Do Your Own Choices

[NC17]- Twincest Not Related - Romantico, Angst, Lemon... e il resto ve lo leggete negli avvisi xDDD

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  1. BäRb΀BläCk
     
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    Blush l'ho ascoltata già 3 volte >.<

    Lollipop[..] 2 Volte *-*

    Get Away With Murder Nada ma è bellissima *-*

    Prisoner bellissima!

     
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  2. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 14/6/2010, 22:39)
    Blush l'ho ascoltata già 3 volte >.<

    Lollipop[..] 2 Volte *-*

    Get Away With Murder Nada ma è bellissima *-*

    Prisoner bellissima!

    belle neeee^^

    io amo quell' UOMO (se così si può definire) xDDD
     
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  3. BäRb΀BläCk
     
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    Ha tutto di una donna cazzo è più femminile di noi due messe assieme dai!
    Ho leto la sua biografia..ha perso il padre poverett.. erm cosa uso?? xD
     
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  4. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 14/6/2010, 22:43)
    Ha tutto di una donna cazzo è più femminile di noi due messe assieme dai!
    Ho leto la sua biografia..ha perso il padre poverett.. erm cosa uso?? xD

    poverettO...
    dicaiamo che lui ringrazia di have a dick
    quindiii xDD
     
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  5. BäRb΀BläCk
     
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    Devo andare a letto uffi.. Ci sentiamo domani,se ci sei.. baci tesoro..

    P.S. Ho postato xD Dai un'occhiata?? :nghè:
     
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  6. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 14/6/2010, 22:52)
    Devo andare a letto uffi.. Ci sentiamo domani,se ci sei.. baci tesoro..

    P.S. Ho postato xD Dai un'occhiata?? :nghè:

    Subito bellaa^^
    a domaniii
    baci baci e buona nanna <333
     
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  7. BäRb΀BläCk
     
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    Grazieeeeeeeeeee :wub:
     
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  8. BäRb΀BläCk
     
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    Ma salve Vale =D
     
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  9. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 16/6/2010, 16:36)
    Ma salve Vale =D

    ma buongiorno gnoccaa^^
     
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  10. BäRb΀BläCk
     
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    Com'é?? =D
     
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  11. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 16/6/2010, 16:54)
    Com'é?? =D

    paaaaauraaa
    panico pa panico pa panico pauraaaaaaa
    xDD
    ahahah tutto ok, tu?
     
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  12. BäRb΀BläCk
     
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    Noooo Anche tuuu *-*

    -Cosa'hai detto?
    -Ma chi?-
    -M*****a zio,ma quanta ce ne hai messa dentro?-
    -M*****a na' cifra!-
    -Sto tutto fatto..-
    -M*****a paura!-
    -M*****a panico!!-
    -M*****a paura-
    -Panico-pa-panico,pa-panico PAURA!-

    Hahahahha xD

    Stupenda!


    Sto bene comunque hahahah (Apparte gli svarioni U.U)
     
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  13. *ValeryVampire*
     
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    CITAZIONE (BäRb΀BläCk @ 16/6/2010, 17:01)
    Noooo Anche tuuu *-*

    -Cosa'hai detto?
    -Ma chi?-
    -M*****a zio,ma quanta ce ne hai messa dentro?-
    -M*****a na' cifra!-
    -Sto tutto fatto..-
    -M*****a paura!-
    -M*****a panico!!-
    -M*****a paura-
    -Panico-pa-panico,pa-panico PAURA!-

    Hahahahha xD

    Stupenda!


