Promise me to think of us

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  1. *Stern!*
     
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    Salve a tutteeee!
    ecco un nuovo capitolo,
    buona lettura!
    *Stern!*

    CAPITOLO 3
    ASHLEI WITTER



    Sento dei passi scendere le scale.
    Poi un ruzzolone.
    Una serie di imprecazioni.
    E poi vedo comparire Heidi che si massaggia la testa e mi dice sbadigliando:
    -‘giorno-
    scoppio a ridere involontariamente.
    È troppo buffa quando si sveglia la mattina:
    capelli sparati in aria, occhi per metà chiusi e un piagiamino corto con degli orsacchiotti disegnati.
    -Buongiorno! Ben svegliata!- dico io con la mia solita aria da perfettina, già sveglia ormai da tre ore.
    -Grazie! Scusa ma che ore sono?- dice lei grattandosi la testa in coma.
    -Le dieci cara! E io sono in piedi da circa tre ore a lavorare per il progetto- dico a chiare lettere, girando un foglio tra le mani mentre tengo una matita nell’altra.
    -Tu stai male- riesce a dire lei per poi dirigersi verso il frigo a prendere del latte.
    -Caffè?- propongo io mostrandole una tazza tra le mie scartoffie.
    -No grazie, sai com’è, non vorrei diventare come te!- ride e poi si versa il latte in una tazza sedendosi a tavola accanto a me.
    -Spiritosa!- rido falsamente- sai che le ore mattutine sono le più produttive a livello di studio? È per questo che mi sono alzata presto, così l’aria fresca mi concilia le idee!- sono così emozionata mentre apro un’enciclopedia e inizio a sfogliarla.
    -Mah…siamo appena arrivate in una nuova città, abbiamo tutto da scoprire e tu?...ti metti a studiare di prima mattina invece di uscire a fare shopping o di farti un bagno in piscina!-
    -Ma per quello ci sarà tempo! Per ora voglio concentrare le mie energie su questo lavoro, Heidi! Ma ti prometto che stasera usciremo e faremo qualcosa!-
    -Lo spero…-mugugna lei bevendo un sorso dalla sua tazza.
    -Ora scusami ma devo andare un attimo in biblioteca…- dico prendendo tutti i libri e le carte sparse per il tavolo e mettendole in una borsa enorme-…ho delle ricerche da fare, ma starò via solo un paio d’ore! Scusami…ma sai, è urgente!- dico mettendomi la borsa a tracolla, inforcando gli occhiali da sole e chiamando un taxi.
    -Oh si certo, urgente…- mi fa eco Heidi-…ci vediamo dopo, vedi di tornare presto che non mi va di stare sola!-

