Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 19/2/2010, 22:19)
    Mi fa taaanto piacere che vi sia piaciuto! *-*
    Eeeh, sapevo di scatenare la vostra curiosità xD il prossimo capitolo tutto sarà rivelato, tranquille xD
    In questo periodo sono piena di cosucce da fare, ma mi ci metterò, giuro! *O*
    Vi ringrazio di cuore! >.<


    Bacii <3

    Quando ce lo posti? *_*
     
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  2. {Honey
     
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    Nooo non è possibile mi ero persa due chappini. :nghè:
    Ma come una bravissima eroina sono riuscita a leggerli in pocchissimo
    tempo-Muahhhhhh-
    Sono bellissimi,come al solito!
    CITAZIONE
    -Se vuoi baciarmi, fallo e basta, porcellina.-

    Che carino TomiTomi.Lo adoVo questo ragazzUolo.
    CITAZIONE
    -Senti, non m'importa con chi sarai, dove andrai, nè tantomeno cosa farai... Voglio solo che tu torni... Che tu torni qui, da me. Hai capito?-

    Tomiiiii :ècosìbellochemitraumatizzo:
    CITAZIONE
    -Andrò in Italia.-

    Continua così Tomi.Ti voglio così:Forte,deciso e bello(xD)!

    Posta,Posta!=)
     
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  3. HilfMirFliegen_xD
     
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    E' veramente stupenda! E poi tu scrivi benissimo *-* complimenti!

    (si, in realtà è già tipo da più di un mese che la leggo, ma ti ho scritto solo ora xDD)
     
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  4. ~ F r @ n c y *
     
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    Vi ringrazio, ragazze! *-* sono contentissima! >.< [Benvenuta, HilfMirFliegen_xD! Ti ringrazio molto! =)]
    Ok, pensavo di aver già rischiato il linciaggio xD sono piena di verifiche fino al collo -.-" ho scritto qualcosa in questi giorni, ma non tutto, nè come lo volevo! Sapete che mi ci vuole tempo per rileggere 457509720 volte quello che ho scritto xD e lo modifico altrettante volte!! Perciò.. Mi ci metto d'impegno, lo giuro, ma -purtroppo- la mia priorità è lo studio -____-" e questo è un periodaccio a scuola, credetemi.. ç___ç
    Mi do da fare, anche se non vi sembra! xD è una promessa!! <3


    Bacii <3
     
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  5. Anto483
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 24/2/2010, 22:20)
    Vi ringrazio, ragazze! *-* sono contentissima! >.< [Benvenuta, HilfMirFliegen_xD! Ti ringrazio molto! =)]
    Ok, pensavo di aver già rischiato il linciaggio xD sono piena di verifiche fino al collo -.-" ho scritto qualcosa in questi giorni, ma non tutto, nè come lo volevo! Sapete che mi ci vuole tempo per rileggere 457509720 volte quello che ho scritto xD e lo modifico altrettante volte!! Perciò.. Mi ci metto d'impegno, lo giuro, ma -purtroppo- la mia priorità è lo studio -____-" e questo è un periodaccio a scuola, credetemi.. ç___ç
    Mi do da fare, anche se non vi sembra! xD è una promessa!! <3


    Bacii <3

    Non vedo l'oraaaaaaaaaaaaaa
     
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  6. ~ F r @ n c y *
     
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    'Sera, gente! =) mentre rosico perchè vorrei tanto essere ad Amburgo ç__ç ripasso filosofia e scrivo un altro pò! ^__^ sono davvero a buon punto e se domani sera mi avanza tempo dovrei tirare le righe e postare -come al solito, NIENTE DI SICURO-. Mi scuso per l'ennesima volta per la mia "non-puntualità" nel postare xD
    Ora vado a letto a deprimermi e a cerca di far passare questo brutto mal di testa che mi porto dietro da stamattina! T___T
    Buon inizio di settimana e.. Spero che abbiate passato un buon weekend! =)

    Bacii <3
    La Frà
     
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  7. {Honey
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 28/2/2010, 21:40)
    'Sera, gente! =) mentre rosico perchè vorrei tanto essere ad Amburgo ç__ç ripasso filosofia e scrivo un altro pò! ^__^ sono davvero a buon punto e se domani sera mi avanza tempo dovrei tirare le righe e postare -come al solito, NIENTE DI SICURO-. Mi scuso per l'ennesima volta per la mia "non-puntualità" nel postare xD
    Ora vado a letto a deprimermi e a cerca di far passare questo brutto mal di testa che mi porto dietro da stamattina! T___T
    Buon inizio di settimana e.. Spero che abbiate passato un buon weekend! =)

    Bacii <3
    La Frà

    *si emtte in ginocchio.Abbassa la testa*
    Dio fai che questa donna riesca a fare tante cose contemporeaneamente.
    E che faccia tutto bene.Fai che finisca di scrivere il capitolo.Fai che faccia bene filosofia.
    Fai che stia bene,perchè questa donna è uan santa.Fai che gli passi il mal di testa.
    Fai che stia beneee.
    *Si rialza*
    Che brava donna!
    Miraccomando riposati u.u
     
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    CITAZIONE ({Honey @ 28/2/2010, 22:18)
    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 28/2/2010, 21:40)
    'Sera, gente! =) mentre rosico perchè vorrei tanto essere ad Amburgo ç__ç ripasso filosofia e scrivo un altro pò! ^__^ sono davvero a buon punto e se domani sera mi avanza tempo dovrei tirare le righe e postare -come al solito, NIENTE DI SICURO-. Mi scuso per l'ennesima volta per la mia "non-puntualità" nel postare xD
    Ora vado a letto a deprimermi e a cerca di far passare questo brutto mal di testa che mi porto dietro da stamattina! T___T
    Buon inizio di settimana e.. Spero che abbiate passato un buon weekend! =)

