Diaro di un Kaulitz.

non è semplice amore fraterno...

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  1. lastay
     
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    oooooooooooooooo ma che succederà mai? XD
     
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  2. tombillina
     
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    Ho postato la seconda parte! :)
     
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  3. lastay
     
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    mmmmmm però mi incuriosisce il ruolo dei due adulti quà.
     
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  4. tombillina
     
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    Ecco posterò per settembre e i capitoli saranno più interessanti u.u ma non fatevi le seghe mentali con il 4° capitolo -_- Baci a tutte e soprattutto grazie per seguirmi!! <3 A presto!
     
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  5. sara_green96
     
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    eccomii!!! ho letto adesso... :ossì:
    bene sono contenta che hai postato ancora...:D
    bel capitolo...mi piace!!!
    posta presto
     
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  6. lady tokio 483
     
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    upppppppppppppppp me nuova e mi piace tanto tanto questa storia jaaaaaaa
     
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  7. tombillina
     
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    Noooooo! Come sono stata cattiva! Da quanto tempo non posto...

    CAPITOLO 5
    Dopo la litigata con il gemello, Tom aveva detto alla madre che avrebbe dormito dall’amico. Ma non fu così.
    Dopo aver cercato a lungo un porticato o un gazebo dove passare la notte, alla fine trovò i gradini di un portone più che accoglienti. Non aveva intenzione di tornare a casa, e doveva allontanarsi il più possibile prima che sua madre scoprisse la sua bugia. Gli addobbi di Natale coloravano la città rendendola ancora più insopportabile. La neve era gelata e si posava sui biondi dread.
    Brontolando, si mise il berretto nero e si allacciò le scarpe. Fece i suoi bisogni in un angolo dopo essersi accertato che in quel momento no
    n stesse passando nessuno, e si rivestì velocemente dato che stava congelando.
    Raccolse lo zaino e si incamminò verso un bar, che ormai doveva essere già aperto. Vi entrò, e mangiò in fretta una brioss e bevve una cioccolata calda. Pagò e uscì, ma qualcuno lo trattenne. Il cuore gli si fermò.
    -Scusa, ragazzo- gli disse un uomo da dietro il bancone –hai dimenticato il resto.- gli porse una monetina che scintillava. Tom sorrise, la prese e si incamminò verso l’uscita.
    -Hai una faccia conosciuta- affermò ancora, squadrandolo perbene e trattenendo a stento un sorriso per i suoi vestiti oversize.
    -Che?- si voltò scocciato il biondo.
    -Ti ho già visto da qualche parte- affermò, alzando la voce affinché il ragazzino sentisse meglio e prendendo un bicchiere per poi asciugarlo con uno strofinaccio.
    Tom si guardò intorno, nel locale c’erano per lo più vecchi, e dubitava sul fatto che qualcuno lo potesse aiutare in caso di pericolo.
    “Posso sempre gridare” pensò. “credo mi possano sentire in strada.”
    Si aggiustò lo zaino che stava scivolando.
    -Mi dispiace, non sono mai venuto qui.- si gettò un’occhiata alle spalle –Sono solo di passaggio.- aggiunse. –E ora dovrei andare- si girò nuovamente per uscire, ma sentì una mano sulla spalla.
    -Il ragazzo sta con me- disse un uomo al barista. –e, come ha già detto, veniamo da fuori. Halle.- lo guardò, era abbastanza alto. L’abbigliamento era strano.
    L’unico sprazzo di colore era la chioma rossiccia scompigliata in quel groviglio di abiti scuri. Il ragazzo distolse per un attimo lo sguardo da quella strana figura per spostarlo sui suoi anfibi. Erano lunghi fino al ginocchio, ed erano sporchi di terra.
    “Verrà veramente da Halle” Si sorprese a pensare il ragazzino, mentre lo strano signore beveva una tazza di tè, e con l’altra mano gli teneva forte la spalla. Cercò di divincolarsi
    –Aspetta, fammi finire di bere il tè e poi possiamo riprendere il viaggio.- disse, accennando alla tazza fumante che aveva in mano.
    Lo guardò stranito ma decise di lasciar perdere.
    -E dove andate?- chiese curioso il barista, non perdendo di vista Tom neanche per un momento.
    -Ci dirigiamo verso le Alpi. Forse lì potremmo studiare più da vicino quelle maestose montagne, non è vero figliolo?- fulminò il rasta con lo sguardo non appena quello apri la bocca per obbiettare.
    -Ehm... certo!- mentì, infilando una mano negli enormi jeans.
    Tastò i soldi come per accertarsi che lo strano individuo non glieli avesse rubati. Si sentì il cuore più leggero quando scoprì che erano ancora al sicuro. Cosa voleva da lui? Lo scoprì non appena uscirono dal bar, e l’uomo aveva ancora la mano sulla sua spalla.
    -Nulla- sorrise lui, gettando i capelli all’indietro. Rise.
    Il rasta lo odiò ancora di più.
    -Adesso vieni- aggiunse, tirandolo –che ti porto in un bel posto.-

