-
SaReTtA_93.
User deleted
Sarocchiaaaaaaaa........
ma ciaoooo!!
ok...vediamo un po' di fare mente locale...io sono sconvolta!
non puoi lasciarmi il capitolo così! non puoi!!
comunque bravissima!!
quella capra di Perrine è ovunque!!
sarà sicuramente un capolavoro!!
è splendida, e io già l'adoro!!
*stampa un bacio alla Sarocchia
*fugge saltando a studiare latino (uffaaaaaaaa)
. -
» S a r e t t a ;.
User deleted
Sarettaaaaa ma grazieeee *O*
Bacioni <3. -
.
Mi attira come primo capitolo... voglio assolutamente il secondo! *_* Posta perfavore *_* . -
» S a r e t t a ;.
User deleted
Dankeeeee *O* . -
rachel_93.
User deleted
donnaaaa posti vero??*fa sgiardo da cucciola*
. -
» S a r e t t a ;.
User deleted
Non stasera xD
Magari domani =). -
.bad!.
User deleted
Ma...
Uffaaaaaaaaaaa >.<. -
» S a r e t t a ;.
User deleted
Hihihi, suuu ragazze, pazientate xD . -
.Amon..
User deleted
Noooo, Sarùùù, hai postato la nuova ff!!
Che forza sei tornataaa!!
Alloraaaa, mi sono innamorata del prologo, quindi ovviamente non ho potuto resistere a non leggere il capitolo.
Come prima cosa, come sempre ti faccio i complimentiii, davvero una bellissima idea, anche se con quella..arrrrg, Perinne!XD
Va bè, potrò sopportare, solo perchè sei tu a scrivere tesoroo**
Comunque, davvero mi interessa molto, ed ora sono curiosa!!!
Quindi, spero che posterai prestissimooo, ci conto!U.U
Te amooooo!
Bacioni, Amon.. -
Isy88.
User deleted
Liebe, sei tornataaaa!! chebellochebellohebellochebello!!!!!
Allora, ti faccio tanti complimenti, perchè non ho mai letto storie con questa trama, che mi incuriosisce parecchio!
Rei mi sembra una ragazza con un carattere molto particolare, vedremo che combina...
un bacione e al prossimo capitolo! ^^. -
» S a r e t t a ;.
User deleted
Waaaaaa, che bello trovarvi anche qui ragazze, grazie mille, sono contenta che vi piaccia *O* . -
» S a r e t t a ;.
User deleted
Capitolo 2
I miei occhi non lo perdevano di vista neanche un secondo. Seduta sul muretto di un terrazzino abbandonato, piuttosto in alto, osservavo ogni singolo movimento del chitarrista, consumando lentamente una sigaretta. Muoveva con fare esperto le sue dita sulle corde della chitarra, dando prova della sua bravura. Di tanto in tanto chiudeva gli occhi e pareva entrasse in un mondo tutto suo, lontano da quello reale. Poi li riapriva ed ecco che regalava un sorriso malizioso alle ragazze, posizionate sotto al palco, pronte ad aumentare le loro urla isteriche. Non potei fare a meno di sorridere furbescamente e scuotere leggermente la testa. Tom Kaulitz era capace di stendere una ragazzina solo con un sorriso? Avrebbe dovuto solamente aspettare di incontrare me. Gli avrei sicuramente dato pane per i suoi denti.
Improvvisamente sentii vibrare il cellulare nella tasca della mia giacca nera di pelle. Portai fuori dalle labbra il fumo grigiastro e risposi.
«Stanno ancora suonando. Verso la penultima canzone vado» parlai, sapendo perfettamente che si trattasse di Sean, visto e considerato che nella mia rubrica esisteva solamente il suo numero telefonico. Come ho detto, non ero una ragazza che amava legarsi a molte persone.
«Perfetto. Stai attenta a non farti notare. Mi fido di te» rispose, riattaccando subito dopo.
Riposi il cellulare in tasca e buttai il mozzicone di sigaretta a terra, schiacciandolo con la punta della scarpa. Tornai a posare gli occhi sul palco e decisi che era arrivato il momento di prepararmi. Scesi dal muretto ed aprii il piccolo borsone che avevo portato con me. Ne tirai fuori una parrucca senza capelli, una giacca e dei pantaloni neri con le scarpe lucide abbinate, ed infine un auricolare nero e degli occhiali da sole. Cominciai ad infilarmi i pantaloni sopra ai miei jeans attillati, dando di tanto in tanto un'occhiata a Tom in lontananza. Recuperai l'enorme giacca e me la chiusi sopra alla mia camicetta bianca. Allacciai le scarpe, una volta tolte le ballerine che riposi nel borsone.
