[CONCLUSA] Driving School - Scuola Guida

NC17, Twincest not related.

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  1. Salatina
     
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    Capitolo 2

    Di questo passo, la patente se la sarebbe sognata: non aveva prestato la benché minima attenzione alla spiegazione del ragazzo, che illustrava alla classe la norma in vigore per la precedenza negli incroci. Insomma era inutile! Bastava mettersi un po’ in mezzo all’incrocio ed aspettare che qualche idiota lo facesse passare, no?
    Oltre questo, Bill era alquanto infastidito dalle innumerevoli domande delle ragazzine arrapate a quella sottospecie di “Istruttore” che, con la scusa di togliersi qualche dubbio idiota, alzavano la mano e sorridevano come oche. Sbuffò annoiato e spostò l’attenzione alle sue unghie.
    Tom sorrise alla ragazzetta che aveva appena portato a termine un incrocio correttamente, lasciando che le sue gote prendessero fuoco in un istante.
    Si guardò intorno e notò il … la … il … ?! Che cos’era? Non sapeva come rivolgersi alla persona che se ne stava totalmente per i cavoli suoi seduta in fondo all’aula. Si illuminò e richiamò la sua attenzione con parole scelte accuratamente – Tu, in fondo alla classe! – disse con tono simpatico, lo stesso che aveva utilizzato con il resto degli alunni. Si premurò anche di sorridere gentilmente, giusto per mostrarsi mite ed accogliente.
    Bill sollevò lo sguardo lentamente, portandolo sui suoi occhi gentili ma il suo sguardo non si dimostrò altrettanto alla mano. Rimase infatti impassibile, gelido come l’Antartico. – Si? – chiese ben poco disponibile.
    Tom corrugò leggermente le sopracciglia, trafficando nel portatile. Sul pannello apparve un incrocio di quattro macchine. Bill guardò l’immagine col sopracciglio alzato. Bè?
    L’altro ingrandì la simulazione, poggiando poi la schiena alla sedia, poggiando le mani l’una stretta all’interno dell’altra sulle gambe – Risolvi questo incrocio – disse tranquillamente, forse con un po’ di imbarazzo, causato dai modi del ragazzo.
    Bill sgranò gli occhi per un secondo: se c’era una cosa che odiava con tutto il cuore era sicuramente fare delle figure di merda davanti ad altre persone. E se avesse dovuto sceglierne un'altra, pure farsi dare dei così detti “ordini” non rientrava nelle sue situazioni preferite.
    Guardò l’immagine perplesso: c’erano un tram e tre macchine. Quindi? Non aveva risolto niente.
    Tom sospirò, poggiando le braccia sulla scrivania e tamburellando un po’ il palmo sul legno – Ok, non hai ascoltato mezza parola – constatò ridendo e portando con sé altre risatine femminili. Bill serrò la mascella, imponendosi di non alzarsi e ficcargli le unghie negli occhi.
    Il moro dai cornrows incrociò le dita le une con le altre – Allora ti spiego. Devi controllare quale delle macchine ha la destra libera. Per sapere come fare, devi vedere quale delle auto non incontra ostacoli nella sua traiettoria. Una volta trovata, sai che quella è la macchina che passa per prima. Devi immedesimarti in ogni macchina che c’è sulla figura per non confonderti. Questa regola vale se non ci sono cartelli che dicono il contrario ovviamente. I tram però, hanno la precedenza anche non avendo la destra libera, sono sempre i primi a passare – spiegò guardandolo dritto negli occhi.
    Bill decise che lo odiava già. Non gli importava che fosse il suo istruttore, non aveva il diritto di farlo sembrare un idiota. Guardò l’immagine per un secondo – Passa il tram, poi la macchina C, la P e la A. – disse in tono piatto, dimostrando che non era stupido.
