Schatz

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  1. Isy88
     
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    ciao, no non ho postato, ma dovrei farcela per domani sera. ho bisogno di voi, perchè ho una piccola sorpresa.
    quale tra queste canzoni vi piace di più?

    a)https://www.youtube.com/watch?v=ZBFo9XCmSXs
    b)https://www.youtube.com/watch?v=ZyCrHvs4zfU&translated=1
     
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  2. kleine_engel
     
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    oooooooooooook la prima è da ---->O.ò
    la seconda va meglio!u.u
     
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  3. agatareale91
     
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    La seconda senza dubbio posta presto
     
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  4. Isy88
     
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    Capitolo 6

    “Ma perché vai dai tuoi fratelli?” le chiese Margareth mentre preparava lo zaino. “Boh, mi hanno invitata e ho accettato” rispose Blair alzando le spalle, ancora stupita del fatto che non c’entrasse qualche obbligo di sua madre. “Io non so se è una buona idea” intervenne Ali. “Andiamo, è solo un week-end cosa vuoi che succeda?” disse Lucas. “Ci saranno anche Gustav e Georg?” chiese Ali. Blair annuì e l’espressione di Ali divenne più cupa. “Cosa c’è?” chiese al suo migliore amico. “Niente, solo stai attenta, non vorrei che fosse un’altra presa per il culo come” ma Blair lo interruppe: “Ma di che ti preoccupi? Magari vogliono solo passare un po’ di tempo con me”. “Non potevano venire loro?” Blair sbuffò: “Si può sapere che ti prende? Stai trasformando un banale fine settimana con i miei fratelli in un film drammatico!” “Beh, scusa se mi preoccupo per te. Ma se ti va male non venire a dirmi che non ti avevo avvertita. Ci vediamo lunedì” e detto questo uscì, lasciando Blair e Margareth di sasso, mentre Lucas scuoteva la testa. “Non preoccupatevi, gli gira solo male. Vado a tentare di farlo ragionare, divertiti Blair, a lunedì”. Ma Blair era sicura che non si sarebbe divertita. Non dopo la prima litigata con una delle persone più importanti della sua vita.

    Ali camminava velocemente e a malapena guardava dove stava andando. Lucas lo raggiunse di corsa: “Ali, amico mio, siamo diventati scemi?” “Lucas lascia stare che non è giornata” “Lasciatelo dire, se non ti svegli la tua bella scappa via con qualcun altro” continuò Lucas. “Quale parte di lascia stare non ti è chiara?” “E a te quale parte di dille quello che provi non è chiara?” “Cosa glielo dico a fare, non vedi che è persa per quell’altro? Io sono solo il suo migliore amico” “Anche un po’ asino devo dire. Sei più importante di Georg per lei, vi conoscete e siete inseparabili da dieci anni, cosa vuoi che le interessi un ragazzo con cui starà sì e no sei mesi se non sclerano prima?” Ali subito non rispose. Si sedette sulla panchina e si accese una sigaretta. “Come faccio? Lei è tutto per me” “Devi muoverti. Adesso lascia passare questi due giorni e poi quando torna gliene parli, ok?”

    Durante il viaggio Blair continuava a chiedersi cosa stesse succedendo. Si sentiva confusa e da schifo. Confusa perché non sapeva come reagire alla situazione, da schifo perché Ali era arrabbiato a causa sua. Perché non l’aveva capito subito? Lui voleva solo proteggerla. Era logico, essendo il suo migliore amico non voleva che soffrisse. Invece non ci aveva pensato, ed eccola li, su un treno diretto ad Amburgo dove avrebbe dovuto godersi un week-end con i suoi fratelli, mentre stava malissimo e voleva risolvere una situazione ma non sapeva come fare. Sarebbe stato un fine settimana orribile.

