Sleepwalker

[One shot] Angst, AU, Songfic, Triste-Romantico

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  1. »•JuLY__™
     
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    Titolo: Sleepwalker
    Autrice: »•JuLY__™ (Julia)
    Raiting: PG
    Beta: .faBry‚
    Genere: Triste, Romantico
    Avvisi: Angst, AU, Songfic (Adam Lambert - Sleepwalker)
    Riassunto: Dimenticare era impossibile, vivere era impossibile; eppure, giorno dopo giorno, tutto procedeva come prima, solo senza di noi.
    Disclaimers: Non possiedo i personaggi descritti nella storia. Tutto ciò che ho scritto non è realmente accaduto, ma è frutto della mia fantasia. Non scivo a fini diffamatori o lucrativi.

    Note iniziali: E' la mia prima os in assoluto che posto ** (siate clementi è.è)
    Mi è venuta in mente un paio di giorni fa, continuando ad ascoltare questa canzone di Adam Lambert, da cui viene anche il titolo della storia.
    Che dire, è abbastanza triste..
    Consiglio caldamente l'ascolto della canzone in questione durante la lettura (:
    www.youtube.com/watch?v=2oaSWvabVR4

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    Sleepwalker by »•JuLY__™ is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.


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    SPOILER (click to view)

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    Questo bellissimo banner è stato fatto dalla mia Tilde<3





    Sleepwalker






    I’m not asleep
    But I’m not awake
    After the way you loved me




    Non sto dormendo, ma non sono nemmeno sveglio. Vivo in una via di mezzo che mi divora dentro giorno dopo giorno, non lasciando niente dietro di sé. Da cinque anni, che sembrano un'eternità. Non sono riuscito a superarlo. Forse non ci ho mai provato veramente semplicemente perché non ne avevo le forze. Quell'amore mi ha portato via con sé quando lui se n’è andato.
    Vivo e non vivo, perché questa non si può chiamare vita. Molti hanno paura di vivere l'Inferno dopo la morte; io lo sto vivendo ora.
    Il mio Inferno ha un nome. Il mio Inferno è nato dieci minuti prima di me. L'inferno che sono costretto a vivere giorno dopo giorno è il mio gemello, Tom.

    Siamo sempre stati molto uniti sin dalla nascita. Era normale per noi passare tutto il tempo insieme. Lo era per tutti, a dire il vero. Era semplice routine.
    Crescendo mi sono innamorato di mio fratello. Proprio così, senza mezzi termini. Ho iniziato a provare una forte attrazione per lui, mischiata a sensazioni che mai avevo provato prima.
    Avevo quindici anni allora ed ero ancora un ragazzino. Non potevo sapere cosa sarebbe successo. Se avessi saputo, avrei represso tutto ciò dentro di me, scappando immediatamente da quei sentimenti; ma purtroppo la vita è bastarda: ti obbliga a trovarti in certe situazioni - o meglio -, ti obbliga a VIVERE. E vivere significa felicità, amore, ma anche tristezza infinita e distruzione.
    Ho cominciato a vivere veramente la prima volta che io e mio fratello ci siamo baciati. Eravamo alla festa per il sedicesimo compleanno di Andreas, il nostro migliore amico, e nella sua immensa terrazza ornata da mille vasi di fiori e in quell'atmosfera a dir poco fantastica gli ho confessato in parte ciò che sentivo e poi l’ho baciato. Tom sembrava una statua e pensai ad un rifiuto, ma le sue labbra si aprirono con le mie e il mio cuore fece un tuffo. Passarono giorni dopo quel bacio e le cose andarono solo meglio. All'inizio ne parlammo per molto e Tom mi confessò che non era mai stato sicuro dell'affetto che provava verso di me. Abbiamo scoperto l'amore insieme in quei tre anni e tutto ciò che ne faceva parte. Eravamo felici, o almeno io lo ero.
    Il primo settembre del nostro diciassettesimo compleanno, Tom mi confessò di amarmi e mi disse che avrebbe voluto passare il resto della sua vita con me.
    Fuochi d'artificio nel mio cuore. Mi amava, cosa volevo di più? Avrei voluto sincerità e non promesse vane come quella. La più fasulla di tutte. La più CATTIVA.
    Abbiamo fatto l'amore tutta la notte quel giorno. Lo sentivo davvero parte di me, l'unica parte che avesse un vero senso per me; l'unica parte che mi facesse VIVERE per davvero.
    Gli avevo donato tutto me stesso - perché era mio fratello gemello -, lo amavo e mi fidavo di lui. Una PAZZIA.
    Il problema è sempre stato quello che nessuno dei due voleva fare i conti con la realtà, con la dura realtà che ci avvolgeva: eravamo gemelli, stesso sangue, stesso tutto.
    Ci ho pensato spesso, in realtà, e ho capito che non me ne importava niente. Finché ami, vivi. Non importa nulla. Finché sei la forza dell'altro e l'altro è la tua forza.
    Tom era la mia forza, era la mia vita, e non l'avrei mai lasciato andare, poco importava che legami avessimo in comune. Non era così per Tom, evidentemente.
    Il venti aprile, Tom partì con la scuola per una vacanza studio. Quel giorno in cui tutto sarebbe cambiato. Quel giorno maledetto. L'inizio del mio Inferno.
    Era davvero entusiasta di vivere quella nuova esperienza ed io ero felice sul serio per lui, anche se non lo avrei visto per due settimane intere.
    La sera prima della sua partenza abbiamo fatto l'amore e alla fine, guardandomi negli occhi e prima di baciarmi ancora dolcemente, mi disse:
    "Credimi... questo non cambierà mai. Non essere triste per la mia partenza".
    Gli avevo semplicemente creduto. Ho sempre creduto ad ogni sua parola.
    Mi accarezzò con quella dolcezza e con quella sicurezza che solo lui sapeva trasmettermi.