    Tom gli sorrise ed annuì – Giusto ehm … nome? – chiese corrugando le sopraciglia.
    Bill roteò gli occhi – Bill - e tornò a guardarsi le unghie.
    Ah, ecco, era un maschio, pensò Tom togliendosi il dubbio.
    La lezione terminò qualche minuto più tardi. Bill non riusciva a credere che avrebbe dovuto frequentare quel tugurio per qualche mese. Gente senza un minimo di classe, completamente impersonale, senza uno stile e con abiti scialbi. Inforcò i suoi occhiali Dior Limited Edition ed uscì dall’autoscuola. Un ragazzo alto, biondissimo e molto, molto carino, gli si avvicinò sorridendogli come se avesse visto l’ottava meraviglia del mondo.
    - Bill! Ciao, anche tu a scuola guida? Io frequento la lezione dopo! – esclamò gongolante.
    L’altro sbuffò – Sono stato obbligato. Adesso vado ciao – disse sbrigativo, superandolo senza degnarlo di uno sguardo.
    Andreas mormorò un “ciao” imbarazzato e deluso. Che cavolo doveva fare per attirare la sua attenzione? Sarebbe stato capace di girare per le strade di Amburgo con un perizoma zebrato ed un cappello con della frutta sopra, pur di attirare la sua attenzione e, perché no, un suo sorriso. Ma niente. Niente di niente, vuoto.
    Bill sbatté lo sportello dell’auto, sistemandosi sul sedile. – James. Da Gucci. Subito – ordinò gelido, impaziente.
    James annuì – Sbaglio o il platinato ti insegue? – chiese l’autista mettendo in moto la macchina.
    L’altro sollevò gli occhi al cielo, sbuffando – Non so più in che modo fargli capire che non mi interessa, né lui, né nessun altro! Sto così bene da solo, perché devono rompermi le palle? E poi dico, ho un aspetto così povero per far anche solo credere a gente simile di avere delle possibilità?! – chiese indispettito e schifato.
    James sollevò le spalle senza rispondere. Era totalmente inutile discutere con Bill.
    Totalmente, irrimediabilmente, inutile.
    Tom osservò la macchina di lusso farsi largo in mezzo al traffico, ed annuì, sbuffando una risata. Lo sapeva, quel ragazzo doveva per forza essere uno di quei ricconi con la puzza sotto il naso, pronto a sottomettere ogni essere vivente. Certe volte basta uno sguardo per capire che tipo di persona si ha davanti.
    Si avvicinò al platinato dandogli una pacca sulle spalle – Ciao Andreas! Hai un accendino? – gli chiese sorridendo. Andreas gli sorrise a sua volta, porgendogli un Bic – Ciao Tom, hai cominciato oggi vero? –
    Tom annuì – Si, è stato facile – rispose con un’alzatina di spalle.
    - Sei simpatico e le ragazze ti sbavano dietro, è ovvio che è stato facile – constatò Andreas ridendo.
    Tom mostrò una espressione scettica – Non sto simpatico a tutti! – rise aspirando.
    - Non cercare di star simpatico a Bill, è inutile, io ci provo da anni. – disse sorridendo, ma con una nota malinconica.
    - Ah! È lui il tipo – constatò Tom alzando le sopraciglia.
    Andreas annuì – È inutile, nessuno riesce a parlargli. Io so che non mi vesto Armani, Gucci o tutte quelle marche che usa lui però cazzo, lui non vuole neppure parlami! A me non piace vestirmi così, anche se economicamente parlando, forse ho persino più soldi di lui! – si lamentò.
    - Mi ha quasi fulminato quando gli ho chiesto di risolvere un incrocio! – rise Tom dandogli un'altra pacca sulla spalla.
    Andreas alzò gli occhi al cielo e scosse la testa – Non ce la farò mai-.

