Spieglein, Spieglein an der Wand, wer bin ich ?

[NC-17], Twincest, Erotico, Romantico, Drug-use, Threesome.

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  1. billintheheart
     
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    Autore: billintheheart
    Beta editor: *HEILIG*
    Rating: NC-17
    Avvisi: Twincest, Hurt/Comfort, Lemon, Adult Content, Language, Drug Use,Threesome, Voyeurism.
    Genere: Romantico, Erotico.
    Disclaimers: Bill e Tom Kaulitz non mi appartengono (con mio sommo rammarico u___u) e sfortunatamente, grazie a questa FF, non diventerò neanche milionaria T___________T.

    Note:Allora, premetto che come potete e potrete notare i capitoli di questa storia sono un po' più corti del "normale", proprio per questo motivo ho creduto che fosse più adeguato ritenerla una SF (ovvero una Short Fiction u.u) .
    Il titolo, sembra insensato e stupido (lo è ù_ù) maaaa, è una frase che in italiano conosciamo per forza un po' tutti, e che è importante perchè................. non lo dico perchè dovrete leggere per capire ...
    La traduzione invece la inserisco ed è la seguente: Specchio, specchio delle mie brame, chi sono io?
    Detto ciò...buona lettura *O*
    AAAAAAAA non posso scordare ciò:Questa SF è e sarà interamente betata dalla nostra *HEILIG* (nonchè Lady Dada), che ringrazio (ha molta pazienza con me, perchè la punteggiatura non è il mio forte per nulla XD) e che nell'occasione mi pomicio tutta

    Ora leggete






    Spieglein, Spieglein an der Wand, wer bin ich?




    Cap. 1 e 2 (pagina seguente) || Cap. 3 || Cap. 4 || Cap. 5 || Cap. 6 || Cap. 7 || Cap. 8 || Cap. 9 || Cap. 10 - Epilogo.

