Questa è la mia vita. Diario segreto di una groupie.

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  1. LallaLovesBassists
     
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    Ragazze <3
    Grazie degli up, cercherò di scrivere e postarvi il capitolo prima possibile <3
    Vi amo
     
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  2. Mary-Joe
     
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    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuupppppppppp
    dai lallaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
     
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  3. ;Tombreath.
     
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    dai amooooourrrrr <3
     
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  4. lastay
     
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  6. Mary-Joe
     
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    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuupuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
    uuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuppp
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
     
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  7. ;Tombreath.
     
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    CITAZIONE (Mary-Joe @ 6/11/2010, 14:31) 
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuupuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
    uuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuup
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    uuuuppp
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup
    uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup

     
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  8. LallaLovesBassists
     
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    Ragazze mie, grazie a tutte degli up <3
    Faccio schifo lo so, ma domani finisco il capitolo, lo assicuro u.u

     
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  9. Mary-Joe
     
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    festaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!
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  10. ;Tombreath.
     
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    CITAZIONE (LallaLovesBassists @ 7/11/2010, 01:31) 
    Ragazze mie, grazie a tutte degli up <3
    Faccio schifo lo so, ma domani finisco il capitolo, lo assicuro u.u

    OMG çç
     
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  11. •blaXy•
     
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    amore ma l'altro forum è stato cancellato?
    quello dove commentavo io intendo ç___ç
     
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  12. LallaLovesBassists
     
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    Oddio, non lo so O__O
    Non mi fa più entrare nemmeno a me in effetti, ho provato ora ò.ò
    Ma no, non può essere ç_____ç
    Era il primo forum dove avevo iniziato a postare, c'erano i primi commenti, il TUO primo commento, TU, la mia PRIMA lettrice ç_________ç
    beh, tu puoi continuare a seguirla qui comunque amore della mia vita <333



    Per tutte:
    Ho finito giusto ora il capitolo
    Stasera lo correggo e lo posto stanotte suppongo XD
    Festeggiate con me :ossì:

     
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  13. •blaXy•
     
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    ma..ma... ç____ç
    la cerca il mio primo commento..
    il nostro primo incontro ç___ç
    non può essere..sigh...
    vale come farà?
    povera piccola ç__ç
    comunque posta allora >.<
    ho bisogno di essere tirata su di morale che stò finendo di vedere queer as folk..non voglio che finisca ç___ç
    voglio che brain sia reale ç__ç
     
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  14. Mary-Joe
     
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    vai bestiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa XD!!!
     
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  15. LallaLovesBassists
     
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    Cucù!
    Sorpresina dell'una e un quarto (circa) di notte
    Buona lettura <3
    kiss kiss*