    Sto bene comunque hahahah (Apparte gli svarioni U.U)

    aahahahahahhahah

    xDDD
     
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  14. *ValeryVampire*
     
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    fede, vai su netlog che ti ho messo in nota su una mia foto^^
     
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  15. *ValeryVampire*
     
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    ma... ma dove sono le mie amatissime lettriciiii???
    Non mi abbandonate néé...!! xDDD

    bene bene bene


    avevo detto che avrei postato oggi, e io sono una che mantiene le promesse (di solito xD)

    BEH, ecco a voi il sesto capitolo.
    *lo amoooo°



    Sesto capitolo
    SE FOSSI UNA DONNA…




    La serata era passata velocemente con Tom, si era divertito molto e lo aveva studiato tutto il tempo.
    Tom sembrava un ragazzo abbastanza tranquillo, simpatico e solare, probabilmente anche molto dolce.
    Ripensava alla serata mentre guidava verso casa sua, stereo spento e fari accesi. La strada verso casa era poco illuminata e lui non amava guidare da solo a quell’ora.
    Si sentiva una strana sensazione addosso man mano che si avvicinava a casa, per questo continuava a guardarsi intorno quasi impaurito come se da un momento all’altro potesse spuntare qualcosa dal nulla, aveva persino messo la sicura alle portiere.
    Arrivò finalmente sotto casa e parcheggiò la macchina sotto il portone, prese le chiavi di casa e alzando lo sguardo verso il finestrino notò una macchina scura nell’angolo.
    Scese velocemente dalla macchina ed entrò subito nel portone della palazzina fiondandosi nell’ascensore. Arrivato al suo piano rimase impietrito. Andy era lì, seduto per terra contro il portone del suo appartamento. Sembrava addormentato.
    Bill si precipitò su di lui e cercò di guardarlo in faccia, aveva gli occhi chiusi e il viso arrossato.
    -Andy??? Andy???? – cominciò a chiamarlo Bill senza successo.
    -Andy, svegliati!! Andy!!!!
    Bill iniziò ad agitarsi, probabilmente era svenuto e lui non sapeva proprio cosa fare.
    Aprì il portone di casa sua con le mani tremanti e cercò di trascinare goffamente Andreas all’interno dell’appartamento. Fortunatamente il letto era già pronto, così riuscì in qualche strano modo ad adagiarlo sopra.
    Gli levò subito la giacca e le scarpe, poi prese i pantaloni e li gettò alla rinfusa sul pavimento.
    “Non avrei mai immaginato di doverlo spogliare per questo motivo” si disse mentalmente.
    Quando rimase in boxer cercò in qualche modo di svegliarlo, gli fece aria con un ventaglio di piume rosa (molto gay) con scarsissimo risultato.
    Iniziò seriamente a preoccuparsi, non sapeva più cosa fare. Si alzò di scatto in piedi e iniziò a camminare freneticamente per la stanza, a lungo andare avrebbe consumato il pavimento e sarebbe finito al piano di sotto se avesse continuato così.
    In preda ad una crisi di nervi iniziò a comporre a casaccio dei numeri telefonici.
    -NOOO non posso chiamare nonna, le piglierebbe un infarto!!!! – gridò isterico cancellando il numero…
    -Ci sonooo!!! – digitò il numero di telefono di Natalie ricordandosi che lei in passato aveva fatto un corso di pronto soccorso.
    Attese parecchi istanti finché l’odioso tuuuu-tuuuu del telefono venisse interrotto dalla voce assonnata di Natalie.
    -Pronto?? – domandò parecchio seccata.
    -Ehrm, ciao Natalie…scusa per l’ora ma ho un problema serio…
    -Ti si è rotta un unghia??
    -No Nate…il fatto è che…sono rientrato da poco a casa e ho trovato Andreas tutto accartocciato contro la porta…sembra addormentato. Ora l’ho messo sul letto ma non accenna ad aprire li occhi…
