Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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  1. ~ F r @ n c y *
     
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    Scusate, stasera ho avuto problemi >__> e come ho già detto non mi piace postare alla tiravia xD voglio avere il tempo di pensare e rileggere bene ciò che scrivo!
    Scusate, ma più aspettate più il capitolo viene bene xD



    Bacii <3
     
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  2. •Jumbì
     
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    *rullo di tamburi*
    Et voilààà signore ci sono anch'io
    *applausi*
    Allour premetto di aver letto tutti i capitoli in mezz'ora circa (giurin giurello u.u)*---*
    No apparte gli scherzi lo dico davvero con cuoricin * ç___ç* è scritta davvero davvero davvero *...* bene e poi è un'idea originale, diversa da solito e credimi di belle ne ho lette poche e la tua è una di queste
    Quindi non mi resta che dirti, se non vuoi vedermi morta, Postaaaaaaaa *w*
    Ah un'altra cosa ho visto che anche tu partecipi ai corsi e con anche tu intendo dire che ci sono anch'io là in mezzo *w* Quindi se non posti in fretta so dove venire a cercarti
    *conclude il tutto con una risata diabolica*
    Ciaz Ciaz
     
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  3. ~ F r @ n c y *
     
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    Oooh, ma che bello!! **
    *Applaude alzandosi in piedi xD*
    Le tue parole mi hanno davvero fatta stare bene, ti ringrazio infinitamente! *__* [dopo una mattinata del cavolo ci volevano u.u]
    Ah, seguiamo anche lo stesso corso e io non me ne sono accorta =) che scema >.<
    Va bene, cara! M'impegnerò al massimo per postare, giurin giurello xD e tu se scrivi qualcosa fammi sapere, che lo vengo di corsa a leggere! ^___^

    A prestissimo!!

    Bacii <3
     
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  4. ~ F r @ n c y *
     
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    ~ Lesson 8 ~

    ..Non usare i tuoi nemici... Ma ridi quando verranno usati..








