Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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  1. ~ F r @ n c y *
     
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    E' fantastico ciò che avete detto *O* vi ringrazio! >.<
    Sono appena tornata dal dentista e ho un dolore assurdo ai denti xD ma nonostante questo sono felice dei vostri commenti <3 e continuo subito a scrivere!!
    Vi voglio bene! ^___-
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 9/2/2010, 19:03)
    E' fantastico ciò che avete detto *O* vi ringrazio! >.<
    Sono appena tornata dal dentista e ho un dolore assurdo ai denti xD ma nonostante questo sono felice dei vostri commenti <3 e continuo subito a scrivere!!
    Vi voglio bene! ^___-

    Quando odio i dentisti v.v Le mani al loro posto non se le sanno mai mettere v.v
    Mi dispiace per il tuo dolorino, ma comunque grazie milleee *___* stai scrivendo.. e questo mi rende felicissimaa!
     
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  3. Anto483
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 9/2/2010, 19:03)
    E' fantastico ciò che avete detto *O* vi ringrazio! >.<
    Sono appena tornata dal dentista e ho un dolore assurdo ai denti xD ma nonostante questo sono felice dei vostri commenti <3 e continuo subito a scrivere!!
    Vi voglio bene! ^___-

    Povera Francy...pensa che io ci vado da 5 anni -.-"
    spero passerà presto il tuo dolore!... E mi fa piacere che già ti sei messa a scrivere
    Grazie mille! <3
     
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  4. ~ F r @ n c y *
     
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    Bellezze, sono a buonissimo punto *-* se la testa non mi scoppia prima [xD] dovrei riuscire a postare entro stasera, se non domani. Faccio il possibile per muovermi xD
    A prestissimo!!

    Bacii <3
     
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  5. scialla483
     
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    evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
     
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  6. ~ F r @ n c y *
     
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    Non ci credo -.-" SONO INCA**ATA NERA!!
    Avevo praticamente finito il capitolo, quando è bastato un stupido tasto a farmi tornare indietro la pagina e a cancellare tutto! ç__ç ho qualcosa salvato su word, ma meno di metà... Mi fa imbestialire! >_<
    Chiedo scusa! Credo che per via di questo inconveniente ci metterò un pò di più! ç____ç
    Scusatemiiii!!! T________T



    Bacii

     
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  7. Anto483
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 14/2/2010, 21:55)
    Non ci credo -.-" SONO INCA**ATA NERA!!
    Avevo praticamente finito il capitolo, quando è bastato un stupido tasto a farmi tornare indietro la pagina e a cancellare tutto! ç__ç ho qualcosa salvato su word, ma meno di metà... Mi fa imbestialire! >_<
    Chiedo scusa! Credo che per via di questo inconveniente ci metterò un pò di più! ç____ç
    Scusatemiiii!!! T________T



    Bacii

    Che sfigaaaa...tranquilla francy...noi aspettiamo!
     
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  8. scialla483
     
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    nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
     
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  9. ~ F r @ n c y *
     
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    SPOILER (click to view)
    Ed eccoci qua, anche se in super ritardo come al solito, al ventesimo capitolo! Volevo ringraziarvi tutte, ancora una volta: chi legge quello che scrivo con passione o meno, a chi piace e a chi non piace, perchè siete riuscite a dare un contributo concreto a questo mio lavoro! Ci tengo molto e mi diverto a scrivere ogni singola parola.
    Non so ancora come finirà: questa fan fiction è in continua evoluzione... Come se crescesse assieme a me. La scrivo come la vivo.
    Spero non rimarrete delusi e che continuerete a leggerla fino alla fine, anche un probabile seguito :)
    Grazie, per la presenza, i commenti, dolci e amari, i sorrisi, le battute e tutto ciò che ha fatto sì che questa storia diventasse un pò anche vostra! ^___-
    A presto! =)


    La vostra Francy >.<


    ~ Lesson 20 ~

    ..You're everything..