    69th PART

    13 Giugno
    h 13.45

    Voglio qualcuno che mi svegli da questo fottuto incubo, per favore. Mi sembra di non riuscire davvero più a trovare un senso a nulla, solo se penso a quello che è successo l’altra sera con Bill mi viene da piangere, sbattere i piedi e strapparmi i capelli. Ho ancora il cellulare aperto sul messaggio che mi ha mandato cinque minuti fa: due righe di ringraziamento per quella nottata. Mi sento uno schifo a rileggerlo: non dovrebbe ringraziarmi, è impazzito; è anche colpa mia se l’altra sera lui era lì sul pavimento di casa sua, ridotto così male, più morto che vivo: avrei potuto aiutarlo, fermarlo... Prima che succedesse tutto. Invece no, solo parole sbagliate e lacrime. Perché stavo lì e piangevo invece di togliergli quelle schifose pasticche dalle mani? Mi sono ritrovata nel panico più totale e non sono stata in grado di fare niente finché la situazione non è completamente degenerata; non me lo perdonerò mai. Non mi frega un cazzo se adesso lui mi ringrazia perché ero lì con lui, avrei dovuto stargli vicino da molto prima. Certo, non ho tutte le colpe, suo fratello non c’è mai per esempio; però mi sento responsabile anche io.
    E’ ormai una settimana che Bill mi manda messaggi o mi telefona per parlare e sfogarsi; ha avuto dei problemi con Dorian e io non sono stata capace di trovare una serata per andare a trovarlo e chiacchierare un po’ con lui. In questo periodo non faccio che uscire con Chris e il suo gruppo: quando non lavoro sono sempre in giro con loro, o a sentirli suonare, o a qualche festa, ho lasciato da parte tutto il resto. Tutto ciò che mi va è stare con Chris, passare ogni minuto della mia giornata in contatto con lui, guardarlo, amarlo; tuttavia per stare dietro alle mie voglie mi sono dimenticata di Bill, del bisogno disperato che aveva di me, della sua fragilità e dei suoi problemi di cuore. E’ da un po’ che i rapporti con Dodo sono tesi, ma lui non ne ha mai fatto problema, ha sempre detto che sarebbe passato prima o poi e io come una stupida gli ho creduto. Non ho pensato di andare più a fondo, di parlare con lui e capire che il suo sorriso era finto, che la sicurezza che mostrava non era autentica, che in realtà ogni discussione con Dorian è stato per lui un motivo di enorme sofferenza.
    L’altro pomeriggio mi ha telefonato, mi ha chiesto di passare la serata insieme.
    << Mangiamo una pizza, non mi va di stare solo... >>.
    Sapevo che Chris e il suo gruppo si riunivano a casa di Spike con un po’ di birra e sigarette, quindi sono rimasta sul vago.
    << Mmmh... Non so Bill, stasera avevo pensato di passare la serata con Chris... Sai com’è, non voglio perdere nemmeno un attimo, ora che va tutto così bene fra di noi... Non puoi chiedere a Dorian? Lui che fa stasera? >>.
    C’è stato un attimo di silenzio.
    << Abbiamo avuto una specie di battibecco perchè ha un impegno e non può venire da me; me lo ha detto all’ultimo minuto, lo sa che mi fa incazzare... Allora ho pensato di approfittarne per vederci; mi andava di stare con te e chiacchierare un po’, è da tanto che non lo facciamo... >>. Si è fermato un po’ titubante. << Non puoi vederti con Chris e poi venire qua o viceversa? A me basta un po’, solo per avere compagnia, Tom esce con la tipa e io sono solo... >>.
    << Perchè non esci anche tu? >>.
    << Ma che domande fai? Lo sai che non esco, non ricominciamo con questo discorso... >>.
    << Ok... Allora ci vediamo fra un po’, ceniamo insieme e poi mi faccio venire a prendere da Chris >>.
    << Grazie... Non ti scocciare però! >>.
    << No, tranquillo >> l’ho rassicurato, cercando di mantenere un tono di voce il più dolce possibile.
