Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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  1. ~ F r @ n c y *
     
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    PC TORNATOOO!!! *_____*
    Mi metto subito a scrivere! Abbiate fede!! :)
     
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  2. lenafee
     
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    Siiiiiiiiii :ossì: Finalmente!*__*
     
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  3. Anto483
     
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    Sono contentissimaaaa =)
     
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  4. scialla483
     
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    evvivaaaaaaaaaaaaaa
     
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  5. ~ F r @ n c y *
     
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    ~ Lesson 19 ~

    ..Sweet Dreams or a Beautiful Nightmare?..









    Fu il Natale più felice della mia vita.
    Non solo ero riuscita a stare, in qualche modo, vicina alla mia famiglia, ma avevo passato una serata indimenticabile con un'altra, una molto importante: quella di Bill e Tom, due delle persone che mi erano state più vicine in assoluto, seppur fossero personaggi famosi e di spicco. Due delle persone più importanti della mia vita.
    Uno un amico fidato, l'altro... Chissà.
    Il Trenta Dicembre arrivò in un baleno, mentre avevo ancora in testa la mattina di Natale, quando, aprendo gli occhi, mi ero ritrovata letteralmente avvinghiata al mio "miracolo personale", alias Tom Kaulitz. Caldi raggi solari provenienti dalla finestra semiaperta mi lasciavano intravedere una giornata piuttosto serena -era piuttosto strano, essendo in Germania e in Inverno-. Uno, il più bello, il più luminoso, finì sul volto del ragazzo, rendendolo ancor più bello. Quel suo naso perfetto, quei suoi occhi con taglio elegante... E quelle labbra incredibilmente irresistibili.
    Mi chiesi come ero riuscita a trattenermi nel...
    Scacciai quei pensieri, cercando con lo sguardo qualcosa che potesse indicarmi l'ora. Vidi ai piedi del letto il suo cellulare: era la prima volta che lo vedevo... Un buon motivo per "farmi i fattacci suoi".
    Lo afferrai silenziosa, sbloccando la tastiera. Erano le nove spaccate.
    Non feci in tempo a premere il tasto per il menù che Tom si mosse, spaventandomi. Lanciai di nuovo l'ageggio sul tappetino, voltandomi verso di lui, assumendo il tipico atteggiamento "io-sono-innocente".
    Dormiva ancora. L'avevo scampata.
    Alzai la coperta, osservando la situazione: si era addormentato con i soliti jeans enormi... Mi sentivo un tantino stretta, in effetti. Sopra portava una maglietta bianca, leggera, molto simile ad una cannottiera.
    Gli sfiorai il petto, assorta. Lo volevo al mio fianco sempre. Tutte i giorni. Tutte le notti.
    Spostò di poco la testa, assonnato: la sua espressione sembrava infastidita.
    Chissà, magari starà sognando...
    Immersa nelle mie fantasticherie, il mio dito salì sul suo volto, più precisamente sulla sua bocca. Sfiorai le labbra umide, morbide con la punta dell'indice.
