Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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  1. SaReTtA_93
     
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    posca palettaaaaaaaaaaaaaaaa
    innanzitutto....
    ben tornataaaa =D
    poi....mamma mia che colpo che mi ha fatto venire la fine!! O.O
    è splendido questo capitoloooo
    aspetto con impazienza il prossimo.

    baciiii
     
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  2. ~ F r @ n c y *
     
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    Vi ringrazio! *o* la mia piccola Rain.. Shockata ç___ç
    Ma si riprenderà presto xD è un pò depressina, ma è forte u.ù e ora c'è Tom per lei! °ç°
    Vi ringrazio ancora! =) e mi spiccio stavolta xD {lo so, lo dico sempre xD}

    Bacii <3
     
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  3. ~ F r @ n c y *
     
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    Ed eccomi qui, dopo anni e anni luce di assenza xD
    Scherzi a parte, ultimamente mi sono dedicata ai vari contest organizzati da Team World per vincere alcuni premi legati ai concerti -tra cui anche gli ambiti Meet&Greet *o*-. Non vincerò niente, ma tentar non nuoce, no? ^__^
    Ora sono veramente pronta per rimettermi sotto!
    Mi scuso ancora per l'assenza! ç__ç

    Bacii
    Frà <3
     
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  4. {Honey
     
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    Francy ma quanto puoi essere brava?!?
    Ho letto quest'ultimo capitolo all'inizio pensavo fosse
    tutto un sogno visto che Rain stava ancora immersa nei suoi sogni poi
    alla fine ho scoperto che era tutto organizzato-qualche sospetto c'è l'avevo-!
    Un insieme di situazioni ed emozioni fantastiche.Io non ho parole.
    Sono rimasta a bocca aperta.
    Complimenti =)
    Posta presto un bacione.
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 20/3/2010, 16:39)
    Ed eccomi qui, dopo anni e anni luce di assenza xD
    Scherzi a parte, ultimamente mi sono dedicata ai vari contest organizzati da Team World per vincere alcuni premi legati ai concerti -tra cui anche gli ambiti Meet&Greet *o*-. Non vincerò niente, ma tentar non nuoce, no? ^__^
    Ora sono veramente pronta per rimettermi sotto!
    Mi scuso ancora per l'assenza! ç__ç

    Bacii
    Frà <3

    Ahahahah io a quello di TeamWorld ci ho rinunciato quasi in partenza, era una cosa impossibile, ho fatto gli altri pure io, ma tanto nemmeno io vincerò.
    Comunque, vaa benee.. non vedo l'ora di aver il capitolo sotto i miei occhi *_*
    Ciaoo caraa! : D
     
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  6. ~ F r @ n c y *
     
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    Tornata ora ora dalla gita a Roma =) stupenda città! *o*
    Oggi SiCURAMENTE posto! ^___^ e non sto scherzando! xD
    A dopo!
    Bacii! <3



    Fra'
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 1/4/2010, 13:03)
    Tornata ora ora dalla gita a Roma =) stupenda città! *o*
    Oggi SiCURAMENTE posto! ^___^ e non sto scherzando! xD
    A dopo!
    Bacii! <3



    Fra'


     
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  8. °Anto.
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 1/4/2010, 13:03)
    Tornata ora ora dalla gita a Roma =) stupenda città! *o*
    Oggi SiCURAMENTE posto! ^___^ e non sto scherzando! xD
    A dopo!
    Bacii! <3



    Fra'

    Siiiiii non vedo l'ora!
    Grazie mille!
     