    Esco sbattendo la porta e percorrendo il vialetto in attesa che arrivi il taxi.
    Fa caldissimo e mi sembra che sto per squagliarmi da un momento all’altro.
    Indosso dei pantaloncini corti beige, un paio di sandali a zeppa neri e un top nero legato dietro il collo.
    Ho i capelli raccolti e gli occhiali da sole scuri, mentre porto una borsa enorme di colore neutro con tutte le mie scartoffie dentro.
    Non vedo l’ora di trovare altro materiale per il progetto.
    Arriva il taxi finalmente.
    Salgo dentro e saluto gentilmente il guidatore: un signore sulla sessantina, dal viso paffuto e simpatico e gli dico:
    -La biblioteca in centro per cortesia-
    Lui annuisce e in un batter d’occhio arriviamo.
    Lo pago, lasciandogli la mancia e respiro a fondo quella calura impressionante che avvolge la città.
    Fa davvero caldissimo.
    Mi tiro su gli occhiali e osservo il tran tran che c’è per le vie della città. Poi alzo lo sguardo e leggo una scritta che recita “KOMMUNAL BIBLIOTHEK”.
    Sorrido soddisfatta ed entro.
    È enorme, niente a che vedere con quella del mio paesino.
    Saluto la donna che si trova dietro la scrivania all’ingresso e poi mi inoltro all’interno dei corridoi osservando gli scaffali.
    Finalmente trovo la voce che mi interessa.
    “TEXT VON SPRACHE” (“TESTI DI LINGUA”)
    Inizio a consultare i più interessanti, così ne prendo alcuni e mi vado ad accomodare.
    Mi siedo e riprendo a leggere, trascrivere e comporre grafici e schemi.
    Finché sento una voce maschile imprecare ad alto volume.
    Probabilmente un cafone che non sa che qui ci si sta in silenzio.
    Non mi giro e continuo il mio lavoro.
    Poi sento un intimazione di fare silenzio da parte dei presenti e altre imprecazioni dette più a bassa voce, molto probabilmente dalla stessa persona.
    Poi sento dei passi strascinati.
    Che mancanza di rispetto nei confronti dei presenti!
    Scuoto la testa e continuo a leggere.
    Sento un rumore di una sedia vicino a me e vedo un…un essere enorme, altissimo che si siede al posto di fronte al mio.
    Lo scruto di sottecchi per un attimo: noto che ha dei vestiti (se così si possono chiamare) enormi, da repper forse, che comunque non sono assolutamente adatti al luogo.
    I suoi capelli sono dei rasta lunghissimi e biondi, su cui porta una cuffietta e un cappello.
    Immagino che starà morendo di caldo, come minimo.
    Io sto sudando già così!
    Porta degli occhiali da sole enormi che gli coprono tutto il viso.
    Non ha avuto nemmeno la delicatezza di toglierseli.
    È così….buffo e bizzarro!
    Io non alzo la testa dai miei fogli ma ho come l’impressione che mi stia fissando.
    Ha le mani incrociate e sta seduto qui di fronte.
    Non legge, non scrive non fa niente, sta solo seduto a guardarmi…credo.
    Sono curiosa, alzo lo sguardo leggermente per vedere cosa fa e noto che mi sta veramente guardando.
    Quando io alzo gli occhi verso di lui lo vedo che si lecca il piercing che porta al labbro e fa una faccia…maliziosa?! Era una faccia maliziosa quella?!
    Oddio, questo è un pedofilo!!
    Mi sistemo nervosamente sulla sedia.
    Non nascondo un po’ d’imbarazzo.
    E forse anche un po’ di paura.
    Non si muove di una virgola: ma che cazzo fa??
    Mi guarda e basta?? Che ci è venuto a fare in biblioteca se non si prende niente da leggere?
    Certo che la gente di questo posto è strana.
    Parecchio strana.
    Sto facendo un grafico sulle origini celtiche della lingua tedesca quando lo sento sussurrare qualcosa.
    Ho capito bene??
    Mi ha detto “Ehi bambola”??!?!
    Mi imbarazzo ancora di più, lo guardo e dico incerta:
    -Prego?!-
    lui ride, ride e fa una faccia strana leccandosi ancora quel dannato piercing.
    Ora ha esagerato.
    Mi è scoppiato a ridere in faccia!
    No, no, io me ne vado, questo qui è pericoloso!
    Ho paura, si ho paura, e quindi me ne vado.
    Ci tornerò con più calma qui e magari in compagnia di Heidi!
    Mi alzo e scappo via mentre lo sento urlare ancora “ehi!”
    Non mi giro e esco come una furia destando l’attenzione dei presenti.
    Prendo il primo taxi e torno a casa.
    Devo assolutamente dirlo ad Heidi.


