Do Your Own Choices

[NC17]- Twincest Not Related - Romantico, Angst, Lemon... e il resto ve lo leggete negli avvisi xDDD

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  1. BäRb΀BläCk
     
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    Ah ecco,belin sono sbiancata xD xD
     
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  2. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 24/6/2010, 18:39)
    Ah ecco,belin sono sbiancata xD xD

    o ma tu guarda, pagina 27...^^

    SPOILER (click to view)
    comunque come stai?
     
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  3. BäRb΀BläCk
     
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    Uh! manco me la sono data xD

    SPOILER (click to view)
    Chi,io?? O.o
     
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  4. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 24/6/2010, 18:41)
    Uh! manco me la sono data xD

    SPOILER (click to view)
    Chi,io?? O.o

    ihih

    SPOILER (click to view)
    no il modem (citazione del mio best) comunque si proprio lei
     
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  5. BäRb΀BläCk
     
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    SPOILER (click to view)
    Lei chi?Io vedo solo me O.o Tu vedi lei?Lei vede te?Io lei non la vedo...vedo noi e nessun voi..


    STO DANDO DI MATTO oh yeah... lo faccio quando guardo i cartoni animati xD
     
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  6. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 24/6/2010, 18:46)
    SPOILER (click to view)
    Lei chi?Io vedo solo me O.o Tu vedi lei?Lei vede te?Io lei non la vedo...vedo noi e nessun voi..


    STO DANDO DI MATTO oh yeah... lo faccio quando guardo i cartoni animati xD

    vado quasi a pappare...
    ci sentiamo dopo e ti ri-pongo la domanda xDD
     
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  7. *ValeryVampire*
     
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    pappatoo

    ho avuto una splendida idea per la twc^^
     
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  8. BäRb΀BläCk
     
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    Posta perchè io so che tu sai che io so,peccato che non so tutto quello che sai tu..morale : Posta presto è.é
     
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  9. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 25/6/2010, 22:22)
    Posta perchè io so che tu sai che io so,peccato che non so tutto quello che sai tu..morale : Posta presto è.é

    o com'è?? pauraaaaaaaaaaa

    oh sdfergndfnusajdjv

    ok sto delirando...
     
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  10. *ValeryVampire*
     
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    uffi... mi sono inceppata sul dodicesimooo arghhhh!!!
     
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  11. *ValeryVampire*
     
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    buone notizie^^

    allora...
    1) Posto domani, ma se mi girano posto sta sera...
    2)ho completato il dodicesimo capitolo ieri notte
    3)ho cominciato il 13 mezz'ora fa ma non lo posso continuare fino a sta sera perchè devo uscire....


    beh...quindi...
    non saprei... ok

    intanto mi uppo da sola già che ci sono...^^

     
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  12. Gaf.
     
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    Dai posta stasera *-* fallo per la tue care lettrici

    Up up up!!
     
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  13. *ValeryVampire*
     
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    Ok, ok...
    posto subito^^


    controllo il chappy^^

    ho mantenuto la mia promessa^^ eccovi servito l'ottavo chappy^^
    via amo girlZ



    Ottavo capitolo
    INFERNO

    -

    Cosa ci fai tu qua?? – le domandò con rabbia.
    -Sono venuto per parlarti Alexis… - mormorò Andreas appoggiandosi allo stipite del portone del suo vecchio appartamento.
    -Non voglio le tue stupide scuse, ho già sentito abbastanza. – rispose con freddezza.
    -Per favore voglio spiegarti…ti prego. Lo sai che ci tengo a te…
    Una parte di lei lo avrebbe riaccolto a braccia aperte senza esitazioni, ma quella razionale ed incazzata per fortuna la fece riflettere.
    Lei lo guardò con aria dubbiosa e lo squadrò da capo a piedi. Sembrava proprio disperato.
    Sospirò pesantemente e gli fece cenno di entrare, Andreas le sorrise ed entrò in casa levandosi le scarpe.
    Si andò a sedere su una sedia intorno al tavolo della sala da pranzo, Alexis lo raggiunse con due bicchieri in mano e una bottiglia di liquore.
    Si sedette di fronte a lui.
    Lo guardò rimanendo ancora abbagliata dalla bellezza di suo marito. Non aveva mai provato nulla di più forte per qualcuno, perciò quella sensazione che gli ronzava nello stomaco la chiamava amore. Si era innamorata dal primo momento in cui l’aveva visto…
    Si erano sposati quattro anni prima e niente e nessuno aveva cambiato in lei quel sentimento.
    Ma ora si ritrovava a dover razionalizzare i sentimenti. A dover mettere in discussione il suo matrimonio.
    Avrebbe dovuto mettere da parte i sentimenti che provava per lui e lasciarlo per sempre oppure mettere da parte la rabbia e riprenderlo tra le proprie braccia??
    Sono domande che ti sembrano banali finché le senti dire, quando le vivi non sono più così scontate.
    Mentre era impegnata in un conflitto interno, Andreas la guardava. Sentiva il suo sguardo trafiggerla da parte a parte come una pallottola.
    Ripensava, anzi guardava delle diapositive mentali di ricordi passati con lei. Scorrevano felici, colorati.
    Il primo incontro…
    …il primo bacio…
    …la prima volta che avevano fatto l’amore insieme…
    …la sua proposta di matrimonio…
    …lo scambio delle fedi…
    …i sorrisi di lei ogni qualvolta tornava a casa da lavoro…
    …le attenzioni che gli dava senza voler niente in cambio se non quel po’ di amore…
    …Bill…
    …ma Bill non doveva essere tra quelle diapositive…
    No Bill no.
    Aveva rovinato tutto…e doveva pagarla.