    Aprì gli occhi forzatamente, immersa in quel dolce tepore, caldo e silenzioso, mentre viaggiavo attraverso chissà quale mondo fantastico...
    Era quello dei sogni?
    Sogni incantevoli, ma irraggiungibili. Non è possibile fare affidamento su di essi, davanti alla realtà.
    Già, la realtà. L'orribile realtà.
    Una voce sempre più chiaramente chiamava il mio nome, mentre il silenzio che avevo provato fino a quel momento si spezzò. Sentì un forte peso sulla testa, come se fosse cambiata la pressione attorno a me.
    Beh, era normale. Ero su un aereo.
    -Rain...-
    Le vibrazioni del veicolo si fecero sempre più forti, tanto che dovetti abbandonare del tutto il mio "mondo perfetto-immaginario" per tornare nella "triste verità".
    Trenta Dicembre Duemiladieci. Aereoporto di Roma.
    Italia.
    Italia?!
    -Rain...-
    Fuori dal finestrino soffici e candide nuvole mi trasmisero un senso di apparente tranquillità.
    Ero tornata.
    -Rain, svegliati... Siamo quasi arrivati.-
    Sorrisi incosciamente, stiracchiandomi ancora assonnata.
    Non gli risposi, troppo impegnata a tener stretto il pugno chiuso attorno a quel minuscolo apparecchio. Il mio cellulare.
    Non l'avevo lasciato neanche un momento. Neanche uno. Come se fosse stato quel telefono stesso a trasmettermi la vita...
    Come un ape col suo nettare.
    Come una rosa con la sua fresca acqua...
    La sua voce aveva risuonato da lì ancora una volta. La nostra promessa...
    -Dì la verità... La Germania ti manca già, non è così?!-
    Italia.
    Il sole raggiante nel cielo... La mia famiglia... La mia pizza!
    -No... Neanche un pò.-
    L'atterraggio era già in corso, mentre note musicali immaginarie squillavano morbide nella mia testa.
    Un nuovo, ingannevole sorriso spuntò sul mio volto.
    Niente da fare: che andassi in Germania, in Italia o alle Maldive, rimanevo sempre la solita bugiarda...


    -Ecco a voi i vostri bagagli, Signori. Arrivedervi!-
    -Dankes... Ehm, la ringrazio molto!-
    Che strana sensazione... Sentire persone parlare la mia madrelingua mi fece tornare, in un certo senso, indietro nel tempo, quando spiccicavo a malapena qualche parolina in tedesco.
    Negli ultimi mesi, invece, ero apparsa a tutti come una tedesca a tutti gli effetti: il mio parlato, diceva Georg, era pressochè perfetto, forse un po’ troppo dolce.
    Mi abbassai per un attimo, come un bambino tenta invano di allacciarsi i lacci delle scarpe. La mia mano scivolò leggera sull'asfalto, passandoci delicata quasi come stesse tastando un servizio da tavola in argento.
    -Ehm... Che stai facendo?-
    Dischiusi gli occhi, godendomi a pieni polmoni l'aroma della mia vera terra. Quella in cui ero cresciuta. Quella in cui avevo sofferto.
    -Non farci caso.-
    -Ti sei sporcata tutta la mano! Tieni, pulisciti con questo fazzoletto.-
    Ok, è bello avere qualcuno che si occupa di te, che ti vizia e ti coccola... Ma non avevo mai sopportato gli "appiccicosi"!
    Mi voltai da tutt'altra parte. -No, grazie. Va bene così.-
    Mia madre doveva essere fuori: aveva promesso di venirmi a prendere... Lo speravo, per lo meno!
    -Raaain!! Ehi, Rain!-
    Non feci in tempo a captare quelle urla e a voltarmi che qualcosa -o, meglio, qualcuno- mi piombò addosso.
    Era Anto, quella "bestia" di mio fratello.
    -Tonius!- esclamai felicemente sorpresa, abbracciandolo forte. -So che non ti aspetti queste mie parole, ma... Mi sei mancato!-
    Mi schiaffeggiò affettuosamente, con la sua "solita finezza". -Anche tu, cara sorellina!-
    La presenza di And giunse alle mie spalle, costringendomi a dividermi da mio fratello. Era imbarazzante, ma... Dovevo presentarli.
    Ovviamente cercarono di comunicare in inglese.
    -E tu saresti...?-
    -Andreas. Molto piacere.-
    Si afferrarono le mani, scettici. Un pizzico d'invidia ciondolava nei loro sguardi: mio fratello si era sicuramente accorto che qualcosa non andava!
    Chi diavolo era quel tizio?
    Gli avevo sempre parlato di Tom... E cosa facevo? Mi presentavo con un altro ragazzo!? Chissà cosa stava pensando di me...
    Gli avrei spiegato la situazione più tardi.
    -Dai, venite con me! Mamma ci sta aspettando in macchina!-
    Già, mia madre. Dovevo affrontare anche lei.
    Me la sarei cavata?
    Chissà, magari mi odiava -anche se da quella videochiamata la sera della Vigilia mi sembrava il contrario-... Ne aveva comunque tutto il diritto.
    Me n’ero andata via così, senza una ragione valida, cercando lontano un sogno infantile.
    Scrutai in lontananza quella sua Polo metallizzata tirata a lucido. Il finestrino abbassato. Il suo dolce sorriso.
    Lei, la donna che mi aveva dato alla luce e che io, nel momento in cui più di tutti aveva avuto bisogno di me, avevo abbandonanto.
    Mia madre.
    La guardai dritta negli occhi, tentando di sorriderle e di apparire più disinvolta possibile.
    Sì, l'aveva delusa, molto. Ma volevo che tornasse ad essere fiera di me.
    Volevo che vedesse quanto ero maturata, che non ero più una bambina.
    Volevo che tornasse a volermi bene come prima.
    Ma non ce n'era bisogno: mi aveva amata comunque. Sempre.
    Una lacrima solitaria che non riuscì ad arrestare scese fin sotto il mento, tanto che mi passai incosciamente una mano sul volto per eliminarla una volta per tutte, per non farmi notare.
    Ma quel suo spirito materno non aveva bisogno di vedere per capire ciò che provavo. Lo sapeva già. L'aveva sempre saputo.
    -Sono felice di vederti.- commentò, rispondendo a quel mio sorriso con calore. -Un pò meno di averti fatto piangere...-
    Entrai nell'auto, abbracciandola di scatto.
    Mi era mancata. Davvero. E mi sentivo in colpa da morire.
    Che si arrabbiasse per i miei votacci, che mi sgridasse per qualsiasi cosa, che mi mettesse in punizione giorni, mesi, anni...
    Era pur sempre la mia dolce mamma.
    -Piango perchè anch'io sono felice.-