    HEIDI SMITH



    La mia amica se ne va e mi lascia con un palmo di naso.
    Ora capisco come fa ad avere voti così alti a scuola e ed essere la cocca dei prof.
    È una secchiona senza speranza.
    Chi, in vacanza, penserebbe allo studio?
    Chi si alzerebbe alle sette per studiare perché…l’aria mattutina concilia le idee??
    Chi rifiuterebbe del sano shopping o un bel bagno in piscina per andare…in biblioteca??
    Ashlei e solo Ashlei!
    Intanto io sono sola a casa e devo pur trovare qualcosa da fare.
    Finisco di bere la mia tazza di latte con i cereali.
    Poi mi alzo, guardo fuori dalla finestra e sorrido.
    -Un bel bagno in piscina! Ecco che ci vuole!-
    corro di sopra e mi infilo il primo costume che mi capita in mano.
    Un bikini bianco a fiori fuxia, formato da slip e da reggiseno allacciato dietro il collo.
    Mi chiudo la porta alle spalle ed esco in giardino.
    Fa così caldo che un bagno in piscina è esattamente quello che ci vuole.
    Peccato che sia da sola però, con Ashlei sarebbe stato di certo più divertente.
    Vabbè, vorrà dire che ne faremo uno insieme stasera.
    Io intanto mi avvicino al bordo della piscina.
    L’acqua è chiara e cristallina.
    Ci sono un sacco di vasche enormi, circolari, con giochi e spruzzi d’acqua che rendono l’ambiente freschissimo.
    Mi guardo intorno, ammiro il paesaggio e poi lanciando un urlo mi butto in acqua a pesce.
    Sento l’acqua scorrermi attorno, il sole oltrepassare la superficie e colpirmi la pelle.
    Sento il fresco invadermi i pori della pelle.
    Finalmente torno a galla.
    Tiro un enorme respiro, rido ancora e poi mi tiro indietro i capelli biondi grondanti d’acqua.
    Sto per andare di nuovo sott’acqua quando sento uno strano rumore.
    Un rumore tipo un tonfo.
    Un rumore di foglie.
    Proviene dalla folta siepe che fa da confine alla nostra villetta.
    Guardo un attimo ma non noto niente di strano.
    Così sorrido e torno di nuovo sott’acqua a nuotare come una sirena.
    Riemergo e poi vado giù e poi riemergo e poi torno di nuovo giù.
    Godo tantissimo in quella frescura.
    Torno a galla di nuovo quando qualcosa desta la mia attenzione.
    Dalla siepe, nello stesso punto da cui è proveniva il rumore poco fa noto qualcosa di strano.
    Una specie di…un cannocchiale con due mani che lo reggono???!
    OH MEINE GOTT!
    Sul mio viso si dipinge la paura.
    Riemergo ancora per vedere bene e quando sono certa di quello che ho visto tiro un urlo.
    Un urlo fortissimo che probabilmente sarà stato sentito pure in Cina.
    -AHAHAHAHAH!-
    Esco in fretta dall’acqua e inizio ad urlare:
    -AIUTOOO!! UN MANIACO! C’è UN MANIACO QUI!-
    Vedo il cannocchiale scomparire e dei passi correre via dietro la siepe.
    Sono terrorizzata, tremo tutta.
    Entro di fretta in casa.
    Chiudo a chiave la porta.
    Chiudo tutte le finestre e abbasso le tapparelle.
    Mi infilo un accappatoio e mi rannicchio sul mio letto spaventata.
    Prendo il cellulare e invio un messaggio ad Ashlei.
    Forse è il caso che lei torni a casa.

    AIUTO. C’è un maniaco qui. Torna in fretta. Ho paura.
    Heidi.



    ASHLEI WITTER



    Sono davanti la porta di casa e mi meraviglio che ci siano tutte le tapparelle abbassate.
    Forse Heidi sarà uscita a fare shopping.
    Sto per aprire la porta quando sento il cellulare vibrarmi nella borsa.
    Leggo il messaggio e sbianco.
    Mi guardo intorno.
    Questa situazione inizia a fare paura anche a me.
    Prendo in fretta le chiavi dalla mia borsa, apro e in fretta richiudo la porta alle mie spalle.
    -HEIDI DOVE SEI?? SONO ASHLEI- urlo salendo le scale.
    -SONO IN CAMERA- sento rispondermi.
    Apro la porta della sua camera e la vedo con l’accappatoio rannicchiata sul letto, molto spaventata.
    -Heidi ti ha violentata???- mi avvicino a lei e la abbraccio.
    -No! No tranquilla è solo che ora ho paura!-
    -Dimmi che è successo di preciso- mi siedo accanto a lei dopo aver posato la borsa.
    -Stavo facendo un bagno in piscina, quando ho sentito un rumore provenire dalla siepe, ma non ho notato nulla di strano: ho pensato che fosse un animale…poi quando sono riemersa dall’acqua ho notato un cannocchiale con due mani che lo reggevano, che sbucava dalla siepe…mi sono spaventata ho iniziato ad urlare e sono rientrata in casa chiudendo tutte le finestre Ash-
    annuisco, le stringo la mano e poi dico:
    -Anche a me è successa una cosa alquanto strana infatti sono tornata prima del previsto-
    -Cosa?- mi chiede lei leggermente impaurita.
    Ero seduta in biblioteca a leggere quando è arrivato un tizio strano…con i rasta, vestiti larghissimi e occhiali da sole enormi….si è seduto di fronte a me e ha iniziato a fissarmi…quando io l’ho guardato lui mi ha sussurrato una cosa tipo “ehi bambola” io sono scappata via….ho pensato che fosse un maniaco e mentre andavo via continuava a chiamarmi- spiego io.
    Lei mi guarda:
    -Ho paura…- mi dice- come faremo a restare chiuse in casa?-
    -Non potremo farlo…dovremo pur uscire e aprire le finestre…prima o poi- spiego io.
    -E se sono qui, più vicini di quanto noi immaginiamo?-
    -Non lo so…- sono un po’ spaventata-…facciamo così- prendo il telefono in mano- noi comportiamoci normalmente, al più piccolo allarme chiamiamo la polizia.-
    lei annuisce.
    -ok? Ora cerchiamo di stare tranquille…magari erano tipi solo un po’ esuberanti…- cerco di tranquillizzarmi.
    -già…allora…aspettiamo un po’ però prima di aprire tutto, ok?- mi propone Heidi.
    -Ok…- rispondo sorridendo e l’abbraccio.