    *

    Bill rientrò a casa con due buste fra le mani, entrando in salotto con aria scazzata.
    Simone alzò lo sguardo dalla tela che stava tingendo di colori allegri – Ciao Bill, com’è andata? – chiese dolcemente.
    Il ragazzo la fulminò – Una merda, sto pagando per farmi dare lezioni da un ragazzo di 24 anni! Ti rendi conto? Avrei fatto prima a studiare da solo e poi dare l’esame alla motorizzazione. – sbottò infuriato, gettandosi sul divano.
    Simone sospirò – E questo ragazzo com’è? – chiese curiosa.
    Lui corrugò le sopracciglia – In che senso com’è? –
    Lei alzò le spalle – è carino, simpatico … ? –
    Bill sgranò gli occhi – Mi stai chiedendo un parere su un altro ragazzo ?! – chiese dilatando le narici.
    Simone lo guardò di sfuggita – Non ci vedo niente di male – rispose la donna alzando le spalle.
    - A me non piacciono i ragazzi! – sbraitò Bill alzandosi e diventando rigido come un ciocco di legno.
    - Perché le ragazze si? – chiese lei alzando le sopracciglia.
    Bill spalancò anche la bocca, scuotendo la testa – Che cavolo stai cercando di dire? Io non voglio nessuno in mezzo alle palle, quando cavolo lo capirai? Maschi, femmine, cani, alieni, io non voglio nessuno! – esclamò infervorandosi.
    Simone smise di dipingere e pulì un pennello su un panno, prima di voltarsi verso di lui con l’aria preoccupata - Hai intenzione di rimanere da solo per tutta la vita? – chiese lei allibita.
    - Potrebbe anche essere! Anzi si! Non voglio gente che mi lecchi il culo per i soldi che abbiamo o stronzate del genere! – spiegò gesticolando furiosamente.
    Simone si pulì le mani sul grembiule e fece qualche passo verso di lui. Gli posò una mano sulla spalla e lui la guardò con disgusto. Odiava le manifestazioni d’affetto, soprattutto se materne. Lo facevano sentire un bambino.
    - Bill, te ne pentirai, credimi. Se qualcuno comincia ad interessarti non togliertelo dalla testa perché sei convinto che tutti ti vogliano solo per i soldi – gli consigliò, il viso che esprimeva affetto e comprensione.
    Lui diede un strattone alla spalla, infuocandola con lo sguardo – Vaffanculo, non capisci un cazzo! Dici queste cose ma quella sola e divorziata sei tu! - la insultò con disprezzo.
    Gli occhi della donna si fecero immediatamente acquosi. Strinse entrambe le labbra fra i denti e si sentì morire dentro. Cinque dita lasciarono un alone rosso sullo zigomo perlaceo del ragazzo, lasciandolo sbigottito. Lei si voltò e scoppiò a piangere, rinchiudendosi nella sua camera da letto.
    Nonostante le imponenti somme di denaro che Gordon inviava alla sua vecchia famiglia, lui non viveva più con loro. Una giovane cubana gli aveva rubato il cuore, strappandolo dalle mani di Simone. E loro vivevano in quella casa, in compagnia di James e degli altri inservienti.
    Ma se per Bill, quella vita era il massimo, per Simone era come vivere senz’anima.


    Edited by Salatina - 23/12/2009, 22:27
     
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  2. .Lime
     
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    Guarda te sta puttanella di Bill che non è altro ò.ò
    *prende a sberle*
    Bravissima, la Josta è fiera di te ù.ù
    *reclama il prossimo chap*
     
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  3. 'Lalla
     
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    Babba biaaaa
    Bill è una troia viziata, mammaaaaaa che nervoso *O*
     
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  4. Salatina
     
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    ausuahsuha lolll
     
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  5. **TittaH**
     
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    Quanto cazzo odio Bil.
    Lascia stare mia suoceraaaaaaaa!!!
    Simone viene a stare da me.

    Ok,basta sclero.

    Ale,vedi come mi riduci??? XD
     
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  6. Salatina
     
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    oh madonna XD
     
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  7. ,Freez
     
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    Dio quante sberle che darei a Bill o.o
    è insopportabile, veramente!
    ...e per questo dovrà soffirire! u.u
    Voglio immediatamente il nuovo chappy!
     
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  8. •Ale;;
     
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    *fa respiro profondo*
    Ciao Aleeeeeeeeeeee.
    Io sono la sorella/gemels/cicci di quella mattacchiona adorabile che è Anto.
    Son la prima che ha sbavato sul blend che ti ha fatto per Choose e che l'ha costretta a fartelo vedere.
    Lei mi parla tanto delle tua storia e mi dice che oltre ad essere mia omonima :cazzomuoiodifelicitààà!: scrivi da dio :cazzomuoiodifelicitààà!:
    Così appena mi sono accorta che hai postato una twincest mi ci sono fiondata e l'ho letta subito.
    Bhè la mia cicci aveva ragione!! Scrivi benissimo!!
    Questa storia è adorabile!!
    Bill mi fa morire :cazzomuoiodifelicitààà!: anche se prova a far star di nuovo male Simone lo prendo a calci U_U
    Tomi e Andi già li amoo!!
    Tutta la storia è una fiQata :cazzomuoiodifelicitààà!:
    Ma non ne avevo dubbi U_U
    Comunque mi piace molto l'ambientazione della storia e un Tom più grande.
    Da al tutto qualcosa di particolare!!
    Ora non vedo l'ora di leggere il seguito e io sono una poooooooooooooco paziente, puoi chiedere conferma ad Anto xD
    Quindi pooooooooooooooooooooooosta :minchia!mammavoglioillatte:
    Occhei dopo lo sclero ti lascio xD
    Già t'ho messo paura quindi scusa xD
    Posta appena puoi caVa :cazzomuoiodifelicitààà!:
     
