Piercing

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  1. Redda
     
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    Titolo: Piercing
    Autore: Redda
    Genere: Commedia - Erotico
    Raiting: N:17
    Avvisi: PWP - Lemon
    Note: La mia prima pwp :behappy: ok, non vi assicuro nulla -essendo la prima- ma sono fiera di me stessa, mi ero prefissata di scriverne una e ce l'ho fatta, poi se volete tirarmi addosso dei pomodori fate pure. L'ispirazione mi è arrivata alle 3 di notte grazie al nuovo gingillo del Kaulitz, che per me è sesso allo stato puro u__u Buona lettura


    I gemelli non mi appartengono. Questa ff non è stata scritta a scopo di lucro e, purtroppo, niente di quello che c'è scritto è mai realmente accaduto (o meglio non sappiamo se sia accaduto o meno u__u)


    .Piercing.



    Creative Commons License
    Piercing by Redda is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

    Vietato copiare!






    La prima volta che Tom fece pensieri poco consoni sul proprio gemello fu quando entrambi avevano quattordici anni.
    Andiamo, durante la pubertà gli ormoni sono come una mandria di puledri imbizzarriti che scalpitano da una parte all’altra, mandandoti in tilt il cervello.
    A quell’età a lui bastava un cartellone che pubblicizzasse biancheria intima femminile per scatenargli un formicolio –con relative conseguenze- all’altezza del basso ventre. Potrete ben capire allora la sua reazione quando, un pomeriggio, Bill gli si era avvicinato, saltellando giulivo, e gli aveva mostrato con immenso orgoglio il piercing sulla lingua appena fatto. Non poteva ancora parlare bene, ma dallo scintillio dei suoi occhi si capiva che lo adorava.
    Per Tom fu un cazzotto allo stomaco.
    Quella notte, dato che Morfeo sembrava aver saltato di proposito la sua camera, non aveva fatto altro che rigirarsi sotto alle coperte, che gli si erano appiccicate alla pelle per via del sudore.
    Era più forte di lui; ogni volta che tentava di pensare ad altro –Angelina, Pamela, le gemelle Olsen- il suo bastardissimo cervello lo ri catapultava in salotto, davanti a quella scintillante pallina metallica che faceva bella mostra di sé sulla lingua di suo fratello.
    Inconsciamente cominciò a fantasticarci su, provando ad immaginare quale sarebbe stata la sensazione di quella, all’apparenza, innocente e piccola sfera sul proprio membro…Passò le seguenti tre ore chiuso in bagno, cercando di lenire quell’eccitazione spropositata che lo aveva colto.
    Per quanto la parte razionale del suo cervello –sì, anche lui ne aveva una- gli ripetesse che certi pensieri erano sbagliati, dato che l’incesto era illegale e lui e Bill erano due maschi, non riusciva a smettere di pensare a lui, inginocchiato sul pavimento mentre, con un sorrisino malizioso, gli passava il piercing sulla punta bagnata.
    Non passò molto tempo prima che scoprisse cosa effettivamente si provasse.
    Aveva avuto la conferma che suo fratello non gli era del tutto indifferente e che, celata dietro a quel faccino d’angelo, nascondeva una perversione che lo colpì.
    Solo lui era in grado di portarlo ad un passo dalla follia e tutto grazie ad una pallina.
    Qualche anno più tardi si accorse che non era solo il piercing alla lingua a fomentare le sue fantasie sessuali sul gemello.
    Prima dei Latin awards il cerchietto che aveva sul sopracciglio destro lo aveva lasciato pressoché indifferente, anche perché era totalmente concentrato su ben altro di più impegnativo, ma quella sera lo aveva visto scomparire, sostituito da due sfere scure.
    L’Apocalisse!
    Per tutta la durata della loro performance aveva dovuto tenere a bada la sua libido e non saltare addosso al moro che, ogni due per tre, sollevava in modo provocante il sopracciglio.
    Poche ore più tardi lo aveva trascinato dentro ai bagni del locale dove si svolgeva l’after show e quello che era accaduto dopo era facilmente intuibile.
    Aveva sviluppato una sua teoria a riguardo: le forme sferiche sul corpo di suo fratello per lui equivalevano a dieci pillole di viagra messe insieme.
    Per eccitarsi gli bastavano delle palline di metallo…roba da pazzi!
