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alyssa,,.
User deleted
«E se io scrivessi una specie di libro riguardo tutta questa folle storia...?
Se io fossi la protagonista, credi che i lettori mi supporterebbero?!
Si imedesimerebbero in me?»
«Beh, sì. Cioè... Di solito il lettore prende le parti del personaggio principale.»
«...E se io fossi la cattiva della situazione ?!»
« Deliziosamente Folle »
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>> GoccioLa;.
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E tu pensi davvero di scrivere questa prefazione e poi lasciarmi a bocca asciutta? Non postare nient'altro?
Guarda che non si fanno queste cose!
Prima si incuriosisce la gente e poi si blocca sul più bello! Tzè!
Non c'è più religione!
Ok, dopo aver parlato a vanvera ti invito a postare perchè sembra una ff interessante e, visto che per la prima volta riesco a iniziare a leggere una ff che non è già a metà xD, me la voglio proprio godere tutta!!!
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alyssa,,.
User deleted
AHAHAHAHAHA (:
Cara che sei! Eeeh! Bisogna un pò farsi desiderare nella vita! U.ù OHOHO! ;D
Dai, scherzo! Certo che posto, ma adoro lasciare sensazioni di suspance!
Anche se, temo, la FF non piacerà a molti! Ma non si sa, si vedrà! (:
Comunque grazie, davvero! (:
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>> GoccioLa;.
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Ma no dai!! Non essere subito negativa!
Questa cosa dell'amare due persone contemporaneamente intriga un sacco!!
Io attendo pazientemente u.u. -
=Rei=.
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posta postaaa . -
alyssa,,.
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*w*
Sono felice! U.ù. -
evil35.
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oddio...bellaaaa....posta posta posta xD . -
.::.Ring.::.Frei.::..
User deleted
ahahhaha tròòòòò
sta per arrivare questa famosa ff allora v.v
me muvt posta
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alyssa,,.
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x) E tu che cazzo vuoi!?!?!?
Oh, cognata! Mi raccomando, non fare leggere a tuo fratello sta cosa! M A I! xDD
*Grazie Evil! (:. -
Anto483.
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Cacchio, e tu non scriveresti bene?!
Ma dai..già mi piace come inizio...
Mi raccomando posta presto
Ps: Sono Anto,non si era capito dal nick vero xD?!
kiss kiss!. -
•Sally«.
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maledettaaa perchè non posti??? ora ho visto che hai messo la prefazioneee muoviti metti il capitolooooooooooooo >.< . -
.::.Ring.::.Frei.::..
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mmmmm xD
che mi metto a parlare con vittorio di ste cose xD
comunque posta presto che voglio leggere cia (:. -
» S a r e t t a ;.
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Wow, devo dire che come inizio mi attira parecchio.. continua continua! =) . -
alyssa,,.
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Ester, S U S P A N C E! AHAHAHA (:
Domani posto, donzelle!
Comunque grazie a tutte quante! **
*Mayra, guarda che Vittorio è arrivato a cantarmi Kampf der Liebe, eh! O_O
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alyssa,,.
User deleted
CHAPTER #1
IL FASCINO DI UNA SECONDA VITA.
Non doveva assolutamente andare così. Le orecchie fischianti continuavano insistentemente a scombussolare gli intricati e fastidiosi pensieri nella mia testa. Con fatica mi alzai dal letto e mi diressi verso la finestra. Ero alla ricerca di aria fresca, pulita; ero alla ricerca di aria pura. Necessitavo qualcosa di particolarmente casto e sobrio da poter così dimenticare tutto ciò che era accaduto quella notte.
«Hey, non mi hai ancora detto come ti chiami...» Sussurrò incuriosito il moro disteso sul disfatto letto.
Ci furono interminabili secondi di silenzio, scandivano con pesantezza quel seccante senso di colpa che aveva deciso di invadere ogni mia sensazione, lasciandomi dolorosamente riflettere. Non avrei davvero voluto che tutto cominciasse in quel modo e non mi sentii affatto degna di pronunciare il mio vero nome. Dovevo fuggire in qualche modo da quella velenosa situazione.
«Alyssa.» Esalai in modo soddisfatto, ma pur sempre trattenuto appena.
Una smorfia a dir poco oscena sfiorò il suo delicato volto. Evidentemente in un'altra situazione avrebbe potuto essere la più maliziosa e provocante, ma in quel particolare momento mi appariva totalmente squallida. Impensabile arrivare persino a detestarlo dopotutto, ma effettivamente era così. Gli avrei tirato con violenza uno schiaffo sul viso.
«Non ti dimenticherò, Alyssa.» Sussurrò con convinzione continuandomi a guardare ammaliato.