    Bacii <3
    La Frà

    *si emtte in ginocchio.Abbassa la testa*
    Dio fai che questa donna riesca a fare tante cose contemporeaneamente.
    E che faccia tutto bene.Fai che finisca di scrivere il capitolo.Fai che faccia bene filosofia.
    Fai che stia bene,perchè questa donna è uan santa.Fai che gli passi il mal di testa.
    Fai che stia beneee.
    *Si rialza*
    Che brava donna!
    Miraccomando riposati u.u

    Quoto! ;D Riposati cara! *-*
     
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  9. *...AmAmI 4eVeR...*
     
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    Ma Il Capitolo?!?! :unsure: :cry:
     
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  10. ~ F r @ n c y *
     
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    ~ Lesson 21 ~

    ..Non puoi fuggire da ciò che desideri..










    Vi è mai capitato di sognare qualcosa di strano, di assurdo e di non ricordarvi assolutamente niente al vostro risveglio?
    Beh, purtroppo a me è successo. Troppe volte.
    Credo che i sogni siano più importanti della realtà stessa: hanno il potere di mostrarci i nostri desideri, le nostre fantasie, le nostre paure...
    Perdersi in loro è dolce, a volte.
    La realtà, invece, non fa che illuderti. E' triste, spesso. Troppo spesso.
    Da qualche anno a questa parte, dormendo nella mia stanzetta, ho sempre fatto lo stesso sogno. Vi ero io, serena, vestita di un lungo abito azzurro, svolazzante, da sola in riva al mare.
    L'acqua mi toccava i piedi dolcemente, facendomi sorridere.
    Era fresca, vivace, animata. Sarei stata lì per giorni interi.
    Poi... Avveniva qualcosa di strano.
    Un ragazzo -riuscivo a vederne solo il busto- mi si avvicinava e mi stringeva a se', abbracciandomi con calore e affetto.
    Una sensazione mai provata mi pervadeva. Sicurezza, tenerezza, gioia pura.
    E giocavamo a rincorrerci sulla spiaggia, a tuffarci in mare, a cercare uno le labbra dell'altra... Felici. Innamorati..
    Da quattro anni aspettavo di riuscire a scorgere anche solo in minima parte il volto del mio "Principe Azzurro".
    Stanotte ero riuscita a rivivere quello stesso sogno. E l'avevo visto in volto.
    Abiti large, capelli da rapper, volto furbetto.
    Eccolo il mio principe. Non potevo desiderare di meglio.
    Mi aveva afferrata per la vita, per poi baciarmi la fronte, angelico.
    Avrei voluto non svegliarmi mai più. Rimanere in quel luogo dove lui era mio, e di nessun altro.
    Ne' di Julia, ne' di suo fratello, ne' di alcuna fan.
    Solo mio.
    Prima che le nostre labbra potessero congiungersi, i miei occhi si dischiusero di scatto, lasciandomi intravedere la scrivania della mia camera e la finestra lucente appena accostata.
    Cercare di riaddormentarmi per tornare nel sogno fu inutile.
    Ero una sciocca, oltre che un'inguaribile romanticona.
    Sono messa proprio male...
    Mi coprì ancora un pò quando il freddo raggiunse le mie braccia nude e tremanti. Era il momento di alzarsi.
    Aspetta. Ma che ore sono?!
    Dovevo aver dormito molto...
    Afferrai il cellulare che aveva lasciato sul cuscino, sbadigliando.
    Trentuno Marzo Duemilanove. Ore 7.30.
    Beh, mi ero addormentata nel pomeriggio del giorno prima. Mi ero fatta un bel pisolino!
    Che fame! Devo subito mangiare qualcosa!
    Feci per alzarmi, quando... Un pensiero si materializzò nella mia testa.
    Ripresi in mano il cellulare, confusa. Dovevo aver visto male...
    "Marzo"?!
    Ma... Com'era possibile?! Non ero venuta in Italia per passare il Capodanno con la mia famiglia?
    Forse... Stavo ancora sognando?
    Mi stropicciai gli occhi, lucidandomi la vista. Niente da fare.
    -Rain, svegliati! Farai tardi a scuola!-
    Mia madre.
    Scuola?! Avevo smesso di andarci sin da quando ero partita per andare in Germania.
    Ma allora perchè...?
    Che diavolo mi sta succedendo?
    E se tutto quello che avevo vissuto fosse stato uno stupido sogno?!
    Se tutto quello che avevo vissuto fosse stato solo frutto della mia immaginazione?
    La Germania, i ragazzi, Julia.
    Tom.
    No, non poteva esser così. Era impossibile.
    Quello era il mio mondo, e volevo che continuasse ad esserlo ancora per molto, molto tempo.
    Uscì velocemente dalla porta, correndo verso la cucina. Il mio respiro cominciava ad essere irregolare; mi guardavo attorno, cercando anche un piccolissimo particolare che smontasse la mia tesi.
    Mi avvicinai a mia madre, in preda ad una crisi di nervi.
    -Ben svegliata, Rain! Hai dormito un sacco!- mi comunicò con un gran sorriso. -Le tue care frittelle sono pronte! Ma... Cos'è successo? Cos'è quel fiatone?-
    Sospirai, asciugandomi quei lievi rivoli di sudore che cominciarono a scendermi dalla fronte.
    -Mamma... Che giorno è oggi?-
    -E' l'ultimo giorno del Duemilanove, il Trentuno Dicembre.-
    Eppure ero sicura di aver letto "Marzo" sul display del telefono.
    Tirai un respiro di sollievo.
    -E allora perchè prima mi ha chiamato dicendomi che avrei fatto tardi a scuola?!-
    La donna mi guardò stupita e in parte preoccupata.
    -Tesoro... Sono sicura di averti detto solo di alzarti e di non aver nominato nemmeno una volta la scuola!-
    Dovevo essere completamente impazzita.
    Le valigie in sala. Ennesima conferma che la mia tesi era errata.
    Per fortuna.
    -Rain, che hai? Non stai bene?-
    -No, mamma, non preoccuparti. Probabilmente stavo ancora sognando...-
    Mi ero spaventata davvero. Che scema.
    -Ehi, ma... Stai piangendo?-
    Fu in quel momento che mia madre capì che in me qualcosa non andava. Fu in quel momento che ebbe la certezza che dietro la mia facciata felice si nascondesse pura malinconia.
    Mi asciugai quella lacrima solitaria, senza capire cosa veramente l'avesse scatenata. Non volevo assolutamente che si preoccupasse per me, ancora.
    Volevo renderla orgogliosa di me, no? Me l'ero ripromesso.
    Obbiettivo uno: smettere di piangere come una bambina per ogni piccola insignificante cosa!
    E non era tutto.
    Sentì aprire il portone di casa. Il volto di mia madre s'illuminò.
    -Bentornato, Andreas! Vieni a sederti per fare colazione!-
    Il suo "pupillo" era tornato. Fantastico.
