I just want to be lonley than live without your Attention

Se mi avessero detto che avrei passato la mia vita con te non gli avrei creduto,ma sbagliavo...Ti Amo.

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  1. Humanoid_Tomi Lover
     
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    Titolo:I just want to be lonley than live without your Attention
    Autore: Humanoid_Tomi Lover
    Genere: Romantico, Drammatico, Erotico (molto più avanti....)
    Note iniziali: Santi numi non ci credo che sto postando questa...ehm...si storia....è la mia prima Fan Fiction e continuo ad essere non molto convinta anche se qualcuno sa già com'è...non ho fatto nessun riferimento alla vita reale...è uscito tutto dalla mia mente malata....non siate troppo crudeli sono ancora all'inizio...bene buona lettura...spero di non annoiarvi (=
    Disclaimers:I Tokio Hotel non sono di mia proprietà, questa Fan Fiction è frutto della mia fantasia e non è a scopo di lucro.

    Licenza Creative Commons
    I just want to be lonley than live without your Attention by Humanoid_Tomi Lover is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.

    I just want to be lonley than live without your Attention

    Prologo.
    Della mia infanzia ricordo ben poco, so solo che dopo la mia nascita io e la mia famiglia ci trasferimmo ad Amburgo.
    Per il resto non ho dei ricordi perchè la mia vita, quella vera, è iniziata solo quando ho conosciuto la compagnia di mio fratello Georg; o meglio i compagni di band con cui suonava - e suona anche adesso.
    Sono dei bravissimi ragazzi.
    All'inizio si chiamavano Devilish e suonavano bene.
    I ricordi che non scorderò mai da allora sono quando ho conosciuto tre ragazze a cui ho legato il mio destino, soprattutto quando mi sono legata a Te.
    Ma è meglio se parto dall'inizio...
    Capitolo 1

    Dopo tante preghiere finalmente Georg mi aveva dato il permesso di poter assistere alle prove della band; ne avevo sentito parlare così tanto, che non vedevo l'ora di ascoltarli. Quella mattina mi vestii in modo fin troppo curato. Ero emozionatissima.
    Quando arrivai a scuola la mia amica Velvet lo notò subito. Ci conoscevamo dalle elementari, eravamo diventate subito amiche e la nostra amicizia si è solidificata col passare degli anni.
    «Ehi ehi, Listing! Ma che hai? Hai preso la scossa?» disse questa con un ghigno sulle labbra.
    «Velveeeeeeet!!!!L'orso mi ha dato il permesso di andarlo a sentire mentre suona!!» trillai saltellando sul posto.
    «Per favore non far piovere...» rise «Georg che ti da un permesso del genere?! E' un miracolo!»»
    «Lo so mia cara. Chissà se i suoi amici sono simpatici...» dissi con un sospiro sognante.
    A quella domanda, però, avrei presto ottenuto una risposta.
    xxx