    It’s like I can’t even feel
    After the way you've touched me



    Mi lanciò uno sguardo prima di partire, uno sguardo carico d'amore, di speranze. L'ultimo.
    Esattamente due settimane dopo, ero fuori dalla porta ad aspettarlo con il cuore palpitante nel petto. I miei battiti rallentarono, quasi si fermarono quando vidi il suo sguardo.


    -The hell starts now-


    Quella sera mi trafisse il cuore, lentamente, dolorosamente.
    Era stato con delle ragazze e aveva vissuto la normalità. Mi sentivo sbagliato, sbagliato per lui. Ero stato solo un errore.
    "Sei mio fratello, siamo gemelli... Sono riuscito a capirlo finalmente. Non è ciò che voglio. Tutto ciò mi rovinerà, ci rovinerà. Abbiamo sbagliato".


    I walk around and I feel so lost and lonely
    You're everything I want
    But you don’t want me



    Il mondo per me crollò in quell’istante. Anni di bugie, anni di rimpianti, di sofferenze e di combattimenti, buttati al vento con poche parole. Le armi più macabre di questo mondo.
    Con quelle vere puoi infliggere dolore, ma soltanto fisico. Con le parole puoi distruggere dentro una persona. Il suo essere.
    È semplicemente ciò che aveva fatto Tom senza rendersene davvero conto. Aveva passato due settimane nella normalità, conoscendo ragazze, e aveva inevitabilmente immaginato una vita normale, senza il bisogno di nascondersi, senza il bisogno di soffrire continuamente. Perché il suo stare insieme a Bill avrebbe portato soltanto a quello. O no?
    Aveva cercato di ingannarsi, cercando di reprimere il più possibile quell'amore che era ancora presente. Che è ancora presente.
    Non era mai riuscito a farlo. Era riuscito però a convincersi di averlo davvero fatto. Ed era bastato.
    Non chiesi più spiegazioni a Tom quel giorno, non mangiai. Piansi tutta la notte.


    It sent me back to the end of everything
    I tasted all, I tasted all the tears
    Again



    Sono tornato indietro, ho riavvolto la nostra storia attorno a me. I ricordi non mi hanno permesso di dormire quella notte e non lo fanno tutt'ora. Perché vivono con me.
    Dimenticare era impossibile, vivere era impossibile; eppure, giorno dopo giorno, tutto procedeva come prima, solo senza di NOI.
    Il tempo sembra scorrere lentissimo quando tutto va male e tu non sei felice.
    Tom sembrò capire quanto dolore mi avesse provocato. Esattamente due settimane dopo quel giorno, venne nella mia stanza e cercò di ristabilire i rapporti.
    Non facevo altro che sprofondare nell'Inferno fatto a misura per me.
    "Bill, siamo sempre fratelli e ti voglio bene... Non escludermi dalla tua vita".
    Fu come ricevere mille graffi dentro l'anima, che ti rovinano dentro senza però ucciderti. Quello era peggio che vivere.
    Diventai suo fratello di nuovo, come mi aveva chiesto. In questo modo pensavo di riuscire ad uscirne un po'. Cercai di far tornare tutto alla ‘normalità’, ma per me non era normale quello.
    Era come recitare in un teatrino, solo che era molto peggio, perché il teatrino in questione era proprio la mia vita.