    -Buongiorno, Signora. Ero uscito a prendere una boccata d'aria fresca e per dare uno sguardo alla città: l'Italia è davvero affascinante!-
    Mia madre gli sorrise e lo fece accomodare: sapevo che non aveva capito un tubo di quello che gli aveva appena detto.
    -Buongiorno, piccola.-
    Mi baciò teneramente la guancia, producendo un sonoro schiocco.
    -Ehm... 'Giorno, And!-
    -Che hai?-
    Fece scivolare l'indice sulla mia gota, cancellando ogni piccola traccia.
    -T-Tutto bene... Ho solo sbadigliato.-
    Era tutto inutile. Seppur fosse gentile, simpatico e bello come il sole, non avrebbe mai potuto avere il primo posto nel mio cuore.
    Quel trono era già occupato.
    -Beh, mi chiedevo se... Ti andava di passare il Capodanno in mia compagnia.-
    La gioia che provai in quel momento fu pari a dieci aghi conficcati tutti nello stesso punto. Impeccabile.
    Mi voltai verso mia madre, in cerca di conforto, ma, come potevo ben immaginare, non mi poteva essere di alcun aiuto. Lo sarebbe stata, se solo avesse conosciuto la verità sulla mia situazione.
    Mi sorrise, acconsentendo. -Sarebbe davvero carino! Che ne pensi, Rain? Vi divertirete, secondo me!-
    Accidenti a me, accidenti a me, accidenti a me!!
    Avrei dovuto pensarci almeno una ventina di volte prima di partire con Andreas. Prima di acconsentire a "mettermi" con lui.
    Che stupida.
    Obbiettivo due: smettere di comportarmi come una codarda e nascondermi dietro ai sentimenti degli altri!
    Sfoderai uno dei miei sorrisini ipocriti, fingendo una risata divertita.
    -S-Sì, bella idea!- esclamai, più carinamente possibile.
    -... Anche se non vorrei costringerti a passarlo lontano dalla tua famiglia: sei venuta qui apposta...-
    E anche questo era vero.
    Riguardai nuovamente mia madre negli occhi, speranzosa: forse avevo una possibilità di scamparla!
    -In effetti, mamma... Non ti dispiace non passare il Capodanno con la tua figlioletta?!-
    Incrociò le braccia, pensierosa. Forse l'avevo convinta.
    -Uhm, sinceramente... Niente affatto.-
    Cosa?!
    Spalancai gli occhi sorpresa. Come aveva potuto dire una cosa così cattiva?
    -Dici sul serio, mamma?!-
    Mi si avvicinò, baciandomi la fronte. -Non fraintendermi, tesoro: vorrei tanto passare questa giornata con te, ma... Oramai tu e tuo fratello siete grandi e vorrete passarlo con le vostre "metà". Vi capisco benissimo... Ci sono passata anch'io!- disse fiera, sospirando tristemente. -Erano bei tempi...-
    Ero felice che Andreas non riuscisse a comprendere la nostra lingua.
    -Ma... Io sono venuta qui apposta per voi!-
    -Capodanno è solo una scusa: per me ogni giorno dell'anno è importante, se ci sei anche tu.-
    Riuscì a convincermi senza troppa fatica: era pur sempre mia madre.
    -Anto andrà a cena fuori con Ambra e rimarrà a dormire da lei, mentre io... Beh, ecco... Speravo di passare la serata con...-
    -... Con Scott.- completai la frase, roteando gli occhi verso l'alto.
    -Sì, esatto.- precisò. -Siamo stati costretti a posticipare la data del matrimonio per via di alcuni miei affari di lavoro, perciò mi sento in colpa e... Vorrei provare a fare qualcosa per lui per rimediare.-
    Cosa potevo dirle?! Anche lei aveva il diritto di divertirsi!
    Evitai di essere egoista per una volta. Glielo dovevo.
    -D'accordo, non preoccuparti.- dissi infine, arresa. -Io e And passeremo una "romantica" giornata assieme, mentre tu e Tonius vi divertirete con i vostri "partner"!-
    Mi sorrise, abbracciandomi. -Grazie, tesoro della mamma!-
    Per l'ennesima volta, non ero sicura della decisione che avevo appena preso. L'unico modo per scamparla era darmi malata... O sbattere la testa nel muro!
    -Ah, per la cronaca: anch'io rimarrò a dormire da Scott, quindi avrete casa libera e potrete fare tutto ciò che volete!-
    Il suo sguardo malizioso non mi piacque affatto.
    Mi alzai dalla sedia, strusciandola rumorosamente per terra. -Ma... Mamma!! Come puoi pensare queste cose?! Io e And non... Non abbiamo...-
    -Su, non essere timida! Sono tua madre! Sai benissimo che puoi -anzi, devi- parlare con me di queste cose...-
    Che situazione imbarazzante. Io e Andreas... Da soli... "All night long"?!
    Ma neanche per sogno!!
    Dovevo scappare in qualche modo!! Ma come?
    Per una volta, il biondino si dimostrò utile. Mi sfiorò la spalla, richiedendo attenzione.
    -Ehm, scusami, Rain... Non vorrei interrompervi, ma... Non capisco assolutamente niente di quello che state dicendo! Se poteste parlare in inglese, mi fareste un favore...!-
    Urca, l'avevamo completamente ignorato per tutto il tempo! Non era bello sentir parlare qualcuno senza riuscire a comprendere una parola.
    Lo capivo: le prime settimane in Germania, seppur me la cavassi col tedesco, non erano state per nulla semplici.
    -Hai ragione, And. Scusaci...- tagliai corto, portandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie, nervosa.
    -Di cosa stavate parlando?- chiese sorridente, curioso.
    Di quanto potresti farti gli affari tuoi! pensai, tentata dal rispondergli.
    Non potevo certo dirgli che mia madre stava progettando di lasciarmi fare sesso sfrenato con lui! Era una pazzia!
    Avevo dato a malapena qualche bacio e non avevo una situazione sentimentale stabile al punto da potermi "gettare" con facilità su una cosa così importante e delicata come... L'amore vero e proprio.
    Mi persi per un attimo nei miei pensieri. Io e Tom, da soli, abbracciati in un ampio letto...
    Beh, era già successo.
    Lui che cominciava a spogliarmi: prima la maglia, dopo i pantaloni, per poi passare all'intimo...
    Divenni paonazza solamente a pensarci. Mi portai le mani sulle guance, comprendomi imbarazzata.
    -S-Stavamo parlando di stasera...-
    Ok, era il momento giusto per sloggiare.
    -I-Io vado a vestirmi! A dopo!-
    Scappai verso la camera, sbattendo la porta subito dopo. Il biondino e mia madre si guardarono straniti.
    -Ma che le è preso?!- chiese il ragazzo, sfoderando il suo inglese perfetto.
    -Oh, non farci caso, Andreas! E' solo emozionata per stasera!-
    And sembrava sempre più stranito.
    -St... Stasera?-
    Sul volto della donna apparve nuovamente un sorrisino spigliato e malizioso.
    Se alla figlia serviva una spinta... Gliela avrebbe data lei!