Sconvolta rimasi a fissarlo per pochi istanti, ma subito dopo mi voltai ad ammirare il bianco panorama che si estendeva fuori dalla finestra. Il Natale era da poco passato, ma dal lampione appena sotto il davanzale partiva ancora maestosa una serie di luci giocose che giungeva fino al lato opposto della strada innevata. Quell'immagine mi fece percorrere da un delizioso brivido gelido e di scatto mi voltai nuovamente, come se ciò avesse potuto disperatamente riscaldarmi.
Notai i suoi occhi color cioccolato fissare ancora la mia esile figura. Sospirai amaramente. Non trovavo alcun senso in quel suo volto tanto bizzarro e interessato da sembrare sospettoso, tutto ciò mi irritava altamente.
«Io...» Pronunciai debolmente. «Io dovrei...»
Mi passai una mano tra i rossi e lunghi capelli e mi resi di conto di non essere a conoscenza di alcuna scusa per poter andare semplicemente via da quella camera. Sbuffai infastidita e con agilità mi infilai il leggero abito indossato la sera precedente. Intanto il viso del ragazzo veniva caratterizzato da una sconvolta smorfia; continuava a seguire con attenzione ogni mio singolo movimento.
Ero pienamente consapevole del freddo che avrei provato e della spiacevole figura che avrei fatto ritrovandomi nel lussuoso corridoio con un esagerato vestito e vertiginosi tacchi alle otto di mattina. Ciò nonostante allungai un braccio afferrando la mia borsa e dopo essermi scompigliata delicatamente i capelli, aprii la porta.
«Ma stai facendo sul serio?! Dove stai andando conciata così?!» Riuscì finalmente a liberare il moro dai neri cornrows.
«Vestita da puttana fino a ieri sera ti eccitavo e parecchio, mi sembra di ricordare.» L'acidità con la quale pronunciai tale frase superò il limite mai imposto dalla mia coscienza. «Ora ti disgusto, per caso?!» Conclusi alzando un sopracciglio.
Era disorientato e decisamente smarrito: i suoi occhi roteavano confusi per la stanza, come se delle semplici verdi pareti potessero interessargli e dalle sue schiuse labbra uscivano soltanto balbettii insignificanti.
«Ma... Ma mi spieghi cosa ho detto di così sbagliato?! Hai capito che non era ciò che intendevo dirti!» Cercò di scusarsi.
«Tu non hai fatto niente di sbagliato, Tom. Niente. Stai tranquillo.» Ammisi utilizzando un tono di voce più pacato.
Un'ultima occhiata alla mia figura riflessa nello specchio e fregandomene altamente del trucco ovviamente rovinato che mi caratterizzava, uscii sbattendo quasi violentemente la porta.*
In me cresceva un odio incomprensibile, era confermato dall'impetuosità con la quale il sangue scorreva attraverso le mie vene. Sapevo di non essere la perfetta immagine pubblicitaria mattutina adatta ad un hotel a cinque stelle, ma nonostante ciò gli sguardi sconvolti, alcuni anche esageratamente agitati, degli altri ospiti rendevano il mio corpo vittima di un irritante nervosismo. Mi strinsi nelle spalle, non tanto per salvare i miei ultimi resti di dignità, ma per evitare di farmi coinvolgere dalla forte e fredda corrente che entrava nella hall dal portone principale costantemente aperto.
«La chiave della stanza 54, grazie.» Sibilai raggiungendo il lussuoso bancone all'entrata.
Con un'espressione totalmente confusa l'addetto alla reception me la consegnò. Salendo nell'ascensore notai una coppia di anziani squadrarmi disgustata dalla testa ai piedi. Sentii il cuore scalpitarmi divinamente quando un delizioso desiderio attraversò i miei pensieri. Attesi che il loro sguardo si posasse sul mio e maliziosamente umettai il labbro inferiore con un lento movimento della lingua, terminando poi con un provocante ghigno. I loro volti si contorsero in una disperata espressione di disprezzo, ciò mi fece scoppiare divinamente in una fragorosa risata. Uscita dalla scatola di acciaio la mia divertita voce risuonava ancora nel lungo corridoio che portava alla mia stanza. Mi tolsi i fastidiosi tacchi e proseguii camminando scalza e condita da un sorriso raggiante, finché l'immagine di una squisita figura alta e mascolina, non mi si presentò innanzi ai chiari occhi.
«E tu che ci fai davanti la porta della mia camera?» Domandai acidamente dopo essermi ripresa dalla seccante sorpresa.
Il ragazzo dai cornrows color pece sembrava non aver ascoltato una sola parola della mia domanda.