    Bello da far quasi paura. Ecco cosa pensai, spontaneamente.
    Ben presto il mio dito entrò a contatto col freddo piercing di metallo. Non potei fare a meno di giocarci, fissandolo, come un tenero gatto stuzzica il suo gomitolo di lana.
    Mi avvicinai lentamente, sperando che non si svegliasse proprio in quel momento: sarebbe stato troppo imbarazzante...
    Sfiorai le sue labbra con le mie, insicura. Possibile che m'intimidisse tanto baciare un dormiente?! Sì, perchè quel "dormiente" era Tom, Tom Kaulitz.
    -Se vuoi baciarmi, fallo e basta, porcellina.-
    Come volevasi dimostrare...
    Me lo ritrovai addosso, mentre mi fissava in quel modo penetrante che a lui veniva così bene.
    -E-Eri sveglio?! Facevi finta di dormire per giocarmi qualche brutto tiro, eh!- ringhiai, cercando di scrollarmelo di dosso.
    -Guarda bene, mia cara, che il "brutto tiro" me lo stavi giocando tu.. Sbaglio, o eri tu quella che mi passava le mani ovunque, stringendomi e tentando di baciarmi?!-
    Mi guardai intorno, continuamente, incapace di negare.
    Perchè riesce sempre ad averla vinta?!
    Portò una mano verso il basso, non distogliendo gli occhi dai miei, per poi immetterla sotto la mia maglietta.
    -Ehi, m-ma che stai facendo?! Brutto maniaco!!-
    Si avvicinò nuovamente, strusciando teneramente il naso col mio.
    -E' il mio turno adesso.-
    Quel suo respiro affannato, ansimante... Non riesco nemmeno a esprimere ciò che provai in quel momento!
    Lo lasciai fare, sorridendo, per così dire. Stava per esaudire il mio desiderio -quello di baciarlo-, quando qualcuno bussò alla porta.
    Ma porc...
    Lo guardai per un attimo, scandalizzata, per poi buttarmi sotto le coperte: dovevo assolutamente nascondermi!
    -C-Chi è?- chiese il chitarrista, tentando di assumere un atteggiamento normale.
    -Tesoro, sono io!-
    Cacchio, è Simone!
    -Posso entrare?-
    Come poteva dirgli di no?!
    -C-Certo! Entra pure.-
    La mia fine era vicina... Proprio adesso che stavo così bene!
    Sentì la porta aprirsi, mentre silenziosa mi facevo piccola piccola, sperando vivamente di non essere scoperta.
    -Mi spiace disturbarti, caro. Sono venuta solo a prendere i vestiti da mettere a lavare...-
    -N-Non preoccuparti, fa' pure con calma...-
    Tom che le rispondeva educatamente di prima mattina, senza sospiri nè sbuffi?!
    Qualcosa non andava. Intuito materno...
    Si avvicinò al letto, squadrandolo da capo a piedi.
    -Si può sapere che c'è?!- commentò lui imbarazzato, coprendosi più fittamente. -Qual'è il problema?-
    -Tu hai un problema, caro. Ti va di parlarne?-
    Proprio adesso Simone doveva mettersi a fare la "mammina-comprensiva"?!
    -Ti vedo raramente, eppure ti conosco come le mie tasche: non per niente sei mio figlio...-
    Il chitarrista sbuffò sonoramente, grattandosi il capo. -Su, avanti... Dì quello che pensi...-
    Come potete immaginare, non riuscivo a vedere assolutamente niente, ma la conversazione mi arrivava piuttosto chiaramente...
    -Sei pazzo di Rain, non è così?!-
    Seppur avessi voluto saltare fuori, rimasi impassibile sotto le coperte, con il volto sul costato di Tom, sfoggiando un irrefrenabile sorrisetto soddisfatto.