    La mattina passò in fretta e quando suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni, mi precipitai fuori dall'edificio in cerca di Georg.
    Mi stava aspettando con l'aria piuttosto stizzita.
    Sapevo che non mi voleva tra i piedi; ma sapeva anche che in certi casi era meglio se stessi lontano da casa.
    Lo salutai con un enorme sorriso e poi andammo verso il posto in cui l'avrei sentito suonare insieme al suo gruppo.
    Quando arrivammo davanti a quello che sembrava essere un garage, mi bloccò e disse: «Adesso entri, saluti, ti siedi e non fiati sono stato chiaro? Non voglio fare figuracce per colpa tua.» esalò con aria seria e gli occhi ridotti a due fessure, quasi volesse trafiggermi.
    Sbuffai annoiata. Erano sempre le solite cose.
    Non fare questo, non fare quello, non fare quest'altro...ma basta, cazzo!
    «Hagen non sono più una bambina fidati di me farò la brava promesso» fiatai con stizza.
    Georg annuii ed entrammo.
    Rimasi sbalordita dalla grandezza di questo garage; era come un piccolo palazzetto in miniatura.
    «Ok ragazzi sono arrivato.» salutò mio fratello attirando l'attenzione di altri tre ragazzi. Prese il basso che stava appoggiato ad una parete e disse: «Incominciamo quando vuoi tu Bill»
    «Va bene ma...chi è quella ragazza?» quello che doveva essere Bill, si bloccò ancor prima i posizionarsi davanti al microfono e si voltò furioso verso Georg «Ti avevo detto che non lasciavo entrare nessuno ad ascoltarci!»
    Georg si sentì in colpa. «Lo so ma...è mia sorella. Chantelle ci teneva così tanto e...» fece una breve pausa «Conosci la mia situazione famigliare. E' meglio se resta con me, prima che le succeda qualcosa» spiegò.
    Bill si mise le mani sulla bocca «Oh capisco...bè in questo caso non è un problema» esalò con un sorriso a trecentosessanta denti.
    «Chantelle » mi chiamò facendomi segno di avvicinarmi a lui. «Almeno presentati ai ragazzi» disse poi spingendomi leggermente verso i tre ragazzi.
    Ero timida fino al midollo e aver puntato sei occhi su di me, mi rendevano ancora più imbranata.
    Presi un grande respiro e mi avvicinai al moretto che aveva infuocato mio fratello con gli occhi. Era, sicuramente, più piccolo di lui.
    Aveva degli occhi di un castano con delle pagliuzze d'oro che li rendevano dolcissimi ed erano contornati da eyeliner nero. I capelli erano altrettanto neri con un ciuffo che ricadeva davanti all'occhio sinistro. Indossava abiti attillati che gli facevano da seconda pelle e sulle braccia c'era dei bracciali borchiati. MI accorsi che aveva sulle dita anche dello smalto nero. Aveva dei lineamenti dolci e lineari.
    Rimasi affascinata dal suo look.
    «Ehi ciao! Scusa per la mia freddezza ma sono molto esigente su alcune cose. Insomma non voglio distrazioni» la sua voce mi distolse dai miei pensieri. «Comunque piacere, io sono Bill» e mi porse la mano che strinsi prontamente.
    «Tranquillo non fa niente! Ti capisco. Io sono Chantelle!»
    Poi, improvvisamente, qualcuno con la voce più profonda prese la parola.
    «Bill sei sempre il solito non ci sai proprio fare con le ragazze. Io sono Tom, piacere» disse mettendosi davanti all'altro.
    Rimasi abbagliata. Era bellissimo ed era completamente diverso da Bill. Soprattutto nel modo di vestire.
    Aveva i dreadlocks biondo sporco legati in una coda tenuta dentro ad un cappellino a visiera piatta. Indossava baggy jeans e una maglia che scendeva larga sul suo corpo e si fermava poco più sopra del cavallo dei jeans. Aveva anche lui degli occhi color nocciola, ma in esse si vedeva malizia.
    Però ci fu una cosa più di tutte che attrasse subito: il suo piercing al labbro.
    Lo fissai a lungo, ammaliata, tant'è che diventai bordeaux per l'imbarazzo e gli strinsi timidamente la mano. Bill notò questa cosa e scosse teatralmente la testa.
    «Riesci sempre a mettere in imbarazzo tutte! Sei proprio impossibile» disse, infatti, provocando il fratello che rispose con un dito medio.
    «Sei solo invidioso perché io piaccio a più ragazze, rispetto a te gemellino» sghignazzò il biondino ricevendo in cambio uno schiaffo sul braccio. Rimasi scioccata alla notizia.
    Quei due erano gemelli. Impossibile! Non si assomigliavano per niente!
    «Ehi, sei rimasta scioccata nel sapere che quei due sono gemelli?» disse Gustav comparendomi alle spalle facendomi sobbalzare.
    «Eh?! Oh, ehm...si un po'» ammisi. Poi mi accorsi che la persona che mi aveva parlato era Gustav. Cosa ci faceva lui, qui? «Ma cosa fai qui?» chiesi, infatti, provocandogli una piccola risata.
