Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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    O porca puzzola in croce!!!
    E' stupendo.

    Stupidone mi spieghi perchè te ne sei andato dalla stanza quando Rain ha letto il messaggio?!?!?Deficente!
     
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  2. ~ F r @ n c y *
     
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    *____* Sono felice che vi piaccia!! A presto con nuovi aggiornamenti! =)


    Bacii <3
     
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  3. Anto483
     
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    Eccomi qua...
    Scusa francy,ma davvero non mi riprendevo e non riuscivo a commentare.
    Ora che ho le idee ben chiare inizio:
    Prima di tutto...Tom si rende sempre più conto che è innamorato di Rain,e questo mi fa star benissimo quindi "à scricciolo de un Buz che non sei altro...prenditi Rain U_U"
    Riguardo Rain...semplicemente la amo e mi piace moltissimo come personaggio.
    Evvai...un'altra cosa che va a favore di Rain è il messaggio.Ora finalmente resta solo ai due crucchi di mettersi una volta per tutte insieme U_U.
    L'unica persona che rimane...è And..poverino ma Rain è di Tom ...punto!
    Capitolo veramente stupendo,mi raccomando,posta presto perchè già sto morendo di curiositàààà
    Che schifo di commento che ho fatto! -.-"
    *me ti vuole tanto beneeee <333
    Al prossimo Chap ...
    La solita rompiballe della Anto! xD
     
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  4. elegance&VOGUE
     
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    dio miooo *____*
    Bello quel messaggio di Tommolooo u.u
    postaaa *-*
     
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  5. saretta_96
     
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    Ah comunque io non ci sarò da domani al primo , quindi per questi giorni non commenterò la tua fan fiction , ma quando torno recupererò tutto!!!^^
     
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  6. ~ F r @ n c y *
     
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    Vi ringrazio di cuore =) so già scrivendo il prossimo capitolo e posso solo dirvi che riguarda il Natale *-* {spero che lo passerete alla grande!}
    @Saretta: non preoccuparti e divertiti! ^__^
    @Anto: il tuo commento non fa schifo, anzi..Mi piace molto! *-* sono felice che ti piaccia il personaggio di Rain! [molti a cui ho fatto leggere questa ff pensano il contrario xD]. Sarà difficile per il Buzzurro stare seriamente con lei... Vedremo =)
    Per quanto riguarda And..Eeeeeh.. Vedremo anche quello xDD

    A presto!!

    Bacii <33
     
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  7. ~ F r @ n c y *
     
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    Stasera, massimo domani mattina, dovrei postare =)
     
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  8. tomminakaulitz92
     
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    evvaiii... nn vedo l'ora di leggere ...
     
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  9. SKv89
     
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    CITAZIONE (tomminakaulitz92 @ 28/12/2009, 12:55)
    evvaiii... nn vedo l'ora di leggere ...

    qUOTO! ^^
     
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  10. tomminakaulitz92
     
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    CITAZIONE (SKv89 @ 28/12/2009, 15:29)
    CITAZIONE (tomminakaulitz92 @ 28/12/2009, 12:55)
    evvaiii... nn vedo l'ora di leggere ...

    qUOTO! ^^

    ps. bellissima la foto di tom♥
     
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  11. Anto483
     
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  12. lenafee
     
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    CITAZIONE
    Prima di tutto...Tom si rende sempre più conto che è innamorato di Rain
    Riguardo Rain...semplicemente la amo e mi piace moltissimo come personaggio.

    Concordo pienamente ù.ù
     
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  13. SKv89
     
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    CITAZIONE (tomminakaulitz92 @ 28/12/2009, 16:06)
    CITAZIONE (SKv89 @ 28/12/2009, 15:29)
    qUOTO! ^^

    ps. bellissima la foto di tom♥

    Thanks!
    ho fatto del meglio per renderla decente ^^

     
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  14. SaReTtA_93
     
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    Alloraaaaa...
    quando postiii?!
    qui fremiamoooo
    *saltella per il topic
     
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  15. ~ F r @ n c y *
     
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    ~ Lesson 18 ~

    ..Vuoi essere il mio regalo?..










    -Se fossi in te getterei la spugna. Stiamo facendo solo del male...-
    -Possibile che tu non capisca?! Stiamo parlando di una marea di quattrini!!-

    Non la reggeva più. Come poteva paragonare i soldi ai sentimenti delle persone?
    La fermò, poggiandole le mani sulle spalle.
    -Quindi la tua sensibilità arriva fino al punto di far di tutto pur di ottenere anche un pugno di "quattrini"!?-
    La ragazza proseguì ignorandolo, con uno strano sorrisetto maligno sulle labbra.
    -Sì, caro mio, proprio così... Anche ferire le persone, se necessario.-
    Come poteva esser così fredda? Cosa l'aveva portata ad odiare così tanto gli altri?
    Si sedette sul divanetto bianco di pelle, notando lo sguardo stranito del ragazzo su di lei.
    -Le persone sono volubili: cambiano idea e umore ogni istante della loro patetica vita. Tradiscono, feriscono... Sono mostruose.-
    Accavallò le gambe sensualmente, grattandosi appena l'interno coscia.
    -Ho deciso di non far più affidamento su nessuno, se non sul denaro: lui non tradisce... Realizza.-
    Basta. Non ne poteva più.
    Si diresse verso l'uscita, evitando ogni forma di saluto per la ragazza. Era disgustato.
    -Abbiamo un piano di riserva, no? Lasciamo che si godano le feste, e alla fine tieniti pronto... Daremo il via alle danze.-