    -Posso chiamarla?-
    -No.-
    -... Ora?-
    -No!-
    Camminava avanti e indietro per la stanza, nervosamente, tenendo ben salda una sigaretta fra le dita.
    Ogni suo tentativo di convincere suo fratello era inutile.
    -Adesso?-
    -Oh, insomma, Tom! Quando crescerai una buona volta?! Ti stai comportando da maniaco!!-
    La voce del vocalist arrivò dura e aspra a Tom, che lo guardò scandalizzato e un tantino provato. Che aveva fatto di così sbagliato?!
    -Voglio solo sapere come sta andando. Tutto qui...-
    -Ti conosco, caro il mio Tom Kaulitz! Non pensare di fregarmi!-
    Ma perchè dovevano prendersela tutti con lui a quel modo?!
    Abbassò inevitabilmente gli angoli della bocca, stile "labbrino-tenero"; neanche suo fratello poteva resistergli.
    -Non fare quella faccia! Ho sequestrato tutti i telefoni della casa semplicemente per impedire che tu tartassi Rain di chiamate, cosa che porterebbe a deteriorare il vostro rapporto di coppia!-
    Da quando Bill si era laureato in psicologia?
    -Ehi, piano con le parole, gattina!- rispose il chitarrista, prendendo ad agitarsi. -"Rapporto di coppia"?! Che roba sarebbe?! Non c'è assolutamente niente fra me e Rain!-
    Il viso del cantante divenne paonazzo, fino a scoppiare a ridere a crepapelle. Si resse lo stomaco con le mani, sguaiatamente, mentre rotolava sul tappeto come un bambino.
    -Mi stai prendendo in giro?! Che diavolo hai da ridere?-
    Bill gli stava facendo perdere la pazienza: il suo "rapporto" con Rain faceva interamente parte dei fatti suoi!
    Non conosce il modo per campare cent'anni, a quanto pare... E' un impiccione!
    Proprio in quel momento, bussarono sonoramente alla porta, mobilitando i gemelli, gli unici presenti nella casa; Georg e Gustav avevano preferito andare a farsi un giretto per la città, in incognito.
    -Vado io...- mormorò l'ex rasta scocciato, scrocchiandosi violentemente le ossa delle dita: aveva proprio voglia di prendere a pugni qualche paparazzo!
    Danni d'immagine? Problemi con la legge?
    Non era la prima volta che se ne sbatteva. E non sarebbe stata di certo l'unica.
    Sbirciò silenziosamente dallo spioncino, sperando che non fossero una mandria di fan indemoniate che avevano scoperto la loro casetta nascosta.
    Una figura delicata, femminile apparve ai suoi occhi.
    Rain? No. Purtroppo no.
    Era alta, con lunghi capelli corvini e tratti orientali.
    Riyo?!
    Che diavolo ci faceva lì? Eppure sapeva che Rain era tornata in Italia per un pò, no? Era presente alla sua partenza.
    Che volesse parlare con uno di loro?
    Le aprì la porta lentamente, guardandosi intorno, attento. Non si sa mai...
    -Aloha, Riyo! Cosa ti porta nella nostra umile dimo...-
    Aspetta un attimo.
    Perchè... Stava piangendo?
    I suoi occhi erano gonfi e rossi; aveva le guance rigate di fredde e intense lacrime.
    Era pure conciata "per le feste", con quel suo ampio impermeabile beige. Perchè si stava nascondendo a quel modo?
    -Oh... 'Sera, Tom. C-Cercavo proprio te...-
    Le poggiò una mano su una spalla comprensivo, lasciandola entrare, per poi chiudersi la massiccia porta alle spalle.
    -Che ti è successo? Sembri sconvolta...-
    -P-Possiamo sederci, per favore?-
    Tutto quel mistero lo stava corrodendo fino alle ossa. Era sempre stato un tipo curioso: rimanere all'oscuro non era la cosa che più preferiva in assoluto.
    La fece accomodare in cucina, silenzioso.
    Magari ha scoperto di essersi innamorata di me -visto il mio fisico super sexy- e ha paura di ferire Rain...- scherzò con vanità, ridendosela sotto i baffi. Amava smorzare la tensione.