    Chiusa la chiamata ho telefonato a Chris, gli ho detto il mio programma e per fortuna lui non ha fatto storie; è molto disponibile ultimamente, mi lascia fare quello che voglio e soprattutto la cosa migliore è che mi ascolta, mi ascolta davvero, anche se gli parlo di cose per lui poco interessanti. Sinceramente penso che si stia davvero impegnando molto e questo mi fa piacere, lui è un punto di appoggio per me, ne ho bisogno ora che mi sento così tormentata, lui è una certezza. Anche l’altra sera, non so che avrei fatto senza di lui.
    Quando sono arrivata a casa Kaulitz con la pizza Bill mi ha accolta in tono molto spento così gli ho chiesto subito che cosa aveva, di raccontarmi qualcosa sul rapporto con Dorian. Mi è scoppiato a piangere davanti alla faccia.
    << Ila io non lo so, non ce la faccio più, abbiamo discusso, discutiamo sempre... Ho paura che voglia lasciarmi... >>.
    L’ho abbracciato, stringendolo forte.
    << No, ma che dici? >>.
    << Sì... E farebbe bene, io sono una merda! Sono fottutamente egoista, voglio che dedichi il cento per cento delle sue attenzioni a me e che non esca con nessun altro, che venga qui tutte le sere a tenermi compagnia >>. Ha singhiozzato e si è pulito il naso nella manica della felpa. << Lo so che non può, ma io lo voglio; odio stare solo, è una cosa che non sopporto. Prima avevo Tom, ora nememno lui, l’unica compagnia che mi è rimasta sono loro >> ha detto prendendo in mano le sue confezioni di pillole.
    << Bill... >> l’ho rimproverato. << Mettile giù dai... Non ti servono... >>.
    Ha scosso la testa.
    << No. Le voglio prendere, solo due, ne ho bisogno >>. Se n’è versato un po’ in mano.
    << Quelle sono più di due... >>.
    Ha alzato le spalle.
    << Chi se ne frega, ne ho bisogno. Ho bisogno di azzerare il cervello >>.
    Ho cercato di togliergliele di mano, ma lui è scappato verso la camera.
    << Bill! >> ho gridato. << Cazzo, non mi fare incazzare, vieni qui! Ci sono io adesso, non hai bisogno di quelle pillole! Dalle a me! >>.
    << No! >> ho protestato come un bambino.
    << Bill... >>. L’ho bloccato da dietro e ho cercato di prendergliele di mano.
    << Fanculo a Dorian >> ha esclamato ingoiandole tutte insieme.
    Ho mollato la presa e l’ho guardato incredula.
    << Bill, ma ti rendi conto di quante erano? Sei pure a stomaco vuoto magari! >>.
    << E’ da ieri sera che non mangio. Oggi però ho finito la vodka che tengo come scorta >>. Si è appoggiato al muro. << Mi gira un po’ la testa infatti... >>.
    L’ho preso per mano e l’ho aiutato a stendersi sul letto.
    << Sei stupido >> ho detto mettendomi accanto a lui.
    Ha mormorato e si è girato dall’altra parte, così mi sono stesa e l’ho abbracciato da dietro.
    << Ci facciamo di qualcosa? Voglio sentire il cervello scoppiare... >> ho mormorato dopo un po’.
    << Mi sembra che tu sia abbastanza scoppiato... C’è la pizza in cucina, ormai sarà fredda >>.
    << Dai... >>. Si è voltato di scatto verso di me. << Ti confesso una cosa >>. Ha fatto una pausa per aumentare la mia curiosità. << Ho della cocaina >>.
    << Cosa? >> ho chiesto balbettando, non sicura di aver capito bene.
    << Sì >>. Ha sorriso. << Ti va? >>.
    << Bill >> ho detto, cercando di mantenermi il più calma possibile. << Usi la coca? >>.
    << Guarda che non c’è niente di male, è solo per sballarmi un po’ >>.
    << Sì che c’è di male invece! >> ho urlato alzandomi di scatto dal letto. << Bill ma ti sei completamente fottuto il cervello? Cazzo, cocaina! >>.
    << Quanto sei esagerata! >>.
    << Non sono esagerata, ho visto Chris e gli altri del suo gruppo ridotti come degli stracci per quella roba, non sai quanto c’è voluto per farli smettere! >>.
