«Love-Game(over)

Long Fic; NC17;

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  1. YaYa_Kaulitz
     
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    Dai sno sicura che mi piacerà *__* Oggi la inizio <3333
    Sì sì c'ero ero in prima fila dalla parte dove suonavano i Lost,Finley,Pixie Lott ect...tu???
     
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  2. °iL@Ry@°
     
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    Bhè, posso solo dire che dal prologo già l'adoro.
    Io...non so, le ff dove Bill è malato le adoro *-*
    E il beduino...bhé, lui mi piace sempre come personaggio xD
    Continua presto!!
    Ciao, Ilaria
     
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  3. MiikHy_Deafening
     
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    CITAZIONE (YaYa_Kaulitz @ 1/1/2010, 20:11)
    Dai sno sicura che mi piacerà *__* Oggi la inizio <3333
    Sì sì c'ero ero in prima fila dalla parte dove suonavano i Lost,Finley,Pixie Lott ect...tu???

    ommioddio, anche io ero in prima fila lì o____o tra quel palchetto e quello centrale
    X°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°D

    °iL@Ry@°



    CITAZIONE (°iL@Ry@° @ 1/1/2010, 20:11)
    Bhè, posso solo dire che dal prologo già l'adoro.
    Io...non so, le ff dove Bill è malato le adoro *-*
    E il beduino...bhé, lui mi piace sempre come personaggio xD
    Continua presto!!
    Ciao, Ilaria

    *OOO* anche te ami le ff in cui Bill è malato? con me allora ti troverai benissimo x°D
    aahhhaha, si,, Tom ormai lo accettiamo così com'è x°°D
    ti ringrazio tantissimo ilaria *-*
    posterò al più presto.
     
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  4. YaYa_Kaulitz
     
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    CITAZIONE
    ommioddio, anche io ero in prima fila lì o____o tra quel palchetto e quello centrale
    X°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°D

    Oh Mio Dio davvero O___O ???? Magari hai conosciuto qualche mia amica ** !!Oh aspetta c'è la mia amica Shiela che aveva fatto conoscenza con una ragazza di nome Michela!!Però non la ricordo bene...!Ricordo che appunto gli piacevano i TH e Marco Carta anche!
     
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  5. MiikHy_Deafening
     
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    CITAZIONE (YaYa_Kaulitz @ 1/1/2010, 20:45)
    CITAZIONE
    ommioddio, anche io ero in prima fila lì o____o tra quel palchetto e quello centrale
    X°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°D

    Oh Mio Dio davvero O___O ???? Magari hai conosciuto qualche mia amica ** !!Oh aspetta c'è la mia amica Shiela che aveva fatto conoscenza con una ragazza di nome Michela!!Però non la ricordo bene...!Ricordo che appunto gli piacevano i TH e Marco Carta anche!

    siiii x°°°°°°°°°°°D io amo marco cartaaa x°°°D
    però comunque,, avevo una frangetta fuxia xD (cioè, era scolorita però vabbè) xD
     
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  6. YaYa_Kaulitz
     
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    CITAZIONE (MiikHy_Deafening @ 1/1/2010, 21:01)
    CITAZIONE (YaYa_Kaulitz @ 1/1/2010, 20:45)
    Oh Mio Dio davvero O___O ???? Magari hai conosciuto qualche mia amica ** !!Oh aspetta c'è la mia amica Shiela che aveva fatto conoscenza con una ragazza di nome Michela!!Però non la ricordo bene...!Ricordo che appunto gli piacevano i TH e Marco Carta anche!

    siiii x°°°°°°°°°°°D io amo marco cartaaa x°°°D
    però comunque,, avevo una frangetta fuxia xD (cioè, era scolorita però vabbè) xD

    Uhm non lo so non me lo ricordo =(
    Ma pensa te magari stavamo davvero vicineeee xD Io avevo un cappellino nero ma non credo mi ricordi ^^'' xDDD
    Ci emme cu sto leggendo HPDN sono ai primi tre capitoli e già mi ci sono innamorata *-* Ma quanto mi piace leggere le storie dove Bill è malato *____* xDDD
     