    «Ricordi che suono la batteria? Beh...questi tre pazzi avevano bisogno di un batterista, e quindi, eccomi qui» spiegò con un sorriso.
    «Eh certo la batteria...Ormai, dove c'è mio fratello ci sei tu, ma perché non te lo sposi?» lo presi in giro ricevendo indietro una gomitata da parte sua. S coppiai a ridere e poi gli regalai un bacio sulla guancia.
    «Ahah sei sempre la solita simpatica» ribattè ironicamente.
    Gli feci la linguaccia e mi sedetti in un angolino. I ragazzi presero le loro posizioni e Gustav cominciò a battere il tempo con le bacchette prima che la chitarra e il basso riempirono l'abitacolo con i loro suoni.
    Bill cominciò a cantare poco dopo, lasciandomi senza fiato.
    Aveva una voce caldissima e delicata.
    Rimasi ammaliata.
    Erano molto bravi.
    Mi soffermai molto su Tom: era concentrato a suonare, teneva gli occhi chiusi e muoveva le dita sulle corde come se fossero sempre state quelle il loro posto, e, probabilmente, non se n'era accorto.
    Ma scoprii che mi aveva beccato e mi sorrise facendomi diventare di nuovo rossa.
    Sicuramente aveva capito che mi ero presa una cotta per lui; tanto anche un cieco se ne sarebbe accorto.
    Il pomeriggio passò così in fretta che neanche me ne accorsi, infatti trasalì quando Georg mi disse che potevo anche alzarmi.
    «Ragazzi che ne dite se andiamo al solito bar? Tanto domani è sabato e non abbiamo scuola» propose Tom molto allegramente.
    Mi stupì del fatto che Georg non avesse replicato dicendo che io non potevo venire.
    Sarà stanco, pensai.
    Ci incamminammo fuori dal garage dopo aver posato tutti gli strumenti e fra chiacchiere arrivammo al bar.
    Ringraziai tutti i santi per le comode poltroncine su cui ci sedemmo. Insomma... stare seduti per terra per due ore può essere scomodo a volte.
    Era un bel bar, molto spazioso, c'erano tanti tavolini e anche una parte che però era nascosta da dei separè. Considerando come il proprietario aveva accolto i gemellidoveva conoscerli molto bene. Poco più tardi, mi resi conto che ero seduta vicino...a Tom. Rimasi immobile per un tempo infinito fino a quando Georg non mi urlò dietro.
    Mi scusai vergognandomi come una matta,ma lui sembrò non badarci.
    «Vuoi da bere?» si offrì Tom parlandomi all'orecchio.
    Divenni rossa a sentire la sua voce calda.
    «Ehm...si...una RedBull, grazie» balbettai incerta evitando di guardarlo.
    «Gunther due RedBull, un Thè e due birre, grazie!» urlò al proprietario del bar che confermò l'ordine annuendo e sparendo lontano da noi.
    Dopo questa frase scoppiai a ridere. Georg mi squadrò confuso.
    «Ma che hai da ridere? Sei proprio strana oggi...» grugnì scuotendo la testa
    «Eddai Georg,è ovvio che è rimasta ammaliata dalla mia bellissima voce, non è forse così?» si intromise Tom come se la cosa fosse ovvia facendomi l'occhiolino.
    «Tom piantala non vedi che è timida?Dai non fare lo scemo per favore...» aggiunse Bill, mettendo a tacere il gemello che mormorò qualcosa di incomprensibile.
    Quel ragazzo era veramente molto dolce
    «Stai bene?» si premurò di dire ridacchiando.
    «Si grazie è che...» non feci in tempo a finire di parlare che dalla tasca sentì il cellulare squillare. Avevo messo come suoneria la canzone nuova di Samy Deluxe, però era strano perchè di solito non andavo oltre al metal-spaccatimpani di Georg.
    Comunque appena vidi il nome sul display mi innervosii.
    Come al solito era lei, che quando non aveva niente da fare, chiamava me e mi doveva rovinare la giornata.
    «Cosa vuoi mamma?» sibilai stringendo un lembo della mia maglietta.
    «Niente, volevo solo sapere se te e tuo fratello tornerete a casa stasera»
    «Torneremo quando avremo voglia chiaro?Non rompere le palle» e chiusi la conversazione.
    Tornata al tavolo vidi Georg con la faccia scura, forse aveva già capito chi era la persona che aveva chiamato e Tom invece era alquanto sorpreso.
    «Ma...ti piace Samy? Quella canzone, è una di quelle nuove» trillò entusiasta.
    «Ehm...si bè io non me ne intendo molto di hip-hop visto che ascolto quello che ascolta Georg, però è una bella canzone...» ammisi sorridendo.
    «Uhm io e te dobbiamo parlare,di tante cose...» affermò con decisione.
    «Ragazzi scusate l'intromissione ma devo chiudere,su tutti fuori» disse Gunther arrivando.
    In meno di cinque minuti, ci ritrovammo fuori a parlare e fumare una sigaretta.