    CAP.1 - Fur Immer Jetzt


    Portò la canna alle labbra e tirò forte; la cenere brillò rossa e la marijuana bianchissima e quasi densa violò la carne stretta attorno al filtro.
    I suoi occhi si spensero.
    La città si rifletteva sul vetro della finestra socchiusa.
    Luci in corsa, rumori d'attesa.
    Sfiatò il fumo consunto, ed in sincronia con le labbra socchiuse, lentamente abbandonò il capo sullo schienale rilassando completamente i muscoli della nuca.
    Il traffico si moltiplicava il sabato sera ad Amburgo, e lui odiava quel caos, preferiva osservare e restare abbagliato dalla luna argentea, piuttosto che da fari artificiali.
    Era nella sua stanza.
    Finalmente.
    Dopo giorni e mesi di tour era tornato nel suo covo e stava tentando si rilassarsi ingannando i continui pensieri amari.
    Il fumo creò presto una cappa nebbiosa e confusa attorno al suo volto inespressivo e muto, nella sua testa concentrata e persa.
    Ci rifletteva sempre più spesso ormai, si chiedeva cosa avesse sbagliato, cosa fosse sbagliato in lui.
    La risposta non arrivava mai, neanche quella sera.
    Si torturò il labbro inferiore mordendolo ripetutamente, e rivestestendo di umida saliva l'angolo della bocca. Non si era accorto del silenzio che inalava.
    Non si accorse neanche della maniglia della porta alle sue spalle, che girò a vuoto diverse volte.
    Rimase immerso - come spesso accadeva - nei suoi complessi triti mentali.
    - Bill, cazzo apri!
    Si scosse appena, involontariamente, e si voltò quasi stupito cercando di ricordare dove fosse.
    Spense distrattamente la canna ormai arsa nel posacenere sulle sue gambe, e spalancò le imposte della finestra.
    La testa era pesante e leggera insieme.
    Fece scattare la serratura, e Tom entrò senza troppi convenevoli destabilizzandolo appena.
    Bill lo guardò vuoto e sbattè più volte le palpebre.
    - Cazzo BIll, dovresti condividerle col tuo gemello certe cose !
    Tom alzò furbo un lato delle labbra, ed un sopracciglio.
    - Ce n'è ancora sotto al letto se vuoi.
    Ribattè indifferente e passivo.
    - Ti ha preso male stavolta?
    - Tom smettila di rompere, trovati qualcos'altro da fare.
    Gli voltò le spalle tornando di fronte alla distesa luminosa e caotica che poco prima osservava ciecamente, stavolta respirandone ogni molecola.
    - Che cazzo hai?
    Tom gli si avvicinò istintivamente, senza far caso all' erba che cadde dalla canna poco rullata tra le sue dita .
    - E' la marijuana. Mi fa questo effetto quando sono qui a casa. Non preoccuparti, torna a goderti la tua canna.
    La voce impastata, il cervello impastato. Non era certo di ricordare a cosa stesse pensando, in realtà.
    D'altronde suo fratello non avrebbe creduto davvero a quella stronzata, Tom conosceva i meccanismi chimici dell'erba e anche quelli del suo cervello, quindi anche la combinazione d'entrambi.
    Sapeva bene che non c'entrava quel po' di fumo inalato, non se ultimamente il suo umore era sempre lo stesso, assolutamente spento indipendentemente dall'uso di droghe.
    - Pensi che me la beva? Se lo credi, probabilmente sei anche certo che non siamo omozigoti.
    Di tutta risposta Bill prese a ridere convulsamente e spinse Tom sul letto. Non era una reazione normale, ne' controllata, probabilmente iniziava ad avvertire la marijuana nel cervello.
    - Cazzo deve essere forte questa roba, Bill! Sei già completamente fuori!
    Bill rise ancora, poi si accasciò quasi spento sul letto affianco ad un Tom sdraiato e divertito.
    Erano uno yin e yang perfetti.
    L'uno contro l'altro, l'uno posto al contrario dell'altro.
    I volti vicini e rivolti al soffitto.
    Placida calma.
    Per un attimo si fermò tutto e tutto perse senso.
    Tom accese il piccolo rotolo tra le sue dita e ne succhiò un pò.
    Rimasero zitti, fissi verso quel bianco intonaco crepato, passandosi la marijuana l'uno con l'altro.
    Era da parecchoio che non lo facevano.
    Amavano perdersi assieme.
    La domanda che poco prima aveva posto Tom ed ogni possibile prematuro discorso in procinto, persero completamente rilevanza, tutto divenne confuso e tremendamente bianco.
    - Vorrei diventare un fottutissimo lampadario. - sbottò Bill all'improvviso sciogliendo la densità di quel silenzio ormai lunghissimo.
    Tom rise fino a sentire lo stomaco pesante e trafitto.
    - Bill sei davvero incredibile da fumato! Ne spari di fenomenali, dovrei scrivermele...
    Si alzò con l'intenzione di cercare un quaderno su cui appuntare la stronzata che aveva appena sparato il gemello. Si rese presto conto che le ginocchia avevano iniziato a barcollare volontarie, quasi non volessero sopportare il suo peso.
    - Dico davvero. Non era una battuta Tom. Sono più che serio.
    L’altro tossì, dopo aver aspirato un'altro po' di veleno.
    - Oh certo, Bill. Anche io ho sempre voluto essere una lampadina, sono desideri di un po' tutti d'altronde. - asserì sicuro e sfottente.
    - Tom cazzo, non capisci un fottutto niente.
    Bill si toccò la fronte strizzando gli occhi e stropicciò appena la pelle .
    - Vorrei solo essere qualcosa, e non qualcuno. Così non impazzirei per cercare di capire cosa sono. Voglio dire – continuò - una lampada è una lampada. Non ci sono altre definizioni, non ci sono altre possibilità.
    Il ghigno sul volto di Tom divenne ombra seria, si grattò la nuca e si bloccò semi piegato con una mano nel cassetto della scrivania.
    I loro occhi si scontrarono per un attimo, veri e liquidi.
    Un secondo dopo una risata sonora inondò e riempì la camera ormai nebbiosa.
    Erano due risate - in verità - fuse perfettamente in un'unica rumorosissima nota di pazzia condivisa.
    Erano fuori. Entrambi completamente fuori e completamente persi nella loro complice idiozia.
    Simone bussò più volte, e più volte chiamò entrambi, inutilmente. Sapeva benissimo cosa accedeva quando i suoi amati pargoli si chiudevano in camera insieme, e la puzza che ormai aveva invaso anche il corridoio appena fuori la stanza di Bill, era un’ ulteriore conferma.
    Alla sesta chiamata si arrese, e scese a preparare la cena.
    Aveva imparato ad accettare certe cose. Dopotutto era un modo per rilassarli ed unirli ancora una volta.
    Dopotutto talvolta anche lei ne faceva uso da giovane .
    E comunque, niente di nuovo; con i gemelli era così sin da quando erano piccoli, il più delle volte doveva solo accettare passivamente. Il loro mondo era infrangibile e le porte che li circondavano potevano essere solo bussate per richiedere l'entrata, lei aveva solo il potere materno dell'educatrice.
    I gemelli non si presentarono a cena, si addormentarono vicini ed abbracciati e non per effetto degli stupefacenti, in questo caso.
    Sin da neonati finivano a congiungersi spesso; Simone talvolta li trovava così anche nella culla, che aveva dovuto adattare per entrambi.
    Si dormivano addosso e guai a separarli.
    L'indomani mattina, Bill aveva ancora i segni evidenti delle canne sulla pelle, più scura sotto gli occhi e dolorante nella testa; Tom stava meglio invece, reggeva con più facilità la chimica, ma Tom non aveva i pensieri di Bill nel cervello.
    Lui aveva incrollabili certezze e sicurezze perfino segrete.






