Against the rain

PG Romantico? [Lezioni di sopravvivenza]

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  1. Mìssa'
     
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    CITAZIONE (SaReTtA_93 @ 4/12/2009, 13:11)
    o mammina buonina....
    penso che sverrò...
    *cade a terra e sbatte la testa
    *si rialza e appiccica sul bernocolo il cerotto con i TH della Compaesana
    *inizia a saltare
    And...no
    Tom...sei un idiota! lasciatelo dire!
    bellissimo

    postaaaa prestooo!

    Tesoro, mi freghi il cerotto? :ohcielooo!:
     
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  2. ~ F r @ n c y *
     
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    CITAZIONE (SKv89 @ 4/12/2009, 19:33)
    continuerò a dirlo all'infinito.. Dio quanto scrivi bene!!!
    Mi è piaciuto un sacco questo capitolo!!!

    *_____* *se la spupazza, stringendola forte forte <3*
    Mi commuovi così! ç__ç
    Mi fa piacere, comunque! *--* Crazie mille! <3

    CITAZIONE (SKv89 @ 4/12/2009, 19:33)
    IO faccio un po skifino...

    Non ho ancora letto la tua ff [e stai pur certa che lo farò u.u e questo riguarda tutte *-*], ma non credo proprio tu faccia schifo u.u non sminuire le tue capacità! =)


    A presto!
     
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  3. SKv89
     
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    CITAZIONE (~ F r @ n c y * @ 4/12/2009, 21:32)
    CITAZIONE (SKv89 @ 4/12/2009, 19:33)
    continuerò a dirlo all'infinito.. Dio quanto scrivi bene!!!
    Mi è piaciuto un sacco questo capitolo!!!

    *_____* *se la spupazza, stringendola forte forte <3*
    Mi commuovi così! ç__ç
    Mi fa piacere, comunque! *--* Crazie mille! <3

    CITAZIONE (SKv89 @ 4/12/2009, 19:33)
    IO faccio un po skifino...

    Non ho ancora letto la tua ff [e stai pur certa che lo farò u.u e questo riguarda tutte *-*], ma non credo proprio tu faccia schifo u.u non sminuire le tue capacità! =)


    A presto!

    Mentre Francy spupazza Kiki, cerca di rispondere:
    hihi Prego non c'è di ke! ^^
    Ah non preoccuparti, io mi diverto a scrivere.. poi se piace piace altrimenti amen!

    Cmq thanks for all! <3
     
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  4. scialla483
     
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    così impari Tom.

    gli sta bne.
    V.v
    che donna perfida che sono.
    ok stop

    no a parte gli scherzi, Rain farà soffrire tantissimo Andreas.
    perchè è innamorata di Tom, e prevedo che succederanno tante cosette...
    moooooooooooooolto interessanti

    brava

    baci Vale
     
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  5. Anto483
     
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    CITAZIONE (SaReTtA_93 @ 4/12/2009, 13:11)
    o mammina buonina....
    penso che sverrò...
    *cade a terra e sbatte la testa
    *si rialza e appiccica sul bernocolo il cerotto con i TH della Compaesana
    *inizia a saltare
    And...no
    Tom...sei un idiota! lasciatelo dire!
    bellissimo

    postaaaa prestooo!

    :maa!:
    madòòòò nooo!
    Stupendo il capitolo
    TOM E RAIN INSIEMEEE! susu francy facci questa cortesiaaa
    Grazie ciauz!
     
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  6. SaReTtA_93
     
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    CITAZIONE (Anto483 @ 5/12/2009, 16:23)
    CITAZIONE (SaReTtA_93 @ 4/12/2009, 13:11)
    o mammina buonina....
    penso che sverrò...
    *cade a terra e sbatte la testa
    *si rialza e appiccica sul bernocolo il cerotto con i TH della Compaesana
    *inizia a saltare
    And...no
    Tom...sei un idiota! lasciatelo dire!
    bellissimo

    postaaaa prestooo!

    :maa!:
    madòòòò nooo!
    Stupendo il capitolo
    TOM E RAIN INSIEMEEE! susu francy facci questa cortesiaaa
    Grazie ciauz!

    lo sapevo che c'era qualcuno che la pensa come me!!

    c'è qualcosa che non va!!
    posta :ossì:
     
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  7. ~ F r @ n c y *
     
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    Sto scrivendo *___*
    Se le cose vanno come voglio xD, o oggi, o domani dovrei postare! Anche se..Domani è l'onomastico di mia mamma, quindi non so. E mercoledì non credo: è il mio compleanno!! *___* <3


    Bacii
    A presto caVe!! *___*
     
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  8. scialla483
     
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    uuu teso dai-..
     
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  9. lenafee
     
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    CITAZIONE
    E il primo commento è MiiiO
    No vabbè dillo che mi odi!
    C'è tutti ma non lo scassa coconuzz -.-
    Potevi anche farla diventare lesbica e farle
    avere una relazione con Riyo ò.ò
    Avrei preferito u____u
    Vabbè comunque sia si lasceranno, lo so.

    è si Marta ha completamente ragione! tutti ma non Andreas!!!! A questo punto si poteva mettere con Julia,no?xD
     
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  10. Mìssa'
     
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    CITAZIONE (lenafee @ 10/12/2009, 17:08)
    CITAZIONE
    E il primo commento è MiiiO
    No vabbè dillo che mi odi!
    C'è tutti ma non lo scassa coconuzz -.-
    Potevi anche farla diventare lesbica e farle
    avere una relazione con Riyo ò.ò
    Avrei preferito u____u
    Vabbè comunque sia si lasceranno, lo so.