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  9. ~ F r @ n c y *
     
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    ~ Lesson 22 ~

    ..Leave me breathless.. ♥











    Non potevo crederci. Mi era impossibile.
    Cos'era, un Pesce d'Aprile anticipato? O stavo ancora sognando?
    Un macigno invisibile da diverse tonnellate mi era appena caduto sulle spalle. Non potevo sopportare il peso di quelle parole. Non ci riuscivo.
    Dentro di me qualcosa si era sgretolato.
    Non solo avevo sofferto. Non solo ero stata incredibilmente male.
    Mi avevano anche presa in giro. Da sempre.
    I miei migliori amici, o, meglio, quelli che credevo che lo fossero.
    Avrei preferito esser picchiata a morte. No, non una pugnalata al cuore. Non da loro.
    Non sentivo né vedevo più ciò che mi stava attorno. Rimasi immobile, a fissare quel tavolo imbandito e ben apparecchiato, a pugni stretti.
    Andreas. Il mio confidente. Colui che aveva detto di amarmi.
    Riyo. La mia migliore amica. Colei che aveva pianto per me alla mia partenza.
    Tutte menzogne. Tutte fottute cazzate.
    -Rain... Non è come credi... Io... Sono stato obbligato! Ero nei guai... Ho dovuto farlo...-
    Le parole di Andreas mi arrivarono ovattate, scure. La sua sagoma mi appariva offuscata.
    Non avevo la forza né la volontà di metterlo a fuoco.
    -E' vero, era tutto organizzato... Ma ciò su cui non ti ho mai mentito sono i miei sentimenti...-
    Si stava avvicinando. Volevo indietreggiare, scappare da lui. Perchè non ci riuscivo?
    Corpo e cuore pietrificati dal dolore.
    -Lo so, ho sbagliato. Ma, seppur non fosse previsto, mi sono innamorato di te.-
    Non riuscivo più a distinguere la verità e la menzogna nelle sue parole.
    Non volevo più ascoltarlo. Non volevo più vederlo. Mai più.
    Mi guardò stordito, a bocca aperta. Sembrava che sul mio volto ci fosse qualcosa che lo aveva lasciato senza parole.
    Mi sfiorai la guancia, lievemente.
    Lacrime.
    Stavo piangendo, impassibile.
    Non avrei voluto versare nemmeno una lacrima per loro, eppure... Senza che me ne rendessi conto, il mio animo ferito piangeva sangue.
    Volevo urlare. Urlare come mai avevo fatto prima.
    Lanciare sedie, rovesciare tavoli. Sfogare su di lui tutta la mia rabbia.
    Ma non lo feci. Non riuscì a farlo. Ero sempre stata troppo indulgente.
    -Rain... Io...-
    Avanzò una mano verso di me. Cosa voleva fare, confortarmi? Come pensava di farlo?
    Non avevo bisogno di tavoli o sedie per ferirlo. Potevo fare molto peggio.
    Feci un passo indietro, evitandolo, mentre con la mano destra tentavo di asciugarmi quel mento ormai completamente fradicio.
    -N-Non voglio... Vederti mai più.-
    Non vidi la sua espressione, ma non doveva essere delle migliori.
    Basta. Mi ero stancata di fare la brava bambina.
    Quello che era successo mi aveva dimostrato che a fare gli altruisti si viene sempre presi per i fondelli.
    La mia fiducia era evaporata come il bene che gli avevo voluto.
    La mia vista si offuscò del tutto proprio quando qualcuno mi abbracciò, stringendo la mia schiena a sé, portandomi una mano davanti agli occhi.
    -Mi spiace, Andreas, ma credo che la tua serata sia finita qui.-
    Mi aggrappai a quel braccio che con vigore mi stringeva il petto, come se fosse la mia ultima fune per uscire da quell'oscuro tunnel.
    Tom...
    I singhiozzi aumentarono di colpo, tanto che dovetti tenere gli occhi chiusi per non lasciarmi andare più del dovuto. L'ex rasta tenne fermo il palmo della mano sui miei occhi, cercando di rassicurarmi e di tenermi al sicuro.
    -Hai finito di prenderla per il culo.-
    Mi trascinò via sotto gli occhi increduli dei clienti di quel lussuoso ristorante. La security non sapeva più cosa fare con noi.
    -Vi chiederei gentilmente di andarvene. State spaventando i clienti!- esclamò qualcuno con voce assai preoccupata e, anche se non potevo vederlo, mi era facile capire che si trattasse di qualche cameriere indaffarato.
    -Oh, non si preoccupi! Ce ne andiamo subito!- disse Tom con fare ironico. Solo lui poteva sorridere in una situazione del genere. -Anzi... Buon appetito a tutti! E buon anno!-
    Mi sentì trascinare via di corsa. Il gelo mi pervase non appena mettemmo piede fuori: il freddo vento serale raggiunse le mie gambe nude, tanto che, senza potermi controllare, cominciai a tremare.
    Perchè Tom insisteva nel tenere la mano davanti ai miei occhi? Cos'è che non voleva che vedessi?
    -T-Tom, leva la mano, p-per favore... Non vedo niente!-
    Probabilmente non mi stava ascoltando. Probabilmente non voleva ascoltare.
    Nella confusione di quegli attimi, mi sentì guidare verso il ciglio della strada, per poi entrare in una macchina, velocemente. Doveva essere un taxi.