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  7. MiikHy_Deafening
     
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    CITAZIONE (YaYa_Kaulitz @ 1/1/2010, 21:32)
    CITAZIONE (MiikHy_Deafening @ 1/1/2010, 21:01)
    siiii x°°°°°°°°°°°D io amo marco cartaaa x°°°D
    però comunque,, avevo una frangetta fuxia xD (cioè, era scolorita però vabbè) xD

    Uhm non lo so non me lo ricordo =(
    Ma pensa te magari stavamo davvero vicineeee xD Io avevo un cappellino nero ma non credo mi ricordi ^^'' xDDD
    Ci emme cu sto leggendo HPDN sono ai primi tre capitoli e già mi ci sono innamorata *-* Ma quanto mi piace leggere le storie dove Bill è malato *____* xDDD

    aw, non ricordo x°°D

    bene *-* speriamo che continui a piacerti x°D
    sii, Bill malato for president +ç+
     
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  8. °iL@Ry@°
     
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    Posso farti una domandina? No perché sono una completa ignorante -.-
    Mi potresti dare il link dell'altra tua storia? Non la trovo T.T
     
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  9. Lady_jisy
     
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    bellisiima non vedo l'ora di leggere altri capitoli!!
     
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  10. MiikHy_Deafening
     
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    CITAZIONE (°iL@Ry@° @ 1/1/2010, 22:18)
    Posso farti una domandina? No perché sono una completa ignorante -.-
    Mi potresti dare il link dell'altra tua storia? Non la trovo T.T

    certo cara *-*
    eccola qui: http://tokiohotel.forumfree.it/?t=35155619

    Lady_jisy


    CITAZIONE (Lady_jisy @ 2/1/2010, 01:09)
    bellisiima non vedo l'ora di leggere altri capitoli!!

    grazie mille *^*









    ragazze, pochi minuti e posto *-*
     
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  11. °iL@Ry@°
     
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    Grazie ç_ç
     
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  12. MiikHy_Deafening
     
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    e di che?** a me fa davvero piacere ^-^
     
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  13. YaYa_Kaulitz
     
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    CITAZIONE
    ragazze, pochi minuti e posto *-*

    *___* Da ieri sera che sto leggendo HPDN la sto praticamente divorando <3333 Nessuna Twincest mi ha mai preso così tanto ** Sono andata a dormire alle 4 ieri xDDDDD Ora so cosa aspettarmi da questa che stai scrivendo e sono sicura che sarà fantastica <3333
    Aspetto che posti **
     
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  14. MiikHy_Deafening
     
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    Note. allora ragazze, il capitolo eccolo qui,, perché oltre a studiare (???) non ho da fare altro e mi cimento nella scrittura x°°°°D

    speriamo di non deludervi insomma ù.ù

    Autore: MiikHy Deafening
    Rating: NC17
    Avviso: Adult Content; AU; Twincest Not Related; Angst; Smut;
    Genere: Long fic
    Disclaimers: I Tokio Hotel, come di consueto, non mi appartengono. Ciò che scrivo è frutto di una lunga adolescenza frustrante e niente di ciò che leggerete qui accade nella realtà. Non ci guadagno nulla se non i commentini delle mie donne : ))))))
    Riassunto:
    Io non parlavo di me come una persona malata.
    Non lo avrei mai fatto.
    Io amavo me stesso.

    Amavo me stesso a tal punto da violarmi ogni giorno il sostentamento che avrebbe potuto salvarmi la vita.
    La mia esistenza stessa era diventata un gioco…mi importava e allo stesso tempo me ne fregavo di me stesso.
    Un gioco che già accanto allo Start lasciava sfavillare il Gameover.




    « ● Love-Game(over)


    image







    I Capitolo








    Non avrei mai pensato che i miei avessero tanta cura del nuovo arrivato, sapevo solamente che entro una settimana un mio cugino lontano sarebbe venuto a stare a casa nostra e che mia madre continuava a correre da una parte all'altra della casa riassestando ciò che non aveva di certo bisogno di essere messo in ordine.
    Il nervosismo di Simone era tangibile, voleva che Bill in tutti i modi si sentisse come a casa propria e quasi ne iniziai ad essere geloso, notando come negli unici momenti passati insieme e cioè quando mio padre tornava dal suo studio a pranzo e a cena, lei parlava solo ed esclusivamente di lui.
    Stavo iniziando ad odiare quel Bill più di quanto non mi fossi mai aspettato in vita mia.