    -Pensi che gli piacerà?-
    Riyo roteò per l'ennesima volta gli occhi verso il cielo, sbuffando.
    -Se me lo chiedi solo un'altra volta, Rain, quel regalo fa una brutta fine!-
    La guardai spaventata, stringendo al petto il pacchetto. -Non ci provare neanche!-
    Rise della mia reazione, portandomi un braccio sulle spalle, amichevolmente. -Ne andrà pazzo.-
    Le sorrisi dolce, camminandole vicino. Mancavano poche ore al grande cenone, e io non avevo ancora finito di comprare i regali!
    Anche se quello più importante era già fra le mie mani...
    -Mi mancano quelli di... Ehm... And e Bill.-
    Riyo si guardò intorno, pessimista. -Sarà difficile comprare dei regali a quei due, soprattutto per la diva...-
    -Quando la smetterai di chiamarlo in questo modo?!- le domandai incrociando le braccia, come se l'offesa fosse diretta a me.
    -Beh, comunque sia... Sono due tipi che esigono molto, o sbaglio? Non puoi certo regalare loro una lurida penna da mercatino!-
    -Lo so benissimo! Ma, tranquilla, qualcosa mi verrà in mente!-
    Certo, non ero milionaria come forse erano loro... Ma avevo messo da parte una discreta somma di soldi col lavoro e due regali decenti sarei riuscita a prenderli, a costo di svenarmi completamente!
    Passammo nuovamente davanti al negozietto di musica in cui ero stata qualche minuto prima, dove avevo preso il regalo per quell'idiota di un semi-rapper.
    -Ma certo! I Pink Floyd!-
    La ragazza mi guardò sconvolta. -C-Cosa?-
    -Ad And piacciono! Gli prenderò un loro cd o qualcosa che li riguarda, come un dvd o una maglietta!-
    Continuò a guardarmi scettica.
    -C-Che c'è?-
    -Va', entra! Muoviti!-
    Le sorrisi ancora, schioccandole un tenero bacio sulla guancia. -Faccio in un attimo!-
    Entrai velocemente, cercando subito un commesso che potesse aiutarmi. Una ragazza, con lunghi ricci dorati, di spalle, autava una cliente.
    La guardai per un lungo, interminabile istante, intensamente.
    J-Julia?!
    No, non poteva essere lei. Che ci faceva in un negozio di musica? Non lavorava come modella?!
    Le toccai la spalla, come ipnotizzata, facendola voltare.
    -Julia...-
    -C-Come, prego?-
    No, non era lei. Avevo solo rimediato l'ennesima figuraccia.
    -N-Niente, niente. Le chiedo scusa.-
    Ci mancavano solo le visioni...
    -Ha bisogno di qualcosa? E' interessata a qualche articolo?-
    Le sorrisi gentilmente, con l'imbarazzo che pian piano s'impossessava di me. -Sì, grazie.-
    Mi feci aiutare nella scelta, optando per un dvd live appena uscito. Me lo feci incartare, per poi pagare e uscire di fretta.
    Julia...
    Forse dovevo comprare qualcosa anche a lei. Era pur sempre una mia cara amica, giusto?
    Dovevo essere parecchio stressata in quel periodo...
    Devo concentrarmi! Devo comprare il regalo per Bill!
    Eppure c'era qualcosa che continuava a turbarmi...
    -Hai già fatto? Sei stata veloce, brava!-
    Raggiunsi Riyo, assente, senza il sorriso acceso di poco prima.
    -S-Sì... Ho fatto.-
    Ecco.
    Mio fratello. Mia madre.
    Non ero riuscita a partire per poterli raggiungere... Ma, seppur cercassi di non pensarci, la cosa mi feriva profondamente.
    -Ehi, Rain, che hai? Va tutto bene?-
    M'incamminai poco decisa, con sguardo basso.
    Avrei passato il primo Natale lontano da casa, dalla mia famiglia. Come l'avrebbero presa?
    -Sì, va tutto benissimo...-




    Casa Kaulitz, Vigilia.