    Fu in quel momento che tornai a vedere: Tom si era deciso a lasciarmi. Di nuovo provai quel senso di vuoto e quella fitta di dolore che per tutta la sera aveva torturato i miei piedi a causa di quei tacchi altissimi...
    Naaa. Chi volevo prendere in giro?! Non era certo quello il dolore che provavo. Sarebbe stato meglio se mi avessero fatto male solo quelli.
    Mi voltai verso il chitarrista, senza riuscire a guardarlo negli occhi con naturalezza. Averlo lì, al mio fianco, aveva alleggerito il peso che gravava sul mio cuore.
    Niente poteva far tornare le cose com'erano, ed era meglio così. Meglio vivere triste nella realtà che felice nella pura finzione.
    Dovevo ringraziarlo, forse? Eppure era stato lui a rivelarmi la verità, a svegliarmi dal tepore del sogno.
    Non sapevo cosa dire, ne’ come comportarmi. Ero solo felice, in un certo senso, che fosse lì.
    Felice che fosse presente, in quella fredda notte. Nell'ultima notte di quell'anno gioioso.
    -Pensavo che rivelandoti la verità saresti stata al sicuro. Pensavo che evitandoti la sofferenza nel guardare quel lurido traditore avrebbe alleviato la tua tristezza...-
    Sospirò, lasciandomi il tempo di ricominciare a pensare.
    -Pensavo di poterti consolare, che se solo io avessi visto le tue lacrime saresti stata meno male... Ma ho fallito su tutta la linea.-
    Si abbassò di poco la fascia nera che teneva sopra la fronte, guardando i tappetini luridi del veicolo su cui sedevamo.
    Non sapevo cosa dire. Assolutamente.
    Afferrai la sua mano, stringendola fra le mie. In un fremito di chissà quale pensiero, la baciai dolcemente, tenendola al petto come un piccolo tesoro. Mi guardò senza riuscire a reagire.
    -Tu mi hai aperto gli occhi, Tom. E per quanto possa essere stato doloroso adesso finalmente so la verità.-
    Sospirai, ripensando a ciò che era successo. Trattenni le lacrime, a stento.
    -... E in più la tua presenza qui è la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi giorni. Ti sembra poco?!-
    Riuscì a fargli rialzare lo sguardo, verso di me. Sorrise con quelle splendide labbra, con quella tenera smorfia.
    Il suo secondo, magnifico gesto. Non potevo chiedere di meglio in quel momento.
    Fui felice che ci fosse un separatore di vetro scuro fra noi e l'autista. Non credo proprio che avrebbe compreso i nostri discorsi.
    Non appena liberai le sue mani dalle mie, il ragazzo prese un ciocca dei miei capelli scuri, rigirandosela fra le dita. Arrossì improvvisamente, senza esser più capace di guardarlo in faccia.
    -Se vuoi sfogarti, fallo pure: io sono qui. Ti ascolterò con serietà, senza fare per questa volta commentini sconci, lo giuro.-
    Sorrisi alle sue parole, prendendo subito dopo un bel respiro liberatorio.
    -E' Capodanno, non voglio pensare in alcun modo alle cose tristi. Piangere per chi non merita la mia fiducia è un totale spreco...-
    Volevo conservare quelle poche lacrime che mi erano rimaste. Volevo conservarle per quando anche Tom si sarebbe stancato di me e mi avrebbe abbandonato, come avevano fatto tutti gli altri.
    Subito sentì frizzare la punta del naso. Brutto segno.
    La mano dell'ex rasta mi coprì l'intera testa, fino a spingerla verso la sua spalla e costringendomi a poggiarla su di essa.
    -Tom...! M-Ma cosa...-
    -Non fingere con me. Non funziona.-
    Il fastidioso prurito stava salendo sempre di più verso gli occhi. Segno ancor più brutto.
    -Sfogati, Rain.-
    -Non voglio! Smettila d'insistere!-
    -Sfogati!-
    Non riuscì a farmelo ripetere ancora.
    Le lacrime ripresero a scendere senza più controllo. Cosa ci guadagnava a farmi piangere?!
    Continuò a massaggiarmi la testa con le punte delle sue dita, esperte, mentre tentavo di darmi un contegno, coprendomi il volto con le mani.
    Mi porse un fazzoletto, lasciando che mi risistemassi.
    Ripensavo a Riyo e a Julia. Due ragazze, due amicizie fallite.
    Mi convincevo che ero io ad essere sbagliata, e la cosa non mi faceva stare certo meglio.
    -Sei contento adesso?!- chiesi irritata, guardandolo in cagnesco. -Ora ho anche gli occhi gonfi e il trucco completamente rovinato! La mia situazione è peggiorata invece di migliorare!-
    La sua espressione non mutò di una virgola. Si guardò il polso, controllando l'ora.
    -Sono solo le nove e mezzo. Abbiamo ancora più di due ore prima di dire addio a quest'anno e non volevo che tu le passassi con la malinconia addosso.-
    Alzai un sopracciglio, soffiandomi nuovamente il naso col fazzoletto di carta.
    -Adesso che hai scaricato tutta la rabbia e la tristezza, non ti senti un po’ meglio?-
    Sì, effettivamente sì, ma non lo avrei mai ammesso: odiavo dare ragione a quella testa di rapa.
    Il veicolo si fermò di scatto, lasciandomi a bruciapelo il tempo di staccarmi completamente da Tom.
    -Dove siamo?-
    -A casa tua.-
    Lo guardai, sempre più sorpresa.