    -E così ha dovuto cambiare scuola, la scuola linguistica non faceva per lui. Vi rendete conto? è bilingue eppure non è in grado di assimilare altre lingue!-
    -Fantastico!- ironizzò Tom masticando lentamente i suoi spaghetti alle vongole.
    Gordon sorrise portando un altra forchettata alla bocca.

    -Comunque non sa molto bene il tedesco. Spero davvero che non si ritrovi in soggezione, dovremmo imparare un pò di americano, che ne dici caro?-
    Sbottai appoggiando il bicchiere con quanta più forza avrei voluto e mia madre si voltò curiosa verso di me aspettando che aprissi bocca.
    -Lo trovo ridicolo! Se quel tizio vorrà sapere dove andare a pisciare dovrà esprimersi in tedesco perché sennò io il bagno glielo indico col quasi!-
    -TOM KAULITZ TRUMPER!- urlò mia madre rossa in volto indignata dalle mie parole.
    -Sappi che "quel tizio" come lo chiami tu, è un dolcissimo ragazzo che non ha mai fatto male a nessuno, quindi smettila subito di parlarne come se fosse un pezzente sconosciuto!-
    -Anche io non ho mai fatto del male a una mosca eppure non parli di me come se fossi Gesù Cristo!-
    -TOM-
    -Kaulitz-Trümper, si lo so, sempre la stessa solfa-
    Presi un ultima spaghettata e la gustai prima che mia madre mi portasse a tornare in camera mia.

    Simone gonfiò di nuovo le guancie mettendosi una spaghettata ancora più grande in bocca e masticandola con stizza.
    -Comunque Tom, non avere tutta questa intolleranza verso Bill, vedrai che ti piacerà e avrete una grandissima amicizia-
    Questa volta a gonfiare le guancie fui io ma stetti zitto e in silenzio sotto l'autorità di Gordon.
    Era sempre così, pacato e giusto, irritabilmente impossibile da contestare.

    -E comunque quando arriverà inevitabilmente dovrà imparare il tedesco, non credo che Tom debba tentare di farsi capire parlando il suo inglese, anche perché sarebbe davvero incomprensibile!-
    -Grazie papà- borbottai portando l'aranciata in tavola e risedendomi al mio posto.
    Sbuffò una risantina e continuò in silenzio a mangiare.
    Proprio quando pareva che tutto fosse tornato come sempre mio padre si alzò e si diresse verso il soggiorno.
    -Dove vai amore?- domandò mia madre curiosa sorseggiando la MIA aranciata.
    -Vado a ritirate i mobili che avevamo ordinato-
    -Ok!- rispose semplicemente alzandosi a frugare qualcosa nel frigorifero.
    -Quali mobili?- osai dire.
    -Quelli per la nuova camera di Bill! Non vorrai farlo dormire a terra spero!-
    -I miei mobili sono lì da quando sono nato e a lui comprate quelli nuovi?-
    Mia madre si voltò trucidandomi con un solo sguardo.
    -Smettila di fare l'insolente, Bill verrà a stare da noi, costi quel che costi, e tu, TOM KAULITZ TRUMPER, farai di tutto per farlo sentire a suo agio, siamo intesi?-

    Ero già arrivato in camera mia. In risposta però sbattei la porta in modo che capisse la mia enorme stizza.










    Mio padre non tornò molto tardi a casa, so soltanto che ero sdraiato sul mio letto, il lettore CD a palla sparato nelle orecchie ed una rivista porno tra le mani davvero triste e poco eccitante quando mio padre bussò ed entrò in camera sfilandomela ridacchiando sotto il mio sguardo attonito.
    -Non vorrei disturbarti dalla tua filosofica lettura di testi antichi, ma dovrai aiutarmi a ripulire tutta la soffitta entro domani-
    -Cosa?!- sbottai io spegnendo il lettore CD e tirandomi in piedi a sedere.