    -Sono così emozionata!!-
    -Mamma, sta' calma! Non viene mica la Merkel a cena da noi!- le suggerì il moro, toccandole dolcemente le spalle.
    -Ma... Bill! E' la prima volta che qualche estraneo passa la Vigilia con noi!- esclamò Simone, in preda ad una crisi di nervi.
    -Rain non è "qualche estraneo"! Rain ormai fa parte della famiglia!-
    -Ehi, si può sapere cos'è tutto 'sto baccano?!-
    Tom fissava i due seduto sulle scale, assonnato.
    -Ciao, tesoro! Auguri!- mormorò la donna felice, lanciando baci al figlio "maggiore".
    Il chitarrista la squadrò, quasi schifato. -Sì...'Giorno, mà...-
    Il suo sguardo finì sul fratello, a cui dedicò due splendidi occhi languidi.
    -Cos'è quella faccia, Tom? Hai bisogno di soldi, per caso?-
    -Non ti facevo così insensibile, fratellino! Volevo solo chiederti se ti andava di... Ecco, insomma... Di fare una partitina con me alla PlayStation.-
    Era difficile che il vocalist resistesse a quelle suppliche, e Tom lo sapeva bene.
    -Non fare il bambino! Non ho tempo di giocare con te, ho altro da fare!-
    -Non è che hai paura di perdere per l'ennesima volta?!-
    L'orgoglio era sacro per entrambi: non era saggio intaccarlo.
    Il leader si rifugiò dietro le spalle della madre, fingendo un pianto isterico da Oscar.
    -Mààà!! Tom mi prende in girooo!!-
    -Tomi, smettila di infastidire tuo fratello! Mi sta aiutando con i preparativi, a differenza di qualcun'altro!-
    L'ex rasta rise, scuotendo la testa. -Sento una vaga punta d'ironia in quest'affermazione. Non è che stai parlando del sottoscritto?!-
    Finirono per farsi tutti e tre un'allegra risata. Erano sempre piuttosto tesi per via dei paparazzi o cose simili, ma nelle festività rimanevano uniti ed erano una comune, semplice famiglia boghese tedesca.
    -Su, mettete un pò in ordine la vostra stanza, prima che arrivi Gordon e cominci ad urlare!-
    -Dillo a Tom! La sua è disseminata di vestiti ovunque!- commentò Bill, canzonandolo. -Non solo Gordon, ma anche Rain ci rimarrà male se vedrà quanto sei disordinato!-
    Per un attimo, il chitarrista non fece completamente caso alle sue parole, ma si limitò a lanciargli una profonda linguaccia, addobbata con un bel dito medio alzato. Ma poi...
    -A-Aspetta un attimo... Cosa c'entra Rain?-
    La donna e il moro si fissarono a lungo, spaesati da quella domanda.
    -Ma... Come, Bill non ti ha detto niente?-
    Tom squadrò malamente il fratello, stringendo le mani sui jeans XXL. -Evidentemente no.-
    Il cantante cominciò a sudare, mentre lentamente cercava di allontanarsi per sfuggire all'ira del fratello.
    -Bill ha invitato Rain a passare il Natale con noi, visto che la sua famiglia è lontana e lei non riesce a raggiungerla per via dei voli annullati causa neve...-
    Tom ingoiò della saliva, cercando di guardare sua madre senza fulminarla. -E... Lei?-
    -Lei ha accettato, ovviamente! Fra poco dovrebbe essere qui: non vedo l'ora di conoscerla!-
    Il vocalist cercò di non guardare suo fratello negli occhi, sorridendo ad entrambi. -Ti piacerà, vedrai!-
    -Già... Ti piacerà...-


    -Dì un pò, ti è dato di volta il cervello?!-
    -E lasciami, Tom! Mi fai male!-
    Il chitarrista mollò il fratello, che aveva appena spinto al muro, incazzato come non mai.
    -Che avrei dovuto fare?! Era disperata! Non potevo lasciare che passasse il Natale da sola, nella casa-prove!
    -Sei troppo buono, fratellino... E quando si è troppo buoni va' a finire che si prende sempre nel...-
    -Non essere così volgare!-
    Si sedette sul letto, le treccine completamente in disordine.
    Bill lo fissò appoggiato con le spalle al muro, braccia incrociate. -Mi spieghi qual'è il problema?-
    -Io... Sto cercando di non vederla. Punto.-
    -Questo l'avevo capito: sono tre giorni che la eviti senza motivo. Mangi in camera tua per non incontrarla, quando v'incrociate per le scale scappi in bagno e ti chiudi dentro... Pensi che non me ne accorga?-
    Tom lo ascoltava stupito. In gamba il fratellino...
    -Hai paura di lei, per caso? Hai paura di una donna?-
    -Non prendermi per il culo! Ti sembro uno disperato o impaurito per una donna?!-
    Bill trattenne un sorriso, alzando il solito sopracciglio. -Devo proprio rispondere?-
    L'ex rasta si rigirò nel letto, comprendosi la testa con un cuscino. -'Fanculo.-
    Se anche suo fratello lo vedeva messo così male... Allora era davvero grave!
    -Mah... Fa' come vuoi: se non vuoi parlarmi della tua "coda di paglia", non m'importa. Sta di fatto che Rain fra poco sarà qui: regolati di conseguenza!-. Detto questo, l'alta cresta di Bill scomparve dalla stanza, sbattendo la porta.
    -Cazzo, io non ho nessuna coda di paglia!- infuriò Tom, lanciando all'altezza del pomello il cuscino sulla superfice lignea della porta.

    Missione compiuta!
    Suo fratello era davvero infuriato, ma... Ne sarebbe valsa la pena.
    Bill era un gran sostenitore della coppia e avrebbe fatto di tutto per far sì che divenisse tale, anche giocare tiri bassi.
    Se mio fratello si scalda solo con la gelosia... Che gelosia sia!