    -Allora? Cosa sei venuto a dirmi Andreas?
    -Volevo scusarmi… - rispose lui abbassando lo sguardo.
    -Ahahaha! E te ne preoccupi solo ora?? – domandò lei ridendo istericamente.
    Andreas abbassò lo sguardo sentendosi in colpa. Forse aveva sbagliato a tornare da lei…
    -Beh, si dai, continua…ti ascolto…
    -Senti… mi dispiace…So che è troppo tardi per dirlo, ma volevo solo fartelo sapere. Voglio solo dirti che non ti ho tradito per sesso, perché sai quanto ti ho amato e quanto comunque tengo a te. Io purtroppo due anni fa ho conosciuto una persona che mi ha fatto completamente sbarellare, non l’avrei mai fatto se non ci fosse stato di mezzo un sentimento.
    Alexis continuava a fissare la bottiglia di liquore davanti a sé, non voleva incontrare lo sguardo di suo marito, non voleva fargli “leggere” il dolore che provava e si nascose dietro una maschera di ghiaccio.
    -So benissimo che dirtelo non servirà a nulla, volevo solo togliermi un peso e farti capire che comunque a te ci tengo…sappi che rifarei cento volte tutto ciò che abbiamo fatto, Alexis. Non c’è giorno di cui io mi sia pentito di aver passato al tuo fianco. Non pretendo nulla da te… non sono nemmeno venuto a chiederti di farmi tornare perché so che non è facile.
    -Andreas, vedi…io..io… ti ho amato veramente e ti amo tuttora nonostante tutto. – prede una leggera pausa incrociando per un momento lo sguardo del marito – Non sono pronta a lasciarmi andare di nuovo con te.
    Il biondo annuì, cercando la mano di lei, che la ritrasse subito.
    -Andreas, non sono ancora pronta a perdonarti. Mi chiederesti troppo. Non so se tu hai la minima idea di quanto ho sofferto quando ho scoperto tutto… Credo di non aver mai versato tante lacrime.
    -Non lo rifarei se potessi tornare indietro… - mormorò il marito guardandola.
    -Ma non serve a un cazzo dirlo!!! Ormai hai fatto!!! Non si può tornare indietro, non puoi nasconderti dietro ad una stupida giustificazione – urlò lei alterandosi e gettando a terra i bicchieri di vetro.
    Andreas rimase impietrito davanti allo sguardo furente di lei, che dopo un po’ cominciò a versare lacrime bollenti.
    Il biondo si alzò dalla sedia e non sapendo cosa fare disse:
    -Forse è meglio che io vada…
    -Ecco vattene…tanto è l’unica cosa che sei in grado di fare…Bisogna affrontarli i problemi, non sorpassarli sperando di lasciarceli alle spalle. – ringhiò lei.
    -Alexis…basta!!! – urlò lui afferrandole i polsi.
    -Andreas…Amore…amore…no ti prego…non mi lasciare…non di nuovo non ce la faccio…
    -Alexis smettila…sai benissimo che è meglio per te che io vada via… - sussurrò asciugandole le lacrime.
    -Nooo…NOOO….no… - continuò a mormorare lei.
    Il trucco che si era sciolto mutando il suo viso perfetto in una maschera grottesca.
    -Amore baciami…Baciami cazzo…
    -No, Alexis… non lo vorresti…
    -SI LO VOGLIO CAZZOO… lo voglioooo!! – piagnucolò afferrandole un lembo della t-shirt per trascinarlo vicino a lei.
    -No… Alexi… - la moglie gli si incollò alle labbra premendole, senza che Andreas rispondesse al contatto.
    Se la scollò di dosso e la guardò negli occhi, quello sguardo che di suo non aveva più nulla.
    -Alexis non fare cazzate. Tu fai qualcosa, distraiti, vai un po’ da tua sorella… ti prego…mi fa male vederti così. – disse stringendola.
    -Parli tu! Parli proprio tu!!! Tu mi hai buttato all’Inferno, come pretendi che io ne esca… - urlò isterica – Non vedi??? Mi hai reso pazza!!! Se l’amore fa questo allora fa schifo. Non c’è niente di più orrido, meglio la morte…
    -Alexis…
    -E io prima o poi mi ammazzo… te l’ho detto… così almeno avrai qualcosa da raccontare ai poliziotti… potrai dire “mia moglie si è uccisa perché ha scoperto che mi scopavo un lurido frocio…” – rise.
    -Non è un frocio! – urlò Andreas diventando rosso dalla rabbia.
    In quel momento Bill rappresentava il bene e il male per lui… Lo amava a tal punto che si sarebbe buttato da un grattacielo se avesse avuto la sicurezza di averlo suo. Ma lo avrebbe anche ammazzato con le sue stesse mani per quello che aveva sconvolto nella sua vita.
    -Vedi come fai?? Fondamentalmente non te ne frega proprio un cazzo di me…hai solo la paura di rimanere da solo…Mi fai schifo Andreas – disse acida sputandogli in viso.
    -Sei pazza, Alexis…P-A-Z-Z-A!
    -Ho sicuramente più palle di te, bastardo… - urlò mentre Andreas si chiudeva la porta di casa alle spalle.
    -Se n’è andato un’altra volta – mormorò tra sé accasciandosi in terra, noncurante dei vetri rotti che le ferivano le ginocchia coperte dai jeans.
    Urlò, pianse strappandosi i capelli dalla rabbia. Prese la bottiglia di liquore e la scaraventò contro la porta frantumandola in mille pezzi. Il liquidò fluì attraverso le fughe delle piastrelle e si mischiò al sangue delle sue ferite e alle sue lacrime.
    L’inferno… l’inferno era quello.
    Non c’erano fiamme, non c’era il caldo. Non c’era proprio niente, a parte la consapevolezza di non possedere più nulla di immateriale.
    Non solo tutti e tutto la avevano abbandonata, non solo si ritrovava ad amare a senso unico Andreas…no…
    L’unica cosa che si era impossessata della sua vita, penetrando la sua mente come una serpe era la depressione, la follia.
    Era rimasta chiusa, serrata in quell’inferno freddo e senza sentimenti quale era diventata la sua esistenza. Perché nemmeno più “vita” si poteva considerare.
    È “vita” un’esistenza senza emozioni??
    Senza il tocco di una persona che ti ama??
    Senza un sorriso??
    Senza una lacrima di gioia??
    Senza più un’accelerazione del battito cardiaco??
    No… non lo era…
    Il suo cuore stava cominciando un lento e doloroso percorso che si sarebbe stoppato prima o poi. Sperando nel prima.
    E quel prima doveva arrivare in fretta.
    Non le interessava più niente…
    Cosa le importava di svegliarsi se non aveva più nessuno con cui addormentarsi??
    A cosa serviva nutrirsi se non aveva più nessuno con cui condividere un pasto??
    A cosa serviva uscire di casa senza nessuno che aspettasse il suo ritorno??
    A cosa serviva amare se chi era amato non apprezzava??
    A cosa serviva vivere in quel modo se milioni di persone pagherebbero oro per vivere una vita normale??
    E si faceva addirittura schifo da sola…
    Non guardava la sua immagine allo specchio per paura di trovarsi davanti le sue “emozioni”…
    Non sapeva cosa succedeva fuori da quelle mura perché senza di lui il mondo non aveva più senso.
    Sperava che almeno se l’avesse fatta finita sarebbe servito a qualcosa…
    Che fosse almeno valsa la pena essere abbandonata…
    Che fosse almeno felice…
    Non era un pensiero tanto egoista.
    No, non voleva morire come un egoista.
    No, si sarebbe sacrificata per la persona che ama, per la persona per cui era stata messa al mondo…
    Si, morire per “salvare” la persona che ami è il gesto più nobile che si possa fare.
    Morire per lasciar amare liberamente qualcuno che forse lo meritava più di lei.