    Aspetto commentiiiiii

    Edited by *Stern!* - 6/7/2010, 15:23
     
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  2. ohsun!
     
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    Cè..Tu posti una nuova storia e io non so niente ? ò.ò
    Mio dio,questa fan fiction è bellissima e poi mi fa ridere XD
    Continua (:
     
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  3. *Stern!*
     
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    CITAZIONE
    ohsun! Inviato il: 3/7/2010, 09:15
    Cè..Tu posti una nuova storia e io non so niente ? ò.ò

    Scusaaa :nghè: ma è stata una cosa improvvisa!
    comunque sono felice che ti piaccia!
    solo che mi sto demoralizzando :ohcielooo!:
    perchè a me questa ff piace da morire, ma non mi commenta nessuno! :._.:
     
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  4. ohsun!
     
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    non ti preoccupare,la maggioranza sta dormendo XD
    commenteranno,stanne certa (:
     
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  5. *Stern!*
     
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    lo spero!
    grazie comunque!
    ps: posso sapere il tuo nome?!
     
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  6. ohsun!
     
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    SPOILER (click to view)
    Mi chiamo Enisa,ma preferisco Eni o Sun (:
     
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  7. *Stern!*
     
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    nome originale! non l'avevo mai sentito, giuro!
    ti chiamerò Sun, comunque!
     
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  8. ohsun!
     
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    : D
    tu sei Ilaria,vero?
     
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  9. *Stern!*
     
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    sisi
    puoi chiamarmi Ila!
     
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  10. ohsun!
     
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    Ok,piacere di conoscerti Ila XD
     
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  11. *Stern!*
     
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    picere mio Sun!! :)
     
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  12. s3xg0tt!n@483
     
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    Quei. Due. Sono. Dei. Maniaci.
    Faranno prendere un infarto prima o poi alle due ragazze. Poverette non sanno che vicini di casa si sono ritrovate XD.
    Ila questo capitolo è stato bellissimo.

    SPOILER (click to view)
    se non sai come chiamarmi, il mio nome è Desy ^^
     
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  13. *Stern!*
     
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    Oddeo Desy!
    sono contentissima che il mio capitolo ti sia piaciuto!
    e comunque, si, decisamente si, Bill e Tom si comportano come dei veri e propri stalker!
     
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  14. *Stern!*
     
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    Salve ragazze!
    ecco qui un nuovo capitolo...molto divertente secondo me!
    mi sono divertita un sacco a scrivere sotto il punto di vista di Tom!
    spero piaccia anche a voi,
    buona lettura!
    *Stern!*

    CAPITOLO 4
    TOM KAULITZ



    SPOILER (click to view)