    Eppure non era finita lì.
    Per anni Bill aveva fatto il bravo, sostituendo i piercing con l’inchiostro, con il quale si era tatuato diverse parti del corpo. Li trovava eccitanti, certo, ma non sortivano in lui lo stesso effetto di quegli aggeggini in metallo –questo non vuol dire che non gli piacesse giocarci, tutt’altro!-.
    Ma il pericolo era in agguato e lui l’aveva percepito un pomeriggio di agosto.
    Terminato finalmente il cd, dopo un anno di lavorazione ed un carico extra di stress, si potevano godere un po’ di relax, ovviamente nel senso lato del termine; avevano altre sei mila cosa da fare, ed una di queste erano le riprese del loro nuovo singolo.
    Bill, nel frattempo, era impegnato con il doppiaggio di quel film sugli oompa loompa o come diavolo si chiamavano.
    Visto che tutti avevano da fare lui si era ritrovato da solo nello studio ed aveva deciso di aggiornare il suo blog sul sito ufficiale.
    Avrebbe potuto scrivere scheiße, ripetendolo mille volte, e quelle esagitate gli avrebbero commentato positivamente l’intervento, ripetendogli quanto lo amavano e bla bla bla.
    - Tomi – la voce del moro catturò la sua attenzione.
    Sollevò lo sguardo nell’istante in cui gli vide varcare la soglia della camera da letto.
    - Ehi piccolo – lo salutò lui – come mai già a casa? –
    - Per oggi ho finito. Dovevano farmi solo un paio di foto – si levò la cuffia dal capo, liberando i dreads bicolore, prima di legarli in una coda – Tu che fai? –
    - Niente di che – scrollò le spalle, mentre giocherellava con la rotellina del mouse.
    - Sono esausto – sbuffò il minore dei Kaulitz, gettandosi a peso morto sul letto del gemello – Sai quando tornano gli altri? –
    - So che Gustav tornava per qualche giorno dai suoi e Georg aveva degli impegni; credo che resteremo solo noi questa notte –
    - Capita proprio al momento giusto – Bill distese le labbra in un sorrisino malizioso e questo per Tom fu un chiaro campanello d’allarme – Ho una sorpresina per te – gli disse con voce roca, fissandolo dritto negli occhi – la vuoi vedere? –
    Annuì, totalmente inebetito.
    Lo vide afferrare un lembo della leggera maglia scura e sollevarlo lentamente verso l’alto.
    Le scritte sinuose del suo ultimo tatuaggio fecero capolino –scritte che aveva ripercorso con la lingua tante di quelle volte che a quell’ora l’inchiostro avrebbe potuto essersi prosciugato-, ma non si lasciò distrarre.
    Finalmente fece la sua comparsa la “sorpresina” di cui gli aveva parlato il moro.
    Un anellino con una piccola sfera pendeva dal capezzolo sinistro del gemello, che lo guardava in attesa di una sua reazione.
    Per un paio di minuti rimase a fissarlo, la bocca appena dischiusa.
    - E’…è un piercing –
    - Come siamo perspicaci – lo prese un po’ in giro il ragazzo, ridacchiando divertito – Allora…ti piace? L’ho fatto pensando a te –
    Il suo corpo si risvegliò da quello stato di coma temporaneo e scattò.
    Abbandonò il portatile a se stesso, rischiando di farlo finire sul pavimento, e si fiondò sul letto, sovrastando suo fratello.
    Rimirò quel leggero brillio, causato dal riflesso del lampadario sulla sua superficie metallica, che lo rendeva ancora più eccitante.
    - Ti piace? – ripeté il moro, mordicchiandosi ansioso il labbro. Era stato terribilmente doloroso farlo, ma conosceva fin troppo bene l’ossessione di Tom per i suoi piercing e, visto che i tatuaggi non lo soddisfavano a pieno, aveva pensato di farsene uno nuovo.
    - E’ sexy – commentò lui, facendo andare a fuoco le guance del fratello – Dio, è fottutamente sexy –
    - Sono felice che sia di tuo gusto – gli rispose il ragazzo, sorridendo sensualmente.
    Gli sembrò quasi di sentirlo parlare; aveva una bassa vocina che ripeteva: leccami, leccami, so che vuoi farlo…e gli sembrava terribilmente scortese non accontentarlo.
    Poggiò le proprie labbra sul capezzolo del moro e ne ridisegnò i contorni, sfiorando poi la pallina centrale del piercing.
    A Bill si mozzò il fiato; gli faceva ancora male, ma era così dannatamente eccitante che non gli importava eccessivamente del dolore.
    - Fa…fa piano – gli disse – è ancora fresco –
