The illusion

(OS con accenno di twincest)-g-ofc-angst

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  1. Redda
     
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    Titolo: The illusion
    Autore: Redda
    Genere: Malinconico
    Raiting: G
    Avvisi: Accenno di twincest / OFC / Angst / AU
    Note: Ho rotto le balle per il nome della ex di Bill e poi nemmeno l'ho usato XD Va beh non è rilevante.
    Ogni tanto mi escono delle one shot così di getto e se non le scrivo poi continuo a pensarci, e ci manca solo che mi ossessionino, basta già l'altra ff.
    Spero che vi piaccia



    Creative Commons License
    The illusion by Redda is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

    Vietato copiare!





    Chissà perché credevo così tanto di piacerti.
    Ne ero dannatamente convinta.
    Ed invece si è rivelata solo una mera illusione.
    Era cominciato tutto all’improvviso.
    Sempre più spesso mi ritrovavo a fissarti durante le lezioni.
    Tenevi il tappo della penna stretto fra le labbra.
    Lo facevi quando le parole delle tue canzoni faticavano ad arrivare o i problemi di matematica erano troppo complicati.
    Mi piacevi e non potevo farci nulla.
    Eri come una potente calamita.
    Attiravi ogni mio sguardo.
    Quando lo avevo detto alle mie amiche avevano storto il naso.
    Eri un intoccabile.
    Che stupido dispregiativo.
    Veniva affibbiato a tutti coloro che risultavano “strani”, più strani del normale.
    Nessuno si poteva avvicinare a voi, parlarvi, toccarvi.
    Pena l’essere nominato un intoccabile, essere messo in quarantena come se si avesse una brutta malattia infettiva.
    Non mi importava più dei loro giudizi.
    Non mi importava più di quello che dicevano i miei amici.
    C’eri solo tu nei miei pensieri.
    Giorno e notte.
    Ad ogni ora.
    Ad ogni minuto.
    Ad ogni secondo.
    La prima volta che ti avevo rivolto la parola a pranzo avevi inarcato un sopracciglio.
    Ricordo che solo quel semplice gesto ebbe il potere di farmi ribollire il sangue nelle vene.
    Avevo cominciato a parlarti, ma con un gesto della mano eri riuscito a zittirmi.
    - Che vuoi da me? -
    Me lo avevi chiesto quasi con rabbia.
    Come biasimarti…
    Anch’io ero fra quelli che ti prendevano in giro, che ti avevano reso la vita un inferno.
    Ma ero cambiata. Lo avevo fatto per te.
    Ti risposi che volevo solo fare amicizia.
    Alla tua espressione incredula erano seguite delle risate.
    - Non hai paura dei tuoi amici? Di quello che direbbero? Io sono un intoccabile -
    Avevi pronunciato quella parola con tale disprezzo, come se fosse stata una brutta parolaccia.
    - Non mi importa -
    Eri scettico, te lo avevo letto negli occhi, ma avevi annuito.
    Tu eri sempre disposto a dare una seconda possibilità a chiunque.
    Ti avevo sorriso.
    Era l’inizio di una favola.
    Cominciammo a pranzare insieme ogni giorno, a fare i compiti, a tornare a casa.
    Nessuno a scuola mi rivolgeva più la parola, ma a me andava bene anche così; avevo te, tutto il resto era superfluo.
    Mi avevi poi presentato tuo fratello.
    Tom.
    Il tuo gemello.
    Piaceva a molte delle mie vecchie amiche, ma nessuna osava dirlo, troppo spaventate dal giudizio degli altri.
    Sarebbe stato sicuramente uno dei ragazzi più popolari della scuola, ma anche lui era un intoccabile.
    Perché? Eravate gemelli.
    Lo osservavi con un amore talmente incondizionato da farmi paura.
    Ne sembravi quasi…innamorato.
    Ma ben presto misi da parte quegli stupidi pensieri.
    Eravate solo fratelli.
    Niente di più.
    Un pomeriggio, sulla strada che portava alla fermata del bus, decisi di farmi avanti.
    Ero terrorizzata dall’idea di un tuo rifiuto, ma presi coraggio.
    - Mi piaci -
    Per un istante credetti che tu non mi avessi sentito, ma all’improvviso ti eri voltato verso di me, mi avevi fissata negli occhi.
    Sentivo il cuore in gola.
    I crampi allo stomaco.
    Ricordo che provai uno strano senso di soggezione e imbarazzo sotto al tuo sguardo, come se fossi completamente nuda.
    Sembravamo due buffe statue di sale, immobili in mezzo al marciapiede.
    Mi sembrò che il tempo scivolasse via velocemente, i secondi si rincorrevamo impazziti.
    Pensai che fossero passate ormai delle ore.
    Forse avevo sbagliato a dirtelo.
    Forse per te ero una semplice amica.
    Ma alla fine vidi spuntare un sorriso sulle tue labbra.
    Fu quello il giorno più bello della mia vita.
    Era l’inizio della storia.
    Della nostra storia.
    Di noi.
    Un pomeriggio mi invitasti a casa tua per fare i compiti.
    Era la prima volta che ci venivo.
    Mi piacque all’istante.
    Mi mostrasti ogni angolo, raccontandomi qualche aneddoto accaduto in quel particolare posto.
    Salimmo poi in camera tua.
