Do Your Own Choices

[NC17]- Twincest Not Related - Romantico, Angst, Lemon... e il resto ve lo leggete negli avvisi xDDD

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    Ecco il chappolinooooooooooo

    Capitolo diciassette
    L’ora di una svolta…




    Erano passati altri giorni… Troppi senza Tom, senza niente che gli desse l’energia per continuare la sua odiata vita.
    Era rimasto da solo con il suo dolore, senza che ci fosse qualcuno o qualcosa a dargli la spinta giusta per continuare ad andare avanti senza piangersi troppo addosso.
    Nemmeno più il viso di Andreas aveva rivisto, non che gli dispiacesse ma almeno quelle parole che gli aveva detto avrebbero potuto avere un senso.
    E soprattutto non aveva nemmeno avuto il coraggio di fare una denuncia alla polizia. Sapeva di essere troppo buono e privo di rancore verso gli altri, e in casi come quelli non era per niente un pregio.
    Non voleva vederlo rinchiuso in una cella a marcire mentre gli veniva inflitto lo stesso dolore, si sentiva addirittura in colpa per non riuscire ad amarlo nel modo migliore.
    Diamine, si odiava da solo per quanto fosse privo di rabbia nei suoi confronti.
    In quei giorni non aveva fatto altro che piangersi addosso, non si era nemmeno più presentato a lavoro, aveva solamente avvisato Natalie che aveva insistito per dargli anche un solo aiuto morale. Ma ovviamente rifiutò.
    Aveva semplicemente intrattenuto una lunga chiacchierata telefonica insieme a Stefan, raccontandogli di tutto ciò che gli era successo. Anche se aveva sicuramente versato più lacrime di quante parole gli erano uscite dalla bocca.
    Non aveva più nemmeno gocce di pianto adesso e di sicuro non significava proprio niente di buono, se almeno avesse pianto avrebbe incanalato tutti i suoi sentimenti negativi e avrebbe cercato di mandarli via in quel modo.
    Si sentiva solo. Abbandonato a se stesso.
    Solo come un naufrago che rimane ad aspettare nell’acqua gelida qualcosa a cui appigliarsi, immerso nella paura di ciò che c’è sotto la superficie dell’oceano. Paura delle insidie fuori da quelle quattro mura pallide e non troppo accoglienti.
    Continuava ad aspettare un qualcosa che gli desse una ragione sensata per non doversi arrestare ancora in quell’oblio inutile fatto di niente, con il terrore di affogare.
    Paura di affogare in un’acqua scura e ghiacciata fatta di paure, ricordi e dubbi.
    Non riusciva a trovare un appiglio su cui ancorarsi per andare avanti a nuotare fino a riva, non voleva affogare. No! Noo!
    Eppure se fosse arrivata l’onda silenziosa che lo avrebbe portato giù tra l’oscurità degli abissi si sarebbe sentito sollevato da ogni responsabilità perché tanto ormai il suo destino sarebbe cessato tra gli oceani più profondi.
    Anche se di appigli ce n’erano pure troppi per poter andare avanti.
    Solo che faceva finta di non vederli perché sapeva che avrebbe fatto meno fatica a lasciarsi trascinare nelle acque piuttosto che continuare a nuotare controcorrente per arrivare a toccare le sponde.
    Aveva dovuto faticare per ritrovare la terra ferma troppe innumerevoli volte nel suo breve cammino della vita e ora sapeva di non avere neppure più un briciolo di forza per continuare.
    Non voleva ancora affrontare quel mondo che non faceva altro che offrirgli solo insidie e fregature, aveva lottato abbastanza e ora sentiva i muscoli cedere.
    Era nato per morire martire?
    Sarebbe mai arrivato il giorno in cui avrebbe finalmente smesso di soffrire?
    Sin da piccolo aveva imparato a doversi fare largo tra le mille difficoltà che presenta la vita.
    Innanzitutto si trovava costretto in quel maledetto corpo che non gli apparteneva, sapeva esattamente che se si fosse sfiorato il petto in quell’istante non avrebbe mai trovato ciò che invece possedeva nel suo immaginario.
    E per diventare ciò che si sentiva di essere veramente avrebbe dovuto scegliere una strada altrettanto tortuosa, dolorosa sia fisicamente che emotivamente…se già lo emarginavano quando era completamente uomo, cosa avrebbero fatto se avesse definitivamente cambiato i suoi connotati?