    Ha alzato le spalle, poi è scoppiato a piangere.
    << Uffa... >> ha mormorato, stringendosi nelle sue stesse braccia. Non mi è mai sembrato piccolo e fragile come in quel momento; era solo, impaurito e disperato. Con un po’ di buone parole e di coccole sono riuscita a farlo smettere di piangere, ma non a fargli cambiare idea sulla questione della cocaina.
    << Voglio farmi una striscia, una sola >>.
    << No >>. Mi sembrava di avere a che fare con un bambino.
    << Non starai qui tutta la sera, prima o poi te ne andrai e potrò fare quello che mi va >>.
    Ho perso la pazienza.
    << Allora perchè mi hai chiesto di venire da te? Se ti causo tanto fastidio, me ne vado subito. E’ questo che vuoi? >>.
    << Voglio le mie pillole >>.
    In quel momento il mio cellulare è squillato. Ho risposto e mi sono recata in salotto pensando che anche se lo lasciavo solo comunque le pillole in camera non le aveva e non poteva fare danni. Sono rimasta un po’ a parlare al telefono, era Chris nella sua nuova versione super premurosa, che voleva farmi sapere cosa avevano deciso di fare lui e gli altri e se mi andava bene. Al termine della chiamata mi è tornato in mente che avevamo ancora delle pizze da mangiare, così ho fatto un urlo a Bill per far sì che mi raggiungesse in salotto, ma non ho ottenuto risposta.
    << Bill! >>.
    Mi sono precipitata in camera e mi sono trovata davanti una scena che non avrei mai voluto vedere: era seduto in terra, appoggiato contro il muro, gli occhi chiusi. In una mano stringeva una confezione vuota di pastiglie e con l’altra si stava graffiando il braccio. Sono corsa verso di lui.
    << Bill, che cazzo fai? Bill! Bill! >>. Non mi stava rispondendo, no. Sono scoppiata a piangere e lui ha emesso un debole lamento. << Bill! >> ho continuato a singhiozzare.
    Vedevo solo il braccio rosso, ferito, la pelle più bianca del solito e quel nero sui suoi occhi, sulle palpebre chiuse. Mi sono portata una mano alla bocca, provando a trattenere le lacrime. Non sapevo cosa fare, lui non rispondeva, non si rialzava, non dava alcun segno. Dopo un po’ di singhiozzi ho afferrato il cellulare e ho fatto il primo numero che mi è saltato in testa.
    << Chris! >> ho gridato, non appena ho sentito alzarsi la cornetta. << Chris, amore devi venire qui subito! Subito! >>. Ho ripreso a singhiozzare istericamente.
    Non mi ricordo il resto della telefonata, ero in uno stato di shock, i miei pensieri erano completamente sconnessi, sentivo ogni parte del mio corpo tremare e avevo paura. Sì, una fottuta paura per Bill.
    Quando Chris è arrivato mi sono trascinata ad aprire la porta e mi sono subito gettata fra le sue braccia, continuando a piangere sempre più rumorosamente e a tremare ancora più forte.
    << Che c’è? Che c’è? >>. Il suo cuore batteva all’impazzata e non solo per la corsa su per le scale.
    << Bill... Non mi risponde, ha preso della roba... Io... Oddio, io non dovevo lasciarlo solo in camera, ma le pillole erano qua in salotto, non sapevo ne avesse altre... E l’alcol... >>.
    << Cazzo >> ha fatto un sospiro. << Amore stai calma... Dov’è ora? >>.
    L’ho portato con me in camera. Chris si è accucciato davanti a Bill e ha cominciato a chiamarlo; vedendo che non rispondeva ha iniziato a dargli dei leggeri colpetti in viso. Io, dal canto mio, non riuscivo a far altro che piangere e mettermi le mani nei capelli.
    << Ok >> ha detto dopo un po’, guardandomi. << Adesso lo portiamo in bagno. Gli buttiamo dell’acqua fredda addosso e quando si riprende lo facciamo vomitare >>.
    << E se non si riprendesse? >>.
    << Lo farà... Ha mischiato troppe pillole, guarda le confezioni... Avete bevuto qualcosa? >>.
