Found Him, found Life.

Trovare Lui, è come trovare la Vita.

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  1. tomy.
     
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    4° Capitolo.


    -Ok, siamo arrivati.- ci fermiamo di fronte al cancello di casa mia, è aperto…?
    -Che bella casa, davvero.-
    -Ah niente di che! Piuttosto aspetta un attimo qua che vedo..-
    -Cosa c’è? La mia missione l’ho compiuta!- dice, dandosi fin troppe arie.
    -Pff ma sei scemo! Dovrò pure scusarmi per tutto quel che ti ho fatto!- dico, ridacchiando.
    -Oh beh, se proprio vuoi…- un ghigno nella sua faccia. Un ghigno. Mmh.
    Entro in casa, appoggio le due buste scordandomi che le altre le ha ancora il biondo, chiamo mia madre ma non mi risponde. La cerco da tutte le parti ma non c’è. Allora decido di cercarla al telefono, non trovando la sua borsa.
    -Pronto?- risponde.
    -Mamma! Ma dove sei?!-
    -Ah tesoro scusami sono uscita un attimo, ho lasciato il cancello aperto per te!-
    -Ah ok… Quando torni?-
    -Tra 15 minuti!-
    -Ok!- attacco e corro fuori, dove c’è il tipo ad aspettarmi.
    -Scusa, non capivo perché c’era il cancello aperto… Comunque dai su entra!-
    -Non vorrei essere di troppo..!- esita il ragazzo.
    A questo punto lo prendo per un braccio, lui ha le buste in mano, e lo faccio entrare con la forza!
    Sistemo le buste in cucina presa dalla fretta, ci sediamo sul divano del soggiorno.
    -Allora, posso offrirti qualcosa? Un thè, un caffè, qualcosa da mangiare…- attacco io.
    -Uhm no, grazie.-
    Il silenzio regna nella stanza. Siamo senza parole. Ineffetti è un po’ strana come situazione. Però, insomma, non potevo lasciarlo lì e dirgli “ok grazie ciao” dopo 2 volte che l’ho scontrato e per di più mi ha aiutato a portare la spesa. Avrei fatto la figura della stronza, o menefreghista. E non voglio esserlo.
    -Allora, beh, non ti ho mai visto in città. Una volta ti sbatto la porta in faccia facendoti cadere, l’altra ti cado quasi addosso.. Non mi sembra normale! Cioè, da me sì, però, ecco- comincio a impappinarmi.
    -Stai tranquilla, davvero, sono cose che capitano. Anche se il fatto che ci siamo già incontrati così per tre volte è davvero strano! Sarà destino…- mi guarda con aria maliziosa, leccandosi leggermente le labbra. Ho paura, perché?
    -Chi sei?-
    -Cioè?-
    -Sei strano. Non ho mai visto tipi come te in città-
    -Oh beh,- comincia a ridere - questo è uno stile che ho scelto io. Sono normale come gli altri.-
    -Oh… Ah, come ti chiami?-
    Solo lì forse insieme ci rendiamo conto che non ci eravamo ancora presentati. Automaticamente si alza e mi da la mano -piacere, Tom- ricambio la stretta -io sono Franziska. Piacere mio!- ci sediamo.
    -Allora, parlami un po’ di te.. Come ho detto prima,-
    -Che significa che è destino? Ci siamo incontrati e basta. Mi sono voluta scusare e basta-
    -Hai ragione. Ma sai, penso che se non ci fossimo incontrati in quel modo, ci saremmo incontrati diversamente. Quindi è destino.- ma misterioso può essere il ragazzo?
    -Ok, ho capito. Sei interessante.-
    -…in che senso?-
    -Mi piacerebbe conoscerti.-
    -E cosa stiamo facendo?- sorride.
    -Ci stiamo… Conoscendo. Sì. Parlami di te-
    -Te l’ho fatta prima io la domanda!- ridacchia.
    -Ah, già. Beh che dire, frequento il liceo linguistico che c’è qua vicino, ho 15 anni, sono nata a Berlino… che altro vorresti sapere?-
    -Anch’io sono nato a Berlino. Sei.. Sola?-
    -No. C’è mia madre. Comunque sembri più grande tu…-
    -Sì, ho 19 anni.- spalanco gli occhi.
    -’mazza oh! E che scuola fai?-
    -Beh non vado più a scuola… diciamo che sto a grattarmi tutto il giorno.-
    -…oh.-
    Comincia a ridere. -Scherzavo,.. diciamo che dedico la mia vita alla musica, adesso. Suono la chitarra classica ed elettrica.-
    -Oddio, che bello!-
    -Eh sì. Comunque prima hai detto che c’è tua madre… non la vedo!-
    -Oh, non è qui. È fuori, a proposito, sta per tornare!-
    -Ah. Meglio che me ne vado?-
    -No figuratii! Te la faccio conoscere.-
    Rimane perplesso per un po’.
    -che c’è?-
    -..e tuo padre?-
    Ok, questo non doveva chiedermelo. No. In un istante mi tornano in mente tutti i ricordi, le scene vissute, viste, passate, subìte, le urla, lui che se ne va per sempre dicendomi “sto andando a lavoro, torno dopo!”, quelle foto, la sua protezione… Mio padre… E’ strano da parte mia, ma non resisto e una lacrima scende percorrendo il mio viso con lentezza, abbasso immediatamente lo sguardo per non darlo a vedere, ma invano.
    -Ehi… Che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?- domanda, avvicinando il volto al mio per vedere esattamente che faccia ho, se sto piangendo o cosa. Forse non dovrei farlo appunto perché non lo conosco, ma comincio a sfogarmi.
    -Lui… Lui se n’è andato… 5 anni fa…-
    -Oddio piccola- si avvicina a me e mi mette un braccio nella vita come per consolarmi.
    -Io… scusa non volevo… non pensavo…-
    -Ma cosa hai capito?-
    -Beh non è…?- dice quasi tremante.
    -Ma dio cos’hai capito Tom! I miei hanno divorziato, mio padre se n’è andato da questa casa!-
    -E cavolo scusami sono io ritardato, ho capito male!- fa una pausa. -..Dai, sfogati se ti serve..-
    -Non ho nessuno, apparte la mia migliore amica, Sonjia.-
    -Proprio nessuno nessuno? Tua madre?-
    -Da quando se n’è andato lui è peggiorata. Non la sopporto… anche se ultimamente va meglio. Ma non mi confido mai con lei…-
    -Sai… Io ti capisco.-
    -Come?-
    -Anche i miei sono separati. Io e mio fratello avevamo solo 6 anni… E’ stato come un trauma.-
    -Tom…- solo a quel punto capisco ancora di più la situazione.
    -Fa male ripensarci, lo so. Fa male ricordarlo, parlarne… Io l’ho provato. Quindi se non mi vuoi dire niente, vuoi cambiare discorso, ti vuoi sfogare in qualsiasi modo… Ti capisco perfettamente. E.. Mi dispiace-
    Mi capisce? Io non ci sto capendo più niente. Quando torno a quei pensieri, divento isterica. Ma cerco di non darlo a vedere. Però lui mi capisce… Ed è la prima persona, dopo Sonjia.
    -Davvero, Tom, grazie. Sai… sei la prima persona dopo la mia migliore amica che mi dice certe cose.-
    -Ho provato circa le tue stesse cose. E vedrai che andrà tutto per il meglio, piano piano.-
    Non faccio in tempo a ringraziarlo un’altra volta che la porta di casa si apre di fronte a noi, con mia madre sulla soglia. La conseguenza alla vista di quel ragazzo per mia madre? Un urlo disumano.
    Tutto il vicinato trema, quasi. Casa Haas si fa sempre sentire, eh.