    Anche se sapeva che in fondo nessuno è costretto a soffrire.
    La vita ci offre delle occasioni, siamo noi che andiamo in contro a delle scelte che portano a delle determinate sensazioni, cambiamenti e quant’altro.
    Ripensandoci…
    Se i suoi genitori non avessero scelto di tornare a casa così tardi non sarebbero incappati in quell’automobilista ubriaco che li aveva trascinati giù per un dirupo morendo carbonizzati tra le fiamme… se fossero tornati prima forse ora sarebbero lì con lui ad osservarlo e avvolgerlo in un abbraccio di affetto che solo una famiglia può donare.
    Se lui stesso non avesse scelto di capire che la sua vita non era rappresentata a pieno dal proprio aspetto esteriore probabilmente ora sarebbe sì immerso dai dubbi, ma sicuramente più felice e spensierato come un banalissimo omosessuale.
    Se non avesse deciso di lasciarsi andare con quell’idiota di quinta per una notte, ora avrebbe finito i suoi studi in santa pace nel campo linguistico. E ora magari si sarebbe ritrovato a lavorare come insegnante in una scuola anziché acconciare i capelli in un salone di estetica, che lo appagava tantissimo ma non era comunque ciò a cui aveva sempre aspirato.
    Se non avesse dato ad Andreas l’opportunità di provarci con lui ora non si troverebbe disteso su di un letto con la testa dolorante i ricordi vividi tatuati nella mente e sulla pelle.
    In fondo sì, se l’era cercate…
    Ma cosa era meglio?
    Privarsi totalmente di una vita normale senza mai fare una scelta più o meno rischiosa oppure vivere veramente con la consapevolezza che comunque potrebbe sempre andare peggio?
    Sapeva esattamente che dentro di lui c’era quel barlume di coscienza che sperava lo avrebbe fatto alzare dal materasso per uscire e affacciarsi sulla terrazza del mondo.
    Ma nel suo cuore in quel momento non c’era la forza.
    …e quando il cuore, il regalo più meraviglioso, complesso ed affascinante non ha più la forza, come si può solo pensare di prendere una decisione?
    Il cervello è nulla senza il cuore.
    Si può vivere, anche se male, con una piccola parte di cervello. Ma come puoi vivere bene se ti manca un frammento di cuore?
    Almeno, per lui ogni decisione più istintiva veniva presa a seconda di quello che decideva il muscolo pulsante che pompava nella sua cassa toracica.
    E ora pompava così lentamente dentro al suo petto che quasi non lo sentiva battere, nonostante il silenzio assordante all’interno della stanza.


    Ormai non riusciva più a scindere la vera realtà dal sogno, continuava a cadere in sonni profondi senza esserne consapevole e si risvegliava con la stessa sensazione frustrante.
    Non capiva più se andava avanti a vivere in un incubo oppure se non faceva altro che stare sveglio. Perché i suoi incubi apparivano così simili alla realtà che viveva in quel momento. Non vi era un po’ di luce neppure nel suo subconscio.
    Non faceva altro che fissare il vuoto sdraiato supino sopra le lenzuola, completamente nudo fregandosene che la sua pelle continuava a riempirsi di brividi.
    Si sentiva così maledettamente strano e vulnerabile, innaturale…sembrava di essere diventato parte della tappezzeria, come se da un momento all’altro sarebbe stato risucchiato tra le molle cigolanti del divano letto.
    Riusciva a distinguere il profilo del televisore dinanzi a lui, i libri sistemati in ordine di grandezza e i dischi per artista e genere. Alla sua destra poteva discernere a malapena le piante di orchidea sul davanzale, lo stesso in cui quella mattina si era seduto ad osservare Tom mentre dormiva sonni profondi. La finestra chiusa ermeticamente così come la tapparella, per evitare che il minimo spiffero di vento potesse farsi largo nella stanza.
    Non voleva nemmeno vedere la luce del Sole filtrare attraverso le serrande della stanza principale, desiderava il buio attorno a sé, preferiva solo rimanere steso sopra le coperte pesanti del suo letto senza pensare a nulla.
    Era tutto così oscuro da non riuscire a vedere aldilà del proprio naso, di conseguenza non sapeva nemmeno che ora fosse.
    Si voltò ascoltando con disinteresse il ticchettio delle lancette in ferro battuto dell’orologio appeso al muro, accanto al disegno di acquerelli che le era stato regalato da una sua amica…
    Poi all’improvviso un raggio di luce ostinato riuscì a filtrare quel buio impenetrabile fino a raggiungere il palmo della propria mano. Si girò di scatto verso la finestra ad osservare la striscia di luce illuminare qualche centimetro di spessore dalla finestra fino a lui.
    Quasi pensò a come fosse potente quel raggio in paragone a lui, che non riusciva nemmeno ad accendere una stupida lampada per non vedere se stesso, invece quella piccola striscia di luce si era fatto largo tra quell’oscurità e l’aveva vinta.
    Tutto d’un tratto si decise. Raccolse tutta la volontà che possedeva in quell’istante e, prima che essa lo abbandonasse del tutto, si alzò dal letto dirigendosi verso la finestra.
    Esitò un po’ sulle gambe come se non fosse più abituato a camminare, ma non si lasciò fregare perché sapeva che sennò l’avrebbe utilizzata come scusa per rimanere ancora a letto.
    Si avvicinò al davanzale percependo con i polpastrelli il materiale freddo, buttò in terra un fiore appassito e poi si fece coraggio.
    Tirò su la tapparella e venne inondato da tutta la luce che possedeva in quel momento ciò che lo circondava, senza pensarci due volte urlò a squarciagola come a sottolineare che Bill Trumper c’era ed era pronto a ribellarsi.
    Appoggiò le braccia al davanzale e sorrise senza un particolare motivo, il sole stava tramontando e il cielo diventò rosso fuoco. Non ricordava di averne visto mai uno così bello.
    O forse era sempre come tutti gli altri, solo che dopo essersene privato per ore indefinite pareva essere la cosa più magnifica e perfetta.
    Poteva distinguere le nuvole nel cielo, alcune vicino al Sole assunsero una sfumatura rossastra, altre, dove il firmamento era ancora tendente all’azzurro, sembravano violette…
    Gli alberi nel parco vicino il suo quartiere disegnavano ombre lunghe sulla strada, dove alcune ragazzine si ritiravano a casa per la cena con la famiglia.
    Si decise a smuoversi di lì e si chiuse in bagno entrando nel box doccia, sospirò quando l’acqua bollente gli colpì la pelle setosa…