    è si Marta ha completamente ragione! tutti ma non Andreas!!!! A questo punto si poteva mettere con Julia,no?xD

    Sìììììì
    Ma Francy è sadica,
    ormai è dimostrata la cosa

     
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  11. ~ F r @ n c y *
     
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    CITAZIONE (Mìssa' @ 10/12/2009, 22:57)
    Sìììììì
    Ma Francy è sadica,
    ormai è dimostrata la cosa

    Io più che sadica mi nominerei "INCASINATRICE" xD
    Sono dell'opinione che se una storia ha mooolti intrighi, è più interessante! *-* se finisce subito con "..e vissero per sempre felici e contenti!" dopo due capitoli, la cosa mi scoccia xD prima di arrivare alla vera felicità, ne deve cadere di pioggia >___>
    {A proposito... Giuro che Domenica mi ci metto u.u in questi giorni proprio NON POSSO! Perdonatemi ç___ç}


    Bacii <3
     
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  12. tomminakaulitz92
     
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    Ciao sono Vanessa una nuova lettrice.. molto bella come storia.. mi cpiace.. detta alla maicol *CI PIACEEE*

    spero posti presto....
     
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  13. ~ F r @ n c y *
     
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    Ciao cara! ^___^ Benvenuta in questo piccolo topic di pazze!! xD
    Scherzi a parte, sono felicissima che ti piaccia la mia storia! *____*
    Vedrò di continuarla mooolto presto! =)


    Bacii <3
     
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  14. tomminakaulitz92
     
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    ;) ;) :D ;) ;)
     
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  15. ~ F r @ n c y *
     
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    SPOILER (click to view)
    Dopo una vita e mezzo, sono riuscita a postare xD mi scuso per il ritardo -.- ma spero di essermi fatta perdonare, visto che il capitolo è piuttosto lungo! *-* e spero che vi piaccia! *-*


    ~ Lesson 16 ~

    ..Chieditelo sempre.. Ne vale la pena?..









    Non avevo pensato ad altro, per tutto il resto della serata.
    La sua ampia schiena, le sue spalle grandi, possenti si allontanavano sempre di più, svelte, con passo triste...
    Avrei voluto allungare una mano, afferrarlo per quelle "ridicole treccine" e tirarlo verso di me, per dirgli: "Razza di idiota, come puoi pensare davvero che mi sia messa con Andreas?! Io... Io..."
    ... Voglio solo te.
    Ma quella piccola briciola di razionalità che mi era rimasta lasciò che, dopo quel mio "Noi stiamo insieme", ci fissasse entrambi confuso, in silenzio, per poi girare i tacchi e scomparire dalla nostra vista, fra la gente, mormorando qualcosa di incomprensibile...
    Tom...
    I suoi occhi, per quanto cercassero di nasconderlo, non trasmettevano la solità vivacità, la solita sicurezza... Erano soffertenti, malinconici.
    Spenti.
    A cosa doveva tutto quel nervosismo? Perchè se l'era presa tanto?
    Perchè aveva perso la sua "dolce amata" -alias me-, o semplicemente perchè il suo prezioso orgoglio era stato deriso in malo modo dall'odioso sorrisetto di Andreas?
    Beh, la prima opzione non era minimamente da tenere in considerazione.
    Infondo, aveva solo perso un giocattolino. Tutto qui.
    Ero rimasta in silenzio, a cercarlo con lo sguardo, mentre Andreas, altrettanto silenziosamente, continuava a fissarmi, portandomi in giro per il locale: lui stesso era stupito dalle mie parole... Lui stesso non sapeva che "stavamo insieme".
    Non ci credeva. Era un sogno?
    Ma come poteva esser felice, sapendo che il mio cuore apparteneva ad un altro? Come?
    Fu lui a riportarmi a casa, alla fine della festa. Riyo optò per rimanere in compagnia di uno di quei due modelli senza cervello... Ovviamente non ci misi bocca: la vita era sua, no? Poteva fare ciò che voleva!
    Ci mancava solo che mi mettessi in mezzo...
    Come potete immaginare, rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto...
    IO, che come una cretina, spinta dall'egoismo e dall'orgoglio stesso, mi ero cacciata in una situazione ancor più tragica della precedente.
    LUI, che non sapeva cosa dirmi, come consolarmi... Come farmi sua davvero.
    Tamburellava con le dita sul volante, agitato.
    Aveva lasciato gli altri quattro alla festa: sarebbe andato a riprenderli appena fossi arrivata a casa. Avevo espresso il desiderio di andarmene... Non volevo più stare lì.
    Volevo solo mettermi a letto, sotto le coperte, e piangere tutta la notte, ancora una volta... Perchè più cercavo di migliorare la mia vita, più questa peggiorava...
    Che situazione.
    -Eccoci... Siamo arrivati.-
    Frenò piano, lasciandomi il tempo di realizzare la cosa. Alzai il capo distratta, annuendo alle sue parole.
    -O-Ok... Allora io vado...-
    Feci per aprire la portiera, ma la sua mano bloccò la mia. Che voleva adesso?!
    -Rain... Ti va di... Parlarne?-
    Oh, ma sì! Certo che mi va! Sono così contenta che potrei mettermi a fare i salti di gioia!
    Cercai di mantenere un lieve contegno e di non scoppiare a piangere come una piccola ragazzina lagnosa -ciò che esattamente ero-.
    -N-Non c'è molto da dire, mi sembra...- affermai poco sicura, con voce tremante. -Io e te... Stiamo insieme, no?-
    Era davvero squallido...
    Il mio primo ragazzo... Era ufficialmente il mio primo ragazzo!
    E io non l'amavo affatto...
    -Rain... Io non voglio costringerti a stare con me per sempre... Vorrei almeno provarci.-
    Alzai lo sguardo, fondendolo al suo: come poteva esser così buono con me? Eppure... Era colpa mia se soffrivamo tutti e tre!
    -Voglio farti dimenticare ciò che ti fa star male e renderti felice. Capisci?-
    Sì, capisco... Ma è una semplice utopia.
    Feci ricadere nuovamente lo sguardo sul mio abito blu, svolazzante, torturandone nervosamente i bordi.
    -Perchè...?-
    Strinsi i pugni, trattenendo con tutta me stessa le lacrime: tutta quella situazione l'aveva creata io... Piangere non mi sarebbe servito affatto.
    -Perchè non mi sono... Innamorata di te?-
    Come potevo continuare a dire cose simili? Come?
    I miei pugni si rilassarono non appena le calde mani di Andreas li ricoprirono, comprensive. Le fissai, mentre le spostava sulle mie spalle, voltandomi e costringendomi a guardarlo negli occhi.
    -Beh... Puoi sempre farlo.-
    Mi accarezzò il volto, spostandomi dolcemente una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre si avvicinava sempre di più, lentamente.
    Cos.. Cos'ha intenzione di fare?!
    Non voleva per caso...
    ... Baciarmi, vero?
    Ora era a pochi centimetridal mio viso.
    Allora voleva davvero...?
    No, non potevo. Non ce l'avrei fatta.
    Non volevo.
    Sarebbe stata un'altra cattiveria... Baciarlo e pensare che fosse... TOM.
    Tom...?
    No.