    -Domani verranno a portare i nuovi mobili, nel frattempo ci conviene preparargli la stanza no?-
    -Ma perché in soffita?- domandai ancora io con voce stridula alzandomi e infilandomi un paio di scarpe da ginnastica casualmente sotto al letto.
    Mio padre non rispose e mi accorsi che infondo stava già salendo le scale per il piano più alto della casa.






    La soffitta non era mai stato uno di quei luoghi lugubri nel quale non filtrava un filo di luce e mai un topo vi aveva messo zampa da quando abitavamo quella splendida casa.
    Una finesta piuttosto grande si posizionava per obliquo lungo la parete dalle forme del tetto. Sbarre in ferro scuro lasciavano filtrare la luce in larghe strisce sul legno del pavimento.
    Vi era polvere, eccome se ce ne era, e scaffali e scaffali dove mamma teneva album di fotografie dei quali era gelosissima. Fotografie che arrivavano persino alla storia dei miei bis bis bis nonni, e che quando decideva di mostrarmi per ricordare i vecchi tempi faceva sì che un pomeriggio se ne volasse via dietro a pagine e pagine sfogliate.

    -Bene- proferì mio padre alzandosi in piedi e sfiorando con la testa la parte obliqua della parete.
    -Ora è il caso di levare tutti questi strani mobili, a ripulire la stanza ci penserà Simone-
    Sospirai grato e mi diressi verso il primo comodino che mi capitava a tiro prendendolo tra le mani e spostandolo dalla sua polverosa postazione.
    -Gli scatoloni li porteremo di sotto in garage, riguardo ai mobili e cassettini, per ora li lasceremo nella sala studio. Tua madre vorrebbe dare una rivisitatina alle vecchie cose-
    Ridacchiò lui e mi spalmai una mano sulla faccia io mentre si avvicinava con la sua tuta da ginnastica vicino ad uno scaffale di vecchi libri e li ordinava in pile tra le braccia accatastandoli ordinatamente in uno scatolone.

    -Papà?- domandai preso da un mobile stranamente troppo pesante.
    -Dimmi- rispose lui continuando ad impilare libri.
    -Come mai la soffitta? Non abbiamo le stanze degli ospiti accanto alla tua?- domandai retorico aspettando curiosamente una risposta.
    Mio padre chiuse lo scatolone con del natro adesivo per poi sospirare e sedersi su questo.
    -Sai Tom...-incominciò.
    E capii che sarebbe stato il caso di sedersi per quella "lunghissima" storia.



    Da quanto ne capii mentre osservavo la stanza semi vuota dare un effetto leggermente fiabesco, Bill era un tipo piuttosto pericoloso.
    Testuali parole di mio padre dicevano appunto che ad esempio una finestra normale avrebbe potuto far sì che esso la rompesse accidentalmente facendosi malamente del male con il vetro.
    Toccai le fredde sbarre osservando come i granelli di polvere venissero alla luce sotto i raggi solari di un settembre oramai iniziato.
    I mobili che aveva ordianto papà consistevano in un letto in mogano da una piazza e mezza con un grande comodino accanto. In una scrivania dove poggiare un pc, in un armadio piuttosto basso e da una televisione a schermo piatto che avrebbe attaccato alla parete più bassa proprio accanto all'entrata.
    Mia madre dopo aver ripulito tutta quella polvere sarebbe andata da un negozionate per coperte nuove e cuscini.
    Quelli che già avevamo a pile grandi quanto un intero armadio non sarebbero servite a nulla.
    Bill Kaulitz non avrebbe dormito su coperte che non fossero state del suo colore preferito, non avrebbe spostato tendine che non fossero di un caldo arancione, non avrebbe visto la tv su cuscini e tappeti che non fossero del medesimo colore.
    E più che viziato ero arrivato a capire che qualcosa davvero in quel ragazzo non dovesse andare.
    Bill Kaulitz odiava tutto ciò che non era in grado di gradire, che non era in grado di tenere sotto controllo. Per questo odiava le lingue, seppur suo padre era tedesco il suo bilinguisimo era sempre stato molto scarzo.
    Pensai inizialmente che fosse solamente un gran pigro, capii...tempo dopo che era semplicemente sempre stato troppo impaurito da ciò che sarebbe potuto sfuggire al suo controllo.