    “Ragazzi, vostra sorella arriva tra mezzora, se la deve fare a piedi dalla stazione fin qua?” chiese David a Bill e Tom. I due si guardarono: “Mi dovrei rifare le unghie” disse Bill. “Non ho benzina nella macchina” disse Tom. “Bill, le unghie te le puoi sempre fare più tardi, tua sorella non morirà e in quanto a te Tom, puoi sempre prendere la macchina di tuo fratello, di Georg o di Gustav, se vuoi ti presto anche la mia.” “David ma come puoi essere così crudele?! E se mi vede qualche fan, mi presento in simili condizioni a quelle povere creature? E se Tom fa un incidente e distrugge la macchina? Eh, Eh? Come si fa allora, sentiamo?” David, Gustav e Georg non risposero. Si chiedevano come a Bill potessero venire in mente cretinate simili. “Sentite, perché non ci và Georg a prenderla? Non è un problema per te vero?”propose Tom. In quel momento Georg avrebbe voluto lanciargli addosso il tavolino. “No, non lo è. Ma credo che Blair si aspetti voi, anzi, soprattutto te visto che l’idea di farle passare qui il week-end è stata tua.”rispose cercando di mantenersi calmo. “Mi vedrà quando arrivate a casa. Ora forza, non farla aspettare, su” Georg si ritrovò fuori dalla porta con le chiavi della sua macchina in mano. Per fortuna non c’era molto traffico e arrivò in fretta alla stazione. Non fu altrettanto facile trovare parcheggio e quando ci riuscì Blair era già fuori ad aspettare.

    Blair si chiedeva dove fossero i gemelli. Eppure dovevano saperlo che le piaceva la puntualità. Cavolo, cominciava a fare freddo e non vedeva nessuno dei due arrivare. Stava per fare il numero di Bill, quando vide una cosa che la sconvolse completamente e le fece dimenticare la rabbia per il ritardo.

    https://www.youtube.com/watch?v=ZyCrHvs4zfU&translated=1

    Non riusciva a muoversi. Era troppo stupita. Lui, che camminava velocemente e a passo sicuro verso di lei, con gli occhiali che gli nascondevano i bellissimi occhi e i capelli al vento… era un sogno? Se così fosse stato non avrebbe voluto svegliarsi. Si stava avvicinando sempre di più. Le sembrava un angelo.
    “Blair, ciao! Scusa il ritardo ma ho fatto fatica a trovare parcheggio! Va tutto bene?” la ragazza si impose di togliersi la faccia e il tono da pesce lesso. “Sì, non preoccuparti. Ma come mai sei venuto tu? Non che mi dispiaccia, ma credevo che venissero i gemelli” “Non so, hanno inventato strane scuse, si vede che era troppo faticoso alzarsi dal divano” disse Georg alzando le spalle. “Ah, ok” ma Blair sapeva bene che i gemelli tramavano qualcosa. Aveva una mezza idea di tagliare i capelli a Bill mentre dormiva e castrare Tom, soprattutto dopo aver letto il messaggio di quest’ultimo:

    /Piaciuta la sorpresa XD?/

    “Andiamo prima che cominci a piovere, che ne dici?” le propose Georg e lei annuì. Come diavolo si erano permessi quei due? Tre mesi prima l’avevano sfottuta per la sua cotta per Georg e ora lo mandavano a prenderla alla stazione sperando che succedesse qualcosa?! Certo anche lei ci sperava, ma i gemelli non dovevano intromettersi. Cominciava a temere che Ali avesse ragione, perché se li conosceva abbastanza bene quello era solo il primo passo che potevano fare.
    “Allora cosa mi racconti?” le chiese Georg rompendo il silenzio. “Niente di che, è tutto come al solito, scuola, casa, fuori con gli amici fino a tardi.” Rispose lei un po’ imbarazzata. “Bill ci ha detto che sei rappresentante di classe” come gli era venuto in mente?! Ora avrebbe pensato che era una secchiona! “Sì, non è poi così male, per tenere buona la mia classe devo urlare ancora più di loro. Se sei un po’ chiuso prima o poi ti aiuta a sviluppare il carattere.” Ed era vero. Le assemblee di classe si svolgevano in modo leggermente più civile da quando lei e Ali erano stati eletti. A pensare ad Ali le venne male. Avrebbe voluto scusarsi, ma sapeva che era meglio lasciare che gli passasse. “Va tutto bene?” le chiese Georg. “Insomma. A dire la verità ho litigato con Ali tre ore fa. Non so cosa gli è preso, non voleva che venissi perché pensava che Bill e Tom mi avevano invitata per prendermi un po’ in giro. E ne sono ancora convinta da una parte, solo che mi chiedo se invece siano cambiati.” Confessò un po’ in imbarazzo. “Ti dirò una cosa, ci siamo stupiti tutti. Quando David gli ha chiesto se volevano farti qualche scherzo o roba simile Tom ha risposto che il tuo schiaffo lo ha svegliato” le disse lui. Blair sentì un moto d’orgoglio dentro di sé, ma non ci pensò più tanto perché arrivarono a casa.
    Tom li aspettava appoggiato alla porta, con un sorrisino soddisfatto. “Ciao sorellina!” disse abbracciandola. In quel momento Blair decise di non stupirsi se Tom l’abbracciava. Voleva provare a prendere quell’invito come un tentativo di andare d’accordo, magari era davvero così, quindi ricambiò l’abbraccio e gli sorrise. “Guarda che siamo solo all’inizio piccola” le mormorò lui. Blair lo fulminò e andò ad abbracciare Bill: “Occhio che ho appena rifatto lo smalto” l’avvertì dandole un bacio in fronte. “Ragazzi, la pizza è pronta venite?” li chiamò Gustav dalla cucina. “Dai Blair, abbiamo preso la tua preferita, wurstel e philadelphia se non ricordo male” le disse sorridendo e lei annuì. A tavola era già tutto pronto, lei si sedette in mezzo tra Bill e Gustav, ma davanti aveva Georg e Tom davanti a Bill. Avrebbe voluto sprofondare. Di sicuro avrebbe fatto la faccia da ebete e le sarebbe caduta addosso la pizza mentre lo guardava sognante.

    Georg stava fissando la mano di Blair, non se la sentiva di guardarla in faccia. Aveva notato un po’ di cambiamenti nella ragazza, sia fisici, era tornata al suo colore naturale di capelli, ma anche nel carattere. Certo, quando parlava con lui era sempre un po’ in imbarazzo, ma sembrava che fosse spuntato fuori un altro lato del suo carattere, più forte rispetto a quello che aveva precedentemente visto e la cosa cominciava a piacergli. Non che prima fosse diverso, ma la vedeva solo come la sorellina di Bill e Tom. Forse ora se ci avesse provato non sarebbe stato tanto male.

    Bill e Tom continuavano a guardare Blair e Georg, poi si scambiavano occhiate soddisfatte. Durante la cena Blair chiacchierò soprattutto con lui, stranamente senza imbarazzo. Il loro piano stava funzionando.
    Dopo la cena si spostarono in salotto a guardare un film e fu Blair a decidere quale. In tv davano “Il matrimonio del mio migliore amico” uno dei suoi film preferiti e guardarono quello. “L’avremo visto 300 volte, è sempre lo stesso Blair!” si lamentò però Tom. “Ma è sempre bello da vedere! Dai zitto che c’è la scena più divertente!”

    https://www.youtube.com/watch?v=oh1OHdXylV0&translated=1

    Subito dopo il film ne davano un altro che a Blair piaceva molto, “L’attimo fuggente”, ma i gemelli e Gustav erano stanchi e decisero di andare a letto. “Georg, tu resta pure a farle compagnia, ma sorellina ti avverto, se inizia a russare scappa. E domani mattina ci alziamo presto e andiamo tutti insieme a fare shopping, buona notte” disse Bill schivando un cuscino che Georg gli aveva lanciato. Ora sì che la cosa si faceva imbarazzante. Loro due, con solo la luce dell’abat-jour seduti vicini sul divano a guardare un film. Atmosfera perfetta, se si fossero messi in mente di fare qualcosa.
    “Bello il film di prima. Tu cosa faresti se si sposasse il tuo migliore amico?” le chiese lui. “Beh, cercherei di assicurarmi che lei sia quella giusta. Ali è l’ultima persona sulla faccia della terra che vorrei veder soffrire. Tu cosa faresti?” “La stessa cosa. Gli amici sono ciò di quanto più prezioso ci sia al mondo”. “E noi siamo amici?” Blair avrebbe voluto ritirare subito quella domanda, suonava troppo provocatoria. “Se vuoi si può fare di più” Georg si diede dell’idiota dieci volte per essere saltato fuori con quella frase. Tanto valeva dirle mettiamoci insieme ed erano a posto. ci fu qualche minuto di silenzio, poi entrambi alzarono lo sguardo. Georg le portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e si avvicinò a lei.