    Prima che potesse raggiungere le mie labbra, mi spostai appena, finendo col baciarlo sulla guancia,
    -A domani e... Grazie del passaggio.-
    Scesi in fretta dall'auto, stringendo la borsetta fra le mani e, soprattutto, senza guardarmi mai indietro.
    Aprì velocemente la porta, per poi entrare e chiuderla rumorosamente.
    Non persi nemmeno tempo ad accendere la luce...
    Il buio era quello che ci voleva... Così non avrei potuto vedere quella faccia di bronzo che mi trascinavo dietro.
    Scivolai lentamente, finendo col sedermi sul pavimento...


    ~*~



    Incubi a non finire...
    Ecco cosa mi riservò quella notte.
    Ma era piuttosto prevedibile. Dovevo pagare in qualche modo il male che avevo fatto.
    Le persone continuavano ad allontanarsi da me, senza lasciarmi modo di spiegare o rimediare... E io sarei morta sola e sofferente.
    Sarei bruciata fra le peggiori fiamme dell'Inferno.
    -NO!!-
    Mi risvegliai di soprassalto, per l'ennesima volta. Non mi era concesso nemmeno dormire, quindi.
    Mi girai, cercando una nuova posizione che mi permettesse di riprendere sonno.
    Lo volevo lì.
    Dormire al suo fianco, fissare la sua schiena, come quella notte...
    Lo volevo lì.
    Sentirlo suonare per me "Always", di nuovo, la canzone che mi aveva fatta innamorare, commuovere...
    Lo volevo lì.
    Baciarlo, stringerlo a me, sentirlo mio...
    E invece?
    No. Dovevo combattere tutto questo.
    Dovevo fargli capire che non ero una ragazza facile, e che se non voleva stare con me seriamente poteva anche sparire!
    Qualcosa mi fece smettere di pensare, per un istante.
    Mi alzai dal letto, aprendo l'anta centrale dell'armadio.
    Sì, era ancora lì...
    Sorrisi, afferrandola e tornando nel letto, stringendola fra le braccia.
    La sua sciarpa.
    Mi addormentai di colpo, stanca, coccolata dal suo profumo inebriante, sensuale, e dal sogno di un mondo immaginario perfetto...
    ... Dove io potevo correre in campi fioriti, vestita candidamente...
    Dove lui, sorridendo, continuava a suonare il piano per me...
    Dove lui, quell'angelo cacciato dal Paradiso per pura invivida degli altri angeli, diceva di amarmi...


