~ Gib Mir Einen Sinn

Dammi Un Senso - Angst,OOC,OC,Lemon,Long-Fic

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  1. YaYa_Kaulitz
     
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    Che dolci che siete *-* Non merito tanto u.ù Comunque le mie manine stanno scrivendo spero di riuscire a postare domani sera!
     
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  2. 'kiwy;
     
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    Evvivaa *wwwww*
    :ossì:
     
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  3. *stella__kaulitz*
     
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    Uppp evviva domani seraaaa *salta intorno alla Yaya*
     
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  4. fromTOKIOtoMARS
     
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    wow...domani!! *_*
     
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  5. 'kiwy;
     
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    Domaniii *wwww*

    Cioè, oggi ò.ò *-*
     
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  6. YaYa_Kaulitz
     
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    2° Capitolo




    Domenica? Era uno dei giorni preferiti di Tom.
    Perché?
    Semplice...niente lavoro la Domenica. Così come il Lunedì e il Martedì. Tom lavorava soltanto dal Mercoledì al Sabato e per lui quei giorni erano già tanti. Per questo amava la Domenica. Amava starsene a casa nel suo grande lusso,oppure andare per Berlino con i suoi migliori amici Gustav e Georg. Quella fredda mattina Tom se ne stava dentro il suo letto caldo a fantasticare sulla sua vita quando entrò Simone nella stanza con un vassoio strapieno di cose buone da mangiare: latte caldo,biscotti,frittelle e una spremuta d'arancia e...
    -Tom è mezzogiorno e mezza svegliati! - disse una voce femminile piuttosto arrabbiata. Tom aprì appena gli occhi e vide una Simone che stava tirando su le serrande lasciando entrare la luce nella piccola camera. Nessun vassoio strapieno di cibo. Solo un sogno...
    Tom sbuffò e si girò dall'altra parte.
    -Cinque minuti e mi alzo...- rispose Tom richiudendo gli occhi. Simone scosse la testa e si avvicinò al letto del figlio togliendogli le coperte e quest'ultimo fu invaso da un freddo brivido.
    -Tom alzati ora. Hai fatto di nuovo tardi ieri sera con i tuoi amici?!?- chiese la donna. Il moro sbuffò e si raggomitolò su se stesso.
    -No mamma dai fammi dormire un altro po'...- supplicò.
    -Tom ti prego non costringermi a prendere l'acqua!- rispose Simone. Il ragazzo sospirò sconfitto e aprì pian piano gli occhi che erano accecati dall'improvvisa luce nella stanza. Sbadigliò e si alzò a sedere mentre sua madre usciva dalla stanza e si precipitava in cucina a finire le faccende domestiche. Tom si alzò completamente e raggiunse la mamma in cucina. Non era per niente sorpreso di vedere suo padre ancora in pigiama a leggere il giornale e l'orologio che appeso in alto segnava le dieci e mezza. Sapeva che sua madre lo alzava sempre circa quell'orario inventandosi che era quasi l'ora di pranzo. Si mise seduto a capotavola e mentre aspettava la tazzina di caffè si guardò intorno nell'immensa cucina. Tom e la sua famiglia erano davvero molto ricchi,talmente ricchi che avrebbero potuto benissimo non lavorare e vivere una vita nel relax e nel lusso,ma suo padre Jorg insisteva nel dire che la famiglia non doveva smettere di lavorare e doveva mantenere alti i suoi ideali. Tutte cazzate secondo Tom. Il bene di tutti quei soldi era dovuto ad una vincita in lotteria circa alla nascita di Tom e questo gli aveva permesso di vivere nel lusso più totale fin da quando era piccolo.
    Simone poggiò davanti a suo figlio una tazzina fumante di caffè e gli sorrise amorevolmente.
    -Prima ha chiamato Georg...ha detto che ti passa a prendere questo pomeriggio alle tre insieme ad Andreas e Natalie... - dice. Tom annuì appena. Natalie era la ragazza di Gustav,stavano insieme da circa cinque anni e si amavano davvero. Vederli riscaldava davvero il cuore. Erano innamorati. Chissà se un giorno anche Tom si sarebbe innamorato di una ragazza. La immaginava dolce e bella...magari bionda. La voce di sua madre lo fece tornare alla realtà.
    -Come mai Gustav non viene? - chiese. Tom scrollò le spalle.
    -Mamma come faccio a saperlo? Dopo lo chiedo a Georg perché... - rispose il figlio. Sperava che non era successo niente di brutto tra Natalie e Gustav. Simone annuì e tornò ai fornelli. Tom finì di bere la tazzina di caffè e poi si alzò. Doveva prepararsi e chiamare Georg.