    -Oddio…beh, prova a sentirgli il polso…poi bagnagli la fronte con dell’acqua e spalanca la finestra per far entrare aria. Capito??? Mi raccomando non lo strattonare tanto e soprattutto tiragli fuori la lingua per impedire che la morda.
    Mentre parlava al telefono eseguiva ogni ordine, aveva spalancato la finestra nonostante la sua pelle si fosse quasi ibernato e aveva preso una pezza ghiacciata dal freezer per tamponarla sulla fronte del biondino.
    -Fatto…ora??? – domandò Bill impaziente a Natalie.
    -Aspetta qualche minuto vedrai che si riprenderà in fretta, Andy è bello forte…dai se succede qualcosa chiamami. Ok??
    -Si…va bene – mormorò con un accenno di dissenso.
    Mise giù la chiamata e si sedette accanto al biondo accarezzandogli il viso e chiamandolo a voce alta.
    Dopo qualche istante il biondino aprì leggermente gli occhi e cercò di decifrare la figura davanti a lui. Era un Bill sorridente, chinato su di lui con una mano premuta sulla sua fronte.
    -Ehi, Andre… - sussurrò.
    -Bill??? Che…dove???
    -Sei sul mio letto…ti ho raccimolato sul pavimento del pianerottolo…a proposito che ci facevi qui?? Non sapevo dovessi venire qui….
    -O…ecco…si…insomma…Alexis mi ha definitivamente buttato fuori di casa e …non sapevo dove andare….
    -E come mai sei svenuto??
    -Boh…forse era per la tensione….
    -Capisco…Vuoi qualcosa?? Un po’ d’acqua??
    Andreas dissentì col capo e si mise a sedere sul letto di Bill, guardandolo con gli occhi chiari.
    -Andre, vado a cambiarmi, se hai bisogno di qualcosa dimmelo…
    -Ehrm…a dir la verità c’è qualcosa che vorrei che tu facessi… - mormorò con un ghigno malizioso… - e poi, te,l’ho detto che questa sera sei particolarmente bella??
    Bill sorrise, aveva già capito le intenzioni del biondo e non aveva proprio per niente voglia di accontentarlo.
    Andreas si mise a sedere, trovandosi la faccia all’altezza della pancia del moretto, gli sganciò la cintura e gli strinse i glutei trascinandolo più vicino a sé.
    Bill decise comunque di accontentarlo controvoglia, infondo non aveva nulla da perdere né da fare, così gli insinuò le mani tra i capelli biondi guardandolo.
    Andy fece scivolare le mani sotto il vestitino viola e gli abbassò le calze, facendosi aiutare da lui per levargliele definitivamente. Gli alzò l’orlo del vestito scoprendogli il ventre e tirando coi denti il suo piercing all’ombelico, Bill gemette più di dolore che di eccitazione ma lo lasciò fare continuando ad accarezzargli i capelli.
    Il biondo lo prese quasi di peso, trascinandolo sulle sue ginocchia e levandogli finalmente quell’indumento che era solo d’intralcio, cominciando ad appropriarsi del suo collo con la lingua e con i denti.
    Bill cercò di lasciarsi andare, ma senza partecipare troppo a quei giochetti che non gradiva particolarmente in quel momento.
    Andy gli sganciò l’inutile reggiseno e cominciò a stuzzicargli i capezzoli e posandogli la mano sull’erezione coperta dal tanga di pizzo.
    Bill soffiò sorprendendosi di quel gesto, non si era nemmeno accorto di essersi eccitato perché la sua testa era completamente altrove.
    -Ehi, amore ma che hai? Non fai nulla…
    Bill venne preso alla sprovvista sorridendo falsamente e inventando la prima cazzata che gli venne in mente.
    -E…tesoro, volevo farmi coccolare un po’ da te…
    Andy la bevve e continuò ad accarezzargli la schiena, finché Bill non raggiunse le sue labbra baciandole famelico.
    Andreas insinuò una mano nel tanga del moretto prendendogli in mano l’erezione e massaggiandola lentamente.
    Bill soffocò un gemito, poi in preda ad un attimo di follia si liberò in fretta e furia dell’intimo e si sdraio sul letto divaricando le gambe.
    -Andy…dai….vieni… - esalò con voce roca, mentre fece scorrere un dito umido della sua saliva sul petto.