«Che bella risata che hai! E' così fragorosa che ti si sentiva già dall'uscita dell'ascensore!» Rivelò esultante lasciando carezzare il suo delicato viso da un goffo sorriso, che mi fece leggermente rabbrividire d'emozione.
«E' un'offesa?!» Sbottai aspramente mentre con la mano frugavo istericamente nella borsa, alla ricerca delle chiavi.
«Per niente, anzi. Hai fatto ridere anche me!» Ammise caratterizzato ancora da quella divina luce in volto.
«Bene.» Esalai utilizzando un acido tono alquanto menefreghista.
«Bene!» Ripeté imitandomi ironicamente. Con sfrontatezza impersonò soddisfazione.
«Cosa ci fai qui?!» Domandai nuovamente.
Notai come sospirò a fondo prima di pronunciare il motivo della sua presenza.
«Prima mi hai chiamato “Tom”. Io non ti ho mai detto nel corso della serata come mi chiamavo e né tu me l'hai mai chiesto.» Il mio cuore iniziò a scalpitare violentemente. «Ne eri così consapevole che quando ho domandato il tuo non mi hai riposto dopo la domanda.» Deglutii in attesa della domanda finale. «Come facevi a conoscerlo?»
Di solito affronto ciò che mi si prospetta davanti nella vita, ma quel bizzarro moro dalle larghe maglie e dai baggy jeans, era in grado di mandare in stato confusionario ogni mia umile certezza. Avrei voluto ancora fuggire da tale domanda.
«Entra...» Sussurrai la parola sommessamente.
Dopo qualche debole secondo mi accorsi dell'inutilità del mio gesto. Avevo agito seguendo un contorto controsenso. Infondo l'imprevedibilità mi ha da sempre affascinata. La capacità di sorprendere me stessa, ma soprattutto le persone al mio fianco. Lasciare quel velo di fascino e mistero avvolgere la mia figura e guardare crescere sui loro visi una delicata espressione di meraviglia o persino di timore. Che sia in bene o che sia in male, l'importante è levare deliziosamente il fiato. Drasticamente continuava ogni mia azione a sconvolgermi in modo squisito.
«Allora?» Insistette, cercando di non staccarmi gli occhi di dosso. «Ti prego, Alyssa, mi potrai pure prendere per paranoico, ma mi interessa davvero. Lo voglio sapere.»
La convinzione che padroneggiava i suoi dolci lineamenti, non mi provocò alcuna sensazione. Contrariamente fece il nome “Alyssa” pronunciato dalle sue rosee labbra così liberamente. Deliziosi brividi cominciarono a percuotere il mio corpo e i sospiri diventarono sempre più intensi. Quel soprannome aveva la splendida capacità di concedermi il fascino di una seconda vita. E in essa mi ritrovai lussuriosamente dipendente dal moro al mio fianco, mi sentivo vincolata al suo saporito respiro, al suo provocante tocco, ai suoi deliziosi modi d'essere e di fare.
Con estrema semplicità i suoi scuri occhi perforarono il mio petto, penetrandovi e scatenandovi un impeccabile delirio. Avvertii quanto fossi debole rispetto la sua attrazione, mi era impossibile resistere a tale succosa leccornia.
Mi ci fiondai accanto e prendendo vigorosamente in mano ciò che più mi provoca assiduo desiderio, cominciai a sfiorare le mie labbra con le sue. Un tocco particolarmente leggero e provocante che si trasformò in un divino vortice di passione. Le nostre leste lingue giocavano divinamente e i nostri sapori ci deliziavano l'un l'altro.
Avvertivo squisiti brividi solcare le mie sinuose curve e mi lasciavo amabilmente sussultare e fremere di piacere.
Con forza afferrò i miei fianchi e mi gettò sul letto, dove poco dopo il suo splendidamente scolpito corpo mi raggiunse. Con scaltrezza mi levò il vestito di dosso e avvicinandosi mi baciò con foga. Gli slacciai così ciò che ancora ci impediva di godere davvero. Un ultimo malizioso morso, un ultimo desideroso sospiro, violentemente mi voltò dal lato opposto. E dopo insistenti ed esilaranti pene d'attesa entrò definitivamente in me. Spingeva aggressivamente, rendendomi costretta ad aggrapparmi alle decorative aste del letto.
Tra deliziosi e incessanti ansimi, perverse e sconvolgenti smorfie, mi sentivo perfetta. Il piacere regnava ogni mia sensazione e avvertivo un'intensa completezza tra quegli odori e quei rumori.
In quell'assoluta perfezione io mi sentivo libera. Ero libera nella prigione della mia passione.
NOTE: Ecco fatto. Così viene introdotta la storiella. Cosa ne pensate?
Vi voglio spudoratamente sincere! (:
Edited by alyssamirii - 7/11/2010, 11:59.