    Si avvicinava sempre di più e il cuore di Blair cominciò ad accelerare di brutto. Ora i loro nasi si toccavano e qualche secondo dopo anche le loro labbra si toccarono dolcemente.

    In quel preciso istante il cuore di Blair saltò un battito.
    In quel preciso istante a Georg successe la stessa cosa.
    In quel preciso istante, due ragazzi seduti sulle scale esultarono silenziosamente.
    In quel preciso istante, una persona lontana da loro si svegliò di soprassalto. Sperava che fosse solo un sogno, ma una vocina gli stava dicendo che quella era la schifosa verità.



    Allora signore, la Isy ha finito anche questo. magari le parole della prima canzone non sono adatte per quel momento, ma io ho voluto pensarla come se si sentisse solo la base senza le parole.
    in quanto alla seconda.... il film l'ho rivisto pochi giorni fa, e non mi stanco mai di rivedere quella scena.
    Spero che sia di vostro gradimento, e grazie di leggere la mia storia.
    *abbraccia tutte le sue lettrici*
     
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  5. xXxSarettaTomxXx
     
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    Bellissimo capitolo!
    Bravissima Isy ^^
    Complimenti. Continua presto, baci.
     
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  6. kleine_engel
     
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    ma che cariniiiii georg e blair!!!*-*
    davvero un bel capitolo Isy...posta presto
     
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  7. agatareale91
     
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    Bellissimo anche questo capitolo, che carina Blair e anche Georg bella anche l'idea di Bill e Tom continua presto mi raccomando
     
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  8. ~•JuSt•Me•[Th]~•
     
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    noooooooooo..voglio sapere cosa succedeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
    ehm..scusami..sono una nuova lettrice, questa ff è davvero molto bella..
    non vedo l'ora di leggere il continuo e vedere cosa succederà..

    quindi..posta prestooooooo!!
    ciauuuuu^^
     
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  9. Isy88
     
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    grazie a tutte, mi metto all'opera al pù presto, baci
     
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  10. tokiettamarty...
     
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    ciao!!!sono 1 nuova lettrice...
    stupenda voglio assolutamente sapere cosa succederà... sono troppo curiosaaaaaa...
    continua prestissimoooooo...


    p.s.dimenticavo piacere martina...
     
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  11. Isy88
     
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    ciao martina piacere sono isotta, grazie sono contenta che la storia ti piaccia, il seguito l'ho iniziato adesso, spero di postare entro mercoledì o giovedì
     
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  12. tokiettamarty...
     
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    posti vero??? :nghè: :nghè: :nghè: ti prego mi manca troppoooooooooooooo...
     
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  13. Isy88
     
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    Capitolo 7

    Quando le loro labbra si staccarono Blair rimase senza parole, completamente svuotata. Quanti anni erano che desiderava questo momento, 2-3 anni? E ora che era successo non sapeva cosa dire o fare. Georg si stava chiedendo perché non rispondeva. “Ti ha dato fastidio?” provò a chiederle. “No, è solo che non me l’aspettavo. Ma non mi ha dato fastidio, tranquillo” rispose Blair riprendendosi. Georg sorrise: “Quindi posso rifarlo?” lei annuì e si scambiarono altri baci. Ma Blair non era al settimo cielo. C’era qualcosa che la turbava e sapeva benissimo cos’era. “Georg, scusa ma sono un po’ stanca, vorrei andare a dormire” gli disse. “Ok, buona notte allora”. Blair gli diede la buona notte e salì nella sua stanza, con il cellulare in mano.