    Immaginate il membro di una band di fama mondiale, completamente solo e spaesato, con un paio di spessi occhiali da sole e lunghe sottospecie di treccine corvine stile rapper rilegate dentro un cappello di lana troppo stretto per contenerle tutte in maniera decente.
    Immaginate che questo stesso si ritrovi in una città sconosciuta, senza conoscere nessuno, per non parlare della lingua.
    Immaginate che questo "povero" ragazzo sia Tom Kaulitz.
    Devo essere completamente pazzo!
    Non era ancora atterrato, ma... Riusciva già ad immaginarselo!
    Non sarebbe stato meglio per lui se fosse rimasto in Germania a festeggiare con i suoi amici, suo fratello e -perchè no?- qualche bella ragazza?!
    Perchè era stato così testardo da voler andare fino in Italia solo per dirle la verità su "quella faccenda"? Non avrebbe potuto aspettare il suo rientro, previsto fra tre o, al massimo, quattro giorni?
    La verità è che non voleva lasciarla un minuto di più fra le braccia di quel biondino da strapazzo.
    Fin da piccolo aveva considerato Andreas un vero amico, uno dei pochi, di cui potersi ciecamente fidare. Dovette ricredersi, a malincuore.
    Ma soprattutto... Gli mancava Rain.
    Se due giorni di lontananza facevano quell'effetto, figuriamoci un mese!
    No, non sono affatto venuto per stare in sua compagnia! Voglio solo che sappia la verità, per proteggerla!
    Cercava di autoconvincersi incessantemente, ma fu inutile.
    Non riusciva ancora a capacitarsene. Come aveva potuto? Come avevano potuto tutti loro fare ciò che avevano fatto?
    Sbattè il pugno rigido sul sedile davanti, incazzato come lo era stato poche volte nella sua vita. Si sentiva tradito, preso in giro... Per il suo orgoglio era un'incredibile pecca.
    Ma si sarebbe vendicato. Adorava farlo.
    Glielo avrebbe fatto rimpiangere... Eccome se l'avrebbe fatto!
    Sorrise malvagio gustandosi il suo momento, mentre sentì qualcosa che cigolante si avvicinava a lui sempre di più.
    -Vuole che le serviamo qualcosa da mangiare, Signore?-
    Sorrise suadente a quella hostess provvista di lunghi capelli biondi e, soprattutto, di un seno meravigliosamente spropositato, strabordante da quella divisa blu probabilmente troppo piccola per contenerlo.
    -Beh... Sì, magari. Cosa prevede il menù?-
    La osservò attentamente mentre si abbassava per mostrargli cosa contenesse il carrello. La trovava tremendamente sexy!
    Ma come può una così lavorare su un aereo?! Le potrei proporre di spostarsi sul settore "lingerie"...
    -Abbiamo della pasta con pomodoro e basilico, se vuole... O preferisce passare direttamente al secondo?-
    Poggiò il gomito sul sedile, continuando a fissarla intensamente.
    -Che ne dice se... Arrivassi subito al dessert?-
    Beh, il doppio senso della frase era più che ovvio, a meno che la biondina non fosse mentalmente impedita o troppo ingenua.
    La ragazza non battè ciglio inizialmente. Strano.
    Subito dopo si sistemò sul posto libero di fianco a Tom, incrociando le gambe sensualmente.
    -Se sono io il tuo dessert... Prendimi quando vuoi.-
    Bene, era esattamente come la immaginava. Sveglia al punto giusto.
    Senza distogliere lo sguardo, le passò una mano sulla gamba accavallata, lentamente, partendo dal ginocchio fin sopra la coscia.
    Aveva fatto centro, ancora una volta. Non era di certo il rammollito che credeva di essere diventato: era sempre capace di far cadere qualunque ragazza, che fosse mora o bionda, alta o bassa, ai suoi piedi.
    Il suo fascino era invincibile.
    La ragazzo sorrise alle sue carezze, passandogli le dita sulla felpa, maliziosamente.
    Non era la prima volta che trovava occasioni come questa di divertirsi su un aereo. Non sopportando poi molto l'altezza, era un buon rimedio per non pensarci.
    Eppure... Qualcosa non quadrava.
    Non sentiva la solita eccitazione, la solita voglia di fare sua quella splendida ragazza.
    Qualcosa lo teneva ancorato, immobile, ad un principio. E quel principio, senza che potesse evitarlo, aveva un nome.
    Rain.
    Colei che voleva proteggere a tutti i costi. Colei a cui voleva stare accanto in ogni momento della giornata.
    Colei che non aveva mai baciato per passione, ma per puro affetto.
    Colei che...
    Prima che le sue labbra potessero unirsi a quelle carnose dell'hostess, l'allontanò in malo modo, tenendola a distanza con una mano. Adesso appariva piuttosto seccato.
    -Mi spiace, dolcezza. Puoi andare: mi è passata la fame.-
    A quelle parole, la ragazza ammutolì, pensando forse che scherzasse; ma, accorgendosi di quanta serietà fosse contenuta nei suoi occhi, si alzò impassibile, ricomponendosi e allontanandosi da lì, sparendo dietro alla tenda della sala guida in un mix fra l'offeso e l'irritato.
    Che diavolo stava combinando?
    Come aveva potuto rifiutarla a quel modo? Eppure era ovvio che ci sarebbe stata...
    Si passò le mani sul volto, seriamente preoccupato.
    Maledetta Rain! Qualunque incantesimo tu mi abbia fatto, sappi che te la farò pagare cara!!