    Il giorno dopo la camera arrivò e mia madre non riusciva a contenersi dalla gioia. Ero impaurito al solo pensiero di quando sarebbe potuto arrivare, sarebbe scappato sotto i tanti bacetti e abbracci di mia madre che da quanto avevo capito, non lo vedeva da anni ed anni, da quando in pratica era nato.
    Io, a dire il vero, non ricordavo nessun cugino di nome Bill.

    Lo stile etnico mi fece un pò storcere in naso, amavo la modernità, l'azzurro e il bianco di una stanza solare e super accessorriata come la mia. Il calore arancione che alleggiava invece in quella stanza sembrava più che altro un'anticipazione al natale. Un alberello addobbato e il tutto avrebbe fatto pensare ad un cottage di montagna in pieno inverno.

    Notai come lo specchio fosse leggermente strano. La mia figura era leggermente distorta, simbolo che non era vetro ma pura e propria plastica, e fui stranito dal notare come i mobiletti in legno scuro non avessero un minimo di angolo.
    Tutto in quella "nuova" soffitta faceva comprendere un senso di morbidezza tale che altro non mi sarei aspettato che un emo-hippie a fumare una canna su quegli strambi cuscini di uno scuro arancio.







    Ed invece, mi sbagliai di grosso eccome. Il giorno tanto atteso era arrivato, mio padre si era preso un giorno dal suo studio solo per andare a prendere quel Bill Kaulitz all'areoporto. Mia madre non faceva che rispondere al telefono alle chiamate di Sindy e parlare con lei in uno strano inglese oserei dire orribile.
    Alla fin fine alla domanda perché un americano dovesse arrivare fino in Germania non vi era stata nessuna vera risposta. Albert si fidava ciecamente della mia famiglia, e allo stesso faceva Sindy.
    Gordon aveva delle qualità di dottore che Albert e Sindy conoscevano più di chiunque altro, la parentela ma anche la bontà e la grande amicizia che li levaga avrebbe fatto sì che Bill non fosse buttato allo sbaraglio in una sala d'ospedale americana ma in una casa bella e sfarzosa, piena di affetto dove avrebbe potuto "ricominciare da capo".
    Dove per ricominciare da capo non capivo come ci si potesse riferire ad un semplice diciottenne.
    Se poi avesse deciso Bill di venire o meno, mamma non aveva osato dirmelo ma avevo intuito che fargli lasciare New York fosse stato un vero e proprio sforzo.

    Aspettai diligentemente in cucina mentre mia madre si appoggiava al lavandino tesa come un pezzo di legno.
    -Smettila, mamma. Così lo farai impaurire!-
    Mia madre spalancò gli occhi e il suono del citofono eccheggiò in tutta la casa.

    -Ommioddio, sono qui!- urlettò nervosa ripulendo subito un bicchere sporco.
    -Mamma, la porta!-
    -Non deve vedere la casa sporca, non deve!- urlò stridula mentre il citofono continuava a suonare.

    Sbuffai e presi a camminare verso il grande ingresso. Mi riaggiustai la felpa di molte taglie più grandi del normale ed aprii la porta ritrovandomi davanti ... una splendida ragazza.

    -Desidera?- domandai ghignando mentre osservavo le sue labbra piene e rosse ricoperte da un lucidalabbra attraente.
    Gli occhiali da sole che coprivano il piccolo volto e capellli neri e lucidi che ricadevano stirati sulle spalle.

    -Tom, aiutami un attimo, vieni a prendere le valigie di Bill!- urlò mio padre dalla macchina parcheggiata sulla strada davanti al giardino. Sbarrai gli occhi, abbastanza per vedere il viso di quella splendida creatura irritarsi e corrugarsi per spingersi poi in casa dandomi una forte spallata.
    Spallata che poi non comprendevo da quale forza nascosta arrivasse.