    Beh, la sua reazione fu un tantino diversa...
    -M-Mamma!!- sbottò l'ex rasta, scuotendo il capo nervosamente. -Io pazzo di... Rain?! Scherzi, vero?!-
    Simone sorrise, spiazzandolo. -Non puoi negarlo, caro mio: tuo fratello è d'accordo con me!-
    Tom roteò gli occhi verso l'alto, e Dio solo sa quanti accidenti stava indirizzando verso Bill: il solito spione...
    Incrociò le braccia, silenzioso. Stupido orgoglio...
    -Ma... Che fine ha fatto Ellen, quella ragazza con cui uscivi qualche mese fa? E Julia? Pensavo avessi delle relazioni serie negli ultimi tempi...-
    -Mamma, il fatto è che... Ahi!!-
    Simone lo fissò, cercando di capire cosa ci fosse che non andava. -Che c'è? Ti sei fatto male?-
    -No, non è niente... Tranquilla.-
    La donna non poteva certo immaginare che me ne stavo lì sotto, ad origliare la loro conversazione e a mollare pizzicotti sulla pancia del chitarrista. Chi diavolo era quella "Ellen"?!
    Finalmente Simone demorse, avviandosi verso l'uscita della stanza. -Va beh, se non vuoi parlarne non sei obbligato... Ma sappi che Rain mi piace molto: è a posto.-
    Gli occhi dei due s'incrociarono, intensamente, segno di un legame indissolubile.
    Il ragazzo si limitò a sorriderle, osservandola mentre chiudeva la porta, dolcemente.
    Subito sbucai fuori, respirando rumorosamente: cominciavo a non avere più aria!
    -Potevi evitare di darmi dei pizzicotti! Mi hai fatto male!- si lamentò, guardandomi come un cucciolo indifeso.
    -... E tu potevi evitare di provarci con me, mentre uscivi con "Ellen"!-
    Mi alzai dal letto rapidamente, pronta ad andarmene: la mia ira era alle stelle...
    Ma come era prevedibile, il nostro "Tomi" fu più scaltro di me e riuscì a bloccarmi prima che potessi andarmene veramente. Mi bloccò sul freddo legno della porta, costringendomi a voltarmi verso di lui.
    -C-Che diavolo vuoi adesso?! Lasciami andare!!-
    -Gelosona.-
    Mi feci più rossa che mai, mentre tentavo di reggere il suo sguardo, orgogliosa.
    -C-Cosa?!-
    -Ho detto che sei una gelosona... Una ragazzina gelosona e pervertita!-
    Se fossi stata "Jack lo squartatore", a quest'ora sarebbe rimasto ben poco del suo bel corpicino.
    -Stronzo. E' questo che sei tu.-
    Scivolai via dalle sue grinfie, diretta verso il corridoio.
    -Eddai, dove stai andando?!-
    -A farmi una doccia. Mi sento sporca...-
    Contaminata. Nera.
    Il suo viso rispuntò fuori, più sorridente che mai.
    -La facciamo insieme??-
    Un cuscino gli arrivò dritto dritto in faccia, interrompendo quel suo atteggiamento altamente malizioso: chi era il pervertito in realtà?!
    -Forse, quando crescerai...-
    Sorrisi, mentre allontanandomi dalla stanza mi voltai per vedere che faccia avesse: alle mie ultime parole sembrava confuso.
    -Sono cresciuto anche troppo, cara mia!-
    Il solito idiota...
    Mi sentivo bene. Davvero.
    Era una strana sensazione. Non ero pienamente arrivata dove volevo arrivare, ma... Mi sentivo ad un passo dal mio obbiettivo.
    Ad un passo dal paradiso.
    Forse... Le mie preghiere erano state accolte.
    Forse... Avevo davvero una speranza.