    Everywhere that I go, I see another memory
    And the places we used to know, they’re always there to haunt me



    Mio fratello cominciò a vivere una vita normale. Usciva con ragazze e si divertiva come un normale diciottenne. Io ho smesso di fare qualunque cosa fuori dal normale.
    Non riuscivo a capire chi ero senza di lui. Non mi trovavo in mezzo a quei ricordi che ogni sera tornavano a galla attorno a me e che mi facevano sprofondare nel loro oceano immenso.
    Affogo e l'unica persona che può salvarmi è la persona che mi sta facendo affogare. È buffo e assurdo e terribile allo stesso tempo.
    Dopo mesi e mesi la situazione poteva definirsi stabilizzata. Per quanto potesse davvero esserlo.
    Ma si sa... Una volta che sei dentro all'Inferno, esso non può far altro che peggiorare e divorarti ancora di più. E fu proprio ciò che successe.

    Dopo due anni, Tom se ne andò a vivere con la sua ragazza, Jessica. Perché la loro era una storia seria e si amavano. Così dicevano entrambi.
    E sono stato un fottuto vigliacco quel giorno, perché invece di piangere e urlare gli augurai buona fortuna e lo abbracciai.
    Non solo vivevo nel mio Inferno personale, ma contribuivo addirittura a renderlo più amaro e duro.
    A tutto ciò non sfuggì comunque una mia lacrima, visibile al volto di Tom.
    "Fratellino, non essere triste. Potrai venire a trovarci quando vorrai".
    La sofferenza non è mai troppa. Sprofondai in essa quella notte, ancora una volta senza dormire. Non avevo incubi perché non riuscivo a dormire.
    I miei incubi scorrevano liberamente davanti ai miei occhi, mangiandomi dentro. Ed era la cosa peggiore.
    Non andai mai a trovare mio fratello. Ogni tanto mi chiamava lui. E il teatrino continuava.
    Una sera, però, esplosi. O meglio... tutto ciò che avevo contenuto dentro e attorno a me esplose in un colpo. Avevo trovato in un cassetto una foto mia e di Tom in cui ci baciavamo.
    Sembravamo la felicità fatta a persona e la cosa mi dilaniò l'anima nel profondo, dandomi un forte scossone. Non avevo ancora lottato per ciò che avevo perso.
    Quella sera lo chiamai io. Non lo insultai. Peggio. Gli urlai contro la verità.
    "Mi hai fatto vivere in un Inferno questi anni. Mi hai fatto sprofondare nella disperazione. Mi hai raccontato un mucchio di bugie. Non hai mai combattuto per niente di quello che avevamo. Ti odio".
    Quanto avrei voluto fosse vero. Avevo solo un cuore spento con un amore congelato all'interno e non riusciva a penetrarvi dentro più nulla, nessuna emozione, nessun sentimento.
    "Ho smesso di vivere. E questo per colpa tua. Sarà sempre colpa tua!".
    Tom rimase zitto per tutto il tempo col cuore in gola. Non avrebbe mai voluto sentire quello che per anni stava cercando di reprimere. Lo amava ancora, e tanto. E questo non andava bene. Non più.

    Cinque mesi dopo, Jessica e Tom erano marito e moglie.

    Cercai la strada verso il suicidio quella sera, ma mia madre mi fermò. Maledetta vita, maledetto tutto! L'Inferno non sarebbe finito mai.
    Tom viene a trovarmi qualche volta ed è l'ennesima pugnalata dentro di me. Non riesco a capire come possa essere possibile che la sofferenza sia senza fine.
    Continuo a sentirla dentro di me, viva, ed è come se venisse alimentata tutti i giorni, tutte le volte che lo vedo.
    Un anno dopo, Jessica rimase incinta. Sarei diventato zio. E sarei dovuto esserne felice, ma l'unica cosa che riuscivo a provare era odio verso quel bambino e verso Jessica.
    Riuscivo a odiare loro, ma Tom no.
    Dicono che l'amore ti rende la vita più facile. L'amore mi aveva distrutto la vita, tutto ciò che c'era di normale in me.
    Non piango più, non avrebbe senso. Vorrei urlare, ma non riesco. Nessuno sentirebbe, nessuno capirebbe. Nessuno sa.


    There’s not a drop that hits me
    Scream at the sky but no sound
    Is leavin' my lips
    I keep running into walls that I can’t break down



    Finii in ospedale quel mese. Carenza di zuccheri, troppo stress accumulato, dissero i dottori. Era semplicemente carenza di vita. Ero divorato da quell'Inferno ormai.
    Tom venne a trovarmi e giurai di vedere una scintilla in quegli occhi, una scintilla di angoscia.
    Fu allora che si inginocchiò davanti al mio letto, davanti a me, prendendomi le mani nelle sue. Continuò a ripetermi ‘Scusa’ per un tempo infinito, facendo morire ogni cellula del mio corpo.
    Pianse per tutto il tempo mentre lo diceva, sgretolandosi davanti a me. Piansi con lui, tutte le lacrime che ancora mi restavano, piansi tutta la mia anima lacerata.
    Fu una notte di lacrime, singhiozzi, rimpianti. Non una parola in più. Nulla in più.
    Era lo sfogo di tutto ciò che era stato represso per anni; tutto ciò che era stato sgretolato, ma non abbattuto del tutto, e che non sarebbe mai crollato per davvero.
    Ora lo sapevamo entrami. E soprattutto lo sapeva anche Tom.