    Era normale tutta quell'agitazione?
    Continuavo a fissare il pavimento, senza proferir parola, ascoltando assorta il mio Ipod rigorosamente nero. Niente da indossare, niente che valesse la pena di esser fatto. Non aveva intenzione di truccarmi, di sistemarmi i capelli, nè tantomeno di mettere quel vestitino rosso scollatissimo proposto da mia madre; me ne stavo lì, con la vecchia felba beige di mio fratello lunga fino a metà coscia, svogliata al massimo.
    Perchè doveva essere un Capodanno così disatroso? Perchè non potevo passarlo con chi amavo di più?
    Perchè... Tutto mi era così lontano?
    Lo so, la mia depressione è perenne. Ma non smetterò mai di ricercare la felicità fino a quando non l'avrò raggiunta a pieno.
    Avevo ricevuto la visita inaspettata di Noemi e Fabri con tanto di fiori e cioccolatini qualche ora prima. Diversamente da come mi aspettavo, avevo passato un bel pomeriggio con loro: non pensavo mi sarebbero mancati così tanto.
    E la cosa che più mi sollevava era che, finalmente, si erano decisi a mettersi insieme. Lei era sempre stata scontrosa con me per pura gelosia, mentre lui... Beh, la sua cotta per me era riuscita a smaltirla.
    "Ho pianto come un bambino quando mio padre mi disse che te n'eri andata!" mi aveva confessato, imbarazzato.
    Non pensavo di aver lasciato così tanto amore in Italia.
    Forse... Avevo davvero sbagliato a partire, ad andarmene.
    Beh, sbagliando s'impara. E io credo proprio di aver appreso molte cose, come, ad esempio, che non sempre un errore ci è fatale.
    Grazie a quell'"errore" avevo conosciuto delle persone fantastiche, fatto nuove esperienze, provato davvero quel sentimento chiamato amore.
    Un debole rumore proveniente dal corridoio mi liberò da questi pensieri. Avevano bussato alla mia porta.
    -Rain, posso?-
    Andreas. Il mio migliore amico.
    O, per meglio dire, ex migliore amico.
    Perchè quando gli avrei detto ciò che tanto volevo dirgli... Non mi avrebbe rivolto più la parola. Ne ero sicura, a malincuore.
    -Entra pure.- dissi tranquillamente, alzandomi e fingendo di cercare qualcosa nella valigia. Il momento del discorso doveva arrivare più tardi possibile.
    -Scusa il disturbo. Ho prenotato per le otto in punto, ma volendoci un pò per arrivare non vorrei fare ritardo. Meglio se ti affretti.-
    Aveva visto oppure no che ero ancora in mutande?!
    -Ehm... Il tempo di mettere qualcosa addosso e arrivo!- esclamai brevemente, tirando fuori un jeans scuro con paiettes. Non ero in vena di tacchi da capogiro: meglio un bel paio di Converse!
    -Senti, che ne dici se abbino questo top a questi jea...-
    Mi voltai verso di lui, accorgendomi solo dopo di quanto fosse afflitto. Che aveva?
    Teneva il capo chino, coperto dai folti capelli biondi; le labbra erano incurvate verso il basso, i pugni stretti.
    -Ehm... Non fare così, And: mi do una mossa! Ti prometto che non arriveremo in ritardo!-
    -Per te è uno spreco di tempo passare l'ultimo giorno dell'anno con uno come me, non è vero?-
    Incrociò il mio sguardo sbigottito, ricambiando con uno quasi furioso.
    -Preferiresti aver avuto un bel chitarrista al tuo fianco, giusto?!-
    Ma che diavolo gli era preso?
    Sbattei il pantalone sul letto, irritata. Perchè doveva tirar in ballo Tom?
    -Si può sapere che ti prende?! Non mi sembra il caso di fare certi discorsi!-
    -Oh, invece credo proprio che lo sia!-
    -Ma perchè? Qual'è il tuo problema? Spiegamelo in fretta, perchè questo tuo atteggiamento mi ha già stufato!-
    L'atmosfera cominciava a farsi calda. I toni delle nostre voci si erano alzati e continuavamo a guardarci in cagnesco, adirati.
    A passi lenti, mi venne incontro, per poi abbracciarmi stringendomi a se.
    -A-And... Reas... Ma c-cos...?-
    Quel ragazzo era un mistero! Prima se la prendeva con me e poi...?
    Continuò a tenermi vicina, in silenzio, poggiando le mani sulla mia schiena.
    -Scusami, Rain. Non volevo affatto farti arrabbiare... E' solo che sembra, da come ne parli, che di questa uscita con me non te ne importi nulla. Mi piacerebbe vederti serena e vestita elegante per questo appuntamento... Per me.-
    Ah, era solo questo il problema?! No, non credo: per me c'era ben altro!
    -Ehm... Ok, scusami anche tu. Avrei dovuto organizzarmi meglio, ma... Lasciami adesso, per favore, che mi stai soffocando!-
    Lasciò che mi liberassi, non smettendo per un attimo di guardarmi. Odiavo essere fissata a quel modo: mi sentivo tremendamente a disagio.
    -Lasciamo perdere questa discussione e pensiamo a divertirci! Aspettami fuori: faccio in un attimo!-
    Lo sbattei letteralmente fuori dalla stanza, per poi poggiarmi con le spalle contro la porta, sospirando.
    Non sopportava che il mio cuore appartenesse a Tom. Ecco ciò che lo turbava.
    Ma se pensava di poter fare qualcosa per cambiare questo, si sbagliava di grosso.
    Decisi alla fine di mettermi quel vestitino rosso che mi aveva consigliato mia madre, di sistemarmi i capelli e di truccarmi in maniera decente. Era pur sempre Capodanno, che fossi con Andreas, con Tom o con chiunque altro, e mettermi in tiro era d'obbligo.
    Speriamo che non valga la regola "ciò che fai a Capodanno, lo fai tutto l'anno"!
    Mi preparai più velocemente possibile, indossando un cappotto lungo nero e tacchi dello stesso colore. Il massimo della comodità, direi!