    -Come fa l'autista a sapere dove abito?-
    -Gliel'ho detto io.-
    -E tu come lo sai?-
    Sorrise maliziosamente, prendendomi il mento fra le mani.
    -Con chi credi di avere a che fare?! Sono Tom Kaulitz: ho i miei informatori, io...-
    Tsk. Ridicolo.
    Lo osservai come si osserva uno zerbino mentre scendeva dall'auto e pagava il conducente con una banconota esageratamente alta.
    E adesso? Come potevamo passare Capodanno?
    Scesi dal taxi, assorta nei miei pensieri. Era un tantino imbarazzante essere lì, con lui.
    Ero stata io a desiderare la sua presenza, no? Dovevi prendermi la responsabilità delle mie azioni.
    -Vieni.- lo intimai. -Ti faccio vedere casa.-
    -Oh, che emozione!- commentò sarcastico, battendo le mani in maniera tremendamente infantile.
    Beh, ero sempre in tempo per buttarlo fuori.
    Aprì la porta di casa velocemente, girando le chiavi con una sola mandata.
    -Prego, fa' come se fossi a casa tu...-
    Ma... Che diavolo era successo?! Avevo sbagliato appartamento, forse?
    Il chitarrista si affacciò, contemplando con attenzione e assumendo un'espressione compiaciuta.
    -Beh, se devo essere sincero, non mi sembravi proprio la tipa da "certe" cose, cara la mia "Rainuccia"!-
    -Ehi, non guardare me: io non c'entro! Qui ci abita anche mia madre! E' una delle sue stupide idee, ne sono sicura!-
    Sull'intero pavimento giacevano freschi petali di rose rosse, con tanto di qualche fiore in qua e là; le luci erano soffuse e nell'aria vi era un dolce e particolare profumo d'incenso. Il camino era magicamente acceso: doveva essere uscita da poco.
    Ah, quasi dimenticavo! Vi erano candele dappertutto, di qualsiasi dimensione.
    Era questo che intendeva mia madre con "ti aiuto io stasera con Andreas!"?!
    Oh, fantastico...
    Che incosciente!
    … E che bella figura. Ero tentata dal coprirmi completamente col tappeto, sprofondando e rimanendovi sotto per tutta la sera.
    -Ehi...-
    Il ragazzo mi afferrò per i fianchi, poggiando il mento sulla mia spalla.
    -Visto che tua madre ha fatto tutto questo e che quel vestito che indossi è così sexy, che ne dici se ne approfittiamo?-
    Ecco, lo sapevo che ci avrebbe provato. Aveva fatto il "paladino" fino a qualche minuto prima e subito si sentiva obbligato ad esser ripagato in qualche modo?
    Il problema era: sarei riuscita a resistergli?
    Non ero di lui che ero incerta, ma di me stessa. Ero instabile quando mi trovavo in sua presenza.
    Chiusi gli occhi, tentando di far finta di niente; dire che avevo la pelle d'oca è dire poco.
    Le sue mani scesero verso le mia gambe, mentre cominciava con le labbra a torturare la parte bassa del mio collo, con morsi e piccoli baci.
    Diavolo! Se faceva così, la mia stabilità mentale poteva andare a farsi friggere!
    Prima che riuscisse a risalire verso le mie labbra, mi allontanai di corsa, tremando come una foglia.
    -I-Io... Vado a m-mettere fuori la roba di Andreas.-
    Mi allontanai, vergognandomi come una ladra. Ero una subdola vigliacca, ecco cos'ero!
    Eppure... Anch'io lo volevo.
    Cos'era la mia, paura? Paura di sbagliare, di essere ferita di nuovo?
    Beh, direi che peggio di così non potrebbe andare...
    Trascinai le valigie del biondino verso l'ingresso, aprendolo e sistemandole fuori. Non avrebbe mai più rimesso piede in casa mia, quello era certo.
    -Vado a farmi una doccia.- annunciò una voce fin troppo familiare dalla sala, senza che riuscissi a rispondergli.
    Mio Dio, da quando ero diventata così timida?!
    I miei guai erano iniziati da quando ero arrivata in Germania, o, meglio, da quando avevo conosciuto Tom Kaulitz, la fonte di ogni mia pena.
    Mi diressi verso la camera da letto, dopo essermi assicurata che Tom fosse entrato nel bagno. Avevo voglia di disfarmi di quello scomodissimo vestito...
    Stessa situazione.
    Petali su tutta la coperta, cuscini rossi, lenzuola pulite e candele ai piedi del letto e sui comodini.
    Mia madre doveva essere impazzita per aver architettato una cosa del genere!
    Mi sedetti sul quel letto troppo sensuale per i miei gusti, disfandomi delle scomodissime scarpe col tacco che portavo. Avrei tanto voluto indossare una di quelle larghe tute che avevo nell’armadio, ma era pur sempre la notte di Capodanno: dovevo attenermi ad un minimo di eleganza! Altrimenti cosa avrebbe pensato di me Tom?!
    Già. Tom. Cosa potevamo fare insieme?
    Se gli proponessi di andare a fare un giretto in riva al mare? Non è molto distante da qui…
    Al mare? Sotto le stelle?!
    Quell’atmosfera così romantica non faceva proprio per il Signorino “Amore-Stammi-Alla-Larga!”
    Se fosse stato solo un po’ più serio… Sarebbe stato il mio ragazzo ideale.
    Sospirai sconfitta, tornandomene nel salotto. Era più difficile di quel che pensassi.
    Peggio: era impossibile.