    xxx

    «Amici miei io me ne vado a casa altrimenti quella piattola di Liz inizia a piangere...ci vediamo» salutò Gustav andandosene con passo scocciato.
    Mi guardai intorno e vidi che i gemelli stavano bisbigliando in disparte. Quando vidi Bill andarsene da solo il mio stomaco si contorse.
    «Posso accompagnarvi a casa?» domandò Tom rompendo il silenzio che si era creato tra di noi.
    «Certo ma lo sai che mia madre non lascia entrare nessuno» gli rispose Georg con un mezzo sorriso.
    «Non è un problema. Dai, andiamo» e prendemmo a camminare in silenzio.
    Durante il tragitto io e Tom prendemmo a parlare di diverse cose, e scoprì che frequentavamo la stessa scuola anche se lui aveva un anno in più.
    Arrivati davanti alla porta di casa il panico mi assalì.
    «Georg prima era lei al telefono, e credo che sarà abbastanza incazzata...» esalai con un po' di timore.
    «Perchè di solito è felice no?» rispose sarcasticamente
    «Lo so ma...ho paura...» pigolai tristemente.
    Intanto Tom che era al telefono non sentì nulla e sorridendo ci salutò e andò via.
    Sarei andata via con lui in quel momento.
    Rimasti soli io e mio fratello ci guardammo, ci prendemmo per mano e silenziosamente entrammo in quel posto che chiamavamo "inferno" e non casa.
    Sarebbe stata una lunga notte


    note: spero non vi siate addormentate....la mia autostima è andata a farsi friggere come al solito......attendo i commenti *sparisce per la vergogna.....*
    Ringrazio Desy che reso accettabile questa FFtesoro dovresti pubblicarla tu al mio posto....

    Edited by Humanoid_Tomi Lover - 6/1/2011, 19:33
     
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  2. DiANaReN
     
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    CITAZIONE
    Io sono Chantelle

    bel nome -.-

    vabbeeeee apparte questo!!!
    posta presto carah!!!!! XD
     
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  3. »TomKaulitz«
     
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    CITAZIONE
    Io sono Chantelle

    CITAZIONE
    bel nome -.-

    Ahahaha ti attacchi a questi dettagliiiiiiiiiiii

    Comunque, amore bellissimo capitolo *____________*
     
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  4. ~LoLe_is.an_aLiieN*
     
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    già aspetto il secondo capitolo amore!!
    bhee... il nome chantelle non mi piace.. ma la storia e BELLISSIMA. visto? lo sapevo che sia una storia stupenda... già mi piace adesso... per favore fai in fretta e fare il secondo capitolo, sono tropo curiosa.

    Bacione, Lole. <3 *ti ama*
     
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  5. Humanoid_Tomi Lover
     
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    Grazie ragazze...la mia mente a volte è abbastanza lucida XD
    comunque si lo so che il nome Chantelle non è molto gradito-io da fan di Tom mi stupisco di aver messo un nome così-ma non ho voluto mettere il mio e perciò...ho messo quello...la storia non avrà niente a che fare con quella.....quella.....si va bè potete capire....
    Tessoro non devi fare i complimenti a me...dovresti farli alla tua testolina che mi ha aiutata!!!!!
    Amò stai tranquilla posterò (;
    Heavy Metal e Tom a tutte!
     
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  6. »TomKaulitz«
     
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    Ci vuole un ringraziamento anche a me peròòòòò ç.ç
     
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  7. Humanoid_Tomi Lover
     
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    CITAZIONE
    Ci vuole un ringraziamento anche a me peròòòòò ç.ç

    quando ho creato il topic ieri sera volevo metterlo ma ero mezza rimbambita e non l'ho messo...scusa ç__ç....lo metterò in ogni capitolo promesso.....e lo metto anche in questo.....
     
