The Worst Intentions

Bill cattivo??? No...di più

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  1. queen_of_your_nightmares
     
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    Capitolo 3° : That boy is a monster!

    Look at him
    Look at me
    That boy is bad
    And honestly
    He’s a wolf in disguise
    But I can’t stop staring in those evil eyes(...)

    (...)That boy is a monster
    M-m-m-monster
    That boy is a monster
    M-m-m-monster
    That boy is a monster
    M-m-m-monster
    That boy is a monster

    (Lady Gaga - Monster)


    E’ certo che parcheggiare presa dalla foto nel piazzale di uno dei migliori negozi della città, sotto gli occhi di tutti, non è una buona idea.
    Ma ad Amber la cosa non importa. La cabriolet era stata parcheggiata con impeto, e la mora si è ritrovata in un batter d’occhio a correre verso l’entrata del punto vendita
    Ti prego fai che siano ancora lì dentro si ritrova a pensare a pochi metri dall’’ingresso.
    Arrivata davanti alle porte principali una brutta sorpresa l’attende stampata su di un foglio di carta formato A4.
    In giornata odierna il negozio non sarà aperto al pubblico
    Scoraggiata si stravaccò sugli scalini costeggianti l’entrata mente un affabile criceto nella sua testa corre su di una ruota sperando di accendere la miccia che avrebbe fatto trovare una soluzione concreta alla ragazza.
    -Che ci fai qui?- Alza lo sguardo incontrando gli occhi di un volto assai famigliari.
    Abbigliamento alternativo, piercing al sopracciglio, capelli rossi.
    -Honey, vero?- Amber si alza con impeto –Che fortuna!-
    Si di fortuna sfacciata si tratta cara Amber.
    Honey è la commessa del famoso negozio di abbigliamento, che dotata di un criceto migliore, avrebbe trovato un modo più vantaggioso per riuscire ad entrare senza passare guai.
    Non sono , infatti, passati nemmeno 10 secondi che la rossa trascina l’amica ritrovata verso un’entrata secondaria di sicuro incontrollata.
    -Aspetta qui…- E cosi si ritrova di nuovo sola, speranzosa però questa volta di riuscire ad entrare.
    Annotarsi nella memoria di fare un grande regalo a Honey è troppo? Si chiede dopo essersi ritrovata a saltellare in mezzo al vicolo con impazienza.
    Se Angie l’avesse vista l’avrebbe presa per pazza.
    Sorride inconscia e impaziente fino a che la porta davanti a lei con un rumore sordo si apre.
    -Sei Amber?- Una ragazza con dei lunghi rasta biondi si affaccia grattandosi la testa.
    Dopo aver visto la mora annuire la ragazza la trascina dietro di se circospetta –Muoviti, Honey è impegnata!-
    Agitata come una bambina al primo giorno di scuola Amber la segue nella parte posteriore del negozio.
    I magazzini sono in disordine e la cosa non la stupisce per niente, ma nel vedere enormi scatoloni vuoti nasce un sospetto vuoto. Stava chiudendo?
    Non ci pensa minimamente quando invece il pensiero di per sgattaiolare nel backstage del servizio fotografico fa aumentare l’emozione.
    -Se qualcuno ti chiede qualcosa fai parte del personale del negozio, evita di dare troppo nell'occhio però , potrebbero insospettirsi.—Le ricorda la bionda salutandola in quel momento e allontanandosi per tornare al bancone.
    -Non preoccuparti. Grazie mille- risponde la mora vedendola scomparire dietro un tendone nero pieno di spille.