    ~*~





    -Buongiorno!-
    Strizzai gli occhi intensamente, per capire di chi fosse quella voce squillante e quei lunghi capelli castani.
    Non ci misi molto ad arrivarci...
    -G-Georg...?-
    -Che ci fai ancora a letto?! Su, alzati! Hai promesso che venivi a pattinare con noi oggi, e non dirmi che non te lo ricordavi!!-
    Pattinare?!
    Come potevo pensare a pattinare dopo quello che mi stava accadendo?
    Feci per alzarmi, sbadigliando rumorosamente: ormai il mio "beato", per così dire, sonno era stato interrotto...
    Dovevo avere una faccia orribile...
    -Eddai, Rain! Non strabuzzare gli occhi a quel modo! Una promessa è una promessa!!-
    -Io... Oggi dovrei andare a lavoro...-
    Il bassista mi squadrò in malo modo, fissandomi con intensa malignità.
    -Rain, hai disdetto tu stessa ieri mattina. C'ero anch'io... Non pensare di fregarmi!-
    Gli sorrisi dolce, sperando in qualche modo che mi perdonasse il tentativo di volerlo "gabbare"...
    Niente da fare... Mi ha sgamata.
    -Io odio pattinare e lo sai.-
    -Ma se non l'hai mai fatto in vita tua!-
    Beh... Effettivamente...
    Sbuffai, stroppicciandomi gli occhietti ancora mezzi chiusi... Quando ci si metteva, Georg era proprio insopportabile!
    -Va bene, va bene! Arrivo! Ma fammi svegliare prima, per favore!- esclamai, piuttosto scocciata.
    Già il fatto che fosse entrato in camera mia così, senza nemmeno bussare, alle otto del mattino, non era qualcosa che potessi considerare "educato"...
    Non ero dell'umore adatto per sopportare ogni piccolo fastidioso dettaglio...
    -Bene! Allora ti aspettiamo giù per la colazione!-
    Scese dal mio letto, per poi dirigersi verso la porta...
    -Ah, Rain! Auguri!-
    Lo guardai preoccupata, alzando il solito sopracciglio. Era il mio compleanno, per caso?
    -A-Auguri per cosa?!-
    -Beh, ho saputo che ti sei messa con Andreas!-
    Ecco, fantastico... Adesso lo sapevano tutti!
    Chi era quell'idiota che aveva reso di dominio "Tokioso" quella storia?
    Andreas non di sicuro... Sapevo quanto fosse riservato ed educato.
    Era rimasta solo una persona...
    La mia voglia di ucciderlo si fece sempre più intensa.
    Stavo pensando di scrivere un libro. "Cento motivi per uccidere Tom Kaulitz".
    Gli avrei trovati sicuramente...
    Anche se ce n'era sempre uno che me lo impediva. Uno solo.
    Rimasi muta, cercando di sistemarmi quella roba spelacchiata che avevo in testa e che usavo chiamare "capelli". Il musicista notò il mio "silenzio-stampa" e pensò bene, per una volta, di farsi i cosiddetti fatti suoi.
    -Ehm... Allora ti aspetto giù...-
    Chiuse la porta piano, lasciandomi il tempo di deprimermi ancora, silenziosa... E io che me n'ero quasi dimenticata!
    Wow! Sono fidanzata!
    Beh, almeno era stato delicato a sorvolare sull'argomento "Ehi, hai una faccia che fa paura!".
    Appoggiai le mani sul lavandino, guardando allo specchio quella figura stanca, ipocrita e insicura... La mia.
    Sono fidanzata... E imbecille!

    -Sei proprio un imbecille, lo sai?-
    L'ex rasta rimase beatamente nel letto, sotto il piumone color crema. Le accuse di suo fratello gli scivolavano addosso come olio.
    -Ehi, mi stai ascoltando?-
    -Sì.-
    Bill incrociò le braccia al petto: non ne era così sicuro. -Davvero?-
    -No.-
    Sbuffò irritato, battendo un piede per terra: odiava quando suo fratello non faceva il serio!
    -Va bene, non ascoltarmi! Ma sappi che sei un emerito idiota!-
    Ma perchè ce l'aveva tanto con lui? Che aveva fatto di male?
    -Hai lasciato che Rain si mettesse con Andreas pur sapendo che non lo ama!-
    -Beh?! E' un problema suo! Non l'ho certo obbligata...-
    Si alzò, cercando di fuggire dall' "intervista" spietata del gemello: stava già "bene" così...
    -Non fare il fonto tonto! Sai bene perchè ti sto dicendo questo!-
    Lo fermò, prendendolo per un polso. Testardo, il gemellino...
    -Lei è il tuo mondo adesso.-
    Un fastidioso brivido si mosse sul corpo del chitarrista, provocandogli un leggero pallore... E non potè evitare di scoppiare a ridere in faccia al fratello.
    -Il mio cosa?!- chiese, avvicinandosi a Bill: doveva aver capito male...
    Il suo "mondo"?! Era ridicolo!
    -Le vuoi bene, lo so. Un gemello capisce queste cose... Le sente.-
    Era in vena di scherzi per caso?
    Si liberò della presa un tantino sgarbatamente, dirigendosi nel bagno. -Vado a prepararmi. Non rendermi questa giornata più orribile di quella che è...-
    Andare a pattinare? Che scocciatura...
    Eppure era piuttosto bravo... Ma lo trovava tremendamente noioso!
    -Ok, ok! Fa' come vuoi! Ma non dirmi che non ti avevo avvisato!-
    Il vocalist si arrese, alzando le spalle: quello che voleva dire l'aveva detto...
    -... Un giorno te ne pentirai!- sentenziò, ghiacciando il gemello sul posto, mentre usciva dalla stanza sbattendo l'uscio con forza.
    La testa di Tom spuntò fuori, sempre più perplessa. Non riusciva a spiegarsi tutto quel nervosismo...
    -Ma che gli è preso? Ha il ciclo, per caso?!-