    Ma ormai era troppo tardi.


    Quando uscii dall'ospedale, sembravo più cadavere di prima.
    A casa, nella mia stanza, trovai una busta sul comodino. L'aprii e lessi:



    So che non mi perdonerai mai. So che nulla di ciò che ti dirò sarà mai abbastanza per poter colmare il dolore che provi.
    Ho capito che lo sbaglio più grande della mia vita è stato ciò che ti ho fatto. Ciò che ho fatto a noi.
    Pensavo fossimo sbagliati e ho cercato di reprimere tutto in due settimane. Pensavo di avercela fatta, ma ho capito in ospedale che non ce l'ho fatta e non ce la farò mai.
    So che è troppo tardi ormai e che niente sarà come prima. Non c'è un modo per tornare indietro.
    Ho distrutto le nostre vite. Vivremo insieme come fratelli. È orribile, ma è l'unica cosa che possiamo fare per rimanere vicini in qualche modo.
    Ma voglio che tu sappia comunque una cosa che spero ti accompagnerà fino alla fine dei tuoi giorni.
    Ti amo ancora, Bill, e ti amerò per sempre.
    Tom.




    Piansi ancora e ancora, ma ora almeno lo sapevo: Tom mi amava. Anche se ciò non bastava più e non sarebbe bastato mai.


    Let me outta of this nightmare.


    Ora continuo a vivere nel mio Inferno, qualche volta accanto a Tom, mio fratello.
    Continuo ad affogare nei miei ricordi, facendomi ancora più male.
    Non sono morto.
    Non sono vivo.
    Non sono sveglio.
    Non dormo.
    Non c'è posto per i sogni. Non c'è posto per niente.
    E sarà così fino alla fine dei miei giorni.




    I’m a sleepwalker




    Note finali: Innanzitutto se siete arrivati fin qui, vi ringrazio per aver letto *-*
    Come ho detto all'inizio questa storia m'è venuta in mente ascoltando Sleepwalker di Adam Lambert. Non sono proprio una sua fan, però alcune canzoni mi piacciono tantissimo, come questa(:
    Le parole sono abbastanza tristi, quindi era inevitabile una storia con molto Angst, che ultimamente non so perchè adoro molto è-è Non saprei che altro aggiungere.
    Spero vi sia piaciuta ^^
    xxx
    July

    Edited by »•JuLY__™ - 29/7/2010, 20:33
     
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  2. aissha75
     
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    posso commentare? ...
    Di solito non leggo niente che non sia NC17.. (lo so sono una pervertita!!!!) però questa mi ha subito incuriosita..e il mio istinto non ha fallito.. è molto bella... l'hai un po' "ammazzata" facendone una one shot... ma mi è piaciuta lo stesso.... e per Dio mi sento proprio come Bill:
    CITAZIONE
    Continuo ad affogare nei miei ricordi, facendomi ancora più male.
    Non sono morto.
    Non sono vivo.
    Non sono sveglio.
    Non dormo.
    Non c'è posto per i sogni. Non c'è posto per niente.
    E sarà così fino alla fine dei miei giorni

    e' tutto quello che sento anch'io..grazie per la fiction
     
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  3. »•JuLY__™
     
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    Sono davvero contenta che ti sia piaciuta (:
    Devo ammettere che anch'io leggo quasi sempre solo ed esclusivamente storie con raiting R o NC17..
    però mi è venuta in mente tutta questa storia ascoltando la canzone e non potevo lasciarla solo lì, nella mia testa.
    Purtroppo, penso che non sarei riuscita a fare di essa una long..cioè nel senso che sarebbe stato davvero troppo angoscioso e triste per me .-.

    Grazie per il commento<3 baci
     
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  4. LudoTH;
     
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    cioè è stupenda o.ò
    avevo un nodo alla gola assurdo c.c
    la storia è molto molto bella e la sofferenza di bill riuscivo a percepirla cioè davvero complimenti ♥
     
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  5. »•JuLY__™
     
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    Ti ringrazio anche qui,davvero<3
    Baci**
     
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  6. KHOAMNESY
     
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    CITAZIONE
    E sono stato un fottuto vigliacco quel giorno, perché invece di piangere e urlare gli augurai buona fortuna e lo abbracciai.
    Non solo vivevo nel mio Inferno personale, ma contribuivo addirittura a renderlo più amaro e duro.

    Non ho distolto lo sguardo un secondo. è meravigliosa davvero.
     
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5 replies since 29/7/2010, 18:56   248 views
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