    E adesso? Come doveva comportarsi?
    Si sfiorò i capelli scuri, ormai fradici.
    Pensava che una doccia bollente gli avrebbe dato modo di riflettere... Ma si sbagliava.
    Lo scorrere dell'acqua. I brividi sul suo corpo nudo.
    Non riusciva a pensare. Non sapeva come agire.
    La sera di Capodanno. Lui e Rain. Soli.
    Imbarazzante. Per lo più sembrava esser terrorizzata da lui.
    Non voleva di certo comportarsi come faceva "di solito", con tutte le altre. L'istinto, però, lo stava dominando.
    Quell'istinto che spesso lo portava a fare cose che mai avrebbe sognato di fare.
    Quell'istinto che, per una volta, voleva mettere in secondo piano.
    Quella voglia irriducibile di prenderla per mano, di toccarla, di baciarla. Di farla sua.
    Bloccò di colpo la fuoriuscita dell'acqua, preparandosi ad uscire dalla doccia.
    No, non avrebbe rovinato quel legame che lo teneva stretto a lei. Una delle poche amiche -se non l'unica- che non si era portato a letto.
    Indossò un accappatoio blu che trovò nei pressi, infreddolito. Sperava vivamente che non fosse di Andreas...
    Forse è meglio che me ne vada, e in fretta...
    Non avrebbe rischiato di saltarle addosso, per lo meno!
    Aspetta... Non era stato proprio lui quello che le aveva rovinato l'ultima serata dell'anno?
    Non poteva di certo andarsene e lasciarla da sola!
    Aveva fatto tutta quella strada... Per cosa, poi?
    Non aveva la bencheminima idea di come muoversi.
    Si avviò verso la sala, senza un preciso iter da seguire. Sarebbe stato il destino stesso a "illuminargli la via".
    Il profumo di legno ardente e il rumore scoppiettante del camino lo guidò verso di lei.
    Era lì, davanti a lui. Seduta sul tappetto, come una dea, coperta da un pile color crema e col volto rivolto verso la fonte massima di calore.
    Le si avvicinò, silenzioso. Ogni suo ragionamento, ogni suo pensiero... Davanti a lei perdevano completamente senso.
    Se prima non aveva nemmeno uno spunto su cui basarsi, ora era completamente confuso.
    Le si sedette vicino, sfiorandole i capelli: quel profumo intenso di crema che gli faceva venire voglia di mangiarla...
    -Uhm?-
    Mi voltai, nel pieno dei miei pensieri, saltando di colpo per la sorpresa.
    -T-Tom!! Mi hai fatto paura!-
    Da quanto era lì?
    Notai il suo abbigliamento fin troppo ambiguo per i miei gusti.
    -Vai a v-vestirti! C-Che stai facendo qui?-
    -Ti annusavo. Hai un buonissimo pofumo, lo sai?-
    Mi sorrise, innocente ma non troppo. Ingannatore forse è la parola più appropriata.
    Tornai a fissare il fuoco, timorosa. Mi rilassava.
    La danza sfrenata di quelle piccole fiammette colorate.
    Sospirai, scuotendo la testa.
    -Sai, Tom... Ho sempre desiderato essere una piccola fiamma, sin da bambina: nascere per riscaldare il cuore di qualcuno, danzare allegramente con i miei compagni per tutto il tempo e, alla fine, spegnermi e diventare cenere, con la consapevolezza di aver vissuto una vita breve, ma intensa...-
    Mi strinsi alle ginocchia, coprendomi il volto con esse.
    -Nessuno sarebbe capace di ferirmi, perchè sarei io per prima a ferire loro.-
    Non riuscivo a non pensare a ciò che mi era stato fatto. A ciò che avevo perso.
    Al fatto che ero rimasta sola, di nuovo.
    Una mano amica, sincera mi afferrò una spalla, con fermezza.
    -Tu sei più forte di loro, Rain: non hai bisogno di essere una fiamma per dimostrarlo. Supererai ciò che è successo meglio di come può farlo l'intero fuoco di questo camino.-
    Sorrisi appena, con amarezza.
    -Lo dici solo per farmi sentire bene.-
    -Ne sei così sicura?-
    Non risposi, tornando a guardarlo negli occhi. Quel contatto visivo mi era insostenibile.
    -Sei una sciocca se pensi che ti stia mentendo. Una sciocca ragazzina petulante.-
    Voleva provocarmi?! Non ci sarebbe riuscito.
    -Una piccola, insignificante e sciocca ragazzina! E sottolineo ragazzina!-
    Ragazzina a me?!
    Non lo sopportavo. E lui lo sapeva bene.
    Lo spinsi sul tappeto, facendolo finire con le spalle a terra. Lo trattenni in quella posizione, tenendogli le mani sul petto.
    -Non osare chiamarmi r-a-g-a-z-z-i-n-a!-
    Mi guardò stralunato, in silenzio, per poi ridere di gusto, portandosi una mano alla bocca.
    -C-Che cavolo hai da ridere?!- chiesi, scocciata.
    -E' questa la Rain forte che volevo. Lo sai benissimo che, se lo desideri, puoi fare tutto ciò che vuoi.-
    Mi chiedevo come un essere così superficiale e strafottente potesse essere così saggio. Lo ammiravo, per tutti i consigli che riusciva a darmi.
    Sì, mi era sempre stato vicino e aveva sempre cercato di aiutarmi, seppur molto spesso la fonte dei miei guai fosse proprio lui.
    Lo amavo, lo amavo con tutta me stessa. E non me ne rendevo ancora conto completamente: lo desideravo più di quel che credevo.
    Gli sorrisi ancora, sentendomi finalmente più leggera.
    -Grazie.- mormorai, tentennando appena. Fino a qualche mese fa non mi sarei minimamente sognata di ringraziarlo.
    Glielo dovevo, per tutto quello che aveva fatto per me.
    Che sia arrivato il momento di...
    ... Dichiararmi?
    Sì, certo, così mi avrebbe presa per i fondelli a vita, sputando sentenze del tipo:"non sei certo la prima: tutti mi amano!".
    No, forse non era il momento più opportuno.
    Meglio che mi alzi: non è di certo comoda questa posizione!
    Feci per alzarmi, ma venni trattenuta dalle sue mani che, con forza, bloccarono le mie.
    -Ma che...?-
    -Sei tu ad esser salita su di me, no? Ad ogni azione corrisponde una reazione, perciò preparati a subire le conseguenze!-
    Mi afferrò per le spalle, spingendomi verso di lui.