    Ero riuscita a non incrociare nessuno quella mattina durante la mia permanenza casalinga.
    Georg e Gustav mi avevano spinta fuori, dicendo che i "Kaulitz" sarebbero venuti un pò più tardi -dormivano ancora?-, mentre Andreas ci spettava direttamente lì. Non mancarono le battute del tipo "Pomiciate, mi raccomando!" o "Siete una coppia affiatata!", cosa che mi mandò letteralmente in bestia. Ma feci finta di nulla, con fatica.
    Stavo già pensando a quante volte sarei finita col sedere per terra... E quante figuracce avrei fatto.
    Ci mettemmo ben un'ora circa per arrivare. Il posto, seppur fosse affollato, era piuttosto lontano.
    Per l'intero viaggio avevamo riso e scherzato, ascoltando musica a tutto volume e bussando col clacson ai passanti.
    Sì, lo so che non è educato... Ma cosa vi aspettavate da tre geni come noi?!
    Georg parcheggiò proprio dietro la fantomatica pista sul ghiaccio, mentre la mia paura aumentava vertiginosamente: sarei tornata a casa con tutte le ossa a posto? Aveva diversi dubbi...
    -Ci siete?-
    Chiusi la portiera, deglutendo a fatica. -Non proprio...-
    Un cielo oscuro si stagliava sulle nostre teste, mentre nuvole minacciose lo incorniciavano. Sembrava notte fonda...
    Wow! Il clima ideale per andare a pattinare! pensai ironica, mentre ci avvicinavamo ad una sottospecie di cassa, per entrare.
    Gustav e Georg erano conciati di tutto punto, come ogni benedetta volta che uscivamo e volevano rimanere nell'anonimato: sciarpone, lunghe giacche e cappelli di lana. Mi era capitato, non poche volte, di scambiarli per maniaci...
    -Ben arrivati!-
    Il biondino ci salutò sorridente, appoggiato con la schiena ad una parete.
    Dio mio, che imbarazzo...
    Feci per tossire, abbassando la testa vistosamente.
    -'Giorno, And...- intonò il batterista, tirandogli una spallata -che saluto affettuoso!-. -Avevi ragione: venire così presto implica la presenza di pochissima gente...-
    -Beh, come sempre!- scherzò And, ricambiando il "dolce" gesto. Guardò verso di me, accennando un debole saluto con la testa.
    -Buongiorno, Rain!-
    Lo ricambiai in maniera a dir poco timida, sventolando la mano come una sciocca.
    -Ehm... Buongiorno a te...-
    Il bassista tirò una leggera gomitata a Gustav, guardandolo maliziosamente, cosa che implicava il concetto "E' meglio se li lasciamo da soli!".
    -Noi andiamo a metterci i pattini! Ci vediamo in pista!-
    Corsero via come saette, gareggiando per chi sarebbe arrivato primo. Sentenziai che sarebbero caduti entrambi come allocchi se avessero continuate a correre a quel modo...
    Andreas si portò una mano dietro la testa, grattandosela nervosamente: era imbarazzato o era solo una mia impressione?
    -A-Allora... Hai dormito bene?-
    Mi guardai intorno, un tantino spaesata.
    -Diciamo di sì...- mentì, cercando di sorridere il più naturalmente possibile. -E tu? Dov'eri stanotte? Non ti ho sentito rientrare...-
    -Mi hanno dato il turno di notte... E per di più ho dovuto aiutare David a sistemare delle tracce. Sono piuttosto stanco, ma... Ho chiuso un pò gli occhi in studio, giusto qualche ora.-
    Lo capivo benissimo: non era l'unico ad aver dormito poco.
    -Potevi tornare a casa a dormire un altro pò, no?- esclamai poggiandomi le mani sui fianchi, preoccupata, stile "mammina affettuosa". -Sarai sfinito...-
    Mi abbracciò, come la sera prima, portandomi su di lui, sul suo petto... Stringendomi forte, dolcemente.
    Il suo profumo che avanzava su di me, che tentava di rimuovere qualunque altro aroma...
    Non ci sarebbe riuscito.
    -Volevo rivederti.-
    Era strano come potessi provare per lui affetto e odio allo stesso tempo.
    Gli volevo bene, sì, e tanto anche... Ma non quanto me ne voleva lui.
    Non allo stesso modo.
    Mi sentivo impotente... Non potevo ricambiare tutto il suo amore nei miei confronti.
    Ero totalmente inutile...
    Rimasi immobile, senza sapere cosa fare: se lo avessi respinto, l'avrei perso...
    Se l'avessi assecondato, l'avrei preso solo in giro.
    Cos'era peggio?
    Un rombo di motore si avvicinava.
    Una Cadillac, scura come la notte, parcheggiò di fianco alla sportiva di Andreas.
    Bill... E Tom.
    Il vocalist vide la scena: io e Andreas... Abbracciati.
    -Ehm... Tom?-
    L'ex rasta tirò il freno a mano, sbuffando. -Cosa c'è adesso? Vuoi sgridarmi di nuovo, mammina?-
    -N-No... Veramente...-
    -Se vuoi farmi le tue scuse, sappi che non servono. Ti perdono...-
    -Sì, ma io... Io...-
    Bill prese a gesticolare come un idiota, cercando di attirare l'attenzione del fratello. Era agitato, spaventato: non voleva che suo fratello vedesse quella scena, anche se avrebbe dovuto farci l'abitudine.
    Voleva risparmiargli qualche sofferenza.
    -Ehi, Bill, che ti prende? Devi cambiarti l'assorbente?-