    Ho scosso la testa.
    << Ha bevuto della vodka oggi pomeriggio, ma ormai l’effetto gli era quasi completamente passato... >>.
    << Ok, aiutami dai... Io lo tiro su, tu fammi strada verso il bagno >>.
    Abbiamo messo Bill nella vasca e gli ho aperto l’acqua addosso. Immediatamente ho visto il suo corpo contorcersi: ha lanciato un urlo isterico e ha sbarrato gli occhi. L’ho bagnato ovunque, mentre lui continuava a gridare e si dimenava, poi gli ho messo addosso un accappatoio e Chris ha ripreso a schiaffeggiarlo.
    << Bill, ci sei? Bill, adesso vomiti ok? >>.
    << E’ freddo... La testa, mi fa male la testa... >>.
    << Bill devi vomitare, poi ti mettiamo a letto sotto le coperte >> ha detto Chris in tono calmo. Aveva la situazione completamente sotto controllo e in quel momento l’ho davvero amato; se non ci fosse stato lui non so che avrei fatto.
    << No, subito... Dov’è mio fratello? >> ha domandato confusamente.
    Tom. Mi ero completamente dimenticata di lui; doveva essere avvisato, mi sembrava il minimo. E’ stato molto tenero ad aver chiesto del fratello, si vede quanto sia indispensabile per lui, è sempre fra i primi pensieri.
    << Ila? Devi chiamare Tom >> ha detto Chris, cercando di tenere su Bill.
    << Io? >>.
    << Devo chiamarlo io? >> ha detto ironicamente. << Mi sbatte il telefono in faccia. E poi sono già parecchio occupato, non so se hai notato... Dai... Io provo a far vomitare questo qui intanto >>.
    Non c’era altra soluzione a quanto pare. Dovevo parlare io con Tom, nonostante non sapessi che cazzo dirgli. Ho improvvisato.
    << Pronto? >>. La sua voce era molto interrogativa. Probabilmente si chiedeva perché lo stessi chiamando.
    << Tom sono l’Ila, non attaccare! >> ho detto precipitosamente, conoscendo le sue reazioni. << Sono a casa tua, devi tornare subito, tuo fratello sta male >>.
    << Cosa? Cazzo... >>.
    Non ho fatto in tempo a rispondere e dirgli che ci stavamo pensando noi che già aveva chiuso il telefono. Sono tornata in bagno e ho visto Bill sporgersi in avanti sul water, mentre Chris gli teneva la testa.
    << Forse ci siamo quasi... >>.
    << Tom non sa che sei qui... Non ho fatto in tempo a dirglielo... >>.
    << Sinceramente adesso non mi interessa... Ci penserò dopo... >>. Ha sbuffato. << Dai Bill... >>.
    << Vuoi che faccia qualcosa? >>.
    << Boh... Prepara qualcosa che possa farlo vomitare... Caffè e limone, che ne so, quelle cose lì... >>.
    Ho annuito e sono andata in cucina, cercando di non pensare più alle orribili scena di poco prima, che mi stavano facendo nuovamente salire i singhiozzi.
    Appena Tom è arrivato mi si è buttato contro e mi ha presa per le spalle.
    << Dov’è? >>. Aveva gli occhi sbarrati e le vene del collo che pulsavano, oltre ad essere completamente sbianco in volto.
    << In bagno, stiamo cercando di farlo vomitare >>.
    L’ho seguito fino in fondo al corridoio. Tom si è bloccato sulla porta, vedendo che suo fratello era in compagnia.
    << Che cazzo ci fa lui qui? E’ casa mia, cosa ci fa questo stronzetto qui? >>. Ha stretto i pugni guardando Chris con disprezzo.
    << Tom calmati, è venuto ad aiutarmi; dovresti ringraziarlo... >>.
    Ho porto a Chris la tazza piena di quell’intruglio puzzolente.
    << Tom, parliamo dopo eh... >> ha detto lui, costringendo Bill a bere.
    << Che fa? Lui è mio fratello, non lo deve toccare, mi occupo io di lui! >>.
    Ho alzato le soracciglia e l’ho scansato.
    << Cosa? Sei fuori tutte le sere! Lascia perdere! >>.
    << Tu che cazzo ne sai? >>.
    << Che cazzo ne so io? Che cazzo ne sai tu! Non sai un cazzo di tuo fratello, hai capito? Non sarebbe mai arrivato a questo punto se gli fossi stato un po’ più vicino! >>.