    Beh, mettiamola così: mia madre è molto pessimista e si preoccupa e spaventa subito per le cose.
    Forse non aveva tutti i torti, d’altronde la scena che gli si era presentata era questa:
    Io con gli occhi rossi e piangenti, il volto scuro e la testa abbassata, Tom vicino a me che mi “abbracciava” in parte. Avrà pensato chissà che. Infatti, non sono la tipa che invita amici così a casa senza avvisare, tanto meno maschi. O, mi sbaglio, non mi è proprio mai successo.
    -Allora mà, lui è Tom.. Sono successe delle cose questi giorni, quindi..-
    -Quali COSE?!- chiede, a dir poco allibita. Le spiego tutto, prima che capisca male.
    E grazie al cielo la prende bene. Lei e Tom cominciano a chiacchierare, del più e del meno, mia madre è sempre molto socievole soprattutto coi miei conoscenti, ora questo si può definire Tom. Lui non ha azzardato ad accennare una sola parola del fatto riguardante il divorzio dei miei, da bravo ragazzo.
    Sì perché, se mia madre sapesse che gliene ho parlato, mi odierebbe a vita. Sono cose private, insomma. Ma io mi sono sfogata con lui, e non riesco a capire bene il perché. Non mi sono mai sfogata con nessuno in tutta la mia vita, se non con Sonjia. Lui è il primo ragazzo. E mi sentivo così.. Sicura.
    Quelle parole, quella stretta quasi come un abbraccio, quelle “attenzioni”. Io l’ho notato. Non so davvero il perché, ma mi sentivo a mio agio. E mi sono sfogata cristo, sì! E mi sono sentita meglio quando mi ha consolato. E io ci metto tanto a stare meglio in questi casi. Che cosa..? Mi chiedo il perché di tutto questo. Forse è come dice lui? Era destino? Lui mi capisce. Lui mi capisce! O forse è solo un’impressione?