    O forse...?
    Che fosse successo qualcosa proprio a...?
    Si sedette di fronte a lei, guardandola dritta dritta negli occhi.
    -Riyo, non mi piacciono gli indovinelli. Arriva al punto, in fretta.-
    La guardò mentre con le mani giocava nervosamente con un tovagliolo, spaesata. Non l'aveva mai vista così provata.
    -Ti... Manca Rain?- azzardò il chitarrista, non del tutto sicuro.
    Lei rimase immobile, senza annuire nè scuotere il capo.
    -Sì... Ma n-non è questo il punto. Penso che sia meglio per lei se s-sta lontana da me.-
    Se fosse stato per un attimo suo fratello o Rain avrebbe alzato un sopracciglio, stranito. Che stava farneticando?!
    -In che senso, scusa?-
    -Non ce la faccio... Non p-posso continuare così... Devo dirglielo.-
    Si portò le mani alla testa, muovendole disperatamente.
    -Non posso continuare a portarmi dietro questo peso per sempre. Quando lei lo saprà... Non... Non vorrà più guardarmi in faccia...-
    Si sentiva terribilmente in colpa per qualcosa e aveva paura che lei...
    Aspetta...
    Lei chi?
    -Di chi stiamo parlando?- chiese il chitarrista sempre più irritato.
    -Si tratta... Di Rain.-
    Per un attimo sentì il cuore schizzargli in gola, come se una forte scarica elettrica gli avesse pervaso tutto il corpo. La sensazione che stava per succedere qualcosa che non voleva accadesse.
    Si alzò, sbattendo forte le grandi mani sul tavolo color mogano. Non gl'importava più delle lacrime di Riyo.
    Non gl'importava più di essere gentile con lei.
    Voleva solo sapere che stava bene. Rain.
    -Che c'entra lei? Le è successo qualcosa? Parla!!-
    Stavolta fu Riyo ad essere spaventata dal suo comportamento.
    Si asciugò gli occhi con un tovagliolo, tornando a guardare il ragazzo negli occhi, quasi mentalmente lucida.
    -Sta tranquillo... Rain sta bene.-
    Si era stufato dei suoi giochetti: non ne poteva più.
    Le si avvicinò, afferrandola per le spalle, saldamente. -Dimmi perchè sei venuta qui. Cosa vuoi da me?-
    I suoi occhi si rifecero lucidi, ma cercò di mantenere un sincero contegno. Cosa aveva fatto di così doloroso?
    -... D'accordo?-
    -Ok. Ci proverò...-
    Sospirò ampiamente, chiudendo gli occhi come se si stesse concentrando. Come se stesse cercando la forza per andare avanti.
    Poi, per fortuna, iniziò a parlare.
    -T-Ti ricordi quando Rain scappò da qui per venire da me, vero?-
    L'aveva cercata per tutta la notte, sotto la pioggia battente, preoccupato come non mai.
    Se l'era ritrovata sotto casa, fradicia, ed era svenuta fra le sue braccia.
    Come poteva dimenticarlo?
    -Sì. Certo.-
    -Bene... Quella sera R-Rain si complimentò con me perchè le piaceva molto la mia casa. Mi chiese c-come facessi a vivere in mezzo a tutto quel lusso, seppur lavorassi solo come una semplice cameriera...-
    Tom continuava a non capire. Gli stava facendo il riassunto della sua vita?!
    -E con questo cosa vorresti dire?-
    -Beh... Alla sua domanda, non ebbi il coraggio di risponderle, di dirle la verità. Scappai come un idiota e... Mi sento terribilmente in colpa.-
    Senza farsi notare, al ragazzo scappò un'occhiataccia stufa verso l'alto: era odioso non capire di cosa stava esattamente parlando!
    -Riyo... Guardami.-
    La ragazza rialzò nuovamente lo sguardo verso di lui.
    -...Che cos'hai combinato?-
    Su, avanti... Parla!
    La sua vita era già abbastanza complicata.
    -Io... Oltre al mio lavoro n-normale ho... O, meglio, avevo un altro "impiego"...-
    La squadrò nuovamente, stranito.
    Poi capì.