    -Datti una mossa, Corietti!-
    -Ehm... Subito, Signor Weber!-
    Beh, come primo giorno di lavoro non era male... Era davvero un massacro!
    Era solo una mia impressione, o il capo ce l'aveva con me?
    Certo, ero arrivata ben un'ora di ritardo ed ero riuscita a far scoppiare la macchinetta del caffè... Ma è normale sbagliare all'inizio, no?
    -Scusi, può portarmi da bere? Ho ordinato venti minuti fa...- esclamò un uomo di mezz'età, sbuffando...
    -Mi dispiace, arriverà il prima possibile!- comunicai, sorridendo come per scusarmi e correndo verso il piano bar, a riferire l'ordine...
    Eh, sì... Già odiavo quel lavoro...
    Non sapevo cucinare, nè servire o fare quei giochetti con i cocktail che fanno tutti i barman... Non ero ordinata, nè tantomeno precisa... E se ciò non bastasse, ero educata e composta come Tarzan!
    Ma perchè cavolo mi avevano assunta, allora?!
    Beh, poco importava: avevo un lavoro, finalmente... La mia vita cominciava solo in quel momento...
    Mi erano arrivati svariati messaggi dai miei compagni di classe, che mi chiedevano che fine avessi fatto... Preferì non rispondere, visto che mai, a nessuno di loro, era importato di me: m'immaginai su red carpet, sorridente, di fianco ai Tokio Hotel, e loro a farmi le foto e a supplicarmi piangenti di tornare miei amici...
    E io con aria altezzosa rispondevo: "Non siete mai stati miei amici..."
    Sorrisi, posando il blocchetto di carta su un tavolino: ero decisamente perfida... Ma se lo meritavano eccome...
    Non sono la tipa da perdono, io...
    Un solo messaggio mi aveva colpito profondamente: quello di Fabri... A quanto pare, gli mancavo da morire e "la classe non è più la stessa senza di te"...
    Come no... Non ha nessun altro con cui provarci?!
    "...Spero comunque che la tua vita sia più serena lì e che quando tornerai, SE tornerai, in Italia riuscirai a dimostrare che sei la migliore di tutti noi, con il tuo dolce sorriso... Anche se questo lo sappiamo già... A presto, spero..."
    Era strano come riuscissi a provare odio e, al tempo stesso, triste malinconia verso il mio paese: la Germania, seppur fosse fredda, grande e sconosciuta, mi appariva più familiare di qualunque altro posto...
    Forse perchè, semplicemente, al mio fianco avevo le persone a cui tenevo di più...
    Sì, certo... Come no...
    -Corietti, se non vuoi esser buttata fuori subito, ti conviene darti una mossa!-
    Mi ripresi di scatto, guardando il capo negli occhi: faceva davvero paura!
    -Va' a prendere i drink e portali ai tavoli! ADESSO!!-
    -S-Subito!!-
    Non era nel mio stile abbassarmi a prendere ordini da qualcuno: molto spesso a scuola avevo discusso con i professori perchè non "sottostavo" alle loro regole, e ancora più spesso mi ero beccata note negative sul registro...
    Ma se volevo mantenere almeno un minimo di autonomia, dovevo sforzarmi...
    Corsi al piano bar, afferrando i vassoi e portandoli dove mi veniva comunicato...
    -Novellina, tavolo 3!-
    -Ragazzina, tavolo 8!-
    Sopportavo, mantenendo il sorriso, anche se venivo chiamata "ragazzina", cosa che odiavo dal più profondo del cuore: come ho detto altre volte, mi mandava veramente in bestia...
    Stronze... pensai, guardando in faccia le mie "colleghe maggiori", tutte truccate e tirate, con i loro pantaloni strettissimi e le maglie scollate...
    Anche se andate in giro nude, dubito che con quel carattere troverete ancora un uomo disposto a portarvi a letto...
    Qualcuno in mente lo avevo... Ma speravo che, almeno da questo punto di vista, avesse un minimo di dignità...
    Naaa... Non credo proprio!
    Fra le bariste-cameriere, solo una sembrava avere appena la mia età... Si muoveva con agilità e destrezza, sempre mantenendo il sorriso, come facevo io...
    Che sia anche lei una nuova arrivata?
    I suoi occhi a mandorla, di chiara origine orientale, mi fissarono per un attimo, come se volessero chiamarmi...
    Ma... Che vuole?
    -Tieni...-. Mi porse un vassoio, con tre bicchieri di Vodka. -Al tavolo 11!-
    Sorrisi, annuendo. Almeno non mi aveva affibbiato soprannomi del cavolo: era stata educata, no?
    Servì ciò che mi era stato chiesto e tornai in postazione, pronta per un nuovo ordine...
    -Corietti, va' a portare fuori l'immondizia! Di corsa!-
    Ancora un' altra parola e gliela avrei fatta ingoiare, l'immondizia... Non poteva essere un tantino più gentile?
    Non sono sicura che potrò resistere a lungo...
    Uscì dal locale, trascinandomi dietro due sacchi neri pieni zeppi di pattume...
    Urca, se pesano! E poi hanno un "odorino"...
    Raggiunsi i contenitori per la spazzatura sul ciglio della strada, mentre le auto mi passavano di fianco, a tutta velocità... Con grande fatica e mugolando riuscì a sollevarli e a buttarli nel luogo a cui erano destinati...
    Sarebbe stato bello liberarsi dei pesi che mi premevano dentro, come facevo con i sacchi della spazzatura... Prenderli e buttarli, semplicemente...
    Ma come l'immondizia, ciò che mi opprimeva non sarebbe mai stato smaltito del tutto: sarebbe rimasto lì, in una parte di me, per tutta la vita...
    Mi sedetti su uno scatolone di legno di fianco all'entrata del bar in cui lavoravo, il "Sonnenstrahl".