    -Eccomi, possiamo andare!-
    Mia madre e mio fratello erano già usciti. Li avrei chiamati più tardi per gli auguri.
    Andreas si sollevò dal divano, guardandomi a bocca aperta. -Non... Non vorrei averti costretto a cambiarti, ma... Sei bellissima.-
    Sorrisi, abbassando gli occhi. -Beh, allora hai fatto bene.-
    Mi prese sottobraccio, conducendomi verso l'ingresso. -Prego, Madamoiselle: una gustosa cenetta ci aspetta!-
    Oh, non era quello che mi preoccupava, ma ciò che sarebbe potuto succedere dopo...
    Un taxi ci attendeva nel vialetto adiacente. Aveva pensato proprio a tutto!
    Salimmo rapidamente, per poi partire verso "Il Vermiglio", un importante e lussuoso ristorante della mia zona. Mai avrei sognato di metterci piede!
    Guardai fuori dal vetro appannato per la maggior parte del tragitto, scrutando l'oscuro paesaggio che mi si stagliava di fronte. Non era una serata qualunque: era l'ultima dell'anno. L'ultima notte del Duemilanove.
    Ogni singola persona l'avrebbe passata con chi aveva di più caro, nell'intento di festeggiare un nuovo, meraviglioso viaggio insieme.
    Non avevo ricevuto ancora nessuna chiamata, ancora nessun messaggio. Avevo provato a chiamarlo a mia volta, ma era stato inutile: non avevo ricevuto alcun tipo di risposta.
    Sentirci anche per qualche minuto, farci gli auguri... Era normale, no?
    Faceva freddo in quella macchina, ma nessuno poteva riscaldarmi.
    L'ultima volta che avevo preso il taxi? Era successo un pò di tempo fa.
    Come scordarlo...
    Le mie lacrime fuoriuscite senza alcuna ragione. Il suo corpo su di me.
    Le sue labbra sulle mie.
    Quel primo, strano bacio capace di cambiarmi completamente l'esistenza.
    -Ecco, siamo arrivati! Andiamo, Rain!-
    -S-Sì, eccomi!-
    Era imbarazzante ricordarlo, ma allo stesso tempo sublime. Cosa avrei dato per far sì che il tempo si fosse fermato...
    Andreas pagò il conducente, per poi venire verso di me e prendermi per mano.
    -Bene, diamo inizio alla nostra serata!-
    Il suo sorriso comrpendeva praticamente tutta la parte bassa del suo volto. Mi piaceva quel sorriso, e ancora di più vederlo così felice: era un peccato rovinare la sua gioia.
    Entrammo nel locale educatamente. Non avrei mai potuto nemmeno lontanamente immaginarlo!
    Mi guardavo attorno meravigliata da quell'ampiezza e da quello sfarzo; ora capivo la frase che mia madre molto spesso pronunciava, e cioè "Per portarvi a mangiare al Vermiglio mi ci vorrebbero tre stipendi!".
    Strattonai la giacca del biondino, preoccupata. -A-And... Sei s-sicuro di poterti permettere tutto questo? Forse non lo sai, visto che non sei di queste parti, ma... Questo è uno dei cinque ristoranti più lussuosi d'Italia!-
    Mi sorrise rassicurante, poggiandomi la mano sulla testa. -Non preoccuparti: ho così tanti quattrini nel mio portafoglio da poterlo addirittura comprare! Del resto, lavoro o no per i Tokio Hotel?!-
    Certo, la modestia non era la sua qualità principale, ma mi sentì più sollevata alle sue parole.
    Un cameriere, sentendo il nome della prenotazione, ci scortò verso il nostro tavolo. Tutto era perfettamente in ordine, persino i lacci delle scarpe dei domestici erano tirati a lucido!
    -Prego, accomodatevi.-
    Mi scostò la sedia, facendomi sedere come solo un vero gentiluomo sa fare. Non ero abituata a quel trattamento d'élite!
    -E'... Davvero bellissimo! Ti ringrazio di avermi portata qui!-
    Beh, forse la serata non sarebbe stata così orrida come mi aspettavo...
    -Figurati: questo e altro per te.-
    ... O forse sì?
    Avevo parlato troppo presto!
    Quando arrivarono i menù, mi coprì il volto imbarazzato con uno di questi, ordinando le prime cose che mi capitavano sotto gli occhi. Sembravamo davvero una coppietta di sposini novelli!
    Bleah...
    Passammo la maggior parte del tempo in silenzio, mangiando ciò che ci veniva portato. Era tutto squisito, ma... La situazione non era delle migliori.
    Atmosfera pesante. Di nuovo.
    Un rumore sordo di posate posate sul piatto mi fece alzare lo sguardo verso di lui. Era teso, palesemente teso. Perchè?
    -Rain, io... Io avrei qualcosa da dirti...-
    Ecco. Le parole famose che sottointendono "guai".
    Smisi anch'io di addentare la mia favolosa Pasta all'Arrabbiata -fatta apposta per me!-, pronta ad ascoltarlo. Dovevo esser sbiancata.
    -C-Che succede?- chiesi timorosa.
    -Credo che... Sia arrivato il momento giusto per dirtelo...-
    Mi prese entrambe le mani, stringendole dolcemente fra le sue.
    -Ma che...?-
    -Rain... Io so cosa provi, e so di non poter fare nulla per cambiarlo. Ma... Tom non potrà mai avere una relazione seria con te, lo sai, vero?-
    Le sue ultime parole mi disturbarono non poco.
    -... Quindi vorrei che tu sapessi che su di me puoi sempre contare e che ti considero molto di più che una semplice amica...-
    La cosa si faceva sempre più preoccupante.
    -Ti va di... Stare con me?-
    Oh-Mio-Dio. L'Apocalisse era giunta?!
    Che cacchio dovevo fare ora? Prendere tempo?
    -M-Ma... And, noi stiamo già insieme, no?-
    -Questa è solo una semplice farsa iscenata per scatenare la gelosia di Tom! Io voglio che diventi un rapporto vero. Voglio stare con te, sempre. Venirti a prendere a lavoro, passare le mie serate con te, parlare di tutto e di tutti, abbracciarti come e quando voglio...-