    Il moro dovette ricorrere a tutta la sua pazienza per non mandarlo a quel paese. Non c'era niente su cui scherzare... Lui stava sudando freddo!
    -No! E' che...-
    Lo prese per le guance, accarezzandolo dolcemente con le mani, mentre lo fissava cercando di far fare a Tom altrettanto.
    -Guardami, Tomi... Io ti voglio bene, davvero... Devi essere forte!-
    Il fratello lo guardò quasi disgustato, per poi allontanarlo da sè: voleva proprio farlo incazzare!
    -Senti, non so cosa ti sia messo in testa, ma non ci tengo a far diventare questa storia una "Twincest", o come accidenti si dice! Perciò lasciami uscire e non...-
    Bill si portò le mani sul volto, disperato...
    Lo sguardo del chitarrista si fermò sulla mia figura e su quella di Andreas.
    Non riuscì a trattenermi.
    Speravo che ci stesse guardando. Volevo ferirlo come lui aveva ferito me.
    Volevo fargliela pagare.
    Volevo capire se teneva davvero a me, se era geloso in qualche modo.
    Ricambiai l'abbraccio di Andreas, portando le braccia dietro la sua schiena. Era calda, ampia... Proprio come l'avevo sognata.
    Se mi permetteva di rifugiarmi in lui, di consolarmi... Perchè no?
    Sarei potuto stare bene... Con lui?
    Il violento sbattere di una portiera mi fece allontanare di colpo: sbaglio, o il piano stava avendo effetto?
    -Tom, come...-
    -Smettila di starmi addosso! Sto benissimo...-
    I due fratelli ci passarono di fianco, mentre ancora battibeccavano per chissà quale motivo.
    -Ehilà, ragazzi!- li salutò Andreas, sorridendo ad entrambi. -Buongiorno!-
    -Ehm... 'Giorno!- rispose il leader leggermente titubante, mentre tentava di trattenere l'ex rasta, che, ovviamente, non si degnò minimamente di salutare.
    -Pronti a fare molti voli?- scherzò il biondino, avvicinandosi improvvisamente a Tom.
    Potete immaginare la sua reazione...
    Lo fulminò con lo sguardo, avviandosi agilmente verso gli spogliatoi.
    -Sarai tu a volare.-
    La cosa si stava facendo seria... E tremendamente pericolosa.
    Tom non aveva dimenticato ciò che aveva detto al ragazzo...
    "Hai già perso..."
    Sì, era così. Aveva già perso...
    Se sperava di soffiargliela via così... Era solo un povero illuso.
    Andreas lo osservò allontanarsi, con un'espressioni impenetrabile, neutra, che nascondeva e, al contempo, rivelava milioni di pensieri.
    Fu Bill a smuovere la situazione, prendendo allegramente me e Andreas a braccetto.
    -Beh?! Cosa stiamo aspettando? Andiamo a metterci i pattini, su!-
    Guardai per un attimo verso il cielo, disperata, sperando che mi risparmiasse per lo meno la tortura dei pattini...
    No, niente da fare. Nemmeno quello.
    Una signora, sui quaranta, mi si avvicinò sorridente, porgendomi un paio di "deliziosi" pattini.
    -Tu sei Rain, giusto? I ragazzi mi hanno detto che porti il trentanove di numero, quindi... Ecco i tuoi pattini! Indossali e... Buon divertimento!-
    Le sorrisi dolcemente, seppur volessi solo prenderla a calci nel sedere.
    -Sì... G-Grazie.-
    Tutti ci preparammo in fretta e altrettanto velocemente arrivammo in pista.
    Il freddo si era fatto pungente e quel bianco ghiaccio sotto di me non aiutava di certo.
    -Beh, che te ne pare, Rain?- mi chiese And, apparendo improvvisamente al mio fianco. -E' una bella pista, non trovi?-
    Rimasi ancora un attimo a fissare l'immensità di quello spazio candido e ghiacciato. Dovevo ammettere che non sembrava niente male...
    -Sì... E' grandiosa...-
    -Bene... Adesso vieni con me.-
    Mi prese per mano, per poi portarmi al centro.
    -E-Ehi, And! Che fai? Va' piano, io non mi reggo nemmeno in piedi!-
    -Sta' tranquilla! Ci sono io...-
    E questo dovrebbe farmi sentire meglio?
    Con una mano teneva la mia, con l'altra cercava di tenere il giusto equilibrio per entrambi.
    -Fa' un passo con il piede destro, poi con quello sinistro, e poi di nuovo col destro...-
    -Non la fare così facile! Ho paura di cadere!-
    -Ti ho appena detto che ci sono io! Se stai per cadere, ti prendo prima che succeda!-
    Speravo fosse così, anche se ero più del parere che se fossi caduta, sarebbe caduto anche lui.
    Cominciammo ad andare piano piano, per poi aumentare gradualmente il ritmo della camminata.
    -Ehi! Sto pattinando! Pattino davvero!
    Era emozionante! Mi sentivo leggera, con qualcuno al mio fianco e il vento freddo che mi sferzava in volto.
    La mia bocca si aprì in un grande sorriso, mentre alzavo le mani verso il cielo, libera di volare via come una tenera farfallina.
    -Ma guardateli i piccioncini! Pattinano come due ippopotami in amore!-
    Gustav, all'esclamazione del bassista, gli lanciò una scarpa, colpendolo sulla coscia.
    -Sei solo invidioso perchè la tua amichetta non è potuta venire!-
    -Parla per te! Mi hai fatto male!- mormorò Georg, seriamente offeso.