    CAP. 2 - Alien


    Aprì gli occhi e si girò più volte sul copriletto ormai sfatto e raggrinzito; Tom non c'era più. Probabilmente s'era svegliato prima di lui.
    Si massaggiò le tempie, tentando di calmare quel fastidioso pulsare che aveva preso ad invedergli la testa, strizzò le pelpebre e aprì piano gli occhi.
    Fortunatamente gli scuri appena socchiusi resero più facile l'impresa.
    Era tutto appannato e confuso, ma era nella sua camera, di quello poteva esserne certo, riconosceva bene il soffitto...ed il lampadario.
    Si guardò distrattamente, inarcando la schiena per tirare i muscoli. Era ancora vestito come la sera prima, perfino le scarpe erano ancora ai piedi.
    Mugugnò un “ Oh cazzo...” sconsolato e buttò la testa sul cuscino poco distante. Un'erezione vistosa ed implorante aveva appena fatto capolino da sotto i pantaloni.
    Perchè la mattina doveva svegliarsi sempre in quelle condizioni?!
    Il suo cervello si accese di colpo e tornò a tormentarlo con le stesse domande di sempre, comprese le più complicate.
    La sua mano rispose al suo corpo, prima ancora che potesse solo realizzarlo, e iniziò a massaggiarsi piano da sopra il jeans. Non voleva davvero masturbarsi, voleva solo alleviare i suoi pensieri e magari avvertire meno la pressione del sangue nel suo sesso.
    Non aveva fantasie particolari durante l'atto.
    Si eccitava in un unico modo, quando voleva davvero godere.
    Ma stavolta no. Non gli andava di farlo.
    Semplicemente perchè era stufo anche di quello.
    Stufo marcio.
    Si infervorò, maledisse la sua mente in silenzio e prese a muovere il palmo più velocemente, fasciando il pene ancora ingabbiato nella patta ormai gonfia e tesa.
    Stava cercando di focalizzare la sua mente sulla bella ragazza che aveva visto qualche giorno prima ad un meet. Immaginò di sbatterla contro la parete alle loro spalle, quella di sfondo all'area fotografica, di strapparle la camicetta poco abbottonata e di iniziare a leccarle il collo, il seno, e i capezzoli.
    Si massaggiò con più decisione ed uno sbuffo lieve d'aria caldissima sfuggì incontrollato dalle labbra socchiuse.
    Non voleva e non doveva masturbarsi, ma anche quella era un'arma per tacere i pensieri stanchi.
    Penetrò di nuovo la ragazza e iniziò a la scoparla contro quel muro freddo.
    Si slacciò i pantaloni e li abbassò inseme ai boxer con un gesto rabbioso ed istintivo, chiuse gli occhi e tornò a toccarsi.
    La mano liscia e lunga racchisuse in un pugno semichiuso parte dell'erezione ed il freddo metallico dell'anello che portava al dito lo fece gemere appena.
    La prese in braccio, le allargò di più le cosce, ed entrò ancora più a fondo.
    L'eccitazione crebbe velocemnte tra le sue dita, liberando finalmente liquido trasparente e lubrificante; scivolava più veloce e facile il pugno stretto.
    Lei godeva, riempiva le sue orecchie di puro piacere.
    Il suo corpo la penetrava con ogni muscolo e lui adorava controllare ogni sua singola contrazione.
    O forse no.
    Cazzo, sentiva che stava per ricaderci, stava scivolando lentamente verso quell'oblio... gli stava succedendo ancora.
    Era una guerra contro il suo cervello. Guerra aperta. Si masturbò più veloce, con furia, con eccitazione folle. Non servì.
    I suoi istinti sovrastarono ogni blocco mentale.
    Si trovò nuovamente a farlo.
    Si spostò disperato ed impaziente con il corpo quasi seduto dinnanzi a quel dannato specchio.
    Si guardò ed ebbe un sussulto.
    Era la sua droga.
    Il volto eccitato e struccato, i capelli scompigliati raccolti in treccine simili a rasta.
    Gli occhi lucidi e corallini.
    La mano libera dal sesso iniziò a muoversi volontaria sul busto, risalendo piano, quasi agonizzante, dall'ombelico verso il fianco, riscrivendo ogni lettera del tatuaggio appena in rilievo e cancellando velocemente ogni centimetro rimasto sino al collo.
    L'eccitazione divenne quasi insostenibile. Una smorfia nervosa e dolorosa si dipinse sul suo volto lasciando che si spalancassero le labbra e che si unissero le sopracciglia tese e alte.