    Si fanno le 6 e dopo una lunga chiacchierata piacevole, Tom avvisa che deve andarsene.
    -Mi ha fatto davvero piacere parlare con te, conoscerti, sei un bravo ragazzo. Mi piaci!- incita mia madre.
    -Oh beh.. Grazie… Sua figlia è stata molto gentile ad invitarmi, ecco.-
    -Perché tu l’hai anche aiutata a portare la spesa a casa!- non ho mai visto mia madre così sorridente.
    -Beh, sì. L’ho voluta aiutare.- dice intimidito, che è un ragazzo timido? Non sembrava. Come se non volesse dar a vedere quello che aveva fatto o che provava.
    -Grazie ancora, Tom.- gli dico.
    -Figurati pic.. Fra.-
    Tu-Tum. Oops.
    Ci salutiamo mentre lo accompagniamo alla porta, lui ancora ringrazia, poi se ne va sorridente.
    Ma perché sento un vuoto? Appena mia madre chiude la porta di casa, scatto verso l’appendiabiti per prendere la giacca e corro fuori, senza che mia madre si accorga di nulla dato che è in cucina indaffarata coi fornelli.
    Il vuoto che mi colmava era il bisogno di dirgli grazie, ancora una volta, di finire il discorso interrotto.
    Non capisco perché diamine mi importi così tanto, forse perché finalmente ho trovato qualcuno in più su cui forse contare, forse perché comincia a interessarmi in fatto di amicizia! E non può finire qui.

    Lo vedo non molto lontano, in fondo alla strada del marciapiede di fronte a me, cerco di chiamarlo.
    -Tom!- urlo. Niente. Non sente?
    Comincio a correre più veloce che posso, allo stesso tempo sento un senso di malinconia, di lontananza.
    La sua figura lontana, io che corro per raggiungerlo, mi fa venire in mente mio padre che.. Non ho mai raggiunto. Mi pizzicano gli occhi, sono lucidi dalle lacrime, ho il cuore che va a mille e la paura di non raggiungerlo nonostante sappia che tra meno di 5 secondi gli sarò dietro.
    -Tom!-
    Si gira di scatto e spalanca gli occhi.
    -Fra..! Che ci fai qui?!-
    -Volevo… Cioè, sì… Volevo parlarti… Se hai ancora tempo-
    -Certo, vieni ci sediamo lì- dice, indicando un parco con tante panchine.
    Arrivati alla panchina più vicina, comincio col sedermi io, lui mi segue posizionandosi vicino a me.
    -Vedi, quel che mi hai detto prima, mi ha lasciata tra lo stupore e..la felicità.- apre bocca ma lo precedo -Io, te l’ho detto, non ho mai avuto nessuno che mi capisse oltre lei…-
    -Lei chi?-
    -Sonjia! Dio.-
    -Oltre che ritardato, sono anche smemorato. Bene- sorride di sbieco, io lo imito.
    -Vabbè, e insomma, tu mi capisci. Lo sento, l’ho sentito, da come mi hai detto le cose, mi hai consolato, io… mi sentivo meglio parlando con te. Mi sentivo a mio agio. E ti giuro su me stessa, che non mi è mai capitato… con persone appena conosciute o insomma, così. Non è da me, non mi fido. Ma con te…-
    -Ho capito. Sai una cosa, mi fa piacere. Davvero tanto. Perché ti ho tirata su, e.. abbiamo scoperto di avere questa cosa in comune, forse anche per quello ci capiamo a vicenda. Anche tu mi capisci.-
    -Sì, direi.. Grazie.-
    -Non ringraziarmi. Ci stiamo conoscendo, giusto?-
    -Beh, penso di sì. Io…- mi fermo.
    -..Tu?-
    -Io vorrei continuare a conoscerti. Perché ho trovato finalmente un’altra persona vicino a me che mi capisce e anche tu, spero che… cioè io credo, poi…- non so come cazzo faccio a trovare il coraggio di dirgli certe cose, così.
    -Anche io voglio continuare a conoscerti! Mi ha fatto davvero piacere incontrarti. E sapere che sono stato d‘aiuto a una ragazza carina e gentile come te!- dice, più sorridente che mai.
    Abbozzo un sorriso. Lo guardo negli occhi, lui ricambia.
    -Vedi?- afferma.
    -Cosa?-
    -E’ destino.-
     