    *




    Tom salì le scale del suo palazzo e aprì la porta di casa senza preoccuparsi più di tanto del rumore della serratura. Entrò nell’appartamento posando la giacca sulla cassapanca e si diresse verso il salotto, dove probabilmente i suoi due amici guardavano un film d’azione.
    -Ciao ragazzi! – salutò mentre si toglieva le scarpe
    -Ehi, ciao Tom, com’è andata?? – domandò allegro Gustav mentre il piastrato se ne stava incollato davanti al televisore come un bambino davanti alla pubblicità dei Gormiti.
    -Bene bene, e voi?? Vedo che Georg è entrato in trance… - rise
    -Sssht ragazzi non capisco – esclamò il piastrato irritato ricevendo due occhiate fulminanti dagli amici.
    -È tutta la sera che è così, lasciamolo perdere…ti va di bere qualcosa in cucina??
    -Si ok… ma se vuoi stare a vedere il film stai pure
    -No…tanto fa cagare, l’abbiamo guardato solo per la protagonista con le grandi tette ahahah
    -Capisco…ahahah!
    I due si diressero verso a cucina stappando due bottiglie di birra e sedendosi uno di fronte all’altro alle estremità del tavolo.
    Tom raccontava della serata con gli occhi sognanti, Gustav non l’aveva mai visto così dopo un appuntamento. Sembrava folgorato.
    -Ti piace parecchio Bill, vero??- domandò seriamente il biondo.
    Tom stette in silenzio qualche istante poi annuì piano con il capo e lo sguardo rivolto verso la bottiglia di Becks.
    -Fisicamente mi piace tantissimo…anche perché sembra una donna, pensa che sta sera aveva persino il reggiseno!! Di carattere lo devo ancora capire…da quello che ho colto ha avuto una vita abbastanza dura e quindi gli è ancora un po’ difficile lasciarsi andare subito con le persone. Quindi ci andrò un po’ cauto, non voglio sconvolgergli tutto. Ma comunque ho intenzione di rivederla, cioè rivederlo!
    -Tu mi sa che ti stai prendendo una bella cotta amico mio… - sentenziò Gustav alzandosi per buttare la bottiglia vuota e dandogli una pacca sulla spalla.
    Tom lo guardò incuriosito.
    -Caro Tom Kaulitz, non ti vedo quell’espressione in faccia da quando ti sei messo con July tre anni fa…
    Tom sbuffò al nominare quel nome e roteò gli occhi.
    -Lasciamo perdere July ora, è acqua passata…
    -Si si, lo so…ma non è che puoi cancellare il suo ricordo. E tanto meno quella J tatuata sul ginocchio.
    -Lo dovrei togliere quel dannato tatuaggio – disse con rabbia.
    -E dove li trovi i soldi??
    -Non lo so, ma prima o poi lo farò sparire.
    -Va beh, Kaulitz io vado a letto che sono stanco, che io a differenza tua domani vado a lavoro. Ci vediamo domani…Buona notte e non ti masturbare nel letto pensando a Bill che ho cambiato le lenzuola sta mattina. – esclamò dal corridoio.
    -Fanculo Jushtel…
    -…e con il tuo spirito Kaulitz!
    Tom si guardò intorno, prese la birra in mano e bevve l’ultimo sorso. Si alzò per buttare la bottiglia e si avviò in salotto per controllare la situazione. Georg era addormentato per terra con le ginocchia strette contro il petto e il telecomando in mano. Tom non poté fare a meno di mettersi a ridere in silenzio mentre scattava una foto all’amico e poi spense la tv andando nella sua stanza.
    Si spogliò e si infilò tra le coperte con un unico pensiero… “Bill mi starà pensando??”