    Gemette quasi piangendo.
    La punta della lingua percorse incosciente il profilo carnoso e caldo delle labbra spargendo saliva in quantità. Bagnando la bocca di un lucido strato scintillante.
    Bagnando il suo sesso di un lucido liquido odoroso.
    La sfera argentea custodita in quel boccio rosa si aprì il varco tra la carne luccicando sul rovescio della lingua che saettava più veloce ora, contro quella bocca sempre più rossa.
    Si osservò in ogni movimento.
    Si ingrossò.
    Il dolore si fece di nuovo insopportabile.
    Un dito smaltato di pece e bianchissimo avorio penetrò violento le labbra schiuse.
    Calore fortissimo, viscida umidità accogliente ed inglobante.
    Gemette più forte succhiando appena quel morbido cilindro saporito di lui e quando con la punta dell'indice sfiorò il percing e strisciò contro la lingua bollente, sentì una contrazione fortissma.
    Si costinse a fermare la mano che ormai aveva iniziato un incalzante ritmo assassino sul suo glande.
    Si lasciò cadere sul letto poi col dito ancora bagnato sfiorò piano il capezzolo in rilievo, quello con l'anello, quello sempre turgido.
    Ansimò più volte avvertendo il calore del dito tramutarsi in gelido brivido quando si spostava. Prese a muoverlo, a tirarlo piano a tormentarlo finchè esausto non lasciò anche quel tenero brandello di carne.
    Non ce la faceva più.
    Non resisteva più ai suoi pensieri, non resisteva più a quell'orgasmo pressante.
    Portò ancora l'indice sinistro sulla punta del pene umido e sentì tremare appena le gambe. Strinse la presa della mano destra e aumentò la velocità sino ad avvertire chiaramente la frizione della pelle contro quella del glande nudo.
    Disegnò sulla punta vicino all'apertura del sesso piccoli cerchi con il pollice, ed altri con l'indice della mano sinistra.
    Alzò la schiena pesante e si mise semidisteso, poggiato sui gomiti per tornare ad osservarsi.
    Gli bastarono l'immagine del suo volto paonazzo e sudato, quella del suo pene tra le sue mani, e l'improvvisa smorfia di puro godimento che si dipinse sul viso a farlo arrivare oltre il limite invalicabile.
    Alzò il sopracciglio sinistro ed aprì la bocca spalancandola squallidamente.
    Ringhiò furioso e continuò a fissarsi, masturbandosi senza controllo, muovendo istintivamente il bacino contro la resistenza della mano sempre più calda ed umida, prima lentamente poi con scatti fisiologici ritmati e veloci. I testicoli si tesero ed il sesso iniziò a zampillare copioso liquido bianchissimo, che si schiantò secco e diretto contro lo specchio macchiandolo astratto e rigettando ancora qualche goccia sul pube sudato.
    Si sentì contrarre il ventre forte diverse volte, mordendosi le labbra per trattenere l'onda di piacere che lo stava attraversando, poi, appena sentì diminuire l'intensità dell'orgasmo, si lasciò ricadere sul materasso boccheggiando.
    Si sentiva bruciare.
    Il sudore l'aveva imperlato ovunque e la testa girava vogliosa d'ossigeno.
    Tratteneva il respiro prima di venire.
    Aveva scoperto che l’orgasmo era ancora più forte se resisteva all'incombente richiesta dei polmoni, dopo però restava per diversi secondi in pieno affanno con la testa in orbita.
    Si gustò quegli ultimi attimi di piena incoscienza, assaporando ancora per un po’ le poche sensazioni rimaste di quell'atto tanto perfetto.
    Il torpore della calma dopo la tempesta.
    Poi si rialzò meccanico, pulì la mano pregna del suo rilascio e fece lo stesso col suo sesso, si rimise i boxer e si sedette sul bordo del letto.
    Lo specchio ancora sporco di lui lo rifletteva e rigettava sul suo corpo la macchia bianca.
    Si fece schifo di nuovo.
    Ancora.
    Un'altra delle milioni di volte.
    - Drogato di merda.
    Infierì contro quella figura riflessa, ora rannicchiata e nascosta dietro due ginocchia troppo magre per coprirla del tutto.
    Gettò il fazzoletto sporco contro il riflesso sul vetro e si infilò sotto le coperte nascondendosi a se stesso.
    Tom entrò in quel momento.