    -Sei uno stronzo, uno sporco maniaco! Lasciami andareee!!-
    -Non ci penso proprio!-
    Era facile amarlo ed odiarlo allo stesso tempo: la sua personalità era piuttosto... Come dire?! Strana?
    Indefinibile.
    Smise di abbracciarmi, e io di ribellarmi a lui. Di nuovo i nostri sguardi entrarono in contatto, senza riuscire a staccarsi ancora.
    Vi era come il filo rosso del destino fra i nostri corpi: impossibili da dividere.
    Guardai quel petto seminudo, che rasentava la perfezione, senza avere più la forza di controllarmi.
    Lo sfiorai, con le labbra, presa da un impeto di passione.
    La mia timidezza e la mia innocenza erano andate a farsi benedire?
    -Rain...-
    Alzai il capo, guardandolo mentre mi fissava incapace di capire il senso delle mie azioni.
    Forse un mio contatto così intimo lo disturbava. Forse... Non mi desiderava quanto me, seppur mi avesse dato modo più volte di pensare il contrario.
    No, non era come pensavo: lui mi desiderava eccome. Forse troppo.
    Mi avvicinai alla sua bocca, baciandolo senza pensarci oltre.
    Dopo tanto tempo, finalmente, quelle labbra rosee, carnose erano di nuovo mia.
    Lo tenni vicino, lasciandomi prendere da chissà quale istinto animale!
    Portò le sue mani sulla mia schiena, stringendomi ancora a se'.
    Ora che avevo imparato, volevo che quel bacio non finisse mai. Il cuore mi batteva all'impazzata e non riuscivo quasi più a respirare.
    Com'era bello essere su di lui, fra le sue braccia, fra le sue labbra.
    Una sensazione unica.
    Lo stavo mettendo in difficoltà, lo sapevo, ma non riuscivo a frenarmi.
    Mi allontanai lentamente, poggiando la testa sul suo petto.
    Non era riuscito a fermarla. Non era riuscito ad odiare quella vicinanza: la bramava fermamente.
    Mi baciò il capo con estrema tenerezza, coccolandomi come non aveva mai fatto. Stavo sognando o quello era veramente Tom?!
    Un sogno. Un magnifico sogno.
    Se addormentarmi significava viverlo per sempre, desideravo con tutta me stessa non svegliarmi mai più.
    Non sapevo bene nemmeno io cosa fare. Sapevo solo che mi sentivo diversa.
    Ero cambiata, mentalmente.
    Qualcosa in me era mutato fino a mutare me stessa.
    Il calore provocato dal fuoco. Il respiro di Tom su di me.
    L'atmosfera cominciava a farsi calda. Troppo, per i miei gusti.
    Il ragazzo invertì le posizioni di colpo, stendendomi a terra sotto il suo peso.
    -Adesso sei tu a provocare me, ragazzina. Non ti conviene giocare con il fuoco.-
    Non mi faceva paura. Nemmeno un pò.
    Mi avvicinai a lui, lasciandogli piccoli e sensuali baci sul collo.
    -E saresti tu il fuoco?!- chiesi, con una smorfia divertita.
    Ma...
    Qualcosa non tornava.
    Quella non era la Rain timida e semplice che conosceva. Sembrava piuttosto una ragazza assetata di sesso.
    Una delle tante con cui lo aveva fatto.
    No, non voleva che fosse così. Con lei doveva essere diverso, no?
    Che... Lo stia facendo solo per non pensare ai torti subiti?
    La sua unica preoccupazione era quella?
    Se doveva "vendersi" e sentirsi costretta, tanto vale che lasciasse perdere.
    Prima che le nostre labbra riuscissero a riavvicinarsi, Tom voltò la testa, irritato.
    Che gli prendeva?
    Si alzò, come se fosse pronto ad andarsene.
    -Tom... Che hai?-
    -Mi spiace, Rain, ma non sopporto di vederti così: non voglio certo approfittare di te quando sei in questo stato.-
    Ma... Quale stato?
    Cosa aveva capito?
    -Meglio che me ne vada: dormirò in albergo. Mi spiace farti passare la notte di Capodanno da sola, ma credo che sia l'unica soluzione plausibile. Verrò domattina a prenderti e rimedi...-
    Lo abbracciai, stringendo la sua schiena.
    -Ti prego. Non andartene, Tom.-
    Non volevo che se ne andasse. Per nulla al mondo.
    -Non ti sto affatto usando come "contentino". Quello che faccio... Non riesco a spiegarlo: è s-strano...-
    Non volevo arrivare a tanto. Non volevo arrivare a dirgli ciò che provavo.
    Poggiò le mani sulle mie, congiungendole.
    -... Perciò non andartene. Resta qui con me...-
    Lo sentì sospirare. Conoscendolo, stava facendo uno sforzo enorme per contenersi.
    -Passa l'ultima notte di quest'anno qui, al mio fianco.-
    Abbassai la testa, più imbarazzata che mai.
    -Fa' l'amore con me.-
    Si voltò verso di me, fissandomi con quegli occhioni vivaci e cristallini.
    -Rain...-
    -Non m'importa se fra noi non ci sarà mai più nulla. Non m'importa se un giorno non mi rivolgerai più la parola. Non m'importa se in futuro non dovessimo vederci mai più. Vivrò il presente e sarò forte come vuoi tu.-
    Cominciai ad abbassarmi la cerniera del vestito rosso, deglutendo a fatica.
    -Tom... Fammi tua.-
    Avevo incredibilmente paura.
    Paura del dolore che potevo provare.
    Paura di esser stata un pò troppo precipitosa.
    Paura di essere abbandonata subito dopo, come un jeans fuori moda.
    Ma, come avevo già detto, il futuro non doveva interessarmi: vivere il presente era la mia più grande priorità, da quel momento in poi.
    E Tom... Non se lo fece ripetere due volte.
    Ero sicura di ciò che stavo facendo. Ero sicura che lui fosse quello giusto.
    Mi fece adagiare sul divano, fra petali di rose e candele profumate. Prese a baciarmi nuovamente, vorace, passionale.
    La mia mente era completamente svuotata: non pensai a niente.
    Solo a lui.
    Chiusi gli occhi, cercando di rilassarmi. Non era certo facile.
    Quel suo corpo statuario. Quel suo respiro breve e irregolare.
    Mi aiutò a disfarmi di quello scomodo vestito rosso, senza smettere di baciarmi, di starmi addosso.