    Un'enorme trono foderato di velluto nero domina la scena circondato da drappi rossi e violacei che creano un'ambientazione lussuosa e allo stesso tempo tetra che la lascia senza fiato.
    Ed è proprio senza fiato che rimane Amber davanti al set allestito per le sue rock star preferite.
    Rimanere nascosta fino all’inizio della seduta fotografica è una cosa fuori pensiero.
    La mora decide invece di curiosare in giro: apre porte private e attraversa corridoio fino a che
    "Bill Kaulitz dressing room"
    un anonimo foglio bianco era appiccicato malamente sulla porta grigia davanti a lei.
    Pensare non era nemmeno da prendere in considerazione.
    Spinta la porta, questa si apre con uno scatto capitolandola in un camerino spoglio tranne che per un tavolo da trucco ben rifornito e alla sua sinistra un stand colmo di vestiti firmati “Urban Shop” occupa la parete spoglia.
    Non vi è ancora nessuna in quella stanza eppure la ragazza intimorita non vede l’ora di uscirne per scaccire quella paura di essere scoperta.
    Nemmeno il tempo di avvicinarsi per dare un'occhiata fulminea agli abiti che sente la porta aprirsi dietro di lei.
    Bill Kaulitz seguito da agente e guardie del corpo fa irruzione nella stanza parlando animatamente al telefono in tedesco e gesticolando come una diva hollywoodiana.
    La ragazza, in preda allo sbalordimento e all'imbarazzo, prende a strabuzzare gli occhi esibendo le facce più strane da impaccio.
    -Ti hanno mandata quelli di Urban Shop?- David Jost si avvicina elegantemente a lei che annuisce restando, come gli è stato detto, al gioco.
    -Lo aiuti a vestirsi,- Dice indicandolo -…lo voglio sul set tra 10 minuti massimo, siamo già abbastanza in ritardo- E uscendo dalla stanza lasciando i due completamente soli.
    Vestirsi.
    Una persona, tecnicamente, per vestirsi doveva non avere i vestiti, quindi essere nuda.
    Avrebbe visto Bill Kaulitz nudo.
    -Dai sbrighiamoci non ho tutto il giorno- La voce pungente del cantante le arriva alle orecchie.
    Si volta :le mani su fianchi e la testa piegata lievemente di lato in segno di impazienza.
    I loro sguardi si incrociano per pochi secondi.
    Gli occhi blu di lei si perdono per un attimo in quelli castani e crudeli di lui e le ricordano quelli di un lupo pronto a saltare sulla preda, minacciosi ed affascinanti allo stesso tempo.
    Brivido.
    Con fare da diva, il ragazzo, inizia a spogliarsi per indossare gli abiti di scena lasciando la ragazza in preda ad un leggero tremore.
    Allarme rosso: guance in fiamme
    Amber si volta completamente di schiena cercando nello stand qualche abbinamento improvvisato.
    Pochi secondi e avverte su di se uno sguardo insistente che le perfora la schiena e,con la coda dell'occhio scorge Bill Kaulitz in biancheria intima.
    Si limita ad osservarla dalla testa ai piedi soffermandosi sulle curve con aria interessata.
    Dopo aver lasciato nelle mani del ragazzo gli abiti per il servizio cerca invano di non soffermarsi a guardare il corpo del ragazzo più del necessario.
    Missione fallita.
    Rimane immobile arrossendo lievemente lasciando, così, trapelare l'imbarazzo.
    -Come mai arrossisci?- Il cantante le si fa più vicino
    Se ne è accorto, non è di certo da lui tralasciare dettagli simili.
    -Mai visto un ragazzo in boxer?- Continua sorridendo marpione.
    La ragazza distoglie improvvisamente lo sguardo evitando di rispondere alla provocazione voltandosi nuovamente verso lo stand e ignorandolo ricomincia a cercare vestiti.
    Un mano guatata ed inanellata arriva veloce a circondarle il polso costringendola a voltarsi.
    Si ritrova il viso del moro a pochi centimetri dal suo con un'espressione infastidita.
    Il suo profumo le arriva diritto al naso facendola fremere: non aveva mai sentito un profumo cosi in vita sua.
    -Non mi piace essere ignorato...- Sottolinea -..o forse dovrei dire che non mi piace che si faccia finta di ignorarmi- si corregge avvicinando pericolosamente le labbra a quelle della ragazza per poi lasciarle il polso ed allontanarsi in malo modo per continuare a vestirsi.
    Stizzita e imbarazzata Amber si volta dalla parte opposta nascondendo qualche lacrima solitaria.
    Quale fervida immaginazione avrebbe mai descritto LUI a tale modo?
    Prepotente, disonesto, provocatore e affascinante?
    Tentare di asciugarsi il viso senza farsi notare le sembra quasi inutile eppure si accontenta di sospirare profondamente e ritrovare un minimo di contegno.
    Bill, intanto, si ammira un attimo allo specchio.
    Pantaloni neri di pelle ed una camicia rossa aperta fino a metà petto fasciano il suo corpo longilineo .
    Era bello.
    E ne era consapevole.






    Edited by queen_of_your_nightmares - 11/1/2011, 19:46
     
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