    Uscì dal bagno dopo quasi un’ora. Si era lisciato i capelli e poi li aveva raccolti in una mezza coda spettinata, si era truccato con solo un filo di matita e si era vestito da Bill e non da Eva.
    Aveva indossato un paio di jeans skinny neri, una t-shirt bianca con delle scritte e un paio di Converse altrettanto bianche.
    Si guardò allo specchio titubante, ovvio non si sentiva a posto ma in cuor suo sapeva che doveva fare così. Ora o mai più. Cogli l’attimo, asseconda la follia…
    Si decise finalmente ad uscire di casa sua indossando un chiodo di pelle nero, chiuse la porta e si fece scivolare la chiave in una delle tasche laterali e camminò con aria strafottente decisamente maschile fino alla sua macchina.
    Quella puttana della portinaia non l’aveva nemmeno riconosciuto, si era limitata a scrutarlo con occhio critico.
    Poteva già sentire le sue parole nella mente.
    “Ecco, un’altra conquista di quella puttana di un Trumper”… sì, sicuramente stava pensando esattamente quello.
    Si voltò verso di lei abbassando i Ray Ban scuri dal proprio naso e sorrise seducente “Arrivederci signora Muller” disse con aria sicura.
    Uscì dall’androne lasciando che il portone sbattesse rumorosamente facendo tremare i vetri e attraversò il parcheggio.
    Salì nella sua BMW e la mise in moto sfrecciando per chissà dove.
    …sì, decisamente Bill Trumper aveva bisogno di una svolta.



    Note: allora... il capitolo è stato un po' complicato da scrivere perchè questo doveva essere semplicemente un pezzo del capitolo 16.
    Però poi ho deciso di dividerli e concentrare il 16 solo su tomi... e questo solo su Bill...
    E insomma... non è stato facile perchè non so se sono riuscita a rendere bene l'idea di come si senta Bill.
    è in uno stato confusionale assurdo e nella sua testa e soprattutto nel cuore si sta svolgendo la terza guerra mondiale.
    A questo punto credo che voi abbiate capito come Tom abbia reagito alle parole di Andreas, no??
    Purtroppo ci ha creduto e, nonostante stia soffrendo come un pazzo pure lui, è convinto e soprattutto troppo orgoglioso. (Coglioneeeeee!!! però lo amo troppo <3333)



    boh poi...
    passiamo ad altre assurde spiegazioni
    CITAZIONE
    Il cervello è nulla senza il cuore.
    Si può vivere, anche se male, con una piccola parte di cervello. Ma come puoi vivere bene se ti manca un frammento di cuore?