    Ero appena passata a dare i regali di Natale a Georg, Gustav, Riyo e Andreas e ad augurare loro una felice serata, famiglie comprese. Quando la madre di And mi aveva chiesto perchè non passassi la Vigilia col "mio ragazzo", non avevo saputo cosa rispondere. Avevo tirato in ballo scuse di ogni genere, come "mia madre si è messa d'accordo con Simone" o "vogliono che li aiuti con la cena". Non si sa mai: lavorando in un pub ero diventata piuttosto brava in cucina!
    -Siamo arrivati, Signorina!-
    -Oh... La ringrazio!-
    Scesi dal taxi, pagando il conducente con un sorriso.
    -Grazie e... Auguri!-
    Ecco, ero arrivata. La casa di Bill e Tom era lì, davanti a me.
    Avevano comunicato ai giornalisti che avrebbero festeggiato in un'altra abitazione per non essere disturbati in alcun modo, fregandoli in pieno.
    Furbi, non c'è che dire...
    Mi avvicinai al cancello, preparandomi a bussare al campanello.
    Presi un bel respiro, già immaginandomi la serata: avrei scherzato con Bill, conosciuto e familiarizzato con Simone e il suo compagno...
    ... E sarei stata completamente ignorata da Tom.
    Perfetto...
    Avevo seguito i consigli di Riyo, indossando un vestitino tipicamente natalizio, con tanto di cappellino e stivali bianchi, in modo da apparire, secondo lei, "provocante".
    Più che provocante, sembro un abete addobbato!
    Mi ero pure fatta una sottospecie di capigliatura nuova, con tanto di ricci, e mi ero spruzzata due o tre litri di profumo, quello che all'ex rasta piaceva tanto... Più di così?!
    Solo dopo aver bussato mi resi conto di essermi scordata di mettere la sua sciarpa.
    Accidentaccio!
    La porta si aprì e il cancello scattò. Lo aprì lentamente, facendomi avanti...
    -Ehm... Sono Rain. E' permesso?-
    Mi avevano aperto senza nemmeno chiedere chi fossi. Che avessero uno di quei citofoni con videocamera incorporata?
    -Prego! Vieni, cara!-
    Mi feci strada, guardandomi intorno. -Ehm... Buonasera.-
    Una donna, che riconobbi come Simone, mi sorrise mostrandomi l'entrata. Era proprio bella, non c'era che dire: se aveva all'incirca quarant'anni, li portava proprio bene!
    Ora so da dove hanno preso i "gemellini"...
    Entrai nella casa, silenziosa e un tantino in imbarazzo. L'aria del Natale si sentiva eccome! Albero decoratissimo, addobbi ovunque, colori sgargianti e chi ne ha più ne metta!
    Non so perchè, ma ho il presentimento che qui ci sia lo zampino di Bill...
    -E' un piacere conoscerti, Rain! Benvenuta in casa nostra!-
    Mi porse la mano, che io strinsi discreta: mi appariva cordiale e disponibile.
    -P-Piacere mio, Signora...-
    -Oh, non darmi del "Lei", non sono ancora così vecchia! Chiamami Simone!-
    Prima gaf.
    Le sorrisi, abbassando lo sguardo. -O-Ok... Simone.-
    -Rain, sei qui!!-
    Qualcuno di tremendamente alto e leggero, profumato di lacca, m si lanciò addosso, abbracciandomi felice. C'è bisogno di chiedersi chi fosse?!
    -B-Bill! Ciao!- lo accolsi, godendo della sua presenza: quel ragazzo mi metteva allegria. -Auguri!-
    -Auguri a te! Vieni, accomodati! Dammi pure la giacca.-
    -G-Grazie.-
    Tutto era così diverso. Così strano.
    Guardai il cellulare di sfuggita: nè una chiamata, nè un messaggio... Si erano davvero scordati di me?
    -Tooom!! Scendi! E' arrivata Rain!-
    Si comincia...
    Sfiorai il vocalist, cercando di fermarlo. -Ehm... Va beh, non disturbarlo. Non ce n'è bisogno...-
    -Come no?! Dev'essere educato e venirti a salutare!!-
    Gli sorrisi, scuotendo il capo. -Hai ragione, mammina!-
    Simone rise della mia "battuta", mentre il ragazzo se ne andò fintamente offeso.
    -Eccomi.-
    Mi voltai verso la scalinata, osservando quel benedetto ragazzo che, sincero o no, mi aveva rubato il cuore. Il mio miracolo personale.
    Indossava i soiti jeans larghi, una maglietta bianca a suo modo "elegante" e una fascia coordinata sulla fronte. Continuai ad osservarlo a bocca aperta, senza accorgermi che, a loro volta, tutti fissavano me.
    Stavo diventando rossissima, lo sentivo! E stavo per fare l'ennesima figura del cavolo!
    Alzai una mano verso di lui in segno di saluto, all'altezza della spalla, sorridendogli amichevolmente. -B-Buonasera, Tom! Auguri!-
    Mi guardò glaciale, come faceva quasi ogni volta che i nostri sguardi s'incrociavano in pubblico. -Anche a te.- si limitò a dire, distogliendo lo sguardo.
    Non mi freghi più, caro mio! E' inutile che fingi adesso: dopo quel messaggio, sei nelle mie mani!!
    Continuai a sorridergli, per poi voltarmi verso suo fratello.
    -C-Che c'è, Bill? Perchè mi guardi a quel modo?- gli chiesi, squadrandomi. -Ho qualcosa che non va?-
    -Ma no, figurati! Ti guardavo perchè sei bellissima!-
    Lo guardai perplessa, mentre "qualcun'altro" stringeva i pugni sulla ringhiera in ferro battuto della sala.
    -G-Grazie.-
    -Questo vestito ti sta d'incanto! Davvero!-
    Mi abbracciò, portando le braccia sulla mia schiena.
    -Stai al gioco.-
    Quelle sue parole bisbigliate... Non avevano poi molto senso.
    Rimasi immobile, mentre dei passi si avvicinavano sempre di più...