    Stronzo...
    ... Perchè per colpa sua ci stavo cascando...

    Ci stavo credendo davvero, come una stupida...
    Una stupida illusa...

    -Rain, sei pronta?-
    Mi alzai di scatto dal letto, osservando con rammarico che non era Tom colui che aveva fatto ingresso nella mia stanza, interrompendo i miei ricordi della notte di Natale.
    -Sì, And... Cinque minuti e scendo.-
    Notai il suo sguardo grave, pesante su di me: doveva essersi accorto che non ero al massimo della mia forma.
    -Ti porto la valigia giù.-
    Mi limitai ad annuire, ringraziandolo. Lo osservai, mentre con non molta fatica sollevava il borsone pieno zeppo di vestiti e si apprestava a portarlo al piano terra e a caricarlo nella macchina.
    Avevo cercato di parlargliene, di dirgli che la nostra "storia", o quello che cavolo era, doveva finire, e in fretta -meglio troncare subito rapporti come questo, per prevenire ferite future-, ma mi aveva interrotta, dicendo prima di tutto che le condizioni di salute di suo padre si erano aggravate. Il suo sguardo pieno di dolore mi costringeva a rimanere in silenzio, a far finta di niente. Ero sua amica, prima di tutto: volevo stargli vicino...
    Eppure... Ero tornata ad essere la solita musona depressa...
    Triste.
    Non devo pensarci! Sto per tornare a casa, dopo tanto tempo! Starò lì solo qualche giorno, ma... Mi farà bene, che ci sia And o no!
    Avrei tanto preferito partire da sola... Non che mi dispiacesse passare il Capodanno con il migliore amico.
    E' che probabilmente non era di questo che avevo bisogno in quella serata speciale...
    -Ah, i ragazzi sono giù che ci aspettano, per salutarci: sarà Georg ad accompagnarci in aereoporto...-
    Annuì ancora, assente. Sembrava un addio...
    ... Come se credessero che non sarei più tornata...
    O forse lo speravano?
    Lo sbattere di quella porta mi fece pensare che, una volta tornata a casa, avrei potuto preferire di non tornare... Un pò come la dipendenza dalla nicotina: se inizi a fumare, che ti piaccia o no, non ti è facile smettere...
    Ero sempre stata lontana da cose del genere: stupide, insensate, che creano dipendenza. C'era solo una cosa di cui non potevo fare a meno...
    I suoi baci.
    La mattina presto, appena svegli. A notte fonda, prima di andare a dormire.
    I suoi sospiri, le sue labbra, le sue lunghe dita che s'intrecciano con le mie...
    Altro che dipendenza... Questa può definirsi "malattia celebrale"!
    Era questo che volevo portare con me. Solo questo.
    Perchè mi era impossibile?
    Sorridere di gusto, come quando ero con lui...
    Vivere davvero, giorno per giorno.
    Ero tentata dal cancellare tutto, dal rimanere ancora una volta nella mia calorosa, vera casa... Ma la vigliaccheria non faceva per me.
    Non più.