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  2. Blanch.
     
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    Ho letto il primo capitolo poi continuerò a leggerla ;D
    E' molto carina come FF.Sisi mi piace..
    Brava ^^
     
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  3. sara_green96
     
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    oddio che dolciiii!!!! sono troppo carini!!!!
    continua presto!!!
     
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  4. jade jackson
     
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    Bello anche questo chappy..posta presto!!
     
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  5. tomy.
     
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    Oh ma grazie mille a tutte! *-* <33
     
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  6. ohsun!
     
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    Nuova lettrice (:
    Mi piace molto questa fan fiction
    E poi quest'ultimo capitolo è stato moooolto bello *O*
    Continua presto (:
     
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    i c o n by myrasis

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    Fraa! aaw *-* !
    Bè te l'ho detto che non vado matta per le FF, però mi è piaciuto leggere la tua (:
    Forse un pò perchè mi sono ritrovata nel personaggio, anche per il fatto che è celiaca '-'
    Forse un pò per Tom x)
    Comunque mi è piaciuta, davvero! Bravissima! ♥
     
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  8. tomy.
     
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    CITAZIONE (ohsun! @ 3/7/2010, 14:05)
    Nuova lettrice (:
    Mi piace molto questa fan fiction
    E poi quest'ultimo capitolo è stato moooolto bello *O*
    Continua presto (:

    Oh sun *-* waaah *-*
    grazie, grazie mille!
    posterò presto il 5°

    CITAZIONE (JumbiE_th @ 3/7/2010, 14:09)
    Fraa! aaw *-* !
    Bè te l'ho detto che non vado matta per le FF, però mi è piaciuto leggere la tua (:
    Forse un pò perchè mi sono ritrovata nel personaggio, anche per il fatto che è celiaca '-'
    Forse un pò per Tom x)
    Comunque mi è piaciuta, davvero! Bravissima! ♥

    Oddì Viviiii! *w*
    Grazie mille davvero per averla letta! *o*
    Eh già, essere celiache è una brutta cosa..
    Grazie ancora! :3 ♥
     
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  9. jade jackson
     
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    Up!!!Su posta mi piace da morire!!
     
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  10. N ò i s e
     
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    *w*
    Mi piace *-*
    Che carinii *-----*
    Bravabrava mi piace **
     
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  11. tomy.
     
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    Waaahash oddio grazie x)
    Eh oggi non ho molto tempo per scrivere,
    ma presto posterò. (:
    Abbiate solo pazienza. :ohcielooo!:
     
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  12. jade jackson
     
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    Certo che ce l'abbiamo!!!!Posta presto!!!
     
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  13. tomy.
     
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    Ok, ho finito proprio ora di scrivere il 5°.
    Sinceramente non mi convince tanto, scusatemi per la schifezza. ç__ç

    5° Capitolo.


    E’ sabato.
    Finalmente il giorno che tanto aspettavo, per cui “faticavo” tanto, è arrivato.
    Le ore di lezione per me e Sonjia sembra non passino mai.
    -Uff… Ma quando arriva l’1?!- comincia Sonjia.
    -Eh.. Sono solo le 11 e mezza, pensa…-
    -Solo? Ci siamo quasi, dai..-
    -Tu hai voglia di fare educazione fisica dopo?-
    -No.. Non ho portato neanche l’attrezzatura!-
    -Bene, neanche io.. E ti devo parlare di una cosa-
    -Non hai portato l’attrezzatura? Di cosa mi devi parlare?!?- domanda con occhi spalancati.
    -Dopo te lo dico-
    Annuisce.
    -…no, dimmelo adesso!-
    -Dopo ho detto!-
    -Adesso!-
    -Dopo.-
    -Adesso!-
    -Dopo.-
    -Adesso!-
    -Dopo!-
    -Adesso.-
    -Sì vabbè, nel mentre che continuiamo così passa mezz’ora finchè posso dirtelo- ridacchio.
    -Vai a cagare!-
    -Dopo di te amore- rispondo con occhi dolci. Ma lei si gira dall’altra parte “offesa”.
    -Va bene te lo dico!-
    -Ooh! Finalmente!-
    -Dopo.-
    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARWGH!-