    *Dlin Dlon*


    -Dev'essere Gordon!- commentò il vocalist felice, allontanandosi. -Vado io!-
    Si allontanò a corsa verso l'entrata, lasciandomi da sola con Tom che, inspiegabilmente, adesso era a due passi da me.
    Mi sentivo potente per la prima volta da quando era scattata quella sottospecie di scintilla fra noi: potevo girare la situazione come più mi si addiceva... La sua dichiarazione, ormai, era scritta sul mio cellulare, indelebile.
    Si guardava intorno, non sapendo cosa dire.
    -Puoi... Smetterla, per favore?-
    Sospirai, non capendo a cosa si riferisse. -Di fare che cosa?-
    -Di prenderti gioco di me!-
    -E... Perchè pensi che lo stia facendo?-
    Era strano che me lo chiedesse, visto che fino a quel momento quello a prendersi gioco di me era proprio lui!
    Abbassò il capo agitato, acquisendo un velo rossastro sulle guance. -N... Non lo so, so solo che lo stai facendo!-
    Sorrisi notando quanto, in realtà, dietro quella maschera da duro si celasse un timido cucciolo da coccolare. Il solo pensiero mi fece vibrare di gioia.
    -Se la pensi così... Mi dispiace.-
    Portai una mano sul suo volto, accarezzandolo dolcemente. Che sensazione strana... E che pelle liscia.
    Capì in fretta che il mio corpo era una specie di esca per lui: io ero l'amo, lui il pesce che doveva abboccare.
    Le sue dita si dischiusero unendosi alle mie, per poi avvicinare il mio palmo alle labbra e prendere a baciarlo, con morsi e giochi di ogni tipo.
    Rimasi immobile, imbarazzata come non mai, specchiandomi nei suoi occhi e capendo quanto mi desiderava. Quanto io desideravo lui.
    Possibile che non riuscivamo a fare un discorso per intero?! Finivamo sempre per passare ad "altro"... Che stessi diventando una pervertita anch'io?
    -Buonasera, ragazzi!-
    Mi allontanai rapidamente, per poi ficcarmi la mano in tasca e voltarmi, ansimante.
    Che fosse...?
    Tom si avvicinò all'uomo, salutandolo con la tipica presa "virile" delle mani. -Bentornato, Gordon! E auguri!-
    -Grazie, Tom! Ma... Questa bella signorina chi è?-
    Mi avvicinai indecisa, sfoderando però un vivace sorriso. -Sono Rain, Rain Corietti. Piacere di fare la sua conoscenza!-
    -Ah, la famosa Rain! Piacere mio!-
    Mi strinse la mano -l'altra mano- gentilmente, per poi dare una sonora pacca sulla spalla al chitarrista. -Complimenti, è davvero graziosa!-
    Ci guardammo entrambi, intuendo l'equivoco, imbarazzandoci ancora di più.
    -Ti sbagli: è solo un'amica.-
    -Sì, certo! Un' "amica" speciale!- commentò divertito, facendo l'occhiolino al ragazzo.
    Niente da fare, non comprendeva.
    -Su, venite a mangiare... "Amici"!-