    Vidi le tue foto da piccolo, i tuoi primi pupazzi. Lì dentro c’era la tua vita, la tua vera vita, quella nascosta agli occhi degli altri.
    Nel bel mezzo di una traduzione di inglese sentimmo della musica provenire dalla stanza accanto.
    Era Tom che provava uno dei vostri pezzi.
    - E’ bravo, vero? -
    Me lo dicesti con aria trasognante.
    Io annuii ed osservai il tuo viso.
    Il tuo sguardo perso che fissava la parete oltre la quale c’era il tuo gemello.
    Quei dubbi nascosti nei meandri della mia mente riaffiorarono con prepotenza.
    Ma non potevi amare tuo fratello.
    Noi due stavamo insieme.
    Evitai di pensarci e mi concentrai sui compiti.
    Trascorremmo dei mesi bellissimi.
    Facevamo qualsiasi cosa insieme.
    Molto spesso venivo a sentirvi provare in quel vecchio garage.
    Eravate veramente bravi e tu eri meraviglioso.
    Una sera rimanemmo da soli a casa.
    Tua madre e Tom erano andati in centro per un paio di scarpe, mentre tuo padre lavorava ancora.
    Ricordo come se fosse ieri quel brutto temporale.
    Sembrava che non volesse più smettere di piovere.
    Mi stringesti a te perchè sapevi che i lampi mi terrorizzavano.
    Quanto era buono il tuo profumo e quanto era caldo il tuo abbraccio.
    Sentii poi le tue labbra poggiarsi sulle mie.
    Cominciai a tremare appena.
    Forse l’emozione, forse la strana consapevolezza di quello che sarebbe successo dopo.
    La sera della nostra prima volta.
    Come eravamo impacciati.
    Ma fu tutto perfetto, ogni minimo dettaglio.
    Giurai di amarti quando mi abbracciasti di nuovo.
    Tu non mi avevi risposto.
    Quando sollevai lo sguardo vidi che ti eri addormentato.
    Sorrisi.
    Ero convinta che tutto sarebbe andato a meraviglia dopo quel giorno.
    Un’altra stupida illusione.
    Un produttore musicale vi aveva contattati, voleva voi.
    Ma non fu quello a preoccuparmi.
    Quei dubbi su di te continuavano ad assalirmi.
    Cominciai ad odiare tuo fratello.
    Tu non ne capivi il motivo e vedevo che la cosa ti rendeva triste.
    Ma non potevo dirtelo.
    Ero gelosa.
    Gelosa di come lo guardavi.
    Gelosa delle attenzioni che gli davi.
    Cominciai a darmi della pazza da sola.
    Arrivarono addirittura i primi litigi per colpa di questo mio assurdo comportamento.
    Non volevo perderti.
    Eri l’unica cosa bella che mi era capitata nella vita.
    Ti chiesi scusa, promettendoti che non l’avrei più rifatto.
    Le cose sembrarono tornare alla normalità.
    Misi a tacere la mia testa.
    Fino al giorno del vostro sedicesimo compleanno.
    Avevi insistito tanto per fare una festa.
    C’erano pochi invitati: i vostri parenti e qualche amico intimo.
    Ma tu eri così felice. Come un bambino il giorno di Natale.
    Dopo il taglio della torta non riuscii più a trovarti.
    Chiesi a chiunque, ma nessuno sapeva dove ti eri cacciato.
    Decisi così di cercarti.
    Guardai in giardino e poi in casa.
    Una volta raggiunta la zona notte sentii la tua voce, eri nella tua stanza.
    Mi avvicinai, ma rimasi immobile quando vidi che non eri solo.
    C’era Tom lì con te.
    Stavate parlando.
    All’improvviso gli avevi sorriso e lo avevi abbracciato.
    Non fu questo a farmi gelare il sangue nelle vene.
    Un abbraccio era una cosa normalissima tra fratelli.
    Fu quando vidi le vostre labbra unirsi in un bacio che sentii il mondo crollarmi sotto ai piedi.
    Non mi accorsi nemmeno delle lacrime che mi rigavano le guance.
    Avrei dovuto provare disgusto di fronte ad una scena simile.
    Invece sentivo solo invidia.
    Invidia per il fatto che io non avevo mai ricevuto uno sguardo simile da parte tua.
    Non mi avevi mai baciato in quel modo.
    Scappai, scusandomi con la signora Kaulitz.
    Mi sentivo male.
    Avrei voluto vomitare.
    Ma riuscii solo a piangere. Non smisi un attimo, fino a quando crollai esausta sul mio letto.
    Continuai a sognare quel bacio, ne ero ossessionata.
    Il giorno seguente tornai a casa tua, ringraziando il cielo che fossi solo.
    Non riuscii a trattenermi e ti raccontai ogni cosa.
    Ti vidi abbassare lo sguardo.
    - Mi dispiace -
    Me lo dicesti con una sincerità disarmante.
    Non ti odiavo, ti amavo troppo per farlo.
    Decisi comunque di lasciarti.
    Il mio cuore andò in mille pezzi, ma era inutile continuare quella farsa.
    Mi ero illusa.
    Illusa che il tuo cuore fosse diventato mio.
    Se ci ripenso sulle labbra mi si dipinge un sorriso amaro.
    Il tuo cuore non è mai stato mio, nemmeno per un secondo.
    E’ sempre appartenuto a lui.
    A lui che ne possiede l’unica chiave.
    Alla sola persona che hai sempre amato.
    A Tom.
    Che continuerà a proteggerla come se fosse il tesoro più prezioso al mondo.
    Quel tesoro che credevo ingenuamente di avere, ma che non ho mai stretto fra le mani.