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  8. *DIA'S GOTH TH*
     
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    T'avrei promesso Nipotina , mai avrei potuto mancare , le promesse le ho sempre mantenute; tu mi sei sempre cordiale ed esplicitamente matura per l'età anagrafica che t'accompagnia in corpo !! Mi ribadisti tu stetti scrivendo, quest'ultima e prima da pubbllicare e dal inizio ebbi la convinzione fosse esattamente come tu la descrivetti , per la maniera in cui
    t'esponi e ribadire nuovamente la tua "autostima!"??" Hai grandi qualitàà ed una sfarzoosa fantasiaa !! Questoo primo capitolo è solo un assaggio ed un antipasto di quel che ci regalerai .

    Credi sempre in te stessa Seree, perchè hai le totali capacità per poterlo fare !!
    E' quotidiana e carina .
     
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  9. Humanoid_Tomi Lover
     
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    wiiiiiiiii anche la Dia!!!!!!!!!!!!!aspettavo il tuo commento (=....sono molto contenta che ti piaccia *gongola*
    ok lascio perdere la mia autostima xD
    Posto stasera se tutto va bene!!
    Heavy Metal e Tom a tutte!!
     
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  10. »TomKaulitz«
     
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    Oddio l'hai messo sul serio il ringraziamento!
    E ti ho detto che la storia è tua io te l'ho solo aggiustata v.v
    Quindi tutti i ringraziamenti, vanno a te.

    Vedi di postare u_u
     
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  11. Humanoid_Tomi Lover
     
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    va bene per la gioia delle mie carissime lettrici posto il capitolo 2!!!!non so dirvi se preparare i fazzoletti o meno...o se dirmi che potrei scrivere drammi.....attendo i commenti....

    Capitolo 2

    Da quel giorno erano passate due settimane. Non racconterò ciò che successe quella sera, non racconterò delle urla e degli schiaffi che volarono, tutto questo perché io non volevo ricordare. Erano ferite che facevano troppo male, non avevano il tempo di cicatrizzarsi che venivano riaperte con forza.
    Infatti, proprio per questo motivo ero sempre fuori casa, dove mi sentivo libera; dove potevo essere me stessa.
    Però quel giorno era stato anche positivo, fu l'inizio di una nuova amicizia.
    Avevo legato molto con i gemelli e anche con Liz (la sorella di Gustav). Lei era molto tenera e sicuramente non fredda come il fratello.
    Ogni giorno, però, ero sempre felice ed euforica, perché quando arrivavo a scuola sapevo che c'era qualcuno ad aspettarmi in cortile.
    Una mattina, ad esempio, entrai a scuola abbastanza presto - cosa inusuale, visto che arrivo sempre tardi - e trovai i miei amici ad aspettarmi nel cortile della scuola.
    Quando li raggiunsi, saltai addosso a Bill per saluatrlo, il quale si spaventò perché non mi aveva visto, tant'è che lancio un urlo disumano che aveva fatto voltare quasi tutti i pochi ragazzi che erano nei dintorni facendo scoppiare Tom a ridere in maniera incontrollabile.
    Dopo lo spavento e l'imbarazzo per la figuraccia, Bill aprì le braccia e mi abbracciò. Nonostante fosse molto magro era un pò più alto di me.
    Tom lo fulminò con lo sguardo così si staccò subito e si scostò lasciandomi andare verso di lui.
    Mi avvicinai a Tom con un po' di timidezza che fu sostituita dall'imbarazzo quando sentii le sue braccia avvolgermi la vita.
    Ad un tratto, però, una voce molto familiare prese parola.
    <<listing hai il ragazzo e non dici niente?>>
    <<velveeeet vaffanculo!! Non dire queste cose!!>> le dissi staccandomi da Tom e diventando di un rosso acceso che faceva concorrenza al rosso del maglione di Tom.
    <<dai Chantelle scherzavo sono solo venuta a chiamarti perchè la campanella è suonata da cinque minuti...>> mi sorrise cominciando ad avviarsi verso la sua classe dopo aver accennato un saluto ai ragazzi.
    <<e TU ME LO DICI ADESSO?! >> urlai << Scappo ragazzi o quella di matematica mi sbatte fuori senza pensarci due volte...ci vediamo all'intervallo>> e sparii anche io all'interno dell'edificio.
    xxx