    Stava facendo sul serio! Aveva aspettato di portarmi a cena fuori semplicemente per chiedermi di mettermi "davvero" insieme a lui?!
    Non poteva andare peggio.
    -Io voglio te, Rain.-
    A quelle parole, mi raggelai del tutto. Sentivo le gambe tremare e non avevo il coraggio, per l'ennesima volta, di dire la verità, di dire le cose come stavano!
    Aspettava una risposta, una risposta che io non potevo certo dargli.
    Dirgli di sì sarebbe avrebbe segnato il prolungamento di una stupida presa in giro. Non volevo più illuderlo.
    Dirgli no lo avrebbe ferito ancora di più. Non volevo perderlo per sempre.
    -I... Io...-
    Non m'importava se lui non era lì. Non importava se non avrebbe mai accettato i miei sentimenti.
    Volevo Tom, e Tom soltanto. Dovevo avere le palle per dirglielo!
    -Io... Io non...-
    Strizzai gli occhi, sperando in un miracolo.
    E quel miracolo avvenne.
    Vidi il biondino distogliere lo sguardo da me per un attimo, indirizzandolo verso l'ingresso del locale. Spalancò gli occhi, non credendo a ciò che aveva appena visto.
    Ma cosa...?
    No. Era impossibile.
    Stavo sognando? Oppure ero semplicemente stata punita da Dio per i peccati commessi?
    La mia pena? Fissare per sempre il mio angelo personale senza poter muovere un dito. Ed era proprio quello che stavo facendo.
    Tutti i presenti si voltarono scandalizzati verso quel ragazzone alto più di un metro e ottanta, vestito con abiti di tre taglie più grandi, provvisto di piercing al labbro inferiore, sottospecie di treccine da rapper e un fantastico sorriso. Il fatto che non si potesse entrare senza smocking doveva essere sfuggito.
    Il suo sguardo incrociò il mio, mentre impavido si avvicinava al nostro tavolo, a dispetto del fiatone che gli batteva in petto.
    -T... Tom... Sei d-davvero...-
    Era venuto davvero... Per me?
    -Qual buon vento ti porta qui... Tomi?- indugiò Andreas, guardandolo furtivo.
    -Vento di tempesta, Andreas, e non m'importa se mi sbatteranno fuori da qui. Allontanati da lei.-
    Quell'aria minacciosa, gelosa, da duro -dovevo ammetterlo- mi faceva impazzire, ma... Avevano litigato, per caso?
    Il ragazzo si sollevò rapidamente, quasi agitato. -Ti permetti di disturbare la nostra cena e osi addirittura darmi ordini?! Beh, credo che tu abbia fatto centinaia di chilometri invano: io non me ne vado.-
    Non sapevo proprio che fare in quella situazione. Dovevo aver perso qualcosa... Un tassello.
    Mi limitai a continuare a fissare il chitarrista, non essendomi ancora capacitata di averlo veramente davanti agli occhi, sorridendo come un ebete.
    -Vieni via con me, Rain: lui non è affatto quello che sembra.-
    La mano ferma che Tom mi poggiò sulla spalla mi fece rabbrividire, senza darmi una minima spiegazione di ciò che stava dicendo. -Che... Che vuoi dire?-
    -Tom, mi costringi a chiamare la sicurezza in questo modo. Vattene.-
    -Mi spiace. Ho scoperto tutto.-
    Giuro che, a quelle parole, Andreas parve sbiancare più di quello che avevo fatto io precedentemente. Era come se cominciasse a sudare freddo, impaurito da ciò che Tom aveva scoperto.
    -Non ci sto capendo più nulla! Mi volete spiegare voi due?-
    -Non farci caso, Rain. Tra poco arriverà la sicurezza e potremo continuare la nostra cena in tutta tranquillità.-
    -Non ti permetto di prenderla ancora in giro! Ho parlato con Riyo l'altro giorno e ho capito tutto!-
    Riyo?
    A quel punto, fui io che, incosciamente, mi alzai di scatto, agitata. -Cosa c'entra Riyo in questa storia?!-
    -Sicurezza! Sicurezza!-
    Cinque uomini vestiti di nero da capo a piedi e ben piazzati entrarono nella saletta, pronti ad agguantare l'ex rasta per sbatterlo fuori dal ristorante.
    -Rain, non vedi che sta solo cercando di farmi tenere la bocca chiusa?!-
    Mi misi al suo fianco, cercando in qualche modo di calmare le acque. -Ehi, lasciatelo stare! Fermatevi!-
    La situazione adesso era tragica. Come potevano volersi così male? Che era successo?
    -Portatelo via!- gridò il biondino, furiosissimo.
    -Rain, ascoltami! E' tutto un complotto!-
    -Non ascoltarlo, Rain!-
    Continuavo a guardarmi intorno, da una parte all'altra. Questa era la vera Apocalisse.
    Di chi fidarmi?
    Era scontato.
    Gli uomini continuavano a trascinarlo verso l'ingresso, ma Tom non demordeva.
    -Riyo è stata impiegata come esca per incastrarti! Il suo compito era avvicinarti il più possibile, così da poter avere foto o documenti sulla nostra relazione!-
    -Allontanatelo! Non fatelo parlare!-
    Cosa?
    -Devi credermi! Anche Andreas ha avuto i suoi compiti, e il tutto per poter dare scandalo dei Tokio Hotel, dandoci in pasto ai giornali scandalistici, e mandarci in rovina!-
    Più parlava e più sentivo le idee confuse. Più mi sentivo morire.
    -Il tutto è partito da Julia: per questo voleva che tu venissi in Germania! Pensi che sia stato un caso se Andreas si trovava proprio lì, all'aereoporto di Berlino, in piena notte?!-
    No, impossibile. Avevano fatto tutto quel trambusto... Per far sì che qualcuno della band avesse un rapporto con me e generasse uno scandalo?
    Avevano giocato con me? Avevano giocato... Con i miei sentimenti?
    -Sì, Rain: ti hanno presa in giro sin dall'inizio.-