    "Raggio di sole"?! Tsk! Che fantasia...
    Tenni le fredde mani sulle ginocchia, stingendole più che potevo...
    Cazzo, come facevo a esser così debole!?
    Non ho bisogno di nessuno... Non devo sentirmi sola...
    Abbassai il capo, sentendo un fremito salire lungo la schiena... Ecco, di nuovo...
    Il naso prese a bruciare, a pulsare, mentre sentivo la vista annebbiarsi, sfocarsi: stavo per rimettermi a piangere, come una stupida bambina di cinque anni...
    Limitai il rumore dei singhiozzi, portandomi le mani sul volto, comprendomi...
    Avrei dovuto aspettarmi delle difficoltà nella mia nuova vita: lontana da casa...
    Lontana dalle risate di Tonius e dai consigli della mamma...
    Lontana dalla vera amicizia di Julia...
    Lontana da Bill, Tom, Gustav e Georg...
    Ecco, la sua fonte di problemi era proprio quell'idiota di un rapper, Tom...
    Classica persona che ti fa sentire in paradiso, ma pochi secondi dopo ti trascina all'inferno...
    L'odiavo, sì... L'odiavo come mai non avevo odiato nessuno... Ma non solo...
    Battei un pugno sulla coscia destra, creandomi ancora più dolore... Ma la confusione che avevo dentro non era minimamente paragonabile ad uno sparo al cuore...
    Maledizione...!
    -Ehi, che ti succede?-
    Alzai il capo di scatto, non riconoscendo inizialmente la voce... Era la ragazza del bar, quella gentile, giovane...
    Voltai la testa di scatto, cercando di ricompormi. -St... Sto benissimo, non preoccuparti...-
    La sentì sorridere, comprensiva. -è per il Signor Weber, verso? Lo so, è molto duro con i nuovi arrivati, ma... Se gli fai capire di che pasta sei fatta, ti prenderà in simpatia e smetterà di trattarti a quel modo...-
    -Meglio che non gli mostri "di che pasta sono fatta"... Non vedi quanto sono debole?! Mi caccerebbe fuori a calci...-
    Si sedette di fianco a me... Non sapeva che quando una persona piange preferisce stare da sola col proprio dolore?
    -Ah... Quindi... Non è per colpa del capo se ti sei ridotta così...-
    Mi porse un fazzoletto di carta... La guardai, mentre mi sorrideva dolcemente: l'avevo considerata bene, allora... Era davvero gentile...
    Ero io ad essere scontrosa, come al solito...
    Lo afferrai lentamente, portandomelo agli occhi e asciugandomi il naso: profumava di non so cosa, ma era davvero piacevole...
    -Grazie...- mormorai, sentendomi subito leggermente sollevata...
    Mi porse la mano. -Sono Riyo, Riyo Mori, e lavoro qui da ben tre anni... Se hai bisogno di un supporto conta pure su di me...-
    Gentile... Forse troppo...
    Se mi fossi avvicinata... Anche lei mi avrebbe tradita?
    -Io sono Rain, Rain Corietti... Piacere...- esclamai dopo afferrando la sua mano, riprendendo a sorridere...
    Un' amica a lavoro fa sempre comodo, no?
    -Adesso mi vuoi dire perchè stavi piangendo? Avevi l'aria di stare davvero male...-
    La guardai appena, non intenzionata a dare poi tante spiegazioni.
    -Già...- mi limitai a dire.
    -Non preoccuparti, non sono qui per giudicarti... Uno sfogo non può farti che bene! E poi ti aiuterà a conoscerci meglio, magari...-
    Ma perchè ci tiene tanto a saperlo!?
    Sospirai, scuotendo la testa. -Niente di così preoccupante... La mia vita fa un tantino schifo, ecco tutto: ho perso la mia migliore amica per uno stupido ragazzo, sono lontana da casa, ho amici-nemici che non riesco proprio a capire e, come ciliegina sulla torta, lavoro in un bar pieno di tedeschi ubriachi, circondata da vecchie stronze e con un capo ancora più stronzo... Che ne pensi?-
    Senza che me lo aspettassi, si mise a ridere tranquillamente, tappandosi la bocca con le mani per contenersi...
    Io racconto le mie disgrazie agli altri... E loro ridono?! Mah...
    -Scusami...- disse, riprendendosi poco alla volta. -... Ma mai nessuno, come te, era stato così sincero...-
    Alzai un sopracciglio, come facevo quando la situazione non mi era chiara.
    -La tua vita non ha niente di strano, Rain... Hai tutti gli ingredienti giusti per renderla perfetta!-
    Mi prese le mani fra le sue, ignorando il fazzoletto semi "moccioso" che stringevo...
    -Tu non sei debole... è la tua sensibilità che te lo fa credere! Quando cadi, rialzati con il sorriso, perchè solo così riuscirai ad andare avanti...-
    Che parole sagge... Era molto più matura di quello che sembrasse...
    Si alzò dallo scatolone, sistemandosi i pantaloni che indossava... -Bene, è ora di tornare a lavoro! Il Signor Weber andrà su tutte le furie se non ci vedrà rientrare entro dieci secondi!- proferì sorridendo continuamente... Le sue gote sfumate di rosso si alzavano dolcemente, accentuando i suoi piccoli occhietti orientali... Ma era davvero orientale?
    -Spero che riparleremo presto! E ricorda: come diciamo noi Giapponesi, "egao wa hamigaki no yo na mono mainichi mainichi migakanakya"!-
    Spalancai gli occhi, fissandola... -Eh?!?-
    -"Un sorriso è come uno spazzolino: devi usarlo spesso per mantenere i denti puliti"!-
    Scoppiai a ridere divertita, e lei fece altrettanto. Un proverbio giapponese davvero carino...
    Sì, era orientale...
    Tornò dentro e io mi preparai a fare altrettanto...
    Sospirai di nuovo, stavolta quasi rilassata...
    -Grazie ancora... Riyo...-




