[CONCLUSA] Il patto

- Attenzione scene VM! -

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  1. Redda
     
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    Tu sei pazza Simo,fattelo dire con tutta onestà XDDD
    XD mi sa che dovrete aspettare domani perchè la mia amica sto pome mi ha chiesto di andare ad una festa con lei,per farle compagnia,proverò a scrivere appena torno,ma sarà difficile che riesca a postare,ci provo comunque ^^
     
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  2. *HEILIG*
     
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    no problem era tanto per dirtelo..

    e comunque io ci vedo benissimo e sono sanissima.

    SPOILER (click to view)
    ma anche no XD
     
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  3. __»Dream Hope
     
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    uffi peccato per la festa!! bhè peccato per noi XD tu divertiti!!!!
     
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  4. °zucche°
     
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    uffola!!!!
    redduns.. mi fai patire le pene dell'inferno!!!!
    io domani sto in gita tutto il giorno e devo aspettare martedì per leggere!!!
    uff!

    vabbè.. *la zucche si mette in un angolino e aspetta da brava bimba*

    spicciateeeeeeeeee!!!
    XD


    SPOILER (click to view)
    anche secondo me tu sei più bella della modella!!! ù_ù
    le modelle sono troppo.. troppo modelle!!!
    evviva la bellezza naturale!!! ù_ù
     
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  5. Redda
     
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    Questo capitolo è dedicato alla Simo, è il mio regalo(decisamente in ritardo XD ) per il suo compleanno


    26° capitolo




    Il cuore batteva a mille.
    L’adrenalina gli scorreva lungo tutto il corpo.
    Centinaia, migliaia di visi che li osservavano: felici, eccitati, increduli di essere a pochi metri da loro, lì in quel luogo magico.
    - Danke shön - la sua voce sovrastò l’urlo della folla, mentre alcune striscioline argentate ancora vorticavano nell’aria.
    Aspettò l’arrivo di Gustav per inchinarsi insieme agli altri. Il volume delle grida si alzò di parecchi decibel quando Tom e Georg cominciarono ad innaffiare le ragazza che si trovavano lì sotto,;li vide ridacchiare quando un gruppetto cominciò a litigare per i loro asciugamani.
    Dopo aver ringraziato tutti una seconda volta scomparve nel backstage. Afferrò un nuovo asciugamano e si tamponò la fronte; non riusciva a smettere di sorridere.
    Era stato tutto perfetto, come i giorni precedenti.
    L’energia del pubblico lo caricava, lo invogliava a migliorare ogni giorno di più, lo faceva sentire vivo.
    Stava facendo ciò che più amava al mondo e questo rendeva felici altre persone.
    Salirono velocemente sul tourbus, dovevano già rimettersi in viaggio, il giorno successivo ci sarebbe stato un altro concerto, una nuova città, nuove emozioni che li avrebbero investiti come un tornado.
    Bill si lasciò cadere su uno dei piccoli divanetti, leggermente esausto.
    - Siete stati grandiosi - gli disse Elisabeth, mentre gli lanciava una Red Bull.
    - Tutto merito mio - disse Georg, puntandosi il dito al petto.
    - Stronzate! - rispose il rasta, rubando la lattina al gemello - Io sono stato il più figo sul palco, non sentivate le urla? Tutte gridavano il mio nome -
    - Magari ti stavano urlando di darti fuoco da solo - disse la mora, con un sorrisino.
    Sottrasse la bevanda al chitarrista per ridarla a Bill, che la ringraziò con un sorriso.
    Restarono a chiacchierare per altre due ore, ma piano piano gli occhi di tutti cominciarono a farsi sempre più pesanti.
    - E’ meglio andare a nanna - propose Gustav, fra uno sbadiglio e l’altro.
    - Io ti seguo, sono letteralmente a pezzi -
    - Ma io non ho ancora sonno - disse Bill, osservando i ragazzi che, ad uno ad uno, si alzavano, dirigendosi verso i loro agognati giacigli.
    - Cercati qualcosa da fare - gli suggerì suo fratello, sbadigliandogli davanti alla faccia.
    - Lizie… -
    La voce di Bill la fece voltare – Dimmi -
    - Ti…ti va se guardiamo un film? Mi sento uno scemo a restare qui da solo -
    Come poteva dirgli di no se la guardava a quel modo? Solo lui aveva la capacità a sfiorarle l’anima solo con uno sguardo…
    - Certamente, mi cambio e arrivo -
    Elisabeth si chiuse la porta della propria camera dietro alle spalle. Nel giro di due secondi buttò all’aria tutto; doveva darsi una bella sistemata, ma al contempo sembrare molto naturale.
    Afferrò alcuni vestiti e si cambiò in un lampo, dandosi anche una rinfrescata al trucco.
    Lo trovò nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato, il telecomando stretto fra quelle dita ben curate. Continuava a fare zapping fra i canali, non c’era niente che gli interessasse a quell’ora.
    - Che ti va di guardare? - gli chiese, avvicinandosi a lui.
    - Fai te - le rispose il ragazzo con un sorriso.
    Afferrò una specie di grande astuccio nero. Passò in rassegna i vari cd, optando poi per il secondo episodio di American Pie. Lo inserì nel lettore dvd prima di dirigersi verso il minibar.
    Per fortuna era ancora lì! Strinse fra le mani un barattolo di Nutella, osservandola come se fosse stata manna scesa dal cielo.
    Bill rise divertito vedendo la sua espressione beata.
    - E’ un miracolo che tu l’abbia trovata -
    - Lo penso anch’io; siete quattro morti di fame, dove passate non lasciate mezza briciola - rispose la ragazza, sedendosi accanto a lui.
    - Siamo in fase di crescita, abbiamo bisogno di mangiare - tentò di giustificarsi il moro, grattandosi imbarazzato la testa.
    - Tu vorresti crescere ancora? - gli chiese Elisabeth, inarcando un sopracciglio - Poi ci vorrebbe un bus a tre piani solo per te! No no, lascia qualcosa anche ad una nana come me. Mi farebbero comodo una decina di centimetri in più -
    - Non sei bassa -
    - Non sarò un puffo, ma se continui così va a finire che ti arrivo ad un gomito -
    Bill scosse appena il capo, divertito.