    - Scusami – gli sussurrò lui, provocandogli un leggero brivido lungo la schiena quando il suo fiato caldo gli colpì il capezzolo, già turgido.
    - Cazzo è così… - non riuscì a concludere la frase, c’erano troppi aggettivi per poterlo descrivere.
    - E’ il tuo nuovo giocattolo – ridacchiò il vocalist, sfiorando le treccine scure del fratello.
    - Amo quando il Natale arriva prima del previsto – sghignazzò divertito.
    Lo baciò nuovamente, facendo attenzione ad essere il più delicato possibile.
    Sentì Bill agitarsi sotto di lui e questo bastò per farlo eccitare.
    Sfregò il bacino contro quello del moro, sentendo, attraverso il tessuto degli stretti denim, che anche lui era già duro.
    Lecco e succhiò quel cerchietto metallico, beandosi degli ansiti che usciva prepotenti dalle labbra di suo fratello.
    Bill, dopo un paio di minuti, lo supplicò di scoparlo con una vocina piagnucolosa; il dolore del suo membro, ancora racchiuso nei boxer, cominciava ad essere insopportabile e lui non voleva altro che un po’ di sollievo.
    Tom gli slacciò velocemente la fibbia della cintura, con un po’ di difficoltà, vista la posizione; riuscì a sfilargli gli indumenti, lasciandolo completamente nudo, eccenzion fatta per la maglia che ancora portava addosso.
    Aiutato dal gemello anche lui si liberò da quell’inutile ammasso di tessuti e sentire la pelle del moro a contatto con la sua gli fece schizzare il sangue dritto al cervello.
    - Ti prego – piagnucolò ancora.
    - Ti devo preparare prima – gli disse lui, mentre gli leccava i pettorali poco pronunciati.
    - No – il tono di Bill su perentorio, non voleva aspettare un minuto di più.
    - Ma ti farà male – provò a farlo ragionare il ragazzo, nonostante anche lui fosse molto vicino al limite.
    - So che sarai tanto bravo da non farmi sentire alcun dolore – gli sorrise placidamente, mentre con una mano apriva il cassetto del comodino di Tom e, a tastoni, recuperava il tubetto del lubrificante.
    Se ne premette una noce sul palmo, andando poi a spalmarlo con un’accuratezza quasi maniacale sul membro del gemello, proprio come piaceva a lui.
    - Aspetta – lo fermò, quando sentì la punta premere contro la sua apertura – voglio che ci giochi – gli disse, indicando con un leggero cenno del capo il piercing, mentre si leccava le labbra.
    Tom obbedì ai suoi ordini e lo sentì urlare quando scivolò lentamente dentro di lui, mordicchiandogli il capezzolo, ma non si fermò. Ormai conosceva talmente a fondo suo fratello da notare ogni più piccolo particolare, e quello non era un urlo di dolore, ma di puro piacere.
    Ringraziò il cielo che in quel momento non ci fosse anima viva in casa se non loro due, perché sarebbe stato piuttosto difficile giustificare quei rumori.
    Si spinse un paio di volte contro di lui, mentre la sua lingua continuava a lavorare sul cerchietto metallico. Dopo l’ennesimo tentativo riuscì a centrare la prostata del moro, gesto che provocò un nuovo urlo da parte sua.
    - Tomi – gli arpionò la schiena, lasciandogli i segni rossastri delle unghie bicolore.
    Interpretò il suo nome come un preciso ordine: più forte.
    Ovviamente lo accontentò; tutto per il suo fratellino.
    I loro gemiti sembrarono fondersi, diventando un tutt’uno, mentre Bill cercava le sue labbra, come un cucciolo bisognoso di coccole.
    Lo baciò con tutto l’amore che aveva in corpo, perché solo lui era riuscito a scovare quel sentimento racchiuse nel suo cuore, solo lui e nessun altro.
    Si guardarono negli occhi mentre venivano insieme, con una perfetta sincronia.
    Tom poggiò poi il capo, esausto, sul petto del fratello e lo osservò mentre si alzava ed abbassava velocemente, cercando di riprendere il naturale ritmo della respirazione.
    Lo vide ripercorrere l’aureola arrossata con un dito, sfiorando la piccola sfera di metallo con il french bianco.
    - Non pensavo che ti facessero ancora questo effetto…Vorrà dire che mi ricoprirò il corpo di piercing – scherzò il moro, mentre continuava a giocherellare con il cerchietto.
    Tom sorrise.
    Quei piercing, prima o poi, lo avrebbero mandato dritto al manicomio!
    Ma ne valeva decisamente la pena.