    Il pasto fu perfetto. Solo in quel momento capì il perchè lo chiamassero "Cenone".
    Mi pulì le labbra con un tovagliolo, ormai sazia: avevo mangiato più quella sera che in tutta la settimana.
    -Cara, tieniti libera per il tronchetto, mi raccomando!-
    Guardai la donna stupita, per poi sorriderle e annuire. -Certo.-
    Mi toccai la pancia: era gonfissima. Che ci fosse un bambino?
    Ok, il Natale mi da' alla testa.
    Automaticamente guardai Tom, e me ne pentì subito.
    Si era sistemato proprio davanti a me. Non era la prima volta che lo beccavo a fissarmi, e i nostri sguardi s'incrociavano.
    Puntai lo sguardo verso il camino, caldo, brulicante di fiamme. Mi dava una sensazione di pace, di armonia: avevo sempre desiderato averlo a casa...
    -Hai freddo, Rain? Stai battendo i denti!-
    -Oh, non preoccuparti, Bill! Sto bene!-
    Si alzò comunque, come immaginavo, per poi tornare con un maglioncino bianco, probabilmente di Simone. Me lo adagiò sulle spalle, dolce.
    -Così va un pò meglio?-
    Solo guardando nuovamente il chitarrista capì a cosa si riferiva il suo "gioco".
    Era geloso marcio! E la cosa non poteva che farmi piacere...
    Ci fissava entrambi, muovendosi in continuazione, come se fosse in difficoltà, a disagio; il suo volto, in più, era passato dal rosso tenue al viola chiaro.
    Sfiorai la mano del vocalist, fissandolo con occhi languidi. -Sì, grazie.-
    Mi rendevo conto di quanto gli facessi del male... Ma era lui a dover capire quanto ne aveva fatto a me.
    Ed era tanto. Tanto.
    Illudere una persona è la cosa peggiore che si possa fare. Meglio stroncare sul nascere i suoi desideri, invece di alimentarli... E poi deluderla.
    -Ragazzi, è quasi mezzanotte! E' ora di aprire i regali!-
    I gemelli si alzarono di botto, cercando di raggiungere la postazione migliore per primi. Li raggiunsi lentamente, scuotendo la testa: erano ancora dei bambini.
    Era un pò imbarazzante non aver preso niente per Simone e Gordon, ma avendoli conosciuti solo in quel momento, che regalo potevo farli?!
    E poi, quasi sicuramente, nemmeno loro avevano preso qualcosa per me.
    Anche se... Un regalo me lo avevano già fatto. Permettermi di passare il Natale lì con loro era il massimo.
    -Bene, bene...-. La donna sollevò un pacchetto di discrete dimensioni, guardandosi intorno divertita. -Di chi è questo?-
    Bill e Tom si alzarono in piedi, agitandosi.
    -Mio!- pronunciarono all'unisono.
    -No, cari miei! Questo è di Gordon!- pronunciò lei, porgendolo al marito e mandando la linguaccia ai due.
    -Ma... Simone, ti avevo chiesto di non farmi niente...-
    -E pensavi davvero che ti avrei dato ascolto?!-
    La famiglia rise, mentre l'uomo si preparò a scartare il pacco.
    Mi sedetti su una poltroncina lì davanti, godendomi la scena. Che bella sensazione.
    E se anch'io ne avessi fatto parte? Se fossi stata, ad esempio, la sorella di Bill e Tom?
    Vivere lì con loro, litigare, scherzare...
    No, impossibile.
    Mi sarei innamorata di Tom comunque. Di fare della mia prima storia d'amore un incesto non era il caso...
    Guardai di nuovo il cellulare, mentre gli altri si affrettavano ad aprire gli altri pacchi e a ringraziare per i doni: ancora niente. Avevo provato a chiamare a casa, ma non avevo ricevuto alcuna risposta...
    Basardo di un Tonius... Ora che c'è Ambra, si è praticamente scordato di me?!
    -Rain, sono tuoi questi pacchetti?-
    Mi alzai di scatto, constatando che erano effettivamente i regali che avevo fatto ai "Kaulitz". -S-Sì.-
    Mi avvicinai, porgendo i pacchetti ai rispettivi. -E-Ecco, tenete. Non sono un gran che, ma... Spero vi piacciano.-
    Il leader lo scartò in fretta, rimanendo a bocca aperta. -Wow! Una macchina per le unghie!-
    Beh, definirla "macchina" forse era un pò esagerato. Conteneva degli smalti e ti aiutava a metterli meglio possibile. Tutto qui.
    -Grazie mille, piccola!- mi disse euforico, gettandomi le mani al collo. -Ti sarà costata uno sproposito! Non devi spendere tutti questi soldi per noi!-
    Effettivamente sì, mi era costata un mio stipendio di un mese. Ma per loro questo e altro.
    -Non preoccuparti. L'ho fatto con piacere!-
    Fu il turno di Tom.
    Ingoiai tesa la saliva, mentre scartava piano il suo pacchetto, molto più piccolo e fine rispetto a quello del fratello.
    La carta finì a terra, mentre lui rimaneva a fissare il contenuto. Non proferì parola e la cosa mi mandò totalmente nel panico: forse non gli piaceva?
    Me l'avrebbe tirato dietro?
    -E'... Un album musicale... Di Bon Jovi.- commentai, forse per farmi coraggio.
    Non era il suo stile, lo sapevo. Ma c'era qualcosa di significativo in quel cd. Una canzone.
    Quella che mi aveva fatto innamorare di lui.
    Always.
    Era un modo per ringraziarlo, per ricordargli quanto gli volessi bene...
    Per fargli capire che, quella volta,al piano, non piansi per ciò che mi disse. Piansi per l'emozione.
    Emozione nuova, mai provata fino a quel momento.
    L'amore.
    -Grazie.-
    Non seppe direi di più, ma mi bastò, per il momento.
    Poggiò l'oggetto su un tavolinetto di fianco al maestoto albero, per poi rivolgermi, forse per la prima volta, un piccolo, dolce sorriso.
    Rimasi affascinata, ricambiandolo a mio modo e diventando pallida per la tensione.
    -Gordon, è tutto pronto?-
    -Sì, cara.-
    I due "adulti di casa" avevano assistito alla "tenera" scena fra me e il ragazzo, per poi darsi subito da fare per qualcosa... Ma cosa?
    -Rain... Sappiamo e comprendiamo quanto ti manchi la tua famiglia in questi momenti...-
    Guardai Simone pronunciare tali parole, mentre gli altri le andavano vicino, in silenzio.
    -... Perciò abbiamo deciso di farti un regalo che, speriamo, limiti almeno un pò la tua sofferenza.-
    M'indicò un punto preciso, che io guardai senza aspettare troppo.
    Ma... Cosa...?
    Un portatile giaceva sul tavolo, con lo schermo alzato... E qualcuno dentro.
    Mi avvicinai, guardando con più attenzione.
    Mamma, Antonio, Ambra...
    Erano tutti lì, a salutarmi.
    C'è una Webcam... E un microfono.
    Non potevo crederci... Avevano pensato a tutto questo... Per me?
    -Li ho chiesto io di non contattarti in alcun modo...- mi comunicò Gordon, portandomi una mano sulla spalla. -... Così la sopresa sarebbe stata più grande, no?-
    Continuai a guardarli, senza staccare nemmeno per un attimo gli occhi.
    Era meraviglioso.
    -Ehi, ragazzi, mi sentite?-
    Tutti e tre mi salutarono, felici.
    -Forte e chiaro.-
    Mi apparivano così strani. Così diversi.
    Era troppo che mancavo da casa. Era troppo che mancavo dallo starli vicino.
    -I ragazzi ci hanno contattato per fare questa cosa, visti i problemi climatici, e hanno messo in piedi, con l'aiuto dei genitori, ogni dettaglio. esclamò mia madre, mandandomi una serie di lunghi baci. -Anche questo computer è uno dei tuoi regali da parte della famiglia, Rain... E non è tutto.-
    Bill tirò fuori una bustina bianca, porgendomela euforico.
    Non sapevo cosa dire.
    L'aprì, tirando fuori due biglietti.
    "Volo Berlino-Roma".
    -Abbiamo pensato che se il tempo migliora, potrai sempre passare il Capodanno con la tua famiglia, ovviamente con un accompagnatore.-
    Continuavo a non riuscire a dire niente. Era tutto impossibile...
    Che fosse un sogno? Stavo sognando, per caso?
    -Tanti auguri, piccola! Cercheremo di recuperare il tempo perduto quando verrai qui... Non vediamo l'ora di conoscere il tuo ragazzo!-
    Squadrai mio fratello per quella domanda, mentre -quasi- tutta la famiglia tedesca si mise a ridere.
    -Siamo felici di averti rivisto! Adesso purtroppo dobbiamo staccare, ma... Ogni volta che vorrai, con questo pc, potrai contattarci e vederci!-
    Strinsi i biglietti al petto, come se fossero il tesoro più prezioso che avessi mai avuto. -Ok.-
    -Buona serata! Ti vogliamo bene! -
    -A-Anch'io...-
    Non trattenni le lacrime. La sensibilità faceva perennemente la sua parte in tutte le situazioni.
    Quando la connessione finì, mi asciugai le lacrime, sfregandomi una mano sugli occhi.
    -Io... Vi ringrazio tanto. Sono... Troppo felice.-
    I quattro presenti mi sorrisero, contenti che tutto fosse andato per il meglio.
    -Avete reso questo mio Natale indimenticabile.-
    Timidamente, alzai le braccia verso di loro, continuando a singhiozzare.
    -Posso abbracciarvi?-
    Inteneriti, mi vennero tutti incontro, stringendomi a loro. Addirittura l'ex rasta, che, seppur un pò in disparte, mi sfiorò apenna, gentile.
    Ero serena. La mia famiglia sapeva di potersi fidare di questa: erano brave persone.
    Fu la prima volta che, da quando arrivai in Germania, mi sentì veramente a casa.