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  9. Salatina
     
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    ohhhh grazie! hai fatto benissimo a costringerla *_______*
    grazie comunque =D
     
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  10. •Ale;;
     
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    Ma grazie a te di scrivere questa meraviglia *__*
     
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    Di questo passo, la patente se la sarebbe sognata: non aveva prestato la benché minima intenzione alla spiegazione del ragazzo, che illustrava alla classe la norma in vigore per la precedenza negli incroci. Insomma era inutile! Bastava mettersi un po’ in mezzo all’incrocio ed aspettare che qualche idiota lo facesse aspettare, no?
    Oltre questo, Bill era alquanto infastidito dalle innumerevoli domande delle ragazzine arrapate a quella sottospecie di “Istruttore” che con la scusa di togliersi qualche dubbio idiota alzavano la mano e sorridevano come oche.
    Sbuffò annoiato e spostò l’attenzione alle sue unghie.

    Va beh non gli do tutti i torti..è una rottura la teoria .-.
    CITAZIONE
    Tom sorrise alla ragazzetta che aveva appena portato a termine un incrocio correttamente, lasciando che le sue gote prendessero fuoco in un istante.

    Ma cucalino
    CITAZIONE
    Si guardò intorno e notò il … la … il … ?! Che cos’era? Non sapeva come rivolgersi alla persona totalmente per i cavoli suoi seduta a fondo aula.

    Tom è il lo la, i gli le...dai ripeti: il lo la, i gli le
    comunque te lo dico io che lo conosco..lui è billasio. tanto piacere ^^
    CITAZIONE
    Si illuminò e richiamò la sua attenzione con delle parole scelte accuratamente – Tu, in fondo alla classe! – disse con tono simpatico, lo stesso che aveva utilizzato con il resto degli alunni.
    Bill sollevò lo sguardo lentamente, portandolo sui suoi occhi gentili. Il suo sguardo non si dimostrò altrettanto alla mano. Rimase impassibile, gelido come l’Antartico. – Si? – chiese ben poco disponibile.
    Tom corrugò leggermente le sopracciglia, trafficando nel portatile. Sul pannello apparve un incrocio di quattro macchine. Bill guardò l’immagine col sopracciglio alzato. Bè?
    L’altro ingrandì la simulazione, poggiando poi la schiena alla sedia – Risolvi questo incrocio – disse tranquillamente, forse con un po’ di imbarazzo, causato dai modi del ragazzo.
    Bill sgranò gli occhi per un secondo. Se c’era una cosa che odiava con tutto il cuore era sicuramente fare delle figure di merda davanti ad altre persone. E se avesse dovuto sceglierne un'altra, pure farsi dare dei così detti “ordini” non rientrava nelle sue situazioni preferite.
    Guardò l’immagine perplesso. C’erano un tram e tre macchine. Quindi? Non aveva risolto niente.

    Il traaaaaaaaaaaaaaam Bill passa prima il traaaaaaaaaam
    CITAZIONE
    Tom sospirò, poggiando le braccia sulla scrivania – Ok, non hai ascoltato mezza parola – constatò ridendo e portando con sé altre risatine femminili. Bill serrò la mascella, imponendosi di non alzarsi e ficcargli le unghie negli occhi.

    ma nuò Bill non si faa. Poi ti rovini lo smalto
    CITAZIONE
    Il moro dai cornrows incrociò le dita le une con le altre – Allora ti spiego. Devi controllare quale delle macchine ha la destra libera. Per sapere come fare, devi vedere quale delle auto non incontra ostacoli nella sua traiettoria. Una volta trovata, sai che quella è la macchina che passa per prima. Devi immedesimarti in ogni macchina che c’è sulla figura per non confonderti. Questa regola vale se non ci sono cartelli che dicono il contrario ovviamente. I tram però, hanno la precedenza anche non avendo la destra libera, sono sempre i primi a passare – spiegò guardandolo dritto negli occhi.