    Ero stata via solo pochi mesi, eppure... Non avrei mai creduto che la mia "umile casupola" mi sarebbe mancata così tanto!
    Mia madre ci fece strada per le scale, come se mi fossi addirittura dimenticata la casa dove avevo vissuto per circa diciannove anni.
    -Prego, entrate!- esclamò euforica, lasciandoci entrare.
    Eh, sì. Era proprio identica. Magnificamente identica.
    L'ingresso, la cucina, la saletta. Tutto esattamente come lo ricordavo.
    -Rain! Bentornata fra noi!-
    Ambra mi venne incontro, abbracciandomi calorosamente. Strano, ma anche lei mi era mancata: ero sempre stata gelossisima di mio fratello.
    -Grazie, Ambra!- mugolai contenta, staccandomi da lei. Lasciai che si presentasse, col suo inglese perfetto, anche ad Andreas, mentre cercavo di fare mente locale.
    Era tutto così strano.
    Tutto così nuovo, ma allo stesso tempo già vissuto.
    -Rain, tuo fratello è stato un tormento ultimamente: non sai come rompeva le scatole quando non c'eri!-
    Anto la squadrò in malo modo, mentre tutti noi ci lasciammo andare ad una fragorosa risata.
    Era questo che mi era mancato della mia famiglia.
    No, non prendere per i fondelli mio fratello.
    Semplicemente l'essenza della famiglia stessa.
    -Ah, Andreas!- disse improvvisamente mia madre, voltandosi verso il biondino. -Lasciatelo dire: sei proprio un bellissimo ragazzo!-
    Lui parve arrossire, timidamente. Le sorrise, portando lievemente la testa di lato. -Crazie.-
    Beh, non sapeva ancora molto bene l'italiano.
    Sorrisi. Quella scena mi aveva ricordato qualcosa...
    -Sono contenta che mia figlia si sia messa con un come te, e non con uno sporco, rozzo e maleducato rapper di strada!-
    Non ci era andata per niente leggera!
    Ma, aspetta... Perchè proprio "Rapper"?!
    Un flash mi colpì dritto dritto il cervello. Una parola "a caso"...
    Ed ecco che ricominciavo. Ricominciavo a pensare a lui.
    -Non si preoccupi, Signora Corietti: finchè ci sarò io al fianco di sua figlia, nessun rapper da strapazzo potrà avvicinarla!-
    Il mio sguardo e quello di mio fratello finirono incosciamente per toccarsi. Quei termini di paragone cominciavano a darmi sui nervi...
    Che fosse tutto voluto?
    Il sorriso di Andreas, le sue parole...
    Per la prima volta in assoluto provai paura. Ebbi paura di lui.
    Il ragazzo e mia madre sorrisero insieme, complici. Si piacevano, e la cosa non mi andava proprio a genio.
    Peggio di così...
    -Ah, ragazzi, andate pure a riposarvi: dovrete essere davvero molto stanchi... Vi chiamo io per la cena!-
    Annuì a mia madre, sbadigliando: effettivamente la stanchezza non mancava affatto...
    -La ringrazio, Signora. A dopo.- salutò il biondino, sorridendo splendidamente e con educazione.
    Il suo atteggiamento, senza un valido motivo, m'irritava da morire.
    Avanzai per il corridoio, seguita a ruota da Andreas.
    -Ecco, questa è la mia stanzetta adora...-
    Mi bloccai, stupita. Che diavolo era successo alla mia camera?!
    Armadio completamente nuovo, moquette totalmente rifatta... Letto a due piazze?!
    Ma... Ma cosa...?!