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    Edited by billintheheart - 6/8/2010, 14:26
     
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  2. ‚alyssa
     
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    Non posso. Semplicemente non posso leggere tutto ciò e scappare via, non commentando, magari non leggendo più un successivo capitolo. Non posso permetterlo perché ciò che hai scritto è semplicemente splendido. Non ho parole per descrivere tutta questa assoluta perfezione. Partiamo dalle gioiose risate che mi hanno portato alla mente proprio la scorsa serata. Mio Dio, è una cosa pazzesca. Credimi se ti dico che leggendo e immaginandoli ridere così di gusto, ma senza un senso preciso, ho riso pure io di contentezza, per solidarietà forse. Le emozioni che si provano sono talmente lucenti e straordinarie! (:
    E la seconda parte è totalmente deliziosa. Non trovo altri aggettivi per definirla, anzi, scusami, scusatemi entrambe se non riesco ad esprimermi come vorrei.

    Concludo semplicemente dicendo che io seguirò questa storia, anche se mi ero ripromessa di smettere di leggere per un pò e concentrarmi sulle mie produzioni. Ed essendo una persona egocentrica e ambiziosa, devi sentirti realmente lusingata di ciò.
    Mi hai deliziosamente affascinata.


    CITAZIONE
    Si trovò nuovamente a farlo.
    Si spostò disperato ed impaziente con il corpo quasi seduto dinnanzi a quel dannato specchio.
    Si guardò ed ebbe un sussulto.
    Era la sua droga.

    Non ho parole. ♥

    Edited by ‚alyssa - 31/5/2010, 01:16
     
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  3. morgana17_69
     
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    *ecco allora prima mi riprendo...poi se tornerò lucida, forse e dico forse, potrò lasciare un commento che si possa capire.....* per ora posso solo fare dei versi....e accendere l'aria condizionata!!!
     
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  4. < Kleiner Android >
     
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    Wow. Sono senza parole.
    Adoro il tuo modo di scrivere e ciò che hai scritto. Mi piacciono i Bill e Tom di questa storia, sono diversi.
    Il personaggio perverso di Bill l'hai descritto perfettamente. Lo adoro.

    CITAZIONE
    E comunque, niente di nuovo; con i gemelli era così sin da quando erano piccoli, il più delle volte doveva solo accettare passivamente. Il loro mondo era infrangibile e le porte che li circondavano potevano essere solo bussate per richiedere l'entrata, lei aveva solo il potere materno dell'educatrice.
    I gemelli non si presentarono a cena, si addormentarono vicini ed abbracciati e non per effetto degli stupefacenti, in questo caso.
    Sin da neonati finivano a congiungersi spesso; Simone talvolta li trovava così anche nella culla, che aveva dovuto adattare per entrambi.
    Si dormivano addosso e guai a separarli.

    Stupendo questo pezzo ♥

    Era da un po' che non leggevo Twc e sono contenta di aver riniziato con questa. Mi intriga davvero molto. La seguirò sicuramente *-*
    Bravissima, complimenti (:
     
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  5. *HEILIG*
     
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    Amore ç_ç ieri sera ti avevo detto dimmi quando posti, perchè sinceramente volevo essere la prima a scrivere sotto di te. Una di quelle scene che tu conosci bene s'è abbattuta come un fulmine a ciel sereno, e come hai visto sono dovuta scappare senza neanche salutarti ç_ç

    Comunque ç_ç eccomi qua.
    Che dire non posso mostrare meraviglia o cosa del genere visto che la sto betando, e sto cominciando a conoscere questa storia (se sicura sicura che non la vuoi fare Long eh????? ) e quindi a temere anche seriamente per la salute di chi continuerà a leggerla

    Insomma, quello che penso te l'ho detto in diretta su msn e te lo ripeto qui: per me leggerti è una specie di esperienza trascendentale, che direi non mi succede quasi mai. Dove io arrivo alle cose per descrizione emozionale, tu ci arrivi per concetto, e penso che sia questo a mandarmi in apnea la testa, esattamente come lui che non respira prima di venire...uguale praticamente, e non sto scherzando.
    Sai quanto sono felice che tu scriva, sai che ritengo tu abbia uno stile innato, tutto tuo, che mi sono ben guardata dal toccare betando: ho corretto qualcosa di forma e sistemato qualche frase per farla incedere meglio. E basta.
    Il resto è tuo, la prospettiva, il contenuto, i colpi di genio che ci sono qui dentro, sono tutti tuoi.

    E non è per niente un caso che siano così perfetti e unici...........

    CITAZIONE
    Erano uno yin e yang perfetti.
    L'uno contro l'altro, l'uno posto al contrario dell'altro.
    I volti vicini e rivolti al soffitto.
    Placida calma.
    Per un attimo si fermò tutto e tutto perse senso.
    Tom accese il piccolo rotolo tra le sue dita e ne succhiò un pò.
    Rimasero zitti, fissi verso quel bianco intonaco crepato, passandosi la marijuana l'uno con l'altro.
    Era da parecchoio che non lo facevano.
    Amavano perdersi assieme.
    La domanda che poco prima aveva posto Tom ed ogni possibile prematuro discorso in procinto, persero completamente rilevanza, tutto divenne confuso e tremendamente bianco.
    - Vorrei diventare un fottutissimo lampadario.

    Questo passaggio, aww questo passaggio...genio puro.
    GENIO!

    Quando mi mandi il resto da betare??? eh???? eh???? eh????? :cazzomuoiodifelicitààà!:
     
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  6. billintheheart
     
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    CITAZIONE (‚alyssa @ 31/5/2010, 01:14)
    Non posso. Semplicemente non posso leggere tutto ciò e scappare via, non commentando, magari non leggendo più un successivo capitolo. Non posso permetterlo perché ciò che hai scritto è semplicemente splendido. Non ho parole per descrivere tutta questa assoluta perfezione. Partiamo dalle gioiose risate che mi hanno portato alla mente proprio la scorsa serata. Mio Dio, è una cosa pazzesca. Credimi se ti dico che leggendo e immaginandoli ridere così di gusto, ma senza un senso preciso, ho riso pure io di contentezza, per solidarietà forse. Le emozioni che si provano sono talmente lucenti e straordinarie! (:
    E la seconda parte è totalmente deliziosa. Non trovo altri aggettivi per definirla, anzi, scusami, scusatemi entrambe se non riesco ad esprimermi come vorrei.