    Dopo che si era svegliato Ali non aveva più chiuso occhio. Aveva sognato Blair e Georg che si baciavano, la cosa più brutta che gli potesse capitare. No forse poteva andare peggio. Ma era colpa sua, Lucas gliel’aveva detto che doveva svegliarsi. E come avrebbe potuto fare con Blair che sbavava davanti alle sue foto ed ogni benedetta volta che lo vedeva in tv? Guardò l’ora sul telefono, erano le 01.30 e gli venne da ridere. Blair spesso lo chiamava a quell’ora, anche solo per raccontargli una cazzata. Ora che avevano litigato avrebbe dato qualsiasi cosa per sentire la sua voce, anche se volesse solo dirgli che era un coglione. Forse la sua amica gli aveva letto nel pensiero, il suo telefono prese a squillare. Cosa fare, rispondere? Non sapeva se avrebbe retto al sentirsi dire che aveva baciato Georg. Ma se non era vero e fosse stato solo un suo sogno?
    “Ciao Blair” rispose. “Ciao, stavi dormendo?” chiese lei e Ali rise al sentire la domanda che gli faceva ogni volta. “No, guardavo un po’ di tv” “Ali, a quest’ora ci sono solo film porno e telegiornali e non credo che la seconda opzione ti interessi” gli fece notare con una nota di rimprovero, ma divertita. “Blair, migliaia di persone guardano i film porno, non mi bloccano la crescita. Piuttosto, cosa succede? Hai sognato ancora di tirare sotto un gattino mentre guidavi?” Blair rise: “Spiritoso, no non ho tirato sotto nessuno, volevo solo sapere se eri ancora arrabbiato” “No, non preoccuparti. Anzi, dovresti esserlo tu visto il modo in cui ti ho trattata, scusami tanto” “Ma cosa dici?! Capita a tutti di avere le balle girate e poi ti stavi preoccupando per me, come potrei arrabbiarmi?” Ali sorrise: “Allora è andato tutto bene?” “Per ora sì, è successa una cosa che non mi sarei mai aspettata grazie alla cospirazione dei gemelli” “Sarebbe a dire?” “Io e Georg ci siamo baciati” rispose Blair tutto d’un fiato. Ali avrebbe voluto rompere tutto ciò che gli capitava sotto tiro. Uscire per strada, sfogare la sua disperazione. Non gli interessava se era stato solo un bacio, se la cosa sarebbe morta lì. Lui voleva Blair, più di ogni altra cosa al mondo.

    “Ali ci sei ancora?” chiese Blair dato che non otteneva risposta. “S-sì, ci sono. Wow, vi siete baciati. Sei contenta?” “Solo se tu mi dici che sei contento per me” “Blair che discorsi sono? Non dovresti pensare certe cose. La tua gioia non può dipendere da me” “Ecco, io pensavo che in quanto mio migliore amico saresti stato un po’, non so, geloso dei ragazzi che mi si avvicinavano” Un po’ geloso? Solo un po’? “Blair, io mi preoccuperò sempre per te. Ti ho detto che ogni ragazzo con cui starai dovrà renderti felice e che se così non sarà ne prenderà tante. Io sono vicino a te sempre, pronto ad agire se le cose dovessero mettersi male.” “Tu non sei il mio migliore amico, sei il mio angelo custode. Scriverò una canzone su di te, è un po’ il mio modo per ringraziarti” Lui rise: “Non ce n’è bisogno, per te farei qualsiasi cosa. Ah, prima che mi dimentichi, mio zio ha detto che lunedì comincerete a vedere le canzoni che hai scritto e magari a comporne altre. Il tuo sogno sta per diventare realtà.” “Solo se tu mi sarai vicino” “Sbaglio o ti ho appena detto che non ti abbandonerò mai?” “Hai ragione” “Anche se ora mi tocca farlo perché sto cascando dal sonno. Buona notte stellina” “Buona notte mio angelo, ti voglio un mondo di bene” entrambi chiusero la telefonata e andarono a dormire: Blair aveva la sensazione che finalmente la sua vita stesse prendendo la giusta piega. Ali aveva una voglia incondizionata di piangere.