    Era ancora in tempo. Poteva farcela.
    Poteva convincerla a non andare.
    Quel suo mondo, fatto di ipocrisia, talento e musica, aveva ormai solo una libera uscita. E questa era Rain.
    No. Non poteva impedirle di tornare a casa per tre o quattro giorni.
    Ma Andreas non sarebbe riuscito a rovinare il loro rapporto. Non sarebbe riuscito a portargliela via.
    Maledizione! Non si era mai trovato in una situazione del genere... Pregare una ragazza di restare con lui?! Beh, era sempre successo il contrario...
    E allora? Che diavolo stava succedendo... A lei... A lui... A loro?
    Guardò il Rolex, di sfuggita. Mancavano solo trenta minuti alla sua partenza.
    Accellerò rumorosamente con la sua Cadillac, ignorando ogni tipo di distanza di sicurezza o di educazione stradale.
    Cosa doveva dirle?! Non ne aveva idea.
    Sapeva soltanto che doveva rivederla... Le parole sarebbero uscite da sole.
    Svoltò a destra senza nemmeno mettere la freccia, ricevendo una sonora suonata di clacson dal veicolo dietro di lui.
    -Fanculo...- mormorò, cercando disperatamente un parcheggio per il suo prezioso gioiellino, fino a che, dopo aver perso anche troppo tempo, la lasciò esattamente davanti all'entrata dell'edificio, lasciando i passanti sbigottiti.
    E' questo che amo chiamare "Posto Riservato"!
    Anche se aveva fretta, non poteva certo dimenticare cosa fosse lo stile con la S maiuscola!
    -Ehi! Ehi, lei! Si rende conto di ciò che ha fatto?!-
    Tom Kaulitz scese di corsa dall'auto, ignorando le grida di un vigile infuriato.
    -Mi sta ascoltando?! E' severamente vietato ostruire il passaggio! Chi si crede di essere?!-
    L'ex rasta, stufo di tutte quelle prediche, si voltò verso l'uomo, felice di vedere che gli arrivava esattamente a metà braccio.
    -Mi scusi, ma vado di fretta... Chiami pure il mio manager e mandi la multa a lui.E' stato un piacere!-
    Come se non fosse già abbastanza nei guai...
    Non poteva più permettersi di fare lo scemo. Non adesso!
    Salì le scale più veloce che poteva. Mancavano solo quindici minuti.
    Si fece spazio, urtanto cose e persone. Ma, ovviamente, la cosa gli scivolò addosso.
    Si avvicinò alla reception, respirando affannosamente.
    -Qual'è... Il volo... Delle 8... Per Roma?- chiese, guardandosi ancora intorno.
    -Deve prendere la terza uscita, Signore.- rispose l'impiegata, cordiale. -Il suo biglietto?-
    Eccola. La domanda capace di rovinare tutto.
    -Ehm... Ecco, vede... Io devo solo salutare un'amica, una questione di pochi minuti...-
    -Mi dispiace, Signore, ma non è possibile mandare sulla pista di volo passeggeri sprovvisti di biglietto.-
    Accidenti. La ragazza era tenace...
    -Signorina, la prego... E' importante!-
    Da quand'è che il suo potere con le donne aveva così poco effetto?! Quella moretta avrebbe già dovuto sorridergli e cadere ai suoi piedi. Perchè non stava funzionando?!
    Si era proprio rammollito...
    -La prego di non insistere, Signore... Altrimenti sarò costretta a chiamare la sicurezza per farlo allontanare.-
    Problemi con la legge? Danno alla sua immagine pubblica e alla sua carriera?
    Al diavolo!
    -Chiami chi vuole! La guardie, la Merkel o il Papa in persona! Io devo essere su quella pista entro cinque minuti!-
    Avrebbe potuto semplicemente comprare un biglietto... Ma non gli rimaneva più molto tempo. Essendo un volo in prima classe, non dovevano esserci poi molti posti liberi...
    -Non mi lascia altra scelta allora...-
    -Aspetti! Si fermi...-
    Qualcosa afferrò Tom con forza, tanto da riuscire a smuovere la sua insicurezza.
    -Questo ragazzo è con me. Ho qui il documento di permesso firmato dal direttore in persona...-
    Il vocalist porse il foglio alla donna. Non ci volle molto a convincerla...
    -Ok, siete in regola. Prego, andate pure...-
    Il cantante le sorrise, per poi trascinarsi dietro suo fratello, rapidamente.
    -Bill, so camminare! Lasciami!-
    -Sei semplicemente un idiota! Ti avevo detto di venire qui esattamente un'ora fa e di aspettarmi all'entrata... E tu che fai?! Ti procuri una stupida multa e ti fai quasi arrestare!! Che ti passa per la testa?-
    Senza lasciargli il tempo di replicare lo zittì furiosamente. -Lascia perdere, me lo dirai un'altra volta! Adesso muoviti!-
    Non aveva ancora le idee chiare, esattamente come qualche minuto prima. Doveva solo correre, correre e correre... Facile, no?
    Ancora scale, buie, infinite... Poi luce, alla fine del baratro...
    Ed eccoli là, in lontananza, raccolti come in un addio.
    Georg e Gustav sorridenti, con delle valigie in mano, consapevoli di rivederla ancora; Riyo, la sua migliore amica, quasi in lacrime; And, il suo "accompagnatore" maledetto...
    ... E lei, bella come un angelo, con un candido vestito svolazzante sotto il sole cocente. La sua presenza, il suo sorriso... Gli fecero tornare in mente cosa era venuto a fare.
    Pochi passi... E la sua incertezza cadde di nuovo.
    Poteva davvero farlo? Voleva davvero?
    -Tom, cosa stai aspettando? Lei è lì, davanti a te... Puoi ancora fermarla!-
    Uno stupido sorriso spuntò sulle sue labbra, troppo stanche per parlare.
    -Sta tornando a casa, dalla sua famiglia... Non voglio ancorarla qui, non m'importa... Non sarò egoista stavolta...-
    Bill ricambiò il sorriso del fratello, fiero di lui: stava maturando davvero... Forse.
    Gli poggiò una mano sulla spalla, cercando di confortarlo. -Valla a salutare, almeno...-
    -Se la incontro adesso potrei cambiare idea... Ho la carne debole, lo sai.-
    Il leader sospirò, incapace di fargli cambiare modo di agire. Non aveva intenzione di costringerlo: Rain sarebbe tornata, lo sapeva. Che passassero settimane, mesi, anni...
    Rain sarebbe tornata da loro.