    -Raaaaain!! Rain, sono qui!-
    Voltai il capo appena in tempo per capire da chi provenissero quegli urli sconsiderati... Corsi verso la bella macchina lucente del biondino, salendo a bordo...
    -Ciao, And!!- accennai felice, schioccandogli un leggero bacio sulla guancia.
    -Ehi, sei di buon umore oggi?! Mi aspettavo che tornassi a casa distutta e nervosa...-
    -Beh, ad essere sincera sono alquanto stanca... Ma diciamo che come primo giorno di lavoro non è stato male...-
    Mise in moto l'automobile e mi porse un ciambella alla crema, appena comprata.
    -Oooh, grazie mille!-
    Era dal giorno prima che non toccavo cibo: la depressione mi tappava lo stomaco...
    -Figurati!- rispose, svoltando con una manovra perfetta in una strada che mi era nuova: non stavamo andando a casa?!
    -Ehi, ma... Dove stiamo...?-
    -Ho deciso di portarti in un posto mooolto speciale!-
    Gradì molto la sua euforia e la sua voglia di farmi divertire, ma... Ero un "tantino" distrutta...
    -Ah... Bene...- esclamai, fingendomi con stupore vivamente sorpresa. -E... Dove mi staresti portando?-
    -In sala prove dai ragazzi! Ho chiesto al manager se potevo portarti e lui... Beh, ha accettato! So che hai sempre voluto vederli suonare, vero?-
    Ecco, perfetto...
    Non solo dovevo strascicare il mio debole e stanco corpicino fin dentro una sala prove, ma dovevo anche sentirli e vederli provare... E soprattutto, dovevo vedere LUI...
    E non mi andava affatto...
    Infondo, la cosa mi è sempre piaciuta...
    Me ne feci una ragione e accettai l'idea con un sorrisone, per farlo contento: Andreas faceva tanto per me, poverino... Chissà quanto aveva supplicato il manager per farmi entrare...
    -Eccoci... Siamo arrivati...-
    La sala prove altro non era che un palazzetto di medie dimensioni, pieno di finestre e vetri, la maggior parte serrati...
    Scesi dall'auto, contemplandolo con lo sguardo rivolto verso l'alto...
    -Da, vieni! Ti piacerà!-
    Mi prese per mano e mi portò fino all'entrata semplicemente tirando... -Ehi, non correre! Mi hanno insegnato a camminare, eh!-
    Degli omoni alti e grossi ci scrutarono dall'oscurità dei loro occhialini neri... Andreas sorrise ad entrambi, mostrandogli un cartellino che aveva attaccato al collo: era un pass...
    -Entra pure, Andreas! Scusa, ma non ti avevo proprio riconosciuto!- intimò uno dei due, lasciandoci passare...
    Io seguì il ragazzo, cercando di non dare troppo nell'occhio: i bodyguard già mi guardavano malissimo...
    Salimmo delle scale a chiocciola, piuttosto ampie, e ci ritrovammo in un piano intercalato da un lungo, luminoso corridoio...
    -Seguimi... E non fare rumore...-
    -Sembrerò un elefante, ma non sono così rumorosa!-
    La risata del biondino mi apparve molto più rumorosa del previsto...
    Predica bene e razzola male...