    Il mattino dopo fu Bill ad andarla a svegliare, dicendole che era tardi e che avrebbero fatto colazione al bar. Blair andò in bagno e si vestì in fretta, indossando solo una felpa e un paio di pantaloni della tuta. “Sister, buongiorno! Dormito bene?” le chiese Tom con uno sguardo eloquente. “Sì, molto bene? Tu hai dormito o ti sei fatto gli affari di qualcun altro?” rimandò lei, che aveva notato che lui e Bill li avevano spiati dalle scale. Tom aspettò che gli altri fossero scesi e le sorrise: “Allora, prossima mossa matrimonio?” Blair alzò gli occhi al cielo. “Era solo un bacio. Per quanto ne so la questione potrebbe essere morta lì e comunque vorrei che fossero affari miei se non ti dispiace” Tom sembrò rimanerci male: “Scusa, volevamo solo aiutarti”. “Ma lo so, è solo che sono cose a cui devo pensare io. Ora andiamo che sto morendo di fame?” Tom annuì e scesero anche loro le scale.

    Fecero colazione in un bar del centro commerciale e Blair aveva talmente fame che mangiò due brioches al cioccolato. Lei e Georg si erano solo salutati appena si erano visti e non osavano parlare del bacio, specie davanti agli altri. Ma Blair ci stava ancora pensando ed era quasi sicura che Georg stesse facendo lo stesso, anzi lo sperava, perché quella notte aveva avuto modo di riflettere sulla situazione e non si prospettava per niente tranquilla. Intanto si chiedeva se dopo quel bacio ci fosse stato un seguito oppure no. E se ci fosse stato quali sarebbero state le conseguenze? Se tutto fosse andato bene, di lì a poco sarebbe diventata una cantante, di cui nessuno sapeva l’identità ma solo il soprannome, che tra l’altro non aveva ancora scelto. Come avrebbe potuto nascondere a Georg tutto questo? E se poi fosse venuto a saperlo? E se si stesse facendo solo un mare di pensieri per nulla? Infondo poteva anche non succedere niente. Ma che fosse successo o no al momento passava in secondo piano, perché comunque non sapeva cosa cavolo fare. “Blair, andiamo?” si accorse che tutti e quattro la fissavano e magari si chiedevano anche cosa avesse.

    Georg non smise di fissarla nemmeno dopo che erano usciti dal bar. Ora che l’aveva baciata Blair si aspettava qualcos’altro, o quantomeno un qualche seguito. Ma non sapeva nemmeno lui cosa sarebbe successo dopo. Sarebbe riuscito a stare con Blair? O ci sarebbero state troppe interferenze? E Blair voleva stare con lui o alla fine avrebbe capito che era solo una cotta perché lui era famoso? Non pensava che fosse così, ma una piccola probabilità c’era, e andava considerata. “Amico, hai la mia benedizione se vuoi farti mia sorella” gli bisbigliò Tom. “Sai dove te la puoi ficcare la tua benedizione? Il vostro piano non era poi tanto brillante, me la sarei fatta lo stesso” borbottò Georg. “Ti piace tanto?” “Sì, ma ho paura di non piacerle” “Come potresti non piacerle? Sei Georg Listing, sai a quante ragazze piaci?” “Questo è il punto” Tom sospirò e rise: “Senti, mia sorella non è quel tipo di ragazza. Tu provaci e se un giorno non starete più insieme allora non eravate fatti l’uno per l’altra. Ma finché stai qui a pensarci non risolvi niente.”
    Le parole di Tom gli erano state d’aiuto. Aveva appena finito di prepararsi per la serata in discoteca e decise di andare a parlare con Blair. “Ciao! Che dici, sono perfetti come i tuoi?” scherzò lei quando lo vide sulla porta. Georg notò subito che l’imbarazzo nella sua voce si era attenuato. “Direi anche meglio. Sei pronta?” Lei annuì. “Beh, gli altri aspetteranno perché noi dobbiamo parlare” “Riguardo a ieri sera?” Georg annuì: “sicuramente ti aspetterai un seguito, ma bisogna valutare la situazione prima di agire”. Quello che disse la fece irritare. “Davvero credi che sia così stupida da pensare che ora noi stiamo insieme?” “Blair cosa dovevo pensare? Ti piaccio da quando mi conosci” “Ma bene e adesso mi verrai a dire che sono interessata a te solo perché sei il bassista dei Tokio Hotel vero? Beh lasciatelo dire, sei proprio un cretino, credevo che avessi un po’ più di cervello e di stima per me, ma era chiaro che mi sbagliavo” senza degnarlo di uno sguardo scese le scale dove gli altri li stavano aspettando.