    -Su, forza... Andiamo.-
    Tom si buttò in pista, senza aspettare un minuto di più.
    -Ehi, aspetta! Vuoi interromperli, per caso?-
    -Sì, esatto!-
    Non c'era più niente da fare. Niente e nessuno poteva fermarlo adesso.
    Raggiunse velocemente i due "piccioncini", fermandosi al loro fianco.
    Lei il mio "mondo"?! Tsk!
    -Ti dispiace se te la rubo un attimo?-
    Me lo vidi apparire improvvisamente vicino, tanto che pensai di stare per fare il primo volo della serata. Cosa voleva da me?
    L'espressione di Andreas era sempre uguale: immutabile. -Affatto.-
    Era chiaro che intendeva il contrario.
    Il biondino mi lasciò, rischiando per un attimo di farmi volare per terra. Ero totalmente squilibrata... In tutti i sensi!
    Il chitarrista mi prese la mano deciso, mentre con l'altra si fermò all'altezza dei fianchi, sostenendomi. Non lasciai che quel rossore che apparve improvvisamente sul mio volto potesse esser notato...
    Che accidenti vuole fare?
    Beh, infondo continuavamo ad essere buoni amici, giusto?
    ... Anche se... Non eravamo mai stati amici, o sbaglio?
    O Nemici, o amanti. E in nessuno dei due modi aveva funzionato.
    Ci allontanammo dal biondino, che rimase immobile, fermo, a fissarci.
    -Dì un pò, ti è dato di volta il cervello?- gli sussurrai, incapace di liberarmi della presa: se l'avessi fatto, avrei perso l'equilibrio...
    -E perchè mai? Che ho fatto di male? Non posso più pattinare insieme alla "mia piccola ragazzina preferita"?-
    Mi stava prendendo per i fondelli! Voleva la lama dei pattini in faccia?
    -Non parlarmi in questo modo o me ne vado seduta stante!!-
    -Beh, fallo, se ne sei capace...-
    Stronzo...
    Mi lasciò andare per qualche secondo, e persi subito l'equlibrio.
    Ringraziai che fu rapido a riprendermi e sollevarmi su.
    -M-Ma sei pazzo?! Non lasciarmi in quel modo!!-
    Ci rise su, mostrando interamente quei suoi denti bianchissimi. -E smettila di fare la lagna!-
    Mi era mancato... La sua voce, il suo sorriso, il suo stesso modo di prendermi in giro...
    Dopo le ultime cose che gli avevo detto, pensavo non mi avrebbe rivolto mai più la parola ... Invece si era ripresentato, come se niente fosse.
    Finiva sempre così. Mi era impossibile arrabbiarmi sul serio con lui.
    Stavo acquisendo domestichezza con quegli aggeggi infernali, ma... In quel momento non erano più la mia prima preoccupazione.
    Mi guardai indietro, come per cercare di vedere And... Ma Tom quasi mi strattonò, costringendomi a guardare avanti.
    -Puoi non pensare per qualche minuto al tuo fidanzatino?!- sbottò scocciato, sbuffando. -Ti infastidisce così tanto stare da sola in mia presenza?!-
    Oh, no, caro mio. Esattamente il contrario.
    Era quello il problema.
    -N-No... Veramente io...-
    Mi bloccai un istante, tornando a fissarlo. -Scusa, come l'hai chiamato?-
    -Chi?-
    -Andreas!! L'hai chiamato "fidanzatino"?-
    -Sì... Non è quello che è per te?-
    Presi a fare uno slalom non voluto, forse per l'imbarazzo. Il ragazzo mi fece tornare sulla retta via...
    -Beh, sì... Ma... No... Insomma...-
    Non avevo le idee particolarmente chiare...
    Intuì che era entrata in pista anche il resto della "Banda Tokiosa" -che assurda esclamazione da fan idiota!-, perciò mi preoccupai di abbassare il tono di voce e di farmi vedere scostante...
    Cosa che non volevo affatto.
    -Me l'hai detto tu stessa! "Io e Andreas stiamo insieme!"- mi citò, imitandomi in maniera grossolana e offensiva.
    E adesso? Cosa dovevo rispondere?
    Lasciai che rallentasse, per poi alzarmi appena sulle punte e voltarmi verso di lui. Mi avvicinai furtiva al suo orecchio, sussurrandogli qualcosa...
    -Io... Io non voglio lui...-
    Il ragazzo rimase immobile, a fissare il movimento delle mie labbra, mentre entrambi i battiti dei nostri cuori aumentavano...
    -Io... Voglio te.-
    Qualcuno mi deve spiegare da dove mi uscirono quelle parole.
    Non mi sarei mai minimamente sognata di dirgliele, così, su due piedi.
    Eppure lo feci...
    Dovevo cercare di farlo ingelosire...
    Dovevo tenerlo lontano fino a quando non avrei capito quanto contavo davvero per lui...
    Dovevo odiarlo, semplicemente...
    Ma mi era completamente impossibile.
    Quando mi resi conto di cosa avevo appena detto, feci per andarmene, scappare da lui... Non m'importava di cadere: oramai la figuraccia l'avevo fatta...
    -Ehi, aspetta! Non andartene!-
    Mi prese con forza per un braccio e...
    -Non tirarmi così! No, no, nooo!!-
    Un tonfo sordo e ci ritrovammo sul ghiaccio gelido, a terra.
    -Ecco, lo sapevo! Sei il solito idiota!-
    Si era lasciato prendere dall'emozione...
    Beh, "emozione" è una parola troppo forte... Diciamo "dalla sorpresa".
    Ancora non riusciva a crederci.
    Lo aveva amesso. Lei voleva lui.