    -non è possibile, nono, non è possibile!!!- entro in casa sbraitando come un matto e sbattendo la porta alle mie spalle.
    Trovo Bill seduto sul divano con il telecomando in mano che fa zapping.
    La sua faccia è uguale a quella della madonna sconsolata.
    Tiene il capo appoggiato ad una mano.
    Mi guarda mentre entro e continuo a imprecare contro chissà cosa o chissà chi.
    -Com’è andata?- mi chiede senza colore nella voce.
    -Com’è andata…Bill vuoi davvero sapere come è andata???- urlo in preda ad una crisi isterica.
    -Se devi reagire così no- mi dice mantenendo quell’espressione tristissima.
    -Bill- mi sbatto le grandi mani sui fianchi- mi alzo presto, alle 8 precisamente, cosa che di solito accade più o meno con la stessa frequenza con cui si verificano le eclissi, e vado in…biblioteca…- mi fa schifo solo pronunciarla questa parola- luogo che per me non esiste, neppure nel mio ricchissimo vocabolario-
    vedo Bill che alza gli occhi al cielo e fa uno strano gesto con le mani.
    Sono agitato, ansimo, ma nonostante tutto continuo:
    -vado in biblioteca solo per vederla e per avere la possibilità di conoscerla e...il risultato??-
    Bill mi guarda confuso:
    -La conosci??-
    -NO!- urlo io buttandomi a peso morto sul divano- ma sai qual è stata la cosa peggiore?? Quando io ho iniziato a fissarla lei non ha fatto una piega! Bill, di solito le ragazze fanno tutto loro! Basta che io gli faccio un occhiolino e il gioco è fatto! E invece con lei niente…allora ho tirato fuori dal mio ricchissimo vocabolario- altra reazione insolita di bill- una delle mie frasi migliori…-
    -Quale?-
    -“Ehi bambola”…Bill ti rendi conto?? Con questa tutte sono sempre cadute ai miei piedi!-
    -Oh si si-
    -E invece lei no! Lei mi ha detto “prego?” bill io non so nemmeno che significa “prego?”- pronuncio quest’ultima parola in modo schifato.
    Mio fratello scuote la testa.
    -Non ci posso credere che non ci è stata!- sbatto una mano sul mio ginocchio-e poi è pure scappata via, quasi impaurita, mica sono un maniaco bill!!-
    Bill sospira forte e poi dice:
    -Nemmeno il mio piano è andato bene tom, se può consolarti-
    -Che è successo?- chiedo.
    -Mi ha beccato mentre la spiavo dalla siepe mentre faceva il bagno in piscina!-
    Rido animatamente, allora Bill, incavolandosi sul serio, inizia ad urlare:
    -Tom, si è messa paura sul serio, è scappata via urlando “aiuto!! Un maniaco!!”-
    rido ancora e mio fratello mi tira un cuscino.
    -che facciamo ora??- chiedo sbuffando.
    -Non lo so, ora stanno chiuse in casa con tutte le finestre sbarrate…-
    -Queste ci avranno presi davvero per dei maniaci!- esclamo.
    -Si Tom…ora ce le siamo fottute…chi se le scopa più queste…- dico sbattendomi una mano in fronte.
    Bill sospira e cambia canale.