    Continua...


    SPOILER (click to view)
    .. E dopo 7397202746 anni riesco a postare il 21^ esimo capitolo xD avete il diritto di riempirmi d'insulti se volete u.ù comunque sia spero che il capitolo vi sia piaciuto, e che vi siano chiare molte cose :) ulteriori precisazioni nel prossimo capitolo!!
    A presto!
    Vi voglio bene! <3


    Francy*
     
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    formspring!

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    Ma che pezzi di st**nzi. E questa ci sta tutta. Tutti quanti. Andreas compreso! Il bel faccino d'angelo.. ma che nervi!
    Comunque il capitolo è bellissimo *-* e nel prossimo avremmo un bel bacio magari?? *-*
     
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  12. *...AmAmI 4eVeR...*
     
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    Ma Sti Pezzi Di M***a...
    Apparte Questo...
    Bellissimo Capitolo...
    Ti Sei Fatta Perdonare...
    Non Vedo L'ora Di Leggere Il Prossimo ^.^
    Baciii
     
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  13. Ioly21
     
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    Noooooooooooooooooo.....Continua prestooooo, voglio assolutamente sapere che cosa succede!!!!!! *______*
    Evviva Tom, riprenditi Rain e spacca la faccia ad Andreas!!!ù.ù
     
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  14. Anto483
     
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    Francyyyyy *---*
    Scusa per il ritardo...ma non avevo visto che avevi postato!
    Ma porco Kaulitz!... che bello hai postato
    Che dire?...Sempre belli i tuoi capitoli!...
    Secondo me questo è uno dei più belli in assoluto soprattutto perchè fa capire il proseguimento della storia...
    Andras è uno stronzo...io sapevo che c'era qualcosa che non andava in quel ragazzo
    Brava Riyo che hai confessato tutto al buzzurro!...*applaude
    E Rain...è sempre così stupenda...
    Ora non resta che fare una cosaa
    TOM & RAIN insiemeeeee!
    Ti prego posta presto...!
    *me ti amaaaaa
    bacio...
    Anto!
     
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  15. scialla483
     
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    O______________________________________________o
    sono sotto shock!!
    vai tom uccidi quel coglione!!!
    ammazzaloooooooooooooooooooo
     
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528 replies since 1/10/2009, 19:08   11559 views
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