    Concludo semplicemente dicendo che io seguirò questa storia, anche se mi ero ripromessa di smettere di leggere per un pò e concentrarmi sulle mie produzioni. Ed essendo una persona egocentrica e ambiziosa, devi sentirti realmente lusingata di ciò.
    Mi hai deliziosamente affascinata.


    CITAZIONE
    Si trovò nuovamente a farlo.
    Si spostò disperato ed impaziente con il corpo quasi seduto dinnanzi a quel dannato specchio.
    Si guardò ed ebbe un sussulto.
    Era la sua droga.

    Non ho parole. ♥

    Lo dico con molta franchezza, non mi aspettavo già dei commenti ed è stata una piacevolissima sorpresa già il fatto stesso di trovarne uno dopo pochi minuti *O*
    Un commento come questo poi, mi lascia spiazzata ed emozionata come minimo!
    Non so se merito tutti questi complimenti meravigliosi e questa "importanza" ... ma ti sono più che grata per ogni parola che hai speso per questa FF e per me.
    Sei diventata parte di questa storia e ti sei completamente lasciata trasportare da ciò che accadeva e ciò non può che rendermi orgogliosa.
    Sei entrata nel nuclo, direi nel "sistema" leggendo il tuo Quote, ho capito che sei sintonizzata esattamente dove dovresti, complimenti a te!
    Trovo che il rapporto che si instaura tra scrittore e lettore sia di piena dipendenza. Da un lato e dall'altro.
    Qualcosa di speciale, dunque.
    Spero quindi di non deluderti e di continuare a farmi seguire emozionandoti e lasciandoti per qualche mitnuto con il fiato sospeso!
    Grazie ancora di cuore, ed è ovvio che io mi senta onorata d'averti come lettrice^^

    CITAZIONE
    *ecco allora prima mi riprendo...poi se tornerò lucida, forse e dico forse, potrò lasciare un commento che si possa capire.....* per ora posso solo fare dei versi....e accendere l'aria condizionata!!!

    Tesòòòòò XD Grazie, Grazie Grazie.
    Ecco dovevo dirtelo, perchè oltre questo commento ci sei tu.
    E tu ci sei sempre.
    Sempre.
    L'hai letta ed apprezzata da subito e sicuramente senza il tuo consenso ed il tuo parere (e quello della dada u.u)..non l'avrei postata.
    Puoi anche non commentare e restare a riprendere fiato col condizionatore, perchè tanto sò cosa pensi...sò che mi apprezzi e sò ciò che hai prvato leggendo e mi sento fiera di essere riuscita a piacerti, perchè non hai gusti semplici e perchè sei una lettrice nata da Simo, non so se mi spiego u.u
    Sei una colonna di questa FF, quindi se andrà avanti è anche grazie a te *O*
    T'amoro tesoro.

    CITAZIONE
    Wow. Sono senza parole.
    Adoro il tuo modo di scrivere e ciò che hai scritto. Mi piacciono i Bill e Tom di questa storia, sono diversi.
    Il personaggio perverso di Bill l'hai descritto perfettamente. Lo adoro.
    CITAZIONEE comunque, niente di nuovo; con i gemelli era così sin da quando erano piccoli, il più delle volte doveva solo accettare passivamente. Il loro mondo era infrangibile e le porte che li circondavano potevano essere solo bussate per richiedere l'entrata, lei aveva solo il potere materno dell'educatrice.
    I gemelli non si presentarono a cena, si addormentarono vicini ed abbracciati e non per effetto degli stupefacenti, in questo caso.
    Sin da neonati finivano a congiungersi spesso; Simone talvolta li trovava così anche nella culla, che aveva dovuto adattare per entrambi.
    Si dormivano addosso e guai a separarli.

    Stupendo questo pezzo ♥

    Era da un po' che non leggevo Twc e sono contenta di aver riniziato con questa. Mi intriga davvero molto. La seguirò sicuramente *-*
    Bravissima, complimenti (:

    Lasciare senza parole è sicuramente la cosa più bella che possa accadere a chi scrive, perchè le parole a volte sono superflue ed anche "strette"! soprattutto non servono, se l'emozione è forte; quindi spero col cuore sia stato così.
    Anche tu mi hai riempito di complimenti e tutto questo non può che farmi gongolare come una scema e spingermi a migliorare ancora, a perfezionarmi (perchè lungi da me la perfezione, e Simo lo sa XD) e a rendervi sempre più colpite e catturate dalla storia.
    Grazie tante anche a te per esserti lasciata prendere e per esserti focalizzata esattamente su uno dei pezzi più importanti.
    Si sente che sei entrata nei capitoli e sono io che devo esserti grata!
    Cercherò di interagire ancora con te attraverso i capitoli, e di continuare a coinvolgerti, visto che hai deciso di seguirmi ;)