    ASHLEI WITTER




    -OK…- scuoto la testa affermativamente e deglutisco, decisamente poco convinta- allora io vado!- dico sempre meno convinta indicando con l’indice la porta.
    -Si…- dice Heidi, anche lei molto scettica, scuotendo la testa.
    -Ok…- ripeto ancora- sicuro che sia una buona…- mi blocco da sola e poi dico facendomi forza- vado!
    Heidi scoppia a ridere per poi aprire la finestra della cucina.
    Stiamo cercando di tornare a fare le cose di prima, è passato ormai quasi un intero pomeriggio, e d’altronde non siamo venute qui per rinchiuderci in casa.
    Anche se io ho ancora molta paura, devo pur provare ad uscire di nuovo no?
    Heidi sta preparando un dolce al cioccolato e io ho deciso di dedicarmi ad un po’ di sano giardinaggio.
    Mi sono messa un paio di mini shorts in jeans con un top celeste scollato con la schiena scoperta.
    Per evitare di farmi male, ho messo i miei stivali da giardinaggio e poi un bel cappello di paglia pieno di fiori in testa!
    Esco in giardino, tiro un sospiro, mi guardo intorno…non si sa mai!
    Sembra tutto tranquillo, sembra che non ci sia nulla di sospetto in giro.
    E poi, in caso di emergenza, urlo ed Heidi, che ha la finestra aperta apposta, mi sente e chiama la polizia.
    Ha il telefono vicino proprio per facilitare il tutto.
    Tutto calcolato, quindi tranquillità e coraggio.
    Tiro un sospiro e mi avvicino alla prima aiuola.
    -su!- mi dico a mente- non c’è nulla di cui preoccuparsi, c’è Heidi a pochi metri da me, e si sente già il profumino del dolce che sta preparando!-
    mi inginocchio atterra e con le forbici del mestiere mi metto a tagliare via i fiori secchi dal cespuglio.
    -e poi…- do un’altra sforbiciata- sono venuta qui per divertirmi e per godermi la vacanza no?-
    prendo la pala e inizio a smuovere la terra facendo un verso strano ogni volta che vedo un verme.
    -devo stare tranquilla, tutto sotto controllo!- esclamo mentre do un’altra zappata.
    -ah! Che bel venticello!-
    lascio che la folata di vento fresco mi stuzzichi la pelle leggermente sudata.
    Ma ecco che arriva una folata di vento più forte che mi porta via il cappello.
    -Nooo cacchio!- esclamo ad alta voce.
    Il mo cappello è finito proprio sulla siepe. Mi avvicino e mi sporgo per prenderlo.
    Doppio cacchio: non ci arrivo!
    Faccio un ulteriore sforzo.
    Niente.
    Mi alzo persino sulle punte.
    Non ci arrivo.
    Misà che mi tocca fare il giro e prenderlo dall’altra parte della siepe.
    Lì di sicuro sarò più vicina e riuscirò ad afferrarlo.
    -ok, calma- dico tra me e me.
    Mi avvio passando accanto alla siepe con l’intenzione di entrare, di soppiatto, nel giardino della villetta accanto.
    Quando sento una voce…maschile, forte, quasi…familiare, ma davvero attraente!
    -Ehi bella, cerchi questo??-
    mi giro con un sorriso a trentadue denti ed esclamo:
    -Ehi grazie!...sai non riuscivo proprio a prenderlo e…-
    mentre mi avvicino al ragazzo per riprenderlo mi accorgo che ha…delle sembianze…alquanto familiari.
    Lo guardo un po’ meglio arricciando le labbra e finalmente lo riconosco.
    Esclamo con un’espressione tra la stupita e la spaventata:
    -Ehi ma tu sei quello di stamattina…!- gli punto un dito contro.
    -Già…-si gratta dietro l’orecchio con fare imbarazzato- scusami per stamattina, di sicuro non ti avrò fatto un’ottima impressione, ma non abbiamo avuto modo di conoscerci…ma se ti va, potremo farlo ora! Io sono Tom Kaulitz, piacere!-
    esclama sorridendo e fissando i suoi occhi nocciola nei miei.
    Io lo guardo ancora un po’ scettica e poi esclamo:
    -Ah! Piacere, io sono Ashlei Witter!- gli porgo la mano, stringendo la sua.
    Ha delle dita così affusolate e lunghe!
    Mi guarda intensamente e poi mi dice sfoderando un sorriso bellissimo:
    -Forse stamattina ti sarò sembrato un tipo un po’ strano- dice mentre io annuisco energicamente.
    Lui ride e poi continua:
    -ma in realtà io sono normalissimo! Non devi avere paura di me, non sono affatto un maniaco!- esclama sorridendo.
    Rido. Come avrà fatto a capire che cosa penso??
    -Ah nono!- esclamo io imbarazzata- non ho pensato questo, è solo che…non so, dalle miei parti non c’è gente così ed essendo appena arrivata mi sono…ecco, mi hai colta un po’ alla sprovvista con quel tipo di comportamento!- esclamo ridendo.
    -Oh scusa ancora mi dispiace davvero! Ma tu quindi non sei di queste parti?...si vede che sei una bellezza mediterranea…- dice sorridendo malizioso.
    -Grazie!- sorrido imbarazzata- io sono italiana e sono qui per una vacanza studio-
    -Parli così bene la nostra lingua, cos’è che devi studiare??- esclama lui ridendo.
    Il solito facilone.
    -Beh….- cerco di dire io, quando mi sento chiamare da Heidi.
    -Oh! Scusami, ma ora devo andare! La mia amica mi chiama!-
    Lui mi guarda, sorride e poi porgendomi il cappello mi dice:
    -Tranquilla….ehi voglio rivederti presto ok?!- sorride facendomi l’occhiolino e squadrandomi interamente.
    -Oh ok! E grazie ancora per il cappello! Sei stato gentilissimo!- dico io prendendolo in mano.
    -Figurati, sono sicuro che ti starà benissimo! Quando vuoi…io sono qui nella villetta accanto…- esclama sorridendo.
    Io mi giro e gli faccio un sorrisino esclamando:
    -Ti ringrazio Tom, ci si vede!-
    “Che tipo!” penso tra me e me, mentre mi allontano.
    Lui mi rimane ancora un attimo a guardare con quello sguardo tra il malizioso e l’assetato di sesso.
    Prima di girarsi ed andarsene anche lui.


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  15. s3xg0tt!n@483
     
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    ahahahaha oddeo fammi riprendere dalle risate
    cioè la prima parte de capitolo, sono rotolata giù dalla sedia. ahhahah Tom Kaulitz che sclera come un pazzo e Bill Kaulitz triste come se gli avessero ucciso il gatto ahahaha
    L'ultima parte, invece, me la immaginavo. Tom non si tira mai indietro *pff* sempre a pensare a quello. Potrebbe anche solo cercare di esserle amico!
    Ok, ora apparte tutte 'ste cazzate, ti dico che è davvero un bellissimo e divertente capitolo.
     
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532 replies since 30/6/2010, 16:19   9163 views
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