come sono arrivato a casa tua? – chiese masticando un pezzo di cornetto – Eri ubriaco e sei voluto venire a casa mia,così hai dormito con me perché non sapevo dove metterti. I miei torneranno alle quattro del pomeriggio quindi abbiamo tutto il tempo necessario per fare quello che vuoi. Vuoi fare una doccia? –
    - Non ho i vestiti di ricambio e non è molto igienico farsi la doccia e rivestirsi coi stessi vestiti,non credi? – Megan si alzò e tornò poco dopo con una felpa nera e dei jeans abbastanza grandi per Tom e dell’intimo maschile. – Per caso sei un trans?- chiese ingenuamente lui.
    - Sono di mio fratello fila a vestirti ora. – rise stendendosi sul letto. Tom tornò poco dopo rimesso a nuovo e si stese anche lui sul letto.
    - Ti va di vederci un film?-
    - Ok,quale?- lei ci pensò su. – Tre metri sopra il cielo! –
    Checcosacheccosacheccosa? Io non lo vedo quel film per adolescenti in crisi ormonali! – Bastarono due baci sul collo e qualche “E dai” sussurrati in modo sensuale per convincerlo. Il film era durato un ora,e Tom era dovuto andare. Quando se ne fu andato aveva sentito il suo cane sgambettare per la stanza. L’aveva preso in braccio e l’aveva messo vicino a lei. – Etty,etty..- lo accarezzò e mentre lui gli strusciava la testa sulla pancia disse con voce sognante – Non è stupefacente come una persona prima era solo un estraneo e all’improvviso diventi tutto il mondo per te? - Ettore non risposte e si limitò a fargli qualche ringhiata d’affetto.


    ***




    Era appena entrato in casa di Brian scassinando la porta e l’aveva trovato sul divano a sbaciucchiarsi con una. Si era avvicinato e li aveva divisi uscendosene con una domanda poco opportuna.
    - Che ci fai tu qui? – chiese Tom.
    - Ci abito? – disse Brian con tono scettico.
    - Hey bambola,ci sentiamo..più tardi. – si rivolse alla ragazza che si alzò e uscì dalla porta già aperta. – Menomale che me la sono già scopata,altrimenti ti rompevo il culo. Comunque,che cazzo è successo di tanto importante da scassinarmi la porta? –
    - Megan!Ho dormito a casa sua,forse l’altra sera ho bevuto troppo e sono andato a casa sua e cazzo frà ho dormito con lei e mi ha portato la colazione e prestato dei vestiti nuovi e la colazione era troppa ti giuro e..e..poi sono venuto da te a raccontarti tutto! Ma quella di prima chi era? – disse Tom tutto d’un fiato.
    - Kendra Wilk. – rise – la coniglietta di PlayBoy –
    - Ah..preferisco Megan. – Brian e Tom scoppiarono in una fragorosa risata che venne interrotta quanto Kristal e Susan fecero capolino nel salone con delle buste della spesa.
    – Ciao mamma.– dissero in coro Brian e Tom alzandosi a dare una mano,portate le numerose buste in cucina e messa la roba nei vari scompartimenti Tom si avvicinò a Susan e chiese se poteva restare da loro a pranzo,cena e a dormire. Susan aveva acconsentito e si erano messi tutti e quattro a giocare a carte. Era sempre bello stare in compagnia di Susan e Kristal, potevi parlare di tutto,ma proprio tutto eh. Non si scandalizzavano per nulla. Proprio nulla.
    Quando Brian e Tom avevano fatto sesso con 25 ragazze diverse non si erano scandalizzate,non li avevano puniti. Macchè! Si erano congratulati e avevano voluto sapere i dettagli,più erano sconci meglio era. Alla fine della serata,Tom si ricordò che aveva fottuto il numero di cellulare a Megan e decise di chiamarla.
    - Pronto? – disse lei con la voce impastata di sonno,probabilmente l’aveva svegliata.
    - Ehm..Megan..sono io..Tom –
    - Oh ciao Tom,scusa dormivo..ma..che ore sono?-
    - Precisamente sono le cinque del mattino e..volevo chiederti se domani volevi uscire con me perché cioè..infondo sono stato a casa tua e..- prima di poter continuare Megan aggiunse – Si,usciamo domani. Vieni a prendermi a scuola. –
    - Non ci vai a scuola domani –
    - Ma è lunedì..e..-
    - Shh,penserò a tutto io. Buona notte – prima che essa potesse protestare le attaccò il telefono e si mise a dormire. –

    Non poteva dormire.
    Non poteva aspettare.
    Non poteva alzarsi.
    Non poteva fare niente di niente.

    CAZZO!Ma perché a Tom non era venuta la brillante idea di chiederle prima di uscire?La prima regola con Megan è MAI E POI MAI SVEGLIARLA NELLA NOTTE!Altrimenti ci vogliono ore prima che riprenda sonno. Si alzò senza svegliare Andy,la sorellina piccola e prese le sue pasticche per il sonno. Si addormentò in un lampo e la mattina era splendida e splendente come un fiorellino.
    Si era vestita ovviamente molto elegante (manco troppo) ed era uscita,pochi minuti dopo si era ritrovata davanti al cancello della scuola,dove tutti posarono lo sguardo su di lei e la squadra di basket fischiettava complimenti. Ora si chiedeva l’unica cosa essenziale,dov’era Tom?
     
    Top
    .
  13. » K r i s h;
     
    .

    User deleted


    Heilà ciao (:
    Mi piace la tua Fic, ma anch'io condivido sul fatto che non si deve ambientare a Roma. Anche l'uso del dialetto suona strano; e anche tutti i nomi tedeschi/americani, in un posto come Roma sono inadatti.
    Per il resto di dico solo che forse ti dovevi dilungare di più, e forse rivelare tutta la trama all'inizio non è stata una delle cose migliori, ma tutto sommato voglio vedere come prosegue, continua pure *W*
     
    Top
    .
  14. AngieIDOL
     
    .

    User deleted


    Penso che questa storia la eliminerò dato che mi fa vomitare!
    Credo che domani la cancello.
     
    Top
    .
  15. khristeel
     
    .

    User deleted


    bella bella *-*
    continua :D
     
    Top
    .
15 replies since 4/2/2011, 20:45   429 views
  Share  
.