    I get down on you.. Blessed kisses waiting..



    Quelle parole, quella canzone.
    Mi rivennero in mente.
    Sentì avampare le guance mentre le sue mani mi liberavano di quel reggiseno nero ormai superfluo. Sembrò notarlo, e questo rese la cosa ancor più imbarazzante.
    Mi baciò le gote più e più volte, facendomi sorridere incosciamente.
    Si alzò appena, disfandosi dell'accappatoio e rimanendo completamente nudo. Non riuscì a capire niente.
    L'emozione, la passione e il calore che vi era fra di noi avevano preso il sopravvento.
    Quando fece in modo che anche le mutandine che indossavo finissero ai piedi del divano, al mio cuore parve quasi di scoppiare.
    Sentivo che niente sarebbe stato lo stesso oltrepassando il confine.
    Mi aggrappai alla sua schiena con le unghie, quasi graffiandolo. Sospirò al lato del mio viso, come se cercasse di rassicurarmi; strizzai gli occhi, sentendo dei brividi nascere e catturarmi ovunque.
    Pochi istanti dopo, quel contatto che volevamo ardentemente si fece più intimo e intenso. In quel dolce istante ogni barriera venne superata, ogni ostacolo distrutto.
    Fu proprio in quel momento che entrò in me.
    Non vi nascondo il dolore che provai, ma che subito venne sostituito da un piacere travolgente, implacabile. Il nostro muoverci, i nostri respiri.
    Perfettamente cordinati.
    Piccoli gemiti e vibrazioni. Spinte e graffi.
    Confusione e sentimento.
    Fu in quella calda notte di Dicembre, l'ultima di quell'anno, che successe.
    Io e Tom facemmo l'amore.
    Non so se sia più giusto definirlo "amore" o "sesso". Quel che è certo è che l'ho desiderato davvero, con tutta me stessa.♥