Quella sera faceva decisamente freddo a Berlino e sentivo l'aria pungermi fastidiosamente sulla pelle come schegge di vetro.
Legai i miei capelli e li coprii con la cuffia color carne. Infine mi infilai l'auricolare in un orecchio e gli occhiali da sole, per poi richiudere il borsone e e mettermelo in spalla. Aprii velocemente la porta dalla quale ero passata per arrivare al terrazzino e corsi giù per le scale, fino ad arrivare all'uscita di quel palazzo disabitato. Cercavo di non destare sospetti camminando lungo il marciapiede, anche se mi rimaneva piuttosto difficile in quelle vesti. Quando arrivai dietro al palco, salii le scalette che portavano nel backstage; travestita da bodyguard sarei passata inosservata. O almeno, così speravo. Lungo il tragitto incrociai numerosi miei “colleghi” che mi scoccavano occhiate indagatrici da dietro i loro occhiali da sole, lo percepivo; ma me la cavai con dei cenni della testa, in segno di saluto, che ricambiarono senza porsi troppe domande. Fortunatamente all'interno del backstage non li trovai; erano posizionati tutti fuori e davanti alle entrate per tenere a bada le ragazzine. All'interno non sarebbero serviti a nulla.
Alzai lo sguardo leggendo le targhette, attaccate alle porte, che riportavano dei nomi diversi. Li scorsi tutti, fino a che non riconobbi il suo, “Tom Kaulitz”. Abbassai repentinamente la maniglia ed entrai richiudendo la porta. Guardandomi attorno potei notare un divanetto, un appendiabiti dove si trovava – dedussi – una sua felpa, un contenitore per la chitarra, un tavolino dove avvistai un posacenere contenente un paio di sigarette consumate ed un tavolo più grande dove erano poggiati tipi diversi di prodotti, a partire dal deodorante. Buttai affianco al divano il borsone e lo riaprii. Mi spogliai velocemente delle vesti di bodyguard, mi sciolsi i capelli e gettai di nuovo tutto quanto nella borsa, riappropriandomi anche delle mie ballerine. Finalmente, sospirando, mi buttai a peso morto sul divano ed accavallai le gambe per poi mandare subito un messaggio a Sean.“Sono dentro. Tutto apposto”
Era stata più difficile tutta la preparazione che quello che doveva ancora accadere. Giocherellai svogliatamente con i miei capelli, in attesa dell'arrivo del tanto seducente e desiderato chitarrista, stando ai pareri di tutte le sue fans accanite.
Improvvisamente udii uno strano brusio al di fuori del camerino e mi posizionai meglio sul divano, immaginando che Tom stesse arrivando. Dovevo solamente mantenere la calma; sarebbe andato tutto a meraviglia, come sempre.
Deglutii non appena scorsi la maniglia abbassarsi lentamente.
«Ok, a dopo» lo sentii parlare, richiudendo la porta. Lo osservai di spalle, aspettando con ansia che si voltasse verso di me, cosa che non tardò a fare. Si immobilizzò non appena mi vide, rimanendo a bocca leggermente aperta. «Cosa...».
«Ciao» lo anticipai sorridendo sommessamente. Lui continuava a guardarmi basito. Era completamente sudato, a causa della sua recente performance, e portava un asciugamano attorno al collo.
«Chi sei? Come sei entrata?» mi domandò ancora incredulo. Io mi alzai dal divano e camminai verso di lui, con fare sensuale.
«Come sono entrata non ha importanza saperlo. Comunque, sono Rei, piacere» risposi porgendogli la mano che strinse insicuro. Nel mentre, lo scrutai, rendendomi conto di quanto effettivamente fosse affascinante. «Beh, devo dare ragione alle tue fans» dissi con superficialità, dandogli le spalle ed andandomi a sedere sul tavolo.
«Riguardo a cosa?» mi chiese rimanendo immobile dove lo avevo lasciato.
«Sei proprio un bel ragazzo» gli feci l'occhiolino. Lo vidi alzare le sopracciglia e sorridere compiaciuto.
«Me lo dicono in tante, sì» si vantò camminando verso il divano e sedendovisi sopra, a gambe divaricate. Recuperò un pacchetto di sigarette dal comodino affianco, assieme ad un accendino, e se ne accese una. «Vuoi?» mi domandò, allungandomi il pacchetto. Io annuii e lo presi al volo. «Dunque non sei una mia fan?» si informò senza abbandonare quel sorriso malizioso che avrebbe messo in difficoltà qualunque ragazza. Qualunque, ma non me.