    -Questa è la stanza degli ospiti. Ti abbiamo preparato un letto: di certo non ti lasciamo andare in giro da sola a quest'ora di notte.-
    -Non era necessario, Signora...-
    Alzò gli occhi al cielo, portandosi le mani suoi fianchi. -"Signora"?!-
    -Ehm... No, scusa... Simone.-
    Sorrise, baciandomi una guancia. -Ecco, adesso va meglio... Buonanotte, cara! Per qualsiasi cosa, bussa pure a Tom o a Bill!-
    Uscì, lasciandomi sola.
    Era stata una bella giornata, ma ero davvero stanca. Mi privai di quell'abito scomodissimo, indossando un pigiama prestatomi dal vocalist.
    Però... Mi calzava a pennello! Forse era un pò lungo, ma mi accontentai...
    Sbadigliai, sentendo gli occhi chiudersi. Era proprio l'ora di fare la "nanna".
    Buonanotte, mondo!
    Mi sistemai nel lettino, pronta ad addormentarmi rapidamente...
    Ma...
    Per rendere quella serata il massimo c'era ancora una cosa da fare...
    No. Che scemenza.
    Mi rigirai svariate volte, agitata da quel pensiero. Una voglia irrefrenabile m'inondò dentro...
    E va bene! Lo faccio!
    Mi alzai a fatica, camminando in punta di piedi per non svegliare nessuno. Se Simone o Gordon mi avessero scoperta, sarei stata nei guai!
    M'incamminai, raggiungendo in fretta il corridoio. Se non sbagliavo, era la seconda camera a destra... Bill era stato così gentile da mostrarmi l'intera casa, nel pomeriggio.
    Cosa pensavo di fare arrivata lì? Cosa avrebbe fatto lui?
    Bussai piano, sperando che fosse ancora sveglio.
    Non ricevetti alcuna risposta.
    Sospirai. -Tom! Tom, sei sveglio?- chiesi, mantenendo il tono di voce più basso possibile.
    Per la mia gioia, la porta si aprì. Il ragazzo, assonnato, fece capolino, fissandomi come si fissa un miraggio.
    -Rain?-
    Stava sognando, per caso?
    -T-Tom... Mi spiace disturbarti a quest'ora, ma... Avrei da chiederti un favore... Anzi, due...-
    Si appoggiò al muro, attenendo. -E non potevi aspettare domattina?!- commentò gelido, osservando quanto incrociavo le dita dei piedi, timida.
    -N-No...-
    Sospirò, guardando da tutt'altra parte. -Sentiamo.-
    -I-Il cd... Non ti è piaciuto, vero?-
    Non seppe cosa rispondere. Dire la verità -cioè che lo aveva amata da subito- sembrava troppo sdolcinato... E lui non era proprio il tipo!
    -Mi spiace deluderti... Ma sì, mi è piaciuto.-
    Prima che potessi dire altro, un'altra porta scattò. Era quella della camera di Bill.
    -Tom, che succede?-
    Il vocalist guardò il corridoio, adesso completamente vuoto, buio.
    Mah... Sarà stata la mia immaginazione... Eppure mi sembrava di averli sentiti parlare...