    -Ok, dai! Rifacciamola!-
    Gustav diede il tempo con le bacchette, scandendo i colpi lentamente... Subito Tom e Georg presero a strimpellare i loro amati strumenti, mentre Bill, seduto su un solido sgabello d'acciaio, si dava il tempo battendoci su con i piedi... Prese un bel respiro e prese a cantare, buttando fuori la voce come meglio poteva e facendo ben aderire le cuffie alle orecchie...
    Poco dopo s'interruppe, scuotendo la testa.
    -No, non mi piace ancora... Rifacciamolo...-
    Gli altri lo guardarono allibiti, sbuffando con enfasi: era la quindicesima volta che provavano lo stesso identico pezzo...
    La voce di Bill sembrava tremolante, insicura... Sapevano benissimo che era un perfezionista, ma… Quella non doveva proprio essere la sua giornata...
    Il chitarrista si sistemò la fascia che portava sulla fronte, fissando il fratello attentamente: che cavolo aveva?
    -Sì, dai, riproviamo un' alta volta...- intimò in sua difesa, sistemando le corde della sua nuova Gibson fiammante.
    Ripresero a fare musica, mettendoci gli stessi ingredienti, la stessa passione, lo stesso talento, la stessa esperienza...
    Però... Sta venendo bene!
    Gli sguardi di Georg e del chitarrista s'incrociarono con perfetta sincronia, portando a due splendidi sorrisetti soddisfatti... Il cantante appariva più sicuro, con voce più aperta, praticamente perfetta per il nuovo pezzo che avevano in mente e che stavano semplicemente sperimentando, mentre Gustav non perdeva nemmeno una nota, dettando perfettamente il ritmo...
    Tom alzò il capo verso il soffitto, continuando a suonare con occhi semiaperti...
    Il calore di quella stanza...
    La luce che batteva sul suo volto...
    Le dita che scorrono dolcemente seguendo gli accordi...
    Il suo vestito azzurro...
    Le sue labbra...
    Cazzo, lo sapevo!
    Riportò lo sguardo in basso, sbagliando qualcosa nel pezzo, ma tornando subito al passo...
    Doveva smetterla di pensare a quella ragazzina fessa e maleducata... Fosse stata Angelina Jolie avrebbe capito…
    Sì, direi che ho bisogno di divertirmi...
    Notò del movimento alle sue spalle, ma lo ignorò: stavano entrando nel momento clou della canzone... Chissà, magari era qualche tecnico o qualcuno dello staff...
    Ecco, c'erano quasi...
    Bill avrebbe dovuto aumentare la tonalità di voce, rendendola perfetta...
    Georg avrebbe dovuto cambiare spesso altezza per unirsi al gioco di voce del cantante...
    Gustav avrebbe dovuto dare il meglio di sè, sforzandosi come poteva a suonare quella benedetta batteria in maniera eccellente...
    E Tom... Doveva solo fare il suo pezzo rasentando la perfezione, come aveva sempre fatto... Facile, no?
    Eppure qualcosa lo disturbava... Si sentiva osservato, preso di mira...
    Una sensazione non nuova, visto che suonava davanti a interi stadi in concerti sold out...
    Ma due occhi particolari, perforanti... Veri...
    Si voltò verso l'unico vetro della stanza, collegato all'esterno...
    Era lì, che lo fissava... Con una mano sull'apertura e con quegli occhioni verdi così strani...
    Impossibili da cancellare, da dimenticare...
    Il musicista per un attimo sobbalzò, sgarrando completamente il pezzo... Gli altri membri del gruppo si batterono le mani sulle gambe, imprecando...
    -Cazzo, Tom! Era perfetto!- lo sgridò il bassista, irritato. -Non l'avevi mai sbagliato... Proprio ora dovevi farlo?!-
    In quel momento Andreas fece irruzione nella stanza, con una busta in mano e una certa ragazza al suo fianco... Me...
    Tenevo lo sguardo basso e cercavo di non proferir parola.
    Non m'importava del fatto che avesse sbagliato a causa della nostra venuta... Non m'importava del fatto che in quel preciso istante mi stesse fissando in maniera così cattiva che pareva mi volesse mangiare...
    Quel suo sguardo... Così triste, così perso nel vuoto...
    E quel suo suonare... Sembrava nato per fare musica...
    Mi diede la stessa impressione che già qualche giorno prima mi aveva trasmesso, al pianoforte: pareva che ad ogni suo tocco, ogni cosa prendesse vita, musica...
    Ma come potevo guardarlo in quel momento? Perchè continuavo a sentire il petto bruciare, quasi esplodere?
    -Ci spiace avervi interrotto...- comunicò il biondino, mostando il labbro inferiore rivolto verso il basso, dispiaciuto. -... Ma io e Rain ci tenevamo tanto a venirvi a vedere oggi!-
    Lo guardai malissimo, mentre serviva le ciambelle ai ragazzi: non mi sembrava di aver mai detto una cosa del genere!
    -Raaain!!-
    Bill mi venne vicino, abbracciandomi con vigore...
    Per essere così magro ne ha di forza! pensai, sull'orlo di un soffocamento...
    -Com'è andata oggi a lavoro? Tutto bene?-
    Georg e Gustav si erano avvicinati per salutarmi e ascoltare ciò che avevo da dire...
    -Non male... Grazie per avermelo chiesto!- esclamai, riacquistando un pò di vivacità, mentre mi portavo verso la guancia del leader, dandogli un piccolo bacio affettivo...
    Non l'avessi mai fatto...
    Eppure non mi sembrava di aver fatto niente di male! A casa baciavo spesso mio fratello, ma in maniera puramente amichevole: mi stavano molto a cuore e li consideravo come parte della mia famiglia...
    O quasi...
    Gli altri spalancarono gli occhi, soprattutto Andreas, fissando prima me, poi Bill, poi di nuovo me, e avanti così fino a che non si buttarono tutti su di me come un branco di bufali impazziti... Non riuscì a vedere, nella confusione, ciò che stava facendo quel coglione di Tom..
    Non riuscì a guardarlo in volto, non riuscì a capire cosa stesse pensando...
    -Bill, non vale!- intimò il bassista, prendendomi in "ostaggio". -Rain non è solo tua! Non te la puoi sbaciucchiare così!!-
    Gustav e Andreas mi presero per le braccia, evidentemente d'accordo con lui...
    -Ehm, ragazzi?! Sono stata io a baciarlo, no? E poi... Non fraintendete... Io voglio bene a Bill, ma non come pensate voi! Voglio bene a tutti voi nello stesso modo...-
    -Ne sei sicura?-
    Andreas avvicinò il suo volto al mio, chiedendo conferma...
    Beh... Veramente...
    Forse c'era qualcuno che odiavo di più... O forse no...?
    Guardai per un attimo verso Tom, incosciamente: era appoggiato al muro, con le braccia conserte e volto stufo...
    Mi guardò per un minimo istante, perchè fui io a distogliere lo sguardo: non riuscivo ancora a sopportare il peso che quegli occhi avevano su di me...
    Lui... Quel maledetto... Era come l'atmosfera per me: esercitava una forza su me, mi teneva con i piedi per terra... Ma non riuscivo a capire di che cosa si trattasse: era invisibile, impercettibile...
    -Sì, allo stesso modo...-
    Il suo volto fece una smorfia irritata, per poi voltarsi da tutt'altra parte... Andreas parve un pò deluso, ma continuò con gli altri a fare chiasso: cosa si aspettavano quei due scemi?!