    Cosa ti avevo detto?? Così impari a non ascoltarmi
    CITAZIONE
    Bill decise che lo odiava già. Non gli importava che fosse il suo istruttore, non aveva il diritto di farlo sembrare un idiota. Guardò l’immagine per un secondo – Passa il tram, poi la macchina C, la P e la A. – disse in tono piatto, dimostrando che non era stupido.

    Braaaaavooooo :cazzomuoiodifelicitààà!:
    CITAZIONE
    Tom gli sorrise ed annuì – Giusto ehm … nome? – chiese corrugando le sopraciglia.
    Bill roteò gli occhi – Bill - e tornò a guardarsi le unghie.
    Ah, ecco, era un maschio, pensò Tom togliendosi il dubbio.

    X°°°D povero tommolo confuso
    CITAZIONE
    La lezione terminò qualche minuto più tardi. Bill non riusciva a credere che avrebbe dovuto frequentare quel tugurio per qualche mese. Gente senza un minimo di classe, completamente impersonale, senza uno stile e con abiti scialbi. Inforcò i suoi occhiali Dior Limited Edition ed uscì dall’autoscuola. Un ragazzo alto, biondissimo e molto, molto carino, gli si avvicinò sorridendogli come se avesse visto l’ottava meraviglia del mondo.
    - Bill! Ciao, anche tu a scuola guida? Io frequento la lezione dopo! – esclamò gongolante.
    L’altro sbuffò – Sono stato obbligato. Adesso vado ciao – disse sbrigativo, superandolo senza degnarlo di uno sguardo.
    Andreas mormorò un “ciao” imbarazzato e deluso. Che cavolo doveva fare per attirare la sua attenzione?

    Niente ciccio..lascia perdere, non è roba per te *fa no no con il ditino*
    CITAZIONE
    Bill sbatté lo sportello dell’auto, sistemandosi sul sedile. – James. Da Gucci. Subito – ordinò gelido.
    James annuì – Sbaglio o il platinato ti insegue? – chiese l’autista mettendo in moto la macchina.
    L’altro sollevò gli occhi al cielo, sbuffando – Non so più in che modo fargli capire che non mi interessa, né lui, né nessun altro! Sto così bene da solo, perché devono rompermi le palle? E poi dico, ho un aspetto così povero per far anche solo credere a gente simile di avere delle possibilità?! – chiese indispettito e schifato.
    James sollevò le spalle senza rispondere. Era totalmente inutile discutere con Bill.
    Totalmente, irrimediabilmente, inutile.

    macchestaiadì?? abbassa le penne
    CITAZIONE
    Tom osservò la macchina di lusso farsi largo in mezzo al traffico, ed annuì, sbuffando una risata. Lo sapeva, quel ragazzo doveva per forza essere uno di quei ricconi con la puzza sotto il naso, pronto a sottomettere ogni essere vivente. Certe volte basta uno sguardo per capire che tipo di persona si ha davanti.

    Eh no no no. Uno sguardo solo non fa capire proprio nulla...e te ne accorgerai
    CITAZIONE
    Si avvicinò al platinato dandogli una pacca sulle spalle – Ciao Andreas! Hai un accendino? – gli chiese sorridendo. Andreas gli sorrise a sua volta, porgendogli un Bic – Ciao Tom, hai cominciato oggi vero? –
    Tom annuì – Si, è stato facile – rispose con un’alzatina di spalle.
    - Sei simpatico e le ragazze ti sbavano dietro, è ovvio che è stato facile – constatò Andreas ridendo.
    Tom mostrò una espressione scettica – Non sto simpatico a tutti! – rise aspirando.
    - Non cercare di star simpatico a Bill, è inutile, io ci provo da anni. – disse con una nota di malinconia.
    - Aah! È lui il tipo – constatò Tom alzando le sopraciglia.
    Andreas annuì – è inutile, nessuno riesce a parlargli. Io lo so che non mi vesto Armani, Gucci o tutte quelle marche che usa lui però cazzo, lui non vuole neppure parlami! – si lamentò.

    Ma tu non sei tommolo
    CITAZIONE
    - Mi ha quasi fulminato quando gli ho chiesto di risolvere un incrocio! – rise Tom dandogli un'altra pacca sulla spalla.
    Andreas alzò gli occhi al cielo e scosse la testa – Non ce la farò mai-.