    Poco prima che suonasse la campana, mi arrivò un messaggio di Tom. Non avevo ancora capito come avesse fatto ad ottenere il mio numero di cellulare, ma non era così importante in fondo. Forse gliel'aveva dato Georg.
    Comunque il messaggio diceva che dovevo restare in aula.
    Questo mi fece rabbrividire.
    "Perchè mi fai questo?" pensai.
    Iniziai a farmi mille viaggi mentali.
    Magari la battuta di Velvet non gli era piaciuta.
    Magari aveva litigato con Bill.
    Magari era successo qualcosa o doveva succedere qualcosa a cui era meglio se non assistevo.
    Dio, mi stavo impappinando il cervello!
    Tutte queste paranoie scomparvero quando vidi la sagoma di Tom spuntare all'interno dell'aula, che poi si sedette sul mio banco.
    <<sorpresa!>> esalò con un sorriso a trecentosessanta denti, ma ritornò immediatamente serio <<ehi ma è successo qualcosa?Hai una faccia...>>mi disse preoccupato
    <<cos- oh niente!>>gli risposi rassicurandolo
    <<come stai? Georg aveva l'aria abbattuta ieri. Avete litigato?>>
    <<no, non ho litigato con lui. E' solo un periodaccio >> risposi con un sospiro triste. Tom stette in silenzio, sicuro che ci fosse dell'altro. <<vedi non so se te ne ha mai parlato ma, ecco, non siamo in buoni rapporti con nostra madre>> continuai guardandolo negli occhi. A questa affermazione sgranò gli occhi.
    <<aveva accennato qualcosa ma non questo. Mi dispiace tantissimo>> mi disse con un mezzo sorriso come per rassicurarmi.
    <<non fa niente, stai tranquillo>> purtroppo mi tradì da sola quando mi lasciai sfuggire una lacrima, che notò.
    <<non piangere, mi fai sentire in colpa. Non avrei dovuto chiedere, scusa>>
    <<non dire queste cose, è mia la colpa. Mi lascio abbattere da queste cose, ma lo supererò>>.
    Scese dal banco e mi abbracciò.
    <<ascolta >> iniziò <<dopo vieni con me. Tu hai bisogno di sfogarti, e con me potrai farlo. Intanto prendi un bel respiro e smettila di piangere ok?>> io annuì e baciandomi sulla fronte disse: <<scappo che mi aspetta un bell'1 nella prossima verifica!>>
    Scoppiai a ridere sollevata. Non mi ricordavo da quanto tempo era che non ridevo senza fingere.
    Liz entrò in classe e mi vide, fece una faccia strana.
    <<ma stai bene?>> chiese avvicinandosi.
    <<certo Schafer che domande fai?>>le risposi alzando il naso all'insù
    <<mah...Fai tu Listing, hai tutta la matita sbavata...>> rispose mettendosi a ridere
    <<oh cazzo...Dimmi che hai uno specchio!>> trillai saltando sulla sedia.
    <<ma certo cara>> appena me lo porse, lo afferrai e corsi in bagno a rifarmi il trucco.
    Nel secondo intervallo scesi in cortile e trovai Tom sotto uno dei porticati che mi aspettava., e dopo che lo raggiunsi mi portò in un posto un po' più silenzioso.
    Accese una sigaretta e prima che potesse dirmi qualcosa gli chiesi:
    <<ma Bill?>>
    <<bill è l'ultimo dei tuoi problemi adesso>> rispose tirando una boccata <<ascoltami...ecco...io ti voglio bene e vederti triste non mi va...Quello che mi hai raccontato è terribile e bè, volevo solo dirti che ogni volta che vuoi sfogarti puoi contare su di me, fidati ne hai bisogno>>. Lo abbracciai di nuovo e riuscì a dirgli un “grazie” biascicato prima che suonasse la campanella e fummo costretti a tornare in classe.
    Xxx