    *



    Silenzio.
    Soltanto un fottuto silenzio. Ecco cosa regnava nella casa di Bill in quel momento. Il ragazzo era a letto e fissava il soffitto bianco ascoltando quel silenzio intorno a lui. Nessuno che era venuto a svegliarlo oppure a dirgli che era pronta la colazione. Niente. Si poteva dire che ormai ci era abituato. Sgusciò fuori dal letto e fissò il suo riflesso allo specchio. I capelli erano scompigliati e il viso ,nonostante aveva fatto una bella dormita, era stanco e contornato da due leggere occhiaie. Sbadigliò e si diresse in bagno. Accese la vecchia radio e si infilò nella doccia. Aprì il forte getto d'acqua caldo e si rilassò un po'. Una voce maschile alla radio dava dei consigli su cosa fare come regalo a San Valentino. Bill sotto l'acqua sbuffò e iniziò ad insaponarsi i capelli corvini cercando di ovattare quella fastidiosa voce allegra. Si sciacquò velocemente e passò al corpo quando iniziò una canzone “spacca-timpani” sorrise e poi uscì dalla doccia. Afferrò un asciugamano che sapeva di buono e se lo legò alla vita. Poi si diresse verso la cucina per mettere qualcosa sotto i denti. Ogni mattina così. Ogni mattina da solo. Forse Bill ci godeva anche starsene nella sua solitudine e racchiudersi in sé stesso. Pensò che dopotutto stare da soli non era così male ma quando passò davanti alla finestra e vide una coppia tenersi per mano un po' si ricredette. Sospirò afflitto e mangiò un biscotto che sapeva di muffa. Che schifo. Gettò il resto al secchio e pensò che era davvero ora di trovarsi un lavoro...

    *



    Tom salì velocemente in macchina di Georg mentre pioveva. Sedette al sedile davanti accanto alla guida dove sedeva il suo amico e da dietro spuntarono due testoline bionde di Natalie e Andreas. Tom notò subito che qualcosa non andava in Natalie vista la sua espressione. Era cupa e gli occhi tristi, eppure di solito lei era una ragazza solare e piena di vita. Era sicuramente successo qualcosa tra lei e Gustav.
    -Che succede?!- disse subito il moro. Georg scoppiò a ridere.
    -Hey nemmeno si saluta più?- scherzò quest'ultimo. Tom lo ignorò e guardò Natalie che scrollava le spalle. Il ragazzo ritentò.
    -Che è successo tra te e Gustav?!?- richiese. Al nome “Gustav” Natalie alzò lo sguardo in modo interrogativo.
    -Gustav?Che centra il mio Gustav?- domandò. Tom si diede mentalmente del deficiente per aver subito pensato al peggio e poi sorrise. Stava per aprire bocca per rispondere quando lo fece Georg al posto suo.
    -Niente Naty, pensava sicuramente che avevi litigato con lui. Tom per tua informazione Gustav lo stiamo passando a prendere adesso che oggi stava dai nonni per quanto ho capito...-. Appena Georg rispose in quel modo Tom fece un sospiro di sollievo, ci teneva davvero alla felicità dei suoi amici. Eppure Natalie non era felice..cosa non andava?
    -Allora perché stai così?- chiese in modo un po' preoccupato. Lei con una mano si tirò indietro i capelli e sospirò triste.
    -Tante cose Tom...il lavoro...i miei genitori...sono stressata! - quasi urlò. Andreas l'abbracciò e lei si lasciò consolare. Tom si morse un labbro e si sentì in colpa per essere stato così poco educato. Per qualche minuto regnò il silenzio fino a che la macchina si fermò e salì Gustav. Si levò un “ciao” generale e poi l'ultimo arrivato si gettò completamente sulle labbra di Natalie che appena visto Gustav il viso si era un poco illuminato.
    Georg come al solito iniziò a ridere.
    -Calmi eh piccioncini! - disse. Alla sua risata si unì anche Andreas e Gustav, mentre metteva un braccio intorno alla vita della sua ragazza, lì incenerì con lo sguardo. Tom li ignorò e guardò fuori dal finestrino. Saranno state le 16:00 circa eppure la pioggia e le nuvole rendevano il cielo buio. Ormai tutti i giorni o pioveva o nevicava. Il moro si girò verso Georg e chiese: -Ma stiamo andando al pub vero? -. Il piastrato annuì e poi mise su un bel CD di Samy Deluxe che piaceva molto a Tom.
    La Domenica con i propri amici era proprio il massimo per lui.