    Si alzò da terra recuperando le forze che la abbandonavano sempre più velocemente.
    Raccattò i primi fogli e la prima penna e scrisse con una calligrafia che non era quasi più neppure la sua…
    …E scrisse, buttando giù gli ultimi pensieri sensati e le ultime emozioni prima che la pazzia la consumasse del tutto…
    Scrisse cose a caso, disegnando cuoricini qua e là come un’adolescente in preda alla prima cotta…
    Poi scrisse la data, almeno quella l’avrebbero dovuta ricordare.
    Almeno la data, almeno quella dopo un’esistenza vissuta in secondo piano.
    Si alzò accartocciando il foglietto e appoggiandolo sopra il tavolo.
    Chiuse tutte le porte, ogni finestra, sistemò i cuscini del divano e , dopo aver raccattato più medicinali possibili, spense tutte le luci ricordando per l’ultima volta com’era bella la luce…
    -Questa è la mia scelta… - mormorò chiudendo gli occhi ed ingoiando la prima pillola.




    Note: non mi è stato molto facile scriverlo, spero che lo apprezziate^^

    baci a tutte e...
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  14. *ValeryVampire*
     
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    ma non c'è nessuno che la sta leggendo?? o.O
    T.T
     
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  15. BäRb΀BläCk
     
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    Amoreeeeee piccuuuuulllaaaaa
     
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1342 replies since 26/5/2010, 18:18   13992 views
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