    Ora di educazione fisica. Arriviamo in palestra, facciamo l’appello, ci giustifichiamo e ci sediamo aspettando un po’. Passati 2 minuti prendo So per mano e andiamo in bagno per parlare, dato che in palestra c’è un casino infernale con tutte quelle urla.
    -Allora. Ehm..-
    -Dimmi tutto- chiede sempre più curiosa.
    -Qualche giorno fa, il giorno che mi avevi chiamata per dirmi che ci potevamo vedere oggi.. Ricordi?-
    -Mhm-
    -Ecco, ero in un bar. Appena mi hai dato la ‘notizia’, staccato il telefono, sono uscita pazza. Tu puoi immaginare! Come sono uscita dal bar, da bella stupida che sono, ero talmente sovrapensiero che ho aperto la porta d’ingresso di scatto, bruscamente, senza pensare che ci potesse essere gente che stava per entrare!-
    -Oh cazz-
    -Aspetta. Fammi finire!-
    -Sì, scusa-
    -…ho beccato in pieno un ragazzo, e- Sonjia comincia a ridere a crepapelle.
    -…e se non la smetti di ridere non ti dico più niente- silenzio di tomba improvviso.
    -Gli ho chiesto scusa, mortificata, ma non è finita qui. Lui se n’era andato dicendo che non faceva niente, vabbe’ a me sinceramente non me ne fregava, ma poi l’ho rincontrato ieri al supermercato, così per caso!-
    -Oh wow!-
    -Beh aspetta eh, io ero piena di buste enormi, e all’uscita mi sono riscontrata con lui. Facendo cadere buste e quasi anche io!-
    -Oddio ahahah ma che è destino ahahaha-
    -Mi ha aiutato a portare le buste a casa, nonostante l’avessi quasi ammazzato per ben 2 volte. E l’ho invitato a prendere qualcosa per ringraziarlo. Abbiamo parlato e parlato, e diciamo che ci siamo conosciuti meglio. Ecco…-
    -Fran, non ti è mai successo vero?-
    -Cosa?-
    -Di conoscere un ragazzo in questo modo.-
    -Beh, mi pare ovvio!-
    -No intendo, non hai amici…se non..me… Come me.-
    -Sì. Beh, io gli ho parlato dei miei… e anche i suoi sono divorziati… e ci siamo capiti.-
    -Oddio…- fa gli occhioni dolci.
    -A fine serata ci siamo scambiati il numero, in modo da poterci risentire…-
    -Fran, sono così felice per te…! Davvero…!- mi prende e mi abbraccia forte, io sorrido, un sorriso vero, ci stacchiamo e la campanella suona.
    -Ti racconto meglio nei dettagli dopo ok?-
    -Va bene! Ora andiamo-
    L’ultima ora passa abbastanza veloce, racconto tutto nei minimi dettagli a Sonjia, dire che è felice è poco. Ma ora ci aspetta un pomeriggio fantastico insieme! E me lo voglio godere.