    -Bella camera...- commentò il ragazzo, guardandosi attorno curioso. -Non vedo l'ora di mettermi a letto!-
    Mettersi a letto?! Ma questa è camera mia!!
    Mia mamma pensava che io e Andreas volessimo...
    No, la situazione non mi piaceva per niente!
    Io non avevo la bencheminima intenzione di dormire con lui, tantomeno fare qualcos'altro!
    Quanto avrei voluto dirle che fra me e And non c'era nulla. Quanto avrei vouto non mentirle mai più.
    Ma dovevo tenere duro almeno per qualche giorno: il tempo di chiarire le cose con quell'idiota di Tom, "sbarazzarmi" di And e...
    Già, Andreas. Lo avrei ferito, lo sapevo.
    E poi suo padre...
    Ero troppo sensibile: stavo sacrificando la mia felicità per non fare del male ad un caro amico.
    No, non posso continuare così: dobbiamo chiarire le cose.
    Non volevo vivere per sempre nel rimorso di non aver provato a essere felice. La felicità era il mio unico obbiettivo per il nuovo anno.
    Del resto me ne sbattevo!
    Rimasi a fissare il pavimento, immobile, immersa nei miei pensieri.
    -Rain, tutto bene?-
    -Oh, sì, And. Scusami...-
    -Ti vedo parecchio stanca: ti conviene dormire almeno un pò.-
    Lo guardai, scettica.
    ... E il premio per "La frase più inutile, scontata e insensata" va a... Andreas!
    Sì, ero davvero cattiva. Stare lontana da ciò a cui tenevo mi rendeva insopportabile.
    Mi mancavano le risate di Riyo, le sue strambe telefonate all'una di notte, il nostro chiaccherare, il nostro farci gli affari degli altri... Ma soprattutto...
    Mi mancavano i ragazzi.
    Le nostre partite a Ping Pong, il nostro ubriacarci, gli splatter che guadavamo insieme, i consigli estetici di Bill, la lotta di cuscini di Georg e Gustav...
    Beh, Lui era più che scontato.
    Avevo bisogno di sentirlo, di vederlo al mio fianco...
    Niente da fare: la lontananza non mi stava affatto aiutando.
    Sono proprio cotta...
    -Beh, io vado a farmi una doccia: ne ho proprio bisogno...-
    -Ok, allora a d...-
    Mi baciò languido sulla guancia, guardandomi teneramente negli occhi.
    -A dopo, tesoro.-
    Rimasi immobile, fino a che non uscì dalla stanza. Poi presi a "sclerare".
    -Ma che idea s'è fatto quello?!- esclamai, parlando da sola, come si addice ad una vera malata mentale.
    Mi passai il dorso della mano destra sulla gota, cancellando ogni possibile forma di tradimento da parte mia.
    Se non è di Tom... Un bacio non ha alcun valore per me.
    Troppo infantile, dite? Beh, io mi definirei "troppo stupida per essermi innamorata di un idiota simile"!
    Afferai il cellulare frettolosamente, digitando un numero che ormai conoscevo fin troppo bene...
    Mi stavo facendo solo del male, ne ero consapevole. Mi stavo illudendo ancora di più...
    Ma dovevo sentirlo. Volevo sentirlo!
    Squillava a vuoto.
    Che non volesse parlare con me?
    Guardai il sole tramontare, senza muovermi di un millimetro.
    Dovevo dirgli la verità?
    Che mi mancava da morire?
    Che il mio unico desiderio era stare con lui?
    Naaa. Si sarebbe montato la testa, quel cretino...