    In quel momento Bill ha vomitato, lamentandosi per lo schifo che aveva bevuto.
    << Ila smetti! E’ mio fratello, lo so io cosa è bene per lui e cosa è male >>.
    << Non credo proprio >>.
    << Invece sì! E tu sei una pessima compagnia per lui, guarda dove lo hai portato! >> ha gridato, puntandomi contro un dito.
    << Tom sei una merda, stai zitto che è meglio! >> ho detto spintonandolo. << Non sarebbe mai uscito di testa se gli fossi stato un po’ più vicino, invece di uscire tutte le sere con le tue troie, hai capito? Lui con me ci parla, dimmi da quant’è che non fate una chiacchierata voi due, dai! Non te lo ricordi nemmeno più scommetto. Beh te lo dico io, due mesi! >>.
    Mi ha preso il polso, stringendolo e si è avvicinato pericolosamente a me.
    << Non devi immischiarti nei nostri fatti privati, hai capito? Pensa al gruppetto del tuo fidanzatino sfigato >>.
    << Sei una merda Tom, ti odio! Io sto in pace con me stessa, hai capito? >>.
    Proprio mentre stava per rispondere è arrivato Chris e ha provato a dividerci.
    << Basta litigare, basta! >>.
    Tom gli ha dato uno spintone e lui in risposta lo ha attaccato al muro.
    << Cazzo! Non ce la faccio più! >> ho urlato in preda a una crisi di nervi. Il mio viso si è rigato di lacrime, pasticciando ancora di più il trucco, già da prima in condizioni pietose. << Dovremmo pensare a Bill! >>.
    << L’ho messo a letto. Dorme... >>.
    << Grazie al cielo! Dovremmo tirare un sospiro di sollievo perchè non è successo nulla di irreparabile, non stare qui a litigare. Cazzo, lo abbiamo ripreso per i capelli, ci poteva rimanere, poteva aver bisogno di andare in ospedale, sapete poi che casini con i giornalisti? Io non voglio più liti. Basta! >> ho gridato.
    Siamo rimasti per un momento a guardarci negli occhi tutti e tre.
    << Bene >> ha detto Tom freddamente. << Ora fuori da casa mia, entrambi >>.
    << Prego comunque >> ha detto sarcasticamente Chris.
    << Esci da casa mia. Vuoi un pugno sul naso come l’altra volta? >>.
    << Chris dai, andiamo... >>. L’ho preso per un braccio e lui mi ha stretta a sé. A quella visione Tom ha fatto un sorrisetto compiaciuto. << Mi fai schifo >> ho precisato lentamente, guardandolo negli occhi; poi ho raccolto la mia borsa, la giacca e ce ne siamo andati.
    Lo odio. Non è stato nemmeno capace di dirci grazie, ci ha trattati come delle merde. A Chris soprattutto, mentre se non fosse stato per lui non so a quest’ora che ne sarebbe di Bill.
    Chris si è comportato benissimo, è stato un grande, non so come abbia fatto a rimanere così calmo e a tenere la situazione sotto controllo. E’ stato fantastico.
    Bill è stato veramente stupido invece, spero che questa esperienza gli serva da lezione.
    E Tom? Tom è stato schifoso, non capisce un cazzo. Non riesco a descrivere l’odio che trapelava dalla sua voce mentre mi gridava contro, né la cattiveria nei suoi occhi. Mi sono sentita trattata come una merda; se non ci fossi io suo fratello di problemi come questi ne avrebbe già da un bel pezzo. Poteva almeno dirmi grazie; non volevo un abbraccio, un regalo, niente! Volevo solo che mi dicesse grazie per fare sempre compagnia a suo fratello e perché provo ad aiutarlo, per essere stata presente lì ieri sera e aver evitato il peggio... Ma a quanto pare “grazie” è una parola non esiste sul suo dizionario; ormai ci ho fatto l’abitudine a dare e non ricevere niente in cambio, con lui è sempre stato così del resto.
     
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3007 replies since 31/5/2009, 22:11   55156 views
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