    Mi pareva d'essere una maestra dell'asilo, che spiega ai suoi bambini indisciplinati la differenza fra maschio e femmina, imbarazzata...
    -Appunto!- precisò il cantante, indicandomi. -Su, lasciatela stare...-
    -Allora esigiamo anche noi un bacio! Mi sembra giusto, visto che vuoi bene a tutti noi allo stesso modo!-
    Povera me... Sono completamente impazziti!
    Sbuffai, guardando verso l'alto. -E va bene, se proprio ci tenete...-
    Subito Georg porse la guancia verso di me, battendoci sopra con l'indice... Avvicinai le labbra alla superficie liscia e ci marcai su un leggero bacio con le labbra... La stessa identica cosa feci con Gustav...
    Andreas tentò di ricevere lo stesso compenso, ma io lo ignorai...
    -E... Il mio bacio?- chiese, allargando le braccia senza capire il motivo del mio rifiuto...
    -Te l'ho già dato oggi! Non ti ricordi?-
    Un'altra, stupida frase che potevo risparmiarmi...
    Tutti quanti ripresero a ridere e a pensare chissà cosa...
    -Ma no! Cosa avete capito?! Intendevo che oggi, in macchina...-
    Mi tappai la bocca, evitando di mettere "altra carne al fuoco"...
    -Siete dei porcellini! Fate delle cose simili e non ci dite niente? Potevate chiamarci!-
    Il biondino rise, dando una pacca affettuosa sulla schiena di Georg...
    Ti piacerebbe, Andreas...
    -Dai, scommetto che non hai nemmeno dato un bacio come si deve!- mi accusò Andreas, ridendo.
    -Ehi, ma... Tu che ne sai?! Fatti i fatti tuoi!!-
    Ma cos'era, il "Prendiamo-per-i-fondelli-Rain!" Day?
    Mi si avvicinò, costringendomi a rimanere con le spalle al muro...
    Lo guardai quasi shockata, mentre poggiava le mani al muro, di fianco alla mia testa...
    -Beh, allora dimostralo...-
    Nella stanza si alzò un grido d'eccitazione e si udirono dei fischi da parte dei ragazzi... La situazione non mi piaceva affatto...
    Che dovevo fare?
    Io... Non provavo per Andreas ciò che mi avrebbe spinto a baciarlo: non avevo nemmeno idea di che cosa fosse...
    Però... Avrei fatto la figura della bambina, della perdente...
    Davanti ai ragazzi...
    Davanti a quello sciocco di Tom...
    Gli faccio vedere io...
    Spaventata, continuai a fissare il biondino negli occhi: il suo sguardo era serio, sincero...
    Non mi pareva stesse scherzando...
    Chiudo gli occhi e mi butto... Non sarà difficile...
    -Smettila, Andreas...-
    Una figura ben più alta di me si piazzò fra di noi, come un alto muro difensivo... L'ampia maglia color cemento m'impedì di vedere l'espressione contratta sul volto di Andreas, che si allontanò mantenendo un'aria seria...
    Tom...
    -Smettetela di provocarla!-
    -Tranquillo, Tom... Stavamo solo scherzando!- intervenne il fratello, avvicinandosi...
    -Lo scherzo è bello quando dura poco...-
    Non l'avevo mai visto così serio... Continuava a fissare il biondino negli occhi, con aria cattiva, di sfida, stringendo vistosamente i pungi...
    Ho sopportato abbastanza...
    Andreas passò dalla fase scherzosa a quella seria, offesa, guardando il chitarrista talmente male che mi parve di vedere delle scosse fra i loro sguardi...
    O-oh...
    -Ragazzi, BASTA!-
    Mi misi fra di loro, guardandoli entrambi con severità.
    -Non è successo niente, ok? Tornate a provare voi... Ho visto abbastanza...-
    L'aria era così allegra poco prima...
    Tutto però si stava facendo teso...
    -Se vuoi proprio saperlo, lei ha già dato il suo primo ba...-
    -Ehi, che succede qui?-
    David Jost entrò nel momento più opportuno... Tom si tappò la bocca, vedendolo arrivare...
    Stava davvero per mandare a puttane il suo piccolo segreto: se Rain lo avesse saputo...
    No, non lo saprà mai!
    Tutti tornarono al proprio posto, fingendo che non fosse successo niente... Fu Bill ad avvicinarsi al manager, sorridendo con aria innocente: gli riusciva piuttosto bene... Stava per fregare anche me...
    Anzi, mi avrebbe fregato, se non fossi rimasta, come Andreas, a fissare il chitarrista... Che stava per dire?!
    -Cosa?- chiese Andreas, contemplandolo in maniera ancor più cattiva.
    -Già, finisci la frase!- dissi io, non essendo più spaventata dal suo sguardo.
    Lui ci ignorò, fissando l'uomo appena entrato... Che ovviamente non ignorò noi...
    -E tu chi saresti?- mi chiese, in maniera burbera.
    -Ehm... Ecco... Io sono...-
    -è un' amica di Andreas!- accennò Bill gentilmente. -Vive nella residenza qui ad Amburgo con noi... Ma è una cosa temporanea, non duratura...-
    -Lo spero...- commentò l'uomo attento. -Che succederebbe alla vostra reputazione se i media scoprissero che una ragazza vive con voi? E le fan? Cosa penserebbero?-
    Calò il silenzio... Per l'ennesima volta mi sentivo il guaio della situazione...
    -... E se addirittura viene qui per farvi strillare, discutere e interrompere le prove... Spero che la cosa sia breve! Sapete già quanto ho dovuto penare per far stare Andreas con voi...-
    -Non si preoccupi, Signor Jost: me ne andrò quanto prima... Anzi, lo sto già facendo...-
    Ripresi la borsa che avevo appoggiato sul tavolino di fianco al sacchetto delle ciambelle...
    -Ci vediamo, ragazzi...-
    Uscì dalla stanza, cercando di non sbattere la porta come avrei voluto tanto fare...
    -Ehi, aspettami, Rain! Ti accompagno!-
    Il biondino salutò e uscì dalla stanza, raggiungendo il corridoio...
    -Ehi...-
    Andreas si voltò, con il solito sorrisino preoccupante sulle labbra... Tom lo fissava, con sguardo chiaro: adesso erano soli...
    Potevano parlarne...
    -Scusami, ma Rain mi sta aspettando! Dovrei accompagnarla a casa...-
    -Non fare il furbo con me... Ti conosco da tanto tempo e so che intenzioni hai...-
    Il ragazzo continuò a sorridere, avvicinandosi al musicista... Lo raggiunse, sfiorandolo appena con la spalla, affiancandolo...
    -Beh, le mie intenzioni sono molto chiare e circoncise... Ho intenzione di dichiararmi a lei! Se non vuoi che te la porti via, faresti meglio a darti una mossa: il tempo stringe!-
    E Tom lo vide allontanarsi per raggiungere lei che, quasi sicuramente, stava piangendo per ciò che le aveva detto David...
    Sarebbe stata sua...?
    La cosa non gl'importava minimamente: voleva divertirsi con le ragazze, punto! Le storie serie erano severamente vietate e nocive secondo la sua legge.
    Eppure... Non sopportava l'idea che qualcuno la consolasse al posto suo...
    Che addirittura qualcuno la offendesse al posto sua...
    Che la baciasse al posto suo...
    Non aveva potuto fare a meno di fermare Andreas qualche attimo prima che sfiorasse le sue labbra...
    E con il suo egoismo le aveva fatto perdere Julia, una sua cara amica...
    Ma allora... Che cazzo doveva fare?