    -Waaaaaaaaaaa Sooooo guarda quel vestitooooo!- urlo indicando un vestitino nero abbastanza semplice, non sgargiante od egocentrico. (xx)
    -Oddio! E’ stupendo!- esclama la biondina.
    -Ma non so…-
    -Ti starebbe bene! Vai a provarlo-
    Corro nel camerino e una volta uscita, gli occhi di Sonjia brillano quasi.
    -Ti sta… ti sta d’incanto-
    -Awww- rispondo imbarazzata.
    -Io ho trovato questo!!- afferma esaltata, mostrandomi un vestitino gothic lolita nero. (xx)
    -Entra subito e provalo!- le ordino.
    Ridente entra nel camerino e io resto fuori ad aspettarla.
    Dopo circa 2 minuti esce finalmente. Ma cos’ho davanti a me? Un angelo?
    -Ooh finalmente! Ti sta d’incanto amore, davvero!-
    -Eh scusa sai, con tutte queste cose che ho addosso! Davvero? Allora lo prendo!-
    -Io prendo il mio! Però basta per oggi ahah che sennò sbanchiamo mia madre, per una volta che mi ha dato questa opportunità!-
    -Va bene!-
    Dopo 15 minuti usciamo dal negozio felici e soddisfatte degli acquisti fatti, ma soprattutto di stare insieme; direi che abbiamo fatto un bel po’ di shopping. Tra scarpe, borsette, vestiti e accessori, non saprei cosa scegliere!
    -Andiamo al bar a prendere qualcosa? Sto morendo di sete!- dico già camminando più veloce.
    -Certo ma aspettami, sono sfinita anch’io!-
    In una decina di minuti siamo di fronte al bar, a dir poco sfinite, che palle però sono già quasi le 6.
    Cerco di non badarci, entriamo e ordiniamo due spremute d’arancia. All’improvviso sento il telefono squillare. È un messaggio.
    -Tom!-
    -Cosa?- chiede curiosa.
    -Mi ha inviato un messaggio, aspetta che lo leggo-
    Fa un segno di assenso che si trasforma poi in una faccia superstramegacuriosa dopo la vista della mia faccia superstramegasbalordita.
    -Allora!? Che ti ha scritto??-
    -Leggi.- mi strappa il cellulare di mano e comincia a leggere a voce bassa.
    “Ciao Fra! Scusa se ti disturbo, ma volevo chiederti una cosa. Dato che ieri sei stata così gentile ad invitarmi e a farmi conoscere tua madre, ti andrebbe questa sera di venire a casa per cena? C’è anche mio fratello.”
    -Oddio!- esclama
    -Ehmm.. Oddio. Che faccio?! È molto gentile, ma… ci sei già tu.-
    -Non importa. Vai! Lo sai come la penso.-
    -So, ci sei già tu a cena. Come faccio?! Per una volta che puoi rimanere addirittura a cena.-
    -Cazzo…-
    -Aspetta. Glielo dico.-
    -Che gli scrivi?-
    -Che c’è una mia amica a casa!- digito il messaggio in fretta e lo invio.
    -Fran, un’occasione sprecata per conoscervi ancora meglio!-
    Neanche un minuto che mi risponde.
    “Non c’è alcun problema piccola, tanto mio fratello ha bisogno di compagnia ihih. Scherzo. Se può, è invitata anche la tua migliore amica così conosce Bill!”
    -Ma, ma! Leggi.- le passo il cellulare.
    -Chi è suo fratello? Bill? Naah ma che intenzioni ha?!-
    -E’ un bravo ragazzo, credimi.-
    -Fran, sappi che lo faccio solo per te. Anche se mi sentirei di troppo-
    -Grazieee! Comunque non pensarci nemmeno! Hai visto quanto è socievole e simpatico?!-
    -Hai ragione su questo.-
    Rileggo il messaggio per poi rispondergli: “Oh, se a voi va bene è ok.”
    -Mi ha chiamata piccola! Oddioooo-
    -Fran, ma che, ti piace per caso?-
    -Ehh? No! Cioè, è carino, ma.. Come puoi pensarlo-
    -Beh hai appena dato la dimostrazione facendo l’adolescente innamorata-
    -Non lo sono, credimi. E’ solo un amico!- davvero, Fra?
    -Mmm… Vabbè. Mi fido. Ti ha risposto?- dice, vedendo il cellulare illuminarsi.
    -Ah sì! … “Perfetto! Allora per le 20:30, va bene? Vi vengo a prendere io.” okayyy!- esclamo pimpante, rispondendogli con un “Ok, va bene, a più tardi”.
    -E ora, corriamo a casa a prepararci!- dice pimpante.
    -Siiiiiiiiii! Finalmente si cambia ariaaa! Ovviamente intendo che..-
    -Certo, ho capito Fran!- risponde con un sorriso a 32 denti.
    A questo punto ci dirigiamo verso casa di fretta, sono le 18:15 e abbiamo non molto tempo a disposizione, dato che ci dobbiamo lavare, preparare e truccare! Eh sì, per questa occasione voglio almeno sembrare decente. Strano, ma con quel ragazzo voglio fare bella figura. Sarà che è il primo. Bah.