    La serata non era stata tra le migliori della sua vita. Era rimasta seduta sul divanetto a bersi quattro o cinque cocktail, poi capì che aveva bevuto abbastanza. Georg invece era andato a divertirsi e a ballare con qualche ragazza, ma continuava a pensare all’errore che aveva fatto. Quando tornarono a casa ognuno andò nella propria stanza, ma Georg uscì poco dopo per andare da Blair.
    “Non si usa bussare?” chiese fredda quando lo vide entrare. “Blair, mi dispiace di aver detto quelle cose. Ho sbagliato a pensarle, ma come tutti gli idioti lo capisco solo troppo tardi. Quello che ti voglio chiedere è se saresti pronta ad avere una storia con me. Questo comporterebbe vederci pochissimo se non mai e se si venisse a sapere saresti assediata da fan capaci anche di minacce serie. Saresti disposta ad affrontare questo?” Blair si alzò in fretta dal letto e lo abbracciò forte, baciandolo. Georg la strinse a sé e le accarezzò i capelli, facendola stendere ancora sul letto e continuando a baciarla. “Direi che era un sì” entrambi risero e continuarono a baciarsi. In quel momento passò lì davanti Bill per andare in bagno e si fermò a contemplare la scena, un po’ irritato: ok che avevano pianificato di unirli, ma non era un po’ presto per farsi la sua sorellina? “Georg, togliti da sopra di lei, Tom non intendeva farsela in quel senso, è ancora una bambina!” entrambi si voltarono verso di lui, Georg visibilmente irritato e Blair che stava per scoppiare a ridere. “Non ti preoccupare fratellone, non farò niente” disse alzandosi e abbracciandolo. Lui le baciò i capelli, lanciò uno sguardo minaccioso a Georg e se ne andò. “Ma ha bevuto troppo?” “No, si preoccupa solo per me. Ora sarà meglio dormire, perché sono le quattro e dopo pranzo prendo il treno.” “Ma è già finito sto week-end?!” protestò Georg. “Puoi venire a trovarmi se ti va e io posso tornare.” Lui la raggiunse sulla porta e le diede un altro bacio: “Non vedo l’ora. Buona notte.”

    La mattina dopo erano quasi le undici quando squillò il telefono. “Pronto?” rispose con voce assonnata. “Ciao Blair sono Will. Volevo solo dirti che domani pomeriggio si comincia a lavorare sul serio” “Bene non vedo l’ora. Ma non ho scritto altre canzoni e nemmeno scelto il nome.” “Non ti preoccupare, ci pensiamo da domani. Ciao!”
    Blair scese a pranzo e trovò solo Gustav e Georg. Si sedette accanto a lui e gli diede un bacio sulla guancia, appoggiandosi alla sua spalla e chiudendo gli occhi.
    Dopo la colazione salì a sistemare lo zaino. Georg l’aveva seguita e la osservava seduto sul letto. “I tuoi fratelli non sono così ordinati. Magari lo fossero” osservò e lei rise; si sedette accanto a lui e lo baciò ancora: “Mi accompagni tu alla stazione o questa volta si degnano di venire?” “No, veniamo tutti e quattro. Ma adesso non pensarci” Georg le passò un braccio attorno alla vita e la fece stendere sotto di lui. I baci cominciavano a farsi più insistenti e ben presto scesero un po’ più giù delle labbra. Blair si rilassò all’inizio, ma quando la mano di lui le alzò la maglietta un moto di paura l’assalì. “Georg, no; non sono pronta” rispose un po’ in imbarazzo e anche seccata. Cosa gli saltava in mente, stavano insieme da un giorno! Certo, pensava spesso al sesso, che volete essere parente di Tom Kaulitz ti condiziona, ma non così presto. “Scusami, hai ragione. Non so cosa mi è preso. Anzi no lo so, sei troppo bella” Blair sorrise: “Ok, ti perdono. Ora mi sa che ci tocca andare”. Entrambi raggiunsero gli altri e con la macchina di Tom si recarono alla stazione. “Allora sorellina, torna pure a trovarci quando vuoi, fai la brava a casa e non tenerci impegnato l’Hobbit al telefono per ore perchè deve lavorare, ti sembra tutto chiaro?” le disse Tom abbracciandola. “Ma vai a cagare Tom! Bill vieni qui, tu sei il mio fratello preferito” Bill rise: “Piccola, sono contento che ora lo pensi: basta con le litigate da bambini, siamo persone adulte, per quanto strano possa sembrare nel caso di Tom. Ci vediamo presto.” Blair abbracciò Gustav: “TI prego, sei l’unico normale qui, tieni d’occhio questi tre” lui annuì sorridendo. Infine fu il turno di Georg. Non si baciarono, David gliel’aveva proibito in mezzo alla gente almeno per il momento, ma lui l’abbracciò forte e le accarezzò i capelli, promettendole che l’avrebbe chiamata quella sera stessa.