    -Rain?-

    Solo sentirlo pronunciare il mio nome, improvvisamente, mi regalò una scarica d'emozioni fortissima, che mi percorse l'ntero corpo, da capo a piedi.
    Tom...
    Rimasi in silenzio, ad attendere qualcosa di inesistente.
    -Rain... Sei tu?-
    Tutte le preoccupazioni erano solo un ricordo lontano.
    Un eco inudibile in fondo all'oceano blu.
    -S-Sì.-
    Troppe emozioni. Troppe novità. Troppe cose strane stava provando quel mio giovane e inesperto cervelletto.
    La mia sensibilità non riusciva a reggere ancora.
    Non ce la facevo più.
    -Come sta andando laggiù, piccola? Ti piace l'Italia?-
    "P-Piccola"?!
    Arrossì abbondantemente, riuscendo a eliminare quelle possibili lacrime prima che traboccassero fuori.
    -Non è mai stata niente di speciale...-
    Sospirai, guardando il soffitto.
    -Preferirei essere lì.-
    Era come parlare col ragazzo ideale, quello dei sogni, che tutte le ragazze sognano: alto, muscolo, biondo e con un bel paio d'occhi azzurri.
    Beh, il mio principe azzurro era ben diverso.
    Potete immaginarlo, vero?
    Non sembrava nemmeno lui. Che gli era successo?
    Era come se si sforzasse di essere gentile con me.
    Speravo fosse solo un'impressione.
    -Mi manchi.-
    Altre due piccole paroline che mi lasciarono senza fiato. Stava dicendo sul serio, o... Mi prendeva in giro?
    -... E credimi se ti dico che non chiudo occhio pensando che quell'idiota di Andreas è nel tuo letto al posto mio.-
    Metamorfosi completa.
    Mentre rimanevo muta davanti a tanta gioia, a tanta, per così dire, dolcezza, il ragazzo non sapeva se rendermi partecipe di quanto aveva scoperto oppure tenermi all'oscuro.
    Doveva dirglielo?
    Sicuramente sì, prima o poi...
    Ma forse non era il momento opportuno. Avrebbe aspettato un altro pò.
    Solo un altro pò.
    M'imbarazzai, e di certo quel silenzio non mi aiutava. Stupidamente, mi stesi sul letto, mettendomi sotto le coperte.
    -Tom...?-
    -Dimmi.-
    -Mi... Tieni compagnia fino a che non mi addormento?-
    Lo sentì sorridere di quella mia richiesta, così assurda, ma tanto, tanto dolce. Ma come mi era venuto in mente?!
    -Fino a che non ti addormenti.- acconsentì, ribadendo il concetto.
    Sentivo il suo respiro calmo, pacato, attraverso la cornetta. Speravo che lui non sentisse il mio, affannoso, nervoso e incontrollabile.
    Avrei voluto rimanere così per sempre, ma la stanchezza prese il sopravvento su di me. Il suo stesso respiro mi cullò, facendomi addormentare serena, compiaciuta e col sorriso sulle labbra.