    -Beh? Dove sono Bill e Tom? L'aereo sta per partire!- esclamò Gustav, guarandosi attorno impaziente.
    Mi ero voltata indietro decine di volte, sperando in chissà quale miracolo.
    Sperando che Tom, in sella alla sua Cadillac splendente, sgommasse fin sotto l'aereo, per poi prendermi e baciarmi davanti a tutti, dimostrandomi finalmente cosa provava in realtà. E poi, chissà, magari saremmo potuti partire assieme, verso l'Italia...
    Ma che diavolo di filmino mi sto facendo?! Sono ridicola...
    Sì, ero ridicola.
    Dovevo in qualche modo dimostrare la mia indipendenza. Aveva vissuto diciotto anni senza nemmeno conoscerlo... Non mi era certo indispensabile!
    -Dobbiamo salire, Rain.- commentò And, con fare dispiaciuto: sapeva quanto ci tenessi a salutarlo. -Mi dispiace.-
    -Va tutto bene... Saliamo pure.-
    Perchè? Perchè si era rifiutato di venire?
    Che fosse impegnato con qualcun'altra?
    O, forse, ce l'aveva con me perchè non aveva ancora lasciato Andreas?
    Qualunque fosse il motivo, mi faceva stare male. Molto male.
    Avevo salutato tutti... Tranne lui.
    Sarei tornata? Chi poteva saperlo...
    Ma in cuor mio lo speravo.
    Salì le scalette che portavano sul grande mezzo, lo stesso da cui era iniziata la mia storia... E lo stesso con cui poteva finire.
    Una vibrazione.
    Il cellulare suona.
    No, è impossibile.
    Mi trema la mano. Mi trema la voce.
    Mi trema l'orgoglio.
    -Pronto?-
    Mi trema il cuore.
    -Senti, non m'importa con chi sarai, dove andrai, nè tantomeno cosa farai... Voglio solo che tu torni... Che tu torni qui, da me. Hai capito?-
    In lontananza, un puntino bianco m'illuminò il cammino. Lui.
    Non ce l'aveva fatta. Non ci era riuscito.
    Aveva messo da parte se stesso, per una volta, per mettere al primo posto me.
    La cosa più bella che potesse fare.
    -Promettimelo.-
    E io che avevo ancora dei dubbi...
    Come non potevo tornare da lui?
    Tom... Io... Io ti...
    No, non era il caso di dirlo. Non a quel modo.
    -Te lo prometto.-
    Mi avrebbe chiamato milioni di volte, mi avrebbe pregato di non impegnarmi con alcun ragazzo -tantomeno con Andreas-... Ma a me stava bene così.
    Un periodo lontani poteva farci bene, in fondo. Ciò che non uccide, fortifica.
    E me ne andai, in silenzio, con la sua voce in testa... In un misto tra il riso e il pianto.
    Quella era casa mia... E quello che la rendeva tale era lui.
    Siamo così.
    Due rette parallele che s'incontrano.
    Un bacio fra due lacrime, unite per sempre sul quel vetro appannato dell'aereo.









    Continua...
    SPOILER (click to view)
    Ed eccomi qua! Tornata -in ritardo u.u- più in forma che mai!! xD spero vi sia piaciuto! a prestissimo!!