    -Stava per scoprirci, maledizione!-
    Tom, appena sentito il fratello muoversi, mi aveva trascinata nella camera, chiudendo velocemente l'uscio.
    -Spero che la seconda cosa che vuoi chiedermi valga la pena di tali rischi...-
    Mi guardavo intorno, cercando di capire come fosse, in realtà, la sua stanza. Vedevo solo chitarre, vestiti sparsi ovunque e una marea di puro disordine.
    -Sei un pò disordinato, caro Tomi... Le ragazze non amano il disordine, ricordalo.-
    Scosse la testa, inibito. -Non è questo il punto!-
    Mi voltai verso di lui, specchiandomi nei suoi occhioni marroncini, all'apparenza gelidi.
    -Posso dormire con te?-
    Questa sì che poteva considerarsi una gaf in piena regola.
    Non sapevo nè come, nè perchè, ma avevo bisogno di dormire al suo fianco, almeno per una notte. Non fraintendetemi, non volevo fare niente di "sconcio"! Anche se questo dettaglio, probabilmente, sfuggì al ragazzo...
    Non poteva crederci...
    Io e Rain... Cosa...?
    Era confuso, molto confuso.
    Cercò di dire qualcosa, ma gli morì sulle labbra, quelle labbra tremendamente perfette...
    -Tu... Vorresti dormire qui, con me?-
    Annuì decisa. Sapevo cosa provava lui per me... Ma speravo che resistesse dal non voler passare subito al "sodo". Se mi voleva bene davvero, avrebbe resistito.
    Si sedette sul letto, piano, invitandomi a fare altrettanto.
    Io, ovviamente, lo feci.
    Dire che sentivo le farfalle nello stomaco era limitarmi: non erano semplici farfalle... Era molto di più.
    Mi stesi, poggiando la testa sul cuscino. Non m'importò cos'avesse intenzione di farmi: ero sua adesso.
    Parve capire. Mi sembrò che ragionasse con la testa, per una volta, invece di ragionare con "altro"...
    Si sistemò al mio fianco, comprendosi e facendomi altrettanto.
    Non riuscivo a smettere di guardarlo. Come sarei riuscita ad addormentarmi così?
    Mi abbracciò, mandandomi in ebollizione.
    -Non ti faccio niente, lo giuro. Almeno per ora...-
    Sorrisi alle sue parole, anche se non era proprio il caso.
    Ero una Cappuccetto Rosso, finita volontariamente fra le braccia di uno splendido lupo.
    Sentì le sue mani sulla schiena, mentre finivo col volto sull'incavo del suo collo. Stava facendo uno sforzo incredibile per limitarsi, e lo stimai per questo. Non voleva portarmi solo a letto, quindi...
    Beh, diciamo che, in un certo senso, c'è riuscito...
    -Dormi adesso, piccola Rain.-
    Non mi aveva chiamata "ragazzina"! Un nuovo, miracolo del Natale.
    Continuò a sfiorarmi i capelli a lungo, baciandomi leggero la punta del naso, dolce.
    Adesso era davvero Natale. Adesso ero davvero felice.
    Forse continuava ad illudermi, forse continuava a prendermi in giro... Ma sentirmi amata da lui era la miglior cosa che potessi provare.
    Se avessi saputo cosa sarebbe successo dopo, avrei passato molto più tempo al suo fianco...
    Coccolata, mi addormentai col sorriso, e col pensiero che nemmeno un angelo sarebbe stato più bello di così.







    Continua...
    SPOILER (click to view)
    Mi spiace, è un capitolo sul Natale e io ve l'ho pubblicato quasi a Capodanno! xD ovviamente ci sarà anche quello, ma... Non sperate che riesca a postarlo proprio il 31 xD non ce la farei mai! Detto questo vi saluto *-* spero vi sia piaciuto! Scusate ancora per il ritardo >.<


    Bacii <3
     
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528 replies since 1/10/2009, 19:08   11559 views
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