    -Si è addormentata?-
    -Sì, credo di sì.- bisbigliò l'ex rasta, chiudendo a malincuore la chiamata.
    Il vocalist non aveva mai visto suo fratello così preoccupato per qualcuno che non fosse lui: sperava davvero che la cosa potesse funzionare.
    -... Quindi non gliel'hai detto?-
    -Come potevo dirglielo al telefono?! Sarebbe impazzita, la conosci!-
    -Ma ha il diritto di saperlo! E devi essere tu a dirglielo!-
    Era stato messo in mezzo ad una questione che non lo riguardava -almeno non direttamente-... Ma avrebbe portato a termine il suo piano.
    -Sta' tranquillo: glielo dirò di persona...-
    Bill gli posò una mano sulla spalla, deciso.
    -Tomi... Sei sicuro di ciò che stai per fare?-
    Il ragazzo sorrise sghembo, con quell'aria furba ma sensuale che solo lui poteva avere.
    -Sì, Bill: non sono mai stato così sicuro in tutta la mia vita.-
    Sì, adesso sapeva cosa fare.
    L'aveva capito.
    -Andrò in Italia.-









    Continua...


    SPOILER (click to view)
    Lo so, non è molto lungo: doveva esserlo mooolto di più xD ma siccome in realtà lo era troppo, ho deciso di dividere il capitolo in due, quindi la "seconda parte", diciamo, del 20 sarà il 21 xD
    Spero vi sia piaciuto! ^___^ i misteri verranno svelati nel prossimo chap! xD
    A presto, spero!


    Bacii <3

     
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    E magicamente compare il capitoloo *_* Ohhh che dire è favoloso! Io amo la tua fan fiction sempre di più.. ovvio che mi dovevi lasciare con il dubbio.. che ha combinato Riyoo!? u_U
    E comunque ora voglio vedere Andres appena arriva Tom..
    La madre di Rain proprio già non la sto a sopportare.. quella frase ha un significato preciso!
    Vabbèè aspetto il prossimo capitolo che spero arrivi presto! :-)
     
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  11. ~ F r @ n c y *
     
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    Ti ringrazio, cara! :) ho già le idee precise in mente, perciò credo che farò molto più in fretta! A presto! ;)


    Bacii <3
     
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  12. scialla483
     
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    siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    vai tom e riprendi cio che è yuo di diritto
     
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  13. Anto483
     
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    Fraaaaancyyy *---*

    Oddio,io al posto di studiare me ne sto a leggere questa stupendità...perchè in questo momento l'unico nome che riesco a darle è questo.
    Amo sempre di più il tuo modo di scrivere...e oggi giorno di più divento sempre più curiosa di leggere nuovi capitoli di ATR.
    Comunque,riguardo il capitolo,non so che dire...sono rimasta senza parole, è troppo stupendo!...
    Cioè...ogni cosa,ogni parola è scritta benissimo.
    Dio però mi fai rimanere sulle spine?!...Voglio sapere cos'ha combinato Ryio!!! U_U xD...
    Rain, è stupenda, ti ripeto, in certi aspetti mi rispecchia molto...e infine, il mio Tomi, dio è dolcissimo xD...quando leggevo, ho sorriso come un'ebete ti giuro!
    E per ultima cosa,anche se amo Andreas, deve stare fuori tra Rain e Tom!...Dio li voglio insiemeeeeee! ...xD...
    Starei a continuare ancora per molto se ne avrei la possibiltà,ma l'inglese mi chiamaaaa! xD....
    Ciao Francy e...scusa il ritardo!
    Bacioniiii...e mi raccomando,non rimanermi per molto tempo sulle spine,perchè se no vado in'astinenza!...xD...

    Kiss
    Anto ^^ <3
     
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  14. lenafee
     
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    La mamma di Rain già mi sta antipatica,ma perchè non ci si mette lei con Andreas visto che vanno cosi d'accordo?!xD
    E adesso che ha fatto Riyo?
    Dai ma non ci puoi lasciare sempre cosi,man mano che avanzano i capitoli stai diventando sempre più crudele,ne sei consapevole?
     
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  15. ~ F r @ n c y *
     
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    Mi fa taaanto piacere che vi sia piaciuto! *-*
    Eeeh, sapevo di scatenare la vostra curiosità xD il prossimo capitolo tutto sarà rivelato, tranquille xD
    In questo periodo sono piena di cosucce da fare, ma mi ci metterò, giuro! *O*
    Vi ringrazio di cuore! >.<


    Bacii <3
     
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528 replies since 1/10/2009, 19:08   11559 views
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