    CITAZIONE
    Amore ç_ç ieri sera ti avevo detto dimmi quando posti, perchè sinceramente volevo essere la prima a scrivere sotto di te. Una di quelle scene che tu conosci bene s'è abbattuta come un fulmine a ciel sereno, e come hai visto sono dovuta scappare senza neanche salutarti ç_ç

    Comunque ç_ç eccomi qua.
    Che dire non posso mostrare meraviglia o cosa del genere visto che la sto betando, e sto cominciando a conoscere questa storia (se sicura sicura che non la vuoi fare Long eh????? ) e quindi a temere anche seriamente per la salute di chi continuerà a leggerla

    Insomma, quello che penso te l'ho detto in diretta su msn e te lo ripeto qui: per me leggerti è una specie di esperienza trascendentale, che direi non mi succede quasi mai. Dove io arrivo alle cose per descrizione emozionale, tu ci arrivi per concetto, e penso che sia questo a mandarmi in apnea la testa, esattamente come lui che non respira prima di venire...uguale praticamente, e non sto scherzando.
    Sai quanto sono felice che tu scriva, sai che ritengo tu abbia uno stile innato, tutto tuo, che mi sono ben guardata dal toccare betando: ho corretto qualcosa di forma e sistemato qualche frase per farla incedere meglio. E basta.
    Il resto è tuo, la prospettiva, il contenuto, i colpi di genio che ci sono qui dentro, sono tutti tuoi.

    E non è per niente un caso che siano così perfetti e unici...........


    CITAZIONEErano uno yin e yang perfetti.
    L'uno contro l'altro, l'uno posto al contrario dell'altro.
    I volti vicini e rivolti al soffitto.
    Placida calma.
    Per un attimo si fermò tutto e tutto perse senso.
    Tom accese il piccolo rotolo tra le sue dita e ne succhiò un pò.
    Rimasero zitti, fissi verso quel bianco intonaco crepato, passandosi la marijuana l'uno con l'altro.
    Era da parecchoio che non lo facevano.
    Amavano perdersi assieme.
    La domanda che poco prima aveva posto Tom ed ogni possibile prematuro discorso in procinto, persero completamente rilevanza, tutto divenne confuso e tremendamente bianco.
    - Vorrei diventare un fottutissimo lampadario.

    Questo passaggio, aww questo passaggio...genio puro.
    GENIO!

    Quando mi mandi il resto da betare??? eh???? eh???? eh?????

    DADAAAAA *O*
    *stende tappeto rosso*
    Sai che è un onore supremo averti qui vè??, lo sai che per me sei come un biglietto da visita, un etichetta di grantita qualità?!
    Le mie lettrici avranno a che fare anche con te, non solo con me, e questo non può che darmi puntiXD
    Grazie infinite per il lavoro che hai fatto e farai, perchè betare non è un lavoro semplice e di "second'ordine", ci vuole pazienza, attenzione e soprattutto competenza e con te sono in mani sicure u.u
    Per ieri sera, avevo immaginato, non preoccuparti, e poi lo sai che non è rilevante l'ordine d'arrivo..ma ciò che ognuna di voi rappresenta. Ciò che rappresenti TU.
    Chissenefrega se non sei la prima a commentare QUI.
    Sei stata con Sil la prima a farlo quando ancora non sapevo se postare!
    Sai bene quanto t'adori ...oltre che come Dada, come scrittrice.
    Sai bene che mi sento assolutamente onorata d'averti qui, perchè dette da una scrittice come te certe cose ...fanno sentire elettiXD
    Grazie amore.
    La genialità Tesò, lasciala al tuo cervello però ù_ù.
    Sta' pronta che il quinto capitolo è in fase di rilettura
    T'amo.
     
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  7. mikibill3
     
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    Finalmente leggo qualcosa di tuo, Ilina bella!
    Lo so, devo ancora leggere la tua ff, e lo farò, logico u.u da settimana prossima mi fionderò sulla tua opera °ç°

    tornando a noi u.u scrivi splendidamente e non so perchè, ma già lo sapevo u____u
    come inizio è :cazzomuoiodifelicitààà!: è :cazzomuoiodifelicitààà!: non te lo so spiegare :cazzomuoiodifelicitààà!:
    imparerai che io nei commenti sono una frana, essì u_u ma sappi che già dopo due capitoli ho capito che adoro il tuo modo di scrivere, e questo è un male ò_ò sono poche (con te si contano su due dita ) le scrittrici che mi danno questa sensazione u_u
    le emozioni che hai trasmesso sono così nitide e perfette! cioè *____*
    meglio che non scriva più, altrimenti inzio a sclerare
    ti odio ora perchè non sai come mi sento è_é
    ma ti voglio bene sempre *-* ahhh <33333