    Edited by Redda - 23/12/2010, 10:53
     
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  2. • Vally;
     
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    Sto zoccolo di un Kaulitz u____________u


    Vabbè dai l'ho lette in anteprima non vuoi che incolli quello di msn e invece lo faccio dato che è una frase fiQua:

    tu non hai le mani hai due affari non ancora identificati dalla nasa che ti fanno scrivere cose da rimaneric secchi


    Cognatuss bedda*O*

     
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  3. Redda
     
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    xD ti do anche qui della scema
     
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  4. Trilly_88
     
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    *________________________*
    oh signur
    senza parole
     
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  5. • Vally;
     
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    CITAZIONE (Redda @ 2/9/2008, 18:09)
    xD ti do anche qui della scema



    mi son dimenticata una cosa: volevo dire che la tipa dice la nostra prima volta ma se va bene kaulitz si era già scopato tom XD
     
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  6. Redda
     
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    Cognata come sei volgare u___u no, non è successo brutta porcona pervertita!

    Danke gialmana XD
     
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  7. O.oiCh LieBe Bibio.O
     
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    macccchebbellaaaa *____*
    complimentiiii!!!
     
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  8. Redda
     
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    Grassie
     
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  9. • Vally;
     
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    CITAZIONE (Redda @ 2/9/2008, 18:21)
    Cognata come sei volgare u___u no, non è successo brutta porcona pervertita!

    Danke gialmana XD

     
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  10. O.oiCh LieBe Bibio.O
     
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    plego!!! davvero scrivi benissimo *__*
     
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  11. Redda
     
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    E non flappeggiare, lo sei!
     
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  12. ...Flash Gordon...
     
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    Il twincest è potente.
    Troppo potente per una ragazzetta come questa. u_________u

    E meno male che non hai usato il nome perchè se no l'avrei collegata alla realtà e mi sarei incacchiata con sta tipa! XD
     
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  13. _TrApNeSt_
     
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    che troia, Bill O_O
    che dire tesò *_______________________* dimmi tu cosa devo dire! perchè io non ho davvero le parole!
     
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  14. Redda
     
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    XD ma non dargli della troia poverino.
    :flap:e *adoring
    XD anche perchè manu avrei dovuto usare ina dato che è tecnicamente doveva essere l'ultima prima del loro successo
     
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  15. TittaH
     
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    è un capolavoro!!!

    ho provato emozioni indescrivibili... perchè mi emoziono di più con una one-shot che con una ff???

    che dirti redda...continua a inseguire il sogno di diventare scrittrice,ma sopratutto continua a farci sognare!!!

    danke^^
     
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31 replies since 2/9/2008, 17:00   1021 views
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