«Direi di no» risposi buttando fuori dalla bocca il fumo e lanciandogli di nuovo il pacchetto di sigarette.
«E come mai ti sei fatta trovare nel mio camerino?» continuò a fare domande con espressione tanto sicura di sé. Mi alzai e mi andai a sedere affianco a lui, con una gamba piegata ed un braccio appoggiato allo schienale.
«Perchè adoro i rischi che si corrono nel fare cose come queste» sussurrai liberando il fumo dalle mie labbra che andò a colpirlo dritto in faccia. Lo vidi socchiudere gli occhi e sorridere soddisfatto.
«Quindi sei venuta qui senza un particolare motivo» commentò con leggero sarcasmo.
«Oh, no. In realtà un motivo c'è» lo stuzzicai avvicinandomi sempre di più a lui.
«E sarebbe?» mi chiese con leggero affanno.
«Farti impazzire» soffiai provocante, cominciando a sfiorargli il collo con le labbra e spostandogli appena l'asciugamano da esso. Lo sentii sussultare e la cosa mi fece ghignare con soddisfazione. Continuavo ad accarezzare quella pelle bollente e non appena mi spostai sulla sua giugulare potei avvertirlo deglutire a fatica. Le sue mani – abbandonata la sigaretta - scattarono veloci sul mio corpo, facendomi sedere in braccio a lui, ma prima che le sue labbra arrivassero a toccare le mie, portai la bocca al suo orecchio. «Ho detto che voglio farti impazzire, non che voglio fare sesso con te» sussurrai. Lo vidi sospirare e sforzare un sorriso.
«Sai il fatto tuo, eh» valutò senza guardarmi.
«Puoi starne certo» mi alzai dalle sue gambe, rimettendomi in piedi e mi infilai il giacchetto dopo aver spento la mia sigaretta ormai consunta nel posacenere. Ignorai la sua espressione di disappunto. «Domani alle quattro, al bar sotto il tuo albergo» gli riferii senza troppi giri di parole. Mi guardò perplesso.
«Come fai a sapere in che albergo alloggio?» domandò curioso.
«Tu non preoccuparti. Pensa solamente ad arrivare puntuale» gli sorrisi furbescamente.
«E sei davvero sicura che io mi presenterò?» mi sfidò piuttosto divertito.
«Lo farai, lo farai» risposi convinta, recuperando il mio piccolo borsone da terra.
«Cosa tieni lì dentro?» si informò interessato.
«Affari di una signorina» lo liquidai ironica, camminando verso la porta del camerino. Potevo sentire i suoi occhi increduli ancora puntati addosso a me. «A domani, Kaulitz» lo salutai richiudendola alle mie spalle. Un ghigno si dipinse sul mio volto. Il piano aveva funzionato.*
«Sapevo che non avresti fallito neanche stavolta» parlò Sean da dietro il suo bicchiere di vino che si affrettò a buttare giù. Seduta al tavolo, di fronte a lui, sorrisi portandomi in bocca un pezzo di carne.
«E' stato facile. Tom Kaulitz è un ragazzo molto sicuro di sé e gli piace sentirsi così desiderato. Per questo sono convinta che si presenterà domani» commentai soddisfatta di me stessa.
«La cosa comincia a divertirmi» ghignò. Insieme cominciammo a ridacchiare, scontrando i nostri bicchieri e bevendo il liquido rossastro al loro interno.
Note finali: dal prossimo i capitoli sarannoun pò più lunghi... i primi due mi sono serviti da introduzione alla storia =) baci. -
Stefybella.
User deleted
wooooooo . -
Anto483.
User deleted
PorcoKaulitzianoTommasone!
Ma...Ma...
io Amo Rei!...
e Tom...è arrapante cazzo!...Tutto sudato poi...*ç* (Dio, l'ho detto davvero?!)
Brava,Brava,Brava Sarettina mia...bel lavoro! =)
Scusa per il ritardo...e scusa per il commento del cavolo,ma c'è poco da dire su questo capitolo così dannatamente stupendo!....
Aspetto con ansia il terzo =D!
*me ti amaaaaaa
*torna a sbaware con la DivaH!. -
Ioly21.
User deleted
Continuaaaaa....me essere taaaanto curiosaaa!!!! *__* .
{ Tokio Hotel } ~ Die besten der Welt! | vr. 5.0 | They are never gone (6 years online!) 
Archivio Fan Fiction - Archivio FF Het/Gen
[CONCLUSA] » Just pull the trigger ;Premi il grilletto |