    Bacii


    Francy =)
     
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    formspring!

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    Oddio, fantastico è dir poco.. *_* Finalmente è riuscito a mettere via l'orgoglio e sò che non è facile.. ma per la persona che si ama si deve fare di tutto, almeno così è come la penso io v.v
    Tralasciando le chiacchere, complimentacci cara.. è favoloso questo capitolo.. io aspetto con tanta ansia il prossimo *_* perfavore non farmi aspettare troppo T_T
    Grazieee ;D
     
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  7. ~ F r @ n c y *
     
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    Grazie mille cara! =D Tranquilla, stavolta non vi farò aspettare davvero xD sono già bella carica per scrivere il ventesimo capitolo!!
    Grazie mille ancora! ^___^ e sono contentissima che ti sia piaciuto!

    Baciii
    A prestissimo!

    Frà
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 8/2/2010, 20:55)
    Grazie mille cara! =D Tranquilla, stavolta non vi farò aspettare davvero xD sono già bella carica per scrivere il ventesimo capitolo!!
    Grazie mille ancora! ^___^ e sono contentissima che ti sia piaciuto!

    Baciii
    A prestissimo!

    Frà

    Questo significa che magari tra due giorni (è il minimo che oramai riesco ad aspettare ;D) trovo il capitolo? *_____*
     
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  9. ~ F r @ n c y *
     
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    Beh, due giorni non so xD anche perchè domani non ci sono tutto il giorno xD vedo un pò, dai ^___^ mi do da fare, sicuro! è.é/
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 8/2/2010, 21:05)
    Beh, due giorni non so xD anche perchè domani non ci sono tutto il giorno xD vedo un pò, dai ^___^ mi do da fare, sicuro! è.é/

    Ok.. graazieee ;D
     
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  11. SaReTtA_93
     
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    *O*
    *scoppia a piangere
    ma è splendidoooooo!!!
    era tanto che non postavi, e mi mancava non poco la tua FF...
    questo capitolo è meraviglioso, come gli altri!!!
    brava...e posta prestooo!!!!

    Sà...
     
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  12. SKv89
     
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    IO adoro e adorerò sempre la tua FF, mi piace troppo!

    e qusto " Promettimelo" detto al telefono... oooo è bellissimo!
    indescrivibile sensazione!
     
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  13. ~ F r @ n c y *
     
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    Vi ringrazio, ragazze! *___* sono rimasta ferma un pò, lo so -dovevo anche chiarirmi le idee-, ma ora sono tornata, più decisa di prima!! yeah! xD

    Bacii
    Vi adoro!
     
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  14. lenafee
     
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    No,non ci posso credere..hai postato!!!!! :cazzomuoiodifelicitààà!:
    Mi è veramente mancata questa storia ù.ù
    Tom e Rain insieme sono sempre più belli,ora devono solo trovare il modo di sbarazzarsi di Andreas e Julia,per esempio Rain potrebbe lasciare Andy in Italia con qualche scusa, tipo che ha scordato di prendere il suo biglietto di ritorno....Ok,dopo questa cavolata me ne posso anche andare va xD xD
    Continua Presto!!
     
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  15. Anto483
     
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    Oddio *---* ma...ma tu mi vuoi far morire per caso?!
    Prima di tutto, sono davvero contentissima che sei tornata
    Secondo, aspettavo questo capitolo con ansia ti giuro.
    Terzo, non ci sono parole per descrivere questo capitolo, è stato tutto così stupendo. Ti giuro,mi hai emozionata profondamente.
    Tom in questo capitolo è stato davvero così dolce. E ufficialmente io adoro Rain,mi rispecchia davvero molto.
    Comunque...bravissima Francy,è bellissimo questo capitolo,davvero.
    Mi raccomando posta presto =)
    *festeggia il ritorno di Francy
    Un bacione
    Anto! <333
     
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528 replies since 1/10/2009, 19:08   11559 views
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