    Al suonare dell'ultima campana mi decisi: avrei raccontato tutto, o meglio, gli avrei detto tutto parzialmente.
    Dirgli tutta la verità dopo neanche un mese che lo conoscevo lo avrebbe sicuramente spaventato. O almeno era così che credevo io.
    Come al solito lo beccai nel cortile a fumare con Bill e un ragazzo biondo che si chiamava Andreas. Era molto amico dei gemelli e sembrava molto interessato a me anche se, io ero già interessata a qualcun altro.
    Raggiunti i ragazzi e dopo aver respinto la prima di numerose avance di Andi, cercai di parlare con Tom. Ma fu praticamente impossibile, perchè era più occupato a fare il coglione con Andreas.
    Mi incamminai verso casa abbattuta.
    Era stato troppo bello per essere vero ma non potevo biasimarlo, d'altronde non potevo pretendere che stesse dietro ad ogni mio momento di depressione.
    Però avevo capito che avevo dannatamente bisogno di lui.
    Ritornare a casa mi metteva l'angoscia e diveniva sempre più difficile entrare in casa man mano che il tempo passava.
    Ormai ero abituata agli insulti di mia madre, avevo imparato a risponderle a tono ma iniziavo a cedere alla tensione.
    Quel pomeriggio, era uno di quelli che la tensione la sentivi a pelle, e purtroppo Georg non era in casa.
    Quando entrai subito mi assalì: <<ah bene sei tu, fattelo da sola da mangiare visto che ti consideri così adulta e autosufficiente. Io non ti ho preparato nulla ho altro di cui occuparmi invece che di una ragazzina come te...>>disse con un ghigno in faccia sparendo in camera sua.
    <<ma che strano non hai cucinato?! Devi andare a sbatterti il primo che passa come al solito?>>le risposi urlando.
    <<non osare rispondermi così sai?...>>non la feci finire.
    Ne avevo già abbastanza.
    Non mi accorsi neanche di aver rotto il bicchiere che avevo in mano e che la mano iniziava a sanguinare.
    <<fottiti troia! Io non ho fame. Esco e non aspettarmi, non so se ritornerò stasera>>
    E me ne uscì di nuovo sbattendo la porta. Stavo pensando solo ad una persona: Lui.
    Però mi bloccai facendo il suo numero,; ricominciarono i film mentali nella mia testa, poi ad un certo punto mi decisi e lo chiamai.
    <<tom? Devo parlarti assolutamente e ho anche bisogno di medicarmi perchè mi sono tagliata...>> spiegai velocemente senza dargli il tempo di aprire bocca.
    <<ho capito tranquilla vieni a casa mia. Sai dove abito vero?>>
    <<si più o meno>>
    <<in ogni caso non ti puoi sbagliare dai vieni>>e chiuse la conversazione.
    Andai subito a casa sua e lo trovai ad attendermi sulla sulla porta.
    Mi fece entrare e mi guardai intorno.
    Era una casa molto accogliente e mi diede subito un senso di calore e accoglienza, cosa che casa mia non aveva.
    Mi fece sedere su una sedia della cucina e cercò di medicarmi la mano. Al solo toccare quelle mani ebbi un fremito, non le avrei più lasciate.
    <<ho fatto quello che ho potuto ma non sono un medico...>> disse con una faccia incerta.
    <<va benissimo così, grazie>>.
    <<adesso mi spieghi cosa è successo?>>
    <<non LA SOPPORTO PIU'! STA RENDENDO LA MIA VITA UN INFERNO! MI TRATTA MALISSIMO COME SE NON FOSSI SUA FIGLIA CHE COSA DOVREI FARE??.....è opprimente questa situazione...non voglio più tornare in quella casa...>>. Tom era allibito.
    <<da quanto tempo si comporta così?>>chiese, stava tremando.
    <<sono anni che va avanti, Georg ormai è indipendente e nostro padre presto gli finirà di pagare la casa e andrà via...>>dissi sull'orlo delle lacrime.
    <<ma non puoi trasferirti da Georg o da tuo padre?>> mi chiese
    <<tom mio padre vive a Berlino e anche volendo non posso proprio andarci, e neanche da Georg, non voglio essere un peso per lui....>>
    Ormai potevo dire che non riuscivo più a controllarmi.
    <<ma lo sa tuo padre, di ciò che succede?>>
    <<certo che lo sa, sa che quella donna è matta e che un giudice sano di mente le toglierebbe l'affidamento. Che poi che gliene frega a lui? E' per questo che se n'è andato..>> sentivo le lacrime che iniziavano a scorrere.
    <<che stronzi...Non possono trattarti così>>stava per piangere anche lui.
    <<lo so, spero solo che l'agenzia la mandi in qualche paese sperduto così almeno non vedrò la sua faccia per un po'...>>Non ressi più la tensione ed iniziai a piangere.
    I suoi abbracci ormai erano d'abitudine ma questo era diverso. Per l'ennesima volta mi scusai per averlo disturbato e gli dissi quello che avevo pensato durante il pomeriggio ma invece mi zittì e mi invitò a restare lì a casa sua per cena, tanto sua madre e Bill non avrebbero fatto obiezioni.
    Quella sera la signora Simone fu davvero un angelo e mi chiese addirittura se volevo restare lì a dormire, ma ero sicura che Georg si sarebbe impensierito se non fossi tornata a casa. Infatti prima che potessi dare una risposta arrivò la chiamata di Georg.
    <<chantelle dove sei? Sono le dieci di sera e non sei ancora tornata!!>> disse isterico
    <<hagen calmati sono dai gemelli...>>gli risposi
    <<e POTEVI INVIARMI UN SMS NO? Quanto mi fai incazzare a volte...>>mi disse sempre con una nota isterica nella voce.
    <<lo so ma è stato un pomeriggio duro e...>>mi interruppe
    <<ho notato dal disordine in cucina, in ogni caso ti consiglio di restare lì anche per la notte se puoi, tanto domani parte e per un po' non ritorna...>>
    <<davvero?Grazie Hagen...>>mi misi a saltellare
    <<fai la brava mi raccomando 'Notte>>e chiuse la chiamata.
    Alla notizia che sarei rimasta, Tom saltellò felice e andò ad avvisare la madre. Avrei dormito nel suo letto, con lui. All'inizio ero piuttosto tesa perchè sapevo che tendeva ad allungare le mani ma lo conoscevo abbastanza per sapere che in quell'occasione non l'avrebbe fatto. Piuttosto fui io quella che ne approfittò poiché mi ero addormentata così velocemente che non mi accorsi di essermi appoggiata sul suo petto.