    Continua...
    SPOILER (click to view)
    Note finali: come capitolo è stato piuttosto deprimente xD ma anche piuttosto lungo...Credo proprio che i prossimi saranno più corti e più tranquilli, spero più belli dal punto di vista di coppia *___* xD
    Veeedremo...

    Bacii <3
    Grazie di aver letto ancora ^___^


    Edited by ~ F r @ n c y * - 27/11/2009, 19:27
     
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  5. •Jumbì
     
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    Ahahah le mie minacce sono servite *gonfia il petto orgogliosa*
    Ora corro a leggere :ossì:
     
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  6. ~ F r @ n c y *
     
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    xDD
    Ok, fammi sapere *___*
     
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  7. •Jumbì
     
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    Scusa caVa se ci ho messo tanto ma ho avuto un problema "di stomaco" *ç___ç*
    Coooomunque per rimediare guarda un pò che bel commento che ti faccio?
    Sono o non sono una brava lettrice?!
    {aaah a proposito... capitolo bellissimo,come sempre d'altronde u.u}
    Ma ora vai con il commento-sclero u.u
    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 20/10/2009, 19:36)
    Anche se andate in giro nude, dubito che con quel carattere troverete ancora un uomo disposto a portarvi a letto...
    Qualcuno in mente lo avevo... Ma speravo che, almeno da questo punto di vista, avesse un minimo di dignità...

    Ciccia non conosci Tom u.u
    CITAZIONE
    Ecco, la sua fonte di problemi era proprio quell'idiota di un rapper, Tom...
    Classica persona che ti fa sentire in paradiso, ma pochi secondi dopo ti trascina all'inferno...
    L'odiavo, sì... L'odiavo come mai non avevo odiato nessuno... Ma non solo...

    Sì certo e io sono una foca monaca
    CITAZIONE
    Non m'importava del fatto che in quel preciso istante mi stesse fissando in maniera così cattiva che pareva mi volesse mangiare...

    Waaaaà Tomi cannibale
    CITAZIONE
    -Raaain!!-
    Bill mi venne vicino, abbracciandomi con vigore...