    Il corpo di quel...non so cosa, si muoveva sinuoso ondeggiando su tacchi neri e lucidi. I pantaloni bianchi fasciavano quelle gambe finemente magre arrivando ad un bacino stretto e ad un giacchetto lucido e nero infinitamente a sua volta piccolo.
    Eppure era alto, dal mio un mentro e 85 lo vedevo con quei tacchi di qualche centimetro più alto di me. Forse era un metro e 80, un metro e 83, qualcosa del genere.
    Ma se lo avessi visto per caso camminare sulla strada non avrei potuto fare altro che credere di aver incrociato una modella altezzosa ed avrei invidiato quella sua eleganza che in un attimo mi aveva fatto credere fosse davvero una donna.

    Quello era Bill.

    -BILL!!!- urlò mia madre dalla cucina correndo verso di lui ed abbracciandolo un pò impedita nei movimenti dalla sua altezza. Eppure mia madre non era mai stata bassa.
    -Ms. Trumper- mormorò lui ricambiando freddamente l'abbraccio, il suo modo di fare piuttosto interdetto e confuso.
    Bill forse non si aspettava tanta ospitalità.

    -Grazie per l'aiuto Tom- disse mio padre entrando in casa e trascinando due enormi valigie.
    Sbarrai gli occhi dinuovo e mormorando uno scusa corsi velocemente verso la macchina.
    Altre due valigie, tremendamente alte, erano posizionate nell'immenso cofano.
    Sospirai arreso e le trascinai fino al portone.









    Indifeso o meno, malato o meno, dolce o meno, Bill Kaulitz non sembrava nulla di tutto questo.
    Non mentre aiutavo mio padre a trascinare le valigie verso l'alta soffitta.
    Avrei voluto sbottare del perché non potesse portarsele da solo finché non avevo notato quanto la sua borsa nera e lucida potesse risultare già un peso soddisfacente per quel gracile corpo.
    Quando arrivammo in soffitta le poggiai ed aspettai di non sentire nulla dietro di me per rivolgermi poi a mio padre con uno sguardo scioccato.
    -è una donna!- sbottai sventolando le braccia capendo come mai quella stanza avesse quell'atmosfera così femminile.
    -Si chiama Bill, Tom. Come puoi solo pensare che possa essere una ragazza?-
    -Ma-Ma- risposi agitato guardandomi intorno.
    -è così magra, e così stran- cioè, magro e strano, e insomma tante altre cose che... dio, l'avevo scambiata per una bella ragazza!-
    -Scambiato Tom!-
    -Scambiato, si!-
    Abbassai la testa grattandomi la nuca e arrossendo.
    Mio padre ridacchiò - è un tipo un pò ambiguo ma te ne abituerai. A Berlino non vi sono ragazzi così ma a New York le strade sono piene di uomini che vestono alta moda e tacchi-
    -è un paese di gay!- mi lasciai sfuggire pronto per scendere.
    Ma ricevetti uno schiaffo in piena nuca.
    -Gay o non gay, non fare apprezzamenti nè del suo stato sessuale nè sul suo corpo terribilmente magro-
    Non mi diede il tempo di rispondere che era già sparito lungo la scala in legno.
    Benissimo, ora per colpa di Bill Kaulitz anche mio padre mi riteneva un'insensibile!.

    Scesi le scale irritato ritrovandomi nuovamente in corridoio.
    E vi era Bill, o strana creatura, che stava in piedi davanti ad una stanza a caso, indeciso su dove andare o meno.

    -Where...Where is the toilet?-
    domandò guardandomi dall'alto.
    Una vena pulsante si fece spazio sulla mia fronte.
    Toilet UN CAZZO!

    -There!- indicai una porta. Poi senza aspettare risposta gli ridiedi forte una spallata e superandolo mi rinchiusi in camera mia.

    Stando ben attento a sbattere forte la porta.

















    ****
     
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  15. °iL@Ry@°
     
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    Oh ma Tom mi fa completamente scompisciare dalle risate x°°°D
    Cioè. per Bill prova già odio puro! xD
    Oddio...bé, Bill mi sa tanto da vizziato, e ora come ora non lo sopporto neanche un pò ù.ù
    E invece mi piace Gordon!! *___*
    E' figo ù_ù
    Vabbè, continua presto!!


    Pìesse: Hpdn è a dir poco bellissima *__* Sono arrivata al nono capitolo, ora...la amo <3
     
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