    Sorrideva, sorrideva come non mai. Il suo cuore, senza rispondere più ai suoi comandi, batteva forte, sempre di più...
    Cazzo, era ridicolo!
    Mi stropicciai gli occhi, rendendomi solo in quel momento conto che avevo le mani ricoperte di ghiaccio e, quindi, anche il volto.
    Accidenti!
    Cercai di alzarmi, ma qualcosa me lo impediva: Tom.
    Era esattamente sotto di me. Gli ero caduta proprio addosso, a quanto pare...
    .... Aspetta un attimo... COSA?!?
    Teneva le mani sui miei fianchi, impedendomi di tornare in piedi. Quel malizioso sorrisino scolpito sulle sue labbra mi disarmava completamente, disagiandomi...
    -T-Tom, lasciami! ADESSO!-
    -Non hai appena detto che mi vuoi?-
    No, non fare quella faccia... E non ti avvicinare in quel modo!
    Gli mollai una ginocchiata dove non batte il sole, liberandomi dalla sua presa.
    -Ah!-
    Si contorse per il dolore, mentre i pochi presenti ci squadravano malamente.
    -Ma che stanno combinando?!- commentò Georg, osservandoci confuso: aveva la visuale completamente ostruita.
    -Non lo so...- gli rispose And. -... Ma non mi piace.-
    -S-Scusami, Tom! Non volevo, mi dispiace!-
    Accidenti, non volevo stenderlo in quel modo!
    Feci per aiutarlo, porgedogli una mano, ma la scacciò in malo modo.
    -Si può sapere cosa vuoi?!-
    Rimasi in silenzio, non capendo. -Eh?-
    -Spiegami cosa vuoi veramente! Prima mi baci, poi ti metti con Andreas, poi mi dici che mi vuoi e infine mi molli un calcio "lì"!-
    Non chiedermelo, Tom... Non chiedermelo.
    Non ho risposte. Non ho certezze.
    Solo dubbi... E sofferenze.
    -Non puoi usarmi come e quando ti pare!-
    -Ah, quindi quella che usa sarei io adesso?!- esclamai irritata, indicandomi contrariata. -Hai un bella faccia di bronzo per dire ciò!-
    -Mi dici che vuoi stare con me, e nel frattempo stai con un altro! Sei tu l'ipocrita della situazione!-
    Ipocrita...
    Sì, sapevo di esserlo.
    Ma sentirmelo dire non era proprio il massimo.
    Mi mossi d'impulso.
    La mia mano finì con forza sul suo volto, lasciandoci all'incirca quattro segni a forma di dita. Uno schiaffo era il minimo...
    -Tu... Come puoi chiamarmi ipocrita?! Tu che usi le persone come fossero giocattoli... Tu che mi hai illusa sin dal primo momento che ci siamo visti! Tu... Non puoi!!-
    Il caldo tepore delle lacrime si riversò su di me, mentre sentivo ancora pulsare la mano che l'aveva colpito.
    -Andreas... Mi vuole bene davvero! Mentre tu... Tu non sapresti reggere nemmeno un giorno una storia seria!-
    Mi sfilai i pattini seduta stante, lanciandoli non troppo lontano: il freddo non faceva più alcun effetto... Non era niente in confronto a quello che avevo dentro.
    -Sì, mi sono messa con lui per dimenticarti, ma a quanto pare non ci sono riuscita... Eppure tu pensi solo a sedurmi, per poi buttarmi via come un profilattico usato!-
    Sì, il paragone non era dei migliori... Ma era la rabbia a dominare su di me.
    -E io che... Ti volevo bene davvero...-
    Continuava a rimanere in silenzio, a fissarmi. Ma poi anche lui sbottò.
    Mi prese per le braccia, scuotendomi appena.
    -Non... Provare a farmi sentire in colpa! NON FARLO!-
    Entrambi sembravamo completamente impazziti.
    Può l'amore ridurre in questo stato?
    -Tu mi parli di ipocrisia, di affetto... Ma anch'io ho dei sentimenti, cosa credi?! Hai idea di come io mi senta vedendoti insieme a quell'idiota?!-
    Che cosa voleva dire? Voleva fregarmi, per caso?
    Si ripulì del ghiaccio, avvicinandosi...
    -N-No, fermati subito! Potrebbero vederci!-
    -Spero proprio che lo facciano.-
    Mi trasse a sè, stringendomi come mai aveva fatto prima...
    Finalmente era lì... Finalmente ero lì.
    Quella era la schiena che tanto amavo... Quello era il profumo che mi affascinava più di qualsiasi altra cosa.
    Stavo di nuovo ferendo Andreas.
    -Pensi che non abbia notato che indossi la mia sciarpa?- mi sussurrò, mentre il suo respiro mi creava brividi ovunque...
    Mi limitai a rimanere in silenzio, abbassando lo sguardo sui miei calzini blu, imbarazzata...
    -Da domani tornerai ad essere la ragazza di Andreas... Ma adesso... Lascia che ti baci.-
    E così feci.
    Le nostre labbra tornarono ad unirsi, più maliziose e fameliche che mai. Sembrava che non si toccassero da secoli e, a quanto pareva, volevano assolutamente recuperare il tempo perduto.
    Sì, era un codardo. Non aveva il coraggio di fare qualcosa di serio con lei... Non aveva il coraggio di strapparla ad Andreas, una possibile via di felicità.
    Non avrebbe retto a lungo... E l'avrebbe ferita ancora di più...
    No, Bill... Lei non era il suo mondo.
    Inspiegabilmente, era diventata il suo universo... ♥















    Continua...
     
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