    -Fran, mettiti il vestitino che hai comprato oggi per stasera! Ci azzecca troppo!-
    -Giustoo! Che tempismo!- dico ridendo.
    -Eh già! Io metto il mio, me ne sono troppo innamorata!-
    -Tutt’e due in nero… madonna!- ironizzo.
    -Dai, chi si fa la doccia per prima?- chiede lei.
    -Io!- mentre rispondo corro in bagno chiudendomi a chiave.
    -Tanto mi andava bene così!- risponde, con una smorfia.
    Dopo mezz’ora esco dalla doccia, mi asciugo, mi vesto e metto un asciugamano nei capelli.
    -Vai tu ora! In fretta!!-
    -Calma calma, faccio in fretta!- esclama per poi chiudersi in bagno.
    Io mi sistemo il vestitino, indosso alcuni braccialetti e una collanina che non manca mai, le scarpe a tacco da sera e per finire una spruzzatina di profumo Hypnose. Prendo il phon da sotto il mobiletto e comincio ad asiugarmi i capelli, che io odio tanto, benchè se non vengono piastrati sembro un leone.
    Passa mezz’ora e Sonjia esce dal bagno, già pronta mentre io ho finito di asciugarmi i capelli e sono a metà col piastrarli.
    -Alleluja! Asciùgati i capelli-
    -Parla lei, anche tu ci hai messo mezz’ora!!-
    -Sì abbi asciugati i capelli che è tardiiii-
    -Ma se sono le 19:30! …ok, mi muovo-
    -Ecco!-
    Sonjia si siede sul letto e comincia a spruzzarsi il suo profumo anche lei, si sistema gli anfibi e corre ad asciugarsi i capelli in bagno, dato che lo specchio di camera l’ho già occupato io.
    E’ così stressante stirare i miei capelli, o almeno, io da sola. Mi piacciono solo perché sono neri, lunghi, e… basta. Finisco di piastrarmeli, sistemo un po’ il ciuffo e dopo un po’ comincio a truccarmi. Trucco non pesante: un filo di matita, ombretto bianco brillantinato, fard, lucidalabbra e del mascara non ne ho bisogno grazie al cielo. Sonjia sicuramente si truccherà un po’ più pesante, ma solo per l’ombretto nero sfumato; poi matita e stop. I suoi capelli sono più corti dei miei, biondi, le arrivano alle spalle e ha una frangetta semplice.
    Passano 10 minuti e torna in camera, già pronta e truccata, come pensavo il trucco è quello.
    -Siamo pronte?!- domanda.
    -Siiii!- esalto.
    Sono le 20:00, manca mezz’ora. Io e Sonjia ci sediamo nel divanetto dell’ingresso aspettando con ansia, mentre parliamo del più e del meno in quell’arco di poco tempo che ci rimane. Diciamo.
    Si fanno le 20:28 nel mio orologio, non so perché l’ansia sale di più. In quel preciso istante suona il campanello. Contemporaneamente ci alziamo di scatto e andiamo verso la porta, apro io.
    -Ehi ciao!- di fronte a noi si presenta una ragazza alquanto strana, alta, capelli neri e vestita.. Punk?!
    *Forse dovevo rispondere prima di aprire* penso. -Ehm… Chi sei?- domano io alquanto stranita.
    -Sono Bill! Tom te ne avrà parlato-
    -Ma non aveva un fratello?- domanda Sonjia a bassa voce, rivolgendosi a me.


    Scusate se ci sono errori, ma non ho tempo di rileggere! ;_;
     
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  14. -sensationell
     
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    ahahahahahahahahahahah
    CITAZIONE
    -Ehi ciao!- di fronte a noi si presenta una ragazza alquanto strana, alta, capelli neri e vestita.. Punk?!
    *Forse dovevo rispondere prima di aprire* penso. -Ehm… Chi sei?- domano io alquanto stranita.
    -Sono Bill! Tom te ne avrà parlato-
    -Ma non aveva un fratello?- domanda Sonjia a bassa voce, rivolgendosi a me.

    ahahahahahahahahahahaahahahahhaahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaahhaahhahahahaha

    appena mi sarò ripresa scriverò un commento decente x)
     
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  15. tomy.
     
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    ahahahaha oddio ahahah xDDD
     
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114 replies since 30/6/2010, 17:26   2210 views
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