    SPOILER (click to view)
    fine sclero

     
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  8. billintheheart
     
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    CITAZIONE (mikibill3 @ 31/5/2010, 12:28)
    Finalmente leggo qualcosa di tuo, Ilina bella!
    Lo so, devo ancora leggere la tua ff, e lo farò, logico u.u da settimana prossima mi fionderò sulla tua opera °ç°

    tornando a noi u.u scrivi splendidamente e non so perchè, ma già lo sapevo u____u
    come inizio è :cazzomuoiodifelicitààà!: è :cazzomuoiodifelicitààà!: non te lo so spiegare :cazzomuoiodifelicitààà!:
    imparerai che io nei commenti sono una frana, essì u_u ma sappi che già dopo due capitoli ho capito che adoro il tuo modo di scrivere, e questo è un male ò_ò sono poche (con te si contano su due dita ) le scrittrici che mi danno questa sensazione u_u
    le emozioni che hai trasmesso sono così nitide e perfette! cioè *____*
    meglio che non scriva più, altrimenti inzio a sclerare
    ti odio ora perchè non sai come mi sento è_é
    ma ti voglio bene sempre *-* ahhh <33333

    SPOILER (click to view)
    fine sclero

    Wuaaaaaaaaaaaa la mikinaaaaaaaaaaaaaa...oddio non ti aspettavo qui *_________* voglio dire, non pensavo te ne fossi accorta XD
    Che bello!!!! che bellooooo!!!!!! *salta di gioia* ci sei anche tuuu ..*O* ora manca solo ricuzza beddrha *-*
    Che dire, sono ancora una volta stupefatta e stracontenta che sia riuscita a dare tutte queste emozioni , non me l'aspettavo davvero!
    So già che starò sempre appiccicata a questo post e che diventerò dipente dai vostri commentiXD
    Grazie mikina, se ci sei tu tra le mie lettrici ,sono certa che allora la mia FF ha un certo chè, che dir non so XD
    Ti voglio tanto bene a anche io tesoro...*la stritola forte*
     
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  9. lady tokio 483
     
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    Una parola Oddiooooooooooo!!!!!!
     
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  10. billintheheart
     
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    CITAZIONE (lady tokio 483 @ 31/5/2010, 17:02)
    Una parola Oddiooooooooooo!!!!!!

    Hahahahah, molto concisa e sintetica ma efficace e chiarissima!
    Grazie tante^^ :ossì:
     
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  11. _TrApNeSt_
     
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    Oh mai gad.
     
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  12. *HEILIG*
     
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    l'ale XD
     
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  13. billintheheart
     
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    CITAZIONE (_TrApNeSt_ @ 31/5/2010, 20:10)
    Oh mai gad.

    WAAAAAAA :ossì: :minchia!mammavoglioillatte: :cazzomuoiodifelicitààà!: L'aleeeeeeeeeee O_______O che fai tu qui?!XD *si vergogna*
    Hem ,salve
    Grazie grazzissimo anche solo d'aver letto *O*

    Oddio che bello, c'è anche la BossA e leggermi
    *aggiusta papillon*
    CITAZIONE
    L'ale XD

    Si, l'aleeeeee O_O
     
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  14. *ValeryVampire*
     
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    bravissimaaa!! scrivi da dio e sono curiosissima di leggere il prossimo capitolo, complimenti xDD
     
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  15. Gaf.
     
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    Ehm, ma io dopo questa non sono più cosciente per commentare decentemente ò.ò perdonami!
    Cooomunque vediamo se riesco a esprimere anche in minima parte cosa hai appena fatto passare dentro me! Allora te scrivi,scrivi veramente bene e sembrerò monotona visto che lo dicono tutti, ma quando una cosa è vera e non si può dire meglio, va detta così! E poi bhé dire che quello che scrivi e da puro genio è dir poco! Perché ci volgiono i complimenti anche alla twc oltre che all'autrice v.v
    e poi io pretendo il seguito! Devo sapere..mi piace molto davvero! Soprattutto come a *HEILIG* questo pezzo:
    CITAZIONE
    Erano uno yin e yang perfetti.
    L'uno contro l'altro, l'uno posto al contrario dell'altro.
    I volti vicini e rivolti al soffitto.
    Placida calma.
    Per un attimo si fermò tutto e tutto perse senso.
    Tom accese il piccolo rotolo tra le sue dita e ne succhiò un pò.
    Rimasero zitti, fissi verso quel bianco intonaco crepato, passandosi la marijuana l'uno con l'altro.
    Era da parecchoio che non lo facevano.
    Amavano perdersi assieme.
    La domanda che poco prima aveva posto Tom ed ogni possibile prematuro discorso in procinto, persero completamente rilevanza, tutto divenne confuso e tremendamente bianco.
    - Vorrei diventare un fottutissimo lampadario.

    bhé non ho molto altro da dire...mi metto in attesa e spero di leggere moooolto presto! ((:
     
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287 replies since 30/5/2010, 23:40   9148 views
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