    Risero entrambi durante una scena ambientata nel campo della banda e, quando si fecero cenno di far silenzio, risero ancora più forte.
    - Rischiamo la decapitazione se continuiamo così - disse piano Elisabeth, mentre immergeva un dito nella pastosa crema marroncina.
    - Che fai? - le chiese divertito il ragazzo - Mangi la Nutella con le dita? -
    - E’ una roba pazzesca - gli rispose lei, sorridendo - Non mi dire che non l’hai mai fatto? -
    - Veramente no - le disse il moro, leggermente imbarazzato.
    - Dai non ci credo! E’ un reato non mangiare la Nutella con le dita - disse Elisabeth, osservandolo - Bisogna subito porvi rimedio -
    Affondò nuovamente il dito nel vasetto e raccolse un po’ di crema, accostandolo poi alle labbra del ragazzo.
    - Dai, prova! -
    Bill la osservò un po’ stranito, ma poi le sorrise. Afferrò la mano della mora e l’avvicinò maggiormente, fece poi sparire il suo dito dentro alla bocca, leccando via la cioccolata dal suo polpastrello.
    Il cervello di Elisabeth sembrò reagire in quel momento; non aveva nemmeno pensato a cosa stesse facendo ed ora lo fissava come una perfetta idiota. Quando quella piccola pallina di metallo le sfiorò la pelle fu come infilare le dita bagnate in una presa di corrente.
    Sentì il battito accelerare e le guance andarle letteralmente a fuoco.
    - Avevi ragione - le disse, mentre il dito della mora gli sfiorava le labbra - ha un sapore decisamente migliore -
    Elisabeth ridacchiò imbarazzata; perché la fissava a quel modo? Oddio lo sapeva, l’avrebbe considerata una perfetta idiota, ma cosa diamine le era saltato in mente?! Se ci fosse stata una pala si sarebbe scavata una fossa da sola.
    Si guardò attorno; dopo quella figuraccia non sapeva proprio cosa fare, addirittura non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia. Per lei era stato un gesto normale, ma forse lui l’aveva presa per una ragazzina sfrontata.
    Quando video che il film era quasi finito ringraziò il cielo; avrebbe potuto infilare la testa dentro al water e tirare lo sciacquone, continuando a darsi mentalmente dell’imbecille.
    Non avevano spiccicato mezza parola e questo non fece che aumentare l’angoscia di Elisabeth. Diavolo perché non rifletteva prima di fare le cose?!
    Non appena cominciarono a scorrere i titoli di coda, la mora di alzò di scatto augurandogli frettolosamente una buonanotte, ma non riuscì a fare mezzo passo perché qualcosa glielo impediva, o meglio qualcuno.
    Avvertì le dita di Bill strette attorno al suo polso; ogni volta che la sfiorava, anche involontariamente, le sembrava di raggiungere il paradiso, era veramente una strana sensazione.
    Quando voltò il viso verso di lui si sentì come quella notte sul divano, nuda sotto al suo sguardo, completamente persa ma ugualmente felice. Erano occhi comunissimi, ma c’era qualcosa dietro quelle pagliuzze che ricordavano il colore dell’oro, una luce che non tutti avevano, no…nessuno poteva averla…solo lui, perché i suoi erano gli occhi di un angelo.
    Le sembrò che la tirasse verso di sé, ma forse lo aveva solo immaginato, forse tutto quello era solo uno dei suoi soliti occhi aperti; ormai era arrivata ad un punto in cui non distingueva più la realtà dal sogno, tutto si era fuso insieme, creando il suo piccolo mondo perfetto.
    I suoi piedi si mossero da soli, ogni fibra del suo corpo sembrava desiderare che tutto ciò fosse vero.
    Bill la tirò nuovamente a sé, schiavo ormai del volere del proprio corpo. La fece sedere a cavalcioni sulle sue cosce senza mai recidere quel legame fra i loro occhi.
    Le scostò una ciocca di capelli che, dispettosa, le solleticava appena il collo.
    Era bella, lo aveva pensato la prima volta che l’aveva vista, così timida ed impacciata, e lo pensava tutt’ora.
    La sua non era una bellezza esagerata, non sarebbe mai apparsa sulla copertina di un giornale maschile come la donna più desiderata del mondo, ma era lei…semplicemente Elisabeth…Chiassosa, vivace, sarcastica, solare, timida…solo Elisabeth, ma la sua bellezza era proprio lì, racchiusa in un piccolo bozzo che nascondeva una meravigliosa farfalla.
    Lo avrebbe preso per un pazzo ma si sa al cuor non si comanda, si obbedisce ciecamente ad ogni suo ordine, senza obbiettare.
    Ruppe all’improvviso quella barriera d’aria che li separava. Gli sembrò di tornare indietro, a quella sera; sentiva le stesse identiche sensazioni, così confuse, la stessa paura che gli aveva attanagliato lo stomaco.
    Ogni cosa sembrò rallentare, fermarsi: lo scorrere del tempo, l’aria attorno a loro…
    Elisabeth sollevò lentamente le braccia, mentre accettava quel tacito invito. Le incrociò dietro al collo di Bill, come a volersi assicurare che non fuggisse via da lì, che tutto quello non era frutto della sua fervida immaginazione.
    Non sapeva quanto tempo era passato: secondi, minuti, forse ore? Non importava… Nemmeno il suo cervello protestò per la prolungata assenza di ossigeno, non voleva interrompere quel momento.
    Baci lenti, dolci, passionali, timide carezze, piccoli morsi.
    Sentì le mani di Bill salire lungo la sua schiena, la stava abbracciando.
    - Tu mi fai sentire strano… - le sussurrò all’orecchio, facendola rabbrividire appena.
    Elisabeth rimase a fissare il proprio riflesso, lo stesso sorriso che incorniciava il suo viso.
    Cosa doveva rispondergli? Avrebbe dovuto confessargli tutto? Era il momento adatto, quasi fosse stato voluto dal destino.
    - Bill…io… -
    Perché?
    Perché non riusciva a dir nulla? Perché le parole non volevano uscire? Si sentiva come bloccata, come se una mano le si fosse stretta attorno al collo e le impedisse di respirare.
    Silenzio…
    - So che per te magari non è lo stesso, ma io…ci tenevo a dirtelo…Volevo che tu lo sapessi -
    Qualcosa la colpì all’altezza del cuore.
    Lo sentì scioglierle quell’abbraccio, lentamente, quasi non lo volesse fare in realtà; le augurò, poi, la buonanotte prima di sparire dietro a quella porta.
    Era stata una perfetta idiota! Era rimasta zitta, non aveva battuto ciglio quando le aveva confessato quelle cose.
    Che diavolo le era successo?
    Aveva aspettato tanto, aveva pregato, sperato, sognato, desiderato quel momento con tutta se stessa ed era bastato un secondo per far andare tutto in mille pezzi.
    Sollevò lo sguardo verso il finestrino leggermente oscurato, ma non erano i suoi occhi quelli che la guardavano, un altro viso le sorrideva.
    Iridi nocciola screziate d’oro.
    Eppure dietro di esse non vide il paradiso, ma l’inferno…