    ***

    Gli scarponcini scricchiolavano al contatto con la neve umidiccia. Gli stessi con i quali aveva partecipato a Star Search a settembre. Forse l’abbigliamento adatto a girovagare senza meta per i freddi vicoletti di Loitsche non era quello, ma una doccia fatta di fretta alle cinque di mattina e una sacca con un pezzo di formaggio e cinquanta marchi potevano bastare.
    Entrò in un bar, ed era strano vedere un ragazzino truccato girare all’alba. Forse l’avrebbero scambiato per una puttan*.
    Si guardò intorno, e si perse in quel mare di dolciumi ed in quel profumo di cioccolata calda che era nell’aria.
    In fondo quello era un bar di alta classe, e non di certo ci andavano gli scaricatori di porto e i camionisti a fare colazione. Tutto lì intorno costava troppo, e superava di sicuro il budget del moro, evidentemente anche lui lo sapeva.
    -Scusa… se non devi comprare niente ti puoi accomodare fuori- sbuffò una commessa togliendo di mano al ragazzino una tavoletta di cioccolato che stava rimirando assorto e riponendola nello scaffale.
    -Ficcatelo- rispose di rimando lui, ma così piano che la rossa sentì solo un sussurro, e di sicuro si era immaginata che fosse un insulto, abituata ai ragazzini che facevano battutine bastarde su di lei. Era così antipatica.
    -Allora?- batté impaziente il piede a terra fissando ossessivamente i capelli neri tinti.
    Bill recuperò una tavoletta di cioccolato dallo scaffale, scartò l’involucro e la gettò a terra, tutto in un nanosecondo, sotto gli occhi esterrefatti della commessa.
    Poi prese a saltarci sopra e, non appena vide che la rossa lo stava afferrando per un braccio, balzò all’indietro prontamente e prese a correre verso l’uscita.
    -Ora pulisci, troi*!
    Gridò, non appena fu fuori.
    E riprese a correre.


     
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  8. sara_green96
     
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    che bello il capitolooooooooooooo!!!!! aspettavo con ansia !!!! :ossì:
    ma chi è quel tipo che ha fermato Tom?? O__O :ohcielooo!: :ohcielooo!:
    mi devo preoccupare? :ohcielooo!:

    hahaha grande Bill!!! mi fa morire!!!
     
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  9. tombillina
     
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    Grazie!! Sono contenta che ti piaccia!! Aspetto qualche altro commento poi posto :D
     
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  10. sara_green96
     
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    yuppiiiiiiii :D
     
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  11. lastay
     
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    mmmmmmmmm la cosa si fa interessante.
     
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  12. tombillina
     
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    Oh ragazze o.O oggi scribacchio un pò :)
     
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  13. sara_green96
     
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    CITAZIONE (tombillina @ 13/9/2010, 13:19)
    Oh ragazze o.O oggi scribacchio un pò :)

    siiiiiii che bello! :ossì:
     
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  14. tombillina
     
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    Il capitolo è quasi pronto........................ commentate così posto alla prossima pagina :)
     
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  15. lastay
     
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74 replies since 7/6/2010, 14:09   972 views
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