    Bill,amore mio ,non sono come dirtelo ma ... GIù QUELLE MANI!image
    CITAZIONE
    -Bill, non vale!- intimò il bassista, prendendomi in "ostaggio". -Rain non è solo tua! Non te la puoi sbaciucchiare così!!-

    Tranquillo caro, a Bill basto io ^^. E tu Tom fai qualcosa! -.-"
    CITAZIONE
    Ma cos'era, il "Prendiamo-per-i-fondelli-Rain!" Day?

    Ma no cara, cosa vai a pensare?! è il giorno: Ti-spezzo-le-ossa-se-mi-tocchi-Bill ^^
    CITAZIONE
    Tom...
    -Smettetela di provocarla!-

    Sì Tom fagli vedere chi comanda u.u
    CITAZIONE
    -Beh, le mie intenzioni sono molto chiare e circoncise... Ho intenzione di dichiararmi a lei! Se non vuoi che te la porti via, faresti meglio a darti una mossa: il tempo stringe!-

    Andreas mi hai davvero rotto i coconuz -.-
    CITAZIONE
    E Tom lo vide allontanarsi per raggiungere lei che, quasi sicuramente, stava piangendo per ciò che le aveva detto David...
    Sarebbe stata sua...?

    Sì se continuii a torturare quell'unico neurone che ti rimane, senza combinare niente -.-
    CITAZIONE
    E con il suo egoismo le aveva fatto perdere Julia, una sua cara amica...
    Ma allora... Che cazzo doveva fare?

    Vuoi che ti faccia un disegnino?


    CITAZIONE
    Note finali: come capitolo è stato piuttosto deprimente xD ma anche piuttosto lungo...Credo proprio che i prossimi saranno più corti e più tranquilli, spero più belli dal punto di vista di coppia *___* xD
    Veeedremo...



    CITAZIONE
    Grazie di aver letto ancora ^___^

    Ma grazie a te caVa
     
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  8. ~ F r @ n c y *
     
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    Ok, dichiaro il commento soprastante il più spassoso che abbia mai letto xDD
    Davvero forte xD
    Ti ringrazio per tutto *___* [in fondo, non è mica colpa mia se la maggior parte dei personaggi della mia fan fiction è "unineurale" u.u xD]
    Tranquilla, Bill non ama Rain u.u anche perchè gli spezzerei qualcos'altro xD [ciccino d'oro **]
    Ancora grazie per il commento, caVa! E spero che i tuoi problemini di stomaco siano passati! =)
    A presto! [sono già a lavoro u.u per voi eh xD]


    Bacii <3
     
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  9. •Jumbì
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 20/10/2009, 22:04)
    Ok, dichiaro il commento soprastante il più spassoso che abbia mai letto xDD
    Davvero forte xD

    Ho fatto il commento più spassoso di tutti Ho fatto il commento più spassoso di tutti Pappapero :ossì:

    CITAZIONE
    Ti ringrazio per tutto *___* [in fondo, non è mica colpa mia se la maggior parte dei personaggi della mia fan fiction è "unineurale" u.u xD]

    Ahahahah
    CITAZIONE
    Ancora grazie per il commento, caVa! E spero che i tuoi problemini di stomaco siano passati! =)

    Ma di niente cava, mi vengono dal cuore
    Nuò mi fa ancora male :nghè:
    CITAZIONE
    A presto! [sono già a lavoro u.u per voi eh xD]

    :ossì: Spero che sia moooolto presto *-----*
    *mi hai drogata con questa fan fiction*

     
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  10. Anto483
     
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    Andy...rain è di tom!
    hihihih
    up up...bello il capitolo!
    Li vogliamo insiemeeeeee!
     
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  11. •Jumbì
     
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    CITAZIONE (Anto483 @ 20/10/2009, 22:36)
    Andy...rain è di tom!
    hihihih
    up up...bello il capitolo!
    Li vogliamo insiemeeeeee!

     
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  12. saretta_96
     
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    ciaoooooo!!!! anche se ho la febbre non fa niente....l'ho voluta leggere ugualmente visto che mi sono stufata di stare a letto a far niente....XD
    quindi ho voluto rileggere dopo tanto tempo le fan fiction!!!
    Comunque posta prestooooooooooo!!!!^^
     
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  13. ~ F r @ n c y *
     
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    Grazie a tutte =)
    Saretta & Jumbi, rimettetevi presto! ^___^
    Grazie Anto *___*
    Sì, a prestissimo!! ^__-


    Bacii <3
     
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  14. •Jumbì
     
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    Grazie caVa *me ti manda tanti kissoli*
    Ma fortunatamente già sto meglio *w*
     
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  15. lenafee
     
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    Andreas deve capire che Rain è di Tom punto e basta!! se proprio vuole una ragazza si può prendere quella scorbutica di JuliaxDxD
     
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528 replies since 1/10/2009, 19:08   11559 views
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