    Can you break my heart tonight?












    Continua...

    SPOILER (click to view)
    Avrei voluto avvisarvi prima della scena hot ma avrei rovinato la suspence xD lo so, non è stata il massimo: ho cercato di descriverla in modo più decente possibile =) o per lo meno c'ho provato!xD vedrò di migliorare per il futuro :P
    Spero che il capitolo sia piaciuto!
    Un bacione e a prestissimo! <3


    Francy

    Ps: BUON PESCE Di APRiLE! ;)
     
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    O mio Dio, questo capitolo è fantastico, anzi dire che è fantastico è dire veramente poco, sono senza parole, è stupendo, bellissimo e magnifico.
    Mi è piaciuto davvero tanto, Tom poi così tenero è stato davvero fantastico!
    E' scritto benissimo e la scena HOT è bellissima proprio perchè è descritta bene, insomma è curata e descritta bene, non sò come dire! xD Perdono xD
    Comunque sia, aspetto il prossimo! Complimentissimi. ♥

    Ila.
     
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  11. °Anto.
     
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    Ok...senza parole.
    Comincio col dire che il mio cervello ormai è fuso e cercherò di fare il possibile per fare un commento decente
    Allora, è stato particolarmente bellissimo!Questo è il capitolo,aihmè non togliendo nulla agli altri capitoli, più bello della ff!...
    Mi è piaciuto un casino,Tom è stato dolcissimo,non ci sono parole per descriverlo!
    La scena Hot è stata stupenda,perchè non hai esagerato e hai fatto si che questa non diventasse volgare. Stupenda!...Tutto...Tutto stupendo!
    <3333
    Posta presto...e scusami per questo lurido commento!
     
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  12. ~ F r @ n c y *
     
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    Vi ringrazio! *O* e io che ero in pena pensando di averla scritta male! =)
    Ancora una volta siete riuscite a liberarmi da un peso, ragazze! Grazie di cuore! ♥


    Fra'
     
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  13. scialla483
     
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    vedi!!!
    basta è passato troppo tempo..ormai devono decidersi.
    o si dichiarano o si dichiarano.
    è stato amore.
    e lo sarà perchè Rain ha ragione..lui è quello giusto.ù
    e lei per lui... ti prego non essere sadica e cattiva!!
    falli stare assieme!!!!!
    ti pregoooooooooooooooooo
     
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  14. {Honey
     
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    CITAZIONE
    -Fa' l'amore con me.-

    Quando ho letto questo sono rimasta a bocca aperta.
    Andreas se lo merita.E' un brutto melone marcio.
    Sono troppo carini Tom e Rain ^^
    Comunque,come sempre, sei stata bravissimissimissima!
    Complimenti ;D
     
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  15. ~ F r @ n c y *
     
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    Vi ringrazio ancora! =) I'm very happy!! xD
    Sto scrivedo il 23esimo capitolo! ^___^ con le vacanze dovrei metterci meno! xD speriamo! ^___-


    Bacii
    Frà <3
     
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528 replies since 1/10/2009, 19:08   11559 views
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