    Edited by nölovæ- - 28/11/2011, 17:34
     
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  2. Deb'
     
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    *O santa Madonna*

    Occheeeeiii.. cerco di riprendermi.

    Tu, e si Red, dico proprio a teee. Non puoi capire che cosa diavolo mi hai fatto! Ho il respiro P-E-S-A-N-T-E. e il caldo non centra niente perché ho il ventilatore puntato addosso! Non riesco a stare fermaaaa in un punto.

    CITAZIONE
    L'ispirazione mi è arrivata alle 3 di notte grazie al nuovo gingillo del Kaulitz, che per me è sesso allo stato puro u__u Buona lettura

    Ma come ti capiscoooo

     
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  3. Redda
     
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    XDDD ma ti posso capire, cioè io avevo la scena in testa alle 3 di notte, alla fine mi sono dovuta alzare dal letto e piazzarmi sotto al condizionatore per finirla
     
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  4. *HEILIG*
     
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    segni vitali da Heilig: non pervenuti.
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  5. Deb'
     
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    Si ma il fatto che io stia respirando affanosamente avendo davanti agli occhi fotogramma dopo fotogramma tutta la scena..

    no, mi stò sentendo maleeee
     
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  6. Redda
     
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    XD chiamo l'ambulanza?
     
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  7. ~ Nene •
     
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    Oddioooooooooooooooooooooooooooo, la mia respirazione non è affatto nella norma e ne sono felicissima.

    CITAZIONE
    nuovo gingillo del Kaulitz, che per me è sesso allo stato puro u__u

    Noto con piacere che in quanto a piercing la pensiamo nello stesso identico modo e perciò inutile dire l'effetto che mi ha fatto questa os :cazzomuoiodifelicitààà!: *non si riprenderà più*

    CITAZIONE
    Per eccitarsi gli bastavano delle palline di metallo…roba da pazzi!

    Ehm, mi ricoverate se dico di pensarla proprio così?


    *corre a rileggerla*

     
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  8. Redda
     
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    XD allora ti riservo un posto nella stanza mia e del buz, perchè siamo in 3 a pensarla così XD
     
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  9. Deb'
     
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    Vuoi chiamare l'ambulanza Reds?

    Nein Nein Nein! Prima mi procuri i Kaulitz che mettono in atto tutto quello sconvolgimento davanti ai miei occhi.

    Poi sei libera di chiamare anche le pompe funebri, perché di me non sarà rimasto più nulla!
     
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  10. ~ Nene •
     
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    Non uscirò da quella stanza per niente al mondo! XD
     
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  11. Redda
     
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    XDDDD i kaulitz li voglio vedere pure io, ma qualcuno dovrà poi chiamare le pompe funebri anche per me
     
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  12. Deb'
     
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    Tranquilla, nessun problema. Li avvertiamo prima xD
     
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  13. ~ Nene •
     
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    CITAZIONE
    ma qualcuno dovrà poi chiamare le pompe funebri anche per me

    Dite che ce lo farebbero lo sconto comitiva? xD
     
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  14. Redda
     
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    XD ma io penso di sì
     
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  15. !vally
     
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    io non ci vado pazza per le twincest....però....che caldo .___.
    dopo ti faccio un commento più decente, se riesco xD

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Gli sembrò quasi di sentirlo parlare; aveva una bassa vocina che ripeteva: leccami, leccami, so che vuoi farlo…e gli sembrava terribilmente scortese non accontentarlo.

    i fonzies XD
     
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73 replies since 18/8/2009, 13:23   2988 views
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