    note:allooora....che dire....non ho fatto riferimenti alla vita privata....il litigio con la madre mi è uscito così perchè è stata la mia testa Tommesca a dirmi di farlo....perciò calma...e che altro...spero di finire presto anche il terzo...che devo dire già a vedere la bozza a me piace xDD
    Ringraziamento per Desy che rende la storia leggibile*ti fa la statua xD*
    a prestooo!!!!
     
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  12. »TomKaulitz«
     
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    Bhe..io non commento. Perché tanto lo sai come la penso.
    Ma ti dico che mi piace davvero tanto.
    E tu che ti lamenti dicendo che fa schifo e blablabla -.-''


    *muore dopo aver letto le note*



    Ti amo!


     
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  13. ~LoLe_is.an_aLiieN*
     
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    e bellissimissimissimissimissimo il capitolo!!
    la storia sta diventando sempre più interessante... vediamo che succederà... comunque complimenti, scrivi benissimo tesoro !!

    Bacione e un abbraccio forte forte , Lole. (:
     
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  14. lady_rock98
     
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    oh mio diooooooo !! cioè ebvgoavgiaerghrnvg capito ??? socia tu devi continuareeeeeeee !!! subito all' istante .. in questo momento !!!
     
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  15. *DIA'S GOTH TH*
     
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    Seeii una fantasiooosaaa creatricee mia piccola grande nipootinaa eh come spesso ti ribadisco hai una maturità tale ed una perspicacia azzardata nella scrittura !!!!

    Poso quà un'ala portafortuna per il prossimo capitolo che saràà ancora più caroo !!
     
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50 replies since 5/1/2011, 22:49   728 views
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