    *



    Lunedì,Martedì,Mercoledì e Giovedì Bill Trümper li aveva passati in uno schifo assurdo. Usciva da casa alle 8 e rientrava sempre verso la sera ad ora di cena. Di certo non si divertiva, anzi...uscire sotto la pioggia e la neve per cercare una lavoro era tutt'altro che divertente! Aveva cercato in tutti i posti vicino casa ma nessuno era disposto ad averlo come aiutante in qualcosa. Assolutamente nessuno. Così il povero ragazzo approfittò del suo ultimo giorno che aveva a disposizione per andare a cercare un lavoro in posti poco più lontani. Prese due autobus e la metro quando si ritrovò molto lontano da casa. Era il suo ultimo giorno, doveva mettercela tutta. Fortunatamente quel giorno era solo nuvoloso e non pioveva ma a terra c'era rimasta ancora la neve di due giorni prima. Faceva freddissimo e Bill non aveva un indumento più caldo di quelli che indossava. Tossì e dalla bocca gli uscì il “fumo” freddo causato dalle basse temperature. Vagò per quella cittadina per circa due ore. Il freddo gli era entrato nelle ossa,le labbra erano viola e i piedi non li sentiva nemmeno più dalla neve sciolta che gli era entrata nelle scarpe. Temeva davvero che gli si staccassero delle dita quando lesse su una vetrina un cartello gli si illuminarono gli occhi. CERCASI BARISTA. Entrò con un po' di speranza e subito il caldo gli si fece intorno. Un signore di circa 35 anni gli sorrise dall'altra parte di un banco di gelati. Certo che gelati a Febbraio non era il massimo...ma gli serviva assolutamente un lavoro.
    -Natalie, c'è una cliente! - urlò verso una porta e subito dopo compare una ragazza bassetta e bionda. La voce di Bill sembrava rimasta congelata e tossì per ritrovarla.
    -In verità sono qui per...- disse Bill indicando il cartello. L'uomo sorrise ancora di più e si sfregò i palmi delle mani. Poi Bill continuò.
    -Comunque sono un maschio...mi chiamo Bill -. La ragazza di nome Natalie gli indicò una sedia e Bill si sedette. Era un po' sorpreso che non ci fosse nemmeno un cliente visto che oltre i gelati il moro notò molte altre attrezzature per frullare,spremere,fare crepes,fare caffè... e anche un altro bancone con esposti diversi panini,tramezzini e vari dolciumi. Natalie tornò dietro la porta e l'uomo che gli aveva sorriso prima,che non gli aveva tolto gli occhi di dosso,si sedette davanti a lui. Si sporse in avanti e mise i gomiti sulle ginocchia.
    -Allora Bill...hai avuto esperienze lavorative? - chiese.
    -No – rispose secco.
    -Quanti anni hai? -
    -Venti -
    -Piacere io sono Clarck e ho 37 anni...- disse allungando la mano verso Bill. Quest'ultimo avrebbe preferito non stringendola visto che le sue mani stavano andando a fuoco. Bruciavano in una maniera incredibile eppure la strinse.
    -Ascolta sono tre settimane che c'è quel cartello ma ancora non si è presentato nessuno perciò...io potrei prenderti a lavorare già da Lunedì! - disse entusiasta. Come?Che?Sul serio? Possibile che la fortuna era stata così buona con lui?