    “Ciao migliore amica!” la salutò Ali, con un sorriso quasi forzato che finse di non vedere, appena scese dal treno. Si lasciò cullare da lui, sentendo il suo profumo: quanto gli era mancato? In quel momento smise quasi di pensare a Georg. L’unica cosa che voleva fare era sedersi sul divano assieme a lui a guardare vecchi film e mangiare schifezze come ogni domenica sera. “Ti ha chiamato mio zio stamattina?” chiese Ali con la bocca piena di pizza. “Sì e stavo ancora dormendo… da domani si fa sul serio” “Già. Senti non so se hai pensato al tuo nome, ma io un’idea ce l’avrei” “Sarebbe?” “Beh, è scontato, me l’hai detto tu stessa quando mi hai parlato del sogno” Schatz?! Era vero, come aveva fatto a non pensarci prima? Il nome le si addiceva, sua madre la chiamava sempre così e Ali la considerava il suo tesoro da quando si erano conosciuti. “E Schatz sia allora”.






    marti!!!! cavolo che colpo che ho preso, non trovavo più la storia...

    no stella, ti prego non piangere *abbraccia la marti e porge fiorellini
    ecco il nuovo chappy!

    problemi:
    1) secondo voi cosa devo fare con le canzoni? perchè non sono sicura che in inglese rendano del tutto il messaggio che voglio dare... quindi pensavo di scriverle in italiano, che mi dite? accetto anche altre idee, ovvio

    2) parto venerdì 31 per Berlino e non sono sicura di riuscire a postare... ma farò tutto il possibile!!
     
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  14. xXxSarettaTomxXx
     
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    Tesshòòòòòòòòò
    Bellissimo anche questo capitolooo!!
    Allooooora, io non ho problemi per le canzoni in inglese, però se le vuoi tradurre per qualcun altro che magari fa un pò più di fatica, non faresti una cosa sbagliata ^^ era per non toglierti altro tempo.
    Seconda cosa: davvero vai a Berlino? :D
    Beata teeee... anche io poi parto una settimana ma magaaaaari andassi a Berlino xD
    Fai buon viaggio ^^
    BaciOtti <3
     
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  15. kleine_engel
     
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    CITAZIONE (°Saretta.. @ 21/7/2009, 00:47)
    Tesshòòòòòòòòò
    Bellissimo anche questo capitolooo!!
    Allooooora, io non ho problemi per le canzoni in inglese, però se le vuoi tradurre per qualcun altro che magari fa un pò più di fatica, non faresti una cosa sbagliata ^^ era per non toglierti altro tempo.
    Seconda cosa: davvero vai a Berlino? :D
    Beata teeee... anche io poi parto una settimana ma magaaaaari andassi a Berlino xD
    Fai buon viaggio ^^
    BaciOtti <3

    io faccio parte del qualcuno che ha difficoltà!!!
    cooomunque bellissimo capitolo Isy :behappy:
    posta appena puoi
     
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163 replies since 26/4/2009, 20:37   1949 views
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