    qui non parlo solo di sentimento... ma anche di "scienza".
    insomma, sì, io odio profondamente studiare anatomia perchè a me fa schifo tutto ciò che rigurda l'interno del nostro corpo bleah!
    comunque, alle medie la mia insegnante di matematica e scienze (una donna da ammirare u.u) ci ha parlato di una sua amica...
    in pratica questa povera donna, credo per qualche problema genetico o ereditario non ne ho idea, ha avuto un'aborto spontaneo al settimo mese di gravidanza perchè la bambina si stava sviluppando con solo un quarto di un emisfero del cervello...
    quando è rimasta incinta la seconda volta ha terminato la gravidanza ma il bambino (che ora credo abbia 5 anni) è nato con solo uno dei due emisferi del cervello... ma è sano e vive diciamo bene. ... e allora mi è venuta in mente questa cosa... perchè, anche se come ho già detto che in scienze faccio pietà, a rigor di logica suppongo che una gravidanza non comincia nemmeno se l'embrione è privo di cuore... no??
    magari voi che fate qualche liceo mi prenderete per idiota, ma non m'interessa... ammetto che non sono brva in queste cose...^^
    *ooo che pappardella ho scritto?? o.o*


    CITAZIONE
    il silenzio assordante

    non so... volevo scriverlo...
    a voi non capita di non riuscire a sopportare il silenzio assoluto??
    a volte credo che preferirei mille volte stare con l'orecchio appiccicato alle casse di un concerto dei suicide silence piuttosto che non sentire nullaaaaaaaa...
    ok...*fine sclero*


    e poi il prossimo capitolo lo amo... perchè subentrerà un nuovo personaggio molto importante nella storia... ma non vi anticipo nulla.

    ma allora... secondo voi che farà Bill ora che si è vestito"normalmente" e sta sfrecciando per l'ignoto con la sua Bmw????
    muahahahahahahah

    *lo scopriremo solo vivendo* *canticchia*

    e boh....


    p.s. coincidenza assurda... sto ascoltando l'ultimo cd dei cinema bizarre e proprio ora che ho finito di scrivere le note è cominciata la traccia 9... TOYZ


    VI AMO E COMMENTATEEEEEEEE


    Edited by *ValeryVampire* - 13/9/2010, 16:56
     
    Top
    .
  2. CELE_JS
     
    .

    User deleted


    Amore, brava, davvero.
    A parer mio rendi bene l'dea della situazione psicologica e sentimentale di Bill. Mi pare anche che tu piano piano stia cambiando il tuo modo di scrivere, hai fatto dei paragoni che hanno reso ancora meglio l'idea (cosa che prima non facevi, o per lo meno non così bene).
    Ora sono super curiosa di vedere lo stato di Tom.
    E Bill vestito da.. bill.. è un evento! :D

    Brava Pucci, ci piace. u.u
     
    Top
    .
  3. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (CELE_JS @ 13/9/2010, 14:27)
    Amore, brava, davvero.
    A parer mio rendi bene l'dea della situazione psicologica e sentimentale di Bill. Mi pare anche che tu piano piano stia cambiando il tuo modo di scrivere, hai fatto dei paragoni che hanno reso ancora meglio l'idea (cosa che prima non facevi, o per lo meno non così bene).
    Ora sono super curiosa di vedere lo stato di Tom.
    E Bill vestito da.. bill.. è un evento! :D

    Brava Pucci, ci piace. u.u

    eccomi scusa se la mia risposta arriva dopo 17 minuti ma ho postato in tutti gli altri forum e mi sono rincoglionita a mandare mp vari e link ai capitoli u.u

    Allora puccimiao bello bello trésor <3
    sono strafelicee di quello che tu mi abbia detto perchè mi fai super super contenta^^ <333

    il pezzo del mare mi è venuto in mente perchè un annetto fa ho scritto una cagata di storia ispirata a twilight dove bill era un vampiro shecsy... xD
    e c'era la sua tipa umana che prima di conoscerlo si voleva ammazzare... e avevo scritto una roba simile...
    poi a me il mare mi da un'angoscia assurda... l'acqua troppo profonda mi fa paura se non vedo nulla e mi fa sentire tremendamente sola...
    non so che avrei fatto io fossi stata in cast way credo che mi sarei uccisa in qualche strano modo... boh...
    vabbeh...
    il prossimo chappy... waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa non vedo l'ora di farvelo leggere u.u
     
    Top
    .
  4. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    Ho fatto qualche piccola modifichina al capitolo èerchè ho notato che c'erano alcune parole ripetute in qualche frase^^

    *oddio ora parlo come Ned Flanders o.o*

    però ho scritto ora una cosa in mezzo alle note.... non so... volevo dirlo ecco...^^
     
    Top
    .
  5. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    MA SI, quasi quasi mi commento da sola.... u.u
     