    *




    -TOOOOOOOOOOOOOOOOM – urlò Bill mentre, compresso sotto il corpo di Andreas, raggiungeva l’apice.
    Andreas accusò il colpo. Chi era Tom?? Era fottutamente geloso di Bill.
    Bill si stiracchiò allargando maggiormente le gambe per far spazio ad Andy, sbuffò chiudendo gli occhi e tastando la pelle del biondo.
    Socchiuse gli occhi per osservare Andy che serrava la mascella con fare incazzato.
    -Che c’è amore??? – domandò accarezzandogli una guancia.
    -Chi è Tom?? – ribatté serio.
    -Oh… - Bill abbassò lo sguardo e si accarezzò i capelli.
    -Andy, devo andare in bagno, mi fai alzare?? – domandò cambiando discorso.
    -Bill non cambiare discorso. Te lo ripeto ancora, chi è Tom?? – urlò quasi contro di lui stringendogli i polsi.
    -N-non è nessuno, amore, vai tranquillo… - mormorò spaventato.
    -Di solito gridi il mio nome, non quello di qualcun altro…non fare la puttana!!
    -Senti, Andreas, non mi va di parlarne ora. Ok?? Chiudiamo la questione per adesso. – disse cercando di divincolarsi dalla presa del biondo, che lo lasciò libero di andare.
    Bill si alzò e si chiuse in bagno a chiave, aprì l’acqua per riempire la vasca e si sedette sul water piangendo. Evitò di guardare la sua patetica immagine rivolta allo specchio e si asciugò malamente le lacrime con un fazzoletto.
    Si sentiva così ogni volta che veniva trattato in quel modo. Odiava dare spiegazioni quando non era dell’umore giusto, odiava quando la gente lo aggrediva urlandogli contro, odiava sentirsi usato, ferito, malinconico, dubbioso…
    Era da quando era entrato in macchina che non aveva fatto altro che pensare a Tom, si stava innamorando e non sapeva se era un bene o un male.
    Non aveva desiderato nemmeno Andreas quella notte, l’aveva accontentato quasi per lo stesso motivo per cui alcuni genitori accontentano le richieste più strane dei propri figli quando non stanno bene.
    E si era lasciato sfuggire quel grido. Non si sentiva ancora pronto a parlargli di Tom, era quasi per scaramanzia. Tutte le volte gli andava male, e questa non doveva andare in questo modo. Sentiva la sensazione che con Tom sarebbe andata diversamente. Si alzò immergendosi nell’acqua bollente che gli toccava a mala pena i fianchi stretti.
    “Certo che se fossi una donna sarebbe tutto più semplice” pensò mentre le sue mani si posarono sul proprio petto.
    Non è che odiava il proprio corpo, perché fortunatamente non era per niente simile ad un uomo, ma non ci conviveva particolarmente bene.
    A volte avrebbe desiderato essere donna, per poter vivere una vita normale senza particolari discriminazioni, avere un marito, una famiglia e, perché no?, anche dei figli.
    Invece no, era costretto in un corpo maschile, che di maschile aveva ben poco fortunatamente.
    Chissà cosa avrebbero mai pensato i suoi genitori di lui. Erano morti quando lui aveva ancora tre anni e sua nonna lo aveva cresciuto fino a qualche anno prima. Lei gli aveva fatto veramente capire chi fosse, sostenendolo sempre e soprattutto nei momenti più difficili.
    Come quando in terza superiore si era innamorato di un ragazzo di quinta che lo aveva illuso sin dall’inizio. Lo aveva ingannato, facendogli credere che gli interessava sul serio. Aveva ceduto senza troppi sforzi ad andare a letto con lui una notte e aveva capito di esserne veramente innamorato. Quando poi la mattina dopo a scuola tutti iniziarono a ricordargli che era solo un frocio, una puttana, uno schifo, capì che era stato tutto programmato.
    E quella fu solo una delle tante disgrazie…
    …era per questo che aveva paura di innamorarsi di nuovo.


    Note: Commentate tesore mie...^^
    spero che vi piaccia... e qui c'è anche un po' di NC17^^ xDDD

     
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1342 replies since 26/5/2010, 18:18   13992 views
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