    Eh no, mi dispiace And

    CITAZIONE
    Bill rientrò a casa con due buste fra le mani, entrando in salotto con aria scazzata.
    Simone alzò lo sguardo dalla tela che stava tingendo di colori allegri – Ciao Bill, com’è andata? – chiese dolcemente.
    Il ragazzo la fulminò – Una merda, sto pagando per farmi dare lezioni da un ragazzo di 24 anni! Ti rendi conto? Avrei fatto prima a studiare da solo e poi dare l’esame alla motorizzazione. – sbottò infuriato, gettandosi sul divano.

    Si e Tom dove lo incontravi?? Dentro l'astuccio delle penne??

    CITAZIONE
    Simone sospirò – E questo ragazzo com’è? – chiese curiosa.
    Lui corrugò le sopracciglia – In che senso com’è? –
    Lei alzò le spalle – è carino, simpatico … ? –
    Bill sgranò gli occhi – Mi stai chiedendo un parere su un altro ragazzo ?! – chiese dilatando le narici.
    Simone lo guardò di sfuggita – Non ci vedo niente di male. –
    - A me non piacciono i ragazzi! – sbraitò Bill alzandosi.
    - Perché le ragazze si? – chiese lei alzando le sopracciglia.

    ahahahahahahahahaha Bingo!!! :ossì:
    CITAZIONE
    Bill spalancò anche la bocca, scuotendo la testa – Che cavolo stai cercando di dire? Io non voglio nessuno in mezzo alle palle, quando cavolo lo capirai? Maschi, femmine, cani, alieni, io non voglio nessuno! – esclamò infervorandosi.

    Sei un'umanoide, ti credo
    -
    CITAZIONE
    Hai intenzione di rimanere da solo per tutta la vita? – chiese lei allibita.
    - Potrebbe anche essere! Anzi si! Non voglio gente che mi lecchi il culo per i soldi che abbiamo o stronzate del genere! – spiegò gesticolando furiosamente.
    Simone si pulì le mani e fece qualche passo verso di lui. Gli posò una mano sulla spalla e lui la guardò con disgusto. Odiava le manifestazioni d’affetto, soprattutto se materne. Lo facevano sentire un bambino.
    - Bill … te ne pentirai, credimi. Se qualcuno comincia ad interessarti non togliertelo dalla testa perché sei convinto che tutti ti vogliano solo per i soldi – gli consigliò, il viso che esprimeva affetto e comprensione.

    E se ne renderà conto Simone, eccome se se ne renderà conto...
    CITAZIONE
    Lui diede un strattone alla spalla infuocandola con lo sguardo – Vaffanculo, non capisci un cazzo!Dici queste cose ma quella sola e divorziata sei tu! - la insultò con disprezzo.
    Gli occhi della donna si fecero immediatamente acquosi. Strinse entrambe le labbra fra i denti e si sentì morire dentro. Cinque dita lasciarono un alone rosso sullo zigomo perlaceo del ragazzo, lasciandolo sbigottito.
    Lei si voltò e scoppiò a piangere, rinchiudendosi nella sua camera da letto.
    Nonostante le imponenti somme di denaro che Gordon inviava alla sua vecchia famiglia, lui non viveva più con loro. Una giovane cubana gli aveva rubato il cuore, strappandolo dalle mani di Simone.
    E loro vivevano in quella casa, in compagnia di James e degli altri inservienti.
    Ma se per Bill, quella vita era il massimo, per Simone era come vivere senz’anima.

    brutta divaHchecca isterica che non sei altro
    Ti spiaccico al muro se non ti tappi quella boccaccia
    Tom agisci in fretta perchè questo non si regge

    Aaaaaaaaaaaaale
    Bravissima tesoro *-*
    Mi è piaciuto tantissimo anche questo capitolo!!
    Non vedo l'ora che scrivi il seguito
     
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  12. •Ale;;
     
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    Oddio amò come commenti te non commenta nessuno xD
    Mi son rotolata dalle risate xD
    Che mita *_*

    Ora aaaaaaaale *fa occhioni da cerbiatta*
    poooooooooosta
     
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    ciiiiiiiiiiiiicci macchestaiadìììì *diventa rossa come un papagno*
    seee Ale deve prima scrivere l'altra ficcy...
    tu devi aspettare
     
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  14. •Ale;;
     
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    Io dico la truth U_U
    Noooooooo Aleeeeeeeeee da retta alla tua omonima *__*
    Aggiorna questaaaa!! :cazzomuoiodifelicitààà!:
     
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  15.  
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    Guarda che ti mando di qua citronella se non la smetti
     
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