    Top
    .
  6. barby's
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Era nato per morire martire?
    Sarebbe mai arrivato il giorno in cui avrebbe finalmente smesso di soffrire?
    Sin da piccolo aveva imparato a doversi fare largo tra le mille difficoltà che presenta la vita.
    Innanzitutto si trovava costretto in quel maledetto corpo che non gli apparteneva, sapeva esattamente che se si fosse sfiorato il petto in quell’istante non avrebbe mai trovato ciò che invece possedeva nel suo immaginario.
    E per diventare ciò che si sentiva di essere veramente avrebbe dovuto scegliere una strada altrettanto tortuosa, dolorosa sia fisicamente che emotivamente…se già lo emarginavano quando era completamente uomo, cosa avrebbero fatto se avesse definitivamente cambiato i suoi connotati?

    Hai reso perfettamente il travaglio interiore di questo Bill, il suo sentirsi "in mezzo" incompleto ed imperfetto, come se il destino si fosse divertito con lui ... cuore, mente e corpo sembrano non appartenere alla stessa persona e cambiare tutto questo non è facile, è un cammino in salita dove vedere la vetta, sembra solo un'illusione e si chiede se valga la pena lottare per un'illusione ... vale sempre la pena lottare per qualcosa che il tuo cuore sente e desidera

    CITAZIONE
    Privarsi totalmente di una vita normale senza mai fare una scelta più o meno rischiosa oppure vivere veramente con la consapevolezza che comunque potrebbe sempre andare peggio?
    Sapeva esattamente che dentro di lui c’era quel barlume di coscienza che sperava lo avrebbe fatto alzare dal materasso per uscire e affacciarsi sulla terrazza del mondo.
    Ma nel suo cuore in quel momento non c’era la forza.
    …e quando il cuore, il regalo più meraviglioso, complesso ed affascinante non ha più la forza, come si può solo pensare di prendere una decisione?
    Il cervello è nulla senza il cuore.
    Si può vivere, anche se male, con una piccola parte di cervello. Ma come puoi vivere bene se ti manca un frammento di cuore?

    bella questa riflessione, cuore e cervello insieme ci rendono speciali, umani ed imperfetti, ma soprattutto unici ... Bill forse in cuor suo, è consapevole della sua unicità, ma ha paura di confrontarcisi e di sentirsi non accettato ...
     
    Top
    .
  7. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    Grazie del bellissimo commento...^^ sono contenta di aver reso bene l'idea perchè era proprio quella la mia paura.
    Bill ha paura, perchè per tutto quello che ha subito ha sofferto e sa che comunque in vita sua ci vorrebbe una sorta di miracolo per renderlo finalmente felice...^^

    grazie di tutto^^ <33
     
    Top
    .
  8. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    il mio 1800esimo messaggio lo metto qua u.u

    beh...
    volevo chiedere a tutte voi lettrici (non solo a quelle che commentano u.u)

    se per caso avete un giorno in cui vi fa più comodo anzichè il lunedi, così faccio una media anche con altre lettrici di altri forum e magari cambiamo il giorno...
    fatemi sapere in tante per favore^^

    VALLY
     
    Top
    .
  9. CELE_JS
     
    .

    User deleted


    A me il giorno va più che bene, basta che il capitolo venga postato entro sera sennò non posso leggere (:
     
    Top
    .
  10. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    boh allora magari vedrò ancora le risposte delle altre....
    non so, perchè sai cos'è?
    è che torno a scuola quasi alle 5 del pomeriggio e se mi attacco subito al pc i miei mi scartavetrano le palle...
    se a tutte va bene il lunedì piuttosto o faccio domenica sera.... boh.... vediamo
     
    Top
    .
  11. barby's
     
    .

    User deleted


    io non ho un giorno preferito, quello che va meglio a te per postare, l'importante è avere il capitolo regolarmente :D
     
    Top
    .
  12. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    mmm ok

    al massimo lo posto domenica sera o lunedì...
    perchè mercoledì prossimo comincio la scuola e quindi torno tutti i giorni alle 5 del pomeriggio....
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Group
    Designers
    Posts
    9,212
    Location
    Shinigami's World

    Status
    Offline
    anche qui **
     
    Top
    .
  14. *ValeryVampire*
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (»Bill Kaulitz« @ 18/9/2010, 14:46)
    anche qui **

    amoreeee^^

    ahh
    oddio... non avrai mica letto gli altri capitoli o.O??
    XDD
     
    Top
    .
  15. CELE_JS
     
    .

    User deleted


    E si posta u.u
     
    Top
    .
1342 replies since 26/5/2010, 18:18   13992 views
  Share  
.