    -V...va bene! Certo! - disse Bill contento lasciando perdere per pochi secondi quell'acidità,angoscia e dolore che lo tormentavano ogni giorno e che ormai gli macchiavano l'anima.
    -Benissimo allora! Lavorerai dal Lunedì al Giovedì oppure dal Mercoledì al Sabato decidi tu! -
    Bill avrebbe voluto rispondere che poteva anche lavorare dal Lunedì alla Domenica, sette giorni su sette, ma pensando bene un po' di tempo libero gli sarebbe stato utile per ogni eventualità.
    -Dal Mercoledì al Sabato. Quanto verrò pagato? -
    Clarck mise su un colorito rosso e si mostrò un po' imbarazzato.
    -Beh...in questo periodo non è che...e poi specialmente...- iniziò. Bill lo interruppe subito.
    -Quanto? - scandì bene.
    -Settecento al mese è il massimo che posso darti per adesso...- disse afflitto.
    -Va benissimo – rispose Bill. Clarck sospirò di sollievo e sorrise abbandonando l'imbarazzo. Poi il ragazzo frugò nella borsa e tirò fuori un foglio mezzo strappato e una penna nera.
    -Potrebbe scrivermi in che via siamo,il recapito telefonico e la sua firma per favore? -
    Clarck annuì e scrisse quello che gli aveva chiesto il moro. Poi gli porse il foglio che Bill ripose di nuovo nella sua borsa.
    La ragazza bionda di prima aveva messo un giubbotto, una sciarpa e stringeva in una mano la borsa e nell'altra dei guanti.
    -Clarck io vado è arrivato Gustav...ciao! - disse rivolgendosi ai due. L'uomo la salutò mentre Bill rimase ad osservarla. Gustav...perché quel nome gli ricordava vagamente qualcosa?
    Non era la prima volta che l'aveva sentito...
    Poi si alzò anche lui e mise le mani nelle tasche del giubbetto.
    -Vado anche io...ci vediamo Mercoledì alle...? -
    -Alle sei...ci vediamo alle sei- rispose l'uomo. Bill annuì in segno che aveva capito e uscì. Il freddo si fece di nuovo padrone insieme alla pioggia che cadendo appassiva la perfetta cresta. Doveva soltanto prendere la metro e due autobus e poi sarebbe tornato a casa.
    Non sapeva perché ma il nome Gustav gli ricordava molto la prigione...



    Note finali: Scusate ragazze se ho postato a quest'ora ma cercate di capirmi su c'è Scusa Ma Ti Chiamo Amore in TV u___ù Comunque penso che questo capitolo non è uscito molto bene perchè lo trovo un capitolo noioso e di "transito" purtroppo scrivere questi primi capitoli mi annoia .-. Non vedo l'ora di arrivare ai colpi di scena io xDDD Comunque questo lo dedico a tutte voi *-* Vi Voglio Bene u.ù Baci! *si dissolve*
     
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  7. 'kiwy;
     
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    Mi piace, donna u.u
    La storia si inizia a farew interessante :ossì:
    Finalmente Bill ha trovato lavoroo **

    Mi piace, continua presto :DD
     
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  8. YaYa_Kaulitz
     
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    Grazie caVa *_____* Sono contenta che ti piaceeeee <333 **
     