    Continua...

    Edited by Redda - 20/8/2009, 23:00
     
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  6. .°•.Riti•~
     
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    ma...ma....ma Eli sei idiota???? ce l'hai a portata di mano e stai li ferma come una gnorri????non si può!!!!!!e anche se io sono per la coppia Eli-Tom comuuuuuuunque era talmente bella che potevo sentirmela sotto le dita,questa scena!!!!
     
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  7. » V ä ll ÿ }
     
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    *muore e sta volta sul serio
     
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  8. Redda
     
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    *________________________________*
     
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  9. •Jess•
     
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    O_O nooooooo no no no non è possibile redda nel tuo sogno mi sa che ero la reincarnazione di elisabeth..O_O oddioooo mi sto spaventando,comunque fantastica..!!
     
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  10. Redda
     
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    XDDDDD Jessuch! =**
     
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    Tom Sadic Mode ON XD XD XD Beeeeeeeeellaaaa
     
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  12. Redda
     
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    dankeeee ^.^
     
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  13. Monsun
     
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    ecco tutto qui... sono ancora tutta scombussolata! :nghè:
     
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  14. Lady_Th
     
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    Continua ti prego in onore della tua nuova fan-lettrice!!! TI PREGO! Comunque io tifo la coppia Bill-Eli!!!
     
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  15. Redda
     
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    Grazie ^^ presto presto tranquilla
     
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1587 replies since 1/2/2008, 17:21   129869 views
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