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  9. *stella__kaulitz*
     
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    Tesorooo miooo che bel capitoloo mi piaceee.Tom è una persona molto ricca bnee XD e Bill si sveglia la mattina da solo e pensa
    CITAZIONE
    . Pensò che dopotutto stare da soli non era così male ma quando passò davanti alla finestra e vide una coppia tenersi per mano un po' si ricredette. Sospirò afflitto e mangiò un biscotto che sapeva di muffa. Che schifo. Gettò il resto al secchio e pensò che era davvero ora di trovarsi un lavoro...

    povero mi fa una pena assurda non puoi neanche immaginare però finalmente ha trovato lavoro *.* voglio pure io un gelatiere come Billo ç..ç
    Ma sai che mi piace molto come sta andando la trama della storia mi piaceee scrivi benissimo e non dire che non è vero perchè ti sbrano viva XDXD
    Ti amooo tesoro continua prestooo <3
     
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  10. 'kiwy;
     
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    CITAZIONE (YaYa_Kaulitz @ 12/2/2010, 19:01)
    Grazie caVa *_____* Sono contenta che ti piaceeeee <333 **

    Ovvioooo *W*
     
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  11. YaYa_Kaulitz
     
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    CITAZIONE (*stella__kaulitz* @ 12/2/2010, 22:11)
    Tesorooo miooo che bel capitoloo mi piaceee.Tom è una persona molto ricca bnee XD e Bill si sveglia la mattina da solo e pensa
    CITAZIONE
    . Pensò che dopotutto stare da soli non era così male ma quando passò davanti alla finestra e vide una coppia tenersi per mano un po' si ricredette. Sospirò afflitto e mangiò un biscotto che sapeva di muffa. Che schifo. Gettò il resto al secchio e pensò che era davvero ora di trovarsi un lavoro...

    povero mi fa una pena assurda non puoi neanche immaginare però finalmente ha trovato lavoro *.* voglio pure io un gelatiere come Billo ç..ç
    Ma sai che mi piace molto come sta andando la trama della storia mi piaceee scrivi benissimo e non dire che non è vero perchè ti sbrano viva XDXD
    Ti amooo tesoro continua prestooo <3

    Tesoro sei troppo buonda u.u ** Anche a me sinceramente Bill fa pena quando scrivo mi piacerbbe farlo diventare più felice povero ma deve stare così ù__ù Sono cattiva Hahaha amore gelatiere??? xD Amore gelataio! *rotola* Ti Adoro <333
     
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  12. *stella__kaulitz*
     
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    CITAZIONE
    Tesoro sei troppo buonda u.u ** Anche a me sinceramente Bill fa pena quando scrivo mi piacerbbe farlo diventare più felice povero ma deve stare così ù__ù Sono cattiva Hahaha amore gelatiere??? xD Amore gelataio! *rotola* Ti Adoro <333

    nono io dico sempre gelatiere poi ti spiegooo amore mi devi aiutare devi andare su msn ç---ç
     
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  13. YaYa_Kaulitz
     
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    CITAZIONE (*stella__kaulitz* @ 14/2/2010, 19:18)
    CITAZIONE
    Tesoro sei troppo buonda u.u ** Anche a me sinceramente Bill fa pena quando scrivo mi piacerbbe farlo diventare più felice povero ma deve stare così ù__ù Sono cattiva Hahaha amore gelatiere??? xD Amore gelataio! *rotola* Ti Adoro <333

    nono io dico sempre gelatiere poi ti spiegooo amore mi devi aiutare devi andare su msn ç---ç

    :ohcielooo!: che è successo? Entro subito u.u
     
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  14. *stella__kaulitz*
     
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    tesorooo ancora non ci sei ç ____ ç
     
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  15. *stella__kaulitz*
     
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    uppp
     
